Macchine diverse, ma con lo stesso «stile

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Macchine diverse, ma con lo stesso «stile
APPLICAZIONI
Marco Lombardi
QUELLO FRA GNUTTI TRANSFER, COSTRUTTORE
BRESCIANO DI MACCHINE TRANSFER FLESSIBILI
E YAMAZAKI MAZAK, COSTRUTTORE GIAPPONESE
DI CENTRI DI LAVORO E TORNI MULTITASK È UN
RAPPORTO LUNGO E PROFONDO, BASATO SU
UNA COMUNANZA DI STRATEGIE INDUSTRIALI E
FILOSOFIE PRODUTTIVE.
Macchine diverse,
ma con lo stesso «stile»
MARZO 2015
Macchine Utensili
«M
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ake or buy?». «Fare o
comprare?». Gli esperti di
strategia industriale e gestione
aziendale si pongono spesso
questa domanda. Ogni azienda
è prima o poi chiamata a
decidere se, per ottenere un
prodotto o un servizio, sia
più conveniente rivolgersi al
mercato, ottenendo dai fornitori
il miglior rapporto qualità
prezzo, oppure attrezzarsi
autonomamente, per realizzare in
casa, ciò che è necessario.
Il costruttore di macchine transfer
Gnutti Transfer di Brescia ha da
sempre scelto l’opzione «make», al
punto che, oggi, una macchina della
Gnutti Transfer è realizzata per il 95%
internamente, senza fare ricorso ad
aziende di lavorazioni meccaniche
conto terzi.
Questa scelta ha precise ragioni
strategiche, come ci spiega il
Presidente di Gnutti Transfer S.p.A.,
Renato Gnutti: «Avere il controllo
della produzione significa avere il
controllo di tutto il processo, potendo
gestire le tempistiche nel rispetto
costante dei requisiti di qualità
che abbiamo definito per le nostre
macchine. Rivolgersi al mercato
avrebbe potuto significare una
perdita di flessibilità perché i tempi
di produzione variano dal numero
e dalle dimensioni delle commesse
che un terzista ha in lavorazione al
momento dell’ordine».
«Un ulteriore ragione per questa
scelta – prosegue Renato Gnutti
– riguarda il tipo di prodotto e di
servizio offerto da Gnutti Transfer
ai suoi clienti: capita spesso di
dover fornire della ricambistica per
macchine che hanno anche 40 o
50 anni di vita e che sono tuttora
produttive. Il controllo del processo
di produzione ci permette di
soddisfare queste esigenze in tempi
più che ragionevoli».
Progettare e produrre
Gnutti Transfer, grazie a un’intensa
attività di ricerca e sviluppo, dove
investe il 4-5% del suo fatturato,
e ha circa 50 progettisti su un
totale di circa 200 dipendenti,
progetta e costruisce macchine
transfer modulari e altamente
flessibili, in grado di garantire livelli
Gnutti Transfer
Gnutti Transfer, grazie a un’intensa attività di ricerca
e sviluppo, dove investe il 4-5% del suo fatturato,
e a circa 50 progettisti su un totale di circa 200
dipendenti, progetta e costruisce macchine transfer
modulari e altamente flessibili, in grado di garantire
ratei elevati di produzione, coniugandoli con capacità
innovative in termini di precisione, ripetibilità,
flessibilità e riconfigurabilità.
Il prodotto Gnutti Transfer è per definizione
customizzato, e nasce in un Ufficio Studi che sulla
base del particolare meccanico che il cliente deve
produrre, studia il processo di produzione e la sua
fattibilità, definisce un lay out macchina e un
preventivo che, nel 15% circa dei casi si trasforma in
ordine e quindi in una nuova commessa da progettare
e da mettere in produzione.
Takashi Yamazaki, Vice Presidente della Yamazaki Mazak, durante la sua visita alla Gnutti
Transfer, qui ritratto con il Presidente di Gnutti Transfer S.p.A., Renato Gnutti
Alcuni pezzi prodotti da Gnutti Transfer per le sue macchine
di produzione, coniugandoli con
capacità innovative in termini di
precisione, ripetibilità, flessibilità e
riconfigurabilità.
Il prodotto Gnutti Transfer è per
definizione castomizzato, e nasce in
un Ufficio Studi che sulla base del
particolare meccanico che il cliente
deve produrre, studia il processo
di produzione e la sua fattibilità,
definisce un lay out macchina e
un preventivo che, nel 15% circa
dei casi si trasforma in ordine e
quindi in una nuova commessa da
progettare,produrre e assemblare.
Le soluzioni produttive
Una volta definita la commessa,
con quali strategie Gnutti Transfer
gestisce la fase di produzione?
È Roberto Gandaglia, Direttore
Produzione dell’azienda bresciana
a spiegarcelo: «La filosofia di Gnutti
Transfer è la stessa filosofia, allora
pioneristica, del fondatore Quirino
Gnutti, ovvero: «fare internamente
per avere sotto controllo tutto il
processo produttivo». Realizzare
internamente i nostri prodotti
significa poter mantenere, anzi,
aumentare costantemente il nostro
know how; investire su macchinari
di alto livello tecnologico significa,
stare al passo con i tempi, il rispetto
delle tempistiche, con un alto livello
qualitativo unitamente alla crescita
della competenza professionale
dei nostri progettisti, contribuendo
così al miglioramento continuo del
processo di produzione.
Gnutti Transfer può quindi vantare
un parco di macchine utensili di
elevata qualità, fra cui quelle del
costruttore giapponese Yamazaki
Mazak.
«Ci siamo sempre trovati bene con
Mazak – ci dice Roberto Gandaglia
– sono macchine molto affidabili,
rispondono bene alle nostre esigenze
produttive e sono costruite con uno
«stile» molto simile al nostro, cioè
interamente in casa».
«Quando parlo delle nostre esigenze
produttive – prosegue Gandaglia –
alludo alla necessità di ridurre i tempi
di attraversamento in produzione,
lavorando pezzi di geometria
complessa con tolleranze ristrette e
pezzi che necessitano di operazioni
come tornitura, fresatura, foratura
RENATO GNUTTI
PRESIDENTE DI GNUTTI
TRANSFER S.P.A.
ROBERTO
GANDAGLIA
DIRETTORE
PRODUZIONE DI GNUTTI
TRANSFER
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APPLICAZIONI
Il concetto Integrex
La serie di macchine Multitask Integrex della
Mazak nasce dalla combinazione di un centro
di tornitura con un mandrino di fresatura: una
geometria di macchina che permette una grande
versatilità nella lavorazione di pezzi dalla forma
complessa, in modo efficiente e preciso.
Sull’Integrex il mandrino di tornitura gestisce
la rotazione del pezzo, mentre il mandrino
di fresatura si muove lungo gli assi Z
(longitudinale), X (verticale) e Y (trasversale)
e sull’asse B di rotazione intorno all’asse
trasversale, oppure, in posizione fissa, funge da
utensile fisso in tornitura.
Uno dei due Mazak Integrex
e420 installati in Gnutti
Transfer. Imminente l’arrivo
di un Integrex i400
Il concetto Multiplex
I centri di tornitura Multiplex 6200, sono
dotati di un doppio mandrino di tornitura,
una soluzione sicuramente più prestante
rispetto al tradizionale assetto puntacontropunta.
Il Multiplex permette la lavorazione in
simultanea di due fasi di lavorazione su un
componente tornito: la fase 1 su una stazione
e poi lo scambio in macchina del pezzo
piazzato sull’altro mandrino che esegue la
fase 2, oppure la lavorazione simultanea di
due fasi 1, sui due mandrini gemelli.
MARZO 2015
Macchine Utensili
Uno dei due torni bi mandrino
Mazak Multiplex 6200
utilizzati da Gnutti Transfer
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profonda e dentatura, che grazie alle
macchine multitask Mazak possiamo
affrontare senza fare ricorso a
macchine specifiche».
«Questo significa – ci spiega
Gandaglia – ridurre al minimo
la ripresa dei pezzi da lavorare,
garantendo maggior precisione delle
lavorazioni eseguite nella stessa fase,
con notevole riduzione del lead-time,
aspetti importantissimi per soddisfare
i nostri clienti. Questo modo di
produrre ci ha inoltre permesso di
ridisegnare un lay out di fabbrica in
base ai flussi di processo».
È il Direttore Marketing di Yamazaki
Mazak Italia, Ivan Verpilio, a illustrarci
l’approccio Mazak, che ha trovato
tanto favore presso Gnutti Transfer:
«La filosofia Mazak si riassume nel
nostro motto «done in one», cioè
nella possibilità di piazzare un pezzo
in macchina e finire la lavorazione
con quell’unico piazzamento. Questo
fa sì che, anche nel caso di pezzi
dalla geometria particolarmente
complessa, come nel caso di Gnutti
Transfer, è possibile ridurre sempre
al minimo il numero di piazzamenti
necessari».
Attualmente Gnutti Transfer ha in
linea due torni Mazak bi mandrino
Multiplex 6200, due Integrex e420,
con l’imminente arrivo della quinta
macchina, un Integrex i400.
La serie di macchine Multitask
Integrex della Mazak nasce dalla
combinazione di un centro di
tornitura con un mandrino di
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APPLICAZIONI
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Macchine Utensili
Una tipica
macchina Gnutti
Transfer
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fresatura: una geometria di macchina
che permette una grande versatilità
nella lavorazione di pezzi dalla forma
complessa, in modo efficiente e
preciso.
Sull’Integrex il mandrino di tornitura
gestisce la rotazione del pezzo,
mentre il mandrino di fresatura si
muove lungo gli assi Z (longitudinale),
X (verticale) e Y (trasversale) e
sull’asse B di rotazione intorno
all’asse trasversale, oppure, in
posizione fissa, funge da utensile
fisso in tornitura.
Le altre due macchine, i centri
di tornitura Multiplex 6200, sono
dotate di un doppio mandrino di
tornitura, una soluzione sicuramente
più prestante rispetto al tradizionale
assetto punta-contropunta.
Il Multiplex permette la lavorazione in
simultanea di due fasi di lavorazione
su un componente tornito: la fase 1
su una stazione e poi lo scambio in
macchina del pezzo piazzato sull’altro
mandrino che esegue la fase 2,
oppure la lavorazione simultanea di
due fasi 1, sui due mandrini gemelli.
«Il Multiplex ci ha davvero
impressionati – ci spiega Roberto
Gandaglia – da costruttori di
macchine transfer non potevamo non
apprezzare una macchina che può
lavorare con più operazioni o diversi
pezzi in simultanea come accade
sulle stazioni dei nostri transfer e con
i nostri moduli di lavorazione».
Versatilità e affidabilità
L’importanza del servizio
Roberto Gandaglia ci illustra alcune
tipologie di pezzi che vengono prodotte
a bordo delle macchine Mazak: «In
genere partiamo da barre in acciaio
da cementazione (acciai al Ni Cr e Ni
Cr Mo), perché dopo la lavorazione
i pezzi necessitano di trattamento
termico di cementazione e tempra,
anch’esso realizzato in casa; la
difficoltà di questi pezzi risiede nella
loro geometria e forma, si tratta di
pezzi snelli, lunghi e sottili, come nel
caso di alcune linee mandrino, che
ne risentono dello snervamento delle
fibre. Ci vuole un buon tecnologo
che conosca le tecnologie di taglio e
il comportamento dei materiali sotto
l’effetto di tali sollecitazioni, al fine di
evitare deformazioni che possono
compromettere la conformità del
pezzo. Inoltre, ci sono componenti, per
esempio supporti cuscinetti, bussole di
guida flange di tenuta, che pur avendo
tolleranze ristrette (H8/h7) vengono
realizzate direttamente sulle macchine
Mazak grazie alla capacità di
mantenere tali precisioni di lavorazione
nell’arco dei turni di lavoro.».
Un aspetto delle macchine Mazak
molto apprezzato in Gnutti Transfer
è la versatilità; chiediamo il perché
a Roberto Gandaglia: «Anche se
abbiamo parti meccaniche comuni
a più macchine, preferiamo gestire
la produzione non a lotti, ma per
commessa, in modo che sia possibile
in ogni momento riprogrammare la
produzione con molta flessibilità,
senza dover attendere code di
produzione. Un altro aspetto legato
alla pianificazione della produzione
è la programmazione delle
macchine: «In genere preferiamo la
programmazione a bordo macchina
o dall’ufficio con un PC collegato
alla macchina – spiega Gandaglia
– raramente utilizziamo il CAM, ci
basiamo sulla versatilità del CNC
MATRIX MAZATROL delle macchine
Mazak, che consente una grande
flessibilità di scelta fra le funzioni già
impostate e le possibilità di intervento
diretto, nei passaggi più complessi».
Un’azienda come Gnutti Transfer,
che ha fatto della ricerca di soluzioni
customizzate per i suoi clienti una
delle sue linee guida di sviluppo, non
può certo sottovalutare il servizio che,
unitamente alla macchina utensili,
viene offerto da Mazak.
È Roberto Gandaglia a spiegare la
sua esperienza: «C’è da dire prima
di tutto che le macchine Mazak sono
molto affidabili e così, per fortuna,
non abbiamo mai dovuto affidarci
molto al servizio di assistenza. Non
posso fare a meno di notare, però,
che il personale Mazak ha spessore
tecnico, conosce il prodotto e sa
fornire sempre un supporto veloce e
competente per ogni nuova esigenza
che si manifesta in produzione».
Le ragioni di un successo
La partnership fra Gnutti Transfer e
Yamazaki Mazak si è consolidata, in
un arco di tempo ormai lungo, iniziato
alla fine degli anni Ottanta. Una
collaborazione stretta, testimoniata
anche dalla visita che, alcuni mesi
fa, Takashi (Tak) Yamazaki, Vice
Presidente della Yamazaki Mazak,
fece proprio alla sede di Gnutti
Transfer, rilasciando apprezzamenti
e complimenti per la realtà Gnutti
Transfer
Lasciamo a Renato Gnutti un
commento su come è perché la
collaborazione fra la casa italiana
e quella nipponica è cresciuta
e si è sviluppata in modo così
soddisfacente: «Naturalmente Gnutti
Transfer e Mazak costruiscono
macchine utensili molto diverse,
ma sono accomunate da una
filosofia molto simile: entrambe
le case puntano alla qualità e
all’affidabilità del prodotto finale ed
hanno identificato vincente, per il
raggiungimento di tali obbiettivi, avere
il controllo assoluto dei processi
produttivi. Le modalità, lo stile di
lavoro sono molto somiglianti e hanno
portato noi e Mazak, in definitiva, a
parlare la stessa lingua e a intenderci
molto bene». z
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