Fra la Fiom e Goldman Sachs - Centro Studi Luca d`Agliano

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Fra la Fiom e Goldman Sachs - Centro Studi Luca d`Agliano
20 Commenti e inchieste
Il Sole 24 Ore
Domenica 23 Novembre 2014 - N. 322
Lettere
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PRESIDENTE: Benito Benedini
AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu
Quel «pasticciaccio»
del nuovo canone Rai
M
ario Draghi, da esperto
navigatore dei mercati
(ex Goldman Sachs) sta
svolgendo un innovativo ruolo, quello
di gestore delle aspettative dei
medesimi mercati. Nutrendo i
medesimi, con costanti e massicci
rasserenamenti per un eventuale e
imminente ampliamento della base
monetaria, tramite il Quantitative
easing (Qe). Ma il messaggio è diretto
alla classe politica e a Bruxelles.
Draghi sta invitando tutti "all’ultimo
ballo", perché non c’è più tempo da
perdere. O associamo una politica
economica incentrata su ingenti
investimenti pubblici (scorporo degli
investimenti in capitale produttivo
dal rapporto Deficit/Pil) sommata a
una politica fiscale meno oppressiva e
fautrice di maggior fiducia (grazie a
una vera e calibrata Spending rewiev)
o l’approccio di Draghi sarà destinato a
fallire e allora saranno dolori per tutti.
Lettera firmata
INCERTEZZA SULLA DATA DI PARTENZA
I
l nuovo canone non corre alla velocità della luce. Non si
conosce ancora il testo dell’emendamento alla legge di
Stabilità sulla nuova tassa che dovrà finanziare il servizio
pubblico radiotelevisivo. Sarà collegata alla bolletta elettrica, varierà da 60 a 80 euro a seconda di reddito e seconde
case, non sarà più un’imposta sul possesso del televisore.
Non è deciso se si pagherà con la bolletta o se l’utenza elettrica sarà il "rivelatore" delle famiglie che dovranno versare la
nuovatassa. Se, in ognicaso, il nuovo canone correrà insieme
alla legge di Stabilità, sarà approvato, più o meno, poco prima
di Natale, salvo intoppi. È impensabile riuscire a preparare il
nuovo meccanismo di pagamento entro il primo gennaio.
L’ipotesi più logica è che, dati i tempi ristretti, si decida di far
scattare il nuovo canone dal gennaio 2016, partendo ancora
per il 2015 con il vecchio bollettino e un importo da stabilire
per decreto. La politica non sempre segue la logica, però. Il
Governohadecisodipartiredallacodadelproblema,ilfinanziamento della Rai, prima ancora di definire l’assetto e la governance del servizio pubblico, dai quali far dipendere, secondo logica, le "certezze" finanziarie. La Rai ha un vertice
spaccato,conlamaggioranzachevaalloscontroconilGoverno e un Cda che decade a metà 2015: è difficile possa gestire
anche l’incertezza sulle risorse per i tempi di approvazione
del nuovo canone. L’azienda finora riceve dal Tesoro ogni
trimestre una parte di quanto pagato dai cittadini (non tutti).
LevicendedelcanoneedelCdarischiano,insomma,didestabilizzare l’azienda Rai. O il Governo.
giustizia. L’arresto di Socrates arriva
inoltre dopo una settimana dallo
scoppio di uno scandalo di corruzione
sulla concessione di visti facili a
investitori stranieri, che ha portato
all’arresto di diversi alti rappresentanti
delle istituzioni. Lo scandalo ha portato
domenica scorsa alle dimissioni del
ministro dell’Interno del Governo di
centrodestra, Miguel Macedo. Ancora
una volta verrebbe quasi da dire
«Destra e Sinistra per me pari sono». E
intanto (anche) l’Europa va a rotoli.
Le mosse di Draghi,
l’immobilismo
dell’Europa
Le pensioni nelle Pmi
Lavoro da 40 anni in una
"microimpresa". Ho visto nascere varie
riforme sulle pensioni, ho visto tante
persone andare in pensione
con 19 anni 6 mesi e 1 giorno,
prepensionamenti di dipendenti di
grandi aziende, privilegiati di ogni
sorta. E noi, dipendenti di serie B –
perché non facciamo numero, ma
siamo in tanti – a tirare la carretta,
stringere i denti e andare avanti. Se la
.com
Antonio Aldobrandi - Bologna
Prima l’ebola, ora la peste
Domenico Rosa
piccola impresa ha problemi e chiude
sei a casa e basta. Il ministro del Lavoro
faccia qualcosa veramente di sinistra,
perché siamo veramente stanchi di
queste disparità di trattamento.
Anche noi, quando abbiamo iniziato a
lavorare le leggi erano altre: dovremmo
allora invocare i diritti acquisiti? Per
fare un po’ di giustizia è ora di mettere
mano alla legge Fornero e alle varie
leggi e leggine che sottobanco
favoriscono i soliti noti.
Maria Cristina Peroni - Ferrara
I DIBATTITI
SUI BLOG
DEL SOLE 24 ORE
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Giorgio Franceschini - Firenze
La polizia americana
Un altro giovane afroamericano di 28
anni è stato ucciso da un agente in
quello che all’apparenza sembra
essere stato un incidente. Due agenti
reclute erano infatti in perlustrazione
nelle scale buie di un edificio quando si
sono trovati davanti la vittima e la
fidanzata. Uno dei poliziotti avrebbe
NEL PIATTO Fernanda Roggero
L’arresto di Socrates
L’ex primo Ministro socialista
portoghese José Socrates è stato
arrestato venerdì nell’ambito
di una inchiesta per frode fiscale,
riciclaggio di denaro e corruzione. È
l’ennesimo politico europeo di un certo
livello che finisce nei guai con la
ANOTHER BRICK IN THE WALL Paola Dezza
Se la catena Lidl comincia
a vendere le ostriche
Dal 20 dicembre (e per tutto
il periodo festivo) i supermercati
low cost venderanno confezioni
da 6 ostriche a 2 sterline e 79
@24commenti
aperto il fuoco impaurito, secondo
quanto hanno spiegato il sindaco e il
capo della polizia di New York. Il tutto
mentre sta risalendo la tensione a
Ferguson (la cittadina del Missouri
teatro questa estate di violenti scontri)
dove si attende il verdetto
per l’uccisione da parte della polizia
del 18enne nero Michael Brown. È la
polizia americana che ha il grilletto
facile o negli Stati Uniti continuano a
fare i conti con quell’odio interrazziale
che non li ha mai abbandonati?
Non ancora passata l’emergenza Ebola
ecco che i giornali ci fanno sapere che
ora è la peste a fare paura. L’epidemia
avrebbe contagiato finora 119 persone in
Madagascar, uccidendone 40 secondo i
dati in possesso dell’Organizzazione
mondiale della sanità (Oms). Il primo
caso risalirebbe al 31 agosto scorso: si
tratta di un uomo del villaggio
Soamahatamana, morto pochi giorni
dopo. Solo il 2% dei casi identificati
finora sarebbe del tipo polmonare. La
malattia ha raggiunto anche la capitale,
Antananarivo, e secondo l’Oms c’è il
rischio di una «rapida diffusione»,
anche tenuto conto della "debolezza"
del sistema sanitario locale. in
Madagascar.
Tutto ciò mi fa pensare che il mondo è
tutt’altro che in sicurezza. Queste
malattie, che noi occidentali credevamo
fossero state sconfitte per sempre,
tornano invece periodicamente alla
ribalta. E fanno sempre
più paura. Perché in un mondo
talmente interconnesso come quello
che ci caratterizza basta
un niente perché un’epidemia divampi e
si trasformi in Pandemia.
Riccardo Stefanoni - Roma
BENVENUTI AL SUD Vitaliano D’Angerio
Hines, Prelios e Blackstone
in gara sull’ex sede Unicredit
È ormai quasi certo che si
prospetta un futuro da spazio
retail per l'ex sede di UniCredit
in piazza Cordusio a Milano
Il primo investimento al Sud?
L’eliminazione delle mafie
La criminalità frena gli
investimenti esteri. Il Governo,
dunque, investa, per eliminare
le organizzazioni mafiose
INVESTIMENTI, OCCUPAZIONE E PROTESTE DI PIAZZA
Fra la Fiom e Goldman Sachs
Prossimitàesolidità,
ladoppiasfidadelleBcc Capitale e lavoro sulla stessa barca: in secca se l’economia non riparte
di Giorgio Barba Navaretti
LEAGGREGAZIONIINARRIVO
S
onoprobabilmentetroppe380banchedicreditocooperativo per l’Italia, soprattutto in tempi di recessione e
unionebancaria-contuttigliannessieconnessiinterminidi compliancee requisitipatrimoniali.Ben venga,quindi,il
processodiaggregazioniinfasediavviotraleBcc.Unpassaggio doloroso, ma doveroso: se è vero che la prossimità deve
continuareaessereiltrattodistintivo,quasiilcarisma,delcredito cooperativo, non si possono fare sconti a nessuno quando di mezzo c’è l’efficienza, la solidità, il controllo dei rischi.
Hadetto bene, l’altroieri all’assemblea di Federcasse, il presidenteAlessandroAzzi,quandoharicordatochelasfidaèquelladell’irrobustimento.Chi,perdimensionioperstrutturamuscolare, saprà vincerla da sola, si sarà conquistato ancora una
voltal’autonomia. Chi nonne sarà ingrado, dovrà avere il coraggio di cercarsi – per tempo – il partner giusto. Ne va del
pluralismo del sistema bancario, concetto giustamente caro
al credito cooperativo: è giusto che esistano banche grandi e
piccole,manonsonoammessebanchedeboli.
Il pragmatico Obama
prolunga Kabul
RITIRODAAFGHANISTANSLITTADIUNANNO
B
arack Obama conferma il suo pragmatismo in politica
estera.Unpragmatismochecomportarischipoliticiemilitari e che potrebbe costargli caro nei sondaggi. Ma che
cercaditenercontodellesfidesulcampoperriesaminareerivedere le strategie. Lo ha fatto ora per l’Afghanistan. Ha tenuto
conto della lezione arrivata dal vicino Iraq, dove l’uscita delle
truppe americane è stata seguita da una tragica avanzata dello
Stato Islamico che ha costretto Washington a correre ai ripari.
Il Pentagono ha chiesto a Obama maggior flessibilità offensiva
l’annoprossimoaKabul,percombatteretalebanieretiestremiste,non solo permissioni anti-terrorismoo disostegno logistico alle forze regolari locali, e l’ha ottenuta. La segretezza della
decisione può creare legittime perplessità, ma il dibattito dentro l’amminjstrazione e nel Paese al momento non manca. E
proprioquesto,assiemealpragmatismo,potrebbediventarela
miglior arma per aiutare l’America e i suoi alleati nella difficile
ricercadisoluzionialletormentatevicendeafghanaeirachena.
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L
a Fiom e Goldman Sachs vogliono la stessa cosa: un paese
checrescae impieghiin abbondanza quanto hanno da offrire,
lavoro gli uni e capitale gli altri. Nel
caso del nostro ammaccato paese capitale e lavoro sono sulla stessa barca:
in secca, in bonaccia, finché l’economia non riparta. E proprio perché sono sulla stessa barca condividono lo
stesso scetticismo sul futuro del paese, soprattutto sulla capacità del governo di ridar vento alle vele. Certo i
toni e le argomentazioni sono ben diverse. Da una parte il freddo linguaggio tecnico di chi ha risorse e deve solo decidere dove e come impiegarle:
«Siamo sempre più preoccupati per
l’Italia, dove nei mesi scorsi i dati
sull’attività economica hanno continuato a sorprendere al ribasso e le riforme istituzionali e strutturali non
sono ancora state messe in atto», scrivevano i banchieri americani in agosto, riflettendo un’opinione diffusa
nella finanza internazionale e che si é
consolidata negli ultimi mesi. Dall’altra i cortei e le urla esasperate di chi
ha poco o nulla da scegliere e che ha sì
lavoro da offrire, ma ben pochi che se
lo vogliono pigliare.
Oraimmaginochené imetalmeccanici né i banchieri apprezzino troppo
il paragone, essendo collocati ai due
estremi opposti dello spettro delle
opinioni politiche e delle condizioni
economiche. Ma è proprio la polarità
delle loro prospettive ad avvicinarli
nello scetticismo e nella lettura
dell’azione di governo. L’infelice battutadi Landini aNapoli riflette lo stesso gelido scetticismo delle analisi finanziarie sulla sostanza dell’azione di
governo: non è credibile, le persone
oneste non ci credono
Veniamo allora ai fatti, all’oggetto
delloscetticismo: iduetavolidellalegge di stabilità e del Jobs act. Per quanto possano essere imperfetti e miglio-
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rabili, entrambi i provvedimenti rappresentanoun passaggiofondamentale per il futuro della nostra economia
ed uno sforzo vero di riforma strutturale. Soprattutto contengono molti
passi avanti, alcuni grandi altri meno,
macomunquecoerentinellasoladirezione in cui il paese va riformato.
Traimoltiprovvedimenti,nellalegge di stabilità c'é una riduzione strutturale del cuneo fiscale sul lavoro;
una decontribuzione delle nuove as-
sunzionia tempoindeterminato;ilpotenziamento dell’Aspi; un incentivo
stabile alla ricerca e sviluppo; il supporto alle esportazioni e molto altro.
E il Jobs act va verso la direzione di finalmente ridurre le barriere tra lavoro precario e stabile e di proteggere i
lavoratori e non il posto di lavoro.
Unariformaindispensabile,inevitabile che finalmente, per quanto ancora
perfettibile viene portata in porto.
I caveat sono infiniti. La storia
Il D-Day di Samantha Cristoforetti
OLYCOM
La prima donna italiana a volare nello spazio
Stasera alle 22,01 la 37enne Samantha Cristoforetti volerà nello spazio sulla navicella
Soyuz con il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts. È la prima astronauta
italiana: «Un sogno, una sola anima, un premio, un obiettivo, un colpo d’occhio dorato»,
ha scritto la Cristoforetti sul suo diario di viaggio dopo la conferenza stampa pre-lancio.
«Orgogliosi della prima italiana nello spazio!» ha scritto il premier Renzi in un tweet.
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dell’applicazione e implementazione
delle leggi alimenterebbe lo scetticismo su qualunque provvedimento
possa prendere il governo. E la necessità di superare montagne ideologiche come l’articolo 18 offuscherebbe
e renderebbe torbido il merito di qualunqueriforma. Maanche ilpiù scettico dei banchieri non può non cogliere
l’intensità dell’azione riformista del
governo. E il più duro dei sindacalisti
nonpuò nonvedere comesianellalegge di stabilità che nel Jobs act ci siano
elementi oggettivi che migliorano le
condizionidei lavoratori. Eallora perché ogni nuovo passo avanti dei due
provvedimenti crea maggiori tensioni, invece di essere apprezzato come
un passo avanti per tutti?
Quicertolestradedibanchieriesindacato si dividono: gli uni vogliono
l’abolizione dell’articolo 18, gli altri la
sua trasformazione in una norma immutabile e inossidabile. Ma di nuovo
è apparenza: sia il capitale sia il lavoro
sono sulla stessa barca, hanno bisogno del vento della ripresa. E il disincanto del banchiere e la rabbia del sindacalista non aiutano. Rendono le riformepiù complesse,più difficili e soprattutto proiettano l’illusione che ci
sia un alternativa possibile: un governo ancor più riformista o lavoro per
tutti senza riforme. Illusioni che ancor più frenano i banchieri scettici, e
ancor più fanno arrabbiare quei lavoratori che credono che un mondo ormaifinito datempo esista ancora. Ilrischioè cheleriformedavverosiarenino per mancanza di soldi e consenso.
Il paradosso è che si usino infine le
urla degli uni (sindacati) per convincere gli altri (banchieri) che si stia veramente facendo qualcosa. Se alla fine saranno davvero i cortei della
Fiom a rendere credibile l’azione del
governo agli occhi della Goldman Sachs, sarebbe la vittoria suprema del
gioco degli inganni.
barba @unimi.it
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Krugman&Co.
TUTTAL’ECONOMIA SUL WEB
Tutta la verità
sull’alto livello
dell’inflazione
in Argentina
di Paul Krugman
S
ono stato recentemente in
Argentina e ho pensato che
valesse la pena raccontare una
cosa che forse non tutti sanno
riguardo alla storia del Billion Prices
Project del Mit.
Se avete seguito la triste storia dei
teorizzatori del complotto inflazionista
in America, sapete che diverse persone
- miliardari arrabbiati come il direttore
di hedge fund Paul Singer, improbabili
editorialisti economici come Niall
Ferguson e così via - sostengono da
alcuni anni che le statistiche ufficiali
sottovalutano enormemente
l’inflazione negli Stati Uniti.
Che si tratta di una sciocchezza lo si
può dimostrare in vari modi, ma uno dei
più semplici è andare a vedere i dati del
Billion Prices Project (li potete trovare
qui: bpp.mit.edu), ricavati da un gruppo
di studiosi indipendenti utilizzando i
prezzi online: si può osservare che
anche se non ricalcano esattamente
l’indice dei prezzi al consumo (il
paniere dei beni in vendita online non
coincide esattamente con quello
dell'indice), la discrepanza non è
significativa né persistente.
Questo significa che dobbiamo
sempre fidarci dei Governi?
Ovviamente no.
L’Ufficio statistiche del lavoro degli
Stati Uniti è al di sopra di ogni
sospetto, e se si conosce il suo
funzionamento ci si rende conto che
sarebbe impossibile esercitare
pressioni politiche rilevanti senza che
si venga a sapere. Ma non è sempre
così in tutti i luoghi e in tutte le epoche.
Il Billion Prices Project è nato proprio
per dare risposta ai dubbi sulla
veridicità dei dati sull'inflazione in
Argentina. Nel 2007 fu creato il sito
InflacionVerdadera.com come
alternativa alle statistiche ufficiali
sull’inflazione fornite dal Governo di
Buenos Aires: da quell’esperienza è
nato il Billion Prices Project e la sua
filiazione, PriceStats, che continua a
produrre stime indipendenti
sull’inflazione argentina. Secondo i dati,
l’Argentina sembra effettivamente
avere un’inflazione molto più alta di
quello che ammette il Governo.
Qual è la ragione? Sostanzialmente
l’Argentina, che aveva beneficiato
enormemente dell’applicazione di
politiche eterodosse dopo il tracollo
della sua valuta, nel 2001, ha
proseguito troppo a lungo con queste
politiche eterodosse e ora sta
sperimentando i classici problemi dei
Paesi in via di sviluppo, con un deficit
di bilancio persistente che sta
monetizzando perché non ha accesso
ai mercati, e questo a sua volta sta
provocando problemi persistenti dal
punto di vista dell’inflazione e della
bilancia dei pagmenti.
Se qualcuno comincia a strillare che
sono incoerente a dire che la spesa in
disavanzo e lo stampare moneta sono
un problema in Argentina quando sono
le stesse politiche che voglio vedere
applicate negli Stati Uniti, rispondo che
sì, è esattamente così: perché
l’economia americana è in una trappola
della liquidità e soffre di una persistente
carenza di domanda, mentre
l’economia argentina è surriscaldata.
(Traduzione di Fabio Galimberti)
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Q GLI ECONOMISTI: Paul Krugman
Tutti gli articoli e le risposte ai lettori
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Il caro-vita argentino
Prezzi al consumo, non corretta per
i fattori stagionali. Var% anno su anno
15/01/2009
15/12/2013
13
11
9
7
5
Fonte: Fmi
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