Vademecum per l`inclusione scolastica degli alunni con disabilità

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Vademecum per l`inclusione scolastica degli alunni con disabilità
ISTITUTO COMPRENSIVO “ACHILLE BOROLI”
VADEMECUM PER L’INCLUSIONE
DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Marzo 2016
A cura delle Funzioni strumentali “Dipartimento Sostegno”
Vademecum per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
INDICE
1. L’inclusione: un diritto da tutelare
2. I soggetti coinvolti
3. Documenti per l’inclusione
3.1 Il verbale di accertamento di disabilità
3.2 Il Profilo Descrittivo di Funzionamento - parte 1
3.3 Il Profilo Descrittivo di Funzionamento della Persona e Progetto Multidisciplinare
3.4 Il Piano Educativo Individualizzato
4. L’Insegnante di Sostegno
4.1 Disposizioni e adempimenti
5. Il Consiglio di Classe o Team Docenti
5.1 Competenze
6. La Funzione Strumentale per l’inclusione
7. I Gruppi di Lavoro per l’Integrazione Scolastica
7.1 Il GLHI - Gruppo di lavoro per l'handicap d'Istituto.
7.2 GLHO - Gruppo di lavoro per l'handicap Operativo
8. L’Assistente Educativo
9. Uscite didattiche e visite d’istruzione degli alunni con disabilità
10. Gestione delle supplenze nelle classi ove è inserito un alunno diversamente abile
11. Piano annuale - Tempistiche
12. Archiviazione documenti
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1. L’INCLUSIONE: UN DIRITTO DA TUTELARE
Sotto il titolo “Diritto all’educazione e all’istruzione” la Legge 104/1992 sancisce che
l’inclusione scolastica ha come obiettivo lo sviluppo delle potenzialità della persona
diversamente abile in tutte le sue manifestazioni: apprendimento, comunicazione,
relazione, socializzazione a cui si aggiungono autonomia e comunicazione personale.
Il presente documento è rivolto a tutti i Docenti, curricolari e di sostegno, che operano nel
nostro Istituto e che affrontano quotidianamente problematiche legate al tema della
disabilità. Il Vademecum nasce dal desiderio di fornire a tutti gli Insegnanti di Istituto le
indicazioni generali, formali, le conoscenze necessarie per intervenire correttamente a
favore dell'inclusione scolastica, valorizzando la presenza dell'alunno diversamente abile
quale vera risorsa per l'intero gruppo classe.
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2. I SOGGETTI COINVOLTI
Nella scuola di tutti, l’inclusione di allievi diversamente abili è un concetto delicato e vasto
che comprende una somma di interventi cui concorrono persone e servizi diversificati in
stretto collegamento fra loro.
GRUPPO DISABILITÀ MINORI
GDM
UNITA MULTIDISCIPLINARE
INTEGRATA
UMI
NEUROPSICHIATRA
INFANTILE, PSICOLOGO
OPERATORI DELLA
RIABILITAZIONE
FORMATE DA GDM, CONSIGLIO
DI CLASSE, OPERATORI DEI
SERVIZI SOCIALI, FAMIGLIA
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3. I DOCUMENTI PER L’INCLUSIONE
La recente normativa (Deliberazione della Giunta Regionale Piemonte 29/07/2013, n. 156181) prevede e richiede l’elaborazione dei seguenti documenti:
VERBALE DI ACCERTAMENTO
EX CERTIFICAZIONE
PROFILO DESCRITTIVO DI
FUNZIONAMENTO PARTE 1
EX DIAGNOSI FUNZIONALE
PROFILO DESCRITTIVO DI
FUNZIONAMENTO PARTE 2
EX PDF
PROGETTO
MULTIDISCIPLINARE
PIANO EDUCATIVO
INDIVIDUALIZZATO
Per gli alunni certificati prima dell’entrata in vigore dell’anzidetta normativa, si conferma la
validità dei documenti già adottati:
 Certificazione;
 Diagnosi Funzionale;
 Profilo Dinamico Funzionale (PDF);
 Piano Educativo Individualizzato (PEI).
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3.1 IL VERBALE DI ACCERTAMENTO DI DISABILITÀ
L'individuazione degli alunni diversamente abili compete ad una commissione medica
istituita presso l'Azienda Sanitaria Locale. Attualmente, ai sensi dell’art. 19 comma 11
della legge 111 del 2011 e della DGR 15/2013, la commissione è integrata con un medico
rappresentante dell’INPS.
Il verbale di accertamento deve essere presentato alla Scuola al momento dell'iscrizione.
Il verbale, sottoscritto dai componenti del Collegio, reca l'indicazione della patologia
stabilizzata o progressiva accertata con riferimento alle classificazioni internazionali
dell'Organizzazione Mondiale della Sanità nonché la specificazione dell'eventuale
carattere di particolare gravità della medesima. Al fine di garantire la congruenza degli
interventi cui gli accertamenti sono preordinati, il verbale indica l'eventuale termine di
rivedibilità dell'accertamento effettuato. Tali accertamenti sono propedeutici alla redazione
della Diagnosi Funzionale dell'Alunno, ora inglobata nel Profilo Descrittivo di
Funzionamento parte 1.
3.2 PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO PARTE 1
Il Profilo Descrittivo di Funzionamento parte 1 ha sostituito la Diagnosi Funzionale ed è
redatto dal Gruppo Disabilità Minori dell’ASL composto da neuropsichiatra infantile,
psicologo, operatori della riabilitazione (logopedista, terapista della riabilitazione).
Il documento, predisposto secondo i criteri di classificazione di disabilità e salute previsti
dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, è così articolato:
 breve anamnesi e diagnosi clinica, corredate dalla codifica su base ICD 10,
 funzioni corporee su base ICF;
 strutture corporee su base ICF.
Deriva dall'acquisizione di elementi clinici, psicologici, sociali e contiene la sintesi delle
difficoltà e delle capacità residue riscontrabili nel soggetto.
3.3 PROFILO DESCRITTIVO DI FUNZIONAMENTO
PROGETTO MULTIDISCIPLINARE PARTE 2
DELLA
PERSONA
E
Il Profilo Descrittivo di Funzionamento – parte 2 ha sostituito il Profilo Dinamico Funzionale
e si è arricchito del Progetto Multidisciplinare. È redatto dall’Unità Multidisciplinare
Integrata (UMI) composta dal Gruppo Disabilità Minori, dal Consiglio/Team di Classe o dai
suoi rappresentanti designati dagli operatori dei Servizi Sociali e dalla Famiglia.
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È composto dalle seguenti sezioni:
1. ATTIVITA’ E PARTECIPAZIONE (ICF)
 Apprendimento e applicazione delle conoscenze
 Compiti e richieste generali
 Comunicazione
 Mobilità
 Cura della propria persona
 Vita domestica
 Interazioni e relazioni interpersonali
 Aree di vita principali
 Vita sociale, civile e di comunità
2. FATTORI CONTESTUALI PERSONALI
Include tutti i fattori personali che possono avere un impatto sul funzionamento (es.
stili di vita, abitudini, contesto sociale, educazione, eventi della vita, ecc) non
descrivibili nelle dimensioni precedentemente prese in esame.
3. PUNTO DI VISTA DELLA PERSONA
A cura dell’interessato e/o della famiglia.
4. ELEMENTI PER LA DEFINIZIONE DEL PROGETTO MULTIDISCIPLINARE PER
L’INCLUSIONE SCOLASTICO-FORMATIVA.
 Le cose più importanti da programmare
 Azioni sociali attivabili direttamente per la persona
 Azioni sanitarie attivabili direttamente per la persona
 Azioni scolastiche attivabili direttamente per la persona.
3.4 IL PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO (PEI)
Prima dell’entrata in vigore della DGR Piemonte 15/2013 il PEI descriveva, sulla base dei
dati derivanti dalla diagnosi funzionale e dal PDF, gli interventi da adottare nel corso
dell'anno. Veniva predisposto dal Consiglio di Classe, dall'equipe ULSS e dalla Famiglia.
Sulla base di queste informazioni il Docente di Sostegno, in collaborazione con gli
insegnanti curricolari delle diverse discipline, elaborava la Programmazione EducativoDidattica, parte integrante del PEI. Al termine di ogni anno scolastico il Docente di
Sostegno formalizzava una relazione conclusiva in cui si precisavano gli obiettivi raggiunti,
i punti di forza del singolo alunno ed eventualmente segnalava le difficoltà riscontrate
durante il percorso scolastico.
Tale relazione costituiva il punto di partenza nella stesura della relazione per l’anno
scolastico successivo. Per le classi in uscita (quinta scuola primaria e terza scuola
secondaria I grado) detta relazione comprendeva un excursus riepilogativo del vissuto dell'
intero ciclo scolastico.
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Con la nuova normativa, i Docenti interessati sviluppano e redigono il Piano Educativo
Individualizzato sulla base delle indicazioni contenute nel Profilo Descrittivo di
Funzionamento completo, in particolare in base a quanto concordato nella sezione
dedicata al Progetto Multidisciplinare.
Il PEI deve essere orientato a costruire un “progetto di vita” riguardante la crescita
personale e sociale dell’Alunno con disabilità.
L’intervento formativo scolastico è finalizzato non solo al raggiungimento dei traguardi
previsti dalle Indicazioni Nazionali, ma anche allo sviluppo dell’autonomia personale, al
benessere psico-fisico-sociale, alla riflessione e al coinvolgimento dell’allievo sulle proprie
aspettative di realizzazione personale e alla cura delle relazioni sociali.
Il documento si apre con l’elencazione di tutte le persone coinvolte nel Progetto Educativo
e si articola in due sezioni:
 la prima riporta i dati relativi:
o alla persona,
o alla frequenza scolastica,
o alle informazioni personali,
o alle risorse disponibili,
o all’ambiente e accoglienza,
o ai rapporti con la Famiglia: in questa sezione, per la prima volta, è inserita una
descrizione delle aspettative della famiglia nei confronti dell’alunno, della Scuola
e degli Insegnanti, il punto di vista della persona (se possibile) in merito alle
scelte previste nel PEI e riportate le modalità di collaborazione Scuola/Famiglia;
 la seconda sezione riguarda la definizione degli obiettivi formativi che fanno
riferimento alle otto aree dell’ICF e alle strategie d’intervento. (Non è inserita l’area
6 vita domestica)
Il PEI, approvato e firmato dal Consiglio/Team di Classe, dovrà essere presentato,
discusso e approvato dalla Famiglia e successivamente trasmesso alla segreteria didattica
per la visione e firma del Dirigente. Durante la successiva riunione del Gruppo Disabilità
dell’ASL, il PEI sarà così approvato e sottoscritto da tutti i componenti dell’Unità
Multidisciplinare Integrata.
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4. L’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
L’Insegnante di Sostegno è un docente specializzato,
previsto dalla Legge 517/77, assegnato alla classe in
cui è inserito l’Alunno diversamente abile, per attuare
“forme di integrazione a favore degli alunni portatori
di handicap” e “realizzare interventi individualizzati in
relazione alle esigenze dei singoli”. L'art. 13, comma
6 della Legge n. 104/1992 stabilisce che "gli
Insegnanti di Sostegno assumono la contitolarità
delle sezioni/classi in cui operano, partecipano alla
programmazione educativa e didattica nonché alla
elaborazione e verifica delle attività di competenza dei Consigli di Classe, dei Consigli di
Interclasse e dei Collegi Docenti". L'Insegnante di Sostegno, insieme agli altri colleghi,
pianifica e realizza il progetto educativo-didattico riferito all'Alunno certificato; inoltre mette
a disposizione le proprie competenze, correlate alla propria specializzazione didattica e
predispone i relativi percorsi e strumenti necessari per l’attuazione del Progetto
Multidisciplinare. “Assume la corresponsabilità dell'attività educativa e didattica
complessiva nella sezione, modulo o classe cui viene assegnato; svolge compiti di
collaborazione con le famiglie e le strutture sanitarie del territorio” (C.M. 184 del 3/7/91).
Partecipa alla programmazione del “quotidiano insegnamento”: predispone materiali e
supporti didattici facilitanti l’apprendimento, interviene attivamente nella scelta di strategie
finalizzate allo svolgimento del percorso educativo.
L’Insegnante di Sostegno deve essere in grado di integrare le conoscenze specifiche delle
diverse forme di deficit e le informazioni desumibili dalla documentazione scolastica, con
una osservazione attenta e mirata dell’Alunno al fine di individuare gli interventi didattici e
le strategie più adeguate ai suoi bisogni e alle sue potenzialità. Deve mettere in atto una
serie di azioni comunicative e relazionali al fine di poter gestire in modo proficuo una
complessa rete di rapporti, tra l’Alunno, la Famiglia, la Classe e gli altri Docenti.
Infine assume un ruolo determinante nel processo d’inclusione: non si limita al rapporto
esclusivo con l’Allievo diversamente abile, ma lavora con l’intera classe, così da fungere
da mediatore tra l’allievo e i compagni, tra l’allievo e gli insegnanti, tra l’Allievo e la Scuola.
L’essenzialità di questa figura viene riaffermata nella Legge 107/2015 – cd Buona Scuola.
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4.1 DISPOSIZIONI E ADEMPIMENTI DELL’INSEGNANTE DI SOSTEGNO
assume la contitolarità delle sezioni e delle classi in cui opera;
partecipa a tutti i Consigli/Team di Classe in quanto contitolare;
vota per qualsiasi decisione del Consiglio/Team di Classe;
accoglie l’Alunno e i Genitori;
raccoglie le informazioni pregresse;
visiona la documentazione riguardante l’Alunno con disabilità:
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Vademecum per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
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organizza incontri con la scuola di provenienza al fine di realizzare concretamente una
reale azione di continuità educativa e didattica;
osserva in maniera attenta e mirata l’Alunno nei diversi ambiti:
o autonomia personale, sociale e scolastica;
o adattamento al ritmo e alle attività scolastiche;
o area psicomotoria;
o area relazionale;
o area linguistico-comunicazionale;
o area logico-matematica;
o area artistico-espressiva;
promuove incontri sia con la Famiglia sia con eventuali Operatori socio- sanitari che
seguono il percorso riabilitativo dell’Alunno con disabilità;
media i rapporti con tutti gli attori coinvolti nell’attuare il Progetto Multidiscilpinare
(insegnanti, famiglia, A.S.L., altre strutture accreditate, Servizi Sociali ed Educatori);
stende i verbali degli incontri con gli specialisti (GLHO);
organizza, in collaborazione con il team, le attività per l’Alunno;
attua strategie d’intervento mirate che avranno ricadute positive in termini di efficacia
non solo sull’Alunno con disabilità, ma sull’intera classe;
promuove l’innovazione metodologica e tecnologica favorendo l’utilizzo di linguaggi
multimediali per le attività formative;
partecipa alla compilazione dei documenti e dei progetti per l’integrazione;
coordina tutti i soggetti tenuti alla compilazione dei documenti e progetti per
l’integrazione;
concorda e prepara le prove di verifica in collaborazione con gli Insegnanti di classe,
tenendo conto delle esigenze specifiche dell’Alunno e del reale percorso effettuato;
valuta, insieme a tutti gli Insegnanti coinvolti, i risultati dell’azione educativa e didattica
svolta a scuola. La valutazione degli apprendimenti per i soggetti con disabilità va
riferita sempre alle potenzialità della persona e alla situazione di partenza definiti nella
individualizzazione dei percorsi formativi e di apprendimento.
si occupa, ove possibile, della continuità educativa fra i diversi gradi di scuola.
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5. IL CONSIGLIO DI CLASSE O TEAM DOCENTI
L'integrazione degli Alunni con handicap è di
competenza del Consiglio/Team di Classe. In
particolare la Circolare Ministeriale n. 250/1985
stabilisce che: "La responsabilità dell'integrazione è,
al medesimo titolo, dell'insegnante o degli insegnanti
di classe e della comunità scolastica nel suo insieme.
Ciò significa che non si deve delegare al solo
insegnante di sostegno l'attuazione del progetto
educativo individualizzato, poiché in tal modo l'alunno verrebbe isolato, anziché integrato
nel contesto della classe, ma tutti i docenti devono farsi carico della programmazione e
dell'attuazione e verifica degli interventi didattico-educativi previsti dal piano
individualizzato. Spetta a tutti gli insegnanti coinvolti realizzare tale progetto ciò per evitare
i tempi vuoti che purtroppo spesso si verificano nella vita scolastica degli alunni
diversamente abili e che inducono a richieste di una presenza sempre più prolungata
dell'insegnante di sostegno a fianco dei singoli alunni, travisando così il principio stesso
dell'integrazione, che è quello di fare agire il più possibile il soggetto insieme ai suoi
compagni di classe".
5.1 COMPETENZE
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Realizza il progetto accoglienza per gli alunni della classe con particolare attenzione
per gli Alunni diversamente abili;
partecipa all’attuazione del Progetto Multidiscilpinare (insegnanti, famiglia, A.S.L., altre
strutture accreditate, Servizi Sociali ed educatori);
partecipa alla compilazione dei documenti e dei progetti per l’integrazione;
progetta attività per tutta la classe per facilitare e migliorare la relazione le dinamiche di
classe e l’inclusione;
ogni Docente del Consiglio/Team di Classe prima dell’ elaborazione del PEI definisce
gli obiettivi minimi che non fanno esclusivamente riferimento al solo curricolo, ma
anche alle attitudini dell’alunno. Per lui occorre individuare competenze e capacità
irrinunciabili al fine dell’orientamento per la realizzazione del Progetto di Vita;
programma attività significative da far svolgere all’Alunno che segue una
programmazione differenziata nelle ore in cui non è presente l’Insegnante di sostegno;
definisce di comune accordo con il Docente di Sostegno modalità e tempi di
somministrazione delle verifiche;
utilizza materiale didattico e le tecnologie efficaci al perseguimento degli obiettivi,
avvalendosi anche di risorse esterne e di esperti.
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6. LA FUNZIONE STRUMENTALE PER L’INCLUSIONE
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Adempimenti:
È referente del progetto per l’inclusione scolastica;
coordina, se necessario, le azioni finalizzate all’inclusione degli Alunni con disabilità;
conosce la situazione globale della scuola/plesso relativamente agli alunni disabili;
collabora con il Dirigente Scolastico per l’assegnazione dei casi ai Docenti di sostegno
e per una equa attribuzione delle ore di sostegno alla classe dell’ Alunno certificato;
raccoglie e sintetizza la storia scolastica degli Alunni dell’istituto: organizza il passaggio
di informazioni, relative All’alunno, tra le scuole e all’interno dell’Istituto;
svolge funzioni di consulenza al progetto educativo e didattico svolto dagli Insegnanti di
sostegno;
favorisce la comunicazione interna ed esterna, con particolare riferimento al rapporto
Scuola-Famiglia-ASL (L.104/92);
in caso di necessità contatta il personale ASL per gli incontri di équipe;
coordina il gruppo degli Insegnanti di Sostegno;
promuove e coordina le attività dei GLHO/GLHI quando necessario;
incontra i Genitori, ove necessario;
promuovere la raccolta delle buone pratiche: rigenerazione dei legami sociali,
partecipazione;
partecipa agli incontri di rete (CTI);
gestisce l’accoglienza e l’inserimento dei Docenti in ingresso con un’azione di
tutoraggio e consulenza;
promuove interventi connessi alla prevenzione degli abbandoni e della dispersione
scolastica;
promuove l’innovazione metodologica e tecnologica favorendo l’utilizzo di linguaggi
multimediali per le attività formative;
indica al Dirigente le ore e le aree di sostegno necessarie nel successivo anno
scolastico.
7. I GRUPPI DI LAVORO PER L’INTEGRAZIONE SCOLASTICA
7.1 IL GLHI - Gruppo di lavoro per l'handicap d'Istituto.
Il GLH d’Istituto promuove l’integrazione scolastica nella scuola ed ha il compito di
“collaborare alle iniziative educative e di integrazione previste dal Piano Educativo
Individualizzato dei singoli alunni” (Legge 104/92).
Il gruppo di studio e di lavoro è composto dal Dirigente Scolastico o dal suo delegato, dai
coordinatori delle classi nelle quali sono presenti Alunni svantaggiati, dai Docenti
specializzati sul sostegno, dagli eventuali assistenti/educatori; in caso di specifici problemi
può essere richiesta la consulenza e la collaborazione degli operatori dei servizi e dei
Genitori interessati.
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Adempimenti:
 esamina la situazione complessiva nell’ambito dell’Istituto Comprensivo (numero degli
alunni in situazione di handicap, tipologia degli handicap, classi coinvolte);
 analizza le risorse dell’Istituto, sia umane che materiali;
 predispone una proposta di calendario per gli incontri dei GLH operativi;
 formula proposte per la formazione e l’aggiornamento, anche nell’ottica di prevedere
corsi di formativi “comuni” rivolti al personale facente parte di tutto l’Istituto
comprensivo;
 verifica al termine dell’anno scolastico gli interventi effettuati;
 formula una proposta di organico per l’anno successivo.
7.2 GLHO - Gruppo di lavoro per l'handicap operativo
Per ogni Alunno svantaggiato, all’inizio dell’anno scolastico
viene costituita un’équipe di lavoro, composta dal Dirigente
o suo delegato, da almeno un rappresentante degli
Insegnanti della classe in cui è inserito l’alunno,
dall’Insegnante specializzato sul sostegno, dall’assistente
educatore quando presente, dagli Operatori dell’ ASL che si
occupano del caso, dai Genitori o dai facenti funzione e da
ogni altra figura
significativa che operi nei confronti
dell’Alunno.
Adempimenti:
 si riunisce, salvo particolari problemi, almeno 2 volte l’anno;
 partecipa come membro dell’UMI alla stesura del Profilo Descrittivo di Funzionamento;
 interviene nella progettazione e verifica del Piano Educativo Individualizzato;
 indica al GLH d’Istituto le ore e le aree di sostegno necessarie nel successivo anno
scolastico.
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Vademecum per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
8. L’ASSISTENTE EDUCATIVO
Come previsto dall’ art.13 della Legge 104/92 l’assistente educativo è una figura
professionale necessaria ad affrontare i problemi di autonomia e di comunicazione degli
alunni con disabilità.
Su richiesta della Famiglia, la Scuola inoltrerà all’Ente Locale di competenza la domanda
per l’assegnazione dell’educatore specializzato. La ASL, sulla base della valutazione del
livello di gravità della disabilità, assegnerà un monte ore settimanale congruo al caso
preso in considerazione.
Adempimenti
L’operatore supporta l’alunno durante le lezioni proponendogli i contenuti presentati
dall’Insegnante curricolare in modo per lui più accessibile. A seconda dei casi, accoglie
l’Alunno all’ingresso della scuola e lo accompagna all’uscita, affianca e aiuta l’alunno
durante i pasti a mensa o durante la ricreazione, lo accompagna nelle uscite
extrascolastiche incoraggiando e favorendo la socializzazione tra pari.
Nello specifico:
 sostiene
e
promuove
l’autonomia
dell’alunno;
 facilita il processo di integrazione e
comunicazione in classe;
 rende accessibili le attività scolastiche
(didattiche o ricreative che siano).
L’educatore specializzato, inoltre, può contribuire alla stesura del PEI e partecipare, se
necessario, al GLHO, collaborando dunque a pieno titolo con gli insegnanti e con tutte le
figure di riferimento dell’alunno, con l’obiettivo di co-costruire un progetto didattico, di
integrazione, socializzazione e riabilitazione condiviso e coerente.
9. USCITE DIDATTICHE E VISITE D’ISTRUZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITÀ
Per gli alunni in situazione di handicap la
Nota n. 645 dell'11/04/2002 pone
particolare attenzione al diritto degli alunni
disabili a partecipare alle gite scolastiche.
La Nota richiama le CC.MM. n. 291/92 e n.
623/96 che affidano alla comunità
scolastica la scelta delle modalità più
idonee per garantire tale diritto.
In fase di progettazione di uscite didattiche e visite d’istruzione è necessario considerare
sempre le esigenze specifiche e le eventuali difficoltà degli alunni disabili (scelta
della meta, mezzi di trasporto, presenza di barriere architettoniche, fruibilità dei beni e dei
luoghi, ecc.).
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Non costituisce obbligo per il Docente di Sostegno partecipare ad uscite e visite di guidate:
qualunque insegnante curricolare può accompagnare il disabile e il gruppo-classe, purché
si raggiunga il numero di accompagnatori necessario a garantire la necessaria assistenza
e vigilanza. Una buona dose di buon senso o le disposizioni del dirigente scolastico
contribuiranno a individuare la scelta organizzativa migliore.
Nel caso in cui l’Insegnante di Sostegno assegnato a più casi si proponga come
accompagnatore per un’uscita didattica e/o viaggio d’istruzione, occorrerà accertarsi che
tale scelta non penalizzi gli altri alunni certificati e le loro esigenze.
In presenza di disabilità gravi, con gravi limitazioni nella sfera dell’autonomia, è
necessario coinvolgere sempre la Famiglia o attivare l’iter per la richiesta di
partecipazione alle uscite dell’Operatore Socio Sanitario (OSS).
10. GESTIONE DELLE SUPPLENZE NELLE CLASSI OVE È INSERITO UN ALUNNO
DIVERSAMENTE ABILE
CHE COSA FARE…
..E L’ALUNNO NON NECESSITA
..E L’ALUNNO NECESSITA
DELLA COPERTURA TOTALE
DELLA COPERTURA
INDIVIDUALIZZATA
INDIVIDUALIZZATA
L’alunno rimarrà nella classe di
appartenenza.
È necessario individuare un
docente sostituto dando priorità
agli insegnanti che hanno già
costruito una relazione con
l’alunno.
Se non viene individuato un docente
a disposizione, l’insegnante di
sostegno può coprire l’ora
approfittando dell’occasione per
proseguire l’attività didattica (se ne
ha competenza) o proporre attività
alternative finalizzate alla
socializzazione.
È necessario assegnare l’ora ad
un supplente affinché
l’insegnante di sostegno possa
garantire la copertura
individualizzata dell’alunno
diversamente abile.
SE È ASSENTE
L’INSEGNANTE
DI SOSTEGNO…
SE È ASSENTE
L’INSEGNANTE
CURRICOLARE..
In caso di assenza dell’Educatore specializzato, l’ente gestore è tenuto a sostituirlo. Nei
casi e in condizione imponderabile e improvvisa, per gli Alunni bisognosi di totale
assistenza, si dovrà individuare un supplente tra i docenti di sostegno in servizio.
In caso di assenza dell’Alunno diversamente abile, il Docente di Sostegno opererà a
favore degli altri alunni assegnati o di allievi con Bisogni Educativi Speciali presenti nel
gruppo classe di cui è contitolare.
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Vademecum per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
11. PIANO ANNUALE - TEMPISTICHE



SETTEMBRE
PRIMA DELL’INIZIO DELL’ ATTIVITÀ 
SCOLASTICA

PRIMA DELL’INIZIO DEL NUOVO A.S.

Analisi della documentazione relativa ai nuovi iscritti;
raccolta delle informazioni su tutti gli alunni diversamente abili che frequenteranno l'istituto.
Assegnazione degli insegnanti di sostegno alle classi;
condivisione e presentazione del caso agli insegnanti del team interessato;
GLHO: riunioni di coordinamento finalizzate all'analisi dei documenti e allo scambio delle informazioni
necessarie.
Osservazione delle oggettive potenzialità degli alunni, delle difficoltà e delle metodologie didattiche
applicabili;
elaborazione dell'orario di servizio tenendo conto delle specifiche esigenze di ciascun alunno e evitando
la compresenza di più figure professionali.
Progetto Multidisciplinare, redatto dalla Unità Multidisciplinare Integrata (UMI)
(valido per le nuove certificazioni dal 2013)
Stesura Piano Educativo Individualizzato sulla base delle indicazioni contenute nel Profilo Descrittivo di
Funzionamento completo, in particolare in base a quanto concordato nella sezione dedicata al Progetto
Multidisciplinare.
approvazione del PEI nei vari Consigli/team di classe;
entro la fine del mese trasmissione del documento (file e cartaceo) alle referenti del Dipartimento di
Sostegno per la visione e firma del Dirigente;
approvazione e sottoscrizione del PEI da parte di tutti i componenti dell’Unità Multidisciplinare.
FEBBRAIO

Verifiche in itinere dei PEI. Al termine del primo quadrimestre.
MARZO

GLHO: Riunioni di coordinamento. Definizione tempi di consegna documenti finali.
APRILE

Progetto Continuità esteso a tutti i tre ordini di scuola: analisi dei casi in ingresso – contatti con le scuole
di provenienza.
AVVIO ANNO SCOLASTICO


OTTOBRE

NOVEMBRE



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MAGGIO
PER TUTTI GLI ALUNNI


Elaborazione relazione conclusiva contenente le attività programmate e svolte nel P.E.I. e le potenziali
valutazioni da discutere in sede di scrutinio;
presentazione, condivisione e approvazione delle Relazioni finali (Verifiche PEI) ai rispettivi Consigli di
Classe o Team.
PER GLI ALUNNI DELLE SEZIONI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA:

Presentazione, condivisione e approvazione delle relazione sul percorso educativo e formativo
dell'alunno, riferita all'intero ciclo scolastico per il passaggio alla scuola obbligo.
PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI QUINTE SCUOLA PRIMARIA:

Presentazione, condivisione e approvazione delle relazione sul percorso educativo e formativo
dell'alunno, riferita all'intero ciclo scolastico.
PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA I GRADO:

Presentazione, condivisione e approvazione delle relazioni ai rispettivi Consigli di Classe sul percorso
educativo e formativo dell'alunno, riferita all'intero ciclo scolastico, contenente le indicazioni per le prove
d'esame e le eventuali differenziazioni o prove equipollenti,
PER LE CERTIFICAZIONI PRECEDENTI AL 2013:

GIUGNO
L’equipe multidisciplinare definisce la traccia del PDF
PER GLI ALUNNI DELLE CLASSI TERZE SCUOLA SECONDARIA I GRADO:

Entro la prima settimana di giugno consegna alle Referenti del Dipartimento di Sostegno delle relazioni
approvate dai singoli Consigli di Classe e delle prove d’esame da trasmettere al Presidente della
Commissione Esaminatrice per l’Esame di Stato.
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Vademecum per l’inclusione scolastica degli alunni con disabilità
12. ARCHIVIAZIONE DOCUMENTI
VERBALE DI ACCERTAMENTO DI
DISABILITÀ (EX CERTIFICAZIONE)
FASCICOLO PERSONALE ALUNNO
Viene custodito nell’Ufficio del Dirigente, settore riservato.
Ogni fascicolo contiene la Programmazione Educativa
Individualizzata, il Profilo Dinamico Funzionale o il Profilo
Descrittivo di Funzionamento completo di Progetto
Multidisciplinare (valido per le nuove certificazioni dal 2013)
e le Relazioni Finali relative ad ogni anno scolastico.
Il fascicolo personale dell’alunno viene archiviato in
Segreteria.
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