Pagina 7 - Coldiretti Torino
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EMERGENZE IL COLTIVATORE PIEMONTESE 7 15 MAGGIO 2006 • ANNO 62 - N. 6 Ungulati: multa assurda ai coltivatori che difendono i raccolti Cinghiali: nuovo confronto in Regione La situazione è tornata ad essere critica: servono misure urgenti CASCINETTE D’IVREA ■ Due agricoltori difendono le coltivazioni dai TORINO ● Il 26 aprile scorso le organizzazioni agricole e venacinghiali e vengono multati dagli agenti della vigilanza faunistico amtorie hanno incontrato l’Assesbientale della Provincia. L’incredibile episodio è successo a metà aprisore all’Agricoltura regionale le a Cascinette d’Ivrea, nel territorio dell’Ambito territoriale di caccia Mino Taricco per fare il punto sul Torino 1, Ivrea-Caluso. Ecco i fatti. Un coltivatore, a sera inoltrata, pacchetto di misure in applicaviene allertato da una telefonata che informa della presenza di un’auzione della legge regionale to all’interno di un pioppeto di sua proprietà. Il coltivatore passa a 9/2000 atte a fronteggiare il proraccogliere un secondo coltivatore e poi, con l’auto, si recano nel blema cinghiali. Il documento, pioppeto. L’auto è sparita. Restano nel pioppeto le tracce delle ruote che i due seguono. Dopo breve tragitto i due si trovano davanti ad una Panda del Servizio di vigilanza faunistico ambientale. Gli agenti della TORINO■ Emilio Fugazzi,direttore ColdirettiTorino,afferma:“l’emerProvincia fermano i due coltivatori e genza cinghiali si trascina da troppi anni. Coldiretti, per fronteggiare li sanzionano – è scritto nel verbale – questa situazione, ha sempre chiesto a istituzioni ed enti interessati di per “l’utilizzo di fonti luminose atte alla ricerca di fauna selvatica durante affrontare e risolvere questo problema che,se pur a macchia di leoparle ore notturne”. Oltre al verbale ai do,penalizza il settore agricolo di tutta la provincia.Tentennamenti e bidue viene sequestrato il faro. I due zantinismi di molti attori di questa vicenda di fatto hanno contribuito a coltivatori, spiegano: “L’episodio ha consegnare il territorio in balia delle scorribande degli ungulati.Coldidell’incredibile. A fronte della segnarettiTorino sollecita tutte le parti a produrre atti concreti necessari per lazione della presenza di un’auto neldifendere i redditi delle imprese agricole.Coldiretti è favorevoli a tavoli le nostre proprietà abbiamo ritenuto di concertazione a patto che contribuiscano a fare chiarezza e, sopratdi andare a verificare la situazione. tutto,producano fatti concreti che indirizzino sulla strada della soluzioTrovando solo più le impronte delle ne del problema ungulati”. ruote abbiamo utilizzato il faro per seguire le tracce. Gli agenti non hanno voluto sentire ragioni. Si tratta di un episodio indicativo della situazione che stiamo vivendo. Noi consideriamo l’uso del faro un mezzo utile nella difesa delle coltivazioni dagli ungulati. La sera del verbale però veniva utilizzato per seguire le tracce dell’auto. È assurdo che i proprietari che difendono le loro coltivazioni vengano addirittura accusati di bracconaggio: si tratta di uno strumentale stravolgimento della realtà”. Da mesi i coltivatori della zona collaborano con la Provincia per arrivare alla cattura dei cinghiali che danneggiano gravemente le colture. Probabilmente gli abbattimenti cominciavano a dare fastidio e così qualcuno sta cercando di strumentalizzare la situazione. I coltivatori della zona sono disposti a collaborare con gli agenti della Provincia perché l’obiettivo è quello di arrivare a sradicare gli ungulati dal territorio. È chiaro che questo tipo di comportamento da parte degli agenti non appare dei più collaborativi. L’arrivo di questi verbali rischia di rompere i rapporti di collaborazione con gli agricoltori. In questi mesi la Provincia ha concentrato parecchie energie e i frutti della sinergia con gli agricoltori sono buoni. Nell’ultimo anno in tempo di caccia in zona sono stati abbattuti 400 cinghiali e le battute organizzate con i selecontrollori hanno portato alla cattura di altri quindici esemplari. È evidente che il successo di queste azioni sinergiche stava dando fastidio a qualcuno. Servono atti concreti concordato da Regione e Province a seguito dell’istituzione di un tavolo tecnico, era già stato inviato alle organizzazioni di categoria e agli altri soggetti interessati che hanno fatto pervenire le loro osservazioni, in attesa di un prossimo incontro con Regione, Province e Associazioni venatorie, che sarà l’occasione per confrontarsi sulla seconda bozza del documento, in preparazione. Coldiretti fa sapere che continuerà a denunciare una situazione ormai insostenibile su tutto il territorio ed “esplosiva” in alcune aree e chiede che sia data attuazione alla proposta, contenuta nel documento regionale, di dare facoltà ai proprietari o conduttori di fondi, in possesso di regolare porto d’armi o licenza di caccia e previa autorizzazione dei competenti uffici provinciali, di effettuare il controllo del cinghiale sui propri terreni. La difesa attiva delle colture potrebbe essere una soluzione per ridurre drasticamente i costi che ogni anno la Regione deve affrontare per i risarcimenti diretti agli agricoltori e per i danni da incidenti stradali, tanto più che l’interesse della parte agricola è quello di poter finalmente “coltivare per raccogliere” e non di mettersi in coda per la richiesta dei risarcimenti. Contestualmente alla possibilità di difesa attiva dei propri fondi sarebbe auspicabile una turnazione sul territorio delle squadre venatorie ed una razionalizzazione dei piani di controllo. Tutto ciò non esclude che si possano accettare altre soluzioni atte al riequilibrio della fauna selvatica, certo è che occorre muoversi in fretta prima che la situazione diventi del tutto inconteniF.T. bile. CENTRO BATTERIE Strada Gorra, 42 - CARIGNANO (TO) - Tel. 011.96.90.501 e-mail: [email protected] RICAMBI AGRICOLI - PREZZI INGROSSO zappe per frese, denti per erpici rotanti, coltelli per decespugliatori e trinciastocchi, alberi cardanici e loro componenti, ricambi per barre di taglio, materiale elettrico e fanaleria.