La Zuppa del Capitano

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La Zuppa del Capitano
La Zuppa del Capitano
La Soupe (zuppa di bollito)
Dal "Regolamento" del 1791, in uso durante tutte le guerre napoleoniche con lievi
modifiche, la soupe è l'elemento fondamentale del rancio quotidiano, ed è una zuppa
di carne e legumi alla quale veniva aggiunto del pane sbriciolato: "L'acqua che si
mette nella marmitta deve misurarsi in ragione di un litro (una pinta) per ciascun
quarto di chilogrammo (mezza-libbra) di carne: la si fa bollire a fuoco vivo per
schiumarla prontamente; si modera in seguito l'ebollizione, si mettono otto grammi
(due manciate) di sale per litro d'acqua. Si aggiungono i legumi di stagione, una o due
ore prima di ritirare la carne. Quando essa ha bollito per cinque o sei ore, e il bollito
si è ridotto di un quinto, si immerge (stempera) il pane, lasciando la marmitta sul
fuoco fino all'ultima gamella, alfine che il bollito non perda il suo calore.
Se si riceve al campo l'ordine di partire prima che si abbia il tempo di fare la zuppa, il
soldato, per non perdere la sua carne e impedire che essa vada a male, deve farla
cucinare a metà o, se non ne ha il tempo, deve affumicarla, cioè esporla ad un fumo
denso.'
Altra spiegazione della ricetta: "Per ogni uomo occorre un litro d'acqua e 250 grammi
di carne che si fa bollire a fuoco vivo e che si schiuma allo stesso tempo, aggiungere
del sale (o in mancanza della polvere da sparo che contiene del salnitro) e dei legumi
di stagione, lasciar cucinare il tutto e mettere il pane nella zuppa all'ultimo
momento!"41.
Attenzione: dicono che salare con la polvere da sparo anneriva gli alimenti e causava
problemi di stomaco.