area di attivita`: servizi demografici

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area di attivita`: servizi demografici
AREA DI ATTIVITA’: SERVIZI DEMOGRAFICI
N.
PROCEDIMENTO AMMINISTRATIVO
Unità
organizzativa
responsabile
Organo
competente
adozione atto
finale
Norme
di
riferimento
Evento che
determina la
data
di inizio del
procedimento
Termine
1
Trascrizione sentenze di divorzio provenienti dall’estero
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
Art. 63 c. 2 lett.
Data ricezione
g) DPR n.
sentenza
396/2000
180 giorni 1
2
Trascrizione atti di matrimonio provenienti dall’estero
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
Art. 63 c. 2 lett.
c) DPR n.
396/2000
Data di
ricezione
180 giorni 2
3
Trascrizione atti di nascita provenienti dall’estero
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
Art. 28 c. 2 lett.
b) DPR n.
396/2000
Data di
ricezione
180 giorni 3
4
Trascrizione di atti di morte provenienti dall’estero
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
Art. 71 c. 2 lett.
a) DPR
396/2000
Data di
ricezione
180 giorni 4
5
Trascrizione sentenze/decreti adozioni nazionali ed internazionali
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
L. n. 184/1983
Data ricezione
da Tribunale
90 giorni
Servizi
Demografici e
P.M.
Ufficiale
Anagrafe
L. n. 470/1988;
DPR n.
223/1989
Richiesta del
Consolato
MODELLO
CONS 01
180 giorni 5
Cancellazione AIRE
- iscrizione nel APR del comune AIRE
- iscrizione in altro Comune
- irreperibilità
- morte
Servizi
Demografici e
P.M.
Ufficiale
Anagrafe
L. n. 470/1988;
DPR n.
223/1989
Richiesta del
Consolato
MODELLO
CONS 01
180 giorni 6
Rilascio certificazioni, estratti, copie integrali
Servizi
Demografici
Ufficiale
Anagrafe
Ufficiale Stato
Civile
DPR n.
223/1989 ;
DPR n.
396/2000
Richiesta
interessati
90 giorni
6
7
8
Iscrizione AIRE
- nascita
- cittadinanza (acquisto o riacquisto)
- trasferimento all’estero (Espatrio)
9
1
Riconoscimenti - legittimazioni
Servizi
Demografici
Ufficiale
Anagrafe
L. n.
1228/1954;
DPR n.
223/1989;
Richiesta
interessato
90 giorni
90 giorni
10
Annotazioni a margine di atti di stato civile
Servizi
Demografici
Ufficiale Stato
Civile
DPR n.
396/2000
Trasmissione
atti dal
tribunale,
notai, da altri
comuni
11
Iscrizioni anagrafiche
Servizi
Demografici
Ufficiale
Anagrafe
DPR n.
223/1989
Richiesta a
istanza di parte
o d’ufficio
90 giorni
12
Cancellazioni anagrafiche (emigrazione)
Servizi
Demografici
P.M.
Ufficiale
Anagrafe
DPR n.
223/1989
Richiesta altro
comune
90 giorni
13
Cambi indirizzo
Servizi
Demografici
P.M.
Ufficiale
Anagrafe
DPR n.
223/1989
Richiesta a
istanza di parte
o d’ufficio
90 giorni
Per la trascrizione delle sentenze di divorzio provenienti dall’estero, si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni
legate a rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
Infatti, tali procedimenti implicano:
a)
contatti con consolati e ambasciate che hanno tempi di riscontro particolarmente lunghi;
b)
la verifica della sussistenza di determinate condizioni necessarie al riconoscimento delle sentenza che impone, pertanto, la conoscenza della normativa specifica in
vigore in ciascun paese di provenienza nonché, in alternativa, la verifica della esistenza di particolari circolari di chiarimento in materia;
c)
problematiche connesse a frequenti errori di traduzione o di mancanza di legalizzazioni, firme, timbri e/o altre formalità.
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi hanno
oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette a tutto il servizio:
d)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
e)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero, comprese sentenze di
divorzio, e di conseguenti iscrizioni AIRE;
f)
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti non solo l’ufficio anagrafe ma di
riflesso tutto il servizio demografico.
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Per la trascrizione di atti di matrimonio provenienti dall’estero si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni
legate a rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
Più precisamente, si tratta di atti la cui trascrizione necessita di procedimenti particolarmente complessi ed articolati in quanto:
a)
impongono contatti con consolati e ambasciate che hanno tempi di riscontro particolarmente lunghi;
b)
presentano problematiche connesse a frequenti errori di traduzione o di mancanza di legalizzazioni, firme, timbri e/o altre formalità;
c)
si presentano molte volte incompleti o contenenti errori sui nomi cognomi, sulle date di nascita ecc..
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi hanno
oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette a tutto il servizio:
d)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
e)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero, compresi gli atti di
matrimonio;
f)
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti non solo l’ufficio anagrafe ma
tutto servizio demografico.
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Per la trascrizione degli atti di nascita provenienti dall’estero, si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni legate
a rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
Più precisamente, si tratta di atti la cui trascrizione necessita di procedimenti particolarmente complessi ed articolati in quanto:
a)
impongono contatti con consolati e ambasciate che hanno tempi di riscontro particolarmente lunghi;
b)
in casi frequenti, si tratta di atti difficilmente reperibili in quanto, in base alla normativa precedente, depositati presso gli archivi del Comune di Roma;
c)
si presentano molte volte incompleti o contenenti errori sui nomi cognomi, sulle date di nascita ecc..
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi hanno
oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette a tutto il servizio:
d)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
e)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero, compresi gli atti di nascita;
f)
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti non solo l’ufficio anagrafe ma
tutto il servizio demografico.
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Per la trascrizione degli atti di morte provenienti dall’estero, si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni legate a
rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
In particolare, essi comportano contatti con consolati e ambasciate che hanno tempi di riscontro particolarmente lunghi, soprattutto quando si presentano, peraltro di
frequente, incompleti o contenenti errori sui nomi o cognomi che determinano difficoltà nella identificazione della persona.
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi hanno
oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette a tutto il servizio:
a)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
b)
c)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero, compresi gli atti di morte;
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti non solo l’ufficio anagrafe ma
tutto il servizio demografico.
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Per la trascrizione degli atti di iscrizione AIRE, si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni legate a
rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
Più precisamente, si tratta di procedimenti particolarmente articolati in quanto comportano contatti con innumerevoli uffici esteri, si intersecano con i procedimenti di
trascrizione di atti dello stato civile provenienti dall’estero che spesso sono difficilmente reperibili in quanto, in base alla normativa precedente, depositati presso gli archivi del
Comune di Roma; inoltre, si presentano molte volte incompleti o contenenti errori sui nomi, sui cognomi, sulle date di nascita ecc.: in particolare, nei casi di cittadini aventi la doppia
cittadinanza italo-sudamericana (che è la casistica in assoluto più ampia) sorgono molto di frequente problematiche di identificazione delle persone dovute sia al possesso del doppio
cognome (materno e paterno) sia alla consuetudine di usare lo stesso nome proprio all’interno del medesimo nucleo familiare.
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi
hanno oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette al servizio:
a)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
b)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero e di conseguenti iscrizioni
AIRE;
c)
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti l’ufficio anagrafe.
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Per la trascrizione degli atti di cancellazione AIRE, si è ritenuto di confermare il termine massimo di 180 giorni in quanto sussistono per essi oggettive motivazioni legate
a rilevanti profili di sostenibilità dell’organizzazione amministrativa, a esigenze di contemperamento di interessi pubblici nonché a particolari complessità procedimentali.
Più precisamente, si tratta di procedimenti particolarmente articolati in quanto presentano molte volte errori sui nomi, sui cognomi, sulle date di nascita ecc. ovvero si
presentano incompleti.
Per quanto attiene, invece, all’aspetto legato alla sostenibilità del lavoro da parte dell’organizzazione amministrativa interna, si rappresenta che, negli ultimi anni, tre eventi
hanno oggettivamente determinato un sovraccarico di lavoro a fronte dello stesso numero di persone addette a tutto il servizio:
a)
l’entrata in vigore della legge che ha riconosciuto il diritto di voto ai cittadini AIRE che ha dato un notevole impulso alle relative richieste di iscrizione;
b)
un aumento vertiginoso delle istanze di acquisto della cittadinanza, soprattutto da parte di soggetti provenienti dai Paesi del Sud America (ove, peraltro, moltissimi
genovesi e recchesi erano emigrati), che ha comportato un aumento di pratiche di trascrizione di atti di stato civile provenienti dall’estero e di conseguenti iscrizioni
AIRE;
c)
il fenomeno dell’immigrazione extracomunitaria e la nuova regolamentazione sulla circolazione dei cittadini UE in Italia (D. Lgs. n. 30/2007) che hanno inciso
direttamente ed indirettamente sui procedimenti di cui alla presente tabella e hanno senza dubbio caricato di ulteriori adempimenti l’ufficio anagrafe.