Opuscolo “Diversità biologica”

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Opuscolo “Diversità biologica”
Cos’è la diversità biologica
e perchè è importante.
Oggi capita sempre più spesso di sentir parlare di Biodiversità, o diversità
biologica: un concetto che uscito dai ristretti ambiti accademici ha
conquistato la ribalta dei mezzi di comunicazione di massa: sono sempre
più numerosi i dibattiti sulla salvaguardia dell’ambiente e delle specie
vegetali e animali in via di estinzione.
• Ma cos’è la biodiversità?
• Perché è importante?
• E qual’é il suo significato e valore nel contesto della
nostra regione?
La biodiversità non è altro che la varietà degli
organismi viventi, da considerare a livello genetico, ma
anche a livello di specie ed ecosistemi. Essa è la base
stessa della vita, fonte di risorse e di energia. Quando
alcune specie scompaiono per cause non naturali, gli
equilibri si spezzano, e l’intero sistema ne subisce
un’alterazione. Dunque sono tanti i motivi per cui la
salvaguardia della biodiversità è di estrema importanza:
Perchè sono gli ecosistemi naturali a fornirci risorse alimentari
dall’agricoltura, dall’allevamento e dalla pesca;
Perché molte specie (soprattutto di piante) sono state utilizzate per le
loro proprietà curative e l’impoverimento della biodiversità preclude
quindi anche la scoperta di nuovi farmaci;
Perché attraverso il suo studio è possibile comprendere meglio biologia
ed evoluzione;
Perché contribuisce ad assicurare la stabilità negli eventi ecologici e
climatici;
Perché la biodiversità è continua fonte di bellezza ispiratrice,
importante per il nostro sviluppo umano e culturale;
Perché abbiamo la responsabilità etica di garantire anche alle altre
specie, non solo a quella umana, il diritto alla vita sulla Terra.
Nella foto (Montagna delle Madonie)
L’Isola
dei tesori
La Sicilia è fra le regioni italiane più ricche e variegate in termini biologici
e ambientali e riveste un ruolo chiave nella conservazione della
biodiversità a livello mediterraneo. Merito del suo naturale isolamento
che nel corso di milioni di anni ha dato vita a un elevato
numero di specie endemiche (vale a dire presenti solo sul
territorio siciliano), e della particolare posizione
geografica, che ne ha fatto, anche per le specie viventi,
un “crocevia del Mediterraneo”. Proprio le specie
endemiche sono le più soggette al rischio di estinzione
perché presenti con popolazioni numericamente poco
consistenti e in aree poco estese; per tutte le altre,
comunque rare, sono necessari interventi mirati di tutela.
Per avere un’idea del ruolo della Sicilia basta considerare
che, solo su questa isola e in poche altre zone, sopravvivono
specie come il delfino comune, la tartaruga marina Caretta
caretta, la foca monaca del mediterraneo, l’aquila del Bonelli; e che la sua
flora spontanea conta più di 2700 specie di cui ben 400 endemiche.
Nella foto (Aquile del Bonelli)
Come
scoprirla
Esistono molti modi per accostarsi all’ambiente e alla natura, e una delle
occasioni migliori e più ricca di spunti è offerta dalle esperienze dirette
nel corso di uscite ed escursioni. Vera e propria “Aula
all’aperto”, la natura soddisfa l’esigenza di
“educarsi all’ambiente” attraverso esperienze
concrete. Ciò significa uscire dagli ambienti
“chiusi”, per porsi a diretto contatto con i
fenomeni e con gli ambienti esterni; é un
“apprendere per esperienza” caratterizzato
dal contatto diretto, corporeo, con la realtà;
senza andare necessariamente lontano o
all’interno di un Parco, perché la natura e
anche dietro casa, nelle nostre città. È
importante quindi innanzitutto modificare
l’approccio e affinare la nostra sensibilità, ponendosi
in un atteggiamento di osservazione che coinvolga tutti i sensi, non solo
la vista. Soltanto sperimentando la natura nella nostra vita quotidiana,
saremo in grado di sviluppare un rapporto personale ed affettivo e di
adottare comportamenti rispettosi del suo equilibrio.
Nella foto (Riserva naturale Bosco di Alcamo)
Dove
conoscerla
La Diversità della vita è certo possibile apprezzarla ovunque: alcuni luoghi
sono però davvero “speciali”, non solo in quanto strategici per la sua
conservazione, ma anche perché offrono le maggiori opportunità di
conoscenza e scoperta della natura. Pur se in modi diversi, ci consentono
di avvicinarci al mondo naturale, di “entrarci dentro”, di scoprire i suoi
molteplici aspetti, di sentirci parte integrante di esso, di apprezzare le
meraviglie che ci offre e di imparare a rispettarlo e tutelarlo. Sono le Aree
Protette, gli Orti botanici e i Musei naturalistici.
Le aree protette
I luoghi privilegiati per la tutela della biodiversità
sono le Aree Protette: territori più o meno estesi,
caratterizzati da una grande ricchezza di risorse
ambientali e culturali, e nei quali trovano
applicazione orientamenti, disposizioni e regole
che consentono di tutelare il patrimonio
naturale e culturale e la biodiversità dell’area,
sperimentando allo stesso tempo attività e
tecnologie per utilizzare le risorse in modo
sostenibile.
In Sicilia, ad oggi, sono state istituite ben 86 Aree
Protette, che nel complesso ricoprono una superficie di circa 273.000 ha,
pari al 10,6% dell’intero territorio regionale: dalle isole ai monti, dalle
falesie alle colline interne, si tratta di una rete di 4 Parchi Naturali
Regionali, 76 Riserve Naturali, 6 Aree Marine Protette.
Nella foto Abies nebrodensis (Abete dei Nebrodi)
Gli orti botanici
Gli Orti Botanici sono istituzioni, pubbliche o private,
nelle quali le specie botaniche vengono raccolte,
coltivate e riprodotte con molteplici modalità e
finalità, diverse da quelle strettamente alimentari. Per
mettono di incontrare, raccolte e descritte,
innumerevoli specie vegetali della nostra flora ed
esotiche.
In Sicilia sono stati istituiti, nel corso dei secoli, cinque Orti
Botanici; dal più antico al più recente sono il Giardino Botanico “Pietro
Castelli” dell’Università di Messina, l’Orto Botanico Universitario di
Palermo, l’Orto Botanico dell’Università di Catania; il Giardino Botanico
di montagna “Nuova Gussonea” di Ragalna, il Giardino delle Kentie di
Riposto ed i Giardini del Biviere di Lentini.
Nella foto Ficus magnolioides, (Orto Botanico di Palermo)
Musei naturalistici
I Musei Naturalistici possiedono spesso collezioni paleontologiche,
eccellente esempio di come biodiversità ed evoluzione siano strettamente
correlate tra loro; e le collezioni zoologiche o botaniche offrono esempi di
specie ormai scomparse - anche di recente. I Musei, con la loro
“rappresentazione” didascalica della natura, con l’ordine rigoroso della
sistematica cui le collezioni si ispirano, sono un libro aperto sulla diversità
biologica: un aiuto per conoscerla e riscoprirla, poi, sul territorio.
Il Museo mineralogico e paleontologico della solfara a Caltanissetta, il
Museo di zoologia di Palermo o il Museo civico di Scienze Naturali di
Catania sono alcune delle tante strutture museali, caratterizzate da
collezioni attinenti alle varie discipline delle Scienze Naturali, che nel corso
degli anni sono state istituite nella regione.
Progetto finanziato dalla misura 1.11 del P.O.R. Sicilia 2000/2006