È più rischioso essere un impiegato che mettere in piedi una società

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È più rischioso essere un impiegato che mettere in piedi una società
26 Dialogo
Dialogo 27
rivista aprile 2012
S
Colophon
ignor Bachmann, quante paia
di scarpe possiede?
Sei, di cui due sportive.
Secondo uno studio le donne
ne possiedono fino a 25 paia. Una fetta
di mercato particolarmente contesa.
Perché dovrebbero scegliere proprio
le sue «high heels»?
Perché le nostre scarpe sono fatte su
­mi­sura e sono pezzi unici. La cliente può
­decidere forma, colore, altezza del tacco e
decorazione.
Come intende vendere i suoi
modelli alle donne?
Grazie al franchising. I negozi di scarpe e di
moda possono acquistare un kit contenente
tutte le parti necessarie per fabbricare una
scarpa personalizzata. Noi facciamo confe­
zionare i modelli ordinati e li consegnamo
in pochi giorni. Il tutto per circa 400 franchi.
Questa idea commerciale ha valso
a lei e al suo socio Marc Massenz lo
STARTUPS.CH Award 2011. Come ha
investito il premio vinto, del valore
totale di 50’000 franchi?
Abbiamo fondato una società per azioni e
investito il denaro nella nostra immagine
commerciale. Ora stiamo creando la strate­
gia espansiva.
Quando sarà ufficialmente operativa
Diamond Heels?
Scarpe con il tacco personalizzate e su misura. Grazie a questa idea commerciale Diamond Heels
ha vinto lo STARTUPS.CH Award, che premia le iniziative innovative delle giovani aziende svizzere.
Intervista al co-fondatore David Bachmann sull’impulso imprenditoriale.
Intervista: Michael Krobath
«È più rischioso
essere un impiegato
che mettere in
piedi una società»
David Bachmann
Editore
La Posta Svizzera
Comunicazione
Viktoriastrasse 21
Casella postale
3030 Berna
www.posta.ch/rivista
[email protected]
Concezione
Arnold. Inhalt und Form AG
Caporedattore
Daria Lederrey (DL)
Comunicazione
Pubbliche relazioni
La Posta Svizzera
Produttore
www.arnold.inhaltundform.com
Michael Krobath (MK)
Autori
Hans-Ueli Friedli (HF)
Monika Gurtner (MG)
Ruth Hafen (RH)
Michael Krobath (MK)
Daniela Staubli (DS)
Testi news
Ruth Hafen (RH)
Grafica e layout
www.arnold.inhaltundform.com
Petra Hennek, Claude Böni;
Petra Feusi/Petra Hennek/Monika Häfliger
(gestione progetto)
Traduzione e rilettura
Servizio linguistico, La Posta Svizzera
Litografia
Marti Media AG
www.marti-media.ch
Inserzioni
Axel Springer Schweiz AG, stampa
specializzata, Sebastian Adrian
www.fachmedien.ch, telefono 043 444 51 02
Stampa
Tamedia AG, Druckzentrum
www.tamedia-druckzentrum.ch
Lingue/Tiratura
Tedesco: 1’402’312
Francese: 597’011
Italiano: 109’719
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La Posta Svizzera. Riproduzione
autorizzata previo accordo scritto dell’unità
Comunicazione della Posta.
Acquisire il capitale iniziale per la propria società
I giovani imprenditori svizzeri con idee innovative e un solido business plan per la
propria società possono partecipare al terzo STARTUPS.CH Award. Hanno maggiori
possibilità di vincita coloro che necessitano di mezzi finanziari ridotti, poiché la somma
di denaro in palio deve bastare per avviare l’attività. I finalisti presentano la propria
idea commerciale a una giuria di esperti di alto livello. I tre vincitori vengono premiati
ciascuno con un aiuto iniziale sotto forma di liquidità e servizi per un valore di
50’000 franchi. PostFinance è partner di STARTUPS.CH e offre ai vincitori un conto
commerciale del valore di 5000 franchi. Termine di invio è il 30 giugno 2012. Œ Ulteriori informazioni su www.postfinance.ch/award
Servizio clienti
La Posta Svizzera
Lunedì-venerdì, ore 7.30–18.30
Sabato, ore 8.00–12.00
Illustrazione: Anja Stiehler / Jutta Fricke Illustrators
«Le nostre scarpe
sono pezzi unici»
Marc Massenz (s.) e David Bachmann (d.)
La data esatta di inizio delle vendite non è
ancora stata definita. Attualmente, stiamo
assumendo i primi collaboratori e verifican­
do centri di produzione in Italia, Serbia e
Brasile. Le aziende devono rispettare i nostri
criteri di qualità e le disposizioni in materia
di commercio equo e solidale. Inoltre, vo­
gliamo trovare ulteriori investitori.
Alla sua giovane età, 23 anni,
ha già fondato più società. Cosa la
spinge a essere imprenditore?
Soprattutto l’indipendenza, prima che il de­
naro. Esattamente come i bambini vogliono
costruire una torre con i cubetti di plastica,
anche io sento il bisogno di creare qualcosa.
Da dove viene questo impulso?
I miei genitori possiedono un negozio di
commercio al dettaglio e ciò mi ha sicura­
mente trasmesso un certo spirito imprendi­
toriale, come la mentalità tipica del settore
dei servizi, l’orientamento verso il cliente e
l’abilità nella vendita.
Come si impara tutto ciò?
Non ho mai ricevuto una paghetta e a dieci
anni aiutavo già i miei genitori durante le
fiere a vendere macchine da cucire alle ca­
salinghe. Ma ha molto a che fare anche con
la personalità: l’entusiasmo e il sapersi mo­
tivare da soli sono ingredienti importanti.
Me l’ha insegnato lo sport, grazie alla corsa
in bicicletta ad alto livello.
Qual è il suo sogno?
Cambiare il mondo.
Un terzo delle start-up svizzere
raggiunge al massimo tre anni di vita.
Perché la Diamond Heels sarà più
longeva?
Perché il nostro business plan è stato pensa­
to nei minimi dettagli e perché i rischi che
assumiamo sono minimi. Inoltre, collaboria­
mo con personale esperto che compensa la
nostra inesperienza. Le nostre idee e la loro
esperienza ci permetteranno di entrare in
scena alla grande.
A volte si cela paura dietro al
coraggio?
Ovviamente, per conseguire obiettivi am­
biziosi occorre coraggio. Tuttavia, è più ri­
schioso essere un impiegato che mettere in
piedi una società, e il potenziale di guada­
gno è minore: se si perde il proprio lavoro, si
resta a mani vuote.
n
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