Report finale di progetto

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Report finale di progetto
Version of 18/06/2007 ALF
LIFE Project Number
<LIFE08 INF/IT/312>
FINAL Report
Covering the project activities from 01/01/2010 to 30/11/2012
Reporting Date
28/02/2013
LIFE+ PROJECT NAME or Acronym
<Promise>
Data Project
Project location
Italy
Project start date:
1/1/2010
Project end date:
30/6/2012 Extension date: 30/11/2012
Total Project duration
(in months)
30 months Extension months 5 months
Total budget
€ 1.417.400
EC contribution:
€ 708.700
(%) of total costs
50%
(%) of eligible costs
50%
Data Beneficiary
Name Beneficiary
Regione Liguria
Contact person
Dott. Schena Gaetano
Postal address
via D’Annunzio 111, 16121 Genova, Italy
Visit address
via D’Annunzio 111, 16121 Genova, Italy
Telephone
0039 010 5485596 phone mobile 0039 3357607966
Fax:
0039 010 5488425
E-mail
[email protected]
Project Website
www.lifepromise.it
1
1. Indice
1.
2.
Indice .................................................................................................................................. 2
Executive Summary ........................................................................................................... 3
2.1
Introduzione ............................................................................................................... 3
2.2
Il progetto Life+ PROMISE ....................................................................................... 3
2.3
Analisi dei benefici a lungo termine........................................................................... 6
2.4
Aspetti finanziari ........................................................................................................ 6
3. Introduzione ....................................................................................................................... 7
4. Aspetti amministrativi ........................................................................................................ 9
4.1
Descrizione del sistema di gestione ........................................................................... 9
Azione A1 –Gestione del progetto ................................................................................... 13
Azione A2 –Monitoraggio del progetto ........................................................................... 13
Azione A3 – Audit esterno ............................................................................................... 15
Azione A4 – Piano di Comunicazione After-LIFE .......................................................... 16
4.2
Valutazione del sistema di gestione ......................................................................... 16
5. Aspetti tecnici ................................................................................................................... 18
5.1
Descrizione attività ................................................................................................... 18
n.b: nella valutazione dei costi sono state escluse le spese generali (overheads). ........... 18
Azione B1 – Indagine sul livello di consapevolezza ........................................................ 18
Azione C1 - Elaborazione del piano di comunicazione ................................................... 21
Azione C2 – Strategia di comunicazione per i distributori .............................................. 23
Azione C3 – Strategia di comunicazione per i produttori ................................................ 25
Azione C4 – Strategia di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni .................. 29
Azione C5 – Strategia di comunicazione per i consumatori ............................................ 32
Azione E1 – Monitoraggio dell’efficacia del piano di comunicazione ............................ 38
Azione E2 – Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali ............... 43
5.2
Valutazione............................................................................................................... 45
5.3
Analisi dei benefici al lungo termine ....................................................................... 54
5.4
Disseminazione ........................................................................................................ 57
5.4.1 Disseminazione: panoramica per attività ................................................................ 57
Azione F1 – Sito web ....................................................................................................... 57
Azione F2 – Pannelli informativi LIFE+ ......................................................................... 58
Azione F3 – Layman’s Report ......................................................................................... 58
Azione F4 – Open Group ................................................................................................. 59
5.4.2 Layman's report ....................................................................................................... 65
5.4.3 After-LIFE Communication plan ............................................................................ 65
6. Sezione finanziaria ........................................................................................................... 66
6.1. Spese sostenute .............................................................................................................. 66
6.2. Sistema di rendicontazione............................................................................................ 69
6.3. Accordi di partenariato .................................................................................................. 69
6.4. Report/dichiarazione dell’Auditor................................................................................. 70
7. Annnexes ..................................................................Errore. Il segnalibro non è definito.
2
2. Executive Summary
2.1 Introduzione
Il presente report descrive le attività realizzate dall’inizio del progetto secondo gli obiettivi ed
i risultati attesi, segnalando le eventuali criticità ed opportunità incontrate e gli adattamenti
realizzati di conseguenza.
La relazione contiene inoltre la rendicontazione complessiva delle spese sostenute e la
descrizione degli aspetti amministrativo/finanziari più rilevanti.
Il materiale inviato si riferisce nello specifico al periodo 01/10/2011 – 30/11/2012 in quanto i
documenti relativi al periodo precedente erano stati inviati in allegato rispettivamente
all’Inception Report (inviato in data 30/09/2010) ed al Mid-Term Report (inviato in data
23/11/11). Inoltre per facilitare la lettura del documento sono state inserite, a conclusione
della descrizione di ciascuna azione progettuale (capitoli 4 e 5), tabelle riassuntive dei risultati
raggiunti che contengono link diretti al materiale disponibile nel sito internet di progetto
www.lifepromise.it.
Si segnala che la data di conclusione del progetto (30/11/2012) è stata posticipata di cinque
mesi rispetto alla data inizialmente prevista a seguito della richiesta di proroga presentata.
2.2 Il progetto Life+ PROMISE
Il progetto PROMISE – LIFE+ Informazione e Comunicazione, partito a gennaio 2010, è
stato promosso da Regione Liguria (beneficiario coordinatore), Regione Lazio, ANCC Coop,
ERVET, Confindustria Liguria e Confindustria Genova ed ha perseguito gli obiettivi seguenti:
- definizione di strategie e strumenti di comunicazione che incidano sugli stili di vita dei
cittadini, sulle scelte dei produttori, dei consumatori e delle pubbliche amministrazioni,
cercando di ridurre l’impatto dei prodotti durante il loro ciclo di vita,
- aumento della consapevolezza in termini di impatto ambientale dei prodotti di consumatori,
rivenditori, produttori e amministrazioni locali, in linea con le priorità dell’Italia per il 2008;
- sperimentazione di un insieme di strumenti di comunicazione e di coinvolgimento a livello
locale per definire una strategia eventualmente trasferibile anche in un modello nazionale o
europeo in linea con “Piano d’Azione europeo per la produzione e il consumo sostenibile e
per la politica industriale sostenibile” (COM/397/2008/CE)
- aumento degli acquisti verdi presso le Pubbliche amministrazioni
- divulgazione della conoscenza dei marchi ecologici presso i consumatori, i rivenditori e, i
produttori e le amministrazioni locali, secondo le priorità dell’Italia per il 2008.
- valorizzazione dell’impegno ambientale delle aziende che hanno adottato iniziative e
percorsi di sostenibilità (attraverso l’adozione di tecnologie pulite, le certificazioni e le eco
etichette).
Per il raggiungimento degli obiettivi elencati il partenariato ha realizzato le seguenti azioni:
Azione A1 - attività di “Gestione del progetto” coordinate dal capofila: predisposizione e
firma del Partnership Agreement, delle integrazioni e controllo dell’applicazione di tutti gli
obblighi contrattuali nell’arco della vita del progetto, organizzazione degli incontri di
partenariato (Administrative and Technical Steering Committee), degli eventi di
comunicazione e diffusione. Redazione ed invio dell’Inception Report e del Mid-term
3
Report, predisposizione della documentazione finanziaria e di tutte le relazioni previste dal
programma Life;
Azione A2 - “Monitoraggio e Avanzamento”: gli incontri del Comitato di Pilotaggio si sono
svolti regolarmente con cadenza semestrale (7 eventi in totale) e hanno permesso al capofila
di monitorare il corretto andamento delle attività del progetto. Sono stati effettuati tre incontri
di monitoraggio: 3 marzo 2011 alla presenza delle referente della società Astrale-Timesis e 9
marzo 2012 con la partecipazione di Timesis Astrale e dei referenti tecnici e finanziari per il
progetto Promise della Commissione Europea, 9 gennaio 2013 (a progetto concluso) con la
referente della società Astrale –Timesis.
Azione A3 - External Audit: il capofila ha selezionato attraverso procedura di evidenza
pubblica una società di revisione dei conti per il controllo delle spese rendicontate da tutti i
partner del progetto al fine di ottenerne la certificazione ai sensi delle regole nazionali, del
regolamento Life e del Common Provisions.
Azione A4 - After Life Communication Plan: allegato al presente documento vi è il
capitolo dedicato alle azioni di comunicazione che i partner si sono impegnati a realizzare per
divulgare sia il progetto sia i risultati più rilevanti oltre la data conclusiva. Tale impegno è
stato assunto anche dalle “reti” rappresentanti i quattro target: produttori, distributori,
consumatori e pubbliche amministrazioni create nel corso del progetto e coinvolti nelle
iniziative di sensibilizzazione e comunicazione, nonché dai membri dell’Advisory Committee.
Si qualificano come reti l’insieme di collaborazioni instaurate con soggetti interessati al tema
del progetto che si sono impegnati a divenire moltiplicatori delle informazioni del progetto
(es. enti locali, associazioni di consumatori, imprese, cooperative di distribuzione sul territorio
nazionale). Saranno in particolare valorizzati eventi nazionali ed iniziative di divulgazione
organizzate o che prevedono la partecipazione dei partner o dei soggetti coinvolti a titolo di
“open group”.
Azione B1 - Indagine sul livello di consapevolezza ambientale: è stato indagato il livello di
consapevolezza ambientale delle quattro categorie di stakeholders coinvolte (produttori,
consumatori, distributori e PA) attraverso questionari mirati ad identificare la percezione e la
reale conoscenza della tematica, degli strumenti per produrre e consumare verde (es. etichette
di prodotto, procedure di GPP) e le principali criticità da superare per avviare processi di
sostenibilità. Le informazioni raccolte hanno permesso di strutturare un piano di
comunicazione con azioni generalizzate rivolte a tutti i target e mirate per la singola categoria.
Azione C1 - Piano di Comunicazione: sulla base dei risultati dell’indagine B1 è stato
elaborato un piano di comunicazione volto ad aumentare la consapevolezza degli impatti
ambientali generati dai comportamenti di produzione e consumo dei quattro target. La
strategia di comunicazione è stata articolata in 4 strategie differenziate (C2, C3, C4, C5) che
hanno promosso sia strumenti specifici per ogni target sia strumenti di comunicazione
trasversale.
Azione C2 - Strategia di Comunicazione rivolta ai distributori: sono stati sensibilizzati
distributori a livello nazionale tramite le reti di distribuzione dell’Associazione Nazionale
delle Cooperative Coop con il supporto di materiali quali linee guida e dossier, valorizzando
altresì incontri e meeting organizzati a tal fine.
Azione C3 - Strategia di Comunicazione rivolta ai produttori: valorizzando la rete
confindustriale sono stati organizzati nelle tre regioni partner seminari ed eventi di
disseminazione e sensibilizzazione rivolte alle imprese al fine di incentivare processi di
sostenibilità e il potenziamento dell’offerta di prodotti verdi. Sono state divulgate allo stesso
scopo anche brochure e newsletter di approfondimento.
4
Azione C4 - Strategia di Comunicazione rivolta alla Pubblica Amministrazione: nelle tre
regioni partner, Liguria, Emilia Romagna e Lazio sono stati organizzati seminari informativi
sul tema del Green Public Procurement e diffusi opuscoli nei quali si è cercato di dare risposte
alle carenze formative/informative emerse dall’indagine dell’azione B1. Il fine principale è
stato incentivare la crescita della domanda pubblica di prodotti e servizi verdi.
Azione C5 - Strategia di Comunicazione rivolta ai Consumatori: i consumatori sono stati
destinatari di seminari di sensibilizzazione e forum durante i quali si sono diffusi opuscoli
informativi per incrementare la consapevolezza di comportamenti di consumo sostenibile.
Gli opuscoli, stampati in 300.000 copie, sono stati inoltre distribuiti presso i punti vendita
Coop dell’intero territorio nazionale. I punti vendita hanno inoltre ospitato l’esposizione, sia
in formato cartaceo sia tramite Radio TV Coop, dei pannelli illustrativi finalizzati a
valorizzare le etichette di prodotto. Sono stati raggiunti in base alle stime di presenze a punto
vendita oltre 1.300.000 persone. ANCC Coop ha utilizzato il portale Coop Ambiente per
ampliare ulteriormente la diffusione delle informazioni relative al progetto e dei messaggi
della campagna di sensibilizzazione al consumo responsabile.
All’interno di tale azione i partner hanno altresì provveduto a predisporre strumenti trasversali
rivolti a tutti gli stakeholder, in particolare, video e spot radio-televisivi del progetto e
conferenze nelle diverse regioni che hanno visto l’ampia partecipazione di diversi target.
Azione E1 - Monitoraggio dell’efficacia del Piano di Comunicazione: al termine della
campagna di comunicazione è stata condotta una seconda indagine, strutturata in analogia alla
prima e condotta tramite la somministrazione di questionari specifici per ciascun target, per
valutare i risultati ottenuti attraverso le azioni C2, C3, C4, C5. Anche questa seconda indagine
ha ottenuto notevoli risultati in termine di numero di soggetti raggiunti e feedback ottenuti.
Azione E2 - Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali : attraverso
l’indagine dell’azione E2 sono stati altresì indagati alcuni aspetti relativi al miglioramento
degli impatti ambientali conseguente all’adozione di comportamenti più consapevoli dei
quattro target di progetto (es. incremento del GPP e riduzione delle emissioni di CO2).
Azione F1 - Sito internet di progetto: è stato creato e regolarmente implementato e
aggiornato il sito internet di progetto. Nelle varie sezioni è disponibile tutta la
documentazione del progetto, i link di approfondimenti ai temi principali e il collegamento ai
social network quali Facebook (Promise ha una propria pagina), Flickr, Twitter, youtube.
L’intento è stato infatti di sfruttare i principali canali di comunicazione mediatica. Per
facilitare la fruizione dello strumento a livello europeo le pagine principali sono state tradotte
in inglese rendendo disponibili inoltre gli Executive Summary dei report finali delle azioni in
entrambe le versioni linguistiche.
Il sito verrà mantenuto in vita e aggiornato nei cinque anni successivi alla fine del progetto,
grazie all’impegno assunto da tutti i partner.
Azione F2 – Life + information boards: sono stati predisposti ed esposti in tutti gli eventi di
divulgazione appositi pannelli e roll-up descrittivi del progetto. I pannelli sono inoltre
costantemente esposti presso le sedi di ciascun partner.
Azione F3 – Layman’s report: è stato realizzato il documento (16 pagine totali) contenente
le informazioni principali e i risultati più rilevanti del progetto al fine di darne la più efficace
divulgazione. Pertanto è stato preferito un linguaggio più rispondente ai fini comunicativi
senza tuttavia tralasciare le informazioni tecniche. Il report è stato redatto in italiano e inglese
e già distribuito in occasione di tre eventi che hanno permesso la diffusione di oltre duecento
copie.
5
Azione F4 – Open Group: si sono tenuti tre incontri previsti dal progetto destinati al
coinvolgimento degli stakeholder appartenenti alle categorie target (produttori, PA,
consumatori e distributori) a Roma il giorno 8 luglio 2010, a Genova in data 3 marzo 2011 ed
a Bologna l’8 settembre 2011. Inoltre si è scelto di creare un Advisory Committee, il gruppo
di esperti che i partner hanno interpellato nelle fasi più importanti del progetto.
2.3 Analisi dei benefici a lungo termine
I benefici ambientali della campagna di comunicazione di Promise sono legati alla diffusione
dei prodotti verdi. I risultati del progetto mostrano che i consumatori pubblici e privati
possono modificare le proprie abitudini di acquisto: è stato registrato un aumento del 15% del
GPP negli enti locali coinvolti, aumenti del 21% delle vendite dei prodotti verdi da parte dei
distributori Coop con riduzione nelle emissioni di CO2 prodotte e nel consumo energetico.
Inoltre l’esperienza condotta ha mostrato che la cooperazione di soggetti pubblici e privati
finalizzata alla promozione della produzione e consumo sostenibili può dare importanti
risultati: la collaborazione tra imprese ed enti pubblici è utile all’implementazione del GPP,
imprese, distributori e enti pubblici possono agire attivamente per ampliare l’offerta del
mercato verde, l’incontro tra consumatori e distributori così come tra cittadini ed enti pubblici
promuove la diffusione di una maggiore conoscenza delle etichette ambientali e dei messaggi
promozionali.
2.4 Aspetti finanziari
Il progetto si è concluso con una spesa lievemente superiore al budget previsto dovuto alla
proroga della durata di 5 mesi. Tuttavia non sono intercorse modifiche sostanziali dovute a
spostamenti tra voci di costo superiori al 10% o 30.000.
Tutti i partner si sono attenuti al budget del progetto approvato e hanno provveduto alla
rendicontazione delle spese ai sensi delle Common Provisions Life.
6
3. Introduzione
L’importanza degli impatti ambientali collegati alla produzione e al consumo/utilizzo dei
prodotti rappresenta da tempo un elemento di attenzione da parte dell’Unione Europea e si è
evoluto fino ad assumere l’accezione più ampia di “Produzione e Consumo Sostenibili
(PCS)”, individuata come una sfida prioritaria per le politiche comunitarie, declinata in
obiettivi precisi, tra i quali si ricordano:
-
Promuovere la produzione e il consumo sostenibili affrontando lo sviluppo sociale ed
economico nei limiti della capacità di carico degli ecosistemi e distinguendo la
crescita economica dal degrado ambientale;
-
Migliorare le prestazioni ambientali e sociali dei prodotti e dei processi e incoraggiare
la loro adozione da parte delle imprese e dei consumatori.
Nel 2008 la Commissione Europea ha emanato un Piano di Azione su "Produzione e consumo
sostenibili" e "Politica industriale sostenibile" (COM CE 2008/397), il quale delinea con
maggiore precisione gli strumenti sui quali puntare per raggiungere gli obiettivi: etichettatura
ecologica, tecnologie pulite, appalti pubblici, consumo intelligente.
Nella Comunicazione CE n. 400 del 2008 sugli “Appalti pubblici per un ambiente migliore”
la Commissione propone che, entro il 2010, il 50% di tutte le gare di appalto siano verdi.
Gli stimoli comunitari hanno trovato risposta a livello nazionale e locale, infatti il Ministero
dell’Ambiente è impegnato nell’elaborazione di una Strategia italiana che valorizza altresì gli
strumenti esistenti: LCA, EMAS, Ecolabel, GPP sono tutte sigle (purtroppo spesso criptiche),
alla base delle quali si trovano azioni concrete ed esperienze di rilievo.
“Gli strumenti ci sono, bisogna farli conoscere” sembra essere il messaggio di fondo. Ed ecco
allora l’attenzione al sistema produttivo italiano, in particolare alle piccole e medie imprese e
ai distretti, il coinvolgimento dei consumatori verso servizi, prodotti e stili di vita consapevoli,
il ruolo della Grande Distribuzione e della Pubblica Amministrazione.
Il gruppo di lavoro nazionale sul consumo sostenibile, coordinato dal Ministero
dell’Ambiente, ha sottolineato l’importanza del ruolo del consumatore, che deve essere
consapevole, responsabile e attivo.
La “PROMESSA” : ridurre gli impatti ambientali dei prodotti attraverso la comunicazione.
Tutti gli strumenti di politica ambientale orientati al prodotto e al consumo sono fondati su
questa “promessa”: la capacità di COMUNICARE può generare un reale miglioramento
ambientale.
In coerenza con le politiche europee e nazionali, PROMISE si prefigge infatti di:

Approfondire la conoscenza da parte dei decisori politici a tutti i livelli sulle scelte dei
consumatori e sulle politiche di sostenibilità applicate dai produttori.

Aumentare la consapevolezza delle scelte verdi di:
-
Produttori, che possono agire sui propri metodi di produzione attraverso le tecnologie
pulite e le certificazioni di processo e di prodotto;
-
Distributori, in grado di indirizzare le scelte attraverso l’offerta dei prodotti, sia in
termini di fornitura che di esposizione e informazione
7
-
Enti Locali, che possono svolgere un ruolo sia di tipo didattico e propositivo sia nella
veste di consumatore diretto;
-
Consumatori, che possono incidere con le loro scelte sul mercato ed in particolare i
soggetti moltiplicatori di informazioni e conoscenze, quali i giovani, gli educatori, i
componenti attivi di associazioni culturali e ambientali.

Aiutare a fare conoscere cosa è un realmente “prodotto verde” senza ambiguità, evitando
l’utilizzo non appropriato del termine che identifica reali virtù ecologiche di un prodotto
o di un’organizzazione (greenwashing);

Migliorare il dialogo tra la domanda (consumatori ed enti locali) ed offerta (produttori e
distributori) e la conoscenza delle rispettive esigenze sui prodotti verdi ;

Favorire la crescita professionale di produttori, distributori, Enti Locali e operatori della
comunicazione e la diffusione di una cultura consapevole dal punto di vista ambientale;

Identificare gli strumenti di comunicazione più “promettenti”, ovvero potenzialmente in
grado di coinvolgere e convincere i consumatori e i produttori indirizzandoli verso scelte
sostenibili;

Sperimentare ed applicare piani concreti ed innovativi di comunicazione mirati a
promuovere il cambiamento dei comportamenti di tutti gli attori del ciclo di vita del
prodotto.
Lo scopo di PROMISE consiste dunque nel rendere consapevoli produttori, distributori,
consumatori ed enti locali, evidenziando il potere di influenza delle loro scelte e degli
strumenti che le rendono possibili .
I risultati a lungo termine attesi sono descritti dettagliatamente al paragrafo 5.3
8
4. Aspetti amministrativi
4.1 Descrizione del sistema di gestione
Regione Liguria, beneficiario incaricato del coordinamento, è responsabile della gestione
complessiva del progetto e dei rapporti con la Commissione Europea secondo quanto previsto
dal Grant Agreement. L’accordo interno al partenariato è stato siglato ad inizio progetto con
la definizione di un Partnership Agreement che ha coinvolto: Regione Lazio, ANCC Coop
(Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori), ERVET (Emilia Romagna
Valorizzazione Economica Territoriale) e Confindustria Liguria. In un secondo momento
poiché le attività previste da progetto richiedevano anche il coinvolgimento per competenza
territoriale del personale di Confindustria Genova si è scelto di allargare il partenariato
includendo anche quest’altro soggetto. Un’ultima modifica agli accordi è stata poi realizzata a
seguito dell’avvenuta concessione della proroga di cinque mesi richiesta per poter dedicare un
tempo adeguato alla conclusione delle azioni di comunicazione previste e quindi
massimizzarne l’efficacia.
Allo scopo di coordinare l’avanzamento del progetto secondo il crono programma previsto e
realizzare il monitoraggio sui prodotti e risultati attesi è stato creato uno Steering Committee
(Comitato di Pilotaggio) presieduto dal capofila e formato da un rappresentante di ogni
partner. La tabella seguente presenta i referenti di ogni beneficiario sintetizzandone ruoli e
responsabilità in merito alla realizzazione delle azioni.
Beneficiario
Ruolo e responsabilità nel progetto
Regione Liguria
Beneficiario coordinatore
Responsabile azioni:
A1: Project management
A2: Monitoraggio dell’avanzamento
del progetto
A3: Audit esterno
A4: Piano di comunicazione afterLIFE
C5:Strategia di comunicazione per i
consumatori
F2: Pannelli informativi LIFE
F3: Layman’s Report
F4: Open Group
Beneficiario associato
Responsabile azioni:
C1: Piano di Comunicazione
C4: Strategia di comunicazione per
le pubbliche amministrazioni
Beneficiario associato
Responsabile azioni:
C1: Piano di Comunicazione
C2: Strategia di comunicazione per i
distributori
Beneficiario associato
Responsabile azioni:
Regione Lazio
ANCC Coop
ERVET
Referente Steering
Committee
Gaetano Schena
Aldo Palombo
Francesco Russo
Enrico Cancila
9
Confindustria Liguria
Confindustria Genova
B1: Indagine sul livello di
consapevolezza
E1: Monitoraggio sull’efficacia del
piano di comunicazione
E2: Monitoraggio dell’impatto del
progetto sui problemi ambientali
F1: Sito internet
Beneficiario associato
Responsabile azioni:
C1: Piano di Comunicazione
C3: Strategia di comunicazione per i
produttori
Beneficiario associato
Responsabile azioni:
C1: Piano di Comunicazione
C3: Strategia di comunicazione per i
produttori
Simona Bertetto
Guido Conforti
I rappresentanti, oltre agli incontri amministrativi e tecnici previsti, hanno tenuto continui
contatti per la gestione delle azioni e del monitoraggio attraverso l’uso di mail, telefono e
video-conferenza.
Di seguito si riporta l’organigramma completo per ciascun partner:
10
Regione Liguria - Dipartimento Ambiente
Via D'Annunzio 111, 16121 Genova (www.regione.liguria.it)
Gaetano
Schena
Dirigente Dipartimento Ambiente
Stefano
Bersanetti
Funzionario Dipartimento Ambiente
Laura
Muraglia
Funzionario Dipartimento Ambiente
Ivana
Floris
Funzionario Dipartimento Ambiente
Rino
Dagostino
Funzionario Dipartimento Ambiente
Cristina
Gestro
Funzionario Dipartimento Ambiente
Andrea
Baroni
Funzionario Dipartimento Ambiente
Giuseppina Scavo
Funzionario Dipartimento Ambiente
Nadia
Galluzzo
Assistente al progetto di Liguria Ricerche
ERVET
Via G.B. Morgagni, 640122 Bologna (www.ervet.it)
Responsabile Politiche ambientali e sviluppo
Enrico
Cancila
sostenibile
Erica
Bellocchio Responsabile controllo di gestione
Marco
Ottolenghi Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile
Guido
Croce
Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile
Angela
Amorusi
Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile
Confindustria Genova
Via S. Vincenzo, 2 16121 Genova (www.confindustria.genova.it)
Responsabile Area Ambiente, Territorio, Centro
Guido
Conforti
Studi
Valentina Canepa
Responsabile Servizio Ambiente
Resp. Servizio Contabilità generale e controllo di
Olinda
Cucchi
gestione
Marcello
Bertocchi
Resp. Area Amministrazione, personale
organizzazione, Rapporti associativi
e
11
Regione Lazio
Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 - 00145 Roma (www.regione.lazio.it)
Dirigente Area Conservazione Qualità ambiente e
Aldo
Palombo
Promozione sostenibilità ambientale
Funzionario Ambiente e promozione sost.
Maura
Mazzei
ambientale
Funzionario Ambiente e promozione sost.
Alessandro Drago
ambientale
Area Conservazione Qualità ambiente e
Maurizio Calafiore
Promozione sostenibilità ambientale
ANCC
Via Guattani 9 00161 Roma (www.e-coop.it)
Francesco
Russo
Settore Politiche Sociali
Saverio
Maurizio Fiorani
Amministrativo
Carmela
Favarulo
Settore Politiche Sociali
Silvia
Mastagni
Responsabile Ufficio stampa
Antonella Cosciotti
Ufficio di segreteria
Confindustria Liguria
Via S. Vincenzo, 2 16121 Genova (www.confindustrialiguria.it)
Simona
Bertetto
Responsabile Relazioni Istituzionali
Andrea
Poggio
Responsabile Internazionalizzazione e Formazione
12
Tali attività gestionali sono state realizzate in linea con le previsioni progettuali così come
indicato dalle azioni di tipo amministrativo descritte di seguito.
Azione A1 –Gestione del progetto
Beneficiario Responsabile: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Durata
prevista
Gestione del progetto
35 mesi
Risultati attesi
Indicatori
4 rapporti
sottoposti
all’attenzione della
CE
Numero
di
rapporti
sottoposti
all’attenzione
della CE
Regione Liguria, beneficiario incaricato del coordinamento, ha realizzato di concerto con
l’intero partenariato, complessivamente 3 report di monitoraggio che sono stati sottoposti
all’attenzione della Commissione Europea.
L’Inception Report è stato inviato in data 30/09/2010, il Mid Term Report in data 23/11/2011
con la situazione aggiornata al 30/9/2011, in ultimo il Final Report rappresentato dal presente
documento.
Era stato infatti concordato con la dott.ssa Roccato referente di Timesis durante il primo
Comitato di Pilotaggio tenutosi a Genova il 04/05/2010 l’accorpamento tra il Progress Report
n°1 ed il Mid Term Report e analogamente durante l’incontro di monitoraggio del 03/03/2011
era stato deciso l’accorpamento tra il Progress Report n°2 ed il Final Report.
Azione A2 –Monitoraggio del progetto
Beneficiario Responsabile: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Durata
Monitoraggio
di
35 mesi
avanzamento
del
progetto
Risultati attesi
Implementazione
di una procedura
di monitoraggio
Indicatori
Numero
di
incontri
di
monitoraggio
6
incontri
monitoraggio
di Numero
di
azioni
eseguite/numero
Conclusione
di di
azione
tutte le azioni previste
pianificate
Costo
delle
azioni/
costo
delle
azioni
previsto.
Durata
delle
azioni/durata
delle
azioni
prevista
13
Complessivamente durante la vita del progetto (da 01/01/2010 fino al 30/11/2012 data di
conclusione a seguito della proroga) sono state concluse tutte le attività previste da progetto e
sono stati realizzati 7 incontri del Comitato di Pilotaggio nelle date seguenti:







Kick off meeting - 28 gennaio 2010
1° Comitato di Pilotaggio – 04 maggio 2010
2° Comitato di Pilotaggio – 16 dicembre 2010
3° Comitato di Pilotaggio – 23 giugno 2011
4° Comitato di Pilotaggio – 12 gennaio 2012
5° Comitato di Pilotaggio – 05 giugno 2012
6° Comitato di Pilotaggio – 13 novembre 2012
In aggiunta alle riunioni sopra elencate sono stati realizzati numerosi incontri tecnici, talora
attraverso video conferenze, finalizzati all’organizzazione delle attività ed alla definizione dei
prodotti da predisporre:













Bologna, 24 febbraio 2010
Videoconferenza, 24 marzo 2010
Video conferenza, 8 giungo 2010
Bologna, 9 settembre 2010
Genova, 12 ottobre 2010
Video conferenza, 17 novembre 2010
Video conferenza, 24 marzo 2011
Roma, 15 aprile 2011
Bologna, 11 maggio 2011
Genova, 20 settembre 2011
Roma, 16 febbraio 2012
Bologna, 4 luglio 2012
Bologna, 4 settembre 2012
Si sono inoltre tenuti tre incontri di monitoraggio: il 3 marzo 2011 alla presenza della
referente della società Astrale-Timesis, il 9 marzo 2012 con la partecipazione di Timesis
Astrale e dei referenti tecnici e finanziari per il progetto Promise della Commissione Europea
ed il 9 gennaio 2013 (a progetto concluso) con la referente della società Astrale –Timesis.
Relativamente alla durata delle azioni si sono rilevati alcuni spostamenti che non hanno
tuttavia creato problemi sul corretto avanzamento generale del progetto.
Nella tabella di seguito è possibile visionare il crono programma delle attività così come
effettivamente realizzate a fronte della tempistica prevista da progetto.
14
2010
1° T
A1 Project management
Prevista
Realizzata
Prevista
Realizzata
4°T
1° T
2°T
3°T
4°T
Realizzata
Prevista
Comunicazione
Realizzata
C2 Strategia di comunicazione per
Prevista
i rivenditori
Realizzata
C3 Strategia di comunicazione per
Prevista
i produttori
Realizzata
C4 Strategia di comunicazione per
Prevista
le pubbliche amministrazioni
Realizzata
C5 Strategia di comunicazione per
Prevista
i consumatori
Realizzata
E1 Monitoraggio dell’efficienza
Prevista
dei piani di comunicazione
Realizzata
E2 Monitoraggio dell’impatto del
Prevista
progetto
Realizzata
F4 Open group
3°T
Prevista
C1 Elaborazione del Piano di
F3 Layman’s Report
2012
2°T
Realizzata
LIFE
F2 pannelli informativi LIFE +
1° T
Prevista
A4 Piano di comunicazione post-
F1 sito web
4°T
Realizzata
progetto
B1 Indagine sulla consapevolezza
3°T
Prevista
A2 Monitoraggio Avanzamento
A3 Audit Esterno
2011
2°T
Prevista
Realizzata
Prevista
Realizzata
Prevista
Realizzata
Prevista
Realizzata
Azione A3 – Audit esterno
Beneficiario Responsabile: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Durata
Regione
Liguria
Entro
la
individuerà un auditor
consegna del
indipendente allo scopo
Final Report
di certificare i costi
sostenuti durante il
progetto
Risultati attesi
Certificazioni
delle dichiarazioni
finanziarie
dei
partner
Indicatori
Numero
di
dichiarazioni di
spesa certificate
Il capofila ha avviato la procedura di selezione del certificatore a gennaio 2012 pubblicando
il relativo avviso sul Bollettino Ufficiale di Regione Liguria. E’ stata scelta una procedura di
selezione che garantisse il maggior grado possibile di trasparenza, seppur non fosse richiesta
l’attivazione di una gara ai sensi del Codice degli Appalti e dei regolamenti regionali, in
quanto l’importo destinato all’incarico era comunque “sottosoglia”.
L’avviso pubblicato ufficialmente da Regione Liguria è stato altresì pubblicizzato ai quattro
ordini provinciali dei revisori dei conti iscritti all’apposito albo. Nell’allegato tecnico è stato
preventivamente reso noto il metodo di valutazione delle offerte, attraverso l’assegnazione di
15
un apposito punteggio sia all’aspetto qualitativo (in particolare all’esperienza pregressa in
merito ad attività di Audit su progetti finanziati dai diversi programmi comunitari ed in
particolare dal Life) sia all’aspetto economico.
Azione A4 – Piano di Comunicazione After-LIFE
Beneficiario Responsabile: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Durata
Regione
Liguria
Il piano sarà
elaborerà un After Life
consegnato
Communication Plan
con il Final
Report
Risultati attesi
Elaborazione del
Piano
di
Comunicazione
After-LIFE
Indicatori
Numero
di
azioni
di
comunicazione
pianificate
Regione Liguria in collaborazione con gli altri partner ha elaborato un After Life
Communication Plan, nel quale sono state indicate diverse azioni di comunicazione che
saranno portate avanti dai partner successivamente il termine formale del progetto.
4.2 Valutazione del sistema di gestione
Il sistema di gestione adottato dai beneficiari è risultato efficace e non sono state riscontrate
particolari problematiche. Il capofila ha costantemente monitorato l’avanzamento
amministrativo-finanziario e tecnico del progetto, coordinandosi con il partner responsabile
del coordinamento di ogni singola attività. Più precisamente dal punto di vista finanziario
Regione Liguria ha realizzato monitoraggi a cadenza trimestrale richiedendo l’invio delle
dichiarazioni di spesa realizzate unitamente ai giustificativi previsti.
Le difficoltà principali legate alle procedure amministrative hanno riguardato la
rendicontazione delle risorse umane dei due partner con natura di associazione. Inizialmente i
partner avevano previsto di valorizzare alla voce di spesa “personale” anche l’attività dei
dipendenti dei diversi distretti territoriali coinvolti attivamente nel progetto. Per una migliore
definizione della questione è stato posto un quesito specifico al referente – desk officer
finanziario per il progetto della Commissione Europea. A seguito alle indicazioni inoltrate via
mail che hanno escluso questa possibilità, un partner ha modificato l’organigramma delle
risorse umane, prevedendo la valorizzazione del lavoro dei soli dipendenti di ANCC, mentre
nell’altro caso alla luce di un nuovo quesito posto con nota del 10/5/2011 e nuova risposta via
mail in data 15/6/2011, visto l’impegno sul progetto, si è provveduto alla richiesta di un
allargamento di partenariato. Il capofila ha pertanto proceduto domandando una prima
modifica al Grant Agreement, concessa dalla Commissione Europea e conseguentemente un
allargamento del Partnership Agreement.
Una seconda richiesta di modifica al Grant Agreement, accordata dalla Commissione
Europea, è stata richiesta per prorogare la durata del progetto di cinque mesi, garantendo una
maggiore efficacia per quanto riguarda le azioni di comunicazione realizzate ed una più ampia
disseminazione che ha portato importanti risultati.
Dal punto di vista tecnico la maggiore difficoltà incontrata è stata legata alla realizzazione
della campagna di comunicazione tramite spot radio-tv, per via dei costi di mercato dei media
a livello nazionale e regionale. Tali costi non erano stati opportunamente stimati in fase
16
progettuale. Le eventuali iniziative future che saranno sviluppate dovranno richiedere una
maggiore attenzione alla corretta valutazione di tale aspetto.
Uno tra i maggiori punti di forza del progetto PROMISE risiede invece nella creazione di un
tavolo di confronto pubblico-privato, che ha permesso altresì di realizzare un costruttivo
confronto con la realtà esterna. Tale tavolo rappresentato dall’ Advisory Committee si è
composto di un gruppo di esperti provenienti da diversi settori, rappresentanti le categorie dei
diversi target del progetto che i partner hanno scelto di “invitare” per un contributo aggiuntivo
al fine della migliore efficacia delle azioni di progetto.
Grazie a tali aspetti innovativi ed alla proficua collaborazione instaurata tra i beneficiari sono
stati interamente raggiunti gli obiettivi prefigurati ed in molti casi ampiamente superati.
Il partenariato ha inoltre individuato alcune azioni future che potranno tener vivo l’importante
tavolo di confronto attivato e proseguire pertanto in linea con gli obiettivi di PROMISE.
Da segnalare l’attività di collaborazione avviata per la stesura di un protocollo di intesa tra
ANCC Coop e Confindustria Liguria e l’iniziativa editoriale che i partner hanno intenzione di
sviluppare in collaborazione con l’Advisory Committee per capitalizzare i risultati ottenuti
con il progetto.
I partner stanno inoltre valutando la possibilità di replicare le iniziative di comunicazione di
maggior successo su scala europea attraverso l’individuazione di possibili ulteriori fonti di
finanziamento. Ad ogni modo i partner valorizzeranno le sinergie ed i punti in comune con
altri progetti od attività in corso allo scopo di proseguire con l’attività di diffusione dei
risultati.
17
5. Aspetti tecnici
5.1 Descrizione attività
Di seguito si riporta una descrizione dettagliata delle attività tecniche realizzate secondo
quanto previsto da progetto e una valutazione indicativa dei costi sostenuti in rapporto alla
spesa complessiva. Le attività di progetto di carattere amministrativo sono descritte al
paragrafo 4.1 e le attività riguardanti la disseminazione sono invece riportate al paragrafo 5.4.
Azione
Spesa sostenuta (€)
A1- Project management
91.383
A2- Monitoring project progress
94.453
A3 - External audit
12.750
B1- Awareness level survey
247.345
C1 - Communication plan elaboration
135.335
C2 - Retailers communication strategy
82.000
C3 - Producers communication
89.338
strategy
C4 - PA communication strategy
93.334
C5 -Consumers communication
251.213
strategy
E1 -Communication plan's efficacy
170.111
E2 - Monitoring of project's impacts
44.946
F1- Project website
24.403
F2- Life+ Information Board
1.720
F3 - Layman's report
8.000
F4 - Open group
57.274
Totale
1.403.605
n.b: nella valutazione dei costi sono state escluse le spese generali (overheads).
Azione B1 – Indagine sul livello di consapevolezza
Beneficiario responsabile: ERVET
Descrizione
Prodotto
Scadenza
L’obiettivo dell’azione B1 Rapporto
Giugno
è raccogliere tutte le indagine
sul 2010
informazione
utili livello
di
all’elaborazione del Piano consapevolezza
di Comunicazione e alla
definizione delle strategie
nazionali e regionali per la
Produzione e il Consumo
Sostenibili.
Risultati attesi
Elaborazione di 1
rapporto
di
indagine
sul
livello
di
consapevolezza
Riscontri:
150 enti locali
30 imprese
80 distributori
1.000
consumatori
Indicatori
N° riscontri/N°
di questionari
distribuiti
N° riscontri/N°
incontri
organizzati
18
L’indagine conoscitiva rivolta ai 4 target, cittadini consumatori, enti locali, distributori e
imprese al fine di fissare il livello di consapevolezza dei diversi attori sugli impatti ambientali
collegati ai prodotti e sulle possibilità di ogni soggetto di ridurli, ha rappresentato il primo
step importante del progetto.
E’ stata predisposta attraverso numerosi scambi ed incontri del partenariato ed è stata
implementata nel periodo gennaio-settembre 2010 (si veda crono programma presentato al
paragrafo 4.1)
L’importanza della fase preparatoria ha determinato un allungamento dei tempi dedicati alla
definizione dei questionari con il conseguente slittamento della data prevista di conclusione
dell’azione da giugno a settembre, senza tuttavia comportare ripercussioni sulle tempistiche
previste per le azioni successive.
E’ stato utilizzato un questionario come strumento di indagine (uno differente per ciascun
target). Nella sua elaborazione si è tenuto conto delle aree di indagine peculiari di ogni target
e, per valorizzare al meglio il confronto tra i risultati, sono state inserite alcune domande
trasversali che consentissero di rilevare il posizionamento reciproco rispetto a stesse aree
tematiche.
Inoltre l’indagine è stata progettata in modo che potesse assolvere anche alla funzione
formativa ed informativa dei soggetti intervistati sul tema della produzione e del consumo
sostenibile.
Prendendo in considerazione i risultati attesi in termini quantitativi dal progetto, sono state
utilizzate per lo più domande a risposte chiuse e modalità di invio differenziate per ciascun
stakeholder, in modo da rispondere a specifiche esigenze.
Le modalità operative scelte e gli importanti risultati ottenuti sono presentati suddivisi per
target nella tabella seguente:
Categoria
Risultati attesi
Pubblica
Amministrazione
150
Produttori
30
Consumatori
1000
Distributori
80
Modalità di invio
Spedizione postale
(Emilia Romagna)
Spedizione via email (Lazio e
Liguria)
Focus group
Invio tramite
newsletter agli iscritti
al portale e-coop
Invio in formato
elettronico (via mail)
ai responsabili dei
punti vendita Coop
Risultato
156
32
6.150 (su oltre
10.000 pervenuti)
157
E’ da mettere in evidenza il numero di risposte raggiunte generalmente più alte rispetto al
previsto, in particolare in modo significativo per il target dei consumatori (10.000 su 1000
risposte attese) ed anche per i distributori (157 su 80).
I risultati emersi sono stati utilizzati ai fini dell’impostazione della campagna di
comunicazione. In breve alcuni elementi rilevanti, ampiamente presentati nel report
dell’azione (disponibile sul sito Internet del progetto www.lifepromise.it – dove è disponibile
inoltre un executive summary in italiano e inglese):
19

Le pubbliche amministrazioni intervistate nelle tre regioni hanno dimostrato la
diffusione del Green Public Procurement seppur in maniera ancora poco generalizzata
e non per tutte le categorie di beni e servizi. Sono emerse difficoltà tecniche (es.
redazione dei bandi e conoscenza degli strumenti per applicare il GPP quali marchi ed
etichette) nonché la percezione di un mercato in cui l’offerta verde per alcuni settori è
ancora scarsa o poco qualificata e i prezzi dei prodotti sono ancora troppo elevati.

I consumatori indagati attraverso il canale della web community Coop su tutto il
territorio nazionale hanno dimostrato in generale una buona consapevolezza sui
problemi legati all’ambiente, ma non sempre hanno dichiarato coerenza nelle scelte di
acquisto, seppur la soddisfazione per l’acquisto di prodotti verdi sia considerata alta. A
tal riguardo ANCC Coop ha approfondito l’indagine creando cluster di consumatori
sulla base dell’età, del sesso, del livello di istruzione e delle scelte di acquisto
dichiarate.

I distributori contattati su tutto il territorio nazionale della rete dei punti vendita Coop
hanno dichiarato di percepire vantaggi competitivi conseguenti la
commercializzazione di prodotti eco- sostenibili (crescita della reputazione aziendale,
della soddisfazione e fidelizzazione del cliente). Tuttavia la loro percezione è
comunque di un consumatore meno attento agli aspetti ambientali rispetto ad altri
fattori.

I produttori intervistati attraverso la rete confindustriale hanno dichiarato di percepire
l’esistenza della domanda di prodotti verdi da parte della GDO ma scarsamente da
parte della PA. Considerano pertanto le caratteristiche ecologiche di un prodotto (che
collegano soprattutto al suo impatto ambientale e alla sua riciclabilità) come rilevanti
ma non determinanti le scelte d’acquisto a parità di altri fattori quali ad esempio il
prezzo.
Nell’analisi trasversale si è cercato di rilevare la visione dei target su alcuni temi specifici (es.
definizione di prodotto ecologico e la conoscenza di marchi ed etichette di prodotto) e altresì
la percezione reciproca tra loro stessi (es. tra consumatori e produttori). Questa parte ha fatto
emergere aspetti interessanti anche sulle dinamiche del mercato verde in quanto gli
stakeholders del progetto sono altresì i principali attori della domanda e dell’offerta. La
comunicazione attraverso diversi canali e strumenti è stato il principale strumento di azione
utilizzato per colmare lacune conoscitive e percezioni distorte.
RISULTATI
ATTESI
Elaborazione
del
report di indagine
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
RISULTATI OTTENUTI
caricato sul sito di progetto
Disponibile
on
line
anche
l’executive summary in italiano ed
inglese
Feedback: 150 enti Numero
di 6495/11800 (156 enti pubblici,157
pubblici, 30 imprese, feedback/Numero di distributori, 6150 consumatori, 32
80 distributori, 1000 questionari distribuiti produttori)
consumatori
Numero
di 32/5
feedback/Numero di
incontri organizzati
20
Azione C1 - Elaborazione del piano di comunicazione
Beneficiari responsabili: Regione Lazio, ANCC-Coop; Confindustria;
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Risultati attesi
Elaborazione del piano Piano
di Dicembre
Elaborazione di 1
di comunicazione
comunicazione 2010
piano
di
comunicazione
Identificazione di
almeno 1 azione
per target
Indicatori
N°
piani
comunicazione
elaborati
N° azioni per
ogni target
L’azione C1, incentrata sull’elaborazione del piano di comunicazione, è stata realizzata in
linea con le previsioni nel periodo giugno-dicembre 2010.
Questa azione è stata impostata sui risultati dell’indagine sul livello di consapevolezza (Action
B1), che ha consentito di definire per tutti i target di progetto le criticità relative ad una
corretta e completa percezione degli impatti ambientali collegati ai prodotti ed al proprio
potere di influenza, oltre a permettere di delineare i gap di percezione esistenti tra le categorie
indagate.
Infatti il piano di comunicazione, oltre ad includere azioni settoriali, ha previsto azioni e
strumenti trasversali che sono stati definiti anche in base alle peculiarità emerse dall’analisi
trasversale rivelatasi un elemento strategico per la definizione della campagna di
comunicazione.
I principali risultati del confronto hanno mostrato:

una sostanziale coincidenza fra le percezioni dei diversi attori sulle variabili in gioco
(es.: definizione di cosa è ecologico) e sui modi per valorizzarle (es.: strumenti di
comunicazione);

una sottovalutazione da parte dei produttori della maturità del consumatore e della sua
capacità di premiare prodotti ecologici e canali di vendita innovativi;

una convergenza di opinioni nel porre attenzione agli aspetti ambientali del processo
produttivo e della filiera;

maggiore apprezzamento, da parte di consumatori e produttori, di aspetti ambientali
legati alla quotidianità;

l’importanza di supporto al consumatore nelle scelte di acquisto, in termini di stimolo
e guida;

gli aspetti ecologici vengono spesso associati a quelli etici e delle sicurezza nonché al
tema della territorialità;

una ancora sensibile prevalenza, nonostante la crescita della sensibilità ambientale, di
altre variabili nelle scelte di acquisto, quali convenienza e qualità dei prodotti;

l’importanza di elementi di garanzia sulle caratteristiche ecologiche dei
prodotti/servizi, per favorire scelte certe, e quindi un’esigenza di maggiore chiarezza
sulle certificazioni esistenti.
Il Piano di Comunicazione, integrato con le indicazioni fornite dai membri dell’Advisory
Committee (a tale riguardo si veda il paragrafo dedicato all’azione F4) rappresenta lo
strumento di programmazione della campagna di sensibilizzazione, informazione e
formazione che è stata condotta nel corso del 2011. Alcune attività che hanno avuto un
21
particolare successo sono state prolungate, grazie all’impegno dei singoli partner, anche nel
corso del 2012.
Per assicurare l’omogeneità di tutte le parti del piano è stata predisposta una scheda di lavoro
comune a tutti i target per l’individuazione delle caratteristiche specifiche dei messaggi, degli
obiettivi e degli strumenti previsti da ciascuno. Oltre alle azioni di comunicazione per i 4
target, che comprendono anche strumenti aggiuntivi rispetto a quanto previsto da progetto,
sono state impostate le azioni trasversali come descritto nella tabella successiva.
TARGET
Distributori
Produttori
Pubblica Amministrazione
Consumatori
AZIONI
Linee guida
Dossier tecnico
Iniziative formative
Workshop
Newsletter
Brochure
Seminari
Informazione – attività degli uffici stampa
Produzione di materiale di comunicazione
Web area per la condivisione (strumento aggiuntivo)
Mostra a punto vendita (strumento aggiuntivo)
Opuscolo informativo
Messaggi audio
Seminari
Locandine
Community CoopAmbiente (ex casacoop)
Newsletter (strumento aggiuntivo)
Forum
Conferenze rivolte a tutti gli stakeholder (azione
trasversale)
Video (azione trasversale)
Messaggi pubblicitari (azione trasversale)
Sito web e social network (azione F1)
In più è stata elaborata dal capofila una brochure descrittiva del progetto. Tale prodotto è stato
stampato su carta certificata FSC in 10.000 copie e ha accompagnato la distribuzione dei
materiali specifici per ogni target, trattandosi uno strumento comunicativo generale e
trasversale.
22
RISULTATI
INDICATORI DI
RISULTATI OTTENUTI
ATTESI
AVANZAMENTO
Elaborazione di un Numero di piani Consegnato in allegato al Mid-term Report
Piano
di elaborati/Numero di e caricato sul sito di progetto.
Comunicazione
piani previsti
Inoltre è disponibile nel sito l’Executive
Summary del report nella versione inglese
ed italiana
Definizione
di Numero di azioni di 3 per i distributori, 3 per i produttori, 4 per
almeno un’azione di comunicazione per la PA, 12 per i consumatori
comunicazione per ogni target
target
Il modello di piano di comunicazione, essendo il frutto di un’impostazione condivisa tra gli
attori della filiera della produzione e del consumo, rappresenta altresì una proposta per il
modello di piano nazionale di comunicazione per la Produzione e il Consumo Sostenibile.
E’ da sottolineare inoltre che estratti dei testi dei materiali di comunicazione sono stati
preventivamente sottoposti ai responsabili dei marchi e delle certificazioni trattate per
richiedere l’autorizzazione all’utilizzo del marchio e per condividere i contenuti inseriti.
Azione C2 – Strategia di comunicazione per i distributori
Beneficiari responsabili: ANCC-Coop
Descrizione
Prodotto
Realizzazione
della Dossier
strategia
di Linee guida
comunicazione per i
distributori prevista nel
Piano
di
Comunicazione (C1)
Scadenza
Dicembre
2011
Risultati attesi
3.000
dossier
tecnici
2.000 linee guida
Indicatori
N°
distributori
coinvolti/
N°
distributori
previsti
N°
dossier
distribuiti
N° linee guida
distribuite
L’azione C2, che ha riguardato la realizzazione della strategia di comunicazione rivolta al
target dei distributori così come definita nel Piano di Comunicazione, è stata sviluppata nei
tempi previsti anche se il partner responsabile ha scelto di organizzare ulteriori incontri a
gennaio 2012.
La strutturazione e l’elaborazione delle Linee guida e del Dossier tecnico (rinominato in corso
d’opera Manuale tecnico) sono state realizzate direttamente da ANCC Coop che si è avvalsa
della condivisione con gli altri partner del progetto, attraverso il confronto costante che si è
sviluppato durante le riunioni di progetto e attraverso lo scambio di documenti via e-mail. Per
la redazione dei due documenti che riportano indicazioni sulle etichette di processo e
prodotto, sono stati coinvolti anche i responsabili dei marchi di certificazione descritti,
ciascuno limitatamente al paragrafo di interesse.
I due strumenti previsti nel Piano di Comunicazione per i distributori sono stati ideati per
rispondere a esigenze differenti del personale dipendente, e pertanto presentano un diverso
livello di approfondimento del tema produzione e consumo sostenibile (PCS): le Linee guida,
destinate al personale dirigente, forniscono informazioni dettagliate ed approfondite; il
23
Manuale tecnico è un prodotto più snello, destinato al personale dipendente dei punti vendita
e delle sedi, elaborato con la finalità di trasmettere le principali informazioni. Per tale motivo
l’indice dei due documenti è simile, ma differente è il livello di approfondimento con cui sono
presentati i diversi argomenti.
I temi comuni ai due strumenti sono:
-
la nota introduttiva che presenta il progetto e lo scopo del documento;
-
i risultati dell’indagine
-
l’analisi del ciclo di vita dei prodotti
-
i marchi di certificazione
o ambiente
o salute
o aspetti etico sociali
o trasparenza nella produzione
-
la gestione ecocompatibile del punto vendita: imballaggi e rifiuti, logistica, progettazione
delle strutture
Le Linee guida presentano alcuni argomenti aggiuntivi:
-
una panoramica della legislazione europea ed italiana in tema di PCS;
-
gli strumenti ed i criteri per impostare una corretta comunicazione “verde” al
consumatore;
-
una riflessione sull’importanza della sostenibilità nello sviluppo della società
contemporanea.
Le pubblicazioni sono stampate su carta certificata FSC e le emissioni derivanti dalla
produzione sono state compensate grazie all’acquisto di crediti verificati finalizzati alla
realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse in India. E’ possibile visionarle sui
siti web www.lifepromise.it , www.coopambiente.it .
ANCC ha inoltre realizzato 2 iniziative rivolte ai responsabili della formazione delle
cooperative associate a livello nazionale e 10 incontri che hanno coinvolto i capi area e i capi
reparto di punto vendita, per un totale di 160 persone.
RISULTATI
ATTESI
3.000 dossier tecnici
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
Numero di dossier
distribuiti
2.000 linee guida per
distributori
Numero di linee guida
distribuite
Svolgimento iniziative
formative
Numero di distributori
coinvolti
Numero di dipendenti
coinvolti (si tratta di un
indicatore aggiuntivo da
RISULTATI OTTENUTI
4.000 dossier distribuiti in formato
cartaceo e il file elettronico è caricato
sul sito di progetto
4.000 linee guida distribuite in
formato cartaceo e il file elettronico è
caricato sul sito di progetto
8.000
2 iniziative rivolte ai responsabili
della formazione delle cooperative
associate a livello nazionale e 10
24
Piano di Comunicazione)
incontri che hanno coinvolto capi area
e capi reparto di punto vendita, per un
totale di 160 persone raggiunte
Azione C3 – Strategia di comunicazione per i produttori
Beneficiari responsabili: Confindustria Liguria e Genova
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Risultati attesi
Realizzazione
della Brochure
Dicembre
1 meeting per
strategia
di Newsletter
2011
associazioni
comunicazione per i Workshop
industriali
produttori prevista nel
13 workshop
Piano
di
50
imprese
Comunicazione (C1)
partecipanti
ai
workshop
9.000 brochure
300 newsletter
Indicatori
N°
aziende
coinvolte/
N°
aziende previste
N°
brochure
distribuite
N°
newsletter
inviate
N°
workshop
realizzati
L’azione C3, sviluppata da Confindustria Liguria e Genova in collaborazione con ERVET e
Regione Lazio, ha realizzato la campagna di comunicazione rivolta alle imprese definita dal
Piano di Comunicazione. Alcuni incontri sono stati realizzati nei primi mesi del 2012, senza
tuttavia aver influenzato il corretto svolgimento delle azioni successive. La strategia settoriale
è stata impostata sulla base delle conclusioni emerse nell’indagine iniziale che ha mostrato
l’esistenza di due principali domande di prodotti verdi: da un parte quella privata dei
consumatori/cittadini e della grande distribuzione e dall’altra quella della Pubblica
Amministrazione che hanno espresso precise richieste rispetto alla qualità dei prodotti e più
in generale dell’offerta del mercato verde. La campagna di comunicazione, così come
l’indagine iniziale ha coinvolto le imprese della rete confindustriale di Regione Liguria,
Regione Lazio e Regione Emilia-Romagna alle quali sono state rivolte le seguenti attività:

organizzazione di workshop in collaborazione con le associazioni imprenditoriali
locali ed in alcuni casi con il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni

predisposizione ed invio di newsletter contenenti informazioni relative ai workshop ed
ai risultati del progetto

realizzazione e diffusione di una brochure riguardante gli strumenti a disposizione
delle imprese in un’ottica di produzione sostenibile
Il dettaglio delle attività realizzate è riportato di seguito.
Il 28 giugno 2011 è stato realizzato, presso la sede di Confindustria Liguria e Confindustria
Genova, il meeting per le associazioni industriali (il materiale disponibile dell’incontro è stato
inviato in allegato al Mid Term Report), con la partecipazione delle associazioni della
provincia di Imperia, La Spezia, Savona e della federazione regionale dell’Emilia Romagna
finalizzato alla illustrazione del progetto, delle attività di comunicazione da realizzare e al
loro coinvolgimento nell’ organizzazione dei seminari previsti presso le sedi territoriali.
L’illustrazione del progetto è stata fatta anche a rappresentanti di Confindustria nazionale e
delle sedi territoriali delle regioni Lombardia, Marche, Piemonte e Toscana, permettendo
quindi ampliare ad altre regioni la conoscenza e divulgazione del progetto.
25
In Liguria sono stati organizzati successivamente, in collaborazione con le associazioni
aderenti a Confindustria, 8 seminari per le imprese dedicati all’illustrazione delle tematiche
della produzione e del consumo sostenibile ai quali hanno partecipato 79 persone e 50
aziende. L’elenco completo è riportato di seguito:
-
11 ottobre: seminario Etic Lab Green Drink (18 partecipanti di cui 6 aziende); l’iniziativa,
realizzata in collaborazione con l’associazione Eticlab, che riunisce liberi professionisti e
imprese, ha previsto la divulgazione del progetto anche ai non addetti lavori allo scopo di
presentare il tema della responsabilità sociale d’impresa e della produzione e consumo
sostenibile.
-
18 ottobre: seminario con RINA (7 partecipanti di cui 6 aziende), importante società che
offre alle imprese servizi di natura ambientale (es. certificazione), focalizzato sulle
certificazioni ambientali al servizio della produzione e del consumo sostenibile al fine di
approfondire i marchi e le certificazioni utilizzabili per veicolare una corretta
comunicazione della produzione sostenibile .
-
19 ottobre : seminario rivolta alla sezione alimentare di Confindustria Genova (5
partecipanti di cui 5 aziende.
-
18 novembre : seminario Confindustria La Spezia con la partecipazione anche delle
Pubbliche Amministrazioni (11 partecipanti di cui 3 aziende, allegati da 7.2.24 a 7.2.29)
e 30 novembre: seminario Unione Industriali Savona e Pubbliche Amministrazioni (6
partecipanti di cui 2 aziende.
-
Questi ultimi due seminari sono stati organizzati in collaborazione con Regione Liguria,
che ha presentato un approfondimento sul Green Public Procurement, e sulle opportunità
di business per le aziende nel rispondere alle richieste di beni e servizi verdi provenienti
dalla domanda pubblica. In tali casi occasioni sono stati anche diffusi i dati sui piani
triennali di acquisti verdi approvati dalle pubbliche amministrazioni della Regione
Liguria e presentate alcune esperienze in merito da parte di amministratori locali della
Provincia.
-
23 novembre : seminario rivolto al Club Ambiente di Confindustria Genova (18 aziende).
-
23 novembre: seminario presso Confindustria Imperia (5 aziende) dal titolo “Produrre
verde perché e per chi”.
-
12 dicembre: seminario conclusivo Confindustria Genova (9 partecipanti di cui 5 aziende)
con la presenza della dott.ssa Renata Briano, Assessore regionale all'Ambiente e sviluppo
sostenibile, in cui sono state evidenziate le opportunità e i vincoli riscontrati per la
crescita del mercato verde, con particolare attenzione agli acquisti pubblici verdi da parte
delle Pubbliche Amministrazioni (GPP).
Lo strumento principale di informazione utilizzato e diffuso nei diversi incontri è stata la
brochure rivolta ai produttori realizzata nell’ambito del progetto e stampata in 9.000 copie.
La stessa brochure è stata distribuita alle Confindustrie territoriali liguri, a Confindustria
Emilia Romagna, alla Regione Lazio e ad Ervet per la divulgazione sui reciproci territori.
La brochure rivolta alle imprese è stata diffusa anche nei principali eventi di divulgazione del
progetto (es. SANA Bologna, Compraverde Cremona, Ecomondo Rimini, Forum
Consumatori Genova), nonché è stata organizzata una campagna di divulgazione tramite la
rivista di Confindustria Genova “Genova Impresa” verso i propri associati (n. 1.100) ed un
invio specifico di 1.500 copie con il quindicinale “Ambiente e Sicurezza” del Sole 24 ore agli
abbonati nella Regione Emilia Romagna, in uscita il 30 ottobre 2012.
26
La strategia di informazione e comunicazione degli imprenditori è stata inoltre realizzata,
come previsto, attraverso 3 specifiche newsletter mensili inviate telematicamente da ottobre
2011 a dicembre 2011, che hanno permesso il raggiungimento di circa 2000 destinatari,
inclusi gli associati delle territoriali liguri, Unindustria Frosinone, Roma e Latina,
Confindustria Emilia Romagna ed i partecipanti ai seminari descritti precedentemente. Le
newsletter sono state inserite nel sito di progetto, nonché nella pagina web di Confindustria
Liguria, Confindustria Genova ed Unione industriali Savona.
I contenuti di tale strumento sono stati definiti sulla base dei temi affrontati negli incontri.
La prima newsletter ha presentato il progetto Promise e l’indagine iniziale eseguita, nonché
un contributo sul sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in ambito
portuale e sul valore della rete creata tra le imprese associate impegnate nell’attuazione della
responsabilità d’impresa sul territorio, elaborato dagli interlocutori che hanno presenziato ai
seminari.
Nella seconda newsletter è stato fatto un focus sul GPP, tramite un articolo redatto da Regione
Liguria, e sui criteri minimi ambientali approvati e in fase di approvazione; inoltre si è dato
spazio ai contenuti divulgati presso la Fiera di Rimini “Ecomondo” presentati da ERVET,
nello specifico la “rivoluzione ecoindustriale”: le tendenze del mercato della green industries.
La terza newsletter ha avuto come tema chiave i marchi, le etichette e il rischio di green
washing, ed ha ospitato un intervento legato alla campagna di comunicazione di ANCC Coop
verso i consumatori. Inoltre quest’ultima, essendo stata inviata proprio a conclusione del ciclo
dei seminari organizzati, ha contenuto un primo giudizio sulla situazione in atto e sulle
possibili evoluzioni future. Per quanto permangano nicchie e rendite di posizione
caratterizzate da altri fattori di successo e per quanto la crisi economica sembri valorizzare,
almeno nell'immediato, modelli d'acquisto centrati prevalentemente sul prezzo, la prevalenza
delle imprese ha deciso di includere la sostenibilità tra gli elementi determinanti per la
valutazione della propria strategia di business. Questo accade sia per quanto riguarda i
prodotti di largo consumo, sia per ciò che si rivolge al b2b e agli acquisti da parte della
Pubblica Amministrazione.
La concretezza dei momenti di incontro avuti con decine di imprese sul territorio regionale ha
permesso di toccare con mano le difficoltà che si hanno nel vedere adeguatamente valorizzati
gli sforzi delle imprese per offrire al mercato prodotti e servizi 'verdi', ad esempio per quanto
riguarda i prodotti della filiera agroalimentare, ovvero per le principali categorie
merceologiche comprese nei diversi piani relativi al GPP.
C'è molto lavoro da fare per consolidare le relazioni tra i diversi attori in gioco, tutti
ugualmente necessari affinché anche le migliori intenzioni si traducano in realtà.
E' anzitutto un problema di comunicazione, in definitiva la sfida di Promise.
ERVET è stata coinvolta nella realizzazione di 4 eventi dedicati ai produttori sul proprio
territorio. Il primo seminario dal titolo “Acquisti verdi tra consapevolezza dei consumi,
sostegno alle produzioni e corretta informazione” è stato realizzato a Ravenna il 30 settembre
nell’ambito della manifestazione dedicata all’ambiente “Ravenna 2011” ed ha registrato la
partecipazione di 11 imprese per un totale di 31 partecipanti.
La giornata, organizzata con una doppia finalità informativa e formativa, ha visto una prima
parte dedicata ad accrescere la conoscenza sul contesto normativo di riferimento per il GPP e i
futuri scenari regionali ed una sessione tecnica/operativa destinata ad approfondire gli aspetti
più pratici dello strumento mettendo a confronto imprese ed Enti locali già impegnati nelle
pratiche di acquisti verdi.
27
Il secondo seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale del sistema
agroindustriale regionale” si è tenuto il 23 gennaio 2012 a Bologna presso la sede della
Regione Emilia-Romagna ed ha visto la partecipazione di 16 imprese per un totale di 36
partecipanti. L’incontro è stato focalizzato sui “criteri ambientali minimi” per il “servizio di
ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari” e ha messo a confronto le pubbliche
amministrazioni con i produttori allo scopo di valutare le potenzialità di sviluppo del GPP nel
comparto agroindustriale.
Il terzo Focus Group si è tenuto a Bologna il 22 febbraio 2012 presso la sede di ERVET.
L’incontro rivolto ai produttori locali è stato focalizzato sui Criteri Ambientali Minimi per
l'affidamento del "Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l'igiene" allo scopo di
inviare osservazioni al documento ministeriale in bozza. All’incontro hanno partecipato 7
imprese per un totale di 16 partecipanti.
Il quarto seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale in Emilia
Romagna. Un approfondimento per la cooperazione sociale” è stato organizzato ERVET in
collaborazione con l’Associazione ISNET associazione di rappresentanza nazionale della
cooperative sociali. L’evento si è tenuto a Bologna il 23 marzo 2012 ed ha visto la
partecipazione di 11 organizzazioni per un totale di 14 partecipanti .
In occasione di tutti i seminari sono stati distribuiti gli opuscoli rivolti al target specifico.
Anche la Regione Lazio è stata coinvolta nella realizzazione di 3 workshop dedicati ai
produttori. Al fine di un maggior coinvolgimento a livello territoriale gli incontri sono stati
distribuiti sul territorio cercando di coinvolgere le 5 province, programmando un evento su
Roma, un evento nella zona di Frosinone e Latina ed uno per coinvolgere la zona di Rieti
/Viterbo.
Nonostante la tempestiva attivazione di contatti con Confindustria Lazio, le attività
programmate sono slittate nei tempi per problemi tecnici organizzativi interni al sistema
Confindustria, in quanto, nel gennaio 2011 è avvenuta la riorganizzazione del sistema
Confindustria Lazio, divenuta Unindustria Lazio, attraverso la fusione degli industriali di
Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti.
Gli eventi, inizialmente programmati per il periodo ottobre-dicembre 2011, sono slittati sino
all’inizio del 2012, concludendosi a fine febbraio 2012 con il 3° seminario realizzato presso la
sede dell’incubatore d’impresa di Rieti. Nonostante il lieve spostamento temporale l’esito è
stato molto positivo.
I tre seminari, tenutisi rispettivamente a Fiuggi, il 14 Dicembre presso il Teatro comunale,
(che ha visto tra l’altro la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente del Comune Dott.
Terrinoni e del Dott. Maurizio Carboni, neo presidente di Unindustria Frosinone) a Roma
presso sede della Regione Lazio, il 9 febbraio, ed a Rieti, presso la sede di Bic Lazio
incubatore d’imprese il 29 febbraio, hanno visto complessivamente la partecipazione di circa
25 imprese e di circa 80 partecipanti.
In occasione degli eventi sono state distribuite le brochure e altro materiale divulgativo
nonché è stato proiettato il video di progetto.
28
RISULTATI
ATTESI
Coinvolgimento nei
seminari di almeno
50 imprese
9.000 brochure per
produttori
300 newsletter per
produttori
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
Numero di imprese
coinvolte/numero di
imprese previste
Numero di brochure
distribuite
Numero di newsletter
inviate
RISULTATI OTTENUTI
119/50 : 24 Regione Lazio, 45 ERVET, 50
Confindustria Liguria e Genova
9.000 in formato cartaceo e file caricato nel
sito
3 newsletter inviate a 2080 produttori: n.1
ottobre 2011, n.2 novembre 2011, n.3
dicembre 2011
I seminari saranno Numero di seminari 15 seminari: 3 Regione Lazio, 4 ERVET, 8
organizzati: 8 da organizzati
Confindustria Liguria e Genova.
Confindustria
Nel sito internet è disponibile il materiale
Liguria e Genova, 3
degli eventi ed alcuni video degli incontri di
da Regione Lazio, 2
Regione Lazio
da ERVET
Azione C4 – Strategia di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni
Beneficiari responsabili: Regione Lazio
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Realizzazione
della Brochure
Dicembre
strategia
di Seminari
2011
comunicazione per le
PA prevista nel Piano
di Comunicazione (C1)
Risultati attesi
9 seminari
90
dipendenti
pubblici
partecipanti alla
iniziative
formative
10.000 brochure
2
articoli
di
stampa
specializzata
Indicatori
N° PA coinvolte/
N° PA previste
N°
brochure
distribuite
N°
seminari
svolti
N°
articoli
realizzati
L’azione C4 è finalizzata all’implementazione della campagna di comunicazione rivolta alle
pubbliche amministrazione delle regioni di riferimento (Liguria, Emilia-Romagna e Lazio)
che è stata ideata nell’ambito del Piano di Comunicazione
Gli obiettivi strategici delle attività di comunicazione sono stati definiti a partire dai risultati
emersi dall’indagine settoriale condotta tra gli enti locali e sono di seguito sintetizzati:
1. migliorare la conoscenza degli enti in tema di GPP sotto vari aspetti: normativo,
contenutistico, tecnico e procedurale;
2. superare il carattere volontaristico del GPP e sviluppare l’aspetto motivazionale sia a
livello politico sia a livello tecnico;
3. favorire lo scambio di buone pratiche attraverso il networking;
Per raggiungere tali obiettivi si è scelto di metter in campo gli strumenti seguenti;

organizzazione di seminari formativi/informativi;

realizzazione e diffusione tramite diversi canali di un opuscolo sul tema del GPP;

pubblicazione di articoli su riviste specializzate.
29
Nell’ambito dell’attività strategica di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni, la
Regione Lazio, in collaborazione con Ervet e Regione Liguria, si è occupata della stesura e
realizzazione della Brochure rivolta alla P.A. in numero di 10.000 copie (prodotto allegato al
Mid Term Report) - stampate su carta certificata FSC - dedicate alle attività che la Pubblica
Amministrazione può intraprendere in materia di produzione e consumo sostenibili. La
brochure è stata caricata sul sito del progetto e resa disponibile a tutti gli interessati.
Regione Lazio ha diffuso la brochure durante gli incontri seminariali organizzati per le PA
del proprio territorio, in occasione di eventi e manifestazioni inerenti la sostenibilità, nonché
predisponendo un invio specifico ai 375 comuni del Lazio, alle 5 province ed agli enti parco
della regione; le brochure sono state distribuite anche in occasione di altri eventi e
manifestazioni regionali inerenti la sostenibilità ambientale.
Per l’organizzazione dei 3 seminari indirizzati alle P.A. del Lazio, previsti per il periodo
ottobre-dicembre 2011 è stato chiesto il supporto dei Parchi e Riserve Naturali che, nel Lazio,
hanno rappresentato il fulcro delle politiche di sostenibilità e punto di avvio per
l’applicazione del GPP. Sono state infatti scelte le sedi del Parco Riviera di Ulisse (Gaeta, 27
ottobre 2011) del Parco dell’Appia Antica (Roma, 1 dicembre 2011) e della Riserva di
Nazzano Tevere Farfa (il 24 novembre 2011) per accogliere i tre eventi formativi/informativi
e fornire testimonianze dirette sulle procedure di acquisti verdi, le modalità di appalto lavori
servizi e forniture basate sui criteri di sostenibilità.
Ai tre seminari, dedicati alla “Sostenibilità ambientale e buone pratiche per la pubblica
amministrazione” hanno partecipato complessivamente circa 50 rappresentanti di enti pubblici
con un numero di oltre 160 partecipanti.
Sono stati inoltre dedicati alle attività progettuali due articoli di stampa specializzata: il
primo “Una promessa per l’ambiente: comunicare il consumo e la produzione sostenibile con
Promise” è stato pubblicato sul trimestrale d’informazione Ambientarsi, del mese di
dicembre 2011 mentre il secondo “ Life Promise, per vincere la scommessa su acquisti verdi e
consumo sostenibile” è stato uscito sul n. 2 di gennaio 2012 del tascabile Decoder, periodico
di cultura, attualità e politica (Anno 2 numero 13) .
Regione Liguria ha prestato un grande impegno alla attività di sensibilizzazione, informazione
e formazione rivolta alle pubbliche amministrazioni sul tema del Green Public Procurement.
Prestando particolare attenzione alle esigenze degli enti locali emerse dall’indagine iniziale e
all’interesse riscontrato tra gli addetti ai lavori, ha previsto un numero di incontri superiori a
quelli attesi (7 rispetto ai 3 di competenza previsti da progetto) che sono stati realizzati a
Genova nelle date seguenti:

30 giugno 2011

01 luglio 2011

17 novembre 2011

1 dicembre 2011

15 dicembre 2011

14 febbraio 2012

22 febbraio 2012
L’impostazione scelta è stata quella di affiancare alle lezioni teoriche incentrate sui principi e
le tecniche di GPP una parte pratica, coinvolgendo i partecipanti in simulazioni per la
predisposizione di bandi verdi relativi alle categorie di prodotti o servizi di maggior interesse.
30
Pertanto si è cercato di fornire strumenti pratici che potessero aiutare e preparare gli addetti ai
lavori a predisporre bandi verdi. E’ stata approfondita ad esempio la normativa attinente al
GPP, la conoscenza dei criteri minimi ambientali, gli strumenti quali certificazioni di processo
e di prodotto.
Complessivamente sono stati raggiunti attraverso il ciclo formativo 52 addetti ai lavori
appartenenti a 25 pubbliche amministrazioni (tra cui comuni, enti parco ed enti del settore
regionale allargato) ai quali è stato distribuito l’opuscolo di progetto rivolto al target di
riferimento ed il depliant informativo trasversale.
Alcuni incontri sono stati realizzati oltre il termine previsto da progetto per tale attività
(dicembre ‘11) con l’obiettivo di completare la panoramica affrontata dal ciclo formativo
massimizzando i risultati dell’iniziativa. Si segnala che l’ultimo incontro (22 febbraio 2012) è
stato realizzato coinvolgendo un numero ristretto di persone, tra cui di esperti e rappresentanti
di alcuni enti del territorio che si occupano di sostenibilità, al fine di concretizzare i risultati
raccolti durante i seminari pubblici e promuovere l’implementazione delle politiche di GPP
sul territorio.
Per ampliare il bacino di utenza diffondendo maggiormente le informazioni e le indicazioni
utili all’implementazione del GPP, si è scelto inoltre di inviare la brochure PA a tutti gli enti
locali liguri accompagnata da una lettera firmata dall’Assessore regionale all’Ambiente,
sensibilizzando non solo i tecnici ma anche i decisori politici sul tema.
Internamente Regione Liguria ha creato un gruppo di lavoro interdipartimentale per
sensibilizzare i diversi settori sul tema del GPP ed in particolare promuovere la redazione di
bandi verdi. Le attività formative sono inoltre sfociate nell’approvazione ufficiale di un
modello regionale per la predisposizione del piano triennale degli acquisti verdi, previsto dalla
legge regionale 31/2007.
Inoltre Regione Liguria ha pubblicato sulla rivista specializzata “Appalti verdi” (edizione di
aprile 2011) un articolo di presentazione del progetto dal titolo “Lo sviluppo di un mercato
consapevole degli aspetti ambientali: la sfida del progetto Life+ Promise” (fornito in allegato
al Mid Term Report).
ERVET ha predisposto un programma di 3 seminari rivolti alle Pubbliche Amministrazioni. Il
primo seminario dal titolo “Acquisti verdi tra consapevolezza dei consumi, sostegno alle
produzioni e corretta informazione” è stato realizzato a Ravenna il 30 settembre nell’ambito
della manifestazione dedicata all’ambiente “Ravenna 2011” ed ha registrato la partecipazione
di 19 enti locali per un totale di 31 partecipanti. La giornata, organizzata con una doppia
finalità informativa e formativa, ha visto una prima parte dedicata ad accrescere la conoscenza
del GPP sul contesto normativo di riferimento e i futuri scenari regionali ed una sessione
tecnica/operativa destinata ad approfondire gli aspetti più pratici dello strumento mettendo a
confronto Enti locali e imprese già impegnate a partecipare a bandi di gara pubblici green.
Il secondo seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale del sistema
agroindustriale regionale” si è tenuto il 23 gennaio 2012 a Bologna presso la sede della
Regione Emilia-Romagna ed ha visto la partecipazione di 10 enti locali per un totale di 36
partecipanti. L’incontro è stato focalizzato sui “criteri ambientali minimi” per il “servizio di
ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari” e ha messo a confronto le pubbliche
amministrazioni con i produttori allo scopo di valutare le potenzialità di sviluppo del GPP per
la fornitura di derrate alimentari nelle mense scolastiche.
Il terzo seminario è stato realizzato a Bologna il 14 marzo 2012 presso la sede di ERVET.
L’incontro è stato finalizzato a fornire un supporto formativo e metodologico per
l’introduzione dei criteri e dei principi di Green Procurement nelle pratiche di acquisto
31
pubbliche amministrazioni regionali e ad accogliere suggerimenti e indicazioni utili per la
realizzazione del Piano triennale Regionale sul GPP. La giornata formativa ha visto la
partecipazione di 16 enti locali alle quali è stato rilasciato un attestato di partecipazione per un
totale di 22 partecipanti.
ERVET, inoltre, ha pubblicato un articolo “Acquisti pubblici verdi” nel numero di gennaio
febbraio 2012 di ANCI Rivista, il periodico di riferimento dell’Associazione nazionale
Comuni Italiani.
In occasione delle proprie iniziative e attraverso la propria rete, ERVET ha inoltre distribuito
complessivamente 1.785 brochure “La Pubblica Amministrazione con i cittadini e le imprese”
oltre a 1594 leaflet generali di progetto.
Si segnala che le attività sviluppate nell’ambito del progetto sono risultate a supporto
dell’adozione, avvenuto ad ottobre 2012, del Piano triennale per l’applicazione del Green
Public Procurement in Regione Emilia-Romagna.
RISULTATI
INDICATORI DI
RISULTATI OTTENUTI
ATTESI
AVANZAMENTO
9 seminari per enti Numero di seminari 13: 7 Regione Liguria, 3 Regione Lazio,
pubblici
organizzati
3 ERVET.
Materiale degli incontri presente sul sito.
Almeno
90 Numero di dipendenti 262: 52 Regione Liguria, 165 Regione
dipendenti coinvolti coinvolti/Numero
Lazio, 45 ERVET
nell’attività
di previsto
formazione
Numero
di 107: 25 Regione Liguria, 50 Regione
enti/Numero previsto Lazio, 32 ERVET
10.000 brochure per Numero di brochure Circa 10.000 brochure distribuite.
gli enti locali
distribuite
File disponibile sul sito
2 articoli di stampa Numero di articoli 4: 1 Regione Liguria, 2 Regione Lazio, 1
specializzata
pubblicati
ERVET
Azione C5 – Strategia di comunicazione per i consumatori
Beneficiari responsabili: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Realizzazione
della Video
strategia
di
Dicembre
comunicazione per i Messaggi
2011
consumatori
prevista pubblicitari in
nel
Piano
di TV/radio
Comunicazione (C1)
Seminari per i
consumatori
associati
Forum
Risultati attesi
10 seminari per
consumatori
associati
3 forum
60 partecipanti al
forum
2 conferenze per
tutti
gli
stakeholder
200 partecipanti
alle conferenze
300.000 brochure
Indicatori
N° accessi al sito
N°
conferenze
realizzate
N°
pannelli
realizzati
N°
brochure
distribuite
N°
seminari
realizzati
N°
forum
realizzati
N° passaggi spot
32
Conferenza
finale (giugno
2012)
300 pannelli
TV/radio
3
messaggi N°
TV/radio
realizzati
1 video
Implementazione
sito web
500
accessi
annuali al sito
video
L’azione C5 ha riguardato principalmente l’applicazione della strategia di comunicazione
rivolta ai consumatori, seppur al suo interno siano stati previsti anche alcuni
prodotti/strumenti di comunicazione trasversali rivolti a tutti i target.
Per quanto riguarda la campagna di comunicazione rivolta nello specifico ai consumatori
privati, essa ha fatto leva su due tipologie di messaggio:

motivazionale/emozionale (manifesto e mostra), il cui messaggio principale è stato:
Il consumatore ha un ruolo fondamentale perché attraverso le proprie scelte di acquisto
è in grado di orientare il mercato, migliorando l’ambiente (la comunità nella quale
vive e l’intero eco-sistema)

informativo (opuscolo):
La campagna di comunicazione si è posta l’obiettivo di fornire maggiori informazioni
su ciclo di vita dei prodotti, marchi di certificazione ambientale e sociale e
caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, ponendo in guardia il consumatore dal
greenwashing
Tra i numerosi strumenti destinati all’informazione dei consumatori, per quanto riguarda
quelli a cura di ANCC-Coop, sono stati realizzati:
 i dieci Notice board/pannelli, talvolta nei documenti di progetto denominati “mostra
PROMISE”, che hanno promosso la conoscenza del progetto, dei messaggi trasversali
condivisi per tutti i target con un’attenzione specifica ai marchi di certificazione
ambientale .
Sono complessivamente stati stampati 1.458 manifesti che sono stati esposti in
modalità cartacea e diffusi mediante un video presso i PdV e le Librerie Coop, come
da elenco allegato . Tali materiali sono stati opportunamente modificati a seguito
delle indicazioni raccolte durante la visita di monitoraggio effettuata dal referente
tecnico e da quello finanziario della Commissione Europea a marzo 2012. In
particolare sono stati rivisti (con la corretta esposizione di tutti i loghi) i pannelli della
mostra, senza tuttavia alcun onere finanziario aggiuntivo a carico del progetto. ANCC
ha provveduto a riproporli nei punti vendita tramite Radiocoop TV.
È stato infatti realizzato un formato multimediale di questi pannelli che ha consentito
di raggiungere un numero ancora più elevato di luoghi di diffusione della campagna e
che, in particolare, è stato reso disponile nelle librerie dove non è stato possibile
esporre i materiali di comunicazione realizzati e mandati in onda tramite Radiocoop
per tutto il 2012, amplificando in modo importante il possibile bacino di utenza dei
messaggi di comunicazione.
La programmazione del palinsesto è proseguita ben oltre la durata della campagna di
comunicazione e anche del progetto PROMISE stesso. Complessivamente, sulla base
33
delle presenze giornaliere presso i punti vendita, si può stimare che il numero di
persone che hanno avuto modo di vedere questi pannelli sia pari a circa 1.370.000
consumatori. Sono stati rilevati i seguenti dati alla chiusura del progetto:
 466.860 passaggi dei messaggi audio e video tramite Radiocoop nei punti vendita del
territorio nazionale
 300.000 copie di brochure, rinominata Opuscolo distribuite ai consumatori
prevalentemente presso i punti vendita Coop e quindi consultabili da un numero
corrispondente di famiglie.
Copia di tutti i materiali è disponibile sul sito web www.lifepromise.it. .
Questi strumenti di comunicazione sono stati destinati principalmente alla diffusione presso i
punti vendita Coop e le librerie Coop (vedi paragrafo 5.4), nonché in tutte le iniziative rivolte
ai consumatori organizzati altresì da altri partner (es. Forum dei Consumatori di iniziativa di
Regione Liguria, Ervet, Regione Lazio).
Anche in questo caso va sottolineato che i materiali sono stati stampati su carta certificata
FSC e le emissioni derivanti dalla produzione sono state compensate grazie all’acquisto di
crediti verificati finalizzati alla realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse in
India.
Tra le attività di ANCC rivolte sempre ai consumatori è da annoverare altresì l’animazione
della Community CoopAmbiente che gestisce contatti con oltre 150.000 persone. Nel corso di
tutto il progetto, compresa la campagna di Comunicazione, sono state inviate 19 newsletter
per un totale di 2.500.000 contatti..
Grazie al forte coordinamento dell’Associazione Nazionale ed al contributo volontario delle
Cooperative associate, sono inoltre stati organizzati sul territorio nazionale 30 seminari rivolti
ai consumatori per illustrare i temi della campagna, 16 di questi sono stati rivolti al target
giovanile in occasione della fiera Ecomondo di Rimini del novembre 2011.
Si è trattato in questo caso di momenti di animazione gestiti da figure professionali specifiche
nell’ambito dei quali sono stati realizzati dei laboratori didattici per le scuole di diverso ordine
e grado che hanno riguardato:

PCS e marchi di certificazione per gli alunni delle elementari

Percorso mirato sugli imballaggi per i ragazzi delle medie inferiori

Focus su cellulari e impatto dei prodotti tecnologici per le classi superiori
Anche in questo caso le attività organizzate sono state realizzate senza alcun onere
finanziario aggiuntivo a carico del progetto.
A tali attività si sono aggiunte le iniziative sviluppate dalle pubbliche amministrazioni
coinvolte nel progetto nei confronti dei consumatori del proprio territorio.
A tal riguardo Regione Liguria in collaborazione con ARPAL ha realizzato a Genova un
Forum di consumatori il 28 ottobre 2011 nell’ambito del Festival della Scienza,
manifestazione di respiro internazionale che si svolge con cadenza annuale a Genova. Sono
state invitate all’evento tutte le associazioni di consumatori e si è cercato di raggiungere il più
ampio target possibile di cittadino - consumatore. L’evento, intitolato “Se cerchi la
qualità…vieni al forum dei consumatori”, è stato strutturato in due parti. La prima, focalizzata
sul progetto Promise, aveva l’obiettivo di facilitare le scelte dei consumatori fornendo
informazioni sulle etichette ed i marchi ambientali promossi dal progetto allo scopo di evitare
34
i rischi del greenwashing. Tale sessione ha visto la partecipazione di 39 persone tra cui una
classe dell’istituto alberghiero Marco Polo di Genova.
L’incontro ha poi proseguito nel pomeriggio con la sessione dedicata alla biodiversità ed ai
prodotti di qualità liguri coordinata da ARPAL.
Per quanto riguarda le attività coordinate da ERVET verso i consumatori, è stato realizzato a
Bologna il 9 settembre 2011 il Forum dei Consumatori previsto da progetto con l’obiettivo di
coinvolgere i consumatori indirizzandoli verso scelte sostenibili. L’evento che ha visto la
partecipazione “Comunicare per sensibilizzare il consumatore. Iniziative e strumenti per
evitare il greewashing e sostenere gli acquisti sostenibili”, ha costituito l’occasione per
presentare i diversi prodotti di comunicazione elaborati nell’ambito dal progetto e dare il via
alla campagna di comunicazione “PER IL NOSTRO AMBIENTE, scegli di consumare e
produrre sostenibile”.
In occasione degli eventi organizzati in Emilia Romagna e attraverso le proprie reti ERVET
ha complessivamente diffuso sul territorio regionale 996 copie dell’opuscolo “Il potere del
consumatore sulle scelte del mercato” destinato ai consumatori.
L’evento di competenza della Regione Lazio è stato realizzato presso la sede istituzionale
della Regione Lazio il 15 marzo 2012 ed ha visto il coinvolgimento dell’Assessorato per la
tutela dei consumatori. Selezionando tra le Associazioni dei consumatori presenti sul
territorio laziale, quelle in grado di agire e/ o contribuire nelle scelte d’acquisto dei
consumatori, sono stati invitate oltre 30 Associazioni con l’obiettivo di diffondere e
coinvolgere i consumatori indirizzandoli verso scelte sostenibili.
Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 8 associazioni
(Federconsumatori, ADUC, Assoconsum, Adusbef, Assoutenti, Lazio lega consumatori, Ass.
Centogiovani, Consumatori per l’Europa) sono stati presentati gli obiettivi della campagna di
comunicazione e sottolineati i temi prioritari riguardanti il ruolo fondamentale del
consumatore in grado, attraverso le proprie scelte di acquisto, di orientare il mercato e
influenzare l’ambiente in cui vive.
Altri argomenti trattati sono stati l’importanza delle corrette informazioni, le informazioni
riguardo il ciclo di vita dei prodotti, i marchi di certificazione ambientale e sociale, le
caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, il problema del greenwashing.
Entrando nel merito dei prodotti di comunicazione rivolti trasversalmente a tutti gli
stakeholder, sono stati realizzati, grazie al coordinamento di ERVET, Regione Liguria e
Regione Lazio, due video informativi rispettivamente di durata 7’20’’ e 2’30’’ che, giocando
sul ruolo di ogni target, mettono in luce le potenzialità e gli strumenti a disposizione di
ciascuno per orientare il mercato verso la sostenibilità. Dai filmati è stato estratto uno spot di
30’’ che è stato diffuso attraverso canali radio, emittenti televisive nazionali e locali delle
regioni Liguria, Lazio ed Emilia-Romagna (i video realizzati sono inseriti in un dvd a parte
allegato al presente report)
Complessivamente si è raggiunta una diffusione mediatica molto elevata avendo totalizzato
oltre 1.400 passaggi dello spot su emittenti radio televisiveai quali si aggiungono tre
redazionali da 13’ dedicati alla presentazione del progetto trasmessi da un’emittente locale
emiliana.
ERVET, inoltre, è stato responsabile della realizzazione e della gestione del sito di progetto
www.lifepromise.it. Il sito, attivato a giugno del 2010, a novembre 2012 ha totalizzato 9.265
visite per 5.417 visitatori unici con una frequenza di ritorno del 42% per un totale di 33.167
pagine visualizzate. 1.400 utenti seguono il progetto sui social network (facebook e twitter) e i
35
video prodotti nell’ambito delle iniziative di progetto contano su 754 visualizzazioni nel
canale youtube.
Il progetto ha previsto inoltre la realizzazione di due conferenze rivolte a tutti i target con il
coinvolgimento di almeno 200 persone.
La prima conferenza si è tenuta a Roma l’8 luglio 2010 contestualmente allo svolgimento del
1° Open Group di progetto (si veda azione F4) ed ha visto la partecipazione di circa 100
persone provenienti dal mondo istituzionale a livello nazionale, regionale e locale, della
produzione, della distribuzione e dei consumatori oltre che delle associazioni ambientaliste.
Nel corso del convegno si è svolta una tavola rotonda che ha affrontato varie tematiche
collegate alla produzione e consumo sostenibile e alle scelte dei diversi attori.
Dal confronto, è emersa in particolare la necessità di stabilire un dialogo e un incontro
produttivo tra i diversi soggetti che rappresentano i principali target del progetto Promise.
Tale discussione unitamente al primo documento di posizionamento presentato in tale
occasione sono stati peraltro al centro del confronto e delle riflessioni del primo incontro
dell’Advisory Committee (si veda azione F4)
Una seconda conferenza prevista da progetto alla voce “conferenza finale” è stata realizzata a
Genova il 6 giugno 2012 nell’ambito del Forum dell’Ambiente; manifestazione organizzata
annualmente da Regione Liguria con l’obiettivo di presentare le attività realizzate ed in
programma in tema ambientale.
L’obiettivo principale dell’evento, che ha coinvolto oltre 30 persone, è stata la presentazione
dei primi risultati emersi dall’indagine finale condotta dal progetto (si veda paragrafo dedicato
all’azione E1)
Si ricorda che tale conferenza finale era stata erroneamente attribuita nella scheda progettuale
dell’attività C5 a Confindustria Liguria, l’errore era stato corretto in occasione dell’invio del
Mid Term Report.
A tale conferenza si è poi aggiunto, a seguito della concessione della proroga di cinque mesi
sul termine delle attività, il convegno “Sostenibilità e Consumi tra nuovi stili di vita,
orientamento del mercato e scelte di produzione” realizzato da Regione Lazio ed ANCC Coop
a Roma il 3 ottobre 2012 per presentare i risultati finali dell’indagine che ha interessato
complessivamente oltre 4.000 soggetti tra produttori, distributori, consumatori pubblici e
privati. Al convegno, durante il quale sono stati illustrati gli elementi di convergenza tra i
quattro target indagati, ha partecipato con una lectio magistralis sul come Imparare a vivere
su un solo Pianeta il dott. Gianfranco Bologna, direttore scientifico e Senior Advisor WWF
Italia.
Una Tavola Rotonda con alcuni rappresentanti dell’Advisory Committee del progetto ha
permesso poi un confronto sui punti di forza e di debolezza emersi dall’indagine, opportunità
per ulteriori attività di promozione della consapevolezza ambientale di tutti gli attori operanti
nel mercato. Alla giornata hanno partecipato circa 65 persone.
Una quarta conferenza, evento anch’esso aggiuntivo rivolto a tutti i target, alla quale hanno
partecipato 49 persone, è stata organizzata a conclusione del progetto da ERVET in
collaborazione con la rete Cartesio il 7 novembre 2012 nell’ambito di Ecomondo, la più
importante fiera italiana sulla sostenibilità . Sono stati riproposti in questo contesto i risultati
del progetto ed in particolare dell’indagine che mostrano come le etichette ecologiche,
verificate sulla base di regole certe, rappresentino una soluzione idonea ed accettabile da parte
dei consumatori. La conoscenza dei marchi ecologici e degli elementi utili a distinguere tra
una comunicazione veritiera ed una fuorviante non è ancora consolidata. In questa ottica, una
36
maggiore omogeneizzazione tra i diversi strumenti ed etichette testimoni della qualificazione
ambientale dei prodotti italiani, può rappresentare un’iniziativa innovativa che risponde ad
un’esigenza dei consumatori e che favorisce lo sviluppo del mercato di prodotti di qualità.
Risultati attesi
Indicatori di
avanzamento
Risultati ottenuti
(in blu gli indicatori aggiunti
nel Piano di Comunicazione)
10 seminari
consumatori
associati
per Numero
di
organizzati
3
Forum
consumatori
per Numero
organizzati
di
seminari 30 seminari organizzati da ANCC Coop di
cui 16 rivolti alle scolaresche.
Nel sito il programma delle attività
formative realizzate a Ecomondo e librerie
Coop
forum 3: Regione Liguria, ERVET e Regione
Lazio
Almeno
60 Numero di partecipanti
70
partecipanti al forum
2 conferenze rivolte Numero di conferenze 4: Roma, 8 luglio 2010 – Genova, 6 giugno
a tutti i target
realizzate
2012 – Roma, 3 ottobre 2012 – Rimini, 7
novembre 2012
Almeno
150 Numero partecipanti
240
partecipanti
alle
conferenze
300.000 brochure per Numero
di
brochure 300.300 diffuse attraverso i PdV e durante
consumatori
distribuite
gli incontri e disponibile nel sito
300 pannelli per
Numero pannelli distribuiti
1.458 manifesti esposti in modalità
consumatori
cartacea oppure video presso i PdV,
librerie coop, modificati secondo
indicazioni emerse dall’incontro di
monitoraggio e riproposti a punto vendita
tramite Radiocoop TV.
Numero di visitatori della
1.370.000 stimati in base alle presenze
mostra
giornaliere a PdV
3 radio/tv spot locali
Numero di spot locali
1.417 passaggi su emittenti radio-tv e
destinati a tutti i
radio/televisivi
466.860 passaggi tramite Radiocoop nei
target
PdV del territorio nazionale
1 video per tutti i
Numero di video prodotti
3 video: 7’ – 2’30’’ e 30’’
target
Numero di visioni video
750
(da canale youtube
promise)
Numero di spettatori
407
presenti agli eventi di
presentazione video
Community Coop
Numero utenti
150.000 persone
Ambiente
Numero di newsletter
19 newsletter per un totale di 2.500.000
inviate
contatti
37
1 implementazione
del sito internet per
ogni target
Almeno 500 accessi
annuali al sito
Numero di pagine
visualizzate
33.167
Numero di utenti che ci
seguono sui SN (FBTwitter)
Numero di accessi al sito
internet/anno
1.400
9.265 visite e 5.417 visitatori unici con
una frequenza di ritorno del 42%
Azione E1 – Monitoraggio dell’efficacia del piano di comunicazione
Beneficiari responsabili: ERVET
Descrizione
Prodotto
Scadenza
A
seguito Report
Novembre
dell’implementazione
2012
della campagna di Modello per il
comunicazione
sarà Piano
di
condotta un’indagine al comunicazion
fine
di
valutare e nazionale su
l’efficacia del piano di Produzione e
comunicazione
Consumo
Sostenibili
Risultati attesi
Indicatori
Elaborazione di Numero
di
un
report
di feedback/Numer
monitoraggio
o di questionari
distribuiti
Ricezione
di
feedback da:
Numero
di
150 enti locali, 30 feedback/Numer
imprese,
80 o di meeting
distributori, 1.000 organizzati
consumatori
Numero
di
Elaborazione di consumatori che
un modello per il risponderanno
piano
di correttamente/Nu
comunicazione
mero di risposte
nazionale sul SCP dei consumatori
La seconda indagine del progetto è stata realizzata allo scopo di misurare l’efficacia della
Campagna di comunicazione e informazione “X IL NOSTRO AMBIENTE scegli di
consumare e produrre sostenibile” promossa e finalizzata per aumentare la consapevolezza
ambientale di consumatori, produttori, distributori e pubbliche amministrazioni per rispondere
alla criticità emerse dall’analisi dei dati raccolti in fase iniziale.
L’azione E1 ha interessato complessivamente quasi 4.000 soggetti tra produttori, distributori,
consumatori pubblici e privati confermando l’importanza (ed unicità rispetto ad iniziative
analoghe) di coinvolgere tutte e quattro le categorie coinvolte nella filiera della Produzione e
del Consumo.
Oltre ad aver analizzato le risposte fornite dalle singole categorie è stata realizzata, sulla scia
delle interessanti constatazioni emerse dalla prima indagine, un’analisi trasversale volta al
confronto tra le categorie ed all’individuazione del livello di convergenza su alcuni aspetti
chiave; di seguito una sintesi delle valutazioni:

Tra le possibili definizioni di prodotto ecologico, l’impatto generato nel corso del
processo produttivo rimane quello nettamente preferito alle altre opzioni dai
consumatori e dai distributori. Ciò che si desume è una marcata maturità del mercato
in merito al concetto di prodotto ecologico. L’attributo ecologico non è più associato a
singole caratteristiche quale l’essere riciclato oppure l’essere privo di imballaggi, ma
38
ricomprende l’intero processo produttivo e può assumere diverse forme in relazione
alle specificità del processo stesso.

La risposta dei consumatori, produttori e distributori, alla domanda sulle variabili di
scelta del consumatore nell’acquistare prodotti verdi mette in evidenza una rilevante
coerenza fra le indicazioni offerte. Le percentuali quasi sovrapponibili segnalano che
vi è una diffusa consapevolezza relativa all’importanza di alcune variabili-chiave della
scelta del consumatore quali, ad esempio, il prezzo, la qualità del prodotto (ormai
irrinunciabile), la sua sicurezza e il basso impatto che questo ha sull’ambiente.

Il ridotto impatto ambientale risulta di maggior interesse per i consumatori rispetto a
quanto percepito dai produttori e distributori anche se tale differenza si è ridotta
rispetto alla precedente indagine.

Sul tema dell’impiego delle certificazioni di qualità ambientale e sociale nelle
campagne di comunicazione rivolte ai consumatori e della loro incidenza sulle relative
scelte di acquisto le risposte dei diversi attori evidenziano divergenze più o meno
significative. In particolare si riscontrano scostamenti consistenti tra le indicazioni
offerte dalle Pubbliche Amministrazioni e quelle delle altre due categorie
(consumatori e distributori). Emerge una scarsa valorizzazione di tali strumenti nelle
campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini ad un consumo sostenibile da
parte degli Enti pubblici intervistati, sia pure in miglioramento rispetto al 2010.
Per quanto riguarda l’impostazione dell’attività, ERVET partner responsabile dell’azione ha
coordinato l’indagine complessiva elaborando la metodologia di riferimento in modo da
rendere comparabili i risultati con la prima indagine B1 e per monitorare l’impatto
complessivo del progetto.
Indagine Pubbliche Amministrazioni
L’indagine rivolta alla P.A. è stata condotta con il supporto di una piattaforma on-line
attraverso la quale gli enti hanno provveduto autonomamente a registrarsi e ad inserire le
risposte ai quesiti previsti.
Ogni partner ha gestito direttamente la fase di invito alla compilazione per quanto riguarda gli
enti locali del proprio territorio mettendo a disposizione un numero di help desk telefonico in
aggiunta alla segreteria di supporto tecnico offerta da ERVET.
Regione Lazio, per il proprio territorio, ha inviato tramite posta elettronica la richiesta di
compilazione del questionario on-line, ed il link tramite cui accedere, a tutti i comuni del
Lazio, alle 5 province ed agli Enti parco regionali facenti capo ad ARP (Agenzia
Regionale Parchi).
Nell’invito, rivolto direttamente a sindaci, presidenti delle province e direttori dei parchi, è
stato richiesto di collaborare individuando all’interno del proprio ente, un referente tecnico in
grado di rispondere alle domande presenti nel questionario.
Su un totale di oltre 350 inviti (mail) hanno risposto al questionario 46 enti.
ERVET ha spedito a 357 PA (348 comuni e 9 province) l’invito alla compilazione del
questionario on-line tramite lettera del Direttore Generale Ass.to Ambiente della Regione
Emilia-Romagna. Le attività di indagine verso il target PA sono state condotte secondo lo
schema condiviso con la Regione Emilia-Romagna.
Regione Liguria ha contattato tramite l’invio di una lettera a firma dell’Assessore regionale
all’Ambiente i comuni, gli enti parco e le province del proprio territorio. Rispetto ad un
numero complessivo di 249 enti liguri contattati, 76 risultano aver completato la registrazione
39
al portale on-line preliminare alla compilazione del questionario, di cui 69 risultano aver
fornito le risposte richieste.
Complessivamente a fronte di tutti gli enti pubblici invitati a partecipare 154 si sono registrati
sul sito web appositamente predisposto conformemente all’obiettivo fissato (150). Per ragioni
qualitative e/o di parziale incompletezza i questionari validi sono risultati 127.
Indagine Produttori
L’indagine rivolta al mondo dei produttori è stata realizzata da ERVET, Regione Lazio,
Confindustria Liguria e Genova, i quali hanno gestito per il relativo territorio di competenza
l’invio della richiesta di compilazione del questionario.
Le imprese coinvolte nell’indagine sono risultate 37, rappresentate in prevalenza da micro e
piccole imprese rispetto alle medie e grandi appartenenti ad oltre 10 categorie
merceologiche.
Nel dettaglio ERVET ha spedito 420 questionari via e-mail. La comunicazione è stata
accompagnata da lettera del Direttore Generale Ambiente della Regione Emilia - Romagna. Il
bacino privilegiato comprendeva i partecipanti alle iniziative di formazione/informazione
della campagna Promise e gli interlocutori delle reti regionali (certificate EMAS ed Ecolabel;
fornitori presenti sul sito www.tecnologiepulite.it e referenti aziende Osservatorio green
economy regionale). All’indagine hanno risposto 17 imprese locali.
Regione Lazio ha rivolto la somministrazione del questionario alle imprese produttrici del
proprio territorio appartenenti ai settori industriali già oggetto dell’indagine dell’azione B1
nonché a coloro che hanno partecipato alle attività seminariali organizzate nel corso della
campagna di comunicazione. La richiesta di compilazione è stata rivolta telefonicamente o
tramite contatto diretto alle imprese produttrici, accompagnata da un servizio di supporto
telefonico. A seguito di ciò sono stati raccolti 12 questionari provenienti da imprese locali.
Confindustria Liguria e Genova hanno utilizzato per la distribuzione del questionario le
proprie mailing list costituite durante le fasi del progetto e le liste delle aziende associate a
Confindustria Genova delle seguenti sezioni: tessili; chimici e farmaceutici; industrie
alimentari; settore terziario - sottosezione igiene; Saet - automazione elettronica e
telecomunicazioni; cartai, cartotecnici, editori e grafici.
Inoltre Confindustria Liguria ha attivato i propri canali di rete ed ha distribuito il questionario
alle Confindustrie di Imperia, La Spezia, Savona, Emilia Romagna e alle associazioni di
categoria Federalimentare ed Assocarta.
Al termine dell’indagine sono stati ricevuti 8 questionari correttamente compilati che insieme
a quelli raccolti direttamente da ERVET e da Regione Lazio sono stati oggetto
dell’elaborazione dei dati conclusivi.
Indagine Consumatori e Distributori
Anche l’indagine rivolta al target consumatori si è proposta di rilevare nuovamente il livello
di consapevolezza in merito al tema della produzione e del consumo sostenibili, a poco più di
un anno di distanza dalla realizzazione della prima indagine.
Considerati i target quantitativi previsti dal progetto (1.000 consumatori), la scelta è stata
anche in questo caso, come per la prima indagine ed in analogia con gli altri target, quella di
utilizzare un questionario a risposte chiuse.
40
L’indagine condotta nella fase E1 ha adottato la medesima metodologia utilizzata nella prima
fase: il questionario realizzato è stato inviato mediante una newsletter agli iscritti al portale
Coop, ovvero a soggetti che negli ultimi anni sono stati coinvolti da Coop in una serie di
progetti di sensibilizzazione in merito al tema della sostenibilità.
Si è ritenuto pertanto opportuno utilizzare questa popolazione di riferimento (analogamente a
quanto fatto con la prima indagine nel 2010) perché questi rappresentano un interessante
spaccato dei consumatori, si tratta in particolare di un campione rappresentativo di chi è
interessato al consumerismo eco-sostenibile: da questo punto di vista l’indagine ci fornisce
utili indicazioni di quali sono le opinioni di chi è già ‘avanti’ su questi temi, opinioni che
possono essere considerate importanti per osservare il fenomeno basandosi sul giudizio di chi
lo ha ‘sposato’, vi partecipa attivamente e può quindi valutarlo criticamente.
Dai dati che sono stati raccolti, e soprattutto i risultati ottenuti tra chi ha partecipato a
entrambe le indagini (quella relativa alla azione B1 e quella dell’azione E1), emerge che nel
corso dei 18 mesi di realizzazione della campagna di comunicazione è stata effettivamente
raggiunta una maggiore consapevolezza ed una maggiore pratica consumeristica dei prodotti
ecosostenibili.
Il questionari compilati in questa fase di indagine sono stati 3.607 rispetto al target di 1.000
previsti. Lo strumento di indagine si può suddividere in due parti principali: una prima va ad
indagare il livello di efficacia della campagna di comunicazione in termini di effettivo
miglioramento dei comportamenti eco-sostenibili nelle scelte d’acquisto. Una seconda
rappresentata da un gruppo di domande di controllo rispetto alla conoscenza dei marchi e
delle certificazioni sulle quali ha puntato la campagna di comunicazione. Il criterio di
inclusione impostato per decidere quali osservazioni conservare era che ogni questionario
dovesse avere non più di 10 missing nel gruppo di variabili relative al primo gruppo di
domande. Alla fine di questo percorso, il dataset su cui sono state svolte le analisi è costituito
da 2.658 osservazioni.
Anche per quanto riguarda l’indagine rivolta ai distributori la metodologia è stata la medesima
della fase B1, con l’unica differenza dell’utilizzo di questionari su supporto informatico
piuttosto che cartaceo: il questionario è stato inviato in formato elettronico (via mail) ai
responsabili dei punti di vendita. Nella comunicazione inviata era riportato un link attraverso
il quale era possibile compilare in forma del tutto anonima lo strumento di indagine. I dati
sono stati in questo modo raccolti in un database sul quale si è poi proceduto alle elaborazioni.
In analogia con quanto previsto per la fase B1, anche in questo caso, l’obiettivo principale
della rilevazione è stato quello di capire, innanzitutto, il livello di consapevolezza dei
distributori sulle tematiche dell’eco-sostenibilità ed in particolare la conoscenza delle più
importanti e note certificazioni e marchi; in secondo luogo, conoscere come i distributori
interpretano e valutano le scelte di acquisto dei consumatori; ed infine ottenere una
valutazione in merito all’efficacia degli strumenti e strategie di comunicazione/informazione
utilizzate per accrescere la consapevolezza sia dei consumatori che degli stessi distributori sui
prodotti a basso impatto ambientale; il tutto verificando se e in che misura le strategie di
promozione e valorizzazione attuate all’interno dei punti vendita per i prodotti eco-sostenibili
sono stati più o meno efficaci per condizionare le abitudini di acquisto dei consumatori
indirizzandole verso scelte più eco-sostenibili.
Il target previsto dal progetto era quello di 80 responsabili di punto vendita. I questionari
pervenuti nell’arco temporale di circa un mese sono 190, ben più del doppio, a testimonianza
dell’interesse rappresentato dalle tematiche indagate per il target dei distributori.
41
Al di là del raggiungimento del target quantitativo previsto dal progetto sia per i consumatori
che per i distributori, si possono avanzare alcune considerazioni di sintesi relativamente
all’indagine condotta verso i due target, riportate nel dettaglio nel Rapporto “Comunicazione e
sostenibilità delle produzioni e dei consumi – Monitoraggio efficacia del piano di
comunicazione e degli impatti del progetto sui problemi ambientali”. In primis è da
evidenziare il successo della campagna, in termini di partecipazione e coinvolgimento sia dei
consumatori e distributori; inoltre la pratica di acquisto di prodotti eco-sostenibili in ascesa e
c’è una diffusa valutazione positiva degli strumenti utilizzati nella campagna di
comunicazione da parte dei consumatori e dei distributori. In particolare per quanto riguarda
l’obiettivo dell’indagine è stato riscontrata una relazione diretta tra il buon risultato finale in
termini di efficacia degli strumenti utilizzati e coinvolgimento nella campagna, nonché il
successo della comunicazione effettuata sui marchi.
I dati prodotti nelle indagini per le diverse categorie sono disponibili nel Rapporto
“Comunicazione e sostenibilità delle produzioni e dei consumi – Monitoraggio efficacia del
piano di comunicazione e degli impatti del progetto sui problemi ambientali” caricato sul sito
di progetto sia nella versione estesa che come Executive.
In allegato al report finale dell’azione è inoltre disponibile un’analisi effettuata
sull’andamento dei principali marchi di prodotto e certificazioni presi in considerazione dal
progetto nelle regioni partner (Emilia Romagna, Lazio e Liguria) valutando il trend nel
periodo della campagna di comunicazione 2010-2012.
Nello specifico i marchi e le certificazioni analizzati sono stati: ISO 14001:2004, EMAS III,
SA 8000, OHSAS 18001, PEFC, FSC, Ecolabel, EPD, Biologico.
Nella lista non sono stati inseriti:
- la Carbon footprint, e la Water footprint, poiché attualmente in Italia non è stato ancora
definito un approccio volontario di riferimento;
- i marchi legati alla territorialità dei prodotti, quali DOP, IGP, STG, DOC, DOCG e IGT,
poiché non in grado di fornire garanzie sotto il profilo della sostenibilità e di stimolare
l’innovazione.
Inoltre nell’ambito dell’azione E1 è stato redatto il modello per il Piano di comunicazione
nazionale su Produzioni e Consumi Sostenibili (SCP). Il documento ha la finalità di mettere a
frutto i risultati delle strategie e degli strumenti utilizzati nell’ambito della campagna di
Promise per fornire un supporto alla Strategia italiana per il consumo e la produzione
sostenibili. Allo scopo sono stati forniti alcuni principi guida per comunicare produzioni e
consumi sostenibili abbozzati nella fase di preparazione delle strategie di comunicazione del
progetto PROMISE e verificati in occasione della campagna di sensibilizzazione condotta
negli anni 2011 e 2012.
42
RISULTATI
ATTESI
Elaborazione di un
report
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
RISULTATI OTTENUTI
Elaborato e caricato nel sito
di progetto.
Disponibile
inoltre
l’Executive Summary in
italiano ed inglese
Feedback:
150 Numero
di 154 enti pubblici, 37
pubbliche
feedback/Numero di imprese, 3.607 consumatori,
amministrazioni, 30 questionari inviati
190 distributori
imprese,
80
distributori,
1.000
consumatori
Elaborazione di un
Formulate delle indicazioni
Modello per il Piano
per l’elaborazione del Piano
nazionale
di
nazionale di Comunicazione
Comunicazione sulla
sulla PCS
Produzione
e
Consumo Sostenibili
Azione E2 – Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali
Beneficiari responsabili: ERVET
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Sarà condotto un Report di Novembre
monitoraggio
su monitoragg 2012
alcuni dei principali io
aspetti
legati
all’intero ciclo di
vita dei prodotti di
largo consumo
Risultati attesi
Indicatori
Elaborazione di un report di Tonnellate
monitoraggio
packaging
Incremento di almeno il 5%
del GPP nelle pubbliche
amministrazioni coinvolte
dalla
campagna
di
comunicazione
di
Tonnellate
di
rifiuti prodotti
Emissioni
di
CO2 relative alla
fase
di
Incremento di almeno il 2% produzione
e
dei prodotti verdi offerti dai trasporto
distributori coinvolti dalla
campagna di comunicazione
Consumo
di
Incremento di almeno il 2% energia durante
dei prodotti verdi venduti la
fase
di
dai distributori coinvolti produzione
dalla
campagna
di
comunicazione
Consumo
d’acqua durante
Adozione di eco design per la
fase
di
almeno 2 prodotti di produzione
aziende coinvolte nella
campagna di comunicazione
43
Adozione di tecniche pulite
in almeno 3 imprese
coinvolte dalla campagna di
comunicazione
L’azione E2, avendo l’obiettivo di stimare i benefici ambientali ottenuti attraverso il progetto,
è stata sviluppata parallelamente all’azione E1.
Per la valutazione dell’efficacia ambientale delle attività condotte nell’ambito del progetto
Promise sono stati individuati, all’inizio del percorso, 5 indicatori di performance ed i relativi
obiettivi da raggiungere entro il suo termine.
Tali risultati attesi, secondo le stime realizzate a partire dai dati raccolti attraverso l’indagine
rivolta ai 4 target descritta nel paragrafo precedente, sono stati raggiunti ed in alcuni casi
abbondantemente superati (si veda tabella successiva).
RISULTATI ATTESI
RISULTATI OTTENUTI
Elaborazione di un report
Elaborato e caricato nel sito di progetto.
Disponibile inoltre un Executive Summary in italiano ed
inglese
Aumento del 5% del GPP Il 15,8% delle PA ha aumentato i propri acquisti verdi. Gli
nelle
pubbliche acquisti verdi di carta da copia e da stampa hanno evitato
amministrazioni coinvolte l’immissione in atmosfera di 307.562 Kg di CO2
dal progetto
Incrementare di almeno il E’ stato registrato da Coop un aumento nell’assortimento del
2% l’offerta di prodotti 19,5% di prodotti green a marchio proprio
verdi
da
parte
dei
distributori coinvolti nella
campagna
di
comunicazione
Incrementare di almeno il Incremento del 21,1% del fatturato per i prodotti green.
2% le vendite di prodotti Nel 2011 la vendita di prodotti ad alta efficienza ha permesso
verdi
da
parte
dei di risparmiare 140.897 MWh di energia
distributori coinvolti nella
campagna
di
comunicazione
Adozione di eco-design 4 iniziative di eco-progettazione volte ad aumentare quota di
per 2 prodotti da parte di materiale riciclato o biodegradabile nella produzione e
realtà coinvolte nella l’eliminazione di sostanze pericolose. Dettagli nelle schede
campagna
allegate al report
Adozione di tecniche più 3 aziende hanno installato impianti fotovoltaici presso i siti
pulite in 3 imprese di produzione. Riduzione di emissioni annue di CO2 pari a
coinvolte nella campagna circa 700 tonnellate
di comunicazione
Nel report finale delle azioni E1 ed E2 sono riportati per ciascun indicatore le modalità di
calcolo ed i risultati raggiunti.
E’ inoltre stato reso disponibile nella versione italiana ed inglese l’Executive Summary del
report.
Si precisa, rispondendo altresì alla nota inviata a seguito dell’ultimo incontro di monitoraggio
(09 gennaio 2013), che i risultati riguardanti l’aumento dell’offerta e della vendita di prodotti
44
verdi sono stati calcolati prendendo in considerazione i dati relativi esclusivamente ai prodotti
a marchio Ecolabel e Biologico appartenenti alla linea “green” a marchio Coop.
La tabella seguente estratta da pagina 97 del report finale delle azioni E1 ed E2 riporta per gli
anni 2010 e 2011 il numero di referenze di prodotti “private label” certificati Ecolabel e
Biologico presenti nell’assortimento dell’operatore della GDO (per semplificarne la lettura
sono stati aggiunti i loghi delle certificazioni di riferimento):
Relativamente all’obiettivo riguardante l’aumento delle vendite di prodotti verdi si riporta di
seguito la tabella estratta da pagina 98 del report finale dell’azione che mostra la variazione
del fatturato derivante dalla vendita di prodotti a marchio Ecolabel e Biologico della linea
Coop confrontato con la variazione relativa ai prodotti analoghi a marchio Coop non green:
5.2 Valutazione
La scelta di costituire un partenariato misto pubblico privato che includesse direttamente al
proprio interno gli stakeholder dell’intera filiera della produzione e del consumo
(rappresentanti di produttori, consumatori, distributori e pubblica amministrazione) si è
dimostrata vincente in quanto ha permesso di agire direttamente nei confronti dei target di
progetto. Ciò ha permesso di massimizzare l’efficacia delle azioni gestite direttamente dai
partner in particolare per quanto riguarda le azioni di comunicazione e di formazione
realizzate.
E’ stato constatato nel corso del progetto per la campagna di comunicazione l’utilità e
l’efficacia degli strumenti internet, quali il sito di progetto, Facebook, Twitter, Flickr e
youtube, per la diffusione del progetto e dei suoi messaggi; tuttavia rimangono molto validi i
classici canali mediatici quali televisione e radio.
Per questi ultimi è da segnalare il problema connesso ai costi molto elevati per la
realizzazione di una campagna di comunicazione, riscontrati in fase di svolgimento di
Promise e non adeguatamente previsti in fase progettuale.
La tabella seguente schematizza i risultati ottenuti rispetto alle previsioni iniziali; si inserisce
inoltre per ogni attività una sintetica valutazione circa gli esiti conseguiti.
45
AZIONE
RISULTATI
ATTESI
B1: Indagine sul Feedback: 150
livello
di enti pubblici, 30
consapevolezza
imprese,
80
dei target del distributori,
progetto
1000
(consumatori,
consumatori
distributori,
produttori,
Pubblica
Amministrazione
)
RISULTATI
OTTENUTI
Ottenuti
feedback da parte
di
156
enti
pubblici,
157
distributori, 6150
consumatori, 32
produttori.
Il report finale è a
disposizione nel
sito internet
C1: Elaborazione Identificazione
3
azioni
di
del Piano di di almeno 1 comunicazione
Comunicazione
azione
di per i distributori,
comunicazione
3 per i produttori,
per target
4 per la PA, 9 per
i consumatori e 3
azioni trasversali
VALUTAZIONE
Tale azione è valutata molto
positivamente per l’alto numero di
feedback ottenuto e per la
completezza dell’analisi realizzata
a partire dai dati raccolti. Uno degli
elementi di maggior successo e di
innovazione dell’indagine consiste
nel fatto di aver ottenuto oltre a un
approfondimento
della
consapevolezza ambientale di
ciascuno dei 4 target anche
un’analisi trasversale che ha
identificato i gap di conoscenza e
percezione esistenti tra i diversi
attori,
rappresentanti
nel
complesso la domanda e l’offerta
del mercato verde.
L’indagine è stata realizzata
attraverso
un
questionario,
formulato in modo da svolgere una
doppia funzione, informativa e
formativa; le domande oltre a porre
dei
quesiti
hanno
fornito
chiarimenti e informazioni sul
tema
Il piano è stato elaborato al fine di
impostare
la campagna di
comunicazione sulla base delle
informazioni emerse dall’indagine
dell’azione B1.
L’obiettivo raggiunto è stato quello
di creare una comunicazione
rispondente sia alle esigenze del
singolo target per colmare gap
conoscitivi sia al fine di svolgere
una campagna di messaggi uniformi
rivolta a tutti gli interlocutori.
Per fare ciò sono state realizzate ad
esempio brochures differenziate per
ogni singolo target seppur contenenti
alcune informazioni comuni (es.
indicazioni su marchi di prodotto) e
sono stati impostati strumenti
trasversali quali spot radio tv e video
rivolte a un pubblico più diffuso per
la divulgazione di messaggi
condivisi del progetto.
46
C2:
Realizzazione
della strategia di
comunicazione
per i distributori
prevista
nel
Piano
di
Comunicazione
Elaborazione e
diffusione
di
3.000
dossier
tecnici e 2.000
linee guida
C3:
Realizzazione
della strategia di
comunicazione
per i produttori
prevista
nel
Piano
di
Comunicazione
Coinvolgimento
nei seminari di
almeno
50
imprese
9.000 brochure
per produttori
300 newsletter
per produttori
8
seminari
organizzati
da
Confindustria
Liguria
e
Genova, 3 da
Regione Lazio, 2
da ERVET
C4:
9 seminari per
Realizzazione
enti pubblici
della strategia di
comunicazione
per la Pubblica
Amministrazione
prevista
dal
Piano
di
Comunicazione
Almeno
90
dipendenti
coinvolti
Sono
state
elaborate
e
diffuse
4.000
dossier
tecnici,
destinati
ai
dipendenti
dei
punti vendita e
delle sedi, e 4.000
linee
guida,
destinate
al
personale
dirigente
Sono
state
coinvolte
nei
seminari
complessivament
e 119 imprese
Sono
state
realizzate
e
diffuse attraverso
diversi
canali
9.000 brochure
per i produttori
Sono
state
realizzate
3
diverse newsletter
(da ottobre 2011
a dicembre 2011)
inviate a 2.080
produttori
In totale sono
stati realizzati 15
seminari
così
distribuiti:
3
organizzati
da
Regione Lazio, 4
da ERVET e 8 da
Confindustria
Liguria e Genova
Organizzati
complessivament
e 13 seminari: 7
realizzati
da
Regione Liguria,
3 da Regione
Lazio,
3
da
ERVET
In totale sono
stati coinvolti 262
dipendenti
di
La campagna rivolta ai distributori
ha avuto riscontri molto positivi in
particolare per l’ampio bacino di
utenti raggiunti e per l’efficacia dei
prodotti realizzati.
La campagna è stata condotta a
livello nazionale ed ha coinvolto sia
i responsabili dei punti vendita sia i
capi reparto al fine di incidere sulle
scelte e sulla gestione dei punti di
distribuzione.
La campagna realizzata nei confronti
dei produttori ha ottenuto risultati
molto positivi sia per quanto
riguarda la partecipazione ottenuta,
sia per l’utilità ed efficacia dei
prodotti
realizzati
(brochure,
newsletter..).
Ha permesso inoltre di evidenziare
la scarsa conoscenza reciproca di
due attori del mercato: domanda
pubblica e offerta verde dei
produttori,
promuovendone
l’incontro.
Nella
campagna
rivolta
alle
pubbliche amministrazioni si è
registrata una buona risposta da
parte del territorio. Permane tuttavia
la necessità di proseguire l’attività
formativa affinché si possa ottenere
una maggiore implementazione del
GPP, sensibilizzando i decisori
politici e formando i tecnici, addetti
ai lavori.
L’esperienza raccolta è che gli enti
47
nell’attività
formazione
2 articoli
stampa
specializzata
di pubbliche
amministrazioni
di Pubblicati
4
articoli di stampa
specializzata
10.000 brochure Sono
state
per enti locali
realizzate
e
diffuse
tramite
diversi
canali
10.000 brochure
finalizzate
all’informazione
in
tema
di
acquisti pubblici
verdi
C5:
10 seminari peri Sono
stati
Realizzazione
consumatori
organizzati
30
della strategia di
seminari di cui 16
comunicazione
rivolti
alle
per i consumatori
scolaresche
prevista
dal
Piano
di 3 Forum per i Sono
stati
Comunicazione
consumatori
organizzati
(almeno
60 rispettivamente
partecipanti)
da
Regione
Lazio, Regione
Liguria
ed
ERVET 3 forum
dei consumatori
che
hanno
registrato
un
coinvolgimento
complessivo di
70 persone
2
conferenze Sono
state
rivolte a tutti i organizzate
in
target (almeno totale
4
150 partecipanti) conferenze rivolte
a tutti i target con
un
coinvolgimento
complessivo di
240 persone. La
hanno
bisogno
di
essere
accompagnati affinché cambino le
procedure interne e realizzino bandi
verdi.
In particolare l’attenzione è stata
focalizzata sui Criteri Minimi
Ambientali approvati secondo le
indicazione del Piano d’Azione
Nazionale
sul
Green
Public
Procurement.
E’
emersa
l’importanza dell’esistenza dei CAM
e della loro implementazione.
Il prodotto realizzato ha avuto un
ottimo successo soprattutto per via
dell’impostazione scelta: si è
preferita la veicolazione di contenuti
tecnici riguardanti gli strumenti
promossi dal progetto (marchi
ambientali) e consigli di tipo pratico
utili all’elaborazione di bandi verdi.
Le iniziative hanno ottenuto
un’ampia partecipazione (circa 600
persone complessive) ed hanno
coinvolto, registrando un ottimo
apprezzamento, anche studenti di
diverse fasce di età.
Le pubbliche amministrazioni che
hanno organizzato le iniziative
hanno registrato alcune difficoltà nel
coinvolgere in maniera attiva i
consumatori e le associazioni di
consumatori. L’attenzione è stata
focalizzata sulla qualità dei prodotti
e gli strumenti che possono aiutare
nelle scelte di acquisto al fine di
evitare il green washing.
Le conferenze hanno registrato una
buona
partecipazione
ed
in
particolare è stato registrato un buon
interessamento ai risultati del
progetto. Gli interlocutori sono stati
differenti, pertanto è stato raggiunto
l’obiettivo
di
divulgare
trasversalmente i messaggi del
progetto.
48
prima è stata
dedicata
alla
presentazione del
progetto, le altre
hanno visto la
presentazione dei
risultati finali.
300.000
Sono
state
brochure per i realizzate
e
consumatori
diffuse 300.300
brochure per i
consumatori
300 pannelli per In totale sono
consumatori
stati realizzati ed
esposti
1458
manifesti.
Accanto ad un
manifesto
generico
che
illustra
il
messaggio della
campagna è stato
realizzato
un
gruppo
di
pannelli dedicati
ai
marchi
ambientali
promossi
dal
progetto. E’ stato
stimato in base
alle
presenze
giornaliere
a
punto vendita un
numero
di
visitatori
della
mostra
sulle
etichette
ambientali pari a
1.370.000
3 radio/tv spot Sono
stati
locali destinati a prodotti
due
tutti i target ed 1 video (di durata
video per tutti i 7’ e 2’30) ed uno
target
spot (30’’) che è
stato trasmesso su
emittenti
radio
L’opuscolo, che illustra in modo
sintetico e chiaro le problematiche
legate alla produzione e consumo e
gli strumenti disponibili per
orientare le scelte verso prodotti di
minor impatto ambientale, ha avuto
molto successo ed è stato divulgato
in diverse occasioni e attraverso siti
internet.
La diffusione dei pannelli è stata
molto ampia inoltre ANCC Coop ha
ricevuto numerose richieste da parte
di singole cooperative interessate a
stampare ulteriori copie dei pannelli.
Inoltre è stato realizzato un video a
partire dai manifesti sui marchi
ambientali che è passato per quasi
un anno nei punti vendita Coop. Il
video è visualizzabile attraverso il
sito coop ed il sito progettuale
Si è raggiunta una buona diffusione
dei video realizzati soprattutto grazie
all’utilizzo di radio Coop. La
realizzazione di campagne di
comunicazione
attraverso
le
emittenti radio-televise nazionali è
risultata molto onerosa e per tale
49
televisive
totalizzando
1.417 passaggi.
Inoltre sono stati
realizzati 466.860
passaggi nei punti
vendita coop
Community
Per la diffusione
Coop Ambiente del progetto si è
utilizzata anche la
Community del
sito
Coop
Ambiente che si
compone di circa
150.00 contatti ai
quali sono state
inviate
19
newsletter
contenenti
informazioni sul
progetto
E1:
Feedback: 150 Sono
stati
Monitoraggio
pubbliche
ricevuti feedback
dell’efficacia del amministrazioni, da parte di: 154
piano
di 30 imprese, 80 enti pubblici, 37
comunicazione
distributori,
imprese,
3.607
1.000
consumatori, 190
consumatori
distributori
E’ stato realizzato
un documento a
partire
dall’esperienza
realizzata
contenente alcuni
principi guida per
comunicare
produzioni
e
consumi
sostenibili
E2:
Aumento del 5% Il 15,8% delle PA
Monitoraggio
del GPP nelle ha aumentato i
degli impatti del pubbliche
propri
acquisti
progetto
sui amministrazioni verdi. Gli acquisti
problemi
coinvolte
dal verdi di carta da
Elaborazione di
un Modello per
il
Piano
nazionale
di
Comunicazione
sulla Produzione
e
Consumo
Sostenibili
motivo è stata concentrata in alcuni
periodi più significativi (quali le
feste natalizie) e ha previsto
l’acquisto di spazi pubblicitari.
La community Coop Ambiente ha
permesso di ampliare ulteriormente
la diffusione del progetto e la
comunicazione
rivolta
ai
consumatori.
Anche in questa seconda indagine
che si è svolta a due anni di distanza
dalla prima è stato superato il
numero di riscontri attesi.
Il questionario è stato impostato
analogamente
al
primo;
in
particolare sono state riproposte
alcune
domande
che
hanno
permesso di valutare un effettiva
crescita
della
consapevolezza
ambientale dei vari target. Tali
risultati sono di notevole rilevanza e
denotano il successo dell’attività.
Il documento realizzato ha inteso
proporre alcuni elementi chiave
validati dall’esperienza di Promise
per un modello di piano di
comunicazione nazionale per il PCS.
Tale proposta risulta tuttavia in
attesa di nuovi sviluppi circa la
prosecuzione dell’attività nazionale
finalizzata
all’elaborazione
del
Piano di Comunicazione per il PCS.
I risultati in termini di benefici
ambientali
stimati
sono
da
considerarsi
soddisfacenti.
Per
maggiori informazioni in merito alla
metodologia di calcolo si consulti il
50
ambientali
progetto
Incrementare di
almeno il 2%
l’offerta
di
prodotti verdi da
parte
dei
distributori
coinvolti nella
campagna
di
comunicazione
Incrementare di
almeno il 2% le
vendite
di
prodotti verdi da
parte
dei
distributori
coinvolti nella
campagna
di
comunicazione
Adozione di ecodesign per 2
prodotti da parte
di
realtà
coinvolte nella
campagna
Adozione
di
tecniche
più
pulite
in
3
imprese
coinvolte nella
campagna
di
comunicazione
copia e da stampa report contenente i risultati delle
hanno
evitato azioni E1 ed E2 disponibile anche
l’immissione in nel sito internet di progetto
atmosfera
di
307.562 Kg di
CO2
E’ stato registrato
da
Coop
un
aumento
nell’assortimento
del 19,5% di
prodotti green a
marchio proprio
Incremento del
21,1%
del
fatturato per i
prodotti
green.
Nel
2011
la
vendita
di
prodotti ad alta
efficienza
ha
permesso
di
risparmiare
140.897 MWh di
energia
4 iniziative di
eco-progettazione
volte
ad
aumentare quota
di
materiale
riciclato
o
biodegradabile
nella produzione
e l’eliminazione
di
sostanze
pericolose.
Dettagli
nelle
schede allegate al
report.
3 aziende hanno
installato impianti
fotovoltaici
presso i siti di
produzione.
Riduzione
di
emissioni annue
di CO2 pari a
circa
700
51
F1: sito internet
Implementazione
del sito web
Almeno
500
accessi all’anno
F2:
LIFE
pannelli 10
pannelli
informativi LIFE
F3:
Layman’s Elaborazione del
Report
Layman’s
Report
tonnellate.
Dettagli
nelle
schede allegate al
report
Il
sito
www.lifepromise.
it è on line da
giugno 2010 e
costantemente
aggiornato
Al 30 novembre
2012 si sono
registrate 9.265
visite al sito. La
comunicazione
via internet è
realizzata anche
attraverso i Social
Network
(Facebook,
Twitter,
YouTube, Flickr)
che
hanno
raccolto
oltre
1.400 followers
Sono
stati
realizzati
10
manifesti
informativi LIFE
(pannelli e rollup) che sono stati
distribuiti
ai
partner ed esposti
nei diversi eventi
organizzati
Il
Layman’s
Report è stato
realizzato
per
diffondere
i
principali
obiettivi
e
risultati
del
progetto
anche
dopo il termine
delle attività. Il
report è stato
realizzato
in
versione bilingue
(ita-eng)
I dati che emergono dalle statistiche
riguardanti la fruizione del sito
internet sono molto positivi e
superano
notevolmente
le
aspettative. I social network si sono
rivelati degli strumenti molto utili
soprattutto per la diffusione dei
prodotti e per la comunicazione
riguardante gli eventi organizzati dal
progetto
In molte occasioni oltre ai pannelli
informativi LIFE sintetizzanti i
contenuti del progetto sono stati
esposti anche pannelli specifici
realizzati per le campagne di
comunicazione
Il prodotto realizzato ha avuto un
buon riscontro in occasione dei
momenti di distribuzione. Per
aumentarne la diffusione è stato
messo a disposizione nel sito
internet del progetto. Nel documento
After Life Communication Plan
sono indicate le occasioni già
definite nelle quali i partner
distribuiranno le copie a loro
disposizione.
52
Distribuzione di
almeno
100
copie
del
Layman’s
Report
F4: Open Group
Sono
state
distribuite entro il
termine
del
progetto
circa
150 copie in
occasione delle
Fiere Ecomondo
(Rimini,7-10
novembre 2012)
e Green City
Energy (Genova,
29-30 novembre
2012).
Inoltre
altre 50 copie
sono
state
distribuite dopo il
termine
del
progetto
in
occasione della
Fiera
Compraverde di
Milano
(5-6
dicembre 2012)
Organizzazione
Sono
stati
di 3 Open Group organizzati
3
Open Group nelle
date
seguenti:
Roma, 8 luglio
2010, Genova 3
marzo
2011,
Bologna
8
settembre 2012
Coinvolgimento Sono
stati
di almeno 20 coinvolti
partecipanti
complessivament
e 187 partecipanti
e 140 contatti
registrati durante
la
diretta
streaming
dell’open group
realizzato
a
Bologna.
I risultati dell’azione che aveva
l’obiettivo
di
allargare
gli
interlocutori del progetto superano
di molto le aspettative. Oltre agli
eventi Open group ha avuto un
ruolo chiave l’Advisory Committee
creato nell’ambito del progetto e
composto da esperti provenienti da
diversi settori del mondo della PCS.
Il partenariato si è avvalso del
supporto del comitato in occasione
della validazione dei report tecnici e
della definizione della strategia di
comunicazione
53
5.3 Analisi dei benefici al lungo termine
Benefici ambientali
I benefici ambientali della campagna di comunicazione di Promise sono legati alla diffusione
dei prodotti verdi. I risultati del progetto mostrano che i consumatori pubblici e privati
possono modificare le proprie abitudini di acquisto: è stato registrato un aumento del 15% del
GPP negli enti locali coinvolti, aumenti del 21% delle vendite dei prodotti verdi da parte dei
distributori Coop con riduzione nelle emissioni di CO2 prodotte e nel consumo energetico.
A titolo d’esempio si ricorda che i prodotti ad alta efficienza energetica venduti nel 2011 da
parte dei distributori coinvolti nella campagna di comunicazione del progetto hanno permesso
il risparmio di oltre 140.000 MWh e quindi hanno evitato l’immissione in atmosfera di 56
milioni di tonnellate di CO2.
E’ impossibile imputare tali risultati interamente agli effetti della campagna di comunicazione
di Promise ma è evidente che le attività del progetto hanno contribuito al loro raggiungimento.
E’ importante sottolineare che alcune attività di comunicazione stanno andando avanti e che le
abitudini di consumo intraprese potranno proseguire e portare ulteriori risultati.
Rilevanza per politiche ambientali o settori significativi
I risultati di PROMISE sono rilevanti per la Strategia Europea di Efficienza delle Risorse
(COM 2011/21/CE e COM 2011/571/CE). Il progetto da indicazioni relative alla
consapevolezza ambientale dei target principali (consumatori, enti locali, distributori,
produttori) e del loro interesse a comprare/produrre/vendere prodotti verdi. In particolare la
metodologia utilizzata potrebbe fornire spunti utili per il coinvolgimento di differenti
tipologie di target allo scopo di trovare punti di incontro e di scambio per i bisogni e le
richieste di ognuno di essi. La metodologia utilizzata in PROMISE è efficace per indagare le
abitudini dei consumatori e per fornire loro informazioni corrette in merito alle performances
ambientali dei prodotti. E’ tuttavia anche utile per comprendere le barriere che impediscono
una maggiore diffusione del GPP tra le pubbliche amministrazioni e diffondere informazioni
utili al superamento di tali difficoltà.
La cooperazione di soggetti pubblici e privati finalizzata alla promozione della produzione e
consumo sostenibili è pertanto un importante risultato del progetto: imprese ed enti pubblici
per l’implementazione del GPP, imprese, distributori e enti pubblici per ampliare l’offerta del
mercato verde, consumatori e distributori per diffondere una maggiore conoscenza delle
etichette ambientali e dei messaggi promozionali.
Sostenibilità a lungo termine
Benefici qualitativi a lungo termine
Gli effetti della campagna di comunicazione di PROMISE non termineranno alla fine del
progetto. Le attività di comunicazione hanno promosso presso i cittadini, amministratori,
imprenditori e distributori le opportunità ed i benefici dei prodotti verdi. I benefici ambientali
a lungo termine deriveranno da:

Referenti delle pubbliche amministrazioni coinvolti nelle attività di formazione di
PROMISE che attiveranno procedure di GPP;

Imprese coinvolte nella campagna di comunicazione che adotteranno soluzioni per
l’eco-design e l’eco-innovazione;
54

Distributori coinvolti dalle attività di comunicazione che amplieranno l’offerta di
prodotti verdi;

Consumatori coinvolti dalla campagna di comunicazione che sceglieranno prodotti
verdi ed adotteranno abitudini di vita più ecologiche.
Benefici economici qualitativi a lungo termine
Lo sviluppo del dialogo tra i produttori, distributori e amministrazioni pubbliche favorirà la
crescita del mercato del GPP. L’incontro tra domanda ed offerta di prodotti e servizi verdi è
stato pertanto
promosso nell’ambito del progetto PROMISE e la crescita della
consapevolezza dei consumatori ha prodotto (e produrrà) un aumento della domanda di
prodotti verdi.
Il progetto PROMISE ha lavorato anche per rafforzare le produzioni attente all’ambiente, tali
produzioni potrebbero rappresentare una risposta alla crisi economica. Un forte segnale in
questo senso è stato dato da Coop Liguria e Confindustria Liguria che, dopo il termine del
progetto, hanno siglato un accordo per la promozione locale della produzione verde in linea
con gli standard definiti da PROMISE.
Benefici sociali qualitativi a lungo termine
I benefici sociali sono legati ad alcuni effetti della campagna di comunicazione di PROMISE.
Una maggiore diffusione di servizi pubblici verdi e del GPP aumenterà le condizioni di salute
riscontrate nelle strutture pubbliche come scuole, uffici e altri edifici. A livello generale un
più ampio consumo di prodotti verdi, come ad esempio biologici, promuoverà la diffusione tra
i cittadini di una dieta più sana e di migliori condizioni di vita.
Inoltre gli incontri, la diffusione di brochure, la comunicazione via internet, gli spot ecc.
potrebbero aver contribuito ad aumentare la conoscenza dei consumatori riguardo gli impatti,
le performance ambientali dei prodotti e sui rischi del greenwashing., svolgendo un’azione
formativa.
Una domanda più alta di prodotti verdi potrebbe incentivare la creazione di green jobs a
partire per esempio dalla richiesta di esperti ambientali (ingegneri di processo, auditor..) e una
più alta consapevolezza circa la sostenibilità potrebbe avere riscontri positivi anche
nell’ambito dell’offerta formativa scolastica delle scelte degli studenti.
Replicabilità, trasferibilità, cooperazione
La metodologia utilizzata da PROMISE per la pianificazione e realizzazione della campagna
comunicazione potrebbe essere replicata in altri paesi dell’Unione Europea. Gli strumenti
utilizzati per l’indagine sulla consapevolezza e per le attività di comunicazione hanno un alto
potenziale di trasferibilità. In particolare i messaggi e gli strumenti che hanno permesso una
cooperazione pubblico-privato per promuovere la produzione ed il consumo sostenibile
rappresentano dei risultati molto importanti del progetto. La strategia di comunicazione
adottata è stata utile al coinvolgimento di tutti gli stakeholder legati al tema della PCS. Grazie
al progetto è stato possibile definire gli strumenti più adatti per raggiungere il target dei
consumatori, studenti, produttori e dipendenti pubblici. Il modello di comunicazione testato
nell’ambito del progetto può essere adottato in altri stati e può rappresentare un supporto
all’implementazione di piani d’azione nazionali o regionali sul PCS o di altre politiche
finalizzate alla sostenibilità dei prodotti e dei servizi.
Alcuni ostacoli all’adozione di simili approcci possono essere legati alla scala di applicazione
ed ai soggetti coinvolti. Gli strumenti di comunicazione, come la realizzazione di un video di
comunicazione, sono molto costosi così come la diffusione radio-televisiva. Questi sono
alcuni problemi incontrati durante la vita del progetto, infatti gli spot radio e tv sono stati
55
trasmessi attraverso emittenti locali. E’ da sottolineare che una scala troppo limitata potrebbe
non essere adeguata per l’applicazione dell’intera serie di strumenti utilizzati nelle azioni di
PROMISE.
L’associazione dei distributori ha svolto un importante ruolo diffondendo il messaggio del
progetto su scala nazionale. E’ consigliabile nella fase preparatoria di iniziative simili
stipulare un accordo tra i rappresentanti dei target della comunicazione.
Valore innovativo e dimostrativo
Il valore dimostrativo del progetto è direttamente legato alle indicazioni politiche europee
riguardanti la strategia PCS ed in particolare con gli obiettivi seguenti:

Diffusione del GPP

Incremento della conoscenza degli enti pubblici riguardo le procedure di GPP

Coinvolgimento dei distributori

Cooperazione tra pubbliche amministrazioni e produttori

Indirizzo delle abitudini dei cittadini verso la sostenibilità

Diffusione di prodotti verdi

Incremento della conoscenza delle eco-etichette tra i cittadini
L’innovazione è rappresentata dall’insieme di strumenti coordinati tra loro utilizzati
nell’indagine e nella campagna, si riportano di seguito alcuni esempi.
Il metodo della “ricerca-azione” utilizzato per l’indagine di consapevolezza dei consumatori
rappresenta un efficace approccio innovativo che può essere applicato ad un numero di
soggetti così ampio (più di 6.000 consumatori).
Far incontrare produttori e enti pubblici per favorire lo scambio di informazioni in merito ai
bisogni ed alle opportunità del GPP, è una soluzione che risponde ad un’esigenza esistente
nella società rilevata dal progetto e che rappresenta una criticità nei confronti della quale
agire.
Una comunicazione coordinata che promuove un messaggio coerente (criteri per identificare
un marchio ambientale credibile) destinato ai cittadini, produttori, distributori e enti pubblici e
veicolato attraverso differenti strumenti (dalle linee guida agli spot radio televisivi, dalle
conferenze all’esposizione di pannelli e facebook) rappresenta un approccio innovativo
capace di creare punti di contatto tra gli attori istituzionali, i lavoratori ed i cittadini.
Un altro aspetto innovativo ed elemento di successo del progetto è legato alla tipologia di
attori rappresentati sia all’interno del partenariato sia nell’ambito dell’Advisory Committee.
Esponenti di diversi settori si sono incontrati per definire modalità armonizzate con cui
comunicare agli stakeholder. La comunicazione trasversale rivolta a differenti stakeholder
rappresenta l’innovazione principale del progetto e la scommessa vincente di PROMISE.
Indicatori a lungo termine del progetto
Alcuni interessanti indicatori sono già stati utilizzati per descrivere i risultati del progetto. Gli
indicatori a lungo termine relativi ai successi del progetto potrebbero essere scelti tra i
seguenti:

Numero di procedure di GPP implementate dagli enti pubblici coinvolti nella
campagna
56

Valore economico degli acquisti verdi realizzati dagli enti locali coinvolti nella
campagna

Prodotti verdi venduti dai distributori coinvolti nella campagna

Numero di persone raggiunte dagli strumenti di comunicazione

Numero di imprese coinvolte nella campagna che hanno adottato soluzioni ecologiche
5.4 Disseminazione
5.4.1 Disseminazione: panoramica per attività
Di seguito si inserisce la descrizione delle attività di disseminazione (azioni F1, F2, F3 ed F4)
realizzate secondo quanto previsto dal progetto.
Azione F1 – Sito web
Beneficiario responsabile. ERVET
Descrizione
Prodotto
Sito web del progetto
Sito web
Scadenza
Risultati attesi
Indicatori
Avvio: entro Implementazione N° di accessi al
marzo 2010 del sito web
sito
Almeno
500
accessi
al
sito/anno
Il sito web, messo on-line a giugno 2010 da ERVET, è costantemente aggiornato ed
implementato con l’obiettivo di mettere a disposizione i risultati delle azioni di progetto,
comunicare e diffondere in merito agli eventi ed incontri promossi ed in generale veicolare
informazioni sul tema della produzione e consumo sostenibili.
Per garantire la fruibilità dei risultati del progetto a livello europeo e assicurare la
riproducibilità delle azioni realizzate su scala più ampia sono stati messi a disposizione sul
sito le versioni inglesi degli Executive Summary dei report finali delle azioni.
Il sito è stato predisposto anche nell’ottica di facilitare lo scambio di documenti tra i partner
attraverso la creazione di una area intranet per la condivisione.
Sul sito sono stati pubblicati i documenti di progetto più significativi e gli strumenti di
comunicazione prodotti suddivisi, da un lato, rispetto alle azioni tecniche che caratterizzano il
progetto “indagine”, “piano di comunicazione” e “monitoraggio del piano” e dall’altro
rispetto ai target di progetto (distributori, produttori, PA e consumatori).
Inoltre secondo quanto previsto dal Piano di Comunicazione al fine di incentivare la
diffusione degli acquisti eco-compatibili è stata implementata la sezione che riunisce i link ai
siti che trattano la materia della Produzione e Consumo Sostenibili, agli archivi e banche dati
esistenti sul GPP e ad approfondimenti sulle certificazioni e marchi promossi dal progetto
PROMISE
Attraverso il portale PROMISE è stato inoltre possibile assistere alla diretta streaming
dell’Open Group che si è tenuto a Bologna il giorno 8 settembre 2011, che ha registrato 144
contatti.
La strategia di comunicazione via web realizzata ha visto anche l’impiego dei Social
Network, in particolare è stato utilizzato YouTube per la diffusione dei video, Flickr per le
immagini, le pagine Twitter e Facebook che hanno permesso di ampliare il pubblico raggiunto
57
e pubblicizzare gli eventi organizzati; oltre 1400 utenti hanno seguito costantemente gli
sviluppi delle attività.
RISULTATI
INDICATORI DI RISULTATI OTTENUTI
ATTESI
AVANZAMENTO
Implementazione del
Sito www.lifepromise.it è on
sito web
line da giugno 2010 e
costantemente aggiornato
Almeno 500 accessi N° di accessi al sito
Al 30 novembre 2012
al sito/anno
registrate 9.265 visite
Azione F2 – Pannelli informativi LIFE+
Beneficiario responsabile. Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Pannelli da esporre in Pannelli
Dicembre
occasione
delle LIFE+
2011
conferenze, seminari e
forum
Risultati attesi
indicatori
10
pannelli N°
pannelli
informativi LIFE+ informativi
In occasione del primo Open Group e della prima conferenza rivolta a tutti i target (8 luglio
2010, Roma) sono stati prodotti i pannelli informativi LIFE + previsti, più precisamente sono
stati stampati un pannello di formato A3 per l’esposizione presso la sede dei partner ed un
roll-up per ogni partner (il layout grafico degli stessi è stato allegato all’Inception Report) che
è stato esposto in occasione di tutti gli eventi organizzati nell’ambito del progetto.
Inoltre almeno un pannello informativo è esposto nelle sedi operative dei partner di progetto.
RISULTATI
INDICATORI DI
ATTESI
AVANZAMENTO
10
pannelli Numero di pannelli
informativi Life+
RISULTATI OTTENUTI
10 tra pannelli e roll-up
Azione F3 – Layman’s Report
Beneficiario responsabile. Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Il documento sarà Layman’s
Novembre
realizzato
in
un Report
2012
linguaggio non tecnico,
sarà
messo
a
disposizione con il
Final Report, attraverso
il sito internet e sarà
distribuito
Risultati attesi
indicatori
100
copie N° delle copie
distribuite
distribuite
58
Il Layman’s Report è stato redatto da Regione Liguria in collaborazione con gli altri partner e
stampato in 1.100 copie a fine ottobre 2012 in occasione della Fiera Ecomondo.
Entro il termine del progetto sono state distribuite in totale circa 150 copie del documento
rispettivamente nell’ambito della fiera di Rimini (7-10 novembre 2012) e presso la
manifestazione Green City Energy on the Sea che si è svolta a Genova il 29 e 30 novembre.
Il report, che sintetizza le attività e gli obiettivi del progetto e veicola in chiave comunicativa i
risultati raggiunti (in lingua italiano-inglese), è stato reso disponibile nel sito internet di
Promise e sarà distribuito anche dopo la conclusione del progetto da ciascun partner.
A tale riguardo si segnala che presso la Fiera Compraverde tenutasi a Milano successivamente
al termine delle attività progettuali (5-6 dicembre) sono state distribuite altre 50 copie del
report tramite lo stand dedicato alle attività di Regione Liguria.
RISULTATI
ATTESI
Elaborazione
del
Layman’s Report
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
Distribuzione
di Numero di
almeno 100 copie distribuite
del Layman’s Report
RISULTATI OTTENUTI
Il Layman’s Report è stato realizzato
in versione bilingue (ita-eng), messo a
disposizione nel sito internet e
stampato in 1.100 copie
copie Già distribuite complessivamente 200
copie in occasione delle Fiere Green
City Energy (Genova, 29-30 nov
2012), Ecomondo (Rimini, 7-10 nov
12) e Compraverde (Milano, 5-6 dic
2012)
Azione F4 – Open Group
Beneficiario Responsabile: Regione Liguria
Descrizione
Prodotto
Scadenza
Open Group
(3
open
group,
1
all’anno)
tra
Luglio
2010
e
Giugno 2012
Risultati attesi
Organizzazione di
3 Open Group
Coinvolgimento di
almeno
20
partecipanti
Indicatori
N°
di
partecipanti
all’Open group
Allo scopo di includere nel progetto uno spettro più ampio di soggetti appartenenti a diverse
categorie del mondo della produzione e consumo sono stati organizzati lungo il corso dei tre
anni 3 incontri denominati Open Group.
Il primo evento si è tenuto a Roma l’8 luglio 2010 in concomitanza con la prima conferenza
rivolta a tutti i target prevista da progetto ed ha visto la partecipazione di circa 100 persone
provenienti dal mondo istituzionale nazionale, regionale e locale, della produzione, della
distribuzione e dei consumatori oltre che delle associazioni ambientaliste. All’ordine del
giorno vi era la condivisione e discussione del “position paper”, il documento nel quale i
partner hanno voluto definire gli obiettivi e gli intenti comuni, e la diffusione dei primi
risultati ottenuti con l’indagine iniziale.
59
Il 2° Open Group dal titolo “La consapevolezza sui consumi e produzioni: dall’indagine al
piano di comunicazione” è stato organizzato a Genova il giorno 3 marzo ed ha visto la
partecipazione di 41 persone tra cui esponenti del mondo dei produttori, delle associazioni dei
consumatori e dei distributori. L’incontro si è concluso con l’intervento della dott.ssa Stefania
Betti referente per il programma Life+ del Ministero dell’Ambiente e della tutela del
Territorio e del Mare (Direzione per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia).
Il 3° Open Group si è svolto il giorno 8 settembre 2011 a Bologna nell’ambito della fiera
SANA, il 23° Salone internazionale del naturale, al fine di sfruttare la portata comunicativa
della manifestazione. Oltre 200 addetti ai lavori (tra presenti in sala e collegati per la diretta
streaming) hanno seguito l’evento “Comunicare per sensibilizzare il consumatore e premiare
il mercato”che ha visto la presentazione in anteprima del video di progetto.
Inoltre, in aggiunta a quanto previsto dal progetto, si è scelto di creare un Advisory
Committee composto da esperti, in alcuni casi nominati dai partner in altri tramite auto
candidatura, che ha avuto un ruolo molto importante soprattutto in occasione della validazione
dei documenti e nel fornire spunti di tipo tecnico.
Durante il corso del progetto si sono svolti, a Roma, quattro incontri ufficiali: del comitato:

il 1° incontro dell’8 luglio 2010 con l’obiettivo di valutare il progetto ed i risultati
dell’indagine iniziale condotta ;

il 2° incontro si è svolto il 20 ottobre 2010 al fine di condividere gli esiti finali
dell’indagine (azione B1) e dare una prima impostazione al Piano di Comunicazione
(azione C1) ;

il 3° incontro si è tenuto il 16 febbraio 2011 allo scopo di approvare il Piano di
Comunicazione prodotto ;

il 4° incontro è stato organizzato in data 20 marzo 2012 con l’obiettivo di presentare
un aggiornamento sulle attività realizzate nel corso dell’ultimo anno in attuazione del
Piano di Comunicazione.
Membri Advisory Committee
Daniela Minetti - Arpal
Silvano Falocco – Ecosistemi srl
Riccardo Rifici- Ministero Ambiente
Patrizia Bianconi - Regione Emilia Romagna
Fabio Iraldo - IEFE - Istituto di Economia e Politica dell'Energia
e dell'Ambiente
Gianluca Della Campa - Legambiente
Alessandra Vaccari - Indica srl
Silvia Mastagni – ANCC Coop
Enrico Marchetti - Federalimentare
Massimo Medugno - Assocarta
Barbara Bonori - Comieco
Paolo Carnemolla - Federbio
Claudio De Rose – Comitato Emas e Ecolabel
Laura Bongiovanni – ISNET
Luisa Crisigiovanni - Altroconsumo
60
In collaborazione con l’Advisory Committee il partenariato di progetto ha fornito ad Aprile
2012 un proprio contributo nell’ambito della fase di consultazione per la revisione della
strategia SCP - Sustainable Consumption and Production..
RISULTATI
ATTESI
Organizzazione di 3
Open group
Coinvolgimento
almeno
partecipanti
INDICATORI DI
AVANZAMENTO
RISULTATI OTTENUTI
3: 1 Regione Liguria, 1
ERVET e 1 Regione Lazio
di Numero
20 partecipanti
di 187 partecipanti +
contatti via streaming
140
Inoltre è da ricordare che le attività progettuali C2, C3, C4 e C5, prevedendo la messa in atto
del piano di comunicazione, hanno avuto come obiettivo principale la disseminazione dei
prodotti e la diffusione dei messaggi individuati dal progetto.
La descrizione approfondita di tali attività è disponibile al cap 5.1 di cui di seguito si inserisce
uno schema dei risultati raggiunti per quanto riguarda la disseminazione a fronte degli
obiettivi attesi da progetto.
Azione di progetto
Azione C2: Realizzazione
delle
attività
di
comunicazione rivolte ai
distributori previste dal Piano
di Comunicazione
Azione C3: Realizzazione
delle
attività
di
comunicazione rivolte ai
produttori previste dal Piano
di Comunicazione
Risultati attesi
Distribuzione
di
3.000
dossier tecnici e di 2.000
linee guida per i distributori
Risultati ottenuti
Sono stati realizzati e
distribuiti ai distributori Coop
dell’intero
territorio
nazionale
4.000
dossier
tecnici e 4.000 linee guida. I
prodotti sono disponibili
inoltre nel sito internet di
progetto.
Svolgimento
iniziative 2 iniziative
rivolte ai
formative
responsabili della formazione
delle cooperative associate a
livello nazionale e 10 incontri
che hanno coinvolto capi area
e capi reparto di punto
vendita, per un totale di 160
persone raggiunte
Distribuzione
di
9.000 Sono state realizzate e
brochure e 300 newsletter
distribuite tramite diversi
canali 9.000 brochure per i
produttori. Il prodotto è
inoltre disponibile nel sito
internet di progetto. Sono
state inviate 3 diverse
newsletter a 2080 contatti di
imprese.
Organizzazione
di
13 Sono
stati
organizzati
61
Azione C4: Realizzazione
delle
attività
di
comunicazione rivolte alle
pubbliche amministrazioni
previste dal
Piano di
Comunicazione
Azione C5: realizzazione
delle
attività
di
comunicazione rivolte ai
consumatori previste dal
Piano di Comunicazione
seminari
con
il complessivamente
15
coinvolgimento complessivo seminari di approfondimento
di almeno 50 imprese
nei territori di riferimento del
progetto (Liguria, Lazio,
Emilia-Romagna)
Organizzazione di 9 seminari Sono stati organizzati il
con
il
coinvolgimento Liguria,
Emilia-Romagna,
complessivo di 90 dipendenti Lazio complessivamente 13
seminari di comunicazione e
formazione per le pubbliche
amministrazioni che hanno
coinvolto complessivamente
262 persone appartenenti a
107 enti pubblici.
Distribuzione
di
10.000 Sono state realizzate e
brochure per gli enti pubblici distribuite tramite diversi
canali 10.000 brochure per
pubbliche amministrazioni.
2
articoli
di
stampa Sono stati redatti e pubblicati
specializzata
su riviste specializzate 4
articoli che illustrano i
contenuti del progetto
10 seminari per i consumatori Sono stati organizzati 30
seminari di cui 16 rivolti alle
scolaresche
3 Forum per i consumatori Sono
stati
realizzati
che
coinvolgano rispettivamente in Liguria,
complessivamente almeno 60 Lazio ed Emilia-Romagna tre
partecipanti
Forum per i consumatori che
hanno coinvolto 70 persone
2 conferenze rivolte a tutti i Sono state realizzate 4
target che coinvolgano 150 conferenze rispettivamente
persone complessivamente
con l’obiettivo di presentare
il progetto ed i risultati delle
azioni che hanno coinvolto
complessivamente
240
persone
Distribuzione di 300.000 Sono state realizzate e diffuse
brochure per i consumatori
300.000 brochure attraverso i
punti vendita Coop ed in
occasione degli incontri
Realizzazione di 300 pannelli Sono stati realizzati ed
esposti attraverso diverse
modalità 1.458 manifesti
3 spot radio televisivi rivolti a Sono stati realizzati oltre
tutti i target
1400 passaggi dello spot su
emittenti radio televisive e
oltre 400.000 passaggi presso
i punti vendita Coop
1 video per tutti i target
Sono stati prodotti 3 video
62
Community Coop Ambiente
per veicolare i messaggi del
progetto
La diffusione dei messaggi è
stata
realizzata
anche
attraverso la Community
Coop Ambiente che raccoglie
150.000 persone. Ai contatti
della community sono state
inoltre inviate 19 newsletter
contenenti informazioni sul
progetto
Oltre a quanto previsto da progetto sono stati realizzate alcune attività aggiuntive di
comunicazione tra cui alcuni eventi durante i quali è stato presentato il progetto e distribuito il
materiale a disposizione.
ERVET ha:

partecipato alle due edizioni (2011 e 2012) di Ecomondo – “Fiera internazionale del
recupero di materia ed energia” con uno stand pre-allestito dedicato al progetto
Promise.

Organizzato in collaborazione con Coop nell’ambito dell’edizione 2011 di Ecomondo
il convegno “Green Economy e Sostenibilità, tra scelte obbligate di produzione,
certezza e trasparenza delle informazioni e responsabilità dei consumi”.

partecipato al Forum consumatori “Modena a Km0” iniziativa del Comune di Modena
(21 novembre 2011) con presentazione del video 7’30 e della campagna di
comunicazione ”PER IL NOSTRO AMBIENTE”.

pubblicato un articolo sula campagna di comunicazione del progetto all’interno della
newsletter “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità
in Emilia-Romagna” pubblicata ad ottobre 2011.
ANCC Coop ha partecipato con uno stand proprio a Ecomondo edizione 2010 e 2011
nell’ambito del quale sono stati distribuiti e presentati i diversi strumenti elaborati nel corso
del progetto.
In occasione del SANA 2011, il salone internazionale del naturale, Coop è stata presente con
un proprio stand per presentare le iniziative e l’ampia gamma di prodotti certificati o realizzati
seguendo criteri di sostenibilità e compatibilità ambientale all’interno di questo evento è stata
data ampia diffusione a tutte le attività del progetto PROMISE attraverso la distribuzione
degli opuscoli informativi per i consumatori.
Il 25 ottobre 2011 presso la Libreria Fandango di Roma in via dei prefetti è stato realizzato un
evento di presentazione del Progetto PROMISE con i relativi strumenti di comunicazione
previsti. All’evento hanno partecipato Antonio Cianciullo, giornalista di La Repubblica,
Enrico Migliavacca, Vice Presidente Vicario di ANCC-Coop, Enrico Cancila – ERVET
Emilia Romagna. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell'Ambiente e
della Tutela del Territorio e del Mare e rappresentanti della Commissione Ambiente della
Camera dei Deputati. Inoltre 26 librerie Coop hanno preso parte alla campagna di
comunicazione Promise insieme con i punti vendita previsti da progetto con un’iniziativa
realizzata nella prima settimana di novembre. Per l’occasione è stata creata una locandina ad
63
hoc, è stato trasmesso il video e distribuiti 20.000 opuscoli. Inoltre alcune librerie hanno
organizzato degli eventi sul tema del consumo sostenibile, come letture e d animazioni per
ragazzi con importanti effetti moltiplicatori nel piano di comunicazione del progetto
PROMISE.
Da segnalare l’iniziativa realizzata da Regione Liguria, Regione Lazio e Confindustria
Liguria nell’ambito della fiera Compraverde 2011 di Cremona: per garantire un’adeguata
visibilità al progetto nell’ambito dell’appuntamento annuale dedicato agli acquisti verdi della
pubblica amministrazione è stato allestito uno stand dedicato a PROMISE e finalizzato alla
diffusione dei messaggi e dei prodotti di comunicazione.
Confindustria Liguria e Genova hanno organizzato un‘iniziativa aggiuntiva all’interno del
Festival della Scienza 2012 rivolta ai cittadini ed in particolare alle scuole. L’attività, che
prevedeva la simulazione di prove d’acquisto ecologiche attraverso i marchi ambientali, ha
avuto un successo notevole: la sede è stata visitata da oltre 5.000 persone (per 2/3 studenti) ed
è risultata essere il secondo polo per quantità di accessi dell’intera manifestazione.
Regione Liguria in aggiunta a quanto previsto da progetto ha partecipato con uno stand
dedicato al progetto anche alla Fiera Compraverde 2012. Inoltre i referenti di Regione Liguria
hanno preso parte alle attività di Terrafutura 2012 presentando i contenuti di PROMISE in
occasione dei festeggiamenti per il ventennale del programma LIFE; i messaggi del progetto
sono stati diffusi anche in occasione delle edizioni 2011 e 2012 del Forum dell’Ambiente
organizzato dal Dipartimento Ambiente di Regione Liguria e durante il seminario “la
sostenibilità ambientale e sociale negli appalti. Buone pratiche e prospettive future”(18
maggio 2011, Genova).
Infine Regione Lazio ha valorizzato il progetto nell’ambito dei workshop “Green Week
satellite events” a Roma (19 maggio 2011) e più in generale, nell’ambito di un impegno
portato avanti negli anni rispetto al tema della sostenibilità ambientale, ha preso parte
all’edizioni della Fiera Compraverde del periodo 2007-2011.
Si riporta di seguito un elenco che riassume i principali strumenti di comunicazione e
divulgazione utilizzati, l’impostazione grafica degli stessi è stata predisposta sulla base delle
indicazioni di comunicazione previste dal regolamento LIFE:

Depliant generale sul progetto (inviato in allegato al Mid Term Report)

Notice board (si veda azione F2)

Brochure rivolte ai consumatori (si veda azione C5)

Brochure rivolte ai produttori (si veda azione C3)

Linee guida e Manuale tecnico rivolti ai distributori (si veda azione C2)

Brochure rivolta alle Pubbliche Amministrazioni (si veda azione C4)

Pannelli rivolti ai consumatori (azione C5)

Video rivolti a tutti i target (azione C5)

Sito internet www.lifepromise.it (azione F1)

Layman’s Report (azione F3)
La rassegna stampa raccolta durante il corso del progetto è disponibile sul sito di Promise al
link
64
http://www.lifepromise.it/Default.asp?Keyword=rassegna+stampa&s=pg&p=strumenti%2Ddi
%2Dcomunicazione
Per quanto riguarda i problemi incontrati si ribadisce la difficoltà derivante dagli alti costi da
sostenere per realizzare una campagna di comunicazione attraverso i media nazionali.
Ciononostante si è raggiunta un’ampia diffusione dei video realizzati grazie all’utilizzo di
differenti mezzi: da un lato è stata realizzata una campagna radio televisiva diffondendo lo
spot di progetto attraverso emittenti locali, dall’altro, per la diffusione dei video di maggiore
lunghezza, si è sfruttato internet e lo spazio dedicato ai redazionali realizzati da ERVET su
reti televisive locali oltre alle proiezioni realizzate durante gli incontri ed eventi.
5.4.2 Layman's report
Il Layman’s Report realizzato da Regione Liguria in collaborazione con tutti i partner nel
periodo settembre-ottobre 2012 è allegato al presente in versione cartacea ed elettronica, per
maggiori informazioni riguardo le occasioni di distribuzione già sfruttate si rimanda al
paragrafo 5.1 - Azione F3
5.4.3 After-LIFE Communication plan
L’After-LIFE Communication plan redatto dal partenariato è fornito in allegato al presente
report sia in versione cartacea, sia in versione elettronica. E’ disponibile inoltre la traduzione
in inglese dello stesso.
65
6. Sezione finanziaria
6.1. Spese sostenute
PROJECT COSTS INCURRED
Cost category
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Personnel
Travel
Outside assistance
Durables: total nondepreciated cost
- Infrastructure subtot.
- Equipment sub-tot.
- Prototypes sub-tot.
Consumables
Other costs
Overheads
SUM TOTAL
Total cost according to
the Commission's
decision*
720.498
28.250
380.000
Costs incurred from
the start date to
30/11/2012
775.384
31.656
394.688
250.000
38.652
1.417.400
202.144
55.765
1.459.637
%**
7,61
12 (or 3.406)
3,86
-19,14
44,27
*) If the Commission has officially approved a budget modification indicate the breakdown of the revised budget
**) Calculate the percentages by budget lines: How many % of the budgeted personnel costs are incurred by
30/11/2012
BUDGET PROMISE
(final budget is calculated without additional expenses compared to initial budget)
Cost category
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
Personnel
Travel
Outside assistance
Durables: total nondepreciated cost
- Infrastructure subtot.
- Equipment sub-tot.
- Prototypes sub-tot.
Consumables
Other costs
Overheads
SUM TOTAL
Total cost according to
Final Budget with
the Commission's initial modifications ( < 10%
Budget
-30.000€ )
720.498
733.114
28.250
31.689
380.000
394.688
250.000
38.652
1.417.400
202.144
55.765
1.417.400
%
1,75
12 (3.406)
3,86
-19,14
44,27
66
Come si desume dalla tabella sopra il budget del progetto non ha subito variazioni di rilievo;
gli spostamenti tra voci di costo sono inferiori al 10% o 30.000 € e pertanto ai sensi delle
Common Provisions non rappresentano una modifica sostanziale del budget del progetto.
Si segnala che la spesa sostenuta della voce personale per alcuni partner risulta superiore a
quanto previsto. Ciò è dovuto al carico aggiuntivo di lavoro delle risorse umane conseguenti
alla proroga del progetto di cinque mesi che ha comportato un maggiore impegno in
particolare da parte del capofila incaricato della gestione del progetto, ma altresì da parte di
tutti gli altri partner che hanno proseguito tra le varie attività anche la campagna di
comunicazione rivolta ai diversi target di progetto per tutto il 2012. Rispetto al budget iniziale
risultano inoltre lievemente incrementate le quote corrispondenti alla voce di costo “external
assistance” e “travel” imputabili alle stesse ragioni, ossia un maggiore impegno lavorativo
collegato alle azioni tecniche e alcuni viaggi aggiuntivi motivati da un incremento degli
incontri di partenariato e degli eventi di comunicazione che i partner hanno organizzato per
valorizzare il progetto ed i suoi risultati. Per quanto riguarda la voce “external assistance” è
da sottolineare lo spostamento interno tra voci di spesa di Confindustria Liguria rispetto al
budget iniziale da “other costs” ad “external assistance”, in quanto nella fase previsionale del
budget non era stata erroneamente prevista alcuna quota, resasi però necessaria per la migliore
realizzazione delle azioni tecniche.
Si evidenzia che sono state portate a compimento con le risorse finanziarie previste dal
progetto tutte le attività del progetto e in alcuni casi si è riusciti a promuovere azioni ulteriori,
ad esempio per la realizzazione di eventi di comunicazione aggiuntivi rispetto a quelli
programmati. La programmazione peraltro di queste azioni di comunicazione è stata
comunicata anticipatamente e concordata con la referente della società Timesis-Astrale. Tra le
attività aggiuntive si elenca l’attività di traduzione (caricata alla voce “external expertise” nel
budget del capofila), inizialmente erroneamente non prevista ma necessaria in particolare per
la realizzazione di estratti (executive summary) in lingua inglese dei principali documenti e
relazioni tecniche del progetto al fine di garantirne la massima diffusione.
In controtendenza all’aumento delle altre voci di costi risulta tuttavia la riduzione della voce
“other costs”. In alcuni casi infatti la stima dei costi di alcune attività è risultata superiore
rispetto ai costi previsti. Si ribadisce anche in questo caso che si è inoltre cercato di realizzare
tutte le attività previste ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione e massimizzandone
i risultati.
Infine alcuni partner hanno scelto di incrementare la quota di “overheads” rispetto a quella
prevista, rimanendo tuttavia nel limite del 7% della spesa sostenuta, come prevista dalle
Common Provisions.
In merito alle questioni portate in evidenza anche nelle note di risposta al midterm report si
precisa che sono già state inviate alla Commissione Europea le dichiarazioni IVA di ciascun
parte e il team dei certificatori delle spese hanno effettuato i controlli opportuni.
Inoltre con riferimento alle osservazioni inerenti le differenze di costo tra gli importi
preventivati a budget delle risorse di personale e i costi effettivi è da rilevare che tra la fase di
progettazione e realizzazione del progetto sono intervenuti dei cambiamenti. Il costo inserito a
budget era un semplice previsione, nel frattempo il team di progetto per alcuni partner è
cambiato (es. ANCC) o i costi delle singole risorse umane è variato nel corso del tempo.
Più precisamente, il costo del personale in fase di progettazione era stato previsto sulla base di
tariffe indicative medie e ragionevoli per la categoria di personale, il settore, il paese, il tipo di
organizzazione, esattamente come indicato nelle linee guida per i candidati. Quando è stato
scritto il progetto era stato prefigurato il coinvolgimento in organico di alcune persone, sia
67
come gruppo di lavoro sia come project manager, sulla base dei ruoli e delle funzioni presenti
in quel momento. All’avvio del progetto, tuttavia, non è stato possibile coinvolgere le risorse
previste, in parte perché ci sono stati cambiamenti organizzativi interni (es. pensionamenti). In
particolare nel caso di un partner, in fase previsionale era stato deciso di valorizzare alcuni
dipendenti dei vari distretti cooperativi a livello nazionale che compongono l’associazione e
che sono stati coinvolti nelle attività di comunicazione del progetto, in particolare nelle
attività (C2 e C5). Avendo posto però a suo tempo un quesito specifico, per definire la
questione al referente finanziario della Commissione Europea e avendo ricevuto risposta
negativa con la precisazione che solo il personale diretto può essere rendicontato, è stato
necessario modificare il gruppo di lavoro, inserendo solo risorse umane dipendenti
dell’associazione con la conseguenza di ottenere costi orari più alti (si allegata nota trasmessa
via mail, allegato 7.4.1). Tale motivazione è valida sia per i profili tecnici sia per quelli
gestionali. Per quanto riguarda più in dettaglio la figura amministrativa prevista in fase di
progettazione, le esigenze del progetto, che peraltro rappresentava la prima esperienza a
livello europeo, hanno condotto alla scelta di affidare questo compito ad una persona con
maggiore esperienza e che potesse contestualmente svolgere un ruolo di supporto al project
manager per tutta l’attività di coordinamento del progetto.
Alcune variazioni di costo giornaliero delle risorse di personale sono state registrate anche per
altri partner. In tale caso specifico la ragione è il cambiamento di retribuzione intercorsa
durante il progetto e il differente metodo di calcolo del costo orario che è sopraggiunto dal
2011. Sulla base delle indicazioni della Commissione Europea sono state prese in
considerazione non più le ore teoriche previste da contratto, bensì le ore effettive complessive
di lavoro annuali (divisore) che in tale caso specifico ha determinato un incremento del costo
orario.
E’ bene tuttavia rimarcare che sul progetto è stato caricato solo ed esclusivamente il salario
lordo complessivo di ogni dipendente di ciascun partner, escludendo altre voci accessorie non
ammesse dal Life. Con riferimento sempre a un partner specifico è da segnalare che nel file di
rendicontazione alla voce “personale” talora nell’arco dello stesso anno le persone sono state
rendicontate con importi di stipendi complessivi differenti. La motivazione di tale modifica
risiede nell’attenta e puntuale rendicontazione dei due partner che hanno provveduto a
segnalare con massima attenzione e precisione i cambiamenti che sono intercorsi nel costo di
un anno per quanto riguarda sempre e solo comunque la retribuzione ordinaria, senza
considerare importi extra, come per esempi premi o altri variabili.
Come richiesto sempre dalle note conseguenti alla consegna del midterm report, tutti i partner
hanno provveduto a compilare la rendicontazione dei “travel” con maggiori dettagli
(destinazione, data dei viaggi) per una più facile riconducibilità della missione agli eventi di
progetto. Si precisa che ciascun partner ha fatto riferimento al proprio regolamento interno
relativo alle modalità di spesa delle trasferte (es. alcuni partner hanno acquisito titoli di
viaggio tramite agenzia e pertanto può risultare che la data di fattura della spesa sia posteriore
al viaggio, semplicemente perché l’agenzia ha fatturato successivamente, come nel caso di
alcuni viaggi di Confindustria Genova mentre altri partner hanno proceduto alla spesa diretta
sostenuta dal dipendente e al conseguente, successivo rimborso).
Per quanto riguarda l’assistenza esterna specialistica del capofila, si precisa che ha svolto un
supporto o in diverse attività del progetto, sia per la gestione amministrativa e finanziaria sia
per le principali attività tecniche.
68
6.2. Sistema di rendicontazione
Tutti i partner hanno utilizzato il modello di timesheet ufficiale, scaricato dal sito del
programma Life. A partire dalla nota della Commissione Europea n. 917793 del 8/12/ 2010,
si è provveduto alla compilazione riportando per ogni mese con ripartizione giornaliera le ore
totali lavorate da ciascuna risorsa umana, suddividendole tra ore imputabili al progetto
Promise, ore lavorate per altri progetti Life e ore dedicate ad altre attività. Questo
monitoraggio puntuale ha comportato l’inserimento a fine anno delle ore totali reali lavorate,
che hanno determinato il costo reale orario, calcolato sulla base del salario annuale lordo. Per
l’ottenimento di tale costo sono state seguite le indicazioni contenute nella nota sopracitata
della Commissione Europea (annex II). I timesheet sono stati inoltre sempre datati e firmati da
ogni dipendente e dal responsabile del progetto; per quest’ultimo si è inoltre provveduto al
controllo e alla firma ulteriore di un superiore.
A supporto della rendicontazione, come giustificativi di spesa, tutti i partner hanno prodotto i
cedolini e i mandati di pagamento quietanzati dalla banca degli stipendi, nonché i modelli F24
per i contributi previdenziali (in linea con l’indicazione ricevuta durante la visita di
monitoraggio del 9/3/2012 alla presenza del desk officer finanziario).
Le fatture relative alle spese del progetto hanno riportato un chiaro riferimento alle attività e
al progetto. Inoltre sono state “annullate” apponendo un timbro di cui si sono muniti tutti i
partner riportante il nome e i riferimenti del progetto, nonché l’importo della spesa imputato
al progetto. Si segnala inoltre che in particolare per l’assegnazione di incarichi di assistenza
esterna e le spese “other costs” sono sempre state utilizzate procedure di selezione e massima
trasparenza, ai sensi della normativa nazionale, interna all’ente e talora per scelta del singolo
partner a criteri di evidenza pubblica ancora più rigorosi.
6.3. Accordi di partenariato
Il capofila, Regione Liguria, ha monitorato costantemente l’avanzamento finanziario del
progetto. Ha chiesto a tutti i partner aggiornamenti periodici trimestrali. Ciascun partner,
tramite il referente finanziario ha dunque inviato la rendicontazione ogni tre mesi mostrando
l’avanzamento della spesa. Inoltre periodicamente il capofila ha raccolto tutta la
documentazione contabile a supporto della rendicontazione (timesheet, stipendi, incarichi,
fatture, quietanze di pagamento ecc.), controllando le modalità di effettuazione e registrazione
delle spese di ogni partner e dando le informazioni necessarie per procedere in linea con le
Common Provisions ed i regolamenti comunitari. Il partenariato è sempre stato informato
delle situazione aggiornata, in particolare in occasione dei Comitati di Pilotaggio o con
comunicazioni tramite posta elettronica. Con tale modalità non sono mai state registrate
particolari difficoltà finanziarie della gestione finanziaria dell’intero progetto.
Regione Liguria ha inoltre provveduto a versare le quote di finanziamento dovute a ogni
partner a seguito del ricevimento degli importi dovuti da parte della Commissione Europea.
Sono state pagate due tranche: la prima iniziale pari al 40% del finanziamento Life all’avvio
delle attività di tutti i partner che hanno fornito un’attestazione in merito, autorizzata e
liquidata (decreto regionale n… 2010), la seconda successivamente all’approvazione da parte
della Commissione Europea del Mid Term Report e al versamento al capofila dell’importo
pari al 30% del finanziamento Life complessivo (decreto regionale … del 2012).
I rapporti tra i partner sono stati regolati ai sensi delle previsioni del Partnership Agreement.
69
6.4. Report/dichiarazione dell’Auditor
Il report è consegnato alla Commissione Europea e resta depositato agli atti del progetto del
capofila.
70
71