Fra la Fiom e Goldman Sachs - Centro Studi Luca d`Agliano
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Fra la Fiom e Goldman Sachs - Centro Studi Luca d`Agliano
20 Commenti e inchieste Il Sole 24 Ore Domenica 23 Novembre 2014 - N. 322 Lettere DIRETTORE RESPONSABILE Le lettere vanno inviate a: Il Sole-24 Ore ’’Lettere al Sole-24 Ore’’ Via Monte Rosa, 91 20149 Milano - fax 02.312055 email: [email protected] Includere per favore nome, indirizzo e qualifica Roberto Napoletano VICEDIRETTORI: Edoardo De Biasi (VICARIO), Alberto Orioli, Salvatore Padula, Alessandro Plateroti, Fabrizio Forquet (redazione romana) SUPERDESK CARTA-DIGITAL: Caporedattori responsabili: Marina Macelloni e Guido Palmieri Ufficio centrale: Daniele Bellasio (social media editor), FrancescoBenucci, GiuseppeChiellino, Franca Deponti, Federico Momoli, Antonio Quaglio, Giorgio Santilli,Alfredo Sessa, Alberto Trevissoi (vice) Segretario di redazione: Marco Mariani INFORMAZIONE NORMATIVA E LUNEDI: Mauro Meazza SUPERVISIONE E COORDINAMENTO AREA FINANZA: Christian Martino UFFICIO GRAFICO CENTRALE: Adriano Attus (creative director) e Francesco Narracci (art director) RESPONSABILI DI SETTORE: Luca Benecchi, Paola Bottelli, Luca De Biase, Jean Marie Del Bo, Attilio Geroni, Laura La Posta, Armando Massarenti, Lello Naso, Christian Rocca, Fernanda Roggero, Giovanni Uggeri, Paolo Zucca PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 Ore S.p.A. PRESIDENTE: Benito Benedini AMMINISTRATORE DELEGATO: Donatella Treu Quel «pasticciaccio» del nuovo canone Rai M ario Draghi, da esperto navigatore dei mercati (ex Goldman Sachs) sta svolgendo un innovativo ruolo, quello di gestore delle aspettative dei medesimi mercati. Nutrendo i medesimi, con costanti e massicci rasserenamenti per un eventuale e imminente ampliamento della base monetaria, tramite il Quantitative easing (Qe). Ma il messaggio è diretto alla classe politica e a Bruxelles. Draghi sta invitando tutti "all’ultimo ballo", perché non c’è più tempo da perdere. O associamo una politica economica incentrata su ingenti investimenti pubblici (scorporo degli investimenti in capitale produttivo dal rapporto Deficit/Pil) sommata a una politica fiscale meno oppressiva e fautrice di maggior fiducia (grazie a una vera e calibrata Spending rewiev) o l’approccio di Draghi sarà destinato a fallire e allora saranno dolori per tutti. Lettera firmata INCERTEZZA SULLA DATA DI PARTENZA I l nuovo canone non corre alla velocità della luce. Non si conosce ancora il testo dell’emendamento alla legge di Stabilità sulla nuova tassa che dovrà finanziare il servizio pubblico radiotelevisivo. Sarà collegata alla bolletta elettrica, varierà da 60 a 80 euro a seconda di reddito e seconde case, non sarà più un’imposta sul possesso del televisore. Non è deciso se si pagherà con la bolletta o se l’utenza elettrica sarà il "rivelatore" delle famiglie che dovranno versare la nuovatassa. Se, in ognicaso, il nuovo canone correrà insieme alla legge di Stabilità, sarà approvato, più o meno, poco prima di Natale, salvo intoppi. È impensabile riuscire a preparare il nuovo meccanismo di pagamento entro il primo gennaio. L’ipotesi più logica è che, dati i tempi ristretti, si decida di far scattare il nuovo canone dal gennaio 2016, partendo ancora per il 2015 con il vecchio bollettino e un importo da stabilire per decreto. La politica non sempre segue la logica, però. Il Governohadecisodipartiredallacodadelproblema,ilfinanziamento della Rai, prima ancora di definire l’assetto e la governance del servizio pubblico, dai quali far dipendere, secondo logica, le "certezze" finanziarie. La Rai ha un vertice spaccato,conlamaggioranzachevaalloscontroconilGoverno e un Cda che decade a metà 2015: è difficile possa gestire anche l’incertezza sulle risorse per i tempi di approvazione del nuovo canone. L’azienda finora riceve dal Tesoro ogni trimestre una parte di quanto pagato dai cittadini (non tutti). LevicendedelcanoneedelCdarischiano,insomma,didestabilizzare l’azienda Rai. O il Governo. giustizia. L’arresto di Socrates arriva inoltre dopo una settimana dallo scoppio di uno scandalo di corruzione sulla concessione di visti facili a investitori stranieri, che ha portato all’arresto di diversi alti rappresentanti delle istituzioni. Lo scandalo ha portato domenica scorsa alle dimissioni del ministro dell’Interno del Governo di centrodestra, Miguel Macedo. Ancora una volta verrebbe quasi da dire «Destra e Sinistra per me pari sono». E intanto (anche) l’Europa va a rotoli. Le mosse di Draghi, l’immobilismo dell’Europa Le pensioni nelle Pmi Lavoro da 40 anni in una "microimpresa". Ho visto nascere varie riforme sulle pensioni, ho visto tante persone andare in pensione con 19 anni 6 mesi e 1 giorno, prepensionamenti di dipendenti di grandi aziende, privilegiati di ogni sorta. E noi, dipendenti di serie B – perché non facciamo numero, ma siamo in tanti – a tirare la carretta, stringere i denti e andare avanti. Se la .com Antonio Aldobrandi - Bologna Prima l’ebola, ora la peste Domenico Rosa piccola impresa ha problemi e chiude sei a casa e basta. Il ministro del Lavoro faccia qualcosa veramente di sinistra, perché siamo veramente stanchi di queste disparità di trattamento. Anche noi, quando abbiamo iniziato a lavorare le leggi erano altre: dovremmo allora invocare i diritti acquisiti? Per fare un po’ di giustizia è ora di mettere mano alla legge Fornero e alle varie leggi e leggine che sottobanco favoriscono i soliti noti. Maria Cristina Peroni - Ferrara I DIBATTITI SUI BLOG DEL SOLE 24 ORE www.ilsole24ore.com Giorgio Franceschini - Firenze La polizia americana Un altro giovane afroamericano di 28 anni è stato ucciso da un agente in quello che all’apparenza sembra essere stato un incidente. Due agenti reclute erano infatti in perlustrazione nelle scale buie di un edificio quando si sono trovati davanti la vittima e la fidanzata. Uno dei poliziotti avrebbe NEL PIATTO Fernanda Roggero L’arresto di Socrates L’ex primo Ministro socialista portoghese José Socrates è stato arrestato venerdì nell’ambito di una inchiesta per frode fiscale, riciclaggio di denaro e corruzione. È l’ennesimo politico europeo di un certo livello che finisce nei guai con la ANOTHER BRICK IN THE WALL Paola Dezza Se la catena Lidl comincia a vendere le ostriche Dal 20 dicembre (e per tutto il periodo festivo) i supermercati low cost venderanno confezioni da 6 ostriche a 2 sterline e 79 @24commenti aperto il fuoco impaurito, secondo quanto hanno spiegato il sindaco e il capo della polizia di New York. Il tutto mentre sta risalendo la tensione a Ferguson (la cittadina del Missouri teatro questa estate di violenti scontri) dove si attende il verdetto per l’uccisione da parte della polizia del 18enne nero Michael Brown. È la polizia americana che ha il grilletto facile o negli Stati Uniti continuano a fare i conti con quell’odio interrazziale che non li ha mai abbandonati? Non ancora passata l’emergenza Ebola ecco che i giornali ci fanno sapere che ora è la peste a fare paura. L’epidemia avrebbe contagiato finora 119 persone in Madagascar, uccidendone 40 secondo i dati in possesso dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Il primo caso risalirebbe al 31 agosto scorso: si tratta di un uomo del villaggio Soamahatamana, morto pochi giorni dopo. Solo il 2% dei casi identificati finora sarebbe del tipo polmonare. La malattia ha raggiunto anche la capitale, Antananarivo, e secondo l’Oms c’è il rischio di una «rapida diffusione», anche tenuto conto della "debolezza" del sistema sanitario locale. in Madagascar. Tutto ciò mi fa pensare che il mondo è tutt’altro che in sicurezza. Queste malattie, che noi occidentali credevamo fossero state sconfitte per sempre, tornano invece periodicamente alla ribalta. E fanno sempre più paura. Perché in un mondo talmente interconnesso come quello che ci caratterizza basta un niente perché un’epidemia divampi e si trasformi in Pandemia. Riccardo Stefanoni - Roma BENVENUTI AL SUD Vitaliano D’Angerio Hines, Prelios e Blackstone in gara sull’ex sede Unicredit È ormai quasi certo che si prospetta un futuro da spazio retail per l'ex sede di UniCredit in piazza Cordusio a Milano Il primo investimento al Sud? L’eliminazione delle mafie La criminalità frena gli investimenti esteri. Il Governo, dunque, investa, per eliminare le organizzazioni mafiose INVESTIMENTI, OCCUPAZIONE E PROTESTE DI PIAZZA Fra la Fiom e Goldman Sachs Prossimitàesolidità, ladoppiasfidadelleBcc Capitale e lavoro sulla stessa barca: in secca se l’economia non riparte di Giorgio Barba Navaretti LEAGGREGAZIONIINARRIVO S onoprobabilmentetroppe380banchedicreditocooperativo per l’Italia, soprattutto in tempi di recessione e unionebancaria-contuttigliannessieconnessiinterminidi compliancee requisitipatrimoniali.Ben venga,quindi,il processodiaggregazioniinfasediavviotraleBcc.Unpassaggio doloroso, ma doveroso: se è vero che la prossimità deve continuareaessereiltrattodistintivo,quasiilcarisma,delcredito cooperativo, non si possono fare sconti a nessuno quando di mezzo c’è l’efficienza, la solidità, il controllo dei rischi. Hadetto bene, l’altroieri all’assemblea di Federcasse, il presidenteAlessandroAzzi,quandoharicordatochelasfidaèquelladell’irrobustimento.Chi,perdimensionioperstrutturamuscolare, saprà vincerla da sola, si sarà conquistato ancora una voltal’autonomia. Chi nonne sarà ingrado, dovrà avere il coraggio di cercarsi – per tempo – il partner giusto. Ne va del pluralismo del sistema bancario, concetto giustamente caro al credito cooperativo: è giusto che esistano banche grandi e piccole,manonsonoammessebanchedeboli. Il pragmatico Obama prolunga Kabul RITIRODAAFGHANISTANSLITTADIUNANNO B arack Obama conferma il suo pragmatismo in politica estera.Unpragmatismochecomportarischipoliticiemilitari e che potrebbe costargli caro nei sondaggi. Ma che cercaditenercontodellesfidesulcampoperriesaminareerivedere le strategie. Lo ha fatto ora per l’Afghanistan. Ha tenuto conto della lezione arrivata dal vicino Iraq, dove l’uscita delle truppe americane è stata seguita da una tragica avanzata dello Stato Islamico che ha costretto Washington a correre ai ripari. Il Pentagono ha chiesto a Obama maggior flessibilità offensiva l’annoprossimoaKabul,percombatteretalebanieretiestremiste,non solo permissioni anti-terrorismoo disostegno logistico alle forze regolari locali, e l’ha ottenuta. La segretezza della decisione può creare legittime perplessità, ma il dibattito dentro l’amminjstrazione e nel Paese al momento non manca. E proprioquesto,assiemealpragmatismo,potrebbediventarela miglior arma per aiutare l’America e i suoi alleati nella difficile ricercadisoluzionialletormentatevicendeafghanaeirachena. PROPRIETARIO ED EDITORE: Il Sole 24 ORE S.p.A. SEDE LEGALE - DIREZIONE E REDAZIONE via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano - Tel. 023022.1 - Fax 0243510862 AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano REDAZIONE DI ROMA: Piazza dell’Indipendenza 23b/c, 00185 - Tel. 063022.1 Fax 063022.6390 e-mail: [email protected] PUBBLICITÀ: Il Sole 24 ORE S.p.A. - SYSTEM DIREZIONE E AMMINISTRAZIONE: via Monte Rosa, 91 - 20149 Milano Tel.023022.1-Fax0230223214-e-mail:[email protected] L a Fiom e Goldman Sachs vogliono la stessa cosa: un paese checrescae impieghiin abbondanza quanto hanno da offrire, lavoro gli uni e capitale gli altri. Nel caso del nostro ammaccato paese capitale e lavoro sono sulla stessa barca: in secca, in bonaccia, finché l’economia non riparta. E proprio perché sono sulla stessa barca condividono lo stesso scetticismo sul futuro del paese, soprattutto sulla capacità del governo di ridar vento alle vele. Certo i toni e le argomentazioni sono ben diverse. Da una parte il freddo linguaggio tecnico di chi ha risorse e deve solo decidere dove e come impiegarle: «Siamo sempre più preoccupati per l’Italia, dove nei mesi scorsi i dati sull’attività economica hanno continuato a sorprendere al ribasso e le riforme istituzionali e strutturali non sono ancora state messe in atto», scrivevano i banchieri americani in agosto, riflettendo un’opinione diffusa nella finanza internazionale e che si é consolidata negli ultimi mesi. Dall’altra i cortei e le urla esasperate di chi ha poco o nulla da scegliere e che ha sì lavoro da offrire, ma ben pochi che se lo vogliono pigliare. Oraimmaginochené imetalmeccanici né i banchieri apprezzino troppo il paragone, essendo collocati ai due estremi opposti dello spettro delle opinioni politiche e delle condizioni economiche. Ma è proprio la polarità delle loro prospettive ad avvicinarli nello scetticismo e nella lettura dell’azione di governo. L’infelice battutadi Landini aNapoli riflette lo stesso gelido scetticismo delle analisi finanziarie sulla sostanza dell’azione di governo: non è credibile, le persone oneste non ci credono Veniamo allora ai fatti, all’oggetto delloscetticismo: iduetavolidellalegge di stabilità e del Jobs act. Per quanto possano essere imperfetti e miglio- © Copyright Il Sole 24 ORE S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici o meccanici quali la fotoriproduzione e la registrazione. Il responsabile del trattamento dei dati raccolti in banche dati di uso redazionale è il direttore responsabile a cui, presso il Servizio Cortesia, presso Progetto Lavoro, via Lario, 16 - 20159 Milano, telefono (02 o 06) 3022.2888, fax (02 o 06) 3022.2519, ci si può rivolgere per i diritti previsti dal D.Lgs. 196/03. Manoscritti e fotografie, anche se non pubblicati, non si restituiscono. rabili, entrambi i provvedimenti rappresentanoun passaggiofondamentale per il futuro della nostra economia ed uno sforzo vero di riforma strutturale. Soprattutto contengono molti passi avanti, alcuni grandi altri meno, macomunquecoerentinellasoladirezione in cui il paese va riformato. Traimoltiprovvedimenti,nellalegge di stabilità c'é una riduzione strutturale del cuneo fiscale sul lavoro; una decontribuzione delle nuove as- sunzionia tempoindeterminato;ilpotenziamento dell’Aspi; un incentivo stabile alla ricerca e sviluppo; il supporto alle esportazioni e molto altro. E il Jobs act va verso la direzione di finalmente ridurre le barriere tra lavoro precario e stabile e di proteggere i lavoratori e non il posto di lavoro. Unariformaindispensabile,inevitabile che finalmente, per quanto ancora perfettibile viene portata in porto. I caveat sono infiniti. La storia Il D-Day di Samantha Cristoforetti OLYCOM La prima donna italiana a volare nello spazio Stasera alle 22,01 la 37enne Samantha Cristoforetti volerà nello spazio sulla navicella Soyuz con il russo Anton Shkaplerov e l’americano Terry W. Virts. È la prima astronauta italiana: «Un sogno, una sola anima, un premio, un obiettivo, un colpo d’occhio dorato», ha scritto la Cristoforetti sul suo diario di viaggio dopo la conferenza stampa pre-lancio. «Orgogliosi della prima italiana nello spazio!» ha scritto il premier Renzi in un tweet. MODALITÀ DI ABBONAMENTO AL QUOTIDIANO: Prezzo di copertina in Italia À 1,50 perle edizioni da lunedì a venerdì, À 2 per le edizioni di sabato e domenica. Abbonamento Italia 359 numeri: À 359,00 (sconto 39% rispetto al prezzodi copertina)+À19,90percontributo spesediconsegna(postale oinedicola). L'Abbonamento Italia non comprende il magazine "IL - Intelligence in Lifestyle". 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E il più duro dei sindacalisti nonpuò nonvedere comesianellalegge di stabilità che nel Jobs act ci siano elementi oggettivi che migliorano le condizionidei lavoratori. Eallora perché ogni nuovo passo avanti dei due provvedimenti crea maggiori tensioni, invece di essere apprezzato come un passo avanti per tutti? Quicertolestradedibanchieriesindacato si dividono: gli uni vogliono l’abolizione dell’articolo 18, gli altri la sua trasformazione in una norma immutabile e inossidabile. Ma di nuovo è apparenza: sia il capitale sia il lavoro sono sulla stessa barca, hanno bisogno del vento della ripresa. E il disincanto del banchiere e la rabbia del sindacalista non aiutano. Rendono le riformepiù complesse,più difficili e soprattutto proiettano l’illusione che ci sia un alternativa possibile: un governo ancor più riformista o lavoro per tutti senza riforme. Illusioni che ancor più frenano i banchieri scettici, e ancor più fanno arrabbiare quei lavoratori che credono che un mondo ormaifinito datempo esista ancora. Ilrischioè cheleriformedavverosiarenino per mancanza di soldi e consenso. Il paradosso è che si usino infine le urla degli uni (sindacati) per convincere gli altri (banchieri) che si stia veramente facendo qualcosa. Se alla fine saranno davvero i cortei della Fiom a rendere credibile l’azione del governo agli occhi della Goldman Sachs, sarebbe la vittoria suprema del gioco degli inganni. barba @unimi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA LEFONO e FAX / EMAIL. Altre offerte di abbonamento sono disponibili su Internet all’indirizzo www.ilsole24ore.com/offerte. Non inviare denaro. 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TUTTAL’ECONOMIA SUL WEB Tutta la verità sull’alto livello dell’inflazione in Argentina di Paul Krugman S ono stato recentemente in Argentina e ho pensato che valesse la pena raccontare una cosa che forse non tutti sanno riguardo alla storia del Billion Prices Project del Mit. Se avete seguito la triste storia dei teorizzatori del complotto inflazionista in America, sapete che diverse persone - miliardari arrabbiati come il direttore di hedge fund Paul Singer, improbabili editorialisti economici come Niall Ferguson e così via - sostengono da alcuni anni che le statistiche ufficiali sottovalutano enormemente l’inflazione negli Stati Uniti. Che si tratta di una sciocchezza lo si può dimostrare in vari modi, ma uno dei più semplici è andare a vedere i dati del Billion Prices Project (li potete trovare qui: bpp.mit.edu), ricavati da un gruppo di studiosi indipendenti utilizzando i prezzi online: si può osservare che anche se non ricalcano esattamente l’indice dei prezzi al consumo (il paniere dei beni in vendita online non coincide esattamente con quello dell'indice), la discrepanza non è significativa né persistente. Questo significa che dobbiamo sempre fidarci dei Governi? Ovviamente no. L’Ufficio statistiche del lavoro degli Stati Uniti è al di sopra di ogni sospetto, e se si conosce il suo funzionamento ci si rende conto che sarebbe impossibile esercitare pressioni politiche rilevanti senza che si venga a sapere. Ma non è sempre così in tutti i luoghi e in tutte le epoche. Il Billion Prices Project è nato proprio per dare risposta ai dubbi sulla veridicità dei dati sull'inflazione in Argentina. Nel 2007 fu creato il sito InflacionVerdadera.com come alternativa alle statistiche ufficiali sull’inflazione fornite dal Governo di Buenos Aires: da quell’esperienza è nato il Billion Prices Project e la sua filiazione, PriceStats, che continua a produrre stime indipendenti sull’inflazione argentina. Secondo i dati, l’Argentina sembra effettivamente avere un’inflazione molto più alta di quello che ammette il Governo. Qual è la ragione? Sostanzialmente l’Argentina, che aveva beneficiato enormemente dell’applicazione di politiche eterodosse dopo il tracollo della sua valuta, nel 2001, ha proseguito troppo a lungo con queste politiche eterodosse e ora sta sperimentando i classici problemi dei Paesi in via di sviluppo, con un deficit di bilancio persistente che sta monetizzando perché non ha accesso ai mercati, e questo a sua volta sta provocando problemi persistenti dal punto di vista dell’inflazione e della bilancia dei pagmenti. Se qualcuno comincia a strillare che sono incoerente a dire che la spesa in disavanzo e lo stampare moneta sono un problema in Argentina quando sono le stesse politiche che voglio vedere applicate negli Stati Uniti, rispondo che sì, è esattamente così: perché l’economia americana è in una trappola della liquidità e soffre di una persistente carenza di domanda, mentre l’economia argentina è surriscaldata. (Traduzione di Fabio Galimberti) © RIPRODUZIONE RISERVATA Q GLI ECONOMISTI: Paul Krugman Tutti gli articoli e le risposte ai lettori www.ilsole24ore.com Il caro-vita argentino Prezzi al consumo, non corretta per i fattori stagionali. Var% anno su anno 15/01/2009 15/12/2013 13 11 9 7 5 Fonte: Fmi STAMPATORI: Il Sole 24 ORE S.p.A., via Busto Arsizio 36, 20151 Milano e Via Tiburtina Valeria, Km 68,700, Carsoli 67061 (AQ) - Etis 2000 S.p.A., 8˚ strada, 29 zona industriale, 95100 (CT) - Stampa quotidiana S.r.l., via Galileo Galilei 280/A, località Fossatone, 40059 Medicina (BO)- L'Unione Sarda S.p.A., via Omodeo 5, 09030 Elmas (CA) R.E.A. Printing, Rue de Bosquet 16, Zona Ind. 1400 Nivelles (Belgio) DISTRIBUZIONE ITALIA: m-dis Distribuzione Media S.p.A., Via Cazzaniga 1 - 20132 Milano, Tel. 02-2582.1 Certificato Ads n. 7743 del 18-12-2013 Registrazione Tribunale di Milano n. 322 del 28-11-1965 La tiratura del Sole 24 Ore di oggi 23 novembre è stata di 233.468 copie