Report finale di progetto
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Report finale di progetto
Version of 18/06/2007 ALF LIFE Project Number <LIFE08 INF/IT/312> FINAL Report Covering the project activities from 01/01/2010 to 30/11/2012 Reporting Date 28/02/2013 LIFE+ PROJECT NAME or Acronym <Promise> Data Project Project location Italy Project start date: 1/1/2010 Project end date: 30/6/2012 Extension date: 30/11/2012 Total Project duration (in months) 30 months Extension months 5 months Total budget € 1.417.400 EC contribution: € 708.700 (%) of total costs 50% (%) of eligible costs 50% Data Beneficiary Name Beneficiary Regione Liguria Contact person Dott. Schena Gaetano Postal address via D’Annunzio 111, 16121 Genova, Italy Visit address via D’Annunzio 111, 16121 Genova, Italy Telephone 0039 010 5485596 phone mobile 0039 3357607966 Fax: 0039 010 5488425 E-mail [email protected] Project Website www.lifepromise.it 1 1. Indice 1. 2. Indice .................................................................................................................................. 2 Executive Summary ........................................................................................................... 3 2.1 Introduzione ............................................................................................................... 3 2.2 Il progetto Life+ PROMISE ....................................................................................... 3 2.3 Analisi dei benefici a lungo termine........................................................................... 6 2.4 Aspetti finanziari ........................................................................................................ 6 3. Introduzione ....................................................................................................................... 7 4. Aspetti amministrativi ........................................................................................................ 9 4.1 Descrizione del sistema di gestione ........................................................................... 9 Azione A1 –Gestione del progetto ................................................................................... 13 Azione A2 –Monitoraggio del progetto ........................................................................... 13 Azione A3 – Audit esterno ............................................................................................... 15 Azione A4 – Piano di Comunicazione After-LIFE .......................................................... 16 4.2 Valutazione del sistema di gestione ......................................................................... 16 5. Aspetti tecnici ................................................................................................................... 18 5.1 Descrizione attività ................................................................................................... 18 n.b: nella valutazione dei costi sono state escluse le spese generali (overheads). ........... 18 Azione B1 – Indagine sul livello di consapevolezza ........................................................ 18 Azione C1 - Elaborazione del piano di comunicazione ................................................... 21 Azione C2 – Strategia di comunicazione per i distributori .............................................. 23 Azione C3 – Strategia di comunicazione per i produttori ................................................ 25 Azione C4 – Strategia di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni .................. 29 Azione C5 – Strategia di comunicazione per i consumatori ............................................ 32 Azione E1 – Monitoraggio dell’efficacia del piano di comunicazione ............................ 38 Azione E2 – Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali ............... 43 5.2 Valutazione............................................................................................................... 45 5.3 Analisi dei benefici al lungo termine ....................................................................... 54 5.4 Disseminazione ........................................................................................................ 57 5.4.1 Disseminazione: panoramica per attività ................................................................ 57 Azione F1 – Sito web ....................................................................................................... 57 Azione F2 – Pannelli informativi LIFE+ ......................................................................... 58 Azione F3 – Layman’s Report ......................................................................................... 58 Azione F4 – Open Group ................................................................................................. 59 5.4.2 Layman's report ....................................................................................................... 65 5.4.3 After-LIFE Communication plan ............................................................................ 65 6. Sezione finanziaria ........................................................................................................... 66 6.1. Spese sostenute .............................................................................................................. 66 6.2. Sistema di rendicontazione............................................................................................ 69 6.3. Accordi di partenariato .................................................................................................. 69 6.4. Report/dichiarazione dell’Auditor................................................................................. 70 7. Annnexes ..................................................................Errore. Il segnalibro non è definito. 2 2. Executive Summary 2.1 Introduzione Il presente report descrive le attività realizzate dall’inizio del progetto secondo gli obiettivi ed i risultati attesi, segnalando le eventuali criticità ed opportunità incontrate e gli adattamenti realizzati di conseguenza. La relazione contiene inoltre la rendicontazione complessiva delle spese sostenute e la descrizione degli aspetti amministrativo/finanziari più rilevanti. Il materiale inviato si riferisce nello specifico al periodo 01/10/2011 – 30/11/2012 in quanto i documenti relativi al periodo precedente erano stati inviati in allegato rispettivamente all’Inception Report (inviato in data 30/09/2010) ed al Mid-Term Report (inviato in data 23/11/11). Inoltre per facilitare la lettura del documento sono state inserite, a conclusione della descrizione di ciascuna azione progettuale (capitoli 4 e 5), tabelle riassuntive dei risultati raggiunti che contengono link diretti al materiale disponibile nel sito internet di progetto www.lifepromise.it. Si segnala che la data di conclusione del progetto (30/11/2012) è stata posticipata di cinque mesi rispetto alla data inizialmente prevista a seguito della richiesta di proroga presentata. 2.2 Il progetto Life+ PROMISE Il progetto PROMISE – LIFE+ Informazione e Comunicazione, partito a gennaio 2010, è stato promosso da Regione Liguria (beneficiario coordinatore), Regione Lazio, ANCC Coop, ERVET, Confindustria Liguria e Confindustria Genova ed ha perseguito gli obiettivi seguenti: - definizione di strategie e strumenti di comunicazione che incidano sugli stili di vita dei cittadini, sulle scelte dei produttori, dei consumatori e delle pubbliche amministrazioni, cercando di ridurre l’impatto dei prodotti durante il loro ciclo di vita, - aumento della consapevolezza in termini di impatto ambientale dei prodotti di consumatori, rivenditori, produttori e amministrazioni locali, in linea con le priorità dell’Italia per il 2008; - sperimentazione di un insieme di strumenti di comunicazione e di coinvolgimento a livello locale per definire una strategia eventualmente trasferibile anche in un modello nazionale o europeo in linea con “Piano d’Azione europeo per la produzione e il consumo sostenibile e per la politica industriale sostenibile” (COM/397/2008/CE) - aumento degli acquisti verdi presso le Pubbliche amministrazioni - divulgazione della conoscenza dei marchi ecologici presso i consumatori, i rivenditori e, i produttori e le amministrazioni locali, secondo le priorità dell’Italia per il 2008. - valorizzazione dell’impegno ambientale delle aziende che hanno adottato iniziative e percorsi di sostenibilità (attraverso l’adozione di tecnologie pulite, le certificazioni e le eco etichette). Per il raggiungimento degli obiettivi elencati il partenariato ha realizzato le seguenti azioni: Azione A1 - attività di “Gestione del progetto” coordinate dal capofila: predisposizione e firma del Partnership Agreement, delle integrazioni e controllo dell’applicazione di tutti gli obblighi contrattuali nell’arco della vita del progetto, organizzazione degli incontri di partenariato (Administrative and Technical Steering Committee), degli eventi di comunicazione e diffusione. Redazione ed invio dell’Inception Report e del Mid-term 3 Report, predisposizione della documentazione finanziaria e di tutte le relazioni previste dal programma Life; Azione A2 - “Monitoraggio e Avanzamento”: gli incontri del Comitato di Pilotaggio si sono svolti regolarmente con cadenza semestrale (7 eventi in totale) e hanno permesso al capofila di monitorare il corretto andamento delle attività del progetto. Sono stati effettuati tre incontri di monitoraggio: 3 marzo 2011 alla presenza delle referente della società Astrale-Timesis e 9 marzo 2012 con la partecipazione di Timesis Astrale e dei referenti tecnici e finanziari per il progetto Promise della Commissione Europea, 9 gennaio 2013 (a progetto concluso) con la referente della società Astrale –Timesis. Azione A3 - External Audit: il capofila ha selezionato attraverso procedura di evidenza pubblica una società di revisione dei conti per il controllo delle spese rendicontate da tutti i partner del progetto al fine di ottenerne la certificazione ai sensi delle regole nazionali, del regolamento Life e del Common Provisions. Azione A4 - After Life Communication Plan: allegato al presente documento vi è il capitolo dedicato alle azioni di comunicazione che i partner si sono impegnati a realizzare per divulgare sia il progetto sia i risultati più rilevanti oltre la data conclusiva. Tale impegno è stato assunto anche dalle “reti” rappresentanti i quattro target: produttori, distributori, consumatori e pubbliche amministrazioni create nel corso del progetto e coinvolti nelle iniziative di sensibilizzazione e comunicazione, nonché dai membri dell’Advisory Committee. Si qualificano come reti l’insieme di collaborazioni instaurate con soggetti interessati al tema del progetto che si sono impegnati a divenire moltiplicatori delle informazioni del progetto (es. enti locali, associazioni di consumatori, imprese, cooperative di distribuzione sul territorio nazionale). Saranno in particolare valorizzati eventi nazionali ed iniziative di divulgazione organizzate o che prevedono la partecipazione dei partner o dei soggetti coinvolti a titolo di “open group”. Azione B1 - Indagine sul livello di consapevolezza ambientale: è stato indagato il livello di consapevolezza ambientale delle quattro categorie di stakeholders coinvolte (produttori, consumatori, distributori e PA) attraverso questionari mirati ad identificare la percezione e la reale conoscenza della tematica, degli strumenti per produrre e consumare verde (es. etichette di prodotto, procedure di GPP) e le principali criticità da superare per avviare processi di sostenibilità. Le informazioni raccolte hanno permesso di strutturare un piano di comunicazione con azioni generalizzate rivolte a tutti i target e mirate per la singola categoria. Azione C1 - Piano di Comunicazione: sulla base dei risultati dell’indagine B1 è stato elaborato un piano di comunicazione volto ad aumentare la consapevolezza degli impatti ambientali generati dai comportamenti di produzione e consumo dei quattro target. La strategia di comunicazione è stata articolata in 4 strategie differenziate (C2, C3, C4, C5) che hanno promosso sia strumenti specifici per ogni target sia strumenti di comunicazione trasversale. Azione C2 - Strategia di Comunicazione rivolta ai distributori: sono stati sensibilizzati distributori a livello nazionale tramite le reti di distribuzione dell’Associazione Nazionale delle Cooperative Coop con il supporto di materiali quali linee guida e dossier, valorizzando altresì incontri e meeting organizzati a tal fine. Azione C3 - Strategia di Comunicazione rivolta ai produttori: valorizzando la rete confindustriale sono stati organizzati nelle tre regioni partner seminari ed eventi di disseminazione e sensibilizzazione rivolte alle imprese al fine di incentivare processi di sostenibilità e il potenziamento dell’offerta di prodotti verdi. Sono state divulgate allo stesso scopo anche brochure e newsletter di approfondimento. 4 Azione C4 - Strategia di Comunicazione rivolta alla Pubblica Amministrazione: nelle tre regioni partner, Liguria, Emilia Romagna e Lazio sono stati organizzati seminari informativi sul tema del Green Public Procurement e diffusi opuscoli nei quali si è cercato di dare risposte alle carenze formative/informative emerse dall’indagine dell’azione B1. Il fine principale è stato incentivare la crescita della domanda pubblica di prodotti e servizi verdi. Azione C5 - Strategia di Comunicazione rivolta ai Consumatori: i consumatori sono stati destinatari di seminari di sensibilizzazione e forum durante i quali si sono diffusi opuscoli informativi per incrementare la consapevolezza di comportamenti di consumo sostenibile. Gli opuscoli, stampati in 300.000 copie, sono stati inoltre distribuiti presso i punti vendita Coop dell’intero territorio nazionale. I punti vendita hanno inoltre ospitato l’esposizione, sia in formato cartaceo sia tramite Radio TV Coop, dei pannelli illustrativi finalizzati a valorizzare le etichette di prodotto. Sono stati raggiunti in base alle stime di presenze a punto vendita oltre 1.300.000 persone. ANCC Coop ha utilizzato il portale Coop Ambiente per ampliare ulteriormente la diffusione delle informazioni relative al progetto e dei messaggi della campagna di sensibilizzazione al consumo responsabile. All’interno di tale azione i partner hanno altresì provveduto a predisporre strumenti trasversali rivolti a tutti gli stakeholder, in particolare, video e spot radio-televisivi del progetto e conferenze nelle diverse regioni che hanno visto l’ampia partecipazione di diversi target. Azione E1 - Monitoraggio dell’efficacia del Piano di Comunicazione: al termine della campagna di comunicazione è stata condotta una seconda indagine, strutturata in analogia alla prima e condotta tramite la somministrazione di questionari specifici per ciascun target, per valutare i risultati ottenuti attraverso le azioni C2, C3, C4, C5. Anche questa seconda indagine ha ottenuto notevoli risultati in termine di numero di soggetti raggiunti e feedback ottenuti. Azione E2 - Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali : attraverso l’indagine dell’azione E2 sono stati altresì indagati alcuni aspetti relativi al miglioramento degli impatti ambientali conseguente all’adozione di comportamenti più consapevoli dei quattro target di progetto (es. incremento del GPP e riduzione delle emissioni di CO2). Azione F1 - Sito internet di progetto: è stato creato e regolarmente implementato e aggiornato il sito internet di progetto. Nelle varie sezioni è disponibile tutta la documentazione del progetto, i link di approfondimenti ai temi principali e il collegamento ai social network quali Facebook (Promise ha una propria pagina), Flickr, Twitter, youtube. L’intento è stato infatti di sfruttare i principali canali di comunicazione mediatica. Per facilitare la fruizione dello strumento a livello europeo le pagine principali sono state tradotte in inglese rendendo disponibili inoltre gli Executive Summary dei report finali delle azioni in entrambe le versioni linguistiche. Il sito verrà mantenuto in vita e aggiornato nei cinque anni successivi alla fine del progetto, grazie all’impegno assunto da tutti i partner. Azione F2 – Life + information boards: sono stati predisposti ed esposti in tutti gli eventi di divulgazione appositi pannelli e roll-up descrittivi del progetto. I pannelli sono inoltre costantemente esposti presso le sedi di ciascun partner. Azione F3 – Layman’s report: è stato realizzato il documento (16 pagine totali) contenente le informazioni principali e i risultati più rilevanti del progetto al fine di darne la più efficace divulgazione. Pertanto è stato preferito un linguaggio più rispondente ai fini comunicativi senza tuttavia tralasciare le informazioni tecniche. Il report è stato redatto in italiano e inglese e già distribuito in occasione di tre eventi che hanno permesso la diffusione di oltre duecento copie. 5 Azione F4 – Open Group: si sono tenuti tre incontri previsti dal progetto destinati al coinvolgimento degli stakeholder appartenenti alle categorie target (produttori, PA, consumatori e distributori) a Roma il giorno 8 luglio 2010, a Genova in data 3 marzo 2011 ed a Bologna l’8 settembre 2011. Inoltre si è scelto di creare un Advisory Committee, il gruppo di esperti che i partner hanno interpellato nelle fasi più importanti del progetto. 2.3 Analisi dei benefici a lungo termine I benefici ambientali della campagna di comunicazione di Promise sono legati alla diffusione dei prodotti verdi. I risultati del progetto mostrano che i consumatori pubblici e privati possono modificare le proprie abitudini di acquisto: è stato registrato un aumento del 15% del GPP negli enti locali coinvolti, aumenti del 21% delle vendite dei prodotti verdi da parte dei distributori Coop con riduzione nelle emissioni di CO2 prodotte e nel consumo energetico. Inoltre l’esperienza condotta ha mostrato che la cooperazione di soggetti pubblici e privati finalizzata alla promozione della produzione e consumo sostenibili può dare importanti risultati: la collaborazione tra imprese ed enti pubblici è utile all’implementazione del GPP, imprese, distributori e enti pubblici possono agire attivamente per ampliare l’offerta del mercato verde, l’incontro tra consumatori e distributori così come tra cittadini ed enti pubblici promuove la diffusione di una maggiore conoscenza delle etichette ambientali e dei messaggi promozionali. 2.4 Aspetti finanziari Il progetto si è concluso con una spesa lievemente superiore al budget previsto dovuto alla proroga della durata di 5 mesi. Tuttavia non sono intercorse modifiche sostanziali dovute a spostamenti tra voci di costo superiori al 10% o 30.000. Tutti i partner si sono attenuti al budget del progetto approvato e hanno provveduto alla rendicontazione delle spese ai sensi delle Common Provisions Life. 6 3. Introduzione L’importanza degli impatti ambientali collegati alla produzione e al consumo/utilizzo dei prodotti rappresenta da tempo un elemento di attenzione da parte dell’Unione Europea e si è evoluto fino ad assumere l’accezione più ampia di “Produzione e Consumo Sostenibili (PCS)”, individuata come una sfida prioritaria per le politiche comunitarie, declinata in obiettivi precisi, tra i quali si ricordano: - Promuovere la produzione e il consumo sostenibili affrontando lo sviluppo sociale ed economico nei limiti della capacità di carico degli ecosistemi e distinguendo la crescita economica dal degrado ambientale; - Migliorare le prestazioni ambientali e sociali dei prodotti e dei processi e incoraggiare la loro adozione da parte delle imprese e dei consumatori. Nel 2008 la Commissione Europea ha emanato un Piano di Azione su "Produzione e consumo sostenibili" e "Politica industriale sostenibile" (COM CE 2008/397), il quale delinea con maggiore precisione gli strumenti sui quali puntare per raggiungere gli obiettivi: etichettatura ecologica, tecnologie pulite, appalti pubblici, consumo intelligente. Nella Comunicazione CE n. 400 del 2008 sugli “Appalti pubblici per un ambiente migliore” la Commissione propone che, entro il 2010, il 50% di tutte le gare di appalto siano verdi. Gli stimoli comunitari hanno trovato risposta a livello nazionale e locale, infatti il Ministero dell’Ambiente è impegnato nell’elaborazione di una Strategia italiana che valorizza altresì gli strumenti esistenti: LCA, EMAS, Ecolabel, GPP sono tutte sigle (purtroppo spesso criptiche), alla base delle quali si trovano azioni concrete ed esperienze di rilievo. “Gli strumenti ci sono, bisogna farli conoscere” sembra essere il messaggio di fondo. Ed ecco allora l’attenzione al sistema produttivo italiano, in particolare alle piccole e medie imprese e ai distretti, il coinvolgimento dei consumatori verso servizi, prodotti e stili di vita consapevoli, il ruolo della Grande Distribuzione e della Pubblica Amministrazione. Il gruppo di lavoro nazionale sul consumo sostenibile, coordinato dal Ministero dell’Ambiente, ha sottolineato l’importanza del ruolo del consumatore, che deve essere consapevole, responsabile e attivo. La “PROMESSA” : ridurre gli impatti ambientali dei prodotti attraverso la comunicazione. Tutti gli strumenti di politica ambientale orientati al prodotto e al consumo sono fondati su questa “promessa”: la capacità di COMUNICARE può generare un reale miglioramento ambientale. In coerenza con le politiche europee e nazionali, PROMISE si prefigge infatti di: Approfondire la conoscenza da parte dei decisori politici a tutti i livelli sulle scelte dei consumatori e sulle politiche di sostenibilità applicate dai produttori. Aumentare la consapevolezza delle scelte verdi di: - Produttori, che possono agire sui propri metodi di produzione attraverso le tecnologie pulite e le certificazioni di processo e di prodotto; - Distributori, in grado di indirizzare le scelte attraverso l’offerta dei prodotti, sia in termini di fornitura che di esposizione e informazione 7 - Enti Locali, che possono svolgere un ruolo sia di tipo didattico e propositivo sia nella veste di consumatore diretto; - Consumatori, che possono incidere con le loro scelte sul mercato ed in particolare i soggetti moltiplicatori di informazioni e conoscenze, quali i giovani, gli educatori, i componenti attivi di associazioni culturali e ambientali. Aiutare a fare conoscere cosa è un realmente “prodotto verde” senza ambiguità, evitando l’utilizzo non appropriato del termine che identifica reali virtù ecologiche di un prodotto o di un’organizzazione (greenwashing); Migliorare il dialogo tra la domanda (consumatori ed enti locali) ed offerta (produttori e distributori) e la conoscenza delle rispettive esigenze sui prodotti verdi ; Favorire la crescita professionale di produttori, distributori, Enti Locali e operatori della comunicazione e la diffusione di una cultura consapevole dal punto di vista ambientale; Identificare gli strumenti di comunicazione più “promettenti”, ovvero potenzialmente in grado di coinvolgere e convincere i consumatori e i produttori indirizzandoli verso scelte sostenibili; Sperimentare ed applicare piani concreti ed innovativi di comunicazione mirati a promuovere il cambiamento dei comportamenti di tutti gli attori del ciclo di vita del prodotto. Lo scopo di PROMISE consiste dunque nel rendere consapevoli produttori, distributori, consumatori ed enti locali, evidenziando il potere di influenza delle loro scelte e degli strumenti che le rendono possibili . I risultati a lungo termine attesi sono descritti dettagliatamente al paragrafo 5.3 8 4. Aspetti amministrativi 4.1 Descrizione del sistema di gestione Regione Liguria, beneficiario incaricato del coordinamento, è responsabile della gestione complessiva del progetto e dei rapporti con la Commissione Europea secondo quanto previsto dal Grant Agreement. L’accordo interno al partenariato è stato siglato ad inizio progetto con la definizione di un Partnership Agreement che ha coinvolto: Regione Lazio, ANCC Coop (Associazione Nazionale delle Cooperative di Consumatori), ERVET (Emilia Romagna Valorizzazione Economica Territoriale) e Confindustria Liguria. In un secondo momento poiché le attività previste da progetto richiedevano anche il coinvolgimento per competenza territoriale del personale di Confindustria Genova si è scelto di allargare il partenariato includendo anche quest’altro soggetto. Un’ultima modifica agli accordi è stata poi realizzata a seguito dell’avvenuta concessione della proroga di cinque mesi richiesta per poter dedicare un tempo adeguato alla conclusione delle azioni di comunicazione previste e quindi massimizzarne l’efficacia. Allo scopo di coordinare l’avanzamento del progetto secondo il crono programma previsto e realizzare il monitoraggio sui prodotti e risultati attesi è stato creato uno Steering Committee (Comitato di Pilotaggio) presieduto dal capofila e formato da un rappresentante di ogni partner. La tabella seguente presenta i referenti di ogni beneficiario sintetizzandone ruoli e responsabilità in merito alla realizzazione delle azioni. Beneficiario Ruolo e responsabilità nel progetto Regione Liguria Beneficiario coordinatore Responsabile azioni: A1: Project management A2: Monitoraggio dell’avanzamento del progetto A3: Audit esterno A4: Piano di comunicazione afterLIFE C5:Strategia di comunicazione per i consumatori F2: Pannelli informativi LIFE F3: Layman’s Report F4: Open Group Beneficiario associato Responsabile azioni: C1: Piano di Comunicazione C4: Strategia di comunicazione per le pubbliche amministrazioni Beneficiario associato Responsabile azioni: C1: Piano di Comunicazione C2: Strategia di comunicazione per i distributori Beneficiario associato Responsabile azioni: Regione Lazio ANCC Coop ERVET Referente Steering Committee Gaetano Schena Aldo Palombo Francesco Russo Enrico Cancila 9 Confindustria Liguria Confindustria Genova B1: Indagine sul livello di consapevolezza E1: Monitoraggio sull’efficacia del piano di comunicazione E2: Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali F1: Sito internet Beneficiario associato Responsabile azioni: C1: Piano di Comunicazione C3: Strategia di comunicazione per i produttori Beneficiario associato Responsabile azioni: C1: Piano di Comunicazione C3: Strategia di comunicazione per i produttori Simona Bertetto Guido Conforti I rappresentanti, oltre agli incontri amministrativi e tecnici previsti, hanno tenuto continui contatti per la gestione delle azioni e del monitoraggio attraverso l’uso di mail, telefono e video-conferenza. Di seguito si riporta l’organigramma completo per ciascun partner: 10 Regione Liguria - Dipartimento Ambiente Via D'Annunzio 111, 16121 Genova (www.regione.liguria.it) Gaetano Schena Dirigente Dipartimento Ambiente Stefano Bersanetti Funzionario Dipartimento Ambiente Laura Muraglia Funzionario Dipartimento Ambiente Ivana Floris Funzionario Dipartimento Ambiente Rino Dagostino Funzionario Dipartimento Ambiente Cristina Gestro Funzionario Dipartimento Ambiente Andrea Baroni Funzionario Dipartimento Ambiente Giuseppina Scavo Funzionario Dipartimento Ambiente Nadia Galluzzo Assistente al progetto di Liguria Ricerche ERVET Via G.B. Morgagni, 640122 Bologna (www.ervet.it) Responsabile Politiche ambientali e sviluppo Enrico Cancila sostenibile Erica Bellocchio Responsabile controllo di gestione Marco Ottolenghi Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile Guido Croce Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile Angela Amorusi Funzione Politiche ambientali e sviluppo sostenibile Confindustria Genova Via S. Vincenzo, 2 16121 Genova (www.confindustria.genova.it) Responsabile Area Ambiente, Territorio, Centro Guido Conforti Studi Valentina Canepa Responsabile Servizio Ambiente Resp. Servizio Contabilità generale e controllo di Olinda Cucchi gestione Marcello Bertocchi Resp. Area Amministrazione, personale organizzazione, Rapporti associativi e 11 Regione Lazio Via Rosa Raimondi Garibaldi 7 - 00145 Roma (www.regione.lazio.it) Dirigente Area Conservazione Qualità ambiente e Aldo Palombo Promozione sostenibilità ambientale Funzionario Ambiente e promozione sost. Maura Mazzei ambientale Funzionario Ambiente e promozione sost. Alessandro Drago ambientale Area Conservazione Qualità ambiente e Maurizio Calafiore Promozione sostenibilità ambientale ANCC Via Guattani 9 00161 Roma (www.e-coop.it) Francesco Russo Settore Politiche Sociali Saverio Maurizio Fiorani Amministrativo Carmela Favarulo Settore Politiche Sociali Silvia Mastagni Responsabile Ufficio stampa Antonella Cosciotti Ufficio di segreteria Confindustria Liguria Via S. Vincenzo, 2 16121 Genova (www.confindustrialiguria.it) Simona Bertetto Responsabile Relazioni Istituzionali Andrea Poggio Responsabile Internazionalizzazione e Formazione 12 Tali attività gestionali sono state realizzate in linea con le previsioni progettuali così come indicato dalle azioni di tipo amministrativo descritte di seguito. Azione A1 –Gestione del progetto Beneficiario Responsabile: Regione Liguria Descrizione Prodotto Durata prevista Gestione del progetto 35 mesi Risultati attesi Indicatori 4 rapporti sottoposti all’attenzione della CE Numero di rapporti sottoposti all’attenzione della CE Regione Liguria, beneficiario incaricato del coordinamento, ha realizzato di concerto con l’intero partenariato, complessivamente 3 report di monitoraggio che sono stati sottoposti all’attenzione della Commissione Europea. L’Inception Report è stato inviato in data 30/09/2010, il Mid Term Report in data 23/11/2011 con la situazione aggiornata al 30/9/2011, in ultimo il Final Report rappresentato dal presente documento. Era stato infatti concordato con la dott.ssa Roccato referente di Timesis durante il primo Comitato di Pilotaggio tenutosi a Genova il 04/05/2010 l’accorpamento tra il Progress Report n°1 ed il Mid Term Report e analogamente durante l’incontro di monitoraggio del 03/03/2011 era stato deciso l’accorpamento tra il Progress Report n°2 ed il Final Report. Azione A2 –Monitoraggio del progetto Beneficiario Responsabile: Regione Liguria Descrizione Prodotto Durata Monitoraggio di 35 mesi avanzamento del progetto Risultati attesi Implementazione di una procedura di monitoraggio Indicatori Numero di incontri di monitoraggio 6 incontri monitoraggio di Numero di azioni eseguite/numero Conclusione di di azione tutte le azioni previste pianificate Costo delle azioni/ costo delle azioni previsto. Durata delle azioni/durata delle azioni prevista 13 Complessivamente durante la vita del progetto (da 01/01/2010 fino al 30/11/2012 data di conclusione a seguito della proroga) sono state concluse tutte le attività previste da progetto e sono stati realizzati 7 incontri del Comitato di Pilotaggio nelle date seguenti: Kick off meeting - 28 gennaio 2010 1° Comitato di Pilotaggio – 04 maggio 2010 2° Comitato di Pilotaggio – 16 dicembre 2010 3° Comitato di Pilotaggio – 23 giugno 2011 4° Comitato di Pilotaggio – 12 gennaio 2012 5° Comitato di Pilotaggio – 05 giugno 2012 6° Comitato di Pilotaggio – 13 novembre 2012 In aggiunta alle riunioni sopra elencate sono stati realizzati numerosi incontri tecnici, talora attraverso video conferenze, finalizzati all’organizzazione delle attività ed alla definizione dei prodotti da predisporre: Bologna, 24 febbraio 2010 Videoconferenza, 24 marzo 2010 Video conferenza, 8 giungo 2010 Bologna, 9 settembre 2010 Genova, 12 ottobre 2010 Video conferenza, 17 novembre 2010 Video conferenza, 24 marzo 2011 Roma, 15 aprile 2011 Bologna, 11 maggio 2011 Genova, 20 settembre 2011 Roma, 16 febbraio 2012 Bologna, 4 luglio 2012 Bologna, 4 settembre 2012 Si sono inoltre tenuti tre incontri di monitoraggio: il 3 marzo 2011 alla presenza della referente della società Astrale-Timesis, il 9 marzo 2012 con la partecipazione di Timesis Astrale e dei referenti tecnici e finanziari per il progetto Promise della Commissione Europea ed il 9 gennaio 2013 (a progetto concluso) con la referente della società Astrale –Timesis. Relativamente alla durata delle azioni si sono rilevati alcuni spostamenti che non hanno tuttavia creato problemi sul corretto avanzamento generale del progetto. Nella tabella di seguito è possibile visionare il crono programma delle attività così come effettivamente realizzate a fronte della tempistica prevista da progetto. 14 2010 1° T A1 Project management Prevista Realizzata Prevista Realizzata 4°T 1° T 2°T 3°T 4°T Realizzata Prevista Comunicazione Realizzata C2 Strategia di comunicazione per Prevista i rivenditori Realizzata C3 Strategia di comunicazione per Prevista i produttori Realizzata C4 Strategia di comunicazione per Prevista le pubbliche amministrazioni Realizzata C5 Strategia di comunicazione per Prevista i consumatori Realizzata E1 Monitoraggio dell’efficienza Prevista dei piani di comunicazione Realizzata E2 Monitoraggio dell’impatto del Prevista progetto Realizzata F4 Open group 3°T Prevista C1 Elaborazione del Piano di F3 Layman’s Report 2012 2°T Realizzata LIFE F2 pannelli informativi LIFE + 1° T Prevista A4 Piano di comunicazione post- F1 sito web 4°T Realizzata progetto B1 Indagine sulla consapevolezza 3°T Prevista A2 Monitoraggio Avanzamento A3 Audit Esterno 2011 2°T Prevista Realizzata Prevista Realizzata Prevista Realizzata Prevista Realizzata Azione A3 – Audit esterno Beneficiario Responsabile: Regione Liguria Descrizione Prodotto Durata Regione Liguria Entro la individuerà un auditor consegna del indipendente allo scopo Final Report di certificare i costi sostenuti durante il progetto Risultati attesi Certificazioni delle dichiarazioni finanziarie dei partner Indicatori Numero di dichiarazioni di spesa certificate Il capofila ha avviato la procedura di selezione del certificatore a gennaio 2012 pubblicando il relativo avviso sul Bollettino Ufficiale di Regione Liguria. E’ stata scelta una procedura di selezione che garantisse il maggior grado possibile di trasparenza, seppur non fosse richiesta l’attivazione di una gara ai sensi del Codice degli Appalti e dei regolamenti regionali, in quanto l’importo destinato all’incarico era comunque “sottosoglia”. L’avviso pubblicato ufficialmente da Regione Liguria è stato altresì pubblicizzato ai quattro ordini provinciali dei revisori dei conti iscritti all’apposito albo. Nell’allegato tecnico è stato preventivamente reso noto il metodo di valutazione delle offerte, attraverso l’assegnazione di 15 un apposito punteggio sia all’aspetto qualitativo (in particolare all’esperienza pregressa in merito ad attività di Audit su progetti finanziati dai diversi programmi comunitari ed in particolare dal Life) sia all’aspetto economico. Azione A4 – Piano di Comunicazione After-LIFE Beneficiario Responsabile: Regione Liguria Descrizione Prodotto Durata Regione Liguria Il piano sarà elaborerà un After Life consegnato Communication Plan con il Final Report Risultati attesi Elaborazione del Piano di Comunicazione After-LIFE Indicatori Numero di azioni di comunicazione pianificate Regione Liguria in collaborazione con gli altri partner ha elaborato un After Life Communication Plan, nel quale sono state indicate diverse azioni di comunicazione che saranno portate avanti dai partner successivamente il termine formale del progetto. 4.2 Valutazione del sistema di gestione Il sistema di gestione adottato dai beneficiari è risultato efficace e non sono state riscontrate particolari problematiche. Il capofila ha costantemente monitorato l’avanzamento amministrativo-finanziario e tecnico del progetto, coordinandosi con il partner responsabile del coordinamento di ogni singola attività. Più precisamente dal punto di vista finanziario Regione Liguria ha realizzato monitoraggi a cadenza trimestrale richiedendo l’invio delle dichiarazioni di spesa realizzate unitamente ai giustificativi previsti. Le difficoltà principali legate alle procedure amministrative hanno riguardato la rendicontazione delle risorse umane dei due partner con natura di associazione. Inizialmente i partner avevano previsto di valorizzare alla voce di spesa “personale” anche l’attività dei dipendenti dei diversi distretti territoriali coinvolti attivamente nel progetto. Per una migliore definizione della questione è stato posto un quesito specifico al referente – desk officer finanziario per il progetto della Commissione Europea. A seguito alle indicazioni inoltrate via mail che hanno escluso questa possibilità, un partner ha modificato l’organigramma delle risorse umane, prevedendo la valorizzazione del lavoro dei soli dipendenti di ANCC, mentre nell’altro caso alla luce di un nuovo quesito posto con nota del 10/5/2011 e nuova risposta via mail in data 15/6/2011, visto l’impegno sul progetto, si è provveduto alla richiesta di un allargamento di partenariato. Il capofila ha pertanto proceduto domandando una prima modifica al Grant Agreement, concessa dalla Commissione Europea e conseguentemente un allargamento del Partnership Agreement. Una seconda richiesta di modifica al Grant Agreement, accordata dalla Commissione Europea, è stata richiesta per prorogare la durata del progetto di cinque mesi, garantendo una maggiore efficacia per quanto riguarda le azioni di comunicazione realizzate ed una più ampia disseminazione che ha portato importanti risultati. Dal punto di vista tecnico la maggiore difficoltà incontrata è stata legata alla realizzazione della campagna di comunicazione tramite spot radio-tv, per via dei costi di mercato dei media a livello nazionale e regionale. Tali costi non erano stati opportunamente stimati in fase 16 progettuale. Le eventuali iniziative future che saranno sviluppate dovranno richiedere una maggiore attenzione alla corretta valutazione di tale aspetto. Uno tra i maggiori punti di forza del progetto PROMISE risiede invece nella creazione di un tavolo di confronto pubblico-privato, che ha permesso altresì di realizzare un costruttivo confronto con la realtà esterna. Tale tavolo rappresentato dall’ Advisory Committee si è composto di un gruppo di esperti provenienti da diversi settori, rappresentanti le categorie dei diversi target del progetto che i partner hanno scelto di “invitare” per un contributo aggiuntivo al fine della migliore efficacia delle azioni di progetto. Grazie a tali aspetti innovativi ed alla proficua collaborazione instaurata tra i beneficiari sono stati interamente raggiunti gli obiettivi prefigurati ed in molti casi ampiamente superati. Il partenariato ha inoltre individuato alcune azioni future che potranno tener vivo l’importante tavolo di confronto attivato e proseguire pertanto in linea con gli obiettivi di PROMISE. Da segnalare l’attività di collaborazione avviata per la stesura di un protocollo di intesa tra ANCC Coop e Confindustria Liguria e l’iniziativa editoriale che i partner hanno intenzione di sviluppare in collaborazione con l’Advisory Committee per capitalizzare i risultati ottenuti con il progetto. I partner stanno inoltre valutando la possibilità di replicare le iniziative di comunicazione di maggior successo su scala europea attraverso l’individuazione di possibili ulteriori fonti di finanziamento. Ad ogni modo i partner valorizzeranno le sinergie ed i punti in comune con altri progetti od attività in corso allo scopo di proseguire con l’attività di diffusione dei risultati. 17 5. Aspetti tecnici 5.1 Descrizione attività Di seguito si riporta una descrizione dettagliata delle attività tecniche realizzate secondo quanto previsto da progetto e una valutazione indicativa dei costi sostenuti in rapporto alla spesa complessiva. Le attività di progetto di carattere amministrativo sono descritte al paragrafo 4.1 e le attività riguardanti la disseminazione sono invece riportate al paragrafo 5.4. Azione Spesa sostenuta (€) A1- Project management 91.383 A2- Monitoring project progress 94.453 A3 - External audit 12.750 B1- Awareness level survey 247.345 C1 - Communication plan elaboration 135.335 C2 - Retailers communication strategy 82.000 C3 - Producers communication 89.338 strategy C4 - PA communication strategy 93.334 C5 -Consumers communication 251.213 strategy E1 -Communication plan's efficacy 170.111 E2 - Monitoring of project's impacts 44.946 F1- Project website 24.403 F2- Life+ Information Board 1.720 F3 - Layman's report 8.000 F4 - Open group 57.274 Totale 1.403.605 n.b: nella valutazione dei costi sono state escluse le spese generali (overheads). Azione B1 – Indagine sul livello di consapevolezza Beneficiario responsabile: ERVET Descrizione Prodotto Scadenza L’obiettivo dell’azione B1 Rapporto Giugno è raccogliere tutte le indagine sul 2010 informazione utili livello di all’elaborazione del Piano consapevolezza di Comunicazione e alla definizione delle strategie nazionali e regionali per la Produzione e il Consumo Sostenibili. Risultati attesi Elaborazione di 1 rapporto di indagine sul livello di consapevolezza Riscontri: 150 enti locali 30 imprese 80 distributori 1.000 consumatori Indicatori N° riscontri/N° di questionari distribuiti N° riscontri/N° incontri organizzati 18 L’indagine conoscitiva rivolta ai 4 target, cittadini consumatori, enti locali, distributori e imprese al fine di fissare il livello di consapevolezza dei diversi attori sugli impatti ambientali collegati ai prodotti e sulle possibilità di ogni soggetto di ridurli, ha rappresentato il primo step importante del progetto. E’ stata predisposta attraverso numerosi scambi ed incontri del partenariato ed è stata implementata nel periodo gennaio-settembre 2010 (si veda crono programma presentato al paragrafo 4.1) L’importanza della fase preparatoria ha determinato un allungamento dei tempi dedicati alla definizione dei questionari con il conseguente slittamento della data prevista di conclusione dell’azione da giugno a settembre, senza tuttavia comportare ripercussioni sulle tempistiche previste per le azioni successive. E’ stato utilizzato un questionario come strumento di indagine (uno differente per ciascun target). Nella sua elaborazione si è tenuto conto delle aree di indagine peculiari di ogni target e, per valorizzare al meglio il confronto tra i risultati, sono state inserite alcune domande trasversali che consentissero di rilevare il posizionamento reciproco rispetto a stesse aree tematiche. Inoltre l’indagine è stata progettata in modo che potesse assolvere anche alla funzione formativa ed informativa dei soggetti intervistati sul tema della produzione e del consumo sostenibile. Prendendo in considerazione i risultati attesi in termini quantitativi dal progetto, sono state utilizzate per lo più domande a risposte chiuse e modalità di invio differenziate per ciascun stakeholder, in modo da rispondere a specifiche esigenze. Le modalità operative scelte e gli importanti risultati ottenuti sono presentati suddivisi per target nella tabella seguente: Categoria Risultati attesi Pubblica Amministrazione 150 Produttori 30 Consumatori 1000 Distributori 80 Modalità di invio Spedizione postale (Emilia Romagna) Spedizione via email (Lazio e Liguria) Focus group Invio tramite newsletter agli iscritti al portale e-coop Invio in formato elettronico (via mail) ai responsabili dei punti vendita Coop Risultato 156 32 6.150 (su oltre 10.000 pervenuti) 157 E’ da mettere in evidenza il numero di risposte raggiunte generalmente più alte rispetto al previsto, in particolare in modo significativo per il target dei consumatori (10.000 su 1000 risposte attese) ed anche per i distributori (157 su 80). I risultati emersi sono stati utilizzati ai fini dell’impostazione della campagna di comunicazione. In breve alcuni elementi rilevanti, ampiamente presentati nel report dell’azione (disponibile sul sito Internet del progetto www.lifepromise.it – dove è disponibile inoltre un executive summary in italiano e inglese): 19 Le pubbliche amministrazioni intervistate nelle tre regioni hanno dimostrato la diffusione del Green Public Procurement seppur in maniera ancora poco generalizzata e non per tutte le categorie di beni e servizi. Sono emerse difficoltà tecniche (es. redazione dei bandi e conoscenza degli strumenti per applicare il GPP quali marchi ed etichette) nonché la percezione di un mercato in cui l’offerta verde per alcuni settori è ancora scarsa o poco qualificata e i prezzi dei prodotti sono ancora troppo elevati. I consumatori indagati attraverso il canale della web community Coop su tutto il territorio nazionale hanno dimostrato in generale una buona consapevolezza sui problemi legati all’ambiente, ma non sempre hanno dichiarato coerenza nelle scelte di acquisto, seppur la soddisfazione per l’acquisto di prodotti verdi sia considerata alta. A tal riguardo ANCC Coop ha approfondito l’indagine creando cluster di consumatori sulla base dell’età, del sesso, del livello di istruzione e delle scelte di acquisto dichiarate. I distributori contattati su tutto il territorio nazionale della rete dei punti vendita Coop hanno dichiarato di percepire vantaggi competitivi conseguenti la commercializzazione di prodotti eco- sostenibili (crescita della reputazione aziendale, della soddisfazione e fidelizzazione del cliente). Tuttavia la loro percezione è comunque di un consumatore meno attento agli aspetti ambientali rispetto ad altri fattori. I produttori intervistati attraverso la rete confindustriale hanno dichiarato di percepire l’esistenza della domanda di prodotti verdi da parte della GDO ma scarsamente da parte della PA. Considerano pertanto le caratteristiche ecologiche di un prodotto (che collegano soprattutto al suo impatto ambientale e alla sua riciclabilità) come rilevanti ma non determinanti le scelte d’acquisto a parità di altri fattori quali ad esempio il prezzo. Nell’analisi trasversale si è cercato di rilevare la visione dei target su alcuni temi specifici (es. definizione di prodotto ecologico e la conoscenza di marchi ed etichette di prodotto) e altresì la percezione reciproca tra loro stessi (es. tra consumatori e produttori). Questa parte ha fatto emergere aspetti interessanti anche sulle dinamiche del mercato verde in quanto gli stakeholders del progetto sono altresì i principali attori della domanda e dell’offerta. La comunicazione attraverso diversi canali e strumenti è stato il principale strumento di azione utilizzato per colmare lacune conoscitive e percezioni distorte. RISULTATI ATTESI Elaborazione del report di indagine INDICATORI DI AVANZAMENTO RISULTATI OTTENUTI caricato sul sito di progetto Disponibile on line anche l’executive summary in italiano ed inglese Feedback: 150 enti Numero di 6495/11800 (156 enti pubblici,157 pubblici, 30 imprese, feedback/Numero di distributori, 6150 consumatori, 32 80 distributori, 1000 questionari distribuiti produttori) consumatori Numero di 32/5 feedback/Numero di incontri organizzati 20 Azione C1 - Elaborazione del piano di comunicazione Beneficiari responsabili: Regione Lazio, ANCC-Coop; Confindustria; Descrizione Prodotto Scadenza Risultati attesi Elaborazione del piano Piano di Dicembre Elaborazione di 1 di comunicazione comunicazione 2010 piano di comunicazione Identificazione di almeno 1 azione per target Indicatori N° piani comunicazione elaborati N° azioni per ogni target L’azione C1, incentrata sull’elaborazione del piano di comunicazione, è stata realizzata in linea con le previsioni nel periodo giugno-dicembre 2010. Questa azione è stata impostata sui risultati dell’indagine sul livello di consapevolezza (Action B1), che ha consentito di definire per tutti i target di progetto le criticità relative ad una corretta e completa percezione degli impatti ambientali collegati ai prodotti ed al proprio potere di influenza, oltre a permettere di delineare i gap di percezione esistenti tra le categorie indagate. Infatti il piano di comunicazione, oltre ad includere azioni settoriali, ha previsto azioni e strumenti trasversali che sono stati definiti anche in base alle peculiarità emerse dall’analisi trasversale rivelatasi un elemento strategico per la definizione della campagna di comunicazione. I principali risultati del confronto hanno mostrato: una sostanziale coincidenza fra le percezioni dei diversi attori sulle variabili in gioco (es.: definizione di cosa è ecologico) e sui modi per valorizzarle (es.: strumenti di comunicazione); una sottovalutazione da parte dei produttori della maturità del consumatore e della sua capacità di premiare prodotti ecologici e canali di vendita innovativi; una convergenza di opinioni nel porre attenzione agli aspetti ambientali del processo produttivo e della filiera; maggiore apprezzamento, da parte di consumatori e produttori, di aspetti ambientali legati alla quotidianità; l’importanza di supporto al consumatore nelle scelte di acquisto, in termini di stimolo e guida; gli aspetti ecologici vengono spesso associati a quelli etici e delle sicurezza nonché al tema della territorialità; una ancora sensibile prevalenza, nonostante la crescita della sensibilità ambientale, di altre variabili nelle scelte di acquisto, quali convenienza e qualità dei prodotti; l’importanza di elementi di garanzia sulle caratteristiche ecologiche dei prodotti/servizi, per favorire scelte certe, e quindi un’esigenza di maggiore chiarezza sulle certificazioni esistenti. Il Piano di Comunicazione, integrato con le indicazioni fornite dai membri dell’Advisory Committee (a tale riguardo si veda il paragrafo dedicato all’azione F4) rappresenta lo strumento di programmazione della campagna di sensibilizzazione, informazione e formazione che è stata condotta nel corso del 2011. Alcune attività che hanno avuto un 21 particolare successo sono state prolungate, grazie all’impegno dei singoli partner, anche nel corso del 2012. Per assicurare l’omogeneità di tutte le parti del piano è stata predisposta una scheda di lavoro comune a tutti i target per l’individuazione delle caratteristiche specifiche dei messaggi, degli obiettivi e degli strumenti previsti da ciascuno. Oltre alle azioni di comunicazione per i 4 target, che comprendono anche strumenti aggiuntivi rispetto a quanto previsto da progetto, sono state impostate le azioni trasversali come descritto nella tabella successiva. TARGET Distributori Produttori Pubblica Amministrazione Consumatori AZIONI Linee guida Dossier tecnico Iniziative formative Workshop Newsletter Brochure Seminari Informazione – attività degli uffici stampa Produzione di materiale di comunicazione Web area per la condivisione (strumento aggiuntivo) Mostra a punto vendita (strumento aggiuntivo) Opuscolo informativo Messaggi audio Seminari Locandine Community CoopAmbiente (ex casacoop) Newsletter (strumento aggiuntivo) Forum Conferenze rivolte a tutti gli stakeholder (azione trasversale) Video (azione trasversale) Messaggi pubblicitari (azione trasversale) Sito web e social network (azione F1) In più è stata elaborata dal capofila una brochure descrittiva del progetto. Tale prodotto è stato stampato su carta certificata FSC in 10.000 copie e ha accompagnato la distribuzione dei materiali specifici per ogni target, trattandosi uno strumento comunicativo generale e trasversale. 22 RISULTATI INDICATORI DI RISULTATI OTTENUTI ATTESI AVANZAMENTO Elaborazione di un Numero di piani Consegnato in allegato al Mid-term Report Piano di elaborati/Numero di e caricato sul sito di progetto. Comunicazione piani previsti Inoltre è disponibile nel sito l’Executive Summary del report nella versione inglese ed italiana Definizione di Numero di azioni di 3 per i distributori, 3 per i produttori, 4 per almeno un’azione di comunicazione per la PA, 12 per i consumatori comunicazione per ogni target target Il modello di piano di comunicazione, essendo il frutto di un’impostazione condivisa tra gli attori della filiera della produzione e del consumo, rappresenta altresì una proposta per il modello di piano nazionale di comunicazione per la Produzione e il Consumo Sostenibile. E’ da sottolineare inoltre che estratti dei testi dei materiali di comunicazione sono stati preventivamente sottoposti ai responsabili dei marchi e delle certificazioni trattate per richiedere l’autorizzazione all’utilizzo del marchio e per condividere i contenuti inseriti. Azione C2 – Strategia di comunicazione per i distributori Beneficiari responsabili: ANCC-Coop Descrizione Prodotto Realizzazione della Dossier strategia di Linee guida comunicazione per i distributori prevista nel Piano di Comunicazione (C1) Scadenza Dicembre 2011 Risultati attesi 3.000 dossier tecnici 2.000 linee guida Indicatori N° distributori coinvolti/ N° distributori previsti N° dossier distribuiti N° linee guida distribuite L’azione C2, che ha riguardato la realizzazione della strategia di comunicazione rivolta al target dei distributori così come definita nel Piano di Comunicazione, è stata sviluppata nei tempi previsti anche se il partner responsabile ha scelto di organizzare ulteriori incontri a gennaio 2012. La strutturazione e l’elaborazione delle Linee guida e del Dossier tecnico (rinominato in corso d’opera Manuale tecnico) sono state realizzate direttamente da ANCC Coop che si è avvalsa della condivisione con gli altri partner del progetto, attraverso il confronto costante che si è sviluppato durante le riunioni di progetto e attraverso lo scambio di documenti via e-mail. Per la redazione dei due documenti che riportano indicazioni sulle etichette di processo e prodotto, sono stati coinvolti anche i responsabili dei marchi di certificazione descritti, ciascuno limitatamente al paragrafo di interesse. I due strumenti previsti nel Piano di Comunicazione per i distributori sono stati ideati per rispondere a esigenze differenti del personale dipendente, e pertanto presentano un diverso livello di approfondimento del tema produzione e consumo sostenibile (PCS): le Linee guida, destinate al personale dirigente, forniscono informazioni dettagliate ed approfondite; il 23 Manuale tecnico è un prodotto più snello, destinato al personale dipendente dei punti vendita e delle sedi, elaborato con la finalità di trasmettere le principali informazioni. Per tale motivo l’indice dei due documenti è simile, ma differente è il livello di approfondimento con cui sono presentati i diversi argomenti. I temi comuni ai due strumenti sono: - la nota introduttiva che presenta il progetto e lo scopo del documento; - i risultati dell’indagine - l’analisi del ciclo di vita dei prodotti - i marchi di certificazione o ambiente o salute o aspetti etico sociali o trasparenza nella produzione - la gestione ecocompatibile del punto vendita: imballaggi e rifiuti, logistica, progettazione delle strutture Le Linee guida presentano alcuni argomenti aggiuntivi: - una panoramica della legislazione europea ed italiana in tema di PCS; - gli strumenti ed i criteri per impostare una corretta comunicazione “verde” al consumatore; - una riflessione sull’importanza della sostenibilità nello sviluppo della società contemporanea. Le pubblicazioni sono stampate su carta certificata FSC e le emissioni derivanti dalla produzione sono state compensate grazie all’acquisto di crediti verificati finalizzati alla realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse in India. E’ possibile visionarle sui siti web www.lifepromise.it , www.coopambiente.it . ANCC ha inoltre realizzato 2 iniziative rivolte ai responsabili della formazione delle cooperative associate a livello nazionale e 10 incontri che hanno coinvolto i capi area e i capi reparto di punto vendita, per un totale di 160 persone. RISULTATI ATTESI 3.000 dossier tecnici INDICATORI DI AVANZAMENTO Numero di dossier distribuiti 2.000 linee guida per distributori Numero di linee guida distribuite Svolgimento iniziative formative Numero di distributori coinvolti Numero di dipendenti coinvolti (si tratta di un indicatore aggiuntivo da RISULTATI OTTENUTI 4.000 dossier distribuiti in formato cartaceo e il file elettronico è caricato sul sito di progetto 4.000 linee guida distribuite in formato cartaceo e il file elettronico è caricato sul sito di progetto 8.000 2 iniziative rivolte ai responsabili della formazione delle cooperative associate a livello nazionale e 10 24 Piano di Comunicazione) incontri che hanno coinvolto capi area e capi reparto di punto vendita, per un totale di 160 persone raggiunte Azione C3 – Strategia di comunicazione per i produttori Beneficiari responsabili: Confindustria Liguria e Genova Descrizione Prodotto Scadenza Risultati attesi Realizzazione della Brochure Dicembre 1 meeting per strategia di Newsletter 2011 associazioni comunicazione per i Workshop industriali produttori prevista nel 13 workshop Piano di 50 imprese Comunicazione (C1) partecipanti ai workshop 9.000 brochure 300 newsletter Indicatori N° aziende coinvolte/ N° aziende previste N° brochure distribuite N° newsletter inviate N° workshop realizzati L’azione C3, sviluppata da Confindustria Liguria e Genova in collaborazione con ERVET e Regione Lazio, ha realizzato la campagna di comunicazione rivolta alle imprese definita dal Piano di Comunicazione. Alcuni incontri sono stati realizzati nei primi mesi del 2012, senza tuttavia aver influenzato il corretto svolgimento delle azioni successive. La strategia settoriale è stata impostata sulla base delle conclusioni emerse nell’indagine iniziale che ha mostrato l’esistenza di due principali domande di prodotti verdi: da un parte quella privata dei consumatori/cittadini e della grande distribuzione e dall’altra quella della Pubblica Amministrazione che hanno espresso precise richieste rispetto alla qualità dei prodotti e più in generale dell’offerta del mercato verde. La campagna di comunicazione, così come l’indagine iniziale ha coinvolto le imprese della rete confindustriale di Regione Liguria, Regione Lazio e Regione Emilia-Romagna alle quali sono state rivolte le seguenti attività: organizzazione di workshop in collaborazione con le associazioni imprenditoriali locali ed in alcuni casi con il coinvolgimento delle pubbliche amministrazioni predisposizione ed invio di newsletter contenenti informazioni relative ai workshop ed ai risultati del progetto realizzazione e diffusione di una brochure riguardante gli strumenti a disposizione delle imprese in un’ottica di produzione sostenibile Il dettaglio delle attività realizzate è riportato di seguito. Il 28 giugno 2011 è stato realizzato, presso la sede di Confindustria Liguria e Confindustria Genova, il meeting per le associazioni industriali (il materiale disponibile dell’incontro è stato inviato in allegato al Mid Term Report), con la partecipazione delle associazioni della provincia di Imperia, La Spezia, Savona e della federazione regionale dell’Emilia Romagna finalizzato alla illustrazione del progetto, delle attività di comunicazione da realizzare e al loro coinvolgimento nell’ organizzazione dei seminari previsti presso le sedi territoriali. L’illustrazione del progetto è stata fatta anche a rappresentanti di Confindustria nazionale e delle sedi territoriali delle regioni Lombardia, Marche, Piemonte e Toscana, permettendo quindi ampliare ad altre regioni la conoscenza e divulgazione del progetto. 25 In Liguria sono stati organizzati successivamente, in collaborazione con le associazioni aderenti a Confindustria, 8 seminari per le imprese dedicati all’illustrazione delle tematiche della produzione e del consumo sostenibile ai quali hanno partecipato 79 persone e 50 aziende. L’elenco completo è riportato di seguito: - 11 ottobre: seminario Etic Lab Green Drink (18 partecipanti di cui 6 aziende); l’iniziativa, realizzata in collaborazione con l’associazione Eticlab, che riunisce liberi professionisti e imprese, ha previsto la divulgazione del progetto anche ai non addetti lavori allo scopo di presentare il tema della responsabilità sociale d’impresa e della produzione e consumo sostenibile. - 18 ottobre: seminario con RINA (7 partecipanti di cui 6 aziende), importante società che offre alle imprese servizi di natura ambientale (es. certificazione), focalizzato sulle certificazioni ambientali al servizio della produzione e del consumo sostenibile al fine di approfondire i marchi e le certificazioni utilizzabili per veicolare una corretta comunicazione della produzione sostenibile . - 19 ottobre : seminario rivolta alla sezione alimentare di Confindustria Genova (5 partecipanti di cui 5 aziende. - 18 novembre : seminario Confindustria La Spezia con la partecipazione anche delle Pubbliche Amministrazioni (11 partecipanti di cui 3 aziende, allegati da 7.2.24 a 7.2.29) e 30 novembre: seminario Unione Industriali Savona e Pubbliche Amministrazioni (6 partecipanti di cui 2 aziende. - Questi ultimi due seminari sono stati organizzati in collaborazione con Regione Liguria, che ha presentato un approfondimento sul Green Public Procurement, e sulle opportunità di business per le aziende nel rispondere alle richieste di beni e servizi verdi provenienti dalla domanda pubblica. In tali casi occasioni sono stati anche diffusi i dati sui piani triennali di acquisti verdi approvati dalle pubbliche amministrazioni della Regione Liguria e presentate alcune esperienze in merito da parte di amministratori locali della Provincia. - 23 novembre : seminario rivolto al Club Ambiente di Confindustria Genova (18 aziende). - 23 novembre: seminario presso Confindustria Imperia (5 aziende) dal titolo “Produrre verde perché e per chi”. - 12 dicembre: seminario conclusivo Confindustria Genova (9 partecipanti di cui 5 aziende) con la presenza della dott.ssa Renata Briano, Assessore regionale all'Ambiente e sviluppo sostenibile, in cui sono state evidenziate le opportunità e i vincoli riscontrati per la crescita del mercato verde, con particolare attenzione agli acquisti pubblici verdi da parte delle Pubbliche Amministrazioni (GPP). Lo strumento principale di informazione utilizzato e diffuso nei diversi incontri è stata la brochure rivolta ai produttori realizzata nell’ambito del progetto e stampata in 9.000 copie. La stessa brochure è stata distribuita alle Confindustrie territoriali liguri, a Confindustria Emilia Romagna, alla Regione Lazio e ad Ervet per la divulgazione sui reciproci territori. La brochure rivolta alle imprese è stata diffusa anche nei principali eventi di divulgazione del progetto (es. SANA Bologna, Compraverde Cremona, Ecomondo Rimini, Forum Consumatori Genova), nonché è stata organizzata una campagna di divulgazione tramite la rivista di Confindustria Genova “Genova Impresa” verso i propri associati (n. 1.100) ed un invio specifico di 1.500 copie con il quindicinale “Ambiente e Sicurezza” del Sole 24 ore agli abbonati nella Regione Emilia Romagna, in uscita il 30 ottobre 2012. 26 La strategia di informazione e comunicazione degli imprenditori è stata inoltre realizzata, come previsto, attraverso 3 specifiche newsletter mensili inviate telematicamente da ottobre 2011 a dicembre 2011, che hanno permesso il raggiungimento di circa 2000 destinatari, inclusi gli associati delle territoriali liguri, Unindustria Frosinone, Roma e Latina, Confindustria Emilia Romagna ed i partecipanti ai seminari descritti precedentemente. Le newsletter sono state inserite nel sito di progetto, nonché nella pagina web di Confindustria Liguria, Confindustria Genova ed Unione industriali Savona. I contenuti di tale strumento sono stati definiti sulla base dei temi affrontati negli incontri. La prima newsletter ha presentato il progetto Promise e l’indagine iniziale eseguita, nonché un contributo sul sistema di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro in ambito portuale e sul valore della rete creata tra le imprese associate impegnate nell’attuazione della responsabilità d’impresa sul territorio, elaborato dagli interlocutori che hanno presenziato ai seminari. Nella seconda newsletter è stato fatto un focus sul GPP, tramite un articolo redatto da Regione Liguria, e sui criteri minimi ambientali approvati e in fase di approvazione; inoltre si è dato spazio ai contenuti divulgati presso la Fiera di Rimini “Ecomondo” presentati da ERVET, nello specifico la “rivoluzione ecoindustriale”: le tendenze del mercato della green industries. La terza newsletter ha avuto come tema chiave i marchi, le etichette e il rischio di green washing, ed ha ospitato un intervento legato alla campagna di comunicazione di ANCC Coop verso i consumatori. Inoltre quest’ultima, essendo stata inviata proprio a conclusione del ciclo dei seminari organizzati, ha contenuto un primo giudizio sulla situazione in atto e sulle possibili evoluzioni future. Per quanto permangano nicchie e rendite di posizione caratterizzate da altri fattori di successo e per quanto la crisi economica sembri valorizzare, almeno nell'immediato, modelli d'acquisto centrati prevalentemente sul prezzo, la prevalenza delle imprese ha deciso di includere la sostenibilità tra gli elementi determinanti per la valutazione della propria strategia di business. Questo accade sia per quanto riguarda i prodotti di largo consumo, sia per ciò che si rivolge al b2b e agli acquisti da parte della Pubblica Amministrazione. La concretezza dei momenti di incontro avuti con decine di imprese sul territorio regionale ha permesso di toccare con mano le difficoltà che si hanno nel vedere adeguatamente valorizzati gli sforzi delle imprese per offrire al mercato prodotti e servizi 'verdi', ad esempio per quanto riguarda i prodotti della filiera agroalimentare, ovvero per le principali categorie merceologiche comprese nei diversi piani relativi al GPP. C'è molto lavoro da fare per consolidare le relazioni tra i diversi attori in gioco, tutti ugualmente necessari affinché anche le migliori intenzioni si traducano in realtà. E' anzitutto un problema di comunicazione, in definitiva la sfida di Promise. ERVET è stata coinvolta nella realizzazione di 4 eventi dedicati ai produttori sul proprio territorio. Il primo seminario dal titolo “Acquisti verdi tra consapevolezza dei consumi, sostegno alle produzioni e corretta informazione” è stato realizzato a Ravenna il 30 settembre nell’ambito della manifestazione dedicata all’ambiente “Ravenna 2011” ed ha registrato la partecipazione di 11 imprese per un totale di 31 partecipanti. La giornata, organizzata con una doppia finalità informativa e formativa, ha visto una prima parte dedicata ad accrescere la conoscenza sul contesto normativo di riferimento per il GPP e i futuri scenari regionali ed una sessione tecnica/operativa destinata ad approfondire gli aspetti più pratici dello strumento mettendo a confronto imprese ed Enti locali già impegnati nelle pratiche di acquisti verdi. 27 Il secondo seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale del sistema agroindustriale regionale” si è tenuto il 23 gennaio 2012 a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna ed ha visto la partecipazione di 16 imprese per un totale di 36 partecipanti. L’incontro è stato focalizzato sui “criteri ambientali minimi” per il “servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari” e ha messo a confronto le pubbliche amministrazioni con i produttori allo scopo di valutare le potenzialità di sviluppo del GPP nel comparto agroindustriale. Il terzo Focus Group si è tenuto a Bologna il 22 febbraio 2012 presso la sede di ERVET. L’incontro rivolto ai produttori locali è stato focalizzato sui Criteri Ambientali Minimi per l'affidamento del "Servizio di pulizia e per la fornitura di prodotti per l'igiene" allo scopo di inviare osservazioni al documento ministeriale in bozza. All’incontro hanno partecipato 7 imprese per un totale di 16 partecipanti. Il quarto seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale in Emilia Romagna. Un approfondimento per la cooperazione sociale” è stato organizzato ERVET in collaborazione con l’Associazione ISNET associazione di rappresentanza nazionale della cooperative sociali. L’evento si è tenuto a Bologna il 23 marzo 2012 ed ha visto la partecipazione di 11 organizzazioni per un totale di 14 partecipanti . In occasione di tutti i seminari sono stati distribuiti gli opuscoli rivolti al target specifico. Anche la Regione Lazio è stata coinvolta nella realizzazione di 3 workshop dedicati ai produttori. Al fine di un maggior coinvolgimento a livello territoriale gli incontri sono stati distribuiti sul territorio cercando di coinvolgere le 5 province, programmando un evento su Roma, un evento nella zona di Frosinone e Latina ed uno per coinvolgere la zona di Rieti /Viterbo. Nonostante la tempestiva attivazione di contatti con Confindustria Lazio, le attività programmate sono slittate nei tempi per problemi tecnici organizzativi interni al sistema Confindustria, in quanto, nel gennaio 2011 è avvenuta la riorganizzazione del sistema Confindustria Lazio, divenuta Unindustria Lazio, attraverso la fusione degli industriali di Roma, Frosinone, Viterbo e Rieti. Gli eventi, inizialmente programmati per il periodo ottobre-dicembre 2011, sono slittati sino all’inizio del 2012, concludendosi a fine febbraio 2012 con il 3° seminario realizzato presso la sede dell’incubatore d’impresa di Rieti. Nonostante il lieve spostamento temporale l’esito è stato molto positivo. I tre seminari, tenutisi rispettivamente a Fiuggi, il 14 Dicembre presso il Teatro comunale, (che ha visto tra l’altro la partecipazione dell’Assessore all’Ambiente del Comune Dott. Terrinoni e del Dott. Maurizio Carboni, neo presidente di Unindustria Frosinone) a Roma presso sede della Regione Lazio, il 9 febbraio, ed a Rieti, presso la sede di Bic Lazio incubatore d’imprese il 29 febbraio, hanno visto complessivamente la partecipazione di circa 25 imprese e di circa 80 partecipanti. In occasione degli eventi sono state distribuite le brochure e altro materiale divulgativo nonché è stato proiettato il video di progetto. 28 RISULTATI ATTESI Coinvolgimento nei seminari di almeno 50 imprese 9.000 brochure per produttori 300 newsletter per produttori INDICATORI DI AVANZAMENTO Numero di imprese coinvolte/numero di imprese previste Numero di brochure distribuite Numero di newsletter inviate RISULTATI OTTENUTI 119/50 : 24 Regione Lazio, 45 ERVET, 50 Confindustria Liguria e Genova 9.000 in formato cartaceo e file caricato nel sito 3 newsletter inviate a 2080 produttori: n.1 ottobre 2011, n.2 novembre 2011, n.3 dicembre 2011 I seminari saranno Numero di seminari 15 seminari: 3 Regione Lazio, 4 ERVET, 8 organizzati: 8 da organizzati Confindustria Liguria e Genova. Confindustria Nel sito internet è disponibile il materiale Liguria e Genova, 3 degli eventi ed alcuni video degli incontri di da Regione Lazio, 2 Regione Lazio da ERVET Azione C4 – Strategia di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni Beneficiari responsabili: Regione Lazio Descrizione Prodotto Scadenza Realizzazione della Brochure Dicembre strategia di Seminari 2011 comunicazione per le PA prevista nel Piano di Comunicazione (C1) Risultati attesi 9 seminari 90 dipendenti pubblici partecipanti alla iniziative formative 10.000 brochure 2 articoli di stampa specializzata Indicatori N° PA coinvolte/ N° PA previste N° brochure distribuite N° seminari svolti N° articoli realizzati L’azione C4 è finalizzata all’implementazione della campagna di comunicazione rivolta alle pubbliche amministrazione delle regioni di riferimento (Liguria, Emilia-Romagna e Lazio) che è stata ideata nell’ambito del Piano di Comunicazione Gli obiettivi strategici delle attività di comunicazione sono stati definiti a partire dai risultati emersi dall’indagine settoriale condotta tra gli enti locali e sono di seguito sintetizzati: 1. migliorare la conoscenza degli enti in tema di GPP sotto vari aspetti: normativo, contenutistico, tecnico e procedurale; 2. superare il carattere volontaristico del GPP e sviluppare l’aspetto motivazionale sia a livello politico sia a livello tecnico; 3. favorire lo scambio di buone pratiche attraverso il networking; Per raggiungere tali obiettivi si è scelto di metter in campo gli strumenti seguenti; organizzazione di seminari formativi/informativi; realizzazione e diffusione tramite diversi canali di un opuscolo sul tema del GPP; pubblicazione di articoli su riviste specializzate. 29 Nell’ambito dell’attività strategica di comunicazione per le Pubbliche Amministrazioni, la Regione Lazio, in collaborazione con Ervet e Regione Liguria, si è occupata della stesura e realizzazione della Brochure rivolta alla P.A. in numero di 10.000 copie (prodotto allegato al Mid Term Report) - stampate su carta certificata FSC - dedicate alle attività che la Pubblica Amministrazione può intraprendere in materia di produzione e consumo sostenibili. La brochure è stata caricata sul sito del progetto e resa disponibile a tutti gli interessati. Regione Lazio ha diffuso la brochure durante gli incontri seminariali organizzati per le PA del proprio territorio, in occasione di eventi e manifestazioni inerenti la sostenibilità, nonché predisponendo un invio specifico ai 375 comuni del Lazio, alle 5 province ed agli enti parco della regione; le brochure sono state distribuite anche in occasione di altri eventi e manifestazioni regionali inerenti la sostenibilità ambientale. Per l’organizzazione dei 3 seminari indirizzati alle P.A. del Lazio, previsti per il periodo ottobre-dicembre 2011 è stato chiesto il supporto dei Parchi e Riserve Naturali che, nel Lazio, hanno rappresentato il fulcro delle politiche di sostenibilità e punto di avvio per l’applicazione del GPP. Sono state infatti scelte le sedi del Parco Riviera di Ulisse (Gaeta, 27 ottobre 2011) del Parco dell’Appia Antica (Roma, 1 dicembre 2011) e della Riserva di Nazzano Tevere Farfa (il 24 novembre 2011) per accogliere i tre eventi formativi/informativi e fornire testimonianze dirette sulle procedure di acquisti verdi, le modalità di appalto lavori servizi e forniture basate sui criteri di sostenibilità. Ai tre seminari, dedicati alla “Sostenibilità ambientale e buone pratiche per la pubblica amministrazione” hanno partecipato complessivamente circa 50 rappresentanti di enti pubblici con un numero di oltre 160 partecipanti. Sono stati inoltre dedicati alle attività progettuali due articoli di stampa specializzata: il primo “Una promessa per l’ambiente: comunicare il consumo e la produzione sostenibile con Promise” è stato pubblicato sul trimestrale d’informazione Ambientarsi, del mese di dicembre 2011 mentre il secondo “ Life Promise, per vincere la scommessa su acquisti verdi e consumo sostenibile” è stato uscito sul n. 2 di gennaio 2012 del tascabile Decoder, periodico di cultura, attualità e politica (Anno 2 numero 13) . Regione Liguria ha prestato un grande impegno alla attività di sensibilizzazione, informazione e formazione rivolta alle pubbliche amministrazioni sul tema del Green Public Procurement. Prestando particolare attenzione alle esigenze degli enti locali emerse dall’indagine iniziale e all’interesse riscontrato tra gli addetti ai lavori, ha previsto un numero di incontri superiori a quelli attesi (7 rispetto ai 3 di competenza previsti da progetto) che sono stati realizzati a Genova nelle date seguenti: 30 giugno 2011 01 luglio 2011 17 novembre 2011 1 dicembre 2011 15 dicembre 2011 14 febbraio 2012 22 febbraio 2012 L’impostazione scelta è stata quella di affiancare alle lezioni teoriche incentrate sui principi e le tecniche di GPP una parte pratica, coinvolgendo i partecipanti in simulazioni per la predisposizione di bandi verdi relativi alle categorie di prodotti o servizi di maggior interesse. 30 Pertanto si è cercato di fornire strumenti pratici che potessero aiutare e preparare gli addetti ai lavori a predisporre bandi verdi. E’ stata approfondita ad esempio la normativa attinente al GPP, la conoscenza dei criteri minimi ambientali, gli strumenti quali certificazioni di processo e di prodotto. Complessivamente sono stati raggiunti attraverso il ciclo formativo 52 addetti ai lavori appartenenti a 25 pubbliche amministrazioni (tra cui comuni, enti parco ed enti del settore regionale allargato) ai quali è stato distribuito l’opuscolo di progetto rivolto al target di riferimento ed il depliant informativo trasversale. Alcuni incontri sono stati realizzati oltre il termine previsto da progetto per tale attività (dicembre ‘11) con l’obiettivo di completare la panoramica affrontata dal ciclo formativo massimizzando i risultati dell’iniziativa. Si segnala che l’ultimo incontro (22 febbraio 2012) è stato realizzato coinvolgendo un numero ristretto di persone, tra cui di esperti e rappresentanti di alcuni enti del territorio che si occupano di sostenibilità, al fine di concretizzare i risultati raccolti durante i seminari pubblici e promuovere l’implementazione delle politiche di GPP sul territorio. Per ampliare il bacino di utenza diffondendo maggiormente le informazioni e le indicazioni utili all’implementazione del GPP, si è scelto inoltre di inviare la brochure PA a tutti gli enti locali liguri accompagnata da una lettera firmata dall’Assessore regionale all’Ambiente, sensibilizzando non solo i tecnici ma anche i decisori politici sul tema. Internamente Regione Liguria ha creato un gruppo di lavoro interdipartimentale per sensibilizzare i diversi settori sul tema del GPP ed in particolare promuovere la redazione di bandi verdi. Le attività formative sono inoltre sfociate nell’approvazione ufficiale di un modello regionale per la predisposizione del piano triennale degli acquisti verdi, previsto dalla legge regionale 31/2007. Inoltre Regione Liguria ha pubblicato sulla rivista specializzata “Appalti verdi” (edizione di aprile 2011) un articolo di presentazione del progetto dal titolo “Lo sviluppo di un mercato consapevole degli aspetti ambientali: la sfida del progetto Life+ Promise” (fornito in allegato al Mid Term Report). ERVET ha predisposto un programma di 3 seminari rivolti alle Pubbliche Amministrazioni. Il primo seminario dal titolo “Acquisti verdi tra consapevolezza dei consumi, sostegno alle produzioni e corretta informazione” è stato realizzato a Ravenna il 30 settembre nell’ambito della manifestazione dedicata all’ambiente “Ravenna 2011” ed ha registrato la partecipazione di 19 enti locali per un totale di 31 partecipanti. La giornata, organizzata con una doppia finalità informativa e formativa, ha visto una prima parte dedicata ad accrescere la conoscenza del GPP sul contesto normativo di riferimento e i futuri scenari regionali ed una sessione tecnica/operativa destinata ad approfondire gli aspetti più pratici dello strumento mettendo a confronto Enti locali e imprese già impegnate a partecipare a bandi di gara pubblici green. Il secondo seminario dal titolo “Acquisti pubblici e qualificazione ambientale del sistema agroindustriale regionale” si è tenuto il 23 gennaio 2012 a Bologna presso la sede della Regione Emilia-Romagna ed ha visto la partecipazione di 10 enti locali per un totale di 36 partecipanti. L’incontro è stato focalizzato sui “criteri ambientali minimi” per il “servizio di ristorazione collettiva e la fornitura di derrate alimentari” e ha messo a confronto le pubbliche amministrazioni con i produttori allo scopo di valutare le potenzialità di sviluppo del GPP per la fornitura di derrate alimentari nelle mense scolastiche. Il terzo seminario è stato realizzato a Bologna il 14 marzo 2012 presso la sede di ERVET. L’incontro è stato finalizzato a fornire un supporto formativo e metodologico per l’introduzione dei criteri e dei principi di Green Procurement nelle pratiche di acquisto 31 pubbliche amministrazioni regionali e ad accogliere suggerimenti e indicazioni utili per la realizzazione del Piano triennale Regionale sul GPP. La giornata formativa ha visto la partecipazione di 16 enti locali alle quali è stato rilasciato un attestato di partecipazione per un totale di 22 partecipanti. ERVET, inoltre, ha pubblicato un articolo “Acquisti pubblici verdi” nel numero di gennaio febbraio 2012 di ANCI Rivista, il periodico di riferimento dell’Associazione nazionale Comuni Italiani. In occasione delle proprie iniziative e attraverso la propria rete, ERVET ha inoltre distribuito complessivamente 1.785 brochure “La Pubblica Amministrazione con i cittadini e le imprese” oltre a 1594 leaflet generali di progetto. Si segnala che le attività sviluppate nell’ambito del progetto sono risultate a supporto dell’adozione, avvenuto ad ottobre 2012, del Piano triennale per l’applicazione del Green Public Procurement in Regione Emilia-Romagna. RISULTATI INDICATORI DI RISULTATI OTTENUTI ATTESI AVANZAMENTO 9 seminari per enti Numero di seminari 13: 7 Regione Liguria, 3 Regione Lazio, pubblici organizzati 3 ERVET. Materiale degli incontri presente sul sito. Almeno 90 Numero di dipendenti 262: 52 Regione Liguria, 165 Regione dipendenti coinvolti coinvolti/Numero Lazio, 45 ERVET nell’attività di previsto formazione Numero di 107: 25 Regione Liguria, 50 Regione enti/Numero previsto Lazio, 32 ERVET 10.000 brochure per Numero di brochure Circa 10.000 brochure distribuite. gli enti locali distribuite File disponibile sul sito 2 articoli di stampa Numero di articoli 4: 1 Regione Liguria, 2 Regione Lazio, 1 specializzata pubblicati ERVET Azione C5 – Strategia di comunicazione per i consumatori Beneficiari responsabili: Regione Liguria Descrizione Prodotto Scadenza Realizzazione della Video strategia di Dicembre comunicazione per i Messaggi 2011 consumatori prevista pubblicitari in nel Piano di TV/radio Comunicazione (C1) Seminari per i consumatori associati Forum Risultati attesi 10 seminari per consumatori associati 3 forum 60 partecipanti al forum 2 conferenze per tutti gli stakeholder 200 partecipanti alle conferenze 300.000 brochure Indicatori N° accessi al sito N° conferenze realizzate N° pannelli realizzati N° brochure distribuite N° seminari realizzati N° forum realizzati N° passaggi spot 32 Conferenza finale (giugno 2012) 300 pannelli TV/radio 3 messaggi N° TV/radio realizzati 1 video Implementazione sito web 500 accessi annuali al sito video L’azione C5 ha riguardato principalmente l’applicazione della strategia di comunicazione rivolta ai consumatori, seppur al suo interno siano stati previsti anche alcuni prodotti/strumenti di comunicazione trasversali rivolti a tutti i target. Per quanto riguarda la campagna di comunicazione rivolta nello specifico ai consumatori privati, essa ha fatto leva su due tipologie di messaggio: motivazionale/emozionale (manifesto e mostra), il cui messaggio principale è stato: Il consumatore ha un ruolo fondamentale perché attraverso le proprie scelte di acquisto è in grado di orientare il mercato, migliorando l’ambiente (la comunità nella quale vive e l’intero eco-sistema) informativo (opuscolo): La campagna di comunicazione si è posta l’obiettivo di fornire maggiori informazioni su ciclo di vita dei prodotti, marchi di certificazione ambientale e sociale e caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, ponendo in guardia il consumatore dal greenwashing Tra i numerosi strumenti destinati all’informazione dei consumatori, per quanto riguarda quelli a cura di ANCC-Coop, sono stati realizzati: i dieci Notice board/pannelli, talvolta nei documenti di progetto denominati “mostra PROMISE”, che hanno promosso la conoscenza del progetto, dei messaggi trasversali condivisi per tutti i target con un’attenzione specifica ai marchi di certificazione ambientale . Sono complessivamente stati stampati 1.458 manifesti che sono stati esposti in modalità cartacea e diffusi mediante un video presso i PdV e le Librerie Coop, come da elenco allegato . Tali materiali sono stati opportunamente modificati a seguito delle indicazioni raccolte durante la visita di monitoraggio effettuata dal referente tecnico e da quello finanziario della Commissione Europea a marzo 2012. In particolare sono stati rivisti (con la corretta esposizione di tutti i loghi) i pannelli della mostra, senza tuttavia alcun onere finanziario aggiuntivo a carico del progetto. ANCC ha provveduto a riproporli nei punti vendita tramite Radiocoop TV. È stato infatti realizzato un formato multimediale di questi pannelli che ha consentito di raggiungere un numero ancora più elevato di luoghi di diffusione della campagna e che, in particolare, è stato reso disponile nelle librerie dove non è stato possibile esporre i materiali di comunicazione realizzati e mandati in onda tramite Radiocoop per tutto il 2012, amplificando in modo importante il possibile bacino di utenza dei messaggi di comunicazione. La programmazione del palinsesto è proseguita ben oltre la durata della campagna di comunicazione e anche del progetto PROMISE stesso. Complessivamente, sulla base 33 delle presenze giornaliere presso i punti vendita, si può stimare che il numero di persone che hanno avuto modo di vedere questi pannelli sia pari a circa 1.370.000 consumatori. Sono stati rilevati i seguenti dati alla chiusura del progetto: 466.860 passaggi dei messaggi audio e video tramite Radiocoop nei punti vendita del territorio nazionale 300.000 copie di brochure, rinominata Opuscolo distribuite ai consumatori prevalentemente presso i punti vendita Coop e quindi consultabili da un numero corrispondente di famiglie. Copia di tutti i materiali è disponibile sul sito web www.lifepromise.it. . Questi strumenti di comunicazione sono stati destinati principalmente alla diffusione presso i punti vendita Coop e le librerie Coop (vedi paragrafo 5.4), nonché in tutte le iniziative rivolte ai consumatori organizzati altresì da altri partner (es. Forum dei Consumatori di iniziativa di Regione Liguria, Ervet, Regione Lazio). Anche in questo caso va sottolineato che i materiali sono stati stampati su carta certificata FSC e le emissioni derivanti dalla produzione sono state compensate grazie all’acquisto di crediti verificati finalizzati alla realizzazione di un impianto di cogenerazione a biomasse in India. Tra le attività di ANCC rivolte sempre ai consumatori è da annoverare altresì l’animazione della Community CoopAmbiente che gestisce contatti con oltre 150.000 persone. Nel corso di tutto il progetto, compresa la campagna di Comunicazione, sono state inviate 19 newsletter per un totale di 2.500.000 contatti.. Grazie al forte coordinamento dell’Associazione Nazionale ed al contributo volontario delle Cooperative associate, sono inoltre stati organizzati sul territorio nazionale 30 seminari rivolti ai consumatori per illustrare i temi della campagna, 16 di questi sono stati rivolti al target giovanile in occasione della fiera Ecomondo di Rimini del novembre 2011. Si è trattato in questo caso di momenti di animazione gestiti da figure professionali specifiche nell’ambito dei quali sono stati realizzati dei laboratori didattici per le scuole di diverso ordine e grado che hanno riguardato: PCS e marchi di certificazione per gli alunni delle elementari Percorso mirato sugli imballaggi per i ragazzi delle medie inferiori Focus su cellulari e impatto dei prodotti tecnologici per le classi superiori Anche in questo caso le attività organizzate sono state realizzate senza alcun onere finanziario aggiuntivo a carico del progetto. A tali attività si sono aggiunte le iniziative sviluppate dalle pubbliche amministrazioni coinvolte nel progetto nei confronti dei consumatori del proprio territorio. A tal riguardo Regione Liguria in collaborazione con ARPAL ha realizzato a Genova un Forum di consumatori il 28 ottobre 2011 nell’ambito del Festival della Scienza, manifestazione di respiro internazionale che si svolge con cadenza annuale a Genova. Sono state invitate all’evento tutte le associazioni di consumatori e si è cercato di raggiungere il più ampio target possibile di cittadino - consumatore. L’evento, intitolato “Se cerchi la qualità…vieni al forum dei consumatori”, è stato strutturato in due parti. La prima, focalizzata sul progetto Promise, aveva l’obiettivo di facilitare le scelte dei consumatori fornendo informazioni sulle etichette ed i marchi ambientali promossi dal progetto allo scopo di evitare 34 i rischi del greenwashing. Tale sessione ha visto la partecipazione di 39 persone tra cui una classe dell’istituto alberghiero Marco Polo di Genova. L’incontro ha poi proseguito nel pomeriggio con la sessione dedicata alla biodiversità ed ai prodotti di qualità liguri coordinata da ARPAL. Per quanto riguarda le attività coordinate da ERVET verso i consumatori, è stato realizzato a Bologna il 9 settembre 2011 il Forum dei Consumatori previsto da progetto con l’obiettivo di coinvolgere i consumatori indirizzandoli verso scelte sostenibili. L’evento che ha visto la partecipazione “Comunicare per sensibilizzare il consumatore. Iniziative e strumenti per evitare il greewashing e sostenere gli acquisti sostenibili”, ha costituito l’occasione per presentare i diversi prodotti di comunicazione elaborati nell’ambito dal progetto e dare il via alla campagna di comunicazione “PER IL NOSTRO AMBIENTE, scegli di consumare e produrre sostenibile”. In occasione degli eventi organizzati in Emilia Romagna e attraverso le proprie reti ERVET ha complessivamente diffuso sul territorio regionale 996 copie dell’opuscolo “Il potere del consumatore sulle scelte del mercato” destinato ai consumatori. L’evento di competenza della Regione Lazio è stato realizzato presso la sede istituzionale della Regione Lazio il 15 marzo 2012 ed ha visto il coinvolgimento dell’Assessorato per la tutela dei consumatori. Selezionando tra le Associazioni dei consumatori presenti sul territorio laziale, quelle in grado di agire e/ o contribuire nelle scelte d’acquisto dei consumatori, sono stati invitate oltre 30 Associazioni con l’obiettivo di diffondere e coinvolgere i consumatori indirizzandoli verso scelte sostenibili. Nel corso dell’incontro, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 8 associazioni (Federconsumatori, ADUC, Assoconsum, Adusbef, Assoutenti, Lazio lega consumatori, Ass. Centogiovani, Consumatori per l’Europa) sono stati presentati gli obiettivi della campagna di comunicazione e sottolineati i temi prioritari riguardanti il ruolo fondamentale del consumatore in grado, attraverso le proprie scelte di acquisto, di orientare il mercato e influenzare l’ambiente in cui vive. Altri argomenti trattati sono stati l’importanza delle corrette informazioni, le informazioni riguardo il ciclo di vita dei prodotti, i marchi di certificazione ambientale e sociale, le caratteristiche di sostenibilità dei prodotti, il problema del greenwashing. Entrando nel merito dei prodotti di comunicazione rivolti trasversalmente a tutti gli stakeholder, sono stati realizzati, grazie al coordinamento di ERVET, Regione Liguria e Regione Lazio, due video informativi rispettivamente di durata 7’20’’ e 2’30’’ che, giocando sul ruolo di ogni target, mettono in luce le potenzialità e gli strumenti a disposizione di ciascuno per orientare il mercato verso la sostenibilità. Dai filmati è stato estratto uno spot di 30’’ che è stato diffuso attraverso canali radio, emittenti televisive nazionali e locali delle regioni Liguria, Lazio ed Emilia-Romagna (i video realizzati sono inseriti in un dvd a parte allegato al presente report) Complessivamente si è raggiunta una diffusione mediatica molto elevata avendo totalizzato oltre 1.400 passaggi dello spot su emittenti radio televisiveai quali si aggiungono tre redazionali da 13’ dedicati alla presentazione del progetto trasmessi da un’emittente locale emiliana. ERVET, inoltre, è stato responsabile della realizzazione e della gestione del sito di progetto www.lifepromise.it. Il sito, attivato a giugno del 2010, a novembre 2012 ha totalizzato 9.265 visite per 5.417 visitatori unici con una frequenza di ritorno del 42% per un totale di 33.167 pagine visualizzate. 1.400 utenti seguono il progetto sui social network (facebook e twitter) e i 35 video prodotti nell’ambito delle iniziative di progetto contano su 754 visualizzazioni nel canale youtube. Il progetto ha previsto inoltre la realizzazione di due conferenze rivolte a tutti i target con il coinvolgimento di almeno 200 persone. La prima conferenza si è tenuta a Roma l’8 luglio 2010 contestualmente allo svolgimento del 1° Open Group di progetto (si veda azione F4) ed ha visto la partecipazione di circa 100 persone provenienti dal mondo istituzionale a livello nazionale, regionale e locale, della produzione, della distribuzione e dei consumatori oltre che delle associazioni ambientaliste. Nel corso del convegno si è svolta una tavola rotonda che ha affrontato varie tematiche collegate alla produzione e consumo sostenibile e alle scelte dei diversi attori. Dal confronto, è emersa in particolare la necessità di stabilire un dialogo e un incontro produttivo tra i diversi soggetti che rappresentano i principali target del progetto Promise. Tale discussione unitamente al primo documento di posizionamento presentato in tale occasione sono stati peraltro al centro del confronto e delle riflessioni del primo incontro dell’Advisory Committee (si veda azione F4) Una seconda conferenza prevista da progetto alla voce “conferenza finale” è stata realizzata a Genova il 6 giugno 2012 nell’ambito del Forum dell’Ambiente; manifestazione organizzata annualmente da Regione Liguria con l’obiettivo di presentare le attività realizzate ed in programma in tema ambientale. L’obiettivo principale dell’evento, che ha coinvolto oltre 30 persone, è stata la presentazione dei primi risultati emersi dall’indagine finale condotta dal progetto (si veda paragrafo dedicato all’azione E1) Si ricorda che tale conferenza finale era stata erroneamente attribuita nella scheda progettuale dell’attività C5 a Confindustria Liguria, l’errore era stato corretto in occasione dell’invio del Mid Term Report. A tale conferenza si è poi aggiunto, a seguito della concessione della proroga di cinque mesi sul termine delle attività, il convegno “Sostenibilità e Consumi tra nuovi stili di vita, orientamento del mercato e scelte di produzione” realizzato da Regione Lazio ed ANCC Coop a Roma il 3 ottobre 2012 per presentare i risultati finali dell’indagine che ha interessato complessivamente oltre 4.000 soggetti tra produttori, distributori, consumatori pubblici e privati. Al convegno, durante il quale sono stati illustrati gli elementi di convergenza tra i quattro target indagati, ha partecipato con una lectio magistralis sul come Imparare a vivere su un solo Pianeta il dott. Gianfranco Bologna, direttore scientifico e Senior Advisor WWF Italia. Una Tavola Rotonda con alcuni rappresentanti dell’Advisory Committee del progetto ha permesso poi un confronto sui punti di forza e di debolezza emersi dall’indagine, opportunità per ulteriori attività di promozione della consapevolezza ambientale di tutti gli attori operanti nel mercato. Alla giornata hanno partecipato circa 65 persone. Una quarta conferenza, evento anch’esso aggiuntivo rivolto a tutti i target, alla quale hanno partecipato 49 persone, è stata organizzata a conclusione del progetto da ERVET in collaborazione con la rete Cartesio il 7 novembre 2012 nell’ambito di Ecomondo, la più importante fiera italiana sulla sostenibilità . Sono stati riproposti in questo contesto i risultati del progetto ed in particolare dell’indagine che mostrano come le etichette ecologiche, verificate sulla base di regole certe, rappresentino una soluzione idonea ed accettabile da parte dei consumatori. La conoscenza dei marchi ecologici e degli elementi utili a distinguere tra una comunicazione veritiera ed una fuorviante non è ancora consolidata. In questa ottica, una 36 maggiore omogeneizzazione tra i diversi strumenti ed etichette testimoni della qualificazione ambientale dei prodotti italiani, può rappresentare un’iniziativa innovativa che risponde ad un’esigenza dei consumatori e che favorisce lo sviluppo del mercato di prodotti di qualità. Risultati attesi Indicatori di avanzamento Risultati ottenuti (in blu gli indicatori aggiunti nel Piano di Comunicazione) 10 seminari consumatori associati per Numero di organizzati 3 Forum consumatori per Numero organizzati di seminari 30 seminari organizzati da ANCC Coop di cui 16 rivolti alle scolaresche. Nel sito il programma delle attività formative realizzate a Ecomondo e librerie Coop forum 3: Regione Liguria, ERVET e Regione Lazio Almeno 60 Numero di partecipanti 70 partecipanti al forum 2 conferenze rivolte Numero di conferenze 4: Roma, 8 luglio 2010 – Genova, 6 giugno a tutti i target realizzate 2012 – Roma, 3 ottobre 2012 – Rimini, 7 novembre 2012 Almeno 150 Numero partecipanti 240 partecipanti alle conferenze 300.000 brochure per Numero di brochure 300.300 diffuse attraverso i PdV e durante consumatori distribuite gli incontri e disponibile nel sito 300 pannelli per Numero pannelli distribuiti 1.458 manifesti esposti in modalità consumatori cartacea oppure video presso i PdV, librerie coop, modificati secondo indicazioni emerse dall’incontro di monitoraggio e riproposti a punto vendita tramite Radiocoop TV. Numero di visitatori della 1.370.000 stimati in base alle presenze mostra giornaliere a PdV 3 radio/tv spot locali Numero di spot locali 1.417 passaggi su emittenti radio-tv e destinati a tutti i radio/televisivi 466.860 passaggi tramite Radiocoop nei target PdV del territorio nazionale 1 video per tutti i Numero di video prodotti 3 video: 7’ – 2’30’’ e 30’’ target Numero di visioni video 750 (da canale youtube promise) Numero di spettatori 407 presenti agli eventi di presentazione video Community Coop Numero utenti 150.000 persone Ambiente Numero di newsletter 19 newsletter per un totale di 2.500.000 inviate contatti 37 1 implementazione del sito internet per ogni target Almeno 500 accessi annuali al sito Numero di pagine visualizzate 33.167 Numero di utenti che ci seguono sui SN (FBTwitter) Numero di accessi al sito internet/anno 1.400 9.265 visite e 5.417 visitatori unici con una frequenza di ritorno del 42% Azione E1 – Monitoraggio dell’efficacia del piano di comunicazione Beneficiari responsabili: ERVET Descrizione Prodotto Scadenza A seguito Report Novembre dell’implementazione 2012 della campagna di Modello per il comunicazione sarà Piano di condotta un’indagine al comunicazion fine di valutare e nazionale su l’efficacia del piano di Produzione e comunicazione Consumo Sostenibili Risultati attesi Indicatori Elaborazione di Numero di un report di feedback/Numer monitoraggio o di questionari distribuiti Ricezione di feedback da: Numero di 150 enti locali, 30 feedback/Numer imprese, 80 o di meeting distributori, 1.000 organizzati consumatori Numero di Elaborazione di consumatori che un modello per il risponderanno piano di correttamente/Nu comunicazione mero di risposte nazionale sul SCP dei consumatori La seconda indagine del progetto è stata realizzata allo scopo di misurare l’efficacia della Campagna di comunicazione e informazione “X IL NOSTRO AMBIENTE scegli di consumare e produrre sostenibile” promossa e finalizzata per aumentare la consapevolezza ambientale di consumatori, produttori, distributori e pubbliche amministrazioni per rispondere alla criticità emerse dall’analisi dei dati raccolti in fase iniziale. L’azione E1 ha interessato complessivamente quasi 4.000 soggetti tra produttori, distributori, consumatori pubblici e privati confermando l’importanza (ed unicità rispetto ad iniziative analoghe) di coinvolgere tutte e quattro le categorie coinvolte nella filiera della Produzione e del Consumo. Oltre ad aver analizzato le risposte fornite dalle singole categorie è stata realizzata, sulla scia delle interessanti constatazioni emerse dalla prima indagine, un’analisi trasversale volta al confronto tra le categorie ed all’individuazione del livello di convergenza su alcuni aspetti chiave; di seguito una sintesi delle valutazioni: Tra le possibili definizioni di prodotto ecologico, l’impatto generato nel corso del processo produttivo rimane quello nettamente preferito alle altre opzioni dai consumatori e dai distributori. Ciò che si desume è una marcata maturità del mercato in merito al concetto di prodotto ecologico. L’attributo ecologico non è più associato a singole caratteristiche quale l’essere riciclato oppure l’essere privo di imballaggi, ma 38 ricomprende l’intero processo produttivo e può assumere diverse forme in relazione alle specificità del processo stesso. La risposta dei consumatori, produttori e distributori, alla domanda sulle variabili di scelta del consumatore nell’acquistare prodotti verdi mette in evidenza una rilevante coerenza fra le indicazioni offerte. Le percentuali quasi sovrapponibili segnalano che vi è una diffusa consapevolezza relativa all’importanza di alcune variabili-chiave della scelta del consumatore quali, ad esempio, il prezzo, la qualità del prodotto (ormai irrinunciabile), la sua sicurezza e il basso impatto che questo ha sull’ambiente. Il ridotto impatto ambientale risulta di maggior interesse per i consumatori rispetto a quanto percepito dai produttori e distributori anche se tale differenza si è ridotta rispetto alla precedente indagine. Sul tema dell’impiego delle certificazioni di qualità ambientale e sociale nelle campagne di comunicazione rivolte ai consumatori e della loro incidenza sulle relative scelte di acquisto le risposte dei diversi attori evidenziano divergenze più o meno significative. In particolare si riscontrano scostamenti consistenti tra le indicazioni offerte dalle Pubbliche Amministrazioni e quelle delle altre due categorie (consumatori e distributori). Emerge una scarsa valorizzazione di tali strumenti nelle campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini ad un consumo sostenibile da parte degli Enti pubblici intervistati, sia pure in miglioramento rispetto al 2010. Per quanto riguarda l’impostazione dell’attività, ERVET partner responsabile dell’azione ha coordinato l’indagine complessiva elaborando la metodologia di riferimento in modo da rendere comparabili i risultati con la prima indagine B1 e per monitorare l’impatto complessivo del progetto. Indagine Pubbliche Amministrazioni L’indagine rivolta alla P.A. è stata condotta con il supporto di una piattaforma on-line attraverso la quale gli enti hanno provveduto autonomamente a registrarsi e ad inserire le risposte ai quesiti previsti. Ogni partner ha gestito direttamente la fase di invito alla compilazione per quanto riguarda gli enti locali del proprio territorio mettendo a disposizione un numero di help desk telefonico in aggiunta alla segreteria di supporto tecnico offerta da ERVET. Regione Lazio, per il proprio territorio, ha inviato tramite posta elettronica la richiesta di compilazione del questionario on-line, ed il link tramite cui accedere, a tutti i comuni del Lazio, alle 5 province ed agli Enti parco regionali facenti capo ad ARP (Agenzia Regionale Parchi). Nell’invito, rivolto direttamente a sindaci, presidenti delle province e direttori dei parchi, è stato richiesto di collaborare individuando all’interno del proprio ente, un referente tecnico in grado di rispondere alle domande presenti nel questionario. Su un totale di oltre 350 inviti (mail) hanno risposto al questionario 46 enti. ERVET ha spedito a 357 PA (348 comuni e 9 province) l’invito alla compilazione del questionario on-line tramite lettera del Direttore Generale Ass.to Ambiente della Regione Emilia-Romagna. Le attività di indagine verso il target PA sono state condotte secondo lo schema condiviso con la Regione Emilia-Romagna. Regione Liguria ha contattato tramite l’invio di una lettera a firma dell’Assessore regionale all’Ambiente i comuni, gli enti parco e le province del proprio territorio. Rispetto ad un numero complessivo di 249 enti liguri contattati, 76 risultano aver completato la registrazione 39 al portale on-line preliminare alla compilazione del questionario, di cui 69 risultano aver fornito le risposte richieste. Complessivamente a fronte di tutti gli enti pubblici invitati a partecipare 154 si sono registrati sul sito web appositamente predisposto conformemente all’obiettivo fissato (150). Per ragioni qualitative e/o di parziale incompletezza i questionari validi sono risultati 127. Indagine Produttori L’indagine rivolta al mondo dei produttori è stata realizzata da ERVET, Regione Lazio, Confindustria Liguria e Genova, i quali hanno gestito per il relativo territorio di competenza l’invio della richiesta di compilazione del questionario. Le imprese coinvolte nell’indagine sono risultate 37, rappresentate in prevalenza da micro e piccole imprese rispetto alle medie e grandi appartenenti ad oltre 10 categorie merceologiche. Nel dettaglio ERVET ha spedito 420 questionari via e-mail. La comunicazione è stata accompagnata da lettera del Direttore Generale Ambiente della Regione Emilia - Romagna. Il bacino privilegiato comprendeva i partecipanti alle iniziative di formazione/informazione della campagna Promise e gli interlocutori delle reti regionali (certificate EMAS ed Ecolabel; fornitori presenti sul sito www.tecnologiepulite.it e referenti aziende Osservatorio green economy regionale). All’indagine hanno risposto 17 imprese locali. Regione Lazio ha rivolto la somministrazione del questionario alle imprese produttrici del proprio territorio appartenenti ai settori industriali già oggetto dell’indagine dell’azione B1 nonché a coloro che hanno partecipato alle attività seminariali organizzate nel corso della campagna di comunicazione. La richiesta di compilazione è stata rivolta telefonicamente o tramite contatto diretto alle imprese produttrici, accompagnata da un servizio di supporto telefonico. A seguito di ciò sono stati raccolti 12 questionari provenienti da imprese locali. Confindustria Liguria e Genova hanno utilizzato per la distribuzione del questionario le proprie mailing list costituite durante le fasi del progetto e le liste delle aziende associate a Confindustria Genova delle seguenti sezioni: tessili; chimici e farmaceutici; industrie alimentari; settore terziario - sottosezione igiene; Saet - automazione elettronica e telecomunicazioni; cartai, cartotecnici, editori e grafici. Inoltre Confindustria Liguria ha attivato i propri canali di rete ed ha distribuito il questionario alle Confindustrie di Imperia, La Spezia, Savona, Emilia Romagna e alle associazioni di categoria Federalimentare ed Assocarta. Al termine dell’indagine sono stati ricevuti 8 questionari correttamente compilati che insieme a quelli raccolti direttamente da ERVET e da Regione Lazio sono stati oggetto dell’elaborazione dei dati conclusivi. Indagine Consumatori e Distributori Anche l’indagine rivolta al target consumatori si è proposta di rilevare nuovamente il livello di consapevolezza in merito al tema della produzione e del consumo sostenibili, a poco più di un anno di distanza dalla realizzazione della prima indagine. Considerati i target quantitativi previsti dal progetto (1.000 consumatori), la scelta è stata anche in questo caso, come per la prima indagine ed in analogia con gli altri target, quella di utilizzare un questionario a risposte chiuse. 40 L’indagine condotta nella fase E1 ha adottato la medesima metodologia utilizzata nella prima fase: il questionario realizzato è stato inviato mediante una newsletter agli iscritti al portale Coop, ovvero a soggetti che negli ultimi anni sono stati coinvolti da Coop in una serie di progetti di sensibilizzazione in merito al tema della sostenibilità. Si è ritenuto pertanto opportuno utilizzare questa popolazione di riferimento (analogamente a quanto fatto con la prima indagine nel 2010) perché questi rappresentano un interessante spaccato dei consumatori, si tratta in particolare di un campione rappresentativo di chi è interessato al consumerismo eco-sostenibile: da questo punto di vista l’indagine ci fornisce utili indicazioni di quali sono le opinioni di chi è già ‘avanti’ su questi temi, opinioni che possono essere considerate importanti per osservare il fenomeno basandosi sul giudizio di chi lo ha ‘sposato’, vi partecipa attivamente e può quindi valutarlo criticamente. Dai dati che sono stati raccolti, e soprattutto i risultati ottenuti tra chi ha partecipato a entrambe le indagini (quella relativa alla azione B1 e quella dell’azione E1), emerge che nel corso dei 18 mesi di realizzazione della campagna di comunicazione è stata effettivamente raggiunta una maggiore consapevolezza ed una maggiore pratica consumeristica dei prodotti ecosostenibili. Il questionari compilati in questa fase di indagine sono stati 3.607 rispetto al target di 1.000 previsti. Lo strumento di indagine si può suddividere in due parti principali: una prima va ad indagare il livello di efficacia della campagna di comunicazione in termini di effettivo miglioramento dei comportamenti eco-sostenibili nelle scelte d’acquisto. Una seconda rappresentata da un gruppo di domande di controllo rispetto alla conoscenza dei marchi e delle certificazioni sulle quali ha puntato la campagna di comunicazione. Il criterio di inclusione impostato per decidere quali osservazioni conservare era che ogni questionario dovesse avere non più di 10 missing nel gruppo di variabili relative al primo gruppo di domande. Alla fine di questo percorso, il dataset su cui sono state svolte le analisi è costituito da 2.658 osservazioni. Anche per quanto riguarda l’indagine rivolta ai distributori la metodologia è stata la medesima della fase B1, con l’unica differenza dell’utilizzo di questionari su supporto informatico piuttosto che cartaceo: il questionario è stato inviato in formato elettronico (via mail) ai responsabili dei punti di vendita. Nella comunicazione inviata era riportato un link attraverso il quale era possibile compilare in forma del tutto anonima lo strumento di indagine. I dati sono stati in questo modo raccolti in un database sul quale si è poi proceduto alle elaborazioni. In analogia con quanto previsto per la fase B1, anche in questo caso, l’obiettivo principale della rilevazione è stato quello di capire, innanzitutto, il livello di consapevolezza dei distributori sulle tematiche dell’eco-sostenibilità ed in particolare la conoscenza delle più importanti e note certificazioni e marchi; in secondo luogo, conoscere come i distributori interpretano e valutano le scelte di acquisto dei consumatori; ed infine ottenere una valutazione in merito all’efficacia degli strumenti e strategie di comunicazione/informazione utilizzate per accrescere la consapevolezza sia dei consumatori che degli stessi distributori sui prodotti a basso impatto ambientale; il tutto verificando se e in che misura le strategie di promozione e valorizzazione attuate all’interno dei punti vendita per i prodotti eco-sostenibili sono stati più o meno efficaci per condizionare le abitudini di acquisto dei consumatori indirizzandole verso scelte più eco-sostenibili. Il target previsto dal progetto era quello di 80 responsabili di punto vendita. I questionari pervenuti nell’arco temporale di circa un mese sono 190, ben più del doppio, a testimonianza dell’interesse rappresentato dalle tematiche indagate per il target dei distributori. 41 Al di là del raggiungimento del target quantitativo previsto dal progetto sia per i consumatori che per i distributori, si possono avanzare alcune considerazioni di sintesi relativamente all’indagine condotta verso i due target, riportate nel dettaglio nel Rapporto “Comunicazione e sostenibilità delle produzioni e dei consumi – Monitoraggio efficacia del piano di comunicazione e degli impatti del progetto sui problemi ambientali”. In primis è da evidenziare il successo della campagna, in termini di partecipazione e coinvolgimento sia dei consumatori e distributori; inoltre la pratica di acquisto di prodotti eco-sostenibili in ascesa e c’è una diffusa valutazione positiva degli strumenti utilizzati nella campagna di comunicazione da parte dei consumatori e dei distributori. In particolare per quanto riguarda l’obiettivo dell’indagine è stato riscontrata una relazione diretta tra il buon risultato finale in termini di efficacia degli strumenti utilizzati e coinvolgimento nella campagna, nonché il successo della comunicazione effettuata sui marchi. I dati prodotti nelle indagini per le diverse categorie sono disponibili nel Rapporto “Comunicazione e sostenibilità delle produzioni e dei consumi – Monitoraggio efficacia del piano di comunicazione e degli impatti del progetto sui problemi ambientali” caricato sul sito di progetto sia nella versione estesa che come Executive. In allegato al report finale dell’azione è inoltre disponibile un’analisi effettuata sull’andamento dei principali marchi di prodotto e certificazioni presi in considerazione dal progetto nelle regioni partner (Emilia Romagna, Lazio e Liguria) valutando il trend nel periodo della campagna di comunicazione 2010-2012. Nello specifico i marchi e le certificazioni analizzati sono stati: ISO 14001:2004, EMAS III, SA 8000, OHSAS 18001, PEFC, FSC, Ecolabel, EPD, Biologico. Nella lista non sono stati inseriti: - la Carbon footprint, e la Water footprint, poiché attualmente in Italia non è stato ancora definito un approccio volontario di riferimento; - i marchi legati alla territorialità dei prodotti, quali DOP, IGP, STG, DOC, DOCG e IGT, poiché non in grado di fornire garanzie sotto il profilo della sostenibilità e di stimolare l’innovazione. Inoltre nell’ambito dell’azione E1 è stato redatto il modello per il Piano di comunicazione nazionale su Produzioni e Consumi Sostenibili (SCP). Il documento ha la finalità di mettere a frutto i risultati delle strategie e degli strumenti utilizzati nell’ambito della campagna di Promise per fornire un supporto alla Strategia italiana per il consumo e la produzione sostenibili. Allo scopo sono stati forniti alcuni principi guida per comunicare produzioni e consumi sostenibili abbozzati nella fase di preparazione delle strategie di comunicazione del progetto PROMISE e verificati in occasione della campagna di sensibilizzazione condotta negli anni 2011 e 2012. 42 RISULTATI ATTESI Elaborazione di un report INDICATORI DI AVANZAMENTO RISULTATI OTTENUTI Elaborato e caricato nel sito di progetto. Disponibile inoltre l’Executive Summary in italiano ed inglese Feedback: 150 Numero di 154 enti pubblici, 37 pubbliche feedback/Numero di imprese, 3.607 consumatori, amministrazioni, 30 questionari inviati 190 distributori imprese, 80 distributori, 1.000 consumatori Elaborazione di un Formulate delle indicazioni Modello per il Piano per l’elaborazione del Piano nazionale di nazionale di Comunicazione Comunicazione sulla sulla PCS Produzione e Consumo Sostenibili Azione E2 – Monitoraggio dell’impatto del progetto sui problemi ambientali Beneficiari responsabili: ERVET Descrizione Prodotto Scadenza Sarà condotto un Report di Novembre monitoraggio su monitoragg 2012 alcuni dei principali io aspetti legati all’intero ciclo di vita dei prodotti di largo consumo Risultati attesi Indicatori Elaborazione di un report di Tonnellate monitoraggio packaging Incremento di almeno il 5% del GPP nelle pubbliche amministrazioni coinvolte dalla campagna di comunicazione di Tonnellate di rifiuti prodotti Emissioni di CO2 relative alla fase di Incremento di almeno il 2% produzione e dei prodotti verdi offerti dai trasporto distributori coinvolti dalla campagna di comunicazione Consumo di Incremento di almeno il 2% energia durante dei prodotti verdi venduti la fase di dai distributori coinvolti produzione dalla campagna di comunicazione Consumo d’acqua durante Adozione di eco design per la fase di almeno 2 prodotti di produzione aziende coinvolte nella campagna di comunicazione 43 Adozione di tecniche pulite in almeno 3 imprese coinvolte dalla campagna di comunicazione L’azione E2, avendo l’obiettivo di stimare i benefici ambientali ottenuti attraverso il progetto, è stata sviluppata parallelamente all’azione E1. Per la valutazione dell’efficacia ambientale delle attività condotte nell’ambito del progetto Promise sono stati individuati, all’inizio del percorso, 5 indicatori di performance ed i relativi obiettivi da raggiungere entro il suo termine. Tali risultati attesi, secondo le stime realizzate a partire dai dati raccolti attraverso l’indagine rivolta ai 4 target descritta nel paragrafo precedente, sono stati raggiunti ed in alcuni casi abbondantemente superati (si veda tabella successiva). RISULTATI ATTESI RISULTATI OTTENUTI Elaborazione di un report Elaborato e caricato nel sito di progetto. Disponibile inoltre un Executive Summary in italiano ed inglese Aumento del 5% del GPP Il 15,8% delle PA ha aumentato i propri acquisti verdi. Gli nelle pubbliche acquisti verdi di carta da copia e da stampa hanno evitato amministrazioni coinvolte l’immissione in atmosfera di 307.562 Kg di CO2 dal progetto Incrementare di almeno il E’ stato registrato da Coop un aumento nell’assortimento del 2% l’offerta di prodotti 19,5% di prodotti green a marchio proprio verdi da parte dei distributori coinvolti nella campagna di comunicazione Incrementare di almeno il Incremento del 21,1% del fatturato per i prodotti green. 2% le vendite di prodotti Nel 2011 la vendita di prodotti ad alta efficienza ha permesso verdi da parte dei di risparmiare 140.897 MWh di energia distributori coinvolti nella campagna di comunicazione Adozione di eco-design 4 iniziative di eco-progettazione volte ad aumentare quota di per 2 prodotti da parte di materiale riciclato o biodegradabile nella produzione e realtà coinvolte nella l’eliminazione di sostanze pericolose. Dettagli nelle schede campagna allegate al report Adozione di tecniche più 3 aziende hanno installato impianti fotovoltaici presso i siti pulite in 3 imprese di produzione. Riduzione di emissioni annue di CO2 pari a coinvolte nella campagna circa 700 tonnellate di comunicazione Nel report finale delle azioni E1 ed E2 sono riportati per ciascun indicatore le modalità di calcolo ed i risultati raggiunti. E’ inoltre stato reso disponibile nella versione italiana ed inglese l’Executive Summary del report. Si precisa, rispondendo altresì alla nota inviata a seguito dell’ultimo incontro di monitoraggio (09 gennaio 2013), che i risultati riguardanti l’aumento dell’offerta e della vendita di prodotti 44 verdi sono stati calcolati prendendo in considerazione i dati relativi esclusivamente ai prodotti a marchio Ecolabel e Biologico appartenenti alla linea “green” a marchio Coop. La tabella seguente estratta da pagina 97 del report finale delle azioni E1 ed E2 riporta per gli anni 2010 e 2011 il numero di referenze di prodotti “private label” certificati Ecolabel e Biologico presenti nell’assortimento dell’operatore della GDO (per semplificarne la lettura sono stati aggiunti i loghi delle certificazioni di riferimento): Relativamente all’obiettivo riguardante l’aumento delle vendite di prodotti verdi si riporta di seguito la tabella estratta da pagina 98 del report finale dell’azione che mostra la variazione del fatturato derivante dalla vendita di prodotti a marchio Ecolabel e Biologico della linea Coop confrontato con la variazione relativa ai prodotti analoghi a marchio Coop non green: 5.2 Valutazione La scelta di costituire un partenariato misto pubblico privato che includesse direttamente al proprio interno gli stakeholder dell’intera filiera della produzione e del consumo (rappresentanti di produttori, consumatori, distributori e pubblica amministrazione) si è dimostrata vincente in quanto ha permesso di agire direttamente nei confronti dei target di progetto. Ciò ha permesso di massimizzare l’efficacia delle azioni gestite direttamente dai partner in particolare per quanto riguarda le azioni di comunicazione e di formazione realizzate. E’ stato constatato nel corso del progetto per la campagna di comunicazione l’utilità e l’efficacia degli strumenti internet, quali il sito di progetto, Facebook, Twitter, Flickr e youtube, per la diffusione del progetto e dei suoi messaggi; tuttavia rimangono molto validi i classici canali mediatici quali televisione e radio. Per questi ultimi è da segnalare il problema connesso ai costi molto elevati per la realizzazione di una campagna di comunicazione, riscontrati in fase di svolgimento di Promise e non adeguatamente previsti in fase progettuale. La tabella seguente schematizza i risultati ottenuti rispetto alle previsioni iniziali; si inserisce inoltre per ogni attività una sintetica valutazione circa gli esiti conseguiti. 45 AZIONE RISULTATI ATTESI B1: Indagine sul Feedback: 150 livello di enti pubblici, 30 consapevolezza imprese, 80 dei target del distributori, progetto 1000 (consumatori, consumatori distributori, produttori, Pubblica Amministrazione ) RISULTATI OTTENUTI Ottenuti feedback da parte di 156 enti pubblici, 157 distributori, 6150 consumatori, 32 produttori. Il report finale è a disposizione nel sito internet C1: Elaborazione Identificazione 3 azioni di del Piano di di almeno 1 comunicazione Comunicazione azione di per i distributori, comunicazione 3 per i produttori, per target 4 per la PA, 9 per i consumatori e 3 azioni trasversali VALUTAZIONE Tale azione è valutata molto positivamente per l’alto numero di feedback ottenuto e per la completezza dell’analisi realizzata a partire dai dati raccolti. Uno degli elementi di maggior successo e di innovazione dell’indagine consiste nel fatto di aver ottenuto oltre a un approfondimento della consapevolezza ambientale di ciascuno dei 4 target anche un’analisi trasversale che ha identificato i gap di conoscenza e percezione esistenti tra i diversi attori, rappresentanti nel complesso la domanda e l’offerta del mercato verde. L’indagine è stata realizzata attraverso un questionario, formulato in modo da svolgere una doppia funzione, informativa e formativa; le domande oltre a porre dei quesiti hanno fornito chiarimenti e informazioni sul tema Il piano è stato elaborato al fine di impostare la campagna di comunicazione sulla base delle informazioni emerse dall’indagine dell’azione B1. L’obiettivo raggiunto è stato quello di creare una comunicazione rispondente sia alle esigenze del singolo target per colmare gap conoscitivi sia al fine di svolgere una campagna di messaggi uniformi rivolta a tutti gli interlocutori. Per fare ciò sono state realizzate ad esempio brochures differenziate per ogni singolo target seppur contenenti alcune informazioni comuni (es. indicazioni su marchi di prodotto) e sono stati impostati strumenti trasversali quali spot radio tv e video rivolte a un pubblico più diffuso per la divulgazione di messaggi condivisi del progetto. 46 C2: Realizzazione della strategia di comunicazione per i distributori prevista nel Piano di Comunicazione Elaborazione e diffusione di 3.000 dossier tecnici e 2.000 linee guida C3: Realizzazione della strategia di comunicazione per i produttori prevista nel Piano di Comunicazione Coinvolgimento nei seminari di almeno 50 imprese 9.000 brochure per produttori 300 newsletter per produttori 8 seminari organizzati da Confindustria Liguria e Genova, 3 da Regione Lazio, 2 da ERVET C4: 9 seminari per Realizzazione enti pubblici della strategia di comunicazione per la Pubblica Amministrazione prevista dal Piano di Comunicazione Almeno 90 dipendenti coinvolti Sono state elaborate e diffuse 4.000 dossier tecnici, destinati ai dipendenti dei punti vendita e delle sedi, e 4.000 linee guida, destinate al personale dirigente Sono state coinvolte nei seminari complessivament e 119 imprese Sono state realizzate e diffuse attraverso diversi canali 9.000 brochure per i produttori Sono state realizzate 3 diverse newsletter (da ottobre 2011 a dicembre 2011) inviate a 2.080 produttori In totale sono stati realizzati 15 seminari così distribuiti: 3 organizzati da Regione Lazio, 4 da ERVET e 8 da Confindustria Liguria e Genova Organizzati complessivament e 13 seminari: 7 realizzati da Regione Liguria, 3 da Regione Lazio, 3 da ERVET In totale sono stati coinvolti 262 dipendenti di La campagna rivolta ai distributori ha avuto riscontri molto positivi in particolare per l’ampio bacino di utenti raggiunti e per l’efficacia dei prodotti realizzati. La campagna è stata condotta a livello nazionale ed ha coinvolto sia i responsabili dei punti vendita sia i capi reparto al fine di incidere sulle scelte e sulla gestione dei punti di distribuzione. La campagna realizzata nei confronti dei produttori ha ottenuto risultati molto positivi sia per quanto riguarda la partecipazione ottenuta, sia per l’utilità ed efficacia dei prodotti realizzati (brochure, newsletter..). Ha permesso inoltre di evidenziare la scarsa conoscenza reciproca di due attori del mercato: domanda pubblica e offerta verde dei produttori, promuovendone l’incontro. Nella campagna rivolta alle pubbliche amministrazioni si è registrata una buona risposta da parte del territorio. Permane tuttavia la necessità di proseguire l’attività formativa affinché si possa ottenere una maggiore implementazione del GPP, sensibilizzando i decisori politici e formando i tecnici, addetti ai lavori. L’esperienza raccolta è che gli enti 47 nell’attività formazione 2 articoli stampa specializzata di pubbliche amministrazioni di Pubblicati 4 articoli di stampa specializzata 10.000 brochure Sono state per enti locali realizzate e diffuse tramite diversi canali 10.000 brochure finalizzate all’informazione in tema di acquisti pubblici verdi C5: 10 seminari peri Sono stati Realizzazione consumatori organizzati 30 della strategia di seminari di cui 16 comunicazione rivolti alle per i consumatori scolaresche prevista dal Piano di 3 Forum per i Sono stati Comunicazione consumatori organizzati (almeno 60 rispettivamente partecipanti) da Regione Lazio, Regione Liguria ed ERVET 3 forum dei consumatori che hanno registrato un coinvolgimento complessivo di 70 persone 2 conferenze Sono state rivolte a tutti i organizzate in target (almeno totale 4 150 partecipanti) conferenze rivolte a tutti i target con un coinvolgimento complessivo di 240 persone. La hanno bisogno di essere accompagnati affinché cambino le procedure interne e realizzino bandi verdi. In particolare l’attenzione è stata focalizzata sui Criteri Minimi Ambientali approvati secondo le indicazione del Piano d’Azione Nazionale sul Green Public Procurement. E’ emersa l’importanza dell’esistenza dei CAM e della loro implementazione. Il prodotto realizzato ha avuto un ottimo successo soprattutto per via dell’impostazione scelta: si è preferita la veicolazione di contenuti tecnici riguardanti gli strumenti promossi dal progetto (marchi ambientali) e consigli di tipo pratico utili all’elaborazione di bandi verdi. Le iniziative hanno ottenuto un’ampia partecipazione (circa 600 persone complessive) ed hanno coinvolto, registrando un ottimo apprezzamento, anche studenti di diverse fasce di età. Le pubbliche amministrazioni che hanno organizzato le iniziative hanno registrato alcune difficoltà nel coinvolgere in maniera attiva i consumatori e le associazioni di consumatori. L’attenzione è stata focalizzata sulla qualità dei prodotti e gli strumenti che possono aiutare nelle scelte di acquisto al fine di evitare il green washing. Le conferenze hanno registrato una buona partecipazione ed in particolare è stato registrato un buon interessamento ai risultati del progetto. Gli interlocutori sono stati differenti, pertanto è stato raggiunto l’obiettivo di divulgare trasversalmente i messaggi del progetto. 48 prima è stata dedicata alla presentazione del progetto, le altre hanno visto la presentazione dei risultati finali. 300.000 Sono state brochure per i realizzate e consumatori diffuse 300.300 brochure per i consumatori 300 pannelli per In totale sono consumatori stati realizzati ed esposti 1458 manifesti. Accanto ad un manifesto generico che illustra il messaggio della campagna è stato realizzato un gruppo di pannelli dedicati ai marchi ambientali promossi dal progetto. E’ stato stimato in base alle presenze giornaliere a punto vendita un numero di visitatori della mostra sulle etichette ambientali pari a 1.370.000 3 radio/tv spot Sono stati locali destinati a prodotti due tutti i target ed 1 video (di durata video per tutti i 7’ e 2’30) ed uno target spot (30’’) che è stato trasmesso su emittenti radio L’opuscolo, che illustra in modo sintetico e chiaro le problematiche legate alla produzione e consumo e gli strumenti disponibili per orientare le scelte verso prodotti di minor impatto ambientale, ha avuto molto successo ed è stato divulgato in diverse occasioni e attraverso siti internet. La diffusione dei pannelli è stata molto ampia inoltre ANCC Coop ha ricevuto numerose richieste da parte di singole cooperative interessate a stampare ulteriori copie dei pannelli. Inoltre è stato realizzato un video a partire dai manifesti sui marchi ambientali che è passato per quasi un anno nei punti vendita Coop. Il video è visualizzabile attraverso il sito coop ed il sito progettuale Si è raggiunta una buona diffusione dei video realizzati soprattutto grazie all’utilizzo di radio Coop. La realizzazione di campagne di comunicazione attraverso le emittenti radio-televise nazionali è risultata molto onerosa e per tale 49 televisive totalizzando 1.417 passaggi. Inoltre sono stati realizzati 466.860 passaggi nei punti vendita coop Community Per la diffusione Coop Ambiente del progetto si è utilizzata anche la Community del sito Coop Ambiente che si compone di circa 150.00 contatti ai quali sono state inviate 19 newsletter contenenti informazioni sul progetto E1: Feedback: 150 Sono stati Monitoraggio pubbliche ricevuti feedback dell’efficacia del amministrazioni, da parte di: 154 piano di 30 imprese, 80 enti pubblici, 37 comunicazione distributori, imprese, 3.607 1.000 consumatori, 190 consumatori distributori E’ stato realizzato un documento a partire dall’esperienza realizzata contenente alcuni principi guida per comunicare produzioni e consumi sostenibili E2: Aumento del 5% Il 15,8% delle PA Monitoraggio del GPP nelle ha aumentato i degli impatti del pubbliche propri acquisti progetto sui amministrazioni verdi. Gli acquisti problemi coinvolte dal verdi di carta da Elaborazione di un Modello per il Piano nazionale di Comunicazione sulla Produzione e Consumo Sostenibili motivo è stata concentrata in alcuni periodi più significativi (quali le feste natalizie) e ha previsto l’acquisto di spazi pubblicitari. La community Coop Ambiente ha permesso di ampliare ulteriormente la diffusione del progetto e la comunicazione rivolta ai consumatori. Anche in questa seconda indagine che si è svolta a due anni di distanza dalla prima è stato superato il numero di riscontri attesi. Il questionario è stato impostato analogamente al primo; in particolare sono state riproposte alcune domande che hanno permesso di valutare un effettiva crescita della consapevolezza ambientale dei vari target. Tali risultati sono di notevole rilevanza e denotano il successo dell’attività. Il documento realizzato ha inteso proporre alcuni elementi chiave validati dall’esperienza di Promise per un modello di piano di comunicazione nazionale per il PCS. Tale proposta risulta tuttavia in attesa di nuovi sviluppi circa la prosecuzione dell’attività nazionale finalizzata all’elaborazione del Piano di Comunicazione per il PCS. I risultati in termini di benefici ambientali stimati sono da considerarsi soddisfacenti. Per maggiori informazioni in merito alla metodologia di calcolo si consulti il 50 ambientali progetto Incrementare di almeno il 2% l’offerta di prodotti verdi da parte dei distributori coinvolti nella campagna di comunicazione Incrementare di almeno il 2% le vendite di prodotti verdi da parte dei distributori coinvolti nella campagna di comunicazione Adozione di ecodesign per 2 prodotti da parte di realtà coinvolte nella campagna Adozione di tecniche più pulite in 3 imprese coinvolte nella campagna di comunicazione copia e da stampa report contenente i risultati delle hanno evitato azioni E1 ed E2 disponibile anche l’immissione in nel sito internet di progetto atmosfera di 307.562 Kg di CO2 E’ stato registrato da Coop un aumento nell’assortimento del 19,5% di prodotti green a marchio proprio Incremento del 21,1% del fatturato per i prodotti green. Nel 2011 la vendita di prodotti ad alta efficienza ha permesso di risparmiare 140.897 MWh di energia 4 iniziative di eco-progettazione volte ad aumentare quota di materiale riciclato o biodegradabile nella produzione e l’eliminazione di sostanze pericolose. Dettagli nelle schede allegate al report. 3 aziende hanno installato impianti fotovoltaici presso i siti di produzione. Riduzione di emissioni annue di CO2 pari a circa 700 51 F1: sito internet Implementazione del sito web Almeno 500 accessi all’anno F2: LIFE pannelli 10 pannelli informativi LIFE F3: Layman’s Elaborazione del Report Layman’s Report tonnellate. Dettagli nelle schede allegate al report Il sito www.lifepromise. it è on line da giugno 2010 e costantemente aggiornato Al 30 novembre 2012 si sono registrate 9.265 visite al sito. La comunicazione via internet è realizzata anche attraverso i Social Network (Facebook, Twitter, YouTube, Flickr) che hanno raccolto oltre 1.400 followers Sono stati realizzati 10 manifesti informativi LIFE (pannelli e rollup) che sono stati distribuiti ai partner ed esposti nei diversi eventi organizzati Il Layman’s Report è stato realizzato per diffondere i principali obiettivi e risultati del progetto anche dopo il termine delle attività. Il report è stato realizzato in versione bilingue (ita-eng) I dati che emergono dalle statistiche riguardanti la fruizione del sito internet sono molto positivi e superano notevolmente le aspettative. I social network si sono rivelati degli strumenti molto utili soprattutto per la diffusione dei prodotti e per la comunicazione riguardante gli eventi organizzati dal progetto In molte occasioni oltre ai pannelli informativi LIFE sintetizzanti i contenuti del progetto sono stati esposti anche pannelli specifici realizzati per le campagne di comunicazione Il prodotto realizzato ha avuto un buon riscontro in occasione dei momenti di distribuzione. Per aumentarne la diffusione è stato messo a disposizione nel sito internet del progetto. Nel documento After Life Communication Plan sono indicate le occasioni già definite nelle quali i partner distribuiranno le copie a loro disposizione. 52 Distribuzione di almeno 100 copie del Layman’s Report F4: Open Group Sono state distribuite entro il termine del progetto circa 150 copie in occasione delle Fiere Ecomondo (Rimini,7-10 novembre 2012) e Green City Energy (Genova, 29-30 novembre 2012). Inoltre altre 50 copie sono state distribuite dopo il termine del progetto in occasione della Fiera Compraverde di Milano (5-6 dicembre 2012) Organizzazione Sono stati di 3 Open Group organizzati 3 Open Group nelle date seguenti: Roma, 8 luglio 2010, Genova 3 marzo 2011, Bologna 8 settembre 2012 Coinvolgimento Sono stati di almeno 20 coinvolti partecipanti complessivament e 187 partecipanti e 140 contatti registrati durante la diretta streaming dell’open group realizzato a Bologna. I risultati dell’azione che aveva l’obiettivo di allargare gli interlocutori del progetto superano di molto le aspettative. Oltre agli eventi Open group ha avuto un ruolo chiave l’Advisory Committee creato nell’ambito del progetto e composto da esperti provenienti da diversi settori del mondo della PCS. Il partenariato si è avvalso del supporto del comitato in occasione della validazione dei report tecnici e della definizione della strategia di comunicazione 53 5.3 Analisi dei benefici al lungo termine Benefici ambientali I benefici ambientali della campagna di comunicazione di Promise sono legati alla diffusione dei prodotti verdi. I risultati del progetto mostrano che i consumatori pubblici e privati possono modificare le proprie abitudini di acquisto: è stato registrato un aumento del 15% del GPP negli enti locali coinvolti, aumenti del 21% delle vendite dei prodotti verdi da parte dei distributori Coop con riduzione nelle emissioni di CO2 prodotte e nel consumo energetico. A titolo d’esempio si ricorda che i prodotti ad alta efficienza energetica venduti nel 2011 da parte dei distributori coinvolti nella campagna di comunicazione del progetto hanno permesso il risparmio di oltre 140.000 MWh e quindi hanno evitato l’immissione in atmosfera di 56 milioni di tonnellate di CO2. E’ impossibile imputare tali risultati interamente agli effetti della campagna di comunicazione di Promise ma è evidente che le attività del progetto hanno contribuito al loro raggiungimento. E’ importante sottolineare che alcune attività di comunicazione stanno andando avanti e che le abitudini di consumo intraprese potranno proseguire e portare ulteriori risultati. Rilevanza per politiche ambientali o settori significativi I risultati di PROMISE sono rilevanti per la Strategia Europea di Efficienza delle Risorse (COM 2011/21/CE e COM 2011/571/CE). Il progetto da indicazioni relative alla consapevolezza ambientale dei target principali (consumatori, enti locali, distributori, produttori) e del loro interesse a comprare/produrre/vendere prodotti verdi. In particolare la metodologia utilizzata potrebbe fornire spunti utili per il coinvolgimento di differenti tipologie di target allo scopo di trovare punti di incontro e di scambio per i bisogni e le richieste di ognuno di essi. La metodologia utilizzata in PROMISE è efficace per indagare le abitudini dei consumatori e per fornire loro informazioni corrette in merito alle performances ambientali dei prodotti. E’ tuttavia anche utile per comprendere le barriere che impediscono una maggiore diffusione del GPP tra le pubbliche amministrazioni e diffondere informazioni utili al superamento di tali difficoltà. La cooperazione di soggetti pubblici e privati finalizzata alla promozione della produzione e consumo sostenibili è pertanto un importante risultato del progetto: imprese ed enti pubblici per l’implementazione del GPP, imprese, distributori e enti pubblici per ampliare l’offerta del mercato verde, consumatori e distributori per diffondere una maggiore conoscenza delle etichette ambientali e dei messaggi promozionali. Sostenibilità a lungo termine Benefici qualitativi a lungo termine Gli effetti della campagna di comunicazione di PROMISE non termineranno alla fine del progetto. Le attività di comunicazione hanno promosso presso i cittadini, amministratori, imprenditori e distributori le opportunità ed i benefici dei prodotti verdi. I benefici ambientali a lungo termine deriveranno da: Referenti delle pubbliche amministrazioni coinvolti nelle attività di formazione di PROMISE che attiveranno procedure di GPP; Imprese coinvolte nella campagna di comunicazione che adotteranno soluzioni per l’eco-design e l’eco-innovazione; 54 Distributori coinvolti dalle attività di comunicazione che amplieranno l’offerta di prodotti verdi; Consumatori coinvolti dalla campagna di comunicazione che sceglieranno prodotti verdi ed adotteranno abitudini di vita più ecologiche. Benefici economici qualitativi a lungo termine Lo sviluppo del dialogo tra i produttori, distributori e amministrazioni pubbliche favorirà la crescita del mercato del GPP. L’incontro tra domanda ed offerta di prodotti e servizi verdi è stato pertanto promosso nell’ambito del progetto PROMISE e la crescita della consapevolezza dei consumatori ha prodotto (e produrrà) un aumento della domanda di prodotti verdi. Il progetto PROMISE ha lavorato anche per rafforzare le produzioni attente all’ambiente, tali produzioni potrebbero rappresentare una risposta alla crisi economica. Un forte segnale in questo senso è stato dato da Coop Liguria e Confindustria Liguria che, dopo il termine del progetto, hanno siglato un accordo per la promozione locale della produzione verde in linea con gli standard definiti da PROMISE. Benefici sociali qualitativi a lungo termine I benefici sociali sono legati ad alcuni effetti della campagna di comunicazione di PROMISE. Una maggiore diffusione di servizi pubblici verdi e del GPP aumenterà le condizioni di salute riscontrate nelle strutture pubbliche come scuole, uffici e altri edifici. A livello generale un più ampio consumo di prodotti verdi, come ad esempio biologici, promuoverà la diffusione tra i cittadini di una dieta più sana e di migliori condizioni di vita. Inoltre gli incontri, la diffusione di brochure, la comunicazione via internet, gli spot ecc. potrebbero aver contribuito ad aumentare la conoscenza dei consumatori riguardo gli impatti, le performance ambientali dei prodotti e sui rischi del greenwashing., svolgendo un’azione formativa. Una domanda più alta di prodotti verdi potrebbe incentivare la creazione di green jobs a partire per esempio dalla richiesta di esperti ambientali (ingegneri di processo, auditor..) e una più alta consapevolezza circa la sostenibilità potrebbe avere riscontri positivi anche nell’ambito dell’offerta formativa scolastica delle scelte degli studenti. Replicabilità, trasferibilità, cooperazione La metodologia utilizzata da PROMISE per la pianificazione e realizzazione della campagna comunicazione potrebbe essere replicata in altri paesi dell’Unione Europea. Gli strumenti utilizzati per l’indagine sulla consapevolezza e per le attività di comunicazione hanno un alto potenziale di trasferibilità. In particolare i messaggi e gli strumenti che hanno permesso una cooperazione pubblico-privato per promuovere la produzione ed il consumo sostenibile rappresentano dei risultati molto importanti del progetto. La strategia di comunicazione adottata è stata utile al coinvolgimento di tutti gli stakeholder legati al tema della PCS. Grazie al progetto è stato possibile definire gli strumenti più adatti per raggiungere il target dei consumatori, studenti, produttori e dipendenti pubblici. Il modello di comunicazione testato nell’ambito del progetto può essere adottato in altri stati e può rappresentare un supporto all’implementazione di piani d’azione nazionali o regionali sul PCS o di altre politiche finalizzate alla sostenibilità dei prodotti e dei servizi. Alcuni ostacoli all’adozione di simili approcci possono essere legati alla scala di applicazione ed ai soggetti coinvolti. Gli strumenti di comunicazione, come la realizzazione di un video di comunicazione, sono molto costosi così come la diffusione radio-televisiva. Questi sono alcuni problemi incontrati durante la vita del progetto, infatti gli spot radio e tv sono stati 55 trasmessi attraverso emittenti locali. E’ da sottolineare che una scala troppo limitata potrebbe non essere adeguata per l’applicazione dell’intera serie di strumenti utilizzati nelle azioni di PROMISE. L’associazione dei distributori ha svolto un importante ruolo diffondendo il messaggio del progetto su scala nazionale. E’ consigliabile nella fase preparatoria di iniziative simili stipulare un accordo tra i rappresentanti dei target della comunicazione. Valore innovativo e dimostrativo Il valore dimostrativo del progetto è direttamente legato alle indicazioni politiche europee riguardanti la strategia PCS ed in particolare con gli obiettivi seguenti: Diffusione del GPP Incremento della conoscenza degli enti pubblici riguardo le procedure di GPP Coinvolgimento dei distributori Cooperazione tra pubbliche amministrazioni e produttori Indirizzo delle abitudini dei cittadini verso la sostenibilità Diffusione di prodotti verdi Incremento della conoscenza delle eco-etichette tra i cittadini L’innovazione è rappresentata dall’insieme di strumenti coordinati tra loro utilizzati nell’indagine e nella campagna, si riportano di seguito alcuni esempi. Il metodo della “ricerca-azione” utilizzato per l’indagine di consapevolezza dei consumatori rappresenta un efficace approccio innovativo che può essere applicato ad un numero di soggetti così ampio (più di 6.000 consumatori). Far incontrare produttori e enti pubblici per favorire lo scambio di informazioni in merito ai bisogni ed alle opportunità del GPP, è una soluzione che risponde ad un’esigenza esistente nella società rilevata dal progetto e che rappresenta una criticità nei confronti della quale agire. Una comunicazione coordinata che promuove un messaggio coerente (criteri per identificare un marchio ambientale credibile) destinato ai cittadini, produttori, distributori e enti pubblici e veicolato attraverso differenti strumenti (dalle linee guida agli spot radio televisivi, dalle conferenze all’esposizione di pannelli e facebook) rappresenta un approccio innovativo capace di creare punti di contatto tra gli attori istituzionali, i lavoratori ed i cittadini. Un altro aspetto innovativo ed elemento di successo del progetto è legato alla tipologia di attori rappresentati sia all’interno del partenariato sia nell’ambito dell’Advisory Committee. Esponenti di diversi settori si sono incontrati per definire modalità armonizzate con cui comunicare agli stakeholder. La comunicazione trasversale rivolta a differenti stakeholder rappresenta l’innovazione principale del progetto e la scommessa vincente di PROMISE. Indicatori a lungo termine del progetto Alcuni interessanti indicatori sono già stati utilizzati per descrivere i risultati del progetto. Gli indicatori a lungo termine relativi ai successi del progetto potrebbero essere scelti tra i seguenti: Numero di procedure di GPP implementate dagli enti pubblici coinvolti nella campagna 56 Valore economico degli acquisti verdi realizzati dagli enti locali coinvolti nella campagna Prodotti verdi venduti dai distributori coinvolti nella campagna Numero di persone raggiunte dagli strumenti di comunicazione Numero di imprese coinvolte nella campagna che hanno adottato soluzioni ecologiche 5.4 Disseminazione 5.4.1 Disseminazione: panoramica per attività Di seguito si inserisce la descrizione delle attività di disseminazione (azioni F1, F2, F3 ed F4) realizzate secondo quanto previsto dal progetto. Azione F1 – Sito web Beneficiario responsabile. ERVET Descrizione Prodotto Sito web del progetto Sito web Scadenza Risultati attesi Indicatori Avvio: entro Implementazione N° di accessi al marzo 2010 del sito web sito Almeno 500 accessi al sito/anno Il sito web, messo on-line a giugno 2010 da ERVET, è costantemente aggiornato ed implementato con l’obiettivo di mettere a disposizione i risultati delle azioni di progetto, comunicare e diffondere in merito agli eventi ed incontri promossi ed in generale veicolare informazioni sul tema della produzione e consumo sostenibili. Per garantire la fruibilità dei risultati del progetto a livello europeo e assicurare la riproducibilità delle azioni realizzate su scala più ampia sono stati messi a disposizione sul sito le versioni inglesi degli Executive Summary dei report finali delle azioni. Il sito è stato predisposto anche nell’ottica di facilitare lo scambio di documenti tra i partner attraverso la creazione di una area intranet per la condivisione. Sul sito sono stati pubblicati i documenti di progetto più significativi e gli strumenti di comunicazione prodotti suddivisi, da un lato, rispetto alle azioni tecniche che caratterizzano il progetto “indagine”, “piano di comunicazione” e “monitoraggio del piano” e dall’altro rispetto ai target di progetto (distributori, produttori, PA e consumatori). Inoltre secondo quanto previsto dal Piano di Comunicazione al fine di incentivare la diffusione degli acquisti eco-compatibili è stata implementata la sezione che riunisce i link ai siti che trattano la materia della Produzione e Consumo Sostenibili, agli archivi e banche dati esistenti sul GPP e ad approfondimenti sulle certificazioni e marchi promossi dal progetto PROMISE Attraverso il portale PROMISE è stato inoltre possibile assistere alla diretta streaming dell’Open Group che si è tenuto a Bologna il giorno 8 settembre 2011, che ha registrato 144 contatti. La strategia di comunicazione via web realizzata ha visto anche l’impiego dei Social Network, in particolare è stato utilizzato YouTube per la diffusione dei video, Flickr per le immagini, le pagine Twitter e Facebook che hanno permesso di ampliare il pubblico raggiunto 57 e pubblicizzare gli eventi organizzati; oltre 1400 utenti hanno seguito costantemente gli sviluppi delle attività. RISULTATI INDICATORI DI RISULTATI OTTENUTI ATTESI AVANZAMENTO Implementazione del Sito www.lifepromise.it è on sito web line da giugno 2010 e costantemente aggiornato Almeno 500 accessi N° di accessi al sito Al 30 novembre 2012 al sito/anno registrate 9.265 visite Azione F2 – Pannelli informativi LIFE+ Beneficiario responsabile. Regione Liguria Descrizione Prodotto Scadenza Pannelli da esporre in Pannelli Dicembre occasione delle LIFE+ 2011 conferenze, seminari e forum Risultati attesi indicatori 10 pannelli N° pannelli informativi LIFE+ informativi In occasione del primo Open Group e della prima conferenza rivolta a tutti i target (8 luglio 2010, Roma) sono stati prodotti i pannelli informativi LIFE + previsti, più precisamente sono stati stampati un pannello di formato A3 per l’esposizione presso la sede dei partner ed un roll-up per ogni partner (il layout grafico degli stessi è stato allegato all’Inception Report) che è stato esposto in occasione di tutti gli eventi organizzati nell’ambito del progetto. Inoltre almeno un pannello informativo è esposto nelle sedi operative dei partner di progetto. RISULTATI INDICATORI DI ATTESI AVANZAMENTO 10 pannelli Numero di pannelli informativi Life+ RISULTATI OTTENUTI 10 tra pannelli e roll-up Azione F3 – Layman’s Report Beneficiario responsabile. Regione Liguria Descrizione Prodotto Scadenza Il documento sarà Layman’s Novembre realizzato in un Report 2012 linguaggio non tecnico, sarà messo a disposizione con il Final Report, attraverso il sito internet e sarà distribuito Risultati attesi indicatori 100 copie N° delle copie distribuite distribuite 58 Il Layman’s Report è stato redatto da Regione Liguria in collaborazione con gli altri partner e stampato in 1.100 copie a fine ottobre 2012 in occasione della Fiera Ecomondo. Entro il termine del progetto sono state distribuite in totale circa 150 copie del documento rispettivamente nell’ambito della fiera di Rimini (7-10 novembre 2012) e presso la manifestazione Green City Energy on the Sea che si è svolta a Genova il 29 e 30 novembre. Il report, che sintetizza le attività e gli obiettivi del progetto e veicola in chiave comunicativa i risultati raggiunti (in lingua italiano-inglese), è stato reso disponibile nel sito internet di Promise e sarà distribuito anche dopo la conclusione del progetto da ciascun partner. A tale riguardo si segnala che presso la Fiera Compraverde tenutasi a Milano successivamente al termine delle attività progettuali (5-6 dicembre) sono state distribuite altre 50 copie del report tramite lo stand dedicato alle attività di Regione Liguria. RISULTATI ATTESI Elaborazione del Layman’s Report INDICATORI DI AVANZAMENTO Distribuzione di Numero di almeno 100 copie distribuite del Layman’s Report RISULTATI OTTENUTI Il Layman’s Report è stato realizzato in versione bilingue (ita-eng), messo a disposizione nel sito internet e stampato in 1.100 copie copie Già distribuite complessivamente 200 copie in occasione delle Fiere Green City Energy (Genova, 29-30 nov 2012), Ecomondo (Rimini, 7-10 nov 12) e Compraverde (Milano, 5-6 dic 2012) Azione F4 – Open Group Beneficiario Responsabile: Regione Liguria Descrizione Prodotto Scadenza Open Group (3 open group, 1 all’anno) tra Luglio 2010 e Giugno 2012 Risultati attesi Organizzazione di 3 Open Group Coinvolgimento di almeno 20 partecipanti Indicatori N° di partecipanti all’Open group Allo scopo di includere nel progetto uno spettro più ampio di soggetti appartenenti a diverse categorie del mondo della produzione e consumo sono stati organizzati lungo il corso dei tre anni 3 incontri denominati Open Group. Il primo evento si è tenuto a Roma l’8 luglio 2010 in concomitanza con la prima conferenza rivolta a tutti i target prevista da progetto ed ha visto la partecipazione di circa 100 persone provenienti dal mondo istituzionale nazionale, regionale e locale, della produzione, della distribuzione e dei consumatori oltre che delle associazioni ambientaliste. All’ordine del giorno vi era la condivisione e discussione del “position paper”, il documento nel quale i partner hanno voluto definire gli obiettivi e gli intenti comuni, e la diffusione dei primi risultati ottenuti con l’indagine iniziale. 59 Il 2° Open Group dal titolo “La consapevolezza sui consumi e produzioni: dall’indagine al piano di comunicazione” è stato organizzato a Genova il giorno 3 marzo ed ha visto la partecipazione di 41 persone tra cui esponenti del mondo dei produttori, delle associazioni dei consumatori e dei distributori. L’incontro si è concluso con l’intervento della dott.ssa Stefania Betti referente per il programma Life+ del Ministero dell’Ambiente e della tutela del Territorio e del Mare (Direzione per lo Sviluppo Sostenibile, il Clima e l’Energia). Il 3° Open Group si è svolto il giorno 8 settembre 2011 a Bologna nell’ambito della fiera SANA, il 23° Salone internazionale del naturale, al fine di sfruttare la portata comunicativa della manifestazione. Oltre 200 addetti ai lavori (tra presenti in sala e collegati per la diretta streaming) hanno seguito l’evento “Comunicare per sensibilizzare il consumatore e premiare il mercato”che ha visto la presentazione in anteprima del video di progetto. Inoltre, in aggiunta a quanto previsto dal progetto, si è scelto di creare un Advisory Committee composto da esperti, in alcuni casi nominati dai partner in altri tramite auto candidatura, che ha avuto un ruolo molto importante soprattutto in occasione della validazione dei documenti e nel fornire spunti di tipo tecnico. Durante il corso del progetto si sono svolti, a Roma, quattro incontri ufficiali: del comitato: il 1° incontro dell’8 luglio 2010 con l’obiettivo di valutare il progetto ed i risultati dell’indagine iniziale condotta ; il 2° incontro si è svolto il 20 ottobre 2010 al fine di condividere gli esiti finali dell’indagine (azione B1) e dare una prima impostazione al Piano di Comunicazione (azione C1) ; il 3° incontro si è tenuto il 16 febbraio 2011 allo scopo di approvare il Piano di Comunicazione prodotto ; il 4° incontro è stato organizzato in data 20 marzo 2012 con l’obiettivo di presentare un aggiornamento sulle attività realizzate nel corso dell’ultimo anno in attuazione del Piano di Comunicazione. Membri Advisory Committee Daniela Minetti - Arpal Silvano Falocco – Ecosistemi srl Riccardo Rifici- Ministero Ambiente Patrizia Bianconi - Regione Emilia Romagna Fabio Iraldo - IEFE - Istituto di Economia e Politica dell'Energia e dell'Ambiente Gianluca Della Campa - Legambiente Alessandra Vaccari - Indica srl Silvia Mastagni – ANCC Coop Enrico Marchetti - Federalimentare Massimo Medugno - Assocarta Barbara Bonori - Comieco Paolo Carnemolla - Federbio Claudio De Rose – Comitato Emas e Ecolabel Laura Bongiovanni – ISNET Luisa Crisigiovanni - Altroconsumo 60 In collaborazione con l’Advisory Committee il partenariato di progetto ha fornito ad Aprile 2012 un proprio contributo nell’ambito della fase di consultazione per la revisione della strategia SCP - Sustainable Consumption and Production.. RISULTATI ATTESI Organizzazione di 3 Open group Coinvolgimento almeno partecipanti INDICATORI DI AVANZAMENTO RISULTATI OTTENUTI 3: 1 Regione Liguria, 1 ERVET e 1 Regione Lazio di Numero 20 partecipanti di 187 partecipanti + contatti via streaming 140 Inoltre è da ricordare che le attività progettuali C2, C3, C4 e C5, prevedendo la messa in atto del piano di comunicazione, hanno avuto come obiettivo principale la disseminazione dei prodotti e la diffusione dei messaggi individuati dal progetto. La descrizione approfondita di tali attività è disponibile al cap 5.1 di cui di seguito si inserisce uno schema dei risultati raggiunti per quanto riguarda la disseminazione a fronte degli obiettivi attesi da progetto. Azione di progetto Azione C2: Realizzazione delle attività di comunicazione rivolte ai distributori previste dal Piano di Comunicazione Azione C3: Realizzazione delle attività di comunicazione rivolte ai produttori previste dal Piano di Comunicazione Risultati attesi Distribuzione di 3.000 dossier tecnici e di 2.000 linee guida per i distributori Risultati ottenuti Sono stati realizzati e distribuiti ai distributori Coop dell’intero territorio nazionale 4.000 dossier tecnici e 4.000 linee guida. I prodotti sono disponibili inoltre nel sito internet di progetto. Svolgimento iniziative 2 iniziative rivolte ai formative responsabili della formazione delle cooperative associate a livello nazionale e 10 incontri che hanno coinvolto capi area e capi reparto di punto vendita, per un totale di 160 persone raggiunte Distribuzione di 9.000 Sono state realizzate e brochure e 300 newsletter distribuite tramite diversi canali 9.000 brochure per i produttori. Il prodotto è inoltre disponibile nel sito internet di progetto. Sono state inviate 3 diverse newsletter a 2080 contatti di imprese. Organizzazione di 13 Sono stati organizzati 61 Azione C4: Realizzazione delle attività di comunicazione rivolte alle pubbliche amministrazioni previste dal Piano di Comunicazione Azione C5: realizzazione delle attività di comunicazione rivolte ai consumatori previste dal Piano di Comunicazione seminari con il complessivamente 15 coinvolgimento complessivo seminari di approfondimento di almeno 50 imprese nei territori di riferimento del progetto (Liguria, Lazio, Emilia-Romagna) Organizzazione di 9 seminari Sono stati organizzati il con il coinvolgimento Liguria, Emilia-Romagna, complessivo di 90 dipendenti Lazio complessivamente 13 seminari di comunicazione e formazione per le pubbliche amministrazioni che hanno coinvolto complessivamente 262 persone appartenenti a 107 enti pubblici. Distribuzione di 10.000 Sono state realizzate e brochure per gli enti pubblici distribuite tramite diversi canali 10.000 brochure per pubbliche amministrazioni. 2 articoli di stampa Sono stati redatti e pubblicati specializzata su riviste specializzate 4 articoli che illustrano i contenuti del progetto 10 seminari per i consumatori Sono stati organizzati 30 seminari di cui 16 rivolti alle scolaresche 3 Forum per i consumatori Sono stati realizzati che coinvolgano rispettivamente in Liguria, complessivamente almeno 60 Lazio ed Emilia-Romagna tre partecipanti Forum per i consumatori che hanno coinvolto 70 persone 2 conferenze rivolte a tutti i Sono state realizzate 4 target che coinvolgano 150 conferenze rispettivamente persone complessivamente con l’obiettivo di presentare il progetto ed i risultati delle azioni che hanno coinvolto complessivamente 240 persone Distribuzione di 300.000 Sono state realizzate e diffuse brochure per i consumatori 300.000 brochure attraverso i punti vendita Coop ed in occasione degli incontri Realizzazione di 300 pannelli Sono stati realizzati ed esposti attraverso diverse modalità 1.458 manifesti 3 spot radio televisivi rivolti a Sono stati realizzati oltre tutti i target 1400 passaggi dello spot su emittenti radio televisive e oltre 400.000 passaggi presso i punti vendita Coop 1 video per tutti i target Sono stati prodotti 3 video 62 Community Coop Ambiente per veicolare i messaggi del progetto La diffusione dei messaggi è stata realizzata anche attraverso la Community Coop Ambiente che raccoglie 150.000 persone. Ai contatti della community sono state inoltre inviate 19 newsletter contenenti informazioni sul progetto Oltre a quanto previsto da progetto sono stati realizzate alcune attività aggiuntive di comunicazione tra cui alcuni eventi durante i quali è stato presentato il progetto e distribuito il materiale a disposizione. ERVET ha: partecipato alle due edizioni (2011 e 2012) di Ecomondo – “Fiera internazionale del recupero di materia ed energia” con uno stand pre-allestito dedicato al progetto Promise. Organizzato in collaborazione con Coop nell’ambito dell’edizione 2011 di Ecomondo il convegno “Green Economy e Sostenibilità, tra scelte obbligate di produzione, certezza e trasparenza delle informazioni e responsabilità dei consumi”. partecipato al Forum consumatori “Modena a Km0” iniziativa del Comune di Modena (21 novembre 2011) con presentazione del video 7’30 e della campagna di comunicazione ”PER IL NOSTRO AMBIENTE”. pubblicato un articolo sula campagna di comunicazione del progetto all’interno della newsletter “La diffusione degli strumenti volontari per la gestione della sostenibilità in Emilia-Romagna” pubblicata ad ottobre 2011. ANCC Coop ha partecipato con uno stand proprio a Ecomondo edizione 2010 e 2011 nell’ambito del quale sono stati distribuiti e presentati i diversi strumenti elaborati nel corso del progetto. In occasione del SANA 2011, il salone internazionale del naturale, Coop è stata presente con un proprio stand per presentare le iniziative e l’ampia gamma di prodotti certificati o realizzati seguendo criteri di sostenibilità e compatibilità ambientale all’interno di questo evento è stata data ampia diffusione a tutte le attività del progetto PROMISE attraverso la distribuzione degli opuscoli informativi per i consumatori. Il 25 ottobre 2011 presso la Libreria Fandango di Roma in via dei prefetti è stato realizzato un evento di presentazione del Progetto PROMISE con i relativi strumenti di comunicazione previsti. All’evento hanno partecipato Antonio Cianciullo, giornalista di La Repubblica, Enrico Migliavacca, Vice Presidente Vicario di ANCC-Coop, Enrico Cancila – ERVET Emilia Romagna. All’incontro hanno partecipato rappresentanti del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e rappresentanti della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati. Inoltre 26 librerie Coop hanno preso parte alla campagna di comunicazione Promise insieme con i punti vendita previsti da progetto con un’iniziativa realizzata nella prima settimana di novembre. Per l’occasione è stata creata una locandina ad 63 hoc, è stato trasmesso il video e distribuiti 20.000 opuscoli. Inoltre alcune librerie hanno organizzato degli eventi sul tema del consumo sostenibile, come letture e d animazioni per ragazzi con importanti effetti moltiplicatori nel piano di comunicazione del progetto PROMISE. Da segnalare l’iniziativa realizzata da Regione Liguria, Regione Lazio e Confindustria Liguria nell’ambito della fiera Compraverde 2011 di Cremona: per garantire un’adeguata visibilità al progetto nell’ambito dell’appuntamento annuale dedicato agli acquisti verdi della pubblica amministrazione è stato allestito uno stand dedicato a PROMISE e finalizzato alla diffusione dei messaggi e dei prodotti di comunicazione. Confindustria Liguria e Genova hanno organizzato un‘iniziativa aggiuntiva all’interno del Festival della Scienza 2012 rivolta ai cittadini ed in particolare alle scuole. L’attività, che prevedeva la simulazione di prove d’acquisto ecologiche attraverso i marchi ambientali, ha avuto un successo notevole: la sede è stata visitata da oltre 5.000 persone (per 2/3 studenti) ed è risultata essere il secondo polo per quantità di accessi dell’intera manifestazione. Regione Liguria in aggiunta a quanto previsto da progetto ha partecipato con uno stand dedicato al progetto anche alla Fiera Compraverde 2012. Inoltre i referenti di Regione Liguria hanno preso parte alle attività di Terrafutura 2012 presentando i contenuti di PROMISE in occasione dei festeggiamenti per il ventennale del programma LIFE; i messaggi del progetto sono stati diffusi anche in occasione delle edizioni 2011 e 2012 del Forum dell’Ambiente organizzato dal Dipartimento Ambiente di Regione Liguria e durante il seminario “la sostenibilità ambientale e sociale negli appalti. Buone pratiche e prospettive future”(18 maggio 2011, Genova). Infine Regione Lazio ha valorizzato il progetto nell’ambito dei workshop “Green Week satellite events” a Roma (19 maggio 2011) e più in generale, nell’ambito di un impegno portato avanti negli anni rispetto al tema della sostenibilità ambientale, ha preso parte all’edizioni della Fiera Compraverde del periodo 2007-2011. Si riporta di seguito un elenco che riassume i principali strumenti di comunicazione e divulgazione utilizzati, l’impostazione grafica degli stessi è stata predisposta sulla base delle indicazioni di comunicazione previste dal regolamento LIFE: Depliant generale sul progetto (inviato in allegato al Mid Term Report) Notice board (si veda azione F2) Brochure rivolte ai consumatori (si veda azione C5) Brochure rivolte ai produttori (si veda azione C3) Linee guida e Manuale tecnico rivolti ai distributori (si veda azione C2) Brochure rivolta alle Pubbliche Amministrazioni (si veda azione C4) Pannelli rivolti ai consumatori (azione C5) Video rivolti a tutti i target (azione C5) Sito internet www.lifepromise.it (azione F1) Layman’s Report (azione F3) La rassegna stampa raccolta durante il corso del progetto è disponibile sul sito di Promise al link 64 http://www.lifepromise.it/Default.asp?Keyword=rassegna+stampa&s=pg&p=strumenti%2Ddi %2Dcomunicazione Per quanto riguarda i problemi incontrati si ribadisce la difficoltà derivante dagli alti costi da sostenere per realizzare una campagna di comunicazione attraverso i media nazionali. Ciononostante si è raggiunta un’ampia diffusione dei video realizzati grazie all’utilizzo di differenti mezzi: da un lato è stata realizzata una campagna radio televisiva diffondendo lo spot di progetto attraverso emittenti locali, dall’altro, per la diffusione dei video di maggiore lunghezza, si è sfruttato internet e lo spazio dedicato ai redazionali realizzati da ERVET su reti televisive locali oltre alle proiezioni realizzate durante gli incontri ed eventi. 5.4.2 Layman's report Il Layman’s Report realizzato da Regione Liguria in collaborazione con tutti i partner nel periodo settembre-ottobre 2012 è allegato al presente in versione cartacea ed elettronica, per maggiori informazioni riguardo le occasioni di distribuzione già sfruttate si rimanda al paragrafo 5.1 - Azione F3 5.4.3 After-LIFE Communication plan L’After-LIFE Communication plan redatto dal partenariato è fornito in allegato al presente report sia in versione cartacea, sia in versione elettronica. E’ disponibile inoltre la traduzione in inglese dello stesso. 65 6. Sezione finanziaria 6.1. Spese sostenute PROJECT COSTS INCURRED Cost category 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Personnel Travel Outside assistance Durables: total nondepreciated cost - Infrastructure subtot. - Equipment sub-tot. - Prototypes sub-tot. Consumables Other costs Overheads SUM TOTAL Total cost according to the Commission's decision* 720.498 28.250 380.000 Costs incurred from the start date to 30/11/2012 775.384 31.656 394.688 250.000 38.652 1.417.400 202.144 55.765 1.459.637 %** 7,61 12 (or 3.406) 3,86 -19,14 44,27 *) If the Commission has officially approved a budget modification indicate the breakdown of the revised budget **) Calculate the percentages by budget lines: How many % of the budgeted personnel costs are incurred by 30/11/2012 BUDGET PROMISE (final budget is calculated without additional expenses compared to initial budget) Cost category 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Personnel Travel Outside assistance Durables: total nondepreciated cost - Infrastructure subtot. - Equipment sub-tot. - Prototypes sub-tot. Consumables Other costs Overheads SUM TOTAL Total cost according to Final Budget with the Commission's initial modifications ( < 10% Budget -30.000€ ) 720.498 733.114 28.250 31.689 380.000 394.688 250.000 38.652 1.417.400 202.144 55.765 1.417.400 % 1,75 12 (3.406) 3,86 -19,14 44,27 66 Come si desume dalla tabella sopra il budget del progetto non ha subito variazioni di rilievo; gli spostamenti tra voci di costo sono inferiori al 10% o 30.000 € e pertanto ai sensi delle Common Provisions non rappresentano una modifica sostanziale del budget del progetto. Si segnala che la spesa sostenuta della voce personale per alcuni partner risulta superiore a quanto previsto. Ciò è dovuto al carico aggiuntivo di lavoro delle risorse umane conseguenti alla proroga del progetto di cinque mesi che ha comportato un maggiore impegno in particolare da parte del capofila incaricato della gestione del progetto, ma altresì da parte di tutti gli altri partner che hanno proseguito tra le varie attività anche la campagna di comunicazione rivolta ai diversi target di progetto per tutto il 2012. Rispetto al budget iniziale risultano inoltre lievemente incrementate le quote corrispondenti alla voce di costo “external assistance” e “travel” imputabili alle stesse ragioni, ossia un maggiore impegno lavorativo collegato alle azioni tecniche e alcuni viaggi aggiuntivi motivati da un incremento degli incontri di partenariato e degli eventi di comunicazione che i partner hanno organizzato per valorizzare il progetto ed i suoi risultati. Per quanto riguarda la voce “external assistance” è da sottolineare lo spostamento interno tra voci di spesa di Confindustria Liguria rispetto al budget iniziale da “other costs” ad “external assistance”, in quanto nella fase previsionale del budget non era stata erroneamente prevista alcuna quota, resasi però necessaria per la migliore realizzazione delle azioni tecniche. Si evidenzia che sono state portate a compimento con le risorse finanziarie previste dal progetto tutte le attività del progetto e in alcuni casi si è riusciti a promuovere azioni ulteriori, ad esempio per la realizzazione di eventi di comunicazione aggiuntivi rispetto a quelli programmati. La programmazione peraltro di queste azioni di comunicazione è stata comunicata anticipatamente e concordata con la referente della società Timesis-Astrale. Tra le attività aggiuntive si elenca l’attività di traduzione (caricata alla voce “external expertise” nel budget del capofila), inizialmente erroneamente non prevista ma necessaria in particolare per la realizzazione di estratti (executive summary) in lingua inglese dei principali documenti e relazioni tecniche del progetto al fine di garantirne la massima diffusione. In controtendenza all’aumento delle altre voci di costi risulta tuttavia la riduzione della voce “other costs”. In alcuni casi infatti la stima dei costi di alcune attività è risultata superiore rispetto ai costi previsti. Si ribadisce anche in questo caso che si è inoltre cercato di realizzare tutte le attività previste ottimizzando l’utilizzo delle risorse a disposizione e massimizzandone i risultati. Infine alcuni partner hanno scelto di incrementare la quota di “overheads” rispetto a quella prevista, rimanendo tuttavia nel limite del 7% della spesa sostenuta, come prevista dalle Common Provisions. In merito alle questioni portate in evidenza anche nelle note di risposta al midterm report si precisa che sono già state inviate alla Commissione Europea le dichiarazioni IVA di ciascun parte e il team dei certificatori delle spese hanno effettuato i controlli opportuni. Inoltre con riferimento alle osservazioni inerenti le differenze di costo tra gli importi preventivati a budget delle risorse di personale e i costi effettivi è da rilevare che tra la fase di progettazione e realizzazione del progetto sono intervenuti dei cambiamenti. Il costo inserito a budget era un semplice previsione, nel frattempo il team di progetto per alcuni partner è cambiato (es. ANCC) o i costi delle singole risorse umane è variato nel corso del tempo. Più precisamente, il costo del personale in fase di progettazione era stato previsto sulla base di tariffe indicative medie e ragionevoli per la categoria di personale, il settore, il paese, il tipo di organizzazione, esattamente come indicato nelle linee guida per i candidati. Quando è stato scritto il progetto era stato prefigurato il coinvolgimento in organico di alcune persone, sia 67 come gruppo di lavoro sia come project manager, sulla base dei ruoli e delle funzioni presenti in quel momento. All’avvio del progetto, tuttavia, non è stato possibile coinvolgere le risorse previste, in parte perché ci sono stati cambiamenti organizzativi interni (es. pensionamenti). In particolare nel caso di un partner, in fase previsionale era stato deciso di valorizzare alcuni dipendenti dei vari distretti cooperativi a livello nazionale che compongono l’associazione e che sono stati coinvolti nelle attività di comunicazione del progetto, in particolare nelle attività (C2 e C5). Avendo posto però a suo tempo un quesito specifico, per definire la questione al referente finanziario della Commissione Europea e avendo ricevuto risposta negativa con la precisazione che solo il personale diretto può essere rendicontato, è stato necessario modificare il gruppo di lavoro, inserendo solo risorse umane dipendenti dell’associazione con la conseguenza di ottenere costi orari più alti (si allegata nota trasmessa via mail, allegato 7.4.1). Tale motivazione è valida sia per i profili tecnici sia per quelli gestionali. Per quanto riguarda più in dettaglio la figura amministrativa prevista in fase di progettazione, le esigenze del progetto, che peraltro rappresentava la prima esperienza a livello europeo, hanno condotto alla scelta di affidare questo compito ad una persona con maggiore esperienza e che potesse contestualmente svolgere un ruolo di supporto al project manager per tutta l’attività di coordinamento del progetto. Alcune variazioni di costo giornaliero delle risorse di personale sono state registrate anche per altri partner. In tale caso specifico la ragione è il cambiamento di retribuzione intercorsa durante il progetto e il differente metodo di calcolo del costo orario che è sopraggiunto dal 2011. Sulla base delle indicazioni della Commissione Europea sono state prese in considerazione non più le ore teoriche previste da contratto, bensì le ore effettive complessive di lavoro annuali (divisore) che in tale caso specifico ha determinato un incremento del costo orario. E’ bene tuttavia rimarcare che sul progetto è stato caricato solo ed esclusivamente il salario lordo complessivo di ogni dipendente di ciascun partner, escludendo altre voci accessorie non ammesse dal Life. Con riferimento sempre a un partner specifico è da segnalare che nel file di rendicontazione alla voce “personale” talora nell’arco dello stesso anno le persone sono state rendicontate con importi di stipendi complessivi differenti. La motivazione di tale modifica risiede nell’attenta e puntuale rendicontazione dei due partner che hanno provveduto a segnalare con massima attenzione e precisione i cambiamenti che sono intercorsi nel costo di un anno per quanto riguarda sempre e solo comunque la retribuzione ordinaria, senza considerare importi extra, come per esempi premi o altri variabili. Come richiesto sempre dalle note conseguenti alla consegna del midterm report, tutti i partner hanno provveduto a compilare la rendicontazione dei “travel” con maggiori dettagli (destinazione, data dei viaggi) per una più facile riconducibilità della missione agli eventi di progetto. Si precisa che ciascun partner ha fatto riferimento al proprio regolamento interno relativo alle modalità di spesa delle trasferte (es. alcuni partner hanno acquisito titoli di viaggio tramite agenzia e pertanto può risultare che la data di fattura della spesa sia posteriore al viaggio, semplicemente perché l’agenzia ha fatturato successivamente, come nel caso di alcuni viaggi di Confindustria Genova mentre altri partner hanno proceduto alla spesa diretta sostenuta dal dipendente e al conseguente, successivo rimborso). Per quanto riguarda l’assistenza esterna specialistica del capofila, si precisa che ha svolto un supporto o in diverse attività del progetto, sia per la gestione amministrativa e finanziaria sia per le principali attività tecniche. 68 6.2. Sistema di rendicontazione Tutti i partner hanno utilizzato il modello di timesheet ufficiale, scaricato dal sito del programma Life. A partire dalla nota della Commissione Europea n. 917793 del 8/12/ 2010, si è provveduto alla compilazione riportando per ogni mese con ripartizione giornaliera le ore totali lavorate da ciascuna risorsa umana, suddividendole tra ore imputabili al progetto Promise, ore lavorate per altri progetti Life e ore dedicate ad altre attività. Questo monitoraggio puntuale ha comportato l’inserimento a fine anno delle ore totali reali lavorate, che hanno determinato il costo reale orario, calcolato sulla base del salario annuale lordo. Per l’ottenimento di tale costo sono state seguite le indicazioni contenute nella nota sopracitata della Commissione Europea (annex II). I timesheet sono stati inoltre sempre datati e firmati da ogni dipendente e dal responsabile del progetto; per quest’ultimo si è inoltre provveduto al controllo e alla firma ulteriore di un superiore. A supporto della rendicontazione, come giustificativi di spesa, tutti i partner hanno prodotto i cedolini e i mandati di pagamento quietanzati dalla banca degli stipendi, nonché i modelli F24 per i contributi previdenziali (in linea con l’indicazione ricevuta durante la visita di monitoraggio del 9/3/2012 alla presenza del desk officer finanziario). Le fatture relative alle spese del progetto hanno riportato un chiaro riferimento alle attività e al progetto. Inoltre sono state “annullate” apponendo un timbro di cui si sono muniti tutti i partner riportante il nome e i riferimenti del progetto, nonché l’importo della spesa imputato al progetto. Si segnala inoltre che in particolare per l’assegnazione di incarichi di assistenza esterna e le spese “other costs” sono sempre state utilizzate procedure di selezione e massima trasparenza, ai sensi della normativa nazionale, interna all’ente e talora per scelta del singolo partner a criteri di evidenza pubblica ancora più rigorosi. 6.3. Accordi di partenariato Il capofila, Regione Liguria, ha monitorato costantemente l’avanzamento finanziario del progetto. Ha chiesto a tutti i partner aggiornamenti periodici trimestrali. Ciascun partner, tramite il referente finanziario ha dunque inviato la rendicontazione ogni tre mesi mostrando l’avanzamento della spesa. Inoltre periodicamente il capofila ha raccolto tutta la documentazione contabile a supporto della rendicontazione (timesheet, stipendi, incarichi, fatture, quietanze di pagamento ecc.), controllando le modalità di effettuazione e registrazione delle spese di ogni partner e dando le informazioni necessarie per procedere in linea con le Common Provisions ed i regolamenti comunitari. Il partenariato è sempre stato informato delle situazione aggiornata, in particolare in occasione dei Comitati di Pilotaggio o con comunicazioni tramite posta elettronica. Con tale modalità non sono mai state registrate particolari difficoltà finanziarie della gestione finanziaria dell’intero progetto. Regione Liguria ha inoltre provveduto a versare le quote di finanziamento dovute a ogni partner a seguito del ricevimento degli importi dovuti da parte della Commissione Europea. Sono state pagate due tranche: la prima iniziale pari al 40% del finanziamento Life all’avvio delle attività di tutti i partner che hanno fornito un’attestazione in merito, autorizzata e liquidata (decreto regionale n… 2010), la seconda successivamente all’approvazione da parte della Commissione Europea del Mid Term Report e al versamento al capofila dell’importo pari al 30% del finanziamento Life complessivo (decreto regionale … del 2012). I rapporti tra i partner sono stati regolati ai sensi delle previsioni del Partnership Agreement. 69 6.4. Report/dichiarazione dell’Auditor Il report è consegnato alla Commissione Europea e resta depositato agli atti del progetto del capofila. 70 71