I botti a Capodanno esprimono la festa» Senna
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I botti a Capodanno esprimono la festa» Senna
LA PROVINCIA 48 Cantù VENERDÌ 18 DICEMBRE 2015 Alzate Brianza Un corso per salvare i bambini «I botti a Capodanno esprimono la festa» Senna dice no al divieto Alzate Brianza Manovre di disostruzione delle vie aeree da corpi estranei: tre ore di lezione per le società sportive Il caso. Il sindaco: «Non mi sento di fare un’ordinanza» «Il paese è piccolo, quelli vicini si sentono comunque» Lo proponeva un cittadino: pericolo per bimbi e animali SENNA COMASCO CHRISTIAN GALIMBERTI «I botti sono un’espressione di festa, per salutare l’anno nuovo che arriva. Non mi sento di emettere un’ordinanza per vietarli: sarebbe anche difficile fare i controlli». A essere in controtendenza rispetto ad altri Comuni che, invece, preferiscono imporre il divieto nelle feste natalizie, soprattutto in vista della notte di San Silvestro, è il sindaco di Senna Francesca Curtale. La proposta di un’ordinanza ad hoc era arrivata da un cittadino, Luca Parravicini, il quale aveva chiesto che i botti venissero vietati sul territorio comunale per evitare pericoli tra i bimbi e problemi agli animali. Il sindaco pensa che ciascuno saprà regolarsi di conseguenza. «In mano solo agli adulti» «I botti devono essere maneggiati solo dagli adulti - afferma - io stessa possiedo un gatto e so che gli animali si spaventano molto. Ritengo però che ognuno saprà tener conto delle varie situazioni». Sottolineature che potrebbero essere contenute in una lettera alla cittadinanza sul tema. Già ad ottobre Parravicini aveva protocollato una lettera in Comune per introdurre il divieto di esplosione di petardi nelle imminenti festività. Altri 2000 Comuni hanno detto no «Come da tradizione - si legge nella lettera indirizzata al sindaco - il Capodanno sarà occasione per un uso massiccio e sconsiderato di botti. Immancabilmente, ai festeggiamenti segue (in tutta Italia, ndr) un bollettino di guerra: ogni anno, l’uso negligente causa incidenti anche tra i minorenni. La invito a considerare le gravi sofferenze procurate ad animali domestici e selvatici. Oltre duemila Comuni hanno vietato l’uso di botti sul territorio di propria competenza. La 1 Il primo cittadino Francesca Curtale «Non solo, sarebbe anche difficile fare i controlli» mia raccomandazione è che la sua amministrazione ne segua l’esempio». Invece non sarà così. «Ho portato in Giunta in diverse occasioni l’argomento perché ci fosse una valutazione ampia dice il sindaco - in queste ore formalizzerò una risposta a Parravicini. Magari scriverò alla cittadinanza di tenere conto di questi aspetti. Non firmerò però l’ordinanza. Invitiamo comunque chi non può fare a meno dei botti di tenere conto degli amici a quattro zampe». Appello alla sensibilità della gente Anche perché, attorno, dovrebbe essere festa. Ordinanze - negli anni scorsi, a Cantù, spesso disattese - o meno. «Siamo un Comune di 3mila e 300 anime, sentiamo i botti di Como e di Cantù. Con un’ordinanza mi sembra di non sortire l’effetto desiderato. Inoltre non è un fenomeno così diffuso sul territorio - evidenzia il sindaco - Mi appello alla sensibilità delle persone, però, per scegliere le girandole luminose piuttosto che il petardo». Comunque: niente ordinanza.. I tradizionali botti di Capodanno sono nel mirino dell’opposizione Orby Un incontro domani con una quindicina di adulti delle società sportive di Alzate. Per insegnare loro, dalle 9 alle 12, al palazzetto di via Girola, le manovre di disostruzione delle vie aeree dei bambini in caso di ingestione di un corpo estraneo. Le lezioni saranno tenute da Alfredo Carminiti, responsabile dell’unità operativa di pediatria all’ospedale Sant’Antonio Abate di Cantù. Il progetto è stato seguito dal consigliere regionale Daniela Maroni. La quale, in questi giorni, ha posizionato un nuovo defibrillatore alle scuole medie di Alzate. «L’impegno personale delle persone che hanno creduto nell’iniziativa e il mio hanno permesso a tante strutture del territorio di dotarsi di un defribrillatore che, davvero, può salvare la vita - dice - in questi giorni ricevo diverse chiamate per avere un contatto e poter prendere parte a questa iniziativa che, visti i numeri, siamo a un centinaio di persone, sta dando grandi risultati. Il mio invito è quello di avere grande attenzione per se stessi e per chi ci sta intorno in quanto, anche una minima conoscenza, può salvare la vita». C. Gal.