“Dall`aldilà si vede meglio”
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“Dall`aldilà si vede meglio”
FONDAZIONE FAMIGLIA DONO GRANDE CATECHESI PER C.F.E. n. 386 ANNO PASTORALE 2015 - 2016 “Dall’aldilà si vede meglio” Cari amici, come sempre ci lasciamo sorprendere dalla Parola; Parola che ci aiuta realmente a compiere i passi della nostra vita. Lc 16,19-31: C'era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell'inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi. E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi». Questa la Parola che ci viene donata Parola che ci fa intuire che chiaramente ci sarà un giudizio alla fine della nostra vita. Cerchiamo di capire l’atteggiamento del ricco: Padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch'essi in questo luogo di tormento. Il messaggio che Gesù vuole comunicarci è che c’è una continuità di vita. Dall’aldilà si vede meglio il di qua e questo ci fa riflettere, perché ci fa cogliere che esiste una continuità di vita. Il corpo finisce ma la vita e lo spirito della persona non finisce Dall’aldilà si può capire come vivere la nostra vita terrena Il passare del tempo ci fa prendere coscienza dell’età e della morte che pone fine a questa vita sulla terra Gesù ci aiuta a farci a capire che dall’aldilà viene la luce che illumina questa nostra vita Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi - segue dietro - Gesù ci ha parlato con la luce dell’aldilà perché Lui viene dall’aldilà Ci dona parole che vengono dall’aldilà Il dono dello Spirito da dove viene? Dall’aldilà. E’ mandato dal Padre Posso allora camminare sapendo quando compio gesti che vengono già dall’aldilà Questa Parola viene dall’aldilà e mi dice se quello che sto facendo ha valore o no C’è un’altra indicazione sicura: quando si ama si è già nell’aldilà Chi ama vive in eterno Se io oggi voglio compiere un gesto che va già oltre la morte, compio un gesto di amore Altro segno che si vive nella cfe: la fraternità e la condivisione; l’accoglienza reciproca… Così il cuore si apre Nella misura in cui voi fate questa esperienza, fate esperienza dell’aldilà, perché nell’aldilà non ci saranno contrapposizioni ma solo fraternità, solo unità in Gesù Pensiamo alla possibilità che ci è data, una volta alla settimana, di fare esperienza di comportamento dell’aldilà. Là non avrò più limiti nell’amare Amare tutti indistintamente. Questa è la vita eterna; una vita di unità, sapendo che c’è un solo Padre, sapendo che siamo tutti fratelli. Chiediamo il dono dello Spirito… Ci dia occhi per capire che dall’aldilà si vede meglio di qua