Tentata rapina in banca a Sant`Agata sul Santerno: il

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Tentata rapina in banca a Sant`Agata sul Santerno: il
Tentata rapina in banca a Sant’Agata sul Santerno: il sindaco
si congratula con i Carabinieri
Lunedì 6 Febbraio 2017
Il sindaco Enea Emiliani
Il sindaco di Sant’Agata sul Santerno Enea Emiliani ringrazia i Carabinieri del nucleo investigativo di Ravenna, della
Compagnia di Lugo, della stazione di Sant’Agata sul Santerno e tutte le forze di polizia coinvolte, per l’operazione che ha
permesso di incarcerare i responsabili di una tentata rapina in banca a Sant’Agata.
“A nome di tutta la comunità santagatese esprimo un grande ringraziamento ai Carabinieri, e a tutte le forze di polizia
coinvolte, per la repentina operazione che ha portato in carcere i rapinatori - ha commentato Enea Emiliani -. A Sant’Agata
non si tralascia assolutamente nulla nel contrasto al crimine. Siamo orgogliosi delle nostre forze dell'ordine e ci fa piacere il
fatto che le telecamere di videosorveglianza comunale, frutto di importanti investimenti fatti in sinergia fra i nove i comuni
dell'Unione della Bassa Romagna, siano state fondamentali per le indagini”.
I tre criminali avevano tentato una rapina in banca a Sant’Agata sul Santerno, nella filiale della Cassa di Risparmio di
Ravenna in piazza Umberto I, e sono stati fermati dai carabinieri vicino a Orte (Viterbo), mentre stavano tornando a casa: nei
guai tre napoletani di 28, 33 e 68 anni.
Secondo le indagini del nucleo investigativo di Ravenna, i tre sono entrati in azione verso le 12 di mercoledì 1 febbraio armati
di coltello, con un cappellino calato sul volto e uno anche una sciarpa alzata sulla bocca. I tre si sono diretti a uno sportello,
intimando a una dipendente della banca di consegnare loro tutti i soldi. La dipendente era solo un addetto allo sportello (il
cassiere in quel momento non era presente) e quindi ha risposto che non aveva denaro. A quel punto i malviventi, disorientati,
hanno visto che un cliente presente stava estraendo il telefonino. Gli hanno detto di metterlo via e si sono allontanati
rapidamente a bordo di una Fiat 600 che hanno poi cambiato con una vettura “pulita”. Ma il cambio, non distante da una
delle telecamere della videosorveglianza comunale, ha finito con il costituire uno degli elementi più pesanti a loro carico.
I militari, pensando a pendolari del crimine, si sono allora coordinati con i colleghi della Compagnia di Civita Castellana per un
posto di blocco sulla E45 vicino a un’area di rifornimento, mossa che a nove ore dal tentato colpo ha consentito di bloccare
l’auto con i tre a bordo. Poco dopo è stato loro notificato il fermo del pm di turno Angela Scorza. Al momento sono in carcere
a Ravenna.
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