i nonni rccontano - Istituto Comprensivo di S.Pietro in Cariano (VR)

Transcript

i nonni rccontano - Istituto Comprensivo di S.Pietro in Cariano (VR)
I NONNI RACCONTANO...
Abbiamo portato a scuola vari oggetti che oggi non si usano più, ma
che un tempo erano d'uso comune:
i nostri nonni ci hanno spiegato a che cosa servivano. Eccone alcuni
Non esistevano gli spray contro le mosche,
quindi si usava questo oggetto per
spruzzare una sostanza insetticida: il ddt,
che però, dalle nostre parti, si
chiamava "el flit"
Quando le mosche si facevano insistenti, i
nonni impugnavano questo oggetto ed
esclamavano:"Adesso ve dago 'na bela
flitada!"
Il ferro a sinistra nella foto veniva usato
dalle nostre nonne per stirare e si
chiamava "sopressa". Lo si utilizzava
mettendo all'interno de ferro braci di
carbone acceso. Queste comunicavano
calore alla piastra per cui era possibile
stirare.
Il box per bambini di tanti anni fa:
di legno, pieghevole, si poteva
facilmente aprire sopra una
copertina anche in corte e nel
campo.
El tinel: veniva caricato sulle spalle come
uno zaino per trasportare nelle botti l'
uva pigiata
La lampada ad olio serviva per illuminare
la stanza quando era buio perchè non
c'era l'energia elettrica
El sopietto: un soffietto di legno, rame e
pelle che veniva usato per spruzzare la
polvere di zolfo sulle viti.
Ora viene utilizzato per soffiare aria sul
fuoco del camino e ravvivare la fiamma.
El parol: un pentolone di rame che la nonna
Caterina usava per lavare le lenzuola.
La nonna lo usava tre volte l'anno: in marzo,
ai primi di agosto e alla fine di ottobre.
Il paiolo veniva attaccato con una lunga
catena a tre pali incrociati e sotto si
accendeva il fuoco.
Dentro si mettevano acqua, cenere e le
lenzuola da lavare. Ogni tanto si mescolava
con un lungo forchettone, perché le
lenzuola dovevano lavarsi bene.
Ma che fatica!
Questo oggetto serviva a riscaldare il letto
d'inverno perché nelle case di una volta non
c'era il riscaldamento.
Si metteva sotto le coperte un po' di
tempo prima di andare a dormire, poi lo si
toglieva e lo si metteva vicino al letto, così
le braci riscaldavano un pochino la stanza.
Lo scaldaletto che usava una volta la mia
nonna per riscaldare il letto prima di
andare a dormire era fatto con dei legni
curvi per tenere alte le coperte e al centro
si metteva una specie di pentola con la
cenere e le braci che facevano calore.
In dialetto veronese si dice "el preo".
Oggetti di cucina: una "cassa" con cui si
poteva bere prendendo l'acqua dal secchio
e un"minestro".
La zerla è un oggetto fatto di legno: su un
bastone venivano fissati dei ganci di ferro
alle due estremità, dove venivano appesi
due secchi.
Serviva per trasportare l'acqua dalla
fontana a casa. (Matilde)
Questo oggetto serviva per
tostare i chicchi di caffè sul
fuoco del camino.
Una volta tostati venivano tritati
nel "masenin" e si otteneva la polvere di
caffè. (Claudio)
El zoo (giogo) lo usavano una volta i
contadini. Ci si attaccavano due buoi che
così potevano tirare l'aratro o il carro.
E' fatto di legno, con delle cinghie di cuoio
che si legavano al collo dei buoi. Nel centro
c'è una mezzaluna di ferro a cui si
agganciava l'aratro o il carro. Ai lati ci sono
due bastoni che servivano al contadino per
guidare o trattenere i buoi. (Enrico)
In questa pentola di rame i miei nonni cuocevano la
polenta sul camino. (Elisa)
El pestel:
un oggetto che si usava in cucina per pestare e tritare
ogni erba aromatica.
Una volta si usava questo oggetto per pesare.
Oggi si usano bilance più moderne e molto
diverse. (Giulia)