Bilancio di previsione 2007 e Relazione di

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Bilancio di previsione 2007 e Relazione di
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Bilancio di previsione 2007
e
Relazione di accompagnamento
24 agosto 2007
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1
Indice
Premessa
pag.
4
Le criticità e le indicazioni regionali
pag.
pag.
5
5
pag.
pag.
pag.
pag.
5
5
6
6
pag.
6
pag.
6
Bilancio annuale di previsione 2007
pag.
7
Conto Economico del primo semestre 2007
pag.
10
Il personale
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
12
12
14
15
17
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
19
19
19
20
20
21
22
23
24
Conclusioni
pag.
29
Allegato 1
La mobilità sanitaria passiva dell’Asl 8. Quali strutture
ospedaliere utilizzano i residenti nell’Asl 8.
pag.
30
Allegato n. 2
Emodinamica
pag.
39
Elevato differenziale costi, ricavi assistenza ospedaliera
Elevati tassi di ospedalizzazione per DRG medici ad alto rischio
di inappropriatezza
Insufficienze organizzative del Servizio veterinario
Grave disequilibrio economico
Incremento dei posti letto in strutture residenziali per anziani
Avvio progetto sperimentale di attivazione di un Gruppo di Cure
Primarie
Conferimento dell’incarico di Direttore della struttura complessa
“Ostetricia e ginecologia”
Il precariato
Il personale negli ospedali
I Direttori di struttura complessa
I costi del personale
Le azioni in atto
Le linee di ridefinizione dell’organizzazione aziendale
Sistema informativo
Riprogettare e sviluppare il sistema informatico
Pianificare il ricambio tecnologico
L’incentivazione del sistema assistenziale domiciliare
Lo sviluppo del sistema residenziale territoriale
La qualificazione e la riorganizzazione della funzione ospedaliera
La tendenza economica degli Ospedali
2
Tabelle
BILANCIO PREVISIONE 2007
pag.
9
CONFRONTO CE 1° SEM. 2006 – 1° SEM. 2007
pag.
11
CONFRONTO 2005-2006 PRESENZA DIPENDENTI SUDDIVISI
PER RUOLO
pag.
12
PERSONALE NON DIPENDENTE SUDDIVISO PER FIGURA
PROFESSIONALE
pag.
12
TIPOLOGIA PERSONALE SUDDIVISO PER PRESIDIO OSPEDALIERO
pag.
14
CONFRONTO ASL 8 – REGIONE INDICATORI PERSONALE
pag.
14
STRUTTURE COMPLESSE CON POSTO DI DIRETTORE VACANTE
pag.
16
PROGRESSIONE COPERTURA DIRETTORI STRUTTURA
COMPLESSA
pag.
16
CONFRONTO COSTO PERSONALE 2004-2005-2006-2007
pag.
17
ELENCO ATTREZZATURE FINANZIATE
pag.
20
ELENCO ATTREZZATURE DA FINANZIARE
pag.
21
CONFRONTO POSTI LETTO ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 2005-2006
pag.
22
SUDDIVISIONE DEI POSTI LETTO PER PRESIDIO
pag.
24
VALORI GESTIONALI DEI TRE PRESIDI OSPEDALIERI
pag.
25
VALORI GESTIONALI DELL’OSPEDALE DI CHIERI
pag.
26
VALORI GESTIONALI DELL’ OSPEDALE DI MONCALIERI
pag.
26
VALORI GESTIONALI DELL’OSPEDALE DI CARMAGNOLA
pag.
27
3
Premessa
La Giunta Regionale, con proprio provvedimento n. 84-6615 del 30 luglio 2007, ha
deliberato l’articolazione dei Piani di riqualificazione dell’assistenza e di riequilibrio
economico-finanziario 2007 – 2010 previsti dalla DGR 6 luglio 2007, n. 59-6349, in due
momenti temporalmente diversificati:
a) per il 2007 farà fede la relazione di accompagnamento al Bilancio di previsione da
presentare entro il 24 agosto 2007;
b) per il triennio 2008 -2010 il documento da elaborare entro il 10 ottobre 2007 dovrà
corrispondere alle indicazioni regionali che deriveranno dal quadro di
programmatico regionale che si dovrebbe concludere nel mese di settembre con
l’approvazione da parte del Consiglio regionale del PSSR 07-10.
Il presente documento ha come asse centrale l’analisi della condizione economicofinanziaria dell’Azienda e le iniziative che si intendono perseguire per garantire il rispetto
dell’equilibrio di bilancio dedicando una particolare attenzione al vincolo della riduzione del
costo del personale.
Una seconda caratteristica della Relazione è quella di rappresentare il passaggio tra la
fase (temporalmente individuabile nel 2006) dell’analisi e dell’identificazione delle criticità
strutturali presenti, alla fase di avvio delle prime azioni di intervento (il 2007) e il
dispiegarsi delle azioni connesse alla riorganizzazione aziendale che si concretizzerà nel
prossimo triennio 2008-2010.
Il documento è concettualmente suddiviso in tre parti seguendo la logica dello sviluppo
temporale:
a) le criticità affrontate dall’assunzione dell’incarico di Commissario (2006);
b) il bilancio di previsione 2007 dedicando un particolare rilievo alla questione relativa
ai costi del personale;
c) le iniziative in atto che si dispiegheranno anche nel corso dei prossimi anni.
Sono presentati anche due allegati:
1) un documento sulla mobilità passiva ritenendo che questo aspetto rappresenti la
condizione strutturale da affrontare per garantire una maggiore solidità economicofinanziaria all’Azienda;
2) un documento sull’emodinamica che evidenzia (e quindi può valere
metodologicamente anche per altri interventi di sviluppo di attività come il daysurgery oculistico) il collegamento tra il miglioramento dei risultati di salute della
popolazione e, a fronte di un iniziale investimento, la possibilità di ridurre la mobilità
passiva cercando nel contempo l’equilibrio del sistema regionale.
4
Le criticità e le indicazioni regionali
Le criticità individuate dalla Regione nell’atto di nomina (maggio 2006) del
Commissario dell’ASL 8 erano le seguenti:
a) elevato differenziale costi, ricavi assistenza ospedaliera;
b) elevati tassi di ospedalizzazione per DRG medici ad alto rischio di inappropriatezza;
c) insufficienze organizzative del Servizio veterinario;
d) grave disequilibrio economico.
A seguito di un primo documento di analisi presentato dall’Azienda (PRR 2006), la
Regione Piemonte (DGR n. 48-4777 del 4-12-06) prendendo atto delle azioni proposte
autorizzava lo sviluppo dei seguenti interventi:
a) incremento dei posti letto in strutture residenziali per anziani;
b) avvio progetto sperimentale di attivazione di un Gruppo di Cure Primarie;
c) conferimento dell’incarico di Direttore della struttura complessa “Ostetricia e
ginecologia”.
Si intende, nel presente capitolo, dar riscontro a quanto indicato dalla Regione e delle
azioni intraprese dall’Azienda rappresentando esse gli iniziali interventi che sono ripresi,
almeno in parte, nelle azioni del 2007.
Elevato differenziale costi, ricavi assistenza ospedaliera.
L’elevato differenziale costi/ricavi è il frutto dell’attuale dispersione delle risorse
specialistiche, della duplicazione di reparti che provoca sovrapposizioni e non specifici
indirizzi operativi con la conseguente impossibilità ad utilizzare al meglio alcune risorse
professionali esistenti in aree di attività che trovano risposta presso strutture ospedaliere
esterne all’Azienda; provocando, in tal modo, gli alti livelli di mobilità passiva.
Tale criticità potrà essere superata solo nel medio periodo con la ristrutturazione
organizzativa-gestionale che si svilupperà con il PRR 2008-2010.
Alcune azioni sono già in atto per aumentare la capacità di risposta delle strutture
ospedaliere (aumento della capacità interventistica e diagnostica della cardiologia,
aumento della capacità di ricovero dei reparti di acuzie attraverso lo sviluppo della
lungodegenza e delle risposte residenziali territoriali) che saranno meglio illustrate nei
paragrafi successivi.
Pur non enfatizzando i dati di gestione è possibile vedere nel confronto 2005-2006 (vedi
Tabella a pag. 25) alcuni segnali di miglioramento che incoraggiano nel perseguire la
strada intrapresa.
Elevati tassi di ospedalizzazione per DRG medici ad alto rischio di inappropriatezza.
Tale condizione critica è già rientrata e le ultime rilevazioni indicano il quasi totale
azzeramento dei tassi di ospedalizzazione ad alto rischio di inappropriatezza.
E’ necessario che la sorveglianza e il monitoraggio delle attività di ricovero permettano di
intervenire con tempestività nel caso si ripresentassero condizioni di criticità.
Insufficienze organizzative del Servizio veterinario.
L’analisi sinora effettuata ha evidenziato alcuni punti di particolare criticità sui quali anche
con l’apporto di professionisti esterni si è intervenuto.
5
E’ stata avviata un’opera di riorganizzazione e ridefinizione dei compiti e delle metodologie
operative delle singole aree operative in cui si suddivide il Servizio Veterinario
soffermando l’attenzione, in particolare nell’area A.
Nel corso del 2007 si dovrebbe giungere ad un’ adeguata e più strutturata condizione
organizzativa.
Grave disequilibrio economico.
Il disequilibrio economico nel 2006 è stato contenuto in una perdita di circa € 8.500.000,00
che con il finanziamento regionale straordinario è stato azzerato.
Alcuni dei fattori di criticità (elevati costi ospedalieri, mobilità passiva, dispersione delle
risorse) già evidenziati costituiscono gli elementi strutturali sui quali intervenire nel medio
periodo attraverso quanto si stabilirà in modo condiviso con la Regione nel PRR 20082010.
Incremento dei posti letto in strutture residenziali per anziani
Nel corso del 2006 (ed in particolare dalla seconda metà dell’anno) sono aumentati in
modo assai significativo i posti letto per anziani non autosufficienti passando dai 529 del
2005 ai 649 del 2006.
Tale incremento proseguirà nel 2007 e viene dato riscontro nel capitolo: “Le azioni in atto”
a pag. 22.
Avvio progetto sperimentale di attivazione di un Gruppo di Cure Primarie
Sono stati avviati nel 2006 diversi progetti (Vinovo, La Loggia, Pino Torinese i più
avanzati) che necessitano di essere meglio strutturati nel corso del 2007 per poter
rappresentare il presidio di primo contatto dei cittadini con i servizi sanitari e socioassistenziali così come esplicitato nelle indicazioni regionali.
Vinovo e La Loggia hanno già affrontato e risolto (con il fattivo ed importante contributo
delle Amministrazioni locali) il problema della sede mentre per Pino Torinese è prevedibile
che sarà disponibile nel corso del 2009 una nuova sede nella quale collocare le attività
previste dalla costituzione dei Gruppi di Cure Primarie.
Conferimento dell’incarico di Direttore della struttura complessa “Ostetricia e ginecologia”
La procedura avviata nel 2006 si è conclusa nel mese di marzo 2007.
Nel corso del 2007 è già avvenuta (su autorizzazione regionale) la copertura del posto di
Direttore della struttura complessa di Urologia ed è in atto quella relativa alla Nefrologia.
Il notevole numero di posti di Direttori di strutture complesse vacanti sarà oggetto di
valutazione congiunta con gli Uffici regionali delle priorità in relazione al piano di
riorganizzazione delle strutture aziendali.
Nel capitolo del Personale si affronta questo specifico punto a pag. 15.
6
Bilancio annuale di previsione 2007
L’anno 2007 si pone operativamente, come già sottolineato, come periodo di
transizione tra l’avvio nel 2006 delle prime azioni di riorganizzazione ed il PRR 2008 –
2010 che individuerà le azioni generali e specifiche che si dispiegheranno nel corso degli
anni per giungere nel 2010 al consolidamento dell’equilibrio gestionale delle singole ASL e
dell’intero sistema sanitario piemontese, rispettando in tal modo gli accordi tra la Regione
e i Ministeri della Salute e dell’Economia, in attuazione dell’intesa Stato-Regioni del 23
marzo 2005.
I primi risultati del percorso “virtuoso” attivato a partire dall’anno 2006 emergono, oltre
che dai risultati della gestione economico-finanziaria, anche da quanto rilevato a livello
regionale (vedi documento Analisi della gestione del Ssr 2006 Analisi comparata delle
ASR nell’ambito del lavoro effettuata sui dati del CE 4° trimestre), dove in riferimento alla
condizione dell’Asl 8 si sintetizzano gli elementi di maggiore rilevanza:
- un’ elevata mobilità passiva;
- un’ incidenza della voce di bilancio “altra assistenza” significativamente inferiore
alla media regionale;
- un costo del personale che rispetta il limite posto dalla legge finanziaria 2006;
- un rapporto tra finanziamento e costi per funzioni in linea con la media regionale,
salvo per l’assistenza per le dipendenze e la salute mentale, che presentano
maggiori costi;
- un’ incidenza del riequilibrio rispetto alla quota parametrata in miglioramento dal
2005 al 2006 ma ancora superiore alla media regionale.
Quanto emerso dall’analisi regionale non può che costituire elemento fondante per la
costruzione del bilancio di previsione 2007 sulla base di quanto già avviato nel 2006 e di
quanto deve consolidarsi e svilupparsi nel corso del 2007 che debbono risultare coerenti
con il quadro economico-finanziario di riferimento.
Il bilancio di previsione aziendale del 2007, che si presenta, è redatto secondo le
indicazioni e nei limiti delle risorse assegnate con la DGR. 84-6615 del 30 luglio 2007 e
rispetta i termini e le modalità definite dalla Regione presentando un risultato
differenziale in equilibrio finanziario al netto delle poste non monetarie.
Dalla tabella che confronta i valori di previsione 2007 con il corrispondente consuntivo
2006 si evidenzia:
a) un incremento dei ricavi della gestione ordinaria pari al 2,2%;
b) un incremento dei costi della gestione ordinaria pari all’1,6%;
c) un risultato della gestione ordinaria in miglioramento di € 3,8 milioni rispetto al
2006.
La condizione gestionale prevede, pertanto, un limitato contenimento dei costi, seppure
in leggera crescita, che produce l’equilibrio del bilancio a fronte di un più significativo
aumento dei ricavi; conseguentemente (a parità di valore del 2006 del differenziale relativo
alla compensazione della mobilità sanitaria) il margine operativo lordo della gestione 2007
assume valore positivo per € 26 mila recuperando il valore negativo registrato nel 2006
pari a -€ 3,8 milioni.
7
Il risultato differenziale (finanziario) è in pareggio pur in assenza dei ricavi
straordinari, derivanti prevalentemente da plusvalenze sulla vendita di beni immobili, che
hanno caratterizzato la gestione 2006 per un importo di oltre € 5 milioni.
Questo risultato economico in previsione si realizza in funzione delle prime azioni già
previste nel PRR 2006 approvato dalle Regione e della loro continuazione nell’anno 2007
quale momento propedeutico al più articolato e complesso PRR 2008 – 2010.
8
TABELLA BILANCIO PREVISIONE 2007
VOCE
F.S.N..
Contributi da altri enti pubblici
Contributi in c/esercizio da privati
Ricavi per prestazioni
Recuperi e rimborsi
Ticket
Ricavi vari
Ricavi intramoenia
Totale ricavi gestione ordinaria
Acquisti e manutenzioni
Assistenza sanitaria di base
Farmaceutica
Specialistica
Riabilitativa
Integrativa
Ospedaliera da privato (case di cura)
Ospedaliera da privato (presìdi)
Altra assistenza
Altri servizi
Godimento di beni e servizi
Personale dipendente
Spese amministrative e generali
Servizi appaltati
Accantonamenti
Imposte e tasse
Oneri finanziari
Variazione delle rimanenze
Compartecipazioni personale intramoenia
Totale costi gestione ordinaria
Risultato gestione ordinaria
Mobilità attiva extra regionale
Mobilità passiva extra regionale
Mobilità attiva intra regionale
Mobilità passiva intra regionale
Margine operativo lordo
Ricavi straordinari
Costi straordinari
Costi capitalizzati
Ammortamenti
Svalutazioni
Risultato di gestione
Poste non monetarie di cui:
costi capitalizzati, codice A0170 del CE ministeriale;
rivalutazioni attività finanziarie
ammortamenti
svalutazione dei crediti
svalutazione delle attività finanziarie
saldo ferie e straordinari maturati ma non goduti
Risultato differenziale
2006
Cons
415.593
690
54
1.438
1.567
5.708
873
3.052
428.975
35.338
26.848
53.566
7.782
9.782
11.739
18.875
21.420
11.402
2.746
106.968
5.927
8.815
902
8.490
1.456
1.312
2.707
336.075
Differenza
2007
prev
Importo
%
424.446
8.853
2,1%
695
5
0,7%
100
46
85,2%
1.468
30
2,1%
1.612
45
2,9%
5.900
192
3,4%
891
18
2,1%
3.100
48
1,6%
438.212
9.237
2,2%
37.351
2.013
5,7%
27.666
818
3,0%
53.500
-66
-0,1%
7.881
99
1,3%
10.718
936
9,6%
11.788
49
0,4%
18.872
-3
-0,0%
23.700
2.280
10,6%
8.632
-2.770
-24,3%
2.938
192
7,0%
110.086
3.118
2,9%
5.216
-711
-12,0%
9.794
979
11,1%
100
-802
-88,9%
8.317
-173
-2,0%
2.200
744
51,1%
-1.312 -100,0%
2.700
-7
-0,3%
341.459
5.384
1,6%
92.900
2.610
5.805
31.171
124.705
-3.829
96.753
2.610
5.804
31.172
124.705
26
3.853
-1
1
3.855
4,1%
-0,0%
0,0%
-100,7%
5.153
802
3.119
5.715
-2.074
2.041
3.119
5.715
-555
-33
419
445
3.138
5.822
-2.684
2.684
3.138
5.822
-
-4.734
-357
19
107
-610
643
19
107
555
33
-91,9%
-44,5%
0,6%
1,9%
29,4%
31,5%
0,6%
1,9%
-100,0%
-100,0%
-
9
Conto Economico del primo semestre 2007
Il rendiconto al 30 giugno 2007 dei ricavi (che riporta i contributi indistinti nella misura
indicata dalla nota regionale n. 6790/28.5/28 del 25 luglio 2007), e dei costi presenta un
risultato differenziale negativo di € 1,955 milioni determinato da alcune specifiche voci dei
costi:
- assistenza farmaceutica convenzionata: nel primo semestre 2007 si è registrata
una riduzione del 3,67% rispetto allo stesso periodo del 2006 che, prudenzialmente,
non si è riportata nella previsione dell’intero anno poiché in questo settore
intervengono variabili di mercato non gestibili localmente e la non completa
strutturazione del servizio di distribuzione diretta dei farmaci (in significativo
aumento) potrebbe “ribaltarsi”, in linea teorica, negativamente su questa voce di
bilancio. Tale atteggiamento prudenziale associato ad una previsione di spesa nel
secondo semestre inferiore a quella del primo (nell’ultimo triennio il 53% della
spesa annuale si è verificata nei primi sei mesi dell’anno) porterebbe, comunque,
per l’anno in corso un recupero dei costi pari ad oltre € 850 mila;
- altri servizi: nel secondo semestre dell’anno non si ripeteranno i costi per le
cooperative degli infermieri valutati in circa € 850 mila corrispondenti al costo del
lavoro interinale, compreso nella voce del personale dipendente;
- oneri finanziari: la consistente esposizione bancaria per anticipazioni ordinaria
determinata dal ripetuto incremento dei tassi di interesse hanno fatto aumentare
tale voce di circa € 800 mila, rispetto al corrispondente periodo del 2006.
Nel semestre in esame si segnala, inoltre, che l’andamento dei ricavi diretti sta
mostrando una flessione stimabile in € 500 mila su base annua determinata da difficoltà
organizzativo-gestionali relative alla rilevazione e fatturazione delle prestazioni.
Per superare questa assai grave criticità l’Azienda si sta adoperando in modo rilevante
negli ultimi tre – quattro mesi su più fronti:
a) potenziamento della strumentazione informatica,
b) sviluppo e ridefinizione delle procedure;
c) formazione del personale.
Nel complesso occorre comunque sottolineare che malgrado le tensioni sui costi prima
evidenziati, il confronto del CE del 2° trimestre 2007 con il corrispondente CE 2006 mette
in rilievo quanto segue:
a) un aumento dei ricavi per € 14,821 milioni (+ 7,29 %);
b) i costi della gestione ordinaria presentano una dinamica di crescita decisamente più
contenuta € 4,8 milioni (+ 2,85 %);
c) un miglioramento del risultato di gestione di oltre € 11,7 milioni.
Sebbene non si verifichi l’equilibrio del bilancio nel 1° semestre il tendenziale delle
voci di riferimento risulta favorevole nella dinamica annuale portando il bilancio di
previsione 2007 (con stabilità delle voci relative alla compensazione della mobilità
sanitaria ed alla produzione di assistenza ospedaliera da privato) all’equilibrio.
Il quadro sin qui descritto e commentato viene sinteticamente rappresentato dalla
tabella di confronto tra i CE del corrispondenti periodi 2006 e 2007.
10
TABELLA DI CONFRONTO CE 1° SEM. 2006 – 1° SEM. 2007
VOCE
2° trim 2006
2° trim 2007
incr %
incr VA 2006/2007
2006/2007
7,41%
14.627
-0,90%
-3
-37,50%
-30
-33,84%
-268
11,70%
55
12,90%
374
-21,99%
-84
13,04%
150
7,29%
14.821
Contributi in conto esercizio da Regione indistinti da F.S.N..
Contributi da altri enti pubblici
Contributi in c/esercizio da privati
Ricavi per prestazioni
Recuperi e rimborsi
Ticket
Ricavi vari
Ricavi intramoenia
Totale ricavi gestione ordinaria
197.298
333
80
792
470
2.899
382
1.150
203.404
211.925
330
50
524
525
3.273
298
1.300
218.225
Acquisti e manutenzioni
Assistenza sanitaria di base
Farmaceutica
Specialistica
Riabilitativa
Integrativa
Ospedaliera da privato (case di cura)
Ospedaliera da privato (presìdi)
Altra assistenza
Altri servizi
Godimento di beni e servizi
Personale dipendente
Spese amministrative e generali
Servizi appaltati
Accantonamenti
Imposte e tasse
Oneri finanziari
Variazione delle rimanenze
Compartecipazioni personale intramoenia
Totale costi gestione ordinaria
18.504
13.181
28.674
3.731
4.985
5.514
8.840
11.068
5.697
1.305
51.530
2.814
4.243
2.876
3.983
397
1.135
168.477
18.519
13.833
27.622
4.046
5.427
5.991
10.965
11.791
5.166
1.469
54.628
2.536
4.897
25
4.206
1.142
1.021
173.284
0,08%
4,95%
-3,67%
8,44%
8,87%
8,65%
24,04%
0,00%
6,53%
-9,32%
12,57%
6,01%
-9,88%
15,41%
-99,13%
5,60%
187,66%
0,00%
-10,04%
2,85%
15
652
-1.052
315
442
477
2.125
723
-531
164
3.098
-278
654
-2.851
223
745
-114
4.807
34.927
44.941
28,67%
10.014
Mobilità attiva extra regionale
Mobilità passiva extra regionale
Mobilità attiva intra regionale
Mobilità passiva intra regionale
Margine operativo lordo
1.179
2.446
14.407
61.616
-13.549
1.568
2.662
15.836
61.707
-2.024
32,99%
8,83%
9,92%
0,15%
-85,06%
389
216
1.429
91
11.525
Ricavi straordinari
Costi straordinari
Costi capitalizzati
Ammortamenti
Svalutazioni
Risultato di gestione
395
181
1.313
2.713
82
-14.817
419
350
1.569
2.713
-3.099
6,08%
93,37%
19,50%
0,00%
0,00%
-79,08%
24
169
256
-82
11.718
1.400
1.313
2.713
-
1.144
1.569
2.713
-
-18,29%
19,50%
0,00%
-256
256
-
-13.417
-1.955
-85,43%
11.462
Risultato gestione ordinaria
Poste non monetarie di cui:
costi capitalizzati, codice A0170 del CE ministeriale;
rivalutazioni attività finanziarie
ammortamenti
svalutazione dei crediti
svalutazione delle attività finanziarie
saldo ferie e straordinari maturati ma non goduti
Risultato differenziale
11
Il personale
Nelle indicazioni regionali relative al 2007 è richiesta una particolare attenzione e
valutazione al costo del personale e alle azioni utili al perseguimento dell’obiettivo di
ridurre dell’ 1,4% tale voce di bilancio rispetto al 2004.
I 2.197 dipendenti dell’Azienda Sanitaria Locale 8 del 2006 risultano inferiori di 31
unità rispetto all’anno precedente come viene evidenziata dalla seguente tabella suddivisa
per ruolo.
CONFRONTO 2005-2006 PRESENZA DIPENDENTI SUDDIVISI PER RUOLO
31-12-2005
31-12-2006
385
383
41
38
Dirigenti non medici – r. tecnico
1
1
Dirigenti non medici – r. professionale
2
2
Dirigenti non medici – r. amministrativo
10
9
1.065
1.065
2
2
Comparto – r. tecnico
363
351
Comparto – r. amministrativo
359
346
2.228
2.197
Dirigenti medici
Dirigenti non medici – r. sanitario
Comparto – r. sanitario
Comparto – r. professionale
Totale
Assunti
Cessati
66
97
Il numero totale dei dipendenti ha registrato una contrazione di 31 untità (-1,4%)
coinvolgendo essenzialmente l’area del comparto del ruolo amministrativo (-13 unità) e
tecnico (-12 unità).
Il precariato
Accanto al rapporto di dipendenza erano presenti al 31-12-06 con diverse tipologie
contrattuali 258 operatori suddivisi per ruolo e per tipologia di contratto secondo il
seguente schema.
PERSONALE NON DIPENDENTE SUDDIVISO PER FIGURA PROFESSIONALE
Art.7
D.lvo. 165/2001
Medici
24
T.D.
Int.
Totale
0
0
24
12
Veterinari
8
0
0
8
Biologi
1
0
0
1
Psicologi
14
0
0
14
Farmacista
1
0
0
1
Infermieri
1
0
94
95
Ostetriche
8
0
0
8
Fisioterapisti
1
0
0
1
Logopedisti
3
0
0
3
Dietisti
1
0
0
1
Assistenti sociali
3
0
0
3
Educatori
3
0
0
3
OTA-OSS
0
0
89
89
Impiegati
0
2
0
2
73
2
183
258
Totale
Le 73 unità, per le quali è stato utilizzato l’art. 7 come modalità contrattuale per
l’instaurazione del rapporto di lavoro, sono distribuite su un’ampia differenziazione di figure
professionali con una significativa focalizzazione nell’area medica (24 unità) e psicologica
(14 unità).
I contratti a tempo determinato rappresentano una modalità assai limitata.
I rapporti attraverso cooperative sono fortemente concentrati nelle figure di infermiere e
OTA-OSS; a tal proposito si fa presente che dal 1° maggio 2007 si sono superati i rapporti
con singole cooperative individuando una società interinale.
Il totale complessivo del personale a rapporto di dipendenza e con altra tipologia
contrattuale è pari a 2.355 unità.
E’ consapevolezza generale che la compresenza di personale con rapporti contrattuali
differenziati oltre a creare ingiuste condizioni lavorative per la persona tende ad
amplificare problemi gestionali nelle unità operative determinati dalla contemporanea
presenza di operatori con contratti differenziati pur con identiche mansioni.
Da non sottovalutare, inoltre, è la tendenza a “scaricare” sui soggetti più deboli (quelli a
rapporto precario) le parti più pesanti del lavoro (turni notturni, festività, etc.) andando in tal
modo ad accentuare e i problemi di natura gestionale
Un ulteriore elemento di criticità è dato dal frequente turn-over degli operatori che non
garantisce, dopo l’acquisizione delle conoscenze dell’organizzazione e delle tecniche
operative, un tempo operativo sufficientemente lungo a fronte dei ripetuti tempi di
apprendimento e di inserimento.
In considerazione degli elementi di criticità determinati dai rapporti precari è intenzione
dell’Azienda attivare immediatamente i propri Uffici non appena saranno disponibili le
13
regole per procedere alla stabilizzazione delle figure dirigenziali e del comparto
attualmente a rapporto di lavoro “atipico”.
Il personale negli ospedali
Le strutture ospedaliere concentrano il 62% di tutto il personale ed è possibile ricavare
alcune indicazioni relativamente alla loro distribuzione in relazione ad alcuni elementi di
riferimento operativo.
TIPOLOGIA PERSONALE SUDDIVISO PER PRESIDIO OSPEDALIERO
Tipologia personale
Ospedale Moncalieri
Personale
pia
Medici
coop.
132,2
Odont.e altrI san. laureatI
5,0
Ospedale Chieri
Totale
val.
ass.
137,2
Personale
% col.
pia
21,9
92,0
Ospedale Carmagnola
Totale
val.
ass.
coop.
1,3
93,3
Personale
% col.
pia
18,3
58,8
Totale
generale
Totale
val.
ass.
coop.
1,3
60,1
% col.
18,7
val.
ass.
% col.
290,6
19,9
2,8
0,0
2,8
0,4
3,7
1,0
4,7
0,9
2,0
0,0
2,0
0,6
9,4
0,6
207,7
29,6
237,3
37,8
214,7
20,0
234,7
45,9
134,9
10,0
144,9
45,1
616,9
42,3
Riabilitazione
30,1
2,0
32,1
5,1
20,0
0,9
20,9
4,1
13,0
0,9
13,9
4,3
66,8
4,6
Altri sanitari
51,0
0,0
51,0
8,1
28,9
0,7
29,6
5,8
17,4
0,0
17,4
5,4
98,0
6,7
1,0
0,0
1,0
0,2
0,8
0,0
0,8
0,2
0,4
0,0
0,4
0,1
2,2
0,1
96,8
20,0
116,8
18,6
66,1
32,0
98,1
19,2
41,0
26,0
67,0
20,9
281,8
19,3
4,9
Infermieri (esclusi "118")
Comparto professionale
Comparto tecnici
Comparto amministrativi
Totale
% di riga
48,8
0,0
48,8
7,8
28,8
0,0
28,8
5,6
15,6
0,0
15,6
93,2
6,4
570,4
56,6
626,9
100,0
455,0
55,9
510,9
100,0
283,0
38,2
321,2
100,0 1459,0
100,0
91,0
9,0
43,0
89,1
10,9
35,0
88,1
11,9
22,0
100,0
Fonte: i dati si riferiscono ai dati forniti con i Piani di attività (Pia)
La percentuale generale di distribuzione del personale riflette la capacità produttiva dei tre
presidi.
Osservando alcune figure più significative da un punto di vista quantitativo emerge che:
a) la percentuale dei medici e degli amministrativi più rilevante rispetto al totale del
personale si riscontra all’Ospedale di Moncalieri;
b) gli infermieri sono significativamente più rappresentati presso gli Ospedali di Chieri
e Carmagnola.
Non si riscontra una particolare differenziazione tra il personale dipendente e quello con
rapporto di lavoro “atipico” nelle diverse sedi ospedaliere.
Nella tabella che segue sono illustrati alcuni indicatori del personale in relazione alla
presenza di alcune figure professionali rispetto ad altre, alla relazione con fattori economici
(ricavi e produzione) e all’attività (ricoveri) o strutturali (posti letto).
CONFRONTO ASL 8 – REGIONE INDICATORI PERSONALE
INDICATORI PERSONALE
Moncalieri
OSPEDALI
Regione
Chieri
Carmagnola Totale gen.
Personale sanitario / totale addetti
73,43%
Personale amministr. / personale sanitario
10,61%
7,51%
6,56%
8,62%
Personale medico / Personale sanitario
29,81%
24,35%
25,21%
26,86%
Ricavi in € per medico anno 2006
347,230
532,633
445,311
427,029
Produzione in € per medico anno 2006
269,446
438,379
338,186
337,892
Ricavi in € per addetto anno 2006
76,006
97,275
83,266
85,052
Produzione in € per addetto anno 2006
58,979
80,061
63,235
67,298
1,31
1,17
1,01
1,19
Personale medico x 100 ricoveri
75,01%
74,17%
74,14%
7,96%
1,13
14
Personale infermieristico x 100 ricoveri
2,27
2,93
2,43
2,52
2,65
Personale comparto tecnico x 100 p.l
62,10
61,71
46,51
57,40
49,51
Posti letto anno 2006
Ricoveri (ordinari + dh) anno 2006
188
158
144
490
10.467,00
8.003
5.962
24.432
Nel primo gruppo di indicatori emerge:
a)
una presenza di personale amministrativo rispetto a quello sanitario
proporzionalmente più elevato rispetto al riferimento regionale; ciò è determinato
essenzialmente dalla condizione presente all’Ospedale di Moncalieri;
b)
i medici rispetto a tutto il personale sanitario sono rappresentati in modo più
elevato all’Ospedale di Moncalieri rispetto agli altri due presidi.
Rispetto al confronto con i parametri di natura economica emerge che l’Ospedale di
Moncalieri e quello di Chieri si trovano agli antipodi: il personale del presidio di Chieri
evidenzia valori relativi sia ai Ricavi sia alla Produzione per medico e addetto
significativamente più elevati rispetto a quelli di Moncalieri.
Il terzo gruppo di indicatori evidenzia la presenza del personale per unità di prodotto
(ricovero) o struttura (posti letto) più elevata per tutte le figure professionali rispetto al
confronto regionale; nell’ambito dell’Asl 8 la figura medica all’Ospedale di Moncalieri è la
più elevata rispetto agli altri presidi mentre all’Ospedale di Chieri la figura infermieristica è
quella maggiormente rappresentata; i tecnici per posto letto sono assai più numerosi negli
Ospedali di Moncalieri e Chieri.
Le azioni complessive che dovranno tener conto delle osservazioni e dell’analisi sin qui
condotta riguardanti la gestione del personale dovranno intervenire su più versanti come si
è agito nel recente passato:
- limitare le sostituzioni del personale previa verifica di impossibilità alla sostituzione
interna;
- procedere alle sostituzioni in tempi difformi rispetto all’assenza nel caso in cui ciò
non comporti danni irreversibili all’attività e alla funzionalità del servizio;
- valutare per tempo le sostituzioni indispensabili;
- analizzare i ruoli e le attività ricoperti da personale con rapporti di lavoro atipici la
cui trasformazione in rapporti a tempo indeterminato (secondo le modalità che
saranno individuate a livello regionale) migliori la condizione lavorativa e garantisca
una maggiore solidità del servizio;
- identificare le attività a forte impatto economico positivo il cui sviluppo garantisca le
risorse finanziarie utili alla copertura del costo di nuove assunzioni;
- limitare l’accesso a contratti “atipici” a condizioni professionali estremamente
limitate e per periodi assolutamente pre-definiti;
- continuare l’opera di riduzione o di controllo dei giorni di ferie quale elemento
positivo di gestione del servizio;
- individuare le priorità di assunzione dei Direttori di struttura complessa che hanno
cessato o cesseranno l’attività nel corso del 2007.
Le specifiche azioni riguardanti il personale saranno oggetto di valutazione congiunta con
le Organizzazioni sindacali con il fine di garantire le risorse umane per l’attività dei servizi
e, contemporaneamente, ottemperare al disposto legislativo (L.F. 2007) di riduzione del
costo del personale, sulla base delle indicazioni regionali
I Direttori di struttura complessa
Una particolare attenzione viene prestata alla necessità di copertura dei posti di Direzione
di Struttura Complessa che sono vacanti o saranno resi liberi nel corso dell’anno 2007.
15
STRUTTURE COMPLESSE CON POSTO DI DIRETTORE VACANTE
Chieri
Carmagnola
Moncalieri Azienda
Medicina generale
18-01-06
Ostetricia e ginecologia 01-03-04
01-10-03
01-03-07 (1)
Pediatria
01-06-07
01-10-04
Ortopedia e traumatologia 01-11-07
01-05-07
Urologia (2)
Nefrologia (3)
01-09-07
Otorinolaringoiatria
07-01-08
Radiologia
01-02-07
01-10-07
Medicina nucleare
01.12.01
Anestesia
01-03-07
Farmaceutica ospedaliera
01-01-08
Economato
01-06-07
Ragioneria
01-04-08
Osru
22-12-06
Veterinaria – Area A
vacante
Controllo di gestione
vacante
Servizio prev. e prot.
vacante
(1)E’ stata espletata la selezione. La presa di servizio è avvenuta il 26-04-07
(2)E’ stata espletata la selezione. Prevista la presa di servizio il 18 settembre 2007
(3)E’ stato bandita la selezione in attesa dell’autorizzazione regionale
La copertura dei posti di Direttore di Struttura Complessa si inserisce quale strategia
operativa per elevare e garantire il grado di professionalità in specifiche aree da cui è
possibile trarre un beneficio generale se si verificherà una riduzione della mobilità passiva
(si veda l’allegato 1 e il paragrafo a pag. 23).
Consapevoli dell’equilibrio e dei limiti di azione sul costo del Personale si intende proporre
alla Regione una distribuzione graduata temporalmente della copertura dei posti vacanti
che si ritiene non saranno influenzati dai processi di riorganizzazione da svilupparsi nel
prossimo breve periodo e da presentare nel PRR 08-10 in modo completo.
PROGRESSIONE COPERTURA DIRETTORI STRUTTURA COMPLESSA
Medicina generale -Carmagnola
Ostetricia e ginecologia – Carmagnola
Ostetricia e ginecologia - Chieri
Pediatria - Carmagnola
Pediatria – Chieri
Ortopedia e traumatologia – Chieri
Otorinolaringoiatria – Moncalieri
Radiologia – Moncalieri
Medicina nucleare – Moncalieri
Anestesia – Carmagnola
Farmaceutica ospedaliera
Veterinaria – Area A
Economato
Ragioneria
Osru
Controllo di gestione
Servizio prev. e prot.
Avvio procedura
Presa servizio
Entro 2007
Primo trim 08
Primo trim. 08
Secondo trim. 08
Note
PRR 08-10
PRR 08-10
PRR 08-10
Entro 2007
Entro 2007
Entro 2007
Primo trim. 08
Secondo trim. 08
Entro 2007
PRR 08-10
PRR 08-10
Entro 2007
Primo trim. 2008
Primo trim. 08
Secondo trim. 08
PRR 08-10
PRR 08-10
PRR 08-10
Entro 2007
Primo trim. 08
PRR 08-10
16
I costi del personale
Sotto il profilo economico – finanziario si rileva che nel bilancio 2007 la voce
personale dipendente si incrementa, rispetto al consuntivo 2006, di € 3,1 milioni pur
comprendendo il costo di € 3,3 milioni per lavoratori interinali, che lo scorso anno erano
rilevati nelle voci relative ai contratti con le cooperative degli infermieri sotto la voce “Altri
servizi” e “Altra assistenza”.
La successiva tabella, redatta sulla base delle indicazioni regionali, rappresenta
l’obiettivo gestionale del 2007 nonché l’evidenziazione del rispetto dei limiti di spesa per il
personale sia per la gestione 2006 (consuntivo) e sia per la previsione 2007 con
riferimento al costo base 2004.
17
CONFRONTO COSTO PERSONALE 2004-2005-2006-2007
Cod. CE
ASL 8
Voce
cons. 2004
cons. 2005
2006 cons
Personale dipendente
104.015
104.111
110.086
PERSONALE RUOLO SANITARIO
PERSONALE RUOLO PROFESSIONALE
PERSONALE RUOLO TECNICO
PERSONALE RUOLO AMMINISTRATIVO
80.329
299
11.081
12.306
81.293
296
10.776
11.746
106.968
83.356
280
11.051
12.281
7.418
8.318
7.879
4.974
3100452 Spese personale tirocinante eo borsista compresi oneri
riflessi
47
58
3100454 Spese personale religioso convenzionato compresi oneri
riflessi
3100455 Spese per assegni di studio
32
0
28
0
3100469 Costo per prestazioni di lavoro coordinate e continuative
sanitarie
0
0
11
31
3.154
1.500
75
2.412
172
15
4.337
1.681
59
2.005
93
26
4.263
7.451
7.511
7.122
329
118.884
7.050
461
119.940
7.872
7.383
489
122.719
8.443
127.327
6.145
126.085
123.380
0
122.800
Recuperi per convenzioni attive
Ricavi per consulenze sanitarie -personale dipendente per
4500265
altre ASR piemontesi
0
0
559
550
Ricavi per consulenze non sanitarie -personale dipendente
4500266
per altre ASR piemontesi
0
0
0
20
305
227
165
161
3.529
479
-555
0
totale netto = base calcolo
115.050
119.234
122.550
122.069
1% della base di calcolo
base calcolo - 1% (anno 2006)
1.151
113.900
1,4% della base di calcolo
Base calcolo -1,4% (anno 2007)
Effetto adeguamento contrattuale
Netto
1.611
113.439
8.702
113.848
8.702
113.367
-52
-72
B0800
B0810
B0820
B0830
Altre forme di acquisizione personale
3100470 Costo per prestazioni di lavoro coordinate e continuative non
sanitarie
3100477 Costo per acquisti di assistenza sanitaria infermieristica da
cooperative
3100328 acquisto prestazioni professionali da ASR
3100325 acquisto prestazioni professionali da ASO
3100430 Consulenze sanitarie
3100456 Consulenze tecniche
3101015 Consulenze amministrative
Irap
3101021 IRAP personale dipendente
3101022 altro personale
Totale
3101605 Accantonamento per oneri pregressi rinnovo contratti del
personale
Totale al lordo degli accantonamenti
4500303 Rimborso da altre amministrazioni spese personale
dipendente comandato
- Ferie maturate ma non godute
minor costo rispetto a Base calcolo
65
20
0
0
55
1.517
64
1.812
56
27
661
2007 prev
84.966
262
12.790
12.068
74
20
0
0
86
1.100
1.474
44
2.104
60
12
7.740
7.232
508
122.800
18
Le azioni
Come si è già sottolineato nella parte iniziale della relazione sono già in corso
azioni di impulso e riorganizzazione; alcune delle quali avviate lo scorso anno, altre sono
state intraprese nel 2007, altre, ancora, sono nella fase di avvio.
In questa parte della relazione si intende approfondire il significato delle azioni che hanno
una maggiore relazione con il quadro economico di bilancio previsto.
Le linee di ridefinizione dell’organizzazione aziendale
La riorganizzazione aziendale dovrà prendere le mosse da quanto esplicitato con la DGR
n. 59-6349 del 6 luglio 2007.
Nel PRR 08-10 si formalizzerà la proposta della riorganizzazione aziendale alla quale si
dovrà tendere garantendo alcuni principi di base:
a) limitazione delle strutture semplici a quelle che hanno disponibilità di risorse e
partecipano all’organizzazione di una specifica funzione all’interno di una struttura
complessa;
b) ridefinizione delle strutture complesse che potranno comprendere anche più sedi
operative, in particolare, per i presidi ospedalieri;
c) definizione dei Dipartimenti sulla base di specifici obiettivi a cui faranno riferimento;
d) sviluppo delle funzioni professionali dirigenziali;
e) semplificazione dei livelli di responsabilità;
f) consolidamento dell’attività assistenziale che il livello aziendale dell’Asl 8 deve
garantire;
g) strutturazione organizzativa che accentui e favorisca l’integrazione.
Sistema informativo
L’informazione rappresenta l’elemento fondamentale delle relazioni operative a tutti i livelli
del sistema sanitario.
Non c’è possibilità di stabilire relazioni professionali se i soggetti che interagiscono non
conoscono la natura dei dati informativi.
Non c’è confronto tra strutture e aree di attività se la definizione delle caratteristiche
dell’informazione non è stata condivisa.
Non esiste attività se non è prevista la costruzione della sua rilevazione, del suo
monitoraggio e della sua valutazione.
L’informazione di ciò che facciamo, di come lo facciamo, di quante risorse utilizziamo e di
quanto ci costa è la base del confronto tra il sistema aziendale e i sistemi di rango
superiore (Regione-Nazione): ciò è finalizzato, anche, alla distribuzione delle risorse
finanziarie e di ciò, non esiste ancora una sufficiente consapevolezza tra i professionisti.
Disporre di un sistema informativo condiviso permette a chi produce e a chi ci osserva di
colloquiare in modo trasparente e produttivo.
Nel breve periodo dovremo utilizzare al meglio i flussi informativi esistenti per riuscire a
rispondere alle esigenze del sistema sanitario e per valutare le attività.
La fatica e l’impegno di molti per disporre di informazioni corrette viene poco utilizzato per
produrre valutazioni e considerazioni utili ad individuare priorità operative.
La consapevolezza del valore dell’informazione è poco presente nel sistema mentre al
contrario molti lavorano per produrre informazioni e assai pochi per valorizzarne il
significato.
19
Tutte le strutture saranno chiamate a produrre non solo dati ma a trasformarli in
informazioni per poter disporre di una risorsa essenziale per programmare ed individuare
le priorità.
A questo fine nel 2007 la funzione di Controllo di gestione dovrà assumere un rilievo e
divenire un punto di riferimento aziendale per la strutturazione del sistema informativo.
Riprogettare e sviluppare il sistema informatico
Il sistema informatico esistente non garantisce quell’indispensabile integrazione tra le
diverse funzioni che sono espletate nell’Azienda.
A partire dalla definizione della banca assistiti da rendere costantemente aggiornata in
integrazione con le Amministrazioni locali (relazioni consolidate con 23 Comuni che
rappresentano l’87% della popolazione) dovrà essere sviluppata la relazione interna tra i
servizi (intendendo anche i professionisti che operano in convenzione: mmg/pls/specialisti)
con l’obiettivo di migliorare le relazioni professionali e favorire il cittadino nelle relazioni
con la struttura.
In particolare per quest’ultimo obiettivo si dovrà tener conto di dare impulso anche
attraverso questo sistema alle medicine di gruppo già esistenti e ai GCP che andranno a
svilupparsi rappresentando essi i punti di forza organizzativi ai quali fare riferimento per le
attività territoriali.
Nell’ambito delle relazioni con il cittadino riveste particolare evidenza il miglioramento della
funzione del CUP che si dovrà nel breve periodo integrare
Saranno valutate anche opzioni di allargamento dei punti di accoglienza dei cittadini per la
funzione CUP attraverso le farmacie che rappresentano una distribuzione territoriale più
diffusa rispettnell’ambito del sovraCUP provinciale e, per tale motivo, sono in corso
specifici investimenti.
Il processo di revisione del sistema informatico deve migliorare i flussi gestionali onde
garantire un più efficiente sistema operativo.
Pianificare il ricambio tecnologico
A livello regionale con la sono state messe a disposizione dell’Asl 8 un fondo per acquisire
le tecnologie più urgenti.
L’Azienda per non far mancare la strumentazione adeguata per lo svolgimento delle
attività ha in parte già acquisito le attrezzature e, pertanto, si procederà a dar corso agli
ultimi acquisti mancanti.
La tabella sottoriportata evidenzia l’utilizzo del fondo messo a disposizione.
SEDE
Medicina
Cardiologia
Diagnostica rx
Sala emergenza
Rianimazione
Sale operatorie
Dialisi
Totale
ELENCO ATTREZZATURE FINANZIATE
STRUTTURA
ATTREZZATURE
H - Carmagnola
Ecocardiografo
H - Moncalieri
Ecocardiografo
H - Moncalieri
Telecomandato radiologico digitale
H - Chieri
2 monitor multiparametrici
H - Chieri
Monitor multiparametrico
H - Moncalieri
Monitor multiparametrico
Distretto Nichelino
Monitors
VALORE
47.246
215.040
221.800
20.000
10.000
15.000
320.000
849.086
Le risorse messe a disposizione dalla Regione risultano insufficienti alle necessità anche
di natura urgente a cui si dovrà dar riscontro in parte con un ulteriore previsto
finanziamento regionale a breve termine e in parte individuando modalità di specifici
finanziamenti ad hoc.
La tabella sottoriportata elenca le attrezzature da finanziare.
20
SEDE
Distretto Chieri
Ospedale
Medicina
Medicina
Medicina
Cardiologia
Cardiologia
Chirur/Urologia
Diagnostica rx
H – Moncalieri
H – Carmagnola
Totale
ELENCO ATTREZZATURE DA FINANZIARE
STRUTTURA
ATTREZZATURE
Poliambulatorio Santena
Riunito dentistico
Moncalieri
Celle autoptiche
H – Chieri
Trasmettitore telemetrico
H – Chieri
Letti medicina
H – Chieri
Defibrillatore
H - Moncalieri
Tappeto per ergometria
H - Moncalieri
Poligrafo
Carmagnola
4 monitor
H – Chieri
TAC
Anatomia patologica
Attrezzature varie
Laboratorio
Microscopi
VALORE
25.200
25.000
2.019
24.500
2.000
7.320
81.828
11.700
515.000
65.760
5.426
765.753
Se il 2007 può rappresentare il momento di messa a punto del sistema di rinnovo e
acquisizione, nei prossimi anni 2008-2009-2010 si dovrà prevedere un forte investimento
in questo campo per acquisire nuove tecnologie di costo elevato (RMN, Gamma camera,
impianto fisso per emodinamica). Le previsioni delle necessità di investimento futuro sono
state presentate alla Regione ed hanno questa dimensione:
2008
€ 1.865.000,00;
2009
€ 2.040.000,00;
2010
€ 1.170.000,00.
L’incentivazione del sistema assistenziale domiciliare
Il domicilio insieme all’ospedale e la residenzialità territoriale rappresentano i perni su cui
si articola l’assistenza sanitaria.
Le tre aree assistenziali per stare in equilibrio devono ognuno poter rispondere
adeguatamente alle specifiche domande assistenziali; l’insufficienza di un’area si ribalta
negativamente sugli altri sistemi assistenziali.
Sebbene i servizi territoriali non rappresentino (in particolare quelli residenziali, vedi
prossimo paragrafo) complessivamente ancora un livello sufficiente, quelli domiciliari
risultano sviluppati in modo difforme nel territorio dell’Azienda e ciò si è verificato anche
per le diverse politiche che sono state intraprese dagli Enti gestori dei servizi socioassistenziali.
Sulla base delle buone relazioni intraprese con i Consorzi che hanno portato alla
definizione dei Piani di zona e alla sottoscrizione degli Accordi di programma è in atto il
tentativo di dare impulso e sostegno alle attività assistenziali domiciliari utilizzando allo
scopo anche interventi economici alle famiglie che assistono al domicilio un congiunto non
autosufficiente riconoscendo, in tal modo, il valore del contenuto anche sanitario
dell’assistenza come delineato dai LEA nelle Cure domiciliari di lungoassistenza.
La difficoltà ad intrecciare la logica sanitaria che fa riferimento alle condizioni di necessità
assistenziale e la logica dei servizi socio-assistenziali che tengono conto anche delle
condizioni reddittuali della persona non hanno sinora permesso di giungere ad una sintesi
per disporre nell’ambito delle risposte domiciliari anche di questo ulteriore strumento per
progettare e mettere in atto i Piani Individuali di Assistenza.
E’ intenzione dell’Azienda mettere a disposizione, in via sperimentale, per questo progetto
una somma annua pari a € 560.000,00 (€ 10,00 per cittadino di età superiore a 65 anni)
che inciderà solo parzialmente nel 2007.
21
Lo sviluppo del sistema residenziale territoriale
La residenzialità rappresenta il luogo dell’assistenza alla persona quando l’organizzazione
dell’intervento domiciliare non è più in grado di garantire in sicurezza un livello adeguato di
assistenza.
La residenzialità territoriale si sta differenziando sempre più sia rispetto alle modalità
assistenziali sia rispetto alle condizioni assunte in carico.
La residenzialità, quindi, non come elemento di priorità ma come elemento da assumere
nel caso in cui il progetto assistenziale domiciliare non risulti possibile.
La residenzialità può assumere anche il volto del sostegno alla domiciliarità nelle
condizioni di ricovero temporaneo (sollievo al carico assistenziale della famiglia o
preparazione della famiglia ad assistere il congiunto) e tale modalità diventa sempre più
un elemento disponibile ed utilizzato nelle scelte assistenziali.
Nel territorio vengono assunte sempre più condizioni di maggiore complessità
assistenziale che si scontrano con alcuni limiti attualmente presenti nell’assistenza
residenziale.
Il territorio deve quindi sviluppare iniziative ed azioni per:
a) aumentare la capacità complessiva assistenziale adeguando il numero dei posti
letto allo sviluppo delle età più avanzate;
b) tenere conto della flessibilità delle tipologie di ricovero possibili;
c) sostenere le condizioni assistenziali più complesse.
Una presenza adeguata di risposta assistenziale residenziale nel territorio rappresenta
uno degli elementi di continuità assistenziale dall’ospedale e permette lo svolgimento
appropriato delle cure da un sistema (l’ospedale) ad un altro (il territorio).
L’attuale condizione di insufficienza della risposta residenziale territoriale è uno dei fattori
che determina lunghi tempi di degenza media, bassa efficienza della struttura ospedaliera
ed in ultima analisi un elevato rapporto tra i costi e i ricavi ospedalieri.
Si intende, pertanto, dare sviluppo al sistema residenziale territoriale perché permette,
insieme ad altri interventi, di ridurre il differenziale tra i costi e i ricavi ospedalieri.
Nel corso degli ultimi quattro mesi del 2006 si è dato un forte impulso al sistema
residenziale territoriale stante la limitata percentuale di posti letto di partenza (0,9%
rispetto ai cittadini di età > a 65 anni) esistente nell’Asl 8.
I dati di consuntivo 2006 confrontati con quelli del 2005 mettono in luce lo sviluppo
dell’attività avvenuta in questo settore:
CONFRONTO POSTI LETTO ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI 2005-2006
2005
2006
Assistenza semiresidenziale (n. giornate)
Assistenza residenziale (n. giornate)
69.545
243.080
71.235
264.888
Posti letto per anziani non autosufficienti al 31-12
ad alta intensità
a media intensità
Totale
313
216
529
346
303
649
Nel 2007 l’impegno è di proseguire lo sviluppo di questo settore assistenziale.
Al termine del 2007 la percentuale dei posti letto dovrà attestarsi attorno all’1,5% degli
anziani di età superiore a 65 anni pari a 820 posti letto.
Nell’ambito di tale incremento si darà un particolare impulso alle condizioni assistenziali di
maggiore complessità che influiscono in modo determinante alla permanenza in ospedale
di persone che non possono ricevere dalla struttura ospedaliera ulteriori benefici.
Un particolare e specifico elemento di sviluppo del sistema residenziale locale sarà
determinato dall’apertura della Comunità psichiatrica protetta di tipo B prevista nel
22
prossimo autunno che dovrà inizialmente procedere agli inserimenti di quelle persone
attualmente ospitate in strutture residenziali esterne alla provincia di Torino; determinando,
in tal modo, un limitato, se non nullo, impatto da un punto di vista economico.
Nelle Tabelle del bilancio di previsione del 2007 e del CE del 1° semestre il carico
economico determinato dall’aumento della residenzialità territoriale è inserito nella voce
“Altra assistenza” dove si evidenzia l’aumento già in atto (+ 6,53% nel 1° semestre 2007
rispetto all’anno precedente) e l’aumento, ancora più consistente, nella previsione di fine
anno (+ 10,3%).
Tale settore assistenziale è in crescita costante ed anche per i prossimi anni sarà un’area
nella quale destinare maggiori risorse tenendo anche conto che la Proposta del PSSR 0610 (pag. 97) pone “come obiettivo tendenziale quello di 2 posti letto ogni 100 anziani (oltre
65 anni) al termine dei quattro anni (ndr 2010) di validità del Piano…”.
All’interno di questa indicazione si procederà allo sviluppo del numero di posti letto
tenendo in debita considerazione l’adeguamento e l’omogeneizzazione progressiva (per
uguali livelli assistenziali) delle rette in conformità alla Dgr n. 2-3520 del 31-07-06 (Piano di
intervento per la progressiva applicazione del modello assistenziale e tariffario previsto
dalla Dgr n. 17-15226 del 30-3-05).
La qualificazione e la riorganizzazione della funzione ospedaliera
€ 130.511.000,00 è il valore 2006 che pesa nel bilancio dell’Azienda per la mobilità
passiva ospedaliera; tale valore ha rappresentato nel 2006 il 30% dei ricavi aziendali:
sostanzialmente per ogni € 100,00 che incameriamo di finanziamento ben € 30,00 li
utilizziamo per pagare prestazioni di natura ospedaliera che altre Aziende erogano a nostri
cittadini.
In termini quantitativi vuol dire che il 60% del totale dei ricoveri necessari ai cittadini
dell’Asl 8 vengono effettuati in strutture esterne al nostro territorio.
Una disamina specifica relativa alla mobilità passiva la si trova nell’Allegato 1.
E’ evidente che la riqualificazione dell’assistenza ospedaliera è la discriminante rispetto
alla quale si deve elevare sia quantitativamente sia qualitativamente le risposte
assistenziali.
Le azioni che puntano ad uno sviluppo della capacità di risposta di prestazioni ospedalierie
possono essere le seguenti:
b) aumentare i posti di lungodegenza disponibili attraverso l’accordo già stipulato
(maggio 2007) con la Casa di cura San Luca che ha riservato n. 8 posti letto per la
continuità assistenziale dai reparti di acuzie degli ospedali aziendali;
c) sviluppare l’iniziativa con la Casa di cura San Luca per ulteriori posti letto di
lungodegenza;
d) incrementare i posti letto residenziali territoriali di alta complessità: nel corso del
2007 sono stati attivati complessivamente n. 15 posti letto di cui 5 per le condizioni
di comi vigili;
e) aumentare la capacità operativa del reparto di cardiologia per interventi di
emodinamica a scopo diagnostico ed interventistico: ciò è stata avviato dal 1° aprile
del corrente anno (allegato 2);
f) sviluppare la capacità operativa del day-hospital per la specialità di oculistica: tale
azione sta passando alla fase operativa;
g) ridefinire la distribuzione delle risorse ospedaliere (posti letto-sedute operatoriepersonale) sulla base della capacità dimostrata dalle singole strutture: siamo
ancora alla fase di studio.
L’aumento della qualità assistenziale può avvenire con modalità diverse:
a) sviluppare percorsi di continuità assistenziale interna all’ospedale e con il territorio;
23
b) distribuire le risorse dando visibilità alle specialità rilevanti per instaurare corretti
percorsi di continuità assistenziali: oncologia; neurologia; cure palliative; geriatria;
c) costruire reti assistenziali con strutture ospedaliere esterne all’Azienda per le
condizioni di maggiore complessità o per particolari specialità;
d) individuare e condividere linee guida basate su evidenze scientifiche che facciano
da riferimento per l’utilizzo delle risorse e dei percorsi diagnostici-terapeutici;
e) individuare professionisti da inserire nei livelli dirigenziali più elevati che abbiano
capacità di far sviluppare le professionalità presenti in una logica di squadra;
f) avviare il piano di rinnovo tecnologico;
g) ristrutturare le aree di degenza e ambulatoriali più degradate;
h) sviluppare momenti di formazione-aggiornamento sulla relazione con le
persone/pazienti.
La necessità di procedere con le azioni sopra elencate è indispensabile affinché il
“riconoscimento” delle strutture ospedaliere da parte della popolazione sia maggiore
rispetto ad oggi ma siamo ben consci che la condizione strutturale degli attuali ospedali
non permette un aumento, se non limitato, dei posti letto rispetto all’attuale dotazione e ciò
avverrà solo con la costruzione del nuovo ospedale.
Nei prossimi anni il dispiegarsi di tutte le azioni permetterà di recuperare solo una parte
della mobilità passiva invertendo l’attuale condizione di inferiorità della struttura
ospedaliera aziendale rispetto alla risposta esterna.
I valori della mobilità attiva/passiva riportati nelle Tabelle di bilancio sono i valori del 2006
anche per l’anno in corso secondo le indicazioni regionali; il 2007 potrebbe essere l’anno
in cui a consuntivo si dovrebbe registrare una riduzione, seppure limitata, della mobilità
passiva contribuendo in tal modo all’equilibrio del bilancio.
La tendenza economica degli Ospedali
Considerato che il riequilibrio del bilancio si determinerà in misura elevata dai risultati che
sapremo ottenere nella gestione dei costi e ricavi della funzione ospedaliera si ritiene di
fornire specifici approfondimenti presentando alcuni dati economici relativi alla gestione
2005 e 2006.
Per avere un riferimento generale delle dimensioni e della complessità dei tre presidi
ospedalieri che insistono a Chieri, Moncalieri e Carmagnola la distribuzione dei posti letto
(ordinari e diurni) e per specialità è la seguente:
SUDDIVISIONE DEI POSTI LETTO PER PRESIDIO
Carmagnola
Specialità
Chieri
Moncalieri
ordinari
diurni
ordinari
Chirurgia gen.
18
4
18
4
Otorinolaring.
/
/
/
Medicina gen.
51
5
49
M. endo-ric-nutr
diurni ordinari
Totale
diurni
ordinari
diurni
23
1
59
9
/
6
1
6
1
7
41
4
141
16
1
1
Cardiologia
/
/
/
/
8
1
8
1
Unità coronaria
/
/
/
/
6
/
6
/
24
Ostetricia e Gin.
14
2
16
3
27
2
57
7
Ortopedia e Tr.
/
1
22
3
16
1
38
5
Urologia
8
1
/
/
/
/
8
1
Nefrologia
/
/
7
1
/
/
7
1
Pediatria
5
1
12
1
12
2
29
4
Nido
9
/
9
/
9
/
27
/
Neonatologia
/
/
/
/
8
/
8
/
Terapia int. neon.
/
/
/
/
3
/
3
/
Lungodegenza
16
/
/
/
/
/
16
/
R.R.F.
4
4
2
1
1
2
7
7
Terapia intensiva
/
/
2
1
3
1
5
2
Anestesia e rian.
/
1
/
/
/
/
/
1
SPDC
/
/
/
/
10
/
10
/
Totale
125
19
137
22
173
15
435
56
Di seguito si riporta la tabella con la sintesi complessiva dei valori gestionali dei tre
ospedali.
VALORI GESTIONALI DEI TRE PRESIDI OSPEDALIERI
2006/2005
ANNO 2005
Costo personale
Costi beni e servizi
Costi generali ribaltati
TOTALE COSTI
Mobilità attiva
Produzione per residenti
Valore prestazioni e contributi
Ricavi generali ribaltati
TOTALE RICAVI
RISULTATO GESTIONE
% COPERTURA COSTI
- 65.669,54
- 56.704,14
- 15.275,64
-137.649,32
ANNO 2006
- 23.157,82
83,18
5,04
5,17
- 8,53
3,59
16.275,58
81.909,19
22.330,46
3.570,76
124.085,99
581
2.000
7.023
10
9.594
3,70
2,50
45,88
- 0,28
8,38
18.503,91
- 4.654
-20,10
- 68.979,99
- 59.637,88
- 13.972,03
- 142.589,90
15.694,66
79.909,11
15.307,04
3.580,69
114.491,50
-
%
Valore
3.310
2.934
- 1.304
4.941
87,02
Incidenza % Costo personale su Totale costi
Incidenza % Costo beni e servizi su Totale costi
Incidenza % Costi generali ribaltati su Totale costi
47,71
41,19
11,10
48,38
41,82
9,80
Incidenza % Mobilità attiva su Totale ricavi
Incidenza % Produzione per residenti su Totale ricavi
Incidenza % Valore prestazioni e contr. su Totale ricavi
Incidenza % Ricavi generali ribaltati su Totale ricavi
13,71
69,79
13,37
3,13
13,12
66,01
18,00
2,88
I valori sono in migliaia di €
25
I tre presidi ospedalieri aziendali complessivamente hanno conseguito un miglioramento
economico nella gestione 2006, rispetto all’analogo periodo dell’anno 2005: a fronte di un
aumento dei costi per circa € 4,9 milioni, i ricavi hanno registrato un incremento di oltre €
9,5 milioni; conseguentemente, il risultato della gestione migliora di oltre € 4,6 milioni (20%) e si realizza un significativo aumento del grado di copertura costi che passa dal
83,18% al 87,2%, riducendo il divario tra costi e ricavi.
L’incidenza delle singole voci dei Costi si è modificata riducendosi i Costi generali a fronte
di un aumento dei Beni e servizi e del Personale.
Per quanto riguarda l’incidenza delle singole voci dei ricavi si rileva un forte aumento del
peso della voce Prestazioni e contributi che ha determinato una riduzione più o meno
significativa nelle altre voci.
Di seguito si riportano le schede specifiche relative ai singoli Presidi ospedalieri.
VALORI GESTIONALI DELL’OSPEDALE DI CHIERI
2006/2005
ANNO 2005
Costo personale
Costi beni e servizi
Costi generali ribaltati
TOTALE COSTI
% COPERTURA COSTI
%
- 22.183,85
- 26.096,91
- 5.193,72
- 53.474,48
- 23.981,21
- 27.375,64
- 4.857,44
- 56.214,29
Valore
1.797
1.279
336
2.740
5.675,44
33.748,35
5.337,48
751,95
45.513,22
5.733,75
35.166,97
7.552,55
1.241,39
49.694,66
58
1.419
2.215
489
4.181
1,03
4,20
41,50
65,09
9,19
1.442
- 18,11
Mobilità attiva
Produzione per residenti
Valore prestazioni e contributi
Ricavi generali ribaltati
TOTALE RICAVI
RISULTATO GESTIONE
ANNO 2006
-
7.961,26
85,11
-
6.519,63
-
8,10
4,90
- 6,47
5,12
88,40
Incidenza % Costo personale su Totale costi
Incidenza % Costo beni e servizi su Totale costi
Incidenza % Costi generali ribaltati su Totale costi
41,48
48,80
9,71
42,66
48,70
8,64
Incidenza % Mobilità attiva su Totale ricavi
Incidenza % Produzione per residenti su Totale ricavi
Incidenza % Valore prestazioni e contr. su Totale ricavi
Incidenza % Ricavi generali ribaltati su Totale ricavi
12,47
74,15
11,73
1,65
11,54
70,77
15,20
2,50
I valori sono in migliaia di €
Un aumento dei Ricavi significativamente più rilevante rispetto ai Costi porta ad una
percentuale del grado di copertura dei Costi che si avvicina al 90%.
Il peso percentuale delle singoli voci dei Costi non si è modificato significativamente.
L’incidenza delle voci relative ai Ricavi evidenzia un significativo aumento delle Prestazioni
e contributi che produce una contrazione del valore della Produzione per i residenti e della
Mobilità attiva.
VALORI GESTIONALI DELL’ OSPEDALE DI MONCALIERI
ANNO 2005
2006/2005
ANNO 2006
Valore
Costo personale
- 29.534,26
- 30.289,39
755
%
2,56
26
Costi beni e servizi
Costi generali ribaltati
TOTALE COSTI
- 6.135,17
- 58.832,00
2.744
739
2.760
13,95
-10,75
4,92
7.057,38
30.132,22
6.432,33
1.611,31
45.233,24
7.356,98
29.619,03
9.106,47
1.567,94
47.650,42
300
513
2.674
43
2.417
4,25
- 1,70
41,57
- 2,69
5,34
- 10.838,66
- 11.181,58
343
3,16
80,67
80,99
Mobilità attiva
Produzione per residenti
Valore prestazioni e contributi
Ricavi generali ribaltati
TOTALE RICAVI
RISULTATO GESTIONE
- 22.407,44
- 19.663,60
- 6.874,04
- 56.071,90
% COPERTURA COSTI
Incidenza % Costo personale su Totale costi
Incidenza % Costo beni e servizi su Totale costi
Incidenza % Costi generali ribaltati su Totale costi
52,67
35,07
12,26
51,48
38,09
10,43
Incidenza % Mobilità attiva su Totale ricavi
Incidenza % Produzione per residenti su Totale ricavi
Incidenza % Valore prestazioni e contr. su Totale ricavi
Incidenza % Ricavi generali ribaltati su Totale ricavi
15,60
66,62
14,22
3,56
15,44
62,16
19,11
3,29
-
-
I valori sono in migliaia di €
A differenza degli altri presidi ospedalieri all’Ospedale di Moncalieri il grado di copertura
dei Costi non si è modificato rimanendo prossimo all’80%.
A fronte di una relativa contrazione dei Costi generali si registra un aumento della voce dei
Beni e servizi.
Nell’ambito dei ricavi si è registrato una forte incremento della voce relative alle
Prestazioni a fronte di una medesima contrazione della produzione per residenti.
VALORI GESTIONALI DELL’OSPEDALE DI CARMAGNOLA
2006/2005
ANNO 2005
Costo personale
Costi beni e servizi
Costi generali ribaltati
TOTALE COSTI
% COPERTURA COSTI
%
- 13.951,43
- 10.943,63
- 3.207,88
- 28.102,94
- 14.709,39
- 9.854,80
- 2.979,42
- 27.543,61
Valore
758
1.089
228
559
2.961,84
16.028,54
3.537,23
751,95
23.279,56
3.184,85
17.123,19
5.671,44
761,43
26.740,91
223
1.095
2.134
9
3.461
7,53
6,83
60,34
1,26
14,87
4.021
- 83,36
Mobilità attiva
Produzione per residenti
Valore prestazioni e contributi
Ricavi generali ribaltati
TOTALE RICAVI
RISULTATO GESTIONE
ANNO 2006
-
4.823,38
82,84
-
802,70
-
-
5,43
9,95
7,12
1,99
97,09
Incidenza % Costo personale su Totale costi
Incidenza % Costo beni e servizi su Totale costi
Incidenza % Costi generali ribaltati su Totale costi
49,64
38,94
11,41
53,40
35,78
10,82
Incidenza % Mobilità attiva su Totale ricavi
Incidenza % Produzione per residenti su Totale ricavi
Incidenza % Valore prestazioni e contr. su Totale ricavi
Incidenza % Ricavi generali ribaltati su Totale ricavi
12,72
68,85
15,19
3,23
11,91
64,03
21,21
2,85
I valori sono in migliaia di €
27
Il Presidio di Carmagnola ha registrato il balzo più elevato tra il 2005 e il 2006 nella
copertura dei Costi giungendo al 97%.
Nelle voci costituenti i Costi il Personale registra un peso più elevato a scapito delle altre
due componenti.
Anche in questo presidio nelle voci relative ai Ricavi quella che valorizza le Prestazioni ha
assunto un maggiore rilievo rispetto alle altre voci.
Rispetto all’andamento generale di maggiore copertura Costi il solo ospedale di Moncalieri
non registra un significativo miglioramento: le azioni presentate all’inizio del paragrafo
associate ad una forte e costante controllo dello sviluppo delle dinamiche delle singole
voci dovrebbe consolidare nel medio periodo l’andamento che si è espresso tra il 2005 e il
2006 per giungere nel 2010 ad un equilibrio tra i costi e i ricavi dell’assistenza ospedaliera
che, lo ricordiamo, è una delle criticità evidenziate dalla Regione con la nomina del
Commissario nel 2006.
28
Conclusioni
Il 2007 sia dal punto di vista operativo sia da quello economico-finanziario si
caratterizza come l’indispensabile fase di transizione da una condizione in cui l’analisi del
sistema aziendale (2006) era l’aspetto prevalente ad una condizione (2008-2010) in cui le
scelte gestionali e di riorganizzazione aziendali saranno messe in atto tenendo in
considerazione due fondamentali aspetti: gli atti di programmazione regionale e l’equilibrio
di bilancio da raggiungersi nel 2010.
Il bilancio di previsione del 2007 in equilibrio a fine anno migliora la condizione del
2006 che aveva registrato un disavanzo di € 8,5 milioni.
La rilevazione del primo semestre 2007 registra ancora un disavanzo di circa € 2
milioni che saranno recuperati nella seconda metà dell’anno.
Le azioni in corso tendono a migliorare significativamente sia il livello della risposta
organizzativa territoriale (gruppi di cure primarie, residenziale) sia il livello della capacità di
risposta dei presidi ospedalieri (posti letto lungodegenza, cardiologia e day-surgery
oculistico) avendo come obiettivi di medio periodo:
a) miglioramento e maggiore tutela della salute;
b) riduzione dei costi/ricavi ospedalieri;
c) mobilità passiva ridotta;
d) stabile equilibrio di bilancio.
Questi obiettivi possono presentarsi come molto ambiziosi; lo sono meno e diventano
praticabili se in modo convinto tutti gli operatori, i professionisti presenti nell’Azienda
daranno il loro contributo per meglio garantire i livelli di salute della popolazione dell’Asl 8.
29
Allegato 1
La mobilità sanitaria passiva dell’Asl 8.
Quali strutture ospedaliere utilizzano i residenti nell’Asl 8.
Premessa
Questo documento presenta i dati della mobilità passiva ospedaliera identificando le strutture
ospedaliere che i cittadini dell’Asl 8 utilizzano con maggior frequenza valutando la possibile
relazione con i Comuni di residenza.
Questo documento non prende in considerazione né il valore monetario della mobilità passiva né
confronta le specialità per le quali i residenti dell’Asl 8 si recano presso altre Aziende sanitarie
(ASL) o ospedaliere (AO).
La definizione del quadro di riferimento della mobilità passiva ospedaliera potrà contribuire a
comprendere l’impatto che teoricamente potrebbe verificarsi con la costruzione di un Ospedale
Nuovo.
Il problema
Nella Proposta di PSSR 06-10, attualmente in discussione al Consiglio regionale, è scritto quanto
segue:
“.. è necessaria la programmazione di un investimento per la costruzione di un nuovo nosocomio di 300 letti
circa (oggi a Moncalieri ne sono presenti 190), che potrà parzialmente riassorbire in futuro le attività di
Carmagnola e alcune di quelle che oggi vengono effettuate nelle ASO di Torino…”( Proposta PSSR 06-10
pag. 149).
Il problema che si vuole presentare e dimensionare è la notevole mobilità passiva dell’Asl 8 che va
ridotta anche con la costruzione dell’Ospedale Nuovo. Un grado elevato di mobilità passiva
comporta l’impossibilità ad affrontare in modo continuativo le necessità assistenziali dei cittadini
con l’indispensabile relazione ed integrazione tra il Territorio e l’Ospedale che è, di per sé, difficile
ma assume particolare criticità quando la struttura ospedaliera, che assiste il nostro cittadino, è
esterna al sistema aziendale.
Il materiale
I dati si riferiscono al 2006 e fanno parte dell’archivio regionale dell’attività ospedaliera regionale e
sono stati elaborati in parte dal Controllo di gestione dell’Asl 8 ed in parte dall’Ufficio
Programmazione Sanitaria della Regione Piemonte.
Avendo fatto le elaborazioni in tempi diversi si potranno rilevare nelle schede e nelle tabella
qualche piccola difformità nei valori che non inficiano il risultato finale.
I risultati
La dimensione generale di riferimento
ASL 8 – Ricoveri ordinari e diurni ai cittadini residenti – Anno 2006
Ricovero
Asl 8
Extra-Asl 8
Diurno
Val. ass.
5.281
13.371
Val. perc.
28,3
71,7
Ordinario
Val. ass.
Val. perc..
14.357
46,8
16.305
53,2
Totale
18.652
100,0
30.662
100,0
30
Totale
Val. ass.
Val. perc.
19.638
39,8
29.676
60,2
49.314
100
La dimensione dell’utilizzo delle strutture ospedaliere esterne all’Asl 8 è assai rilevante: solo il
39,8% delle necessità totali di assistenza ospedaliera sono assorbite nell’ambito delle strutture
presenti nell’Azienda.
Nei ricoveri ordinari l’utilizzo delle strutture esterne è inferiore rispetto a quello dei ricoveri diurni:
53,2% contro il 71,7%.
I reparti ospedalieri dell’Asl 8 sono utilizzati nella maggior parte dei casi in modo conforme agli
standard regionali e non possono far fronte ad un aumento della domanda che si rivolge, quindi, ad
altre strutture ospedaliere (vedi Piano strategico di riqualificazione dell’assistenza e riequilibrio
economico-finanziario 2006-2007 – nov. 2006 pubblicato su www.asl8.piemonte.it).
L’elevata percentuale di ricoveri diurni esterni è determinata, oltre che dalla motivazione anzidetta,
anche dal fatto che sono assenti nell’Asl 8 alcune specialità che utilizzano fortemente il ricovero
diurno come, ad esempio l’oculistica dove nel 2006 si sono registrati 2.500 ricoveri diurni esterni
per interventi di cataratta.
ASL 8 – Ricoveri ordinari e diurni delle specialità presenti nelle strutture aziendali
ai cittadini residenti – Anno 2006
Ricovero
Asl 8
Extra-Asl 8
Totale
Diurno
Val. ass.
5.281
4.924
10.205
Val. perc.
51,8
48,2
100,0
Ordinario
Val. ass.
Val. perc..
14.357
53,1
12.701
46,9
27.058
100,0
Totale
Val. ass.
Val.perc.
19.638
52,7
17.625
47,3
37.263
100
A conferma di quanto sopra affermato, valutando esclusivamente la mobilità relativa alle specialità
presenti nell’Asl 8 i valori si modificano in modo assai significativo pur permanendo percentuali di
ricoveri esterni prossimi al 50%.
Per comprendere in modo più approfondito la dinamica della mobilità passiva e per verificare se vi
siano delle differenze sostanziali tra le diverse aree territoriali in cui è suddivisa l’Asl 8, con la
prossima scheda si illustra la mobilità passiva dei ricoveri delle specialità presenti nell’Asl 8
suddivisa per area distrettuale.
I ricoveri e la dimensione distrettuale
ASL 8 – Ricoveri ordinari delle specialità presenti nelle strutture aziendali effettuati ai cittadini
residenti per Distretto suddivisi per luogo di ricovero – Anno 2006
Luogo
Nichelino
v.a
% col.
Asl 8
2.392
35,0
Asl/Ao To
3.429
50,0
Asl/Ao conf. 769
11,0
Asl/Ao altre
231
4,0
Moncalieri
v.a
% col
3.405
51,5
2.639
40,0
346
5,2
217
3,3
Carmagnola
v.a
% col
3.083
62,3
969
19,6
739
14,9
156
3,2
Chieri
v.a
5.479
2.347
537
230
% col
63,8
27,3
6,2
2,7
Nota
Asl 8: i dati si riferiscono ai ricoveri effettuati nelle strutture ospedaliere presenti nell’Asl 8
31
Asl/Ao To: i dati si riferiscono ai ricoveri effettuati presso le strutture ospedaliere di Torino
Asl/Ao per.: i dati si riferiscono ai ricoveri effettuati nelle Asl o Ao confinanti con l’Asl 8
Asl/Ao altre: i dati si riferiscono ai ricoveri effettuati in tutte le condizioni che non comprendono le precedenti
I cittadini del Distretto di Chieri utilizzano maggiormente (63,8%) le strutture dell’Asl 8 rispetto a
tutti gli altri residenti, in particolare quelli residenti nel Distretto di Nichelino le utilizzano in
minima parte solo nel 35,0% delle necessità.
Nel caso delle strutture sanitarie torinesi i cittadini residenti nel Distretto di Nichelino le utilizzano
con altissima percentuale (50,0%), al contrario dei residenti nel Distretto di Carmagnola.
I cittadini dei Distretti di Carmagnola e Nichelino utilizzano con una relativa frequenza le Aziende
sanitarie o ospedaliere confinanti con l’Asl 8.
Altre strutture sanitarie di riferimento per i ricoveri ordinari sono utilizzate in modo assai ridotto da
tutti i cittadini.
Approfondiamo le strutture che i cittadini dei singoli distretti utilizzano con maggiore frequenza
onde verificare un eventuale connessione geografica tra la residenza e la struttura utilizzata.
ASL 8 – Ricoveri ordinari delle specialità presenti nelle strutture aziendali effettuati ai cittadini del
Distretto di Nichelino suddivisi per luogo di ricovero in ordine decrescente – Anno 2006
Ospedali
val. ass.
% col.
% cum
Ospedale Santa Croce di Moncalieri
1.938
28,4
28,4
Ospedale Sant’Anna – Regina Margherita 1.325
19,4
47,8
Ospedale Molinette
1.001
14,7
62,5
Ospedale CTO
257
3,8
66,3
Ospedale San Lorenzo di Carmagnola
245
3,6
69,7
Ospedale di Pinerolo
204
3,0
72,7
Ospedale San Luigi
202
3,0
75,7
Totale generale
6.821
100
100
MOLINETTE
SAN LUIGI
C.T.O.
S.ANNA/REGINA M.
MONCALIERI
DISTRETTO DI NICHELINO
PINEROLO
CARMAGNOLA
In sette ospedali avviene più del 75% dei ricoveri ai residenti nel Distretto di Nichelino.
Il primo ospedale di riferimento per i cittadini del Distretto di Nichelino è l’Ospedale Santa Croce
di Moncalieri e subito dopo le Aziende Ospedaliere della zona sud di Torino (Sant’Anna e Regina
Margherita, Molinette, CTO) costituiscono il naturale riferimento dove complessivamente si
rivolgono per il 37,9 delle proprie necessità.
L’Ospedale di Carmagnola rappresenta, comunque per i residenti del Distretto di Nichelino, un
riferimento limitato ma che avviene prima degli Ospedali di Pinerolo, San Luigi.
32
ASL 8 – Ricoveri ordinari delle specialità presenti nelle strutture aziendali effettuati ai cittadini del
Distretto di Moncalieri suddivisi per luogo di ricovero in ordine decrescente – Anno 2006
Ospedali
val. ass.
% col.
% cum
Ospedale Santa Croce di Moncalieri
2.875
43,5
43,5
Ospedale Sant’Anna – Regina margherita
926
14,0
57,5
Ospedale Molinette
816
12,3
69,8
Ospedale CTO
249
3,8
73,6
Ospedale San Lorenzo di Carmagnola
172
2,6
76,2
Totale generale
6.607
100
100
MOLINETTE
C.T.O.
S.ANNA/REGINA M.
MONCALIERI
DISTRETTO MONCALIERI
CARMAGNOLA
In cinque ospedali avviene più del 75% dei ricoveri ai residenti nel Distretto di Moncalieri.
Il primo ospedale di riferimento per i cittadini residenti nel Distretto di Moncalieri è l’Ospedale
Santa Croce e subito dopo le Aziende Ospedaliere della zona sud di Torino (Sant’Anna e Regina
Margherita, Molinette, CTO) costituiscono il naturale riferimento dove complessivamente si
rivolgono per il 30,1 delle proprie necessità.
L’Ospedale di Carmagnola rappresenta, comunque per i residenti del Distretto di Moncalieri (come
per quelli di Nichelino), un riferimento seppure limitato.
ASL 8 – Ricoveri ordinari delle specialità presenti nelle strutture aziendali effettuati ai cittadini del
Distretto di Carmagnola suddivisi per luogo di ricovero in ordine decrescente – Anno 2006
Ospedali
val. ass.
% col.
% cum
Ospedale San Lorenzo di Carmagnola
2.368
47,9
47,9
Ospedale Santa Croce di Moncalieri
489
9,9
57,8
Ospedale Sant’Anna – Regina margherita
346
7,0
64,8
Ospedale di Savigliano
307
6,2
71,0
Ospedale Molinette
261
5,3
75,3
Totale generale
4.947
100
100
33
MOLINETTE
S.ANNA/REGINA M.
MONCALIERI
DISTRETTO CARMAGNOLA
CARMAGNOLA
SAVIGLIANO
In cinque ospedali avviene più del 75% dei ricoveri ai residenti nel Distretto di Carmagnola.
Il primo ospedale di riferimento per i cittadini residenti nel Distretto di Carmagnola è l’Ospedale
San Lorenzo e subito dopo, seppure con percentuale limitata, l’Ospedale Santa Croce di Moncalieri.
La prima Azienda Ospedaliera della zona sud di Torino frequentata dai cittadini del Distretto di
Carmagnola è il Sant’Anna-Regina Margherita, a cui segue in termini quantitativi l’Ospedale di
Savigliano con un numero di ricoveri superiore a quello delle Molinette.
ASL 8 – Ricoveri ordinari delle specialità presenti nelle strutture aziendali effettuati ai cittadini del
Distretto di Chieri suddivisi per luogo di ricovero in ordine decrescente – Anno 2006
Ospedali
val. ass.
% col.
% cum
Ospedale Maggiore di Chieri
4.144
48,2
48,2
Ospedale Sant’Anna – Regina margherita
678
7,9
56,1
Ospedale Santa Croce di Moncalieri
649
7,5
63,6
Ospedale Molinette
542
6,3
69,9
Ospedale San Lorenzo di Carmagnola
338
3,9
73,8
Ospedale CTO
234
2,7
76,5
Totale generale
8.593
100
100
C.T.O.
S.ANNA/REGINA M.
MOLINETTE
CHIERI
DISTRETTO CHIERI
MONCALIERI
CARMAGNOLA
34
In sei ospedali avviene più del 75% dei ricoveri ai residenti nel Distretto di Chieri.
Il primo ospedale di riferimento per i cittadini residenti nel Distretto di Chieri è l’Ospedale
Maggiore e subito dopo il Sant’Anna-Regina Margherita, a cui segue l’Ospedale di Santa Croce di
Moncalieri che precede le Molinette. I cittadini del Distretto di Chieri utilizzano al pari degli altri
Distretti il San Lorenzo di Carmagnola che precede il CTO di Torino.
La mobilità passiva analizzata attraverso la dimensione distrettuale mette in evidenza
comportamenti simili e, nello stesso tempo diversificati quali:
a) il riferimento delle Aso della zona sud di Torino è costante per tutti i Distretti seppure in
quantita differenti;
b) il reciproco riferimento delle strutture dell’Asl 8 avviene per tutti i Distretti;
c) il riferimento specifico dell’Asl 10 e del San Luigi per il Distretto di Nichelino e l’Asl 17 di
Savigliano per il Distretto di Carmagnola sono particolarità che saranno successivamente
esaminate.
I ricoveri e la dimensione comunale
Per approfondire queste prime osservazioni si è reso necessario individuare alcuni Comuni di
riferimento per poter meglio analizzare il rapporto tra una dimensione territoriale più ristretta e
l’utilizzo delle strutture ospedaliere interne ed esterne all’Asl 8.
Nella tab. 1 si può notare che i Comuni con percentuale superiore alla media aziendale (60,45%)
hanno le seguenti caratteristiche:
a) i primi quattro posti sono occupati dai Comuni del Distretto di Nichelino;
b) un gruppo comprendente Pecetto, Pino T.se e Baldissero appartengono alla collina
confinante con Torino;
c) alcuni Comuni (Albugnano e Cerreto d’Asti) sono confinanti con l’Asl 19 di Asti;
d) un Comune (Pralormo) è al confine verso l’Asl di Alba-Bra;
e) Castagnole Piemonte e Pancalieri sono posti al confine sud-ovest verso il pinerolese e il
cuneese;
f) Moncalieri si pone a cavallo del territorio del Distretto di Nichelino e i Comuni della collina
versoTorino.
E’ confermato, come era ovvio, che la vicinanza territoriale e la disponibilità viaria sono elementi
che partecipano alla scelta da parte del cittadino della struttura ospedaliera di riferimento.
Altre variabili concorrono alla scelta quali la conoscenza dei professionisti, le precedenti esperienze
proprie o di conoscenti: tali elementi in questo specifico contesto non sono presi in considerazione.
La tab. 2 elenca in ordine decrescente i Comuni dell’Asl 8 sulla base della percentuale della
mobilità passiva per le specialità presenti nell’Azienda ( a differenza della tab. 1 dove erano
valutate tutte le specialità).
I Comuni che presentano una percentuale di mobilità passiva superiore alla media aziendale
(47,62%) sono esattamente gli stessi (seppure in posizione diversa) rispetto a quelli della tab. n. 1;
ciò sta ad indicare che il fenomeno della mobilità passiva ha delle caratteristiche che si
sovrappongono e sono, almeno in parte, indipendenti alle differenze determinate dalla presenza o
meno delle specialità.
La tab. 3 elenca in ordine decrescente i Comuni dell’Asl 8 sulla base del valore assoluto della
mobilità passiva per le specialità presenti nell’Azienda.
35
Essendo influenzato tale valore dal numero dei cittadini residenti, è ovvio che nei primi posti di tale
classifica compaiono i Comuni con il numero maggiore di residenti, seppure in un ordine non
strettamente correlato.
I residenti in tre Comuni (Nichelino, Moncalieri e Chieri) complessivamente hanno avuto 9.137
ricoveri in mobilità passiva pari a più della metà (51,01%) di tutti i ricoveri in mobilità passiva;
aggiungendo altri otto Comuni (Carmagnola, Vinovo, None, Trofarello, Carignano e Pino T.se,
Poirino e Santena) la percentuale complessiva dei ricoveri in mobilità passiva è pari all’82,45% del
totale.
La concentrazione anche in questo elenco dei Comuni del Distretto di Nichelino fa sì che in quel
territorio le problematiche connesse all’utilizzo di strutture ospedaliere esterne all’Asl 8 siano
particolarmente sentite poiché incide (tab. 1 e tab. 2) su tutta la popolazione ed è quantitativamente
elevato (tab. 3).
Questa prima elaborazione dei dati per singolo Comune ci permette di individuare un gruppo di
Comuni (i primi 11 della tab. 3 con un numero di ricoveri totali in mobilità passiva superiore a 800)
sui quali approfondire ulteriormente l’analisi.
Nella tab. 4 sono state fatte due aggregazioni arbitrarie per poter ricercare connessioni di ordine
geografico e viario tra la struttura ospedaliera e i Comuni.
Sono state individuate le seguenti categorie delle strutture ospedaliere esterne all’Asl 8:
a) ASO To-sud: le Aziende ospedaliere della zona Sud di Torino comprendono: Molinette,
CTO, escludendo il Maria Adelaide, e il Sant’Anna, scorporando il Regina Margherita;
b) Asl-Aso To: le altre strutture (pubbliche e private accreditate) ospedaliere torinesi;
c) Torino: il complesso delle strutture sanitarie pubbliche e private accreditate quale somma
delle due precedenti classificazioni (a + b);
d) San Luigi: l’Aso San Luigi;
e) Asl 10-Pin: gli ospedali dell’Asl 10 di Pinerolo;
f) Asl 19 At: gli ospedali pubblici e privati nell’Asl 19 di Asti.
g) Asl-Aso Cn: il complessod egli ospedali pubblici e privati nelle Asl e Aso della provincia di
Cuneo;
Oltre ad aggregare i riferimenti ospedalieri esterni si è proceduto anche ad un’aggregazione degli 11
Comuni individuati, nel modo che si è detto, su un’ipotesi di percorsi di viabilità comune verso le
strutture ospedaliere esterne:
a) Nichelino-Vinovo-None;
b) Moncalieri-Trofarello-Santena-Poirino;
c) Pino Torinese e Chieri;
d) Carignano – Carmagnola.
Nella Tab. 4 è riportata la distribuzione delle percentuali di ricovero in mobilità passiva dei cittadini
residenti nei singoli Comuni raggruppati secondo le aggregazioni anzidette.
Nichelino-Vinovo-None
Questo gruppo si caratterizza per un utilizzo superiore alla media dell’Ospedale San Luigi, degli
Ospedali di Torino per Nichelino e Vinovo e per l’accesso all’Ospedale di Pinerolo dei residenti a
None in modo assai rilevante: un quarto di tutta la mobilità passiva.
Nichelino fa riferimento in modo assai elevato alle Aziende ospedaliere di Torino Sud, meno agli
altri ospedali torinesi; il contrario accade per Vinovo.
36
E’ sintomatico registrare che la facilità e la vicinanza di ingresso a Torino Sud riduce la percentuale
di utilizzo degli Ospedali di quella zona man mano che ci si allontani e i residenti a None facilitati
dal collegamento con Pinerolo dalla presenza della SS 23 e dall’autostrada per Pinerolo utilizzano
in modo rilevante la struttura ospedaliera pinerolose.
Moncalieri-Trofarello-Santena-Poirino
Posizionati lungo il tragitto di entrata a Torino Sud lungo la SS 29 si caratterizzano (tutti meno
Poirino, il più distante) per un utilizzo del complesso delle strutture ospedaliere torinesi al di sopra
della media in modo significativo.
In questo gruppo anche l’utilizzo dell’Ospedale di Asti è superiore alla media per i Comuni di
Trofarello, Santena e Poirino sebbene i valori siano esigui.
La posizione di Poirino ai confini sud dell’Asl 8 determina un significativo utilizzo da parte dei
cittadini della struttura ospedaliera di Alba.
Pino Torinese e Chieri
Si evidenzia in modo eclatante che i cittadini residenti nella parte nord dell’Asl 8 utilizza le strutture
ospedaliere torinesi in modo assai rilevante ma, contemporaneamente, tale utilizzo è ridotto nei
confronti delle Aziende ospedaliere torinese poste a Sud
Un secondo aspetto di questo gruppo è dato dall’utilizzo dell’Ospedale di Asti in modo più elevato
rispetto alla media. Anche in questo caso le differenze percentuale che si registrano tra Pino T.se e
Chieri sia nei riguardi degli ospedali di Torino sia verso quello di Asti possono essere determinate
da elementi connessi alla distanza dei due comuni dagli ospedali esaminati.
Carignano – Carmagnola
Questo gruppo è caratterizzato dall’utilizzo delle strutture ospedaliere del cuneese in modo assai
elevato rispetto alla media seppure di grado molto differente nei due Comuni.
I cittadini del Comune di Carignano utilizzano sebbene con valori di poco superiore alla media
l’Ospedale di Asti e il San Luigi.
L’attrazione degli Ospedali torinesi è assai forte per quasi tutti i Comuni esaminati (sotto la media
None, Poirino, Carignano e Carmagnola) ed in particolare quelli del secondo gruppo e Nichelino
utilizzano in modo massiccio le strutture ospedaliere di Torino Sud, al contrario, i Comuni del terzo
gruppo (Pino t.se e Chieri) utilizzano in modo assai significativo le altre strutture ospedaliere
presenti a Torino.
Tutti i comuni del primo gruppo con in più Carignano fanno riferimento per una significativa
percentuale all’Ospedale San Luigi.
All’Ospedale di Pinerolo fa riferimento in modo esclusivo gli abitanti nel Comune di None con una
frequenza assai elevata.
All’Ospedale di Asti fanno riferimento i Comuni della zona nord (terzo gruppo) e di quella centrale
(secondo gruppo) dell’Asl 8 con valori assai ridotti.
Le strutture ospedaliere del cuneese sono utilizzate dai cittadini residenti nei Comuni del 4° gruppo
(Carignano e Carmagnola) con l’aggiunta di Poirino posti tutti verso i confini della zona sud
dell’Asl 8.
E’ ipotizzabile che i cittadini dei Comuni specificatamente non esaminati abbiano comportamenti
simili e sovrapponibili a quelli dei Comuni assunti nella presente analisi.
37
Conclusioni
La mobilità passiva ospedaliera dell’Asl 8 rappresenta una quota assistenziale svolta da strutture
esterne estremamente elevata che comporta nei processi assistenziali difficoltà gestionali in
riferimento alla continuità assistenziale indispensabile in molte condizioni patologiche.
Il presente documento esamina in particolare la mobilità passiva “geografica” evidenziando le
differenze sostanziali che si verificano in relazione alla residenza dei cittadini.
I cittadini dell’Asl 8 assumono comportamenti di scelta del luogo di ricovero fortemente influenzati
dalla distanza dal luogo di residenza con i presidi ospedalieri, dalla facilità di accesso agli stessi; è
da rimarcare che all’interno dei presidi ospedalieri dell’Asl 8 si verifica un utilizzo da parte dei
cittadini residenti in luoghi non prossimi agli stessi.
La zona sud-ovest dell’Asl 8 è caratterizzata in termini quantitativi da una forte attrazione verso le
Aziende ospedaliere della zona sud di Torino.
Verso gli ospedali torinesi nel loro complesso si dirigono in modo assai rilevante i cittadini residenti
nei Comuni della collina confinante con il capoluogo.
Si segnala, infine, l’utilizzo delle strutture ospedaliere del cuneese da parte dei cittadini residenti
nella zona sud dell’Asl 8.
L’attuale condizione operativa degli ospedali non permette una rapida inversione di tendenza della
mobilità passiva; è però possibile nel breve periodo
a) rivedere la distribuzione delle risorse ospedaliere (posti letto-sedute operatorie) affinché le
specialità che presentano maggiori possibilità di performance abbiamo maggiori risorse;
b) incrementare alcune attività esterne (lungodegenza, residenzialità complessa extraospedaliera).
Nel lungo periodo la collocazione dell’Ospedale Nuovo, la disponibilità di posti letto aggiuntivi, lo
sviluppo delle specialità dovrebbe permettere all’Asl 8 di dotarsi di una funzione ospedaliera
complessiva tale da garantire una più completa e ampia risposta assistenziale ospedaliera.
E’ necessario per approfondire l’analisi studiare la mobilità passiva per le singole specialità; in tal
modo le scelte operative saranno maggiormente mirate sulla domanda sanitaria.
Chieri, 2 agosto 2008
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Allegato n. 2
Emodinamica
Situazione attuale
1 – Ospedale di Moncalieri con presenza di reparto di cardiologia con UTIC ed
emodinamica diagnostica
2 – Riferimento più frequente per l’emodinamica interventistica: Molinette e San Luigi.
3 – Ricoveri presso la cardiologia di Moncalieri per SCA (sindrome coronaria acuta):
Anno
Totale
ST sopraslivellato
STsottoslivellato
2004
709
257
452
2005
646
223
423
2006
641
220
421
4 – Gli interventi per STsopraslivellato previsti dalle linee guida sono:
a) ricoveri entro 3 ore dall’insorgenza dei sintomi
UTIC e terapia con trombolisi
a1) se la terapia trombolitica fallisce
Angioplastica coronarica acuta
a2) se la terapia trombolitica efficace
Entro 24 ore Angioplastica coronarica acuta
b) ricoveri dopo 3 ore o in presenza di controindicazioni alla trombolisi, instabilità
emodinamica, età > a 75 anni
Angioplastica coronarica acuta
5 – Gli interventi per STsottoslivellato previsti dalle linee guida sono:
a) ricovero UTIC fino alla stabilizzazione clinica e poi
Angioplastica elettiva
6 – E’ evidente che la mancanza di un’emodinamica interventistica con queste indicazioni
professionali limita di molto la possibilità di un intervento completo ed efficace.
La mancanza in loco di questa possibilità obbliga il trasferimento in altre sedi:
prevalentemente Molinette e San Luigi.
Le difficoltà che si incontrano al trasferimento del paziente per garantire il tempo all’interno
degli standard previsti (ieri 90’ oggi 60’) affinché l’intervento risulti efficace sono:
a) ricerca della disponibilità della sala;
b) ricerca dei posti letto nei reparti a cui trasferire il paziente dopo l’angioplastica;
c) attivazione degli operatori di accompagnamento (cardiologo/internista, infermiere e in
1/3 dei casi anche anestesista) che provoca “un’assenza” media di circa 3 ore;
d) ricerca dell’ambulanza nei casi di accesso al DEA con mezzi propri (circa 50% dei
pazienti con SCA).
Questi elementi non sempre permettono la garanzia dell’osservanza dei tempi previsti.
7 – I pazienti dell’Asl 8 che attualmente sono in lista d’attesa per l’effettuazione di una
coronarografia presso le Molinette sono:
mese di prenotazione
numero
settembre 06
1
ottobre 06
1
novembre 06
6
dicembre 06
4
39
gennaio 07
8
febbraio 07
15
Molti pazienti in attesa dell’indagine rimangono ricoverati, allungando il tempo della
degenza media e limitando la possibilità di accettazione di nuovi pazienti.
8 – Negli ultimi anni i pazienti dell’Asl 8 che hanno eseguito interventi di angioplastica,
coronarografia e cineventricolografia presso altri Ospedali sono stati:
Anno
Pazienti
Procedure
2004
882
1.988
2005
1.338
2.778
2006
1.136
2.862
Il numero dei pazienti all’interno di quanto indicato che sono stati trasferiti in urgenza dal
reparto (circa 190) e dal pronto soccorso di Moncalieri, Carmagnola e Chieri (circa 140)
sono stati complessivamente 330.
Proposta: organizzare
Moncalieri.
Premesse:
l’emodinamica
interventistica
presso
l’Ospedale
di
- bacino di popolazione di riferimento: circa 300.000 abitanti dell’Asl 8
- dati di attività compatibili con l’attivazione di una emodinamica
interventistica
- l’attuale organizzazione non offre la garanzia di un risultato pienamente
efficace
- presenza di attrezzatura per l’emodinamica interventistica sovrapponibile
a quella di altre sedi (Ciriè e Biella);
- il programmato ospedale nuovo di Moncalieri è ragionevole pensare che
per le caratteristiche che dovrà avere comprenda anche un’emodinamica
interventistica.
1° fase di sviluppo 2007
Personale:
Attività
Risultati
- dal 1/4/07 si trasferisce dall’Asl 19 un cardiologo esperto in emodinamica
interventistica che sostituisce un cardiologo trasferitosi in altra Azienda da
settembre 2006;
- è presente un medico in corso di formazione avanzata;
- dal 1/4/07 si trasferisce dall’Asl 19 un’infermiera esperta in angioplastica;
- sono già presenti due infermiere formate per la sala di elettrofisiologia;
- da acquisire 1 tecnico di radiologia a part time;
- sono presenti due OSS.
Equipe per questo prima fase è composta da: 2 medici; 3 infermieri, 2 OSS,
1 tecnico a tempo parziale
- apertura del servizio 8-16 per interventi di coronarografie ed angioplastiche
elettive ed in urgenza (angioplastiche primarie) che si presentano nell’orario
di apertura del servizio presso le sedi di Pronto soccorso di Moncalieri, Chieri
e Carmagnola;
- reperibilità medico/infermieristica nell’orario extra servizio per eventuali
complicazioni di acuzie e sub-acuzie negli interventi effettuati;
- le procedure eseguibili sono circa 70/mese
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2° fase di sviluppo 2008
Personale
- acquisizione di un terzo medico emodinamista che sostituirebbe un
cardiologo che lascia il servizio per pensionamento dal 1/7/07;
- acquisizione di due infermiere;
- acquisizione di 1 tecnico di radiologia
Equipe per questa seconda fase è composta da: 3 medici, 5 infermieri; 2 oss;
2 tecnico di radiologia
- apertura del servizio 8-18 e reperibilità 18-8
- le procedure possibili sarebbero la totalità con una mobilità passiva residua
Attività
Risultati
del 5%
Il miglioramento dell’organizzazione dell’attività prevede l’acquisizione di un’emodinamica
a tubo fisso e la parziale ristrutturazione di locali adiacenti e disponibili alla sale pacemaker.
Iniziale valutazione economica
I costi aggiuntivi su base annuale per l’Asl 8 sono i seguenti:
a) personale + 3 inf. Prof.
150.000
+ 2 tecnici rx
100.000
+ 1 OSS
35.000
Totale
285.000
b) materiali: tutte le attuali procedure in mobilità passiva comportano un consumo di
materiale stimato in 1.350.000
c) la mobilità passiva annua (pazienti 1.136 e procedure 2.862) comporta un costo
aziendale pari a 8.559.000; è ipotizzabile che vi sia un recupero a regime pari al 95%
equivalenti a 8.160.000.
Il risultato (8.160.000) - ( 285.000 + 1.350.000) = 6.525.000.
Tale margine è tale da comprendere ulteriori eventuali costi aggiuntivi non valutati così
come spese attualmente in carico (es. i trasporti).
Ipotesi interaziendale
1 – Costituzione di un’equipe di intervento per le urgenze di cui fanno parte ASL 5 – San
Luigi – Asl 8
Attività: in ogni sede rimane la dotazione dell’emodinamica interventistica secondo l’orario
di apertura del servizio e nelle urgenze extra-orario interviene l’equipe di turno presso la
sede di accesso del paziente.
2 – Convenzione con Molinette per organizzazione attività integrata con Asl 8
Attività: l’integrazione tra le due aziende può riguardare sia l’attività elettiva sia in regime di
urgenza da eseguirsi presso la sede di accesso del paziente.
Commento: le ipotesi sono orientate ad annullare i trasferimenti dei pazienti e a
mobilizzare le equipe di intervento.
Risultati attesi
- Maggiore efficacia (per riduzione dei tempi di trasferimento) nei risultati di salute;
- Sviluppo dell’integrazione professionale;
- Continuità assistenziale nella sede di riferimento del paziente;
- Rispetto degli standard di attesa per le procedure.
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