INDAGINE ITALIANA SULLA RILEVAZIONE E CONTROLLO DELLA

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INDAGINE ITALIANA SULLA RILEVAZIONE E CONTROLLO DELLA
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INDAGINE ITALIANA SULLA
RILEVAZIONE E CONTROLLO
DELLA TEMPERATURA CORPOREA
IN AMBIENTE PREOSPEDALIERO
ANDREA MATTERI*°§
EMANUELA ZAMPROGNO*°§
MORENO GHIRALDINI°§
LUCA MARTINOLLI*°§
CLAUDIO CAMPONOVO §
STEFANO PADOVESE §
BEPPE SAVARY BORIOLI §
*
Croce Verde Lugano
°
Ospedale regionale di Lugano
§
S.I.S.S.I. Società Italo Svizzera
Studi Ipotermia
Introduction: The body temperature is not detected within the vital sign out of hospital. In literature there is no reproducible data type.
Objectives: The Italo Switzerland Hypothermia Studies (S.I.S.S.I.) carried out a study in Italy with the aim to answer
some questions about the measurement.
Methods: The research sample consists of all the central area of the emergency 118 (P104). The collection instrument
used is a computerized questionnaire completed online by respondents.The survey was conducted during the months
of September-November 2011 , with a response rate del’86%. Questions of the questionnaire: In out of hospital setting is detected temperature in critically ill patients and not, and what tools are used to detect the body temperature?
What are the most popular? On vehicles that are available? What kind of temperature is detected: peripheral or central? If the device in that seat if it central location? In case of mild or moderate hypothermia what is used to counter
it? If hot liquids are administered as they are heated?
Results: In critically ill patients, 22% say that they never detect the body temperature while 35% do some volta. The
most commonly used tools are: the tympanic thermometer and the third of those who digital.The detects the temperature is said to measure the plant the device, only the third device, only the third central. The central locations of detection of temperatures in descending order are: the tympanic, esophageal, locations rectal.The temperatures sensing
device are: axillary, inguinal, temporal, frontal. The tools used to combat hypothermia are: matte, warm infusions,
tablets hot towels self-heating, the heaters and finally heated mats.
Conclusions: We found that the national situation is uneven. We found really well-equipped contrast with situations
where it is not possible to detect the parameter. The Accidental Hypothermia is possible in any season and can have
serious consequences if left untreated.
Keywords:
hypothermia prehospital - temperature monitoring - heating systems - hot infusions - core temperature
I
n più occasioni abbiamo sentito affermare
che “la temperatura
corporea sia il parametro vitale meno rilevato in
ambito preospedaliero nel
paziente critico!”
Incuriositi da questa affermazione, abbiamo provato
a cercare nelle varie banche
dati scientifiche qualche
pubblicazione
sull’argomento, ma non abbiamo
trovato nessun tipo di dato
riproducibile su larga scala.
Ben consci dell’importanza
che riveste il mantenimento
dell’omeostasi termica per
il fisiologico funzionamento del corpo umano e altrettanto consapevoli delle
ripercussioni che l’alterazione di questo equilibrio
induce, abbiamo deciso di
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cimentarci in un’indagine
su larga scala che mirasse
a dare una risposta alle seguenti domande.
Domande di fondo
•
•
•
•
•
•
•
•
ca o centrale?
Se periferica in che
sede?
Se centrale in che
sede?
Qualora si riscontri
una ipotermia lieve
o moderata che cosa
Nell’ambiente preospedaliero viene rilevata la temperatura
nel paziente critico e
non critico?
Quali strumenti vengono utilizzati sul
territorio per rilevare
la temperatura corporea?
Quali sono gli strumenti più diffusi?
Su che veicoli sono
disponibili?
Quale tipo di temperatura si rileva: periferi-
N&A mensile italiano del soccorso · Anno 21° · Vol. 234 · Aprile 2012
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si utilizza per contrastarla?
Se si somministrano
liquidi caldi come
vengono riscaldati?
Metodologia
dell’indagine
Per cercare di dare una risposta alle “domande di
fondo” sopra elencate abbiamo creato un questionario ad hoc composto da otto
domande con possibilità di
risposta multipla. (Immagine a pagina 19)
Abbiamo scelto di creare
un questionario breve e
semplice, che richiedesse
solo pochi minuti di tempo
per la compilazione, al fine
di non scoraggiare gli interlocutori.
Il campione di ricerca è costituito da tutte le centrali
118 italiane (P=104).
Gli indirizzi di contatto
sono stati estrapolati dal
sito internet del SIS118 oltre che dall’annuario delle
centrali operative 118 di
N&A.
Gli interlocutori hanno
avuto la possibilità di inserire eventualmente anche
delle risposte diverse da
quelle presenti.
Abbiamo poi lasciato alla
fine del questionario uno
spazio libero per eventuali
commenti o informazioni
aggiuntive che gli intervistati potevano compilare a
loro discrezione.
Il modulo è stato informatizzato e inviato per via telematica.
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Il contatto con gli intervistati è avvenuto via mail
con un breve scritto di
presentazione del progetto
che forniva i recapiti per
eventuali contatti. Sempre
tramite la stessa mail abbiamo fornito un link riservato
attraverso il quale si poteva accedere e compilare il
questionario direttamente
online.
Prima dell’invio abbiamo
provveduto a testare il tutto
al fine di verificare il buon
funzionamento della piattaforma informatica utilizzata e del sistema di raccolta
delle risposte.
Analisi delle
domande proposte
•
Nel paziente critico
rilevate la temperatura corporea?
Con questo quesito
vorremmo verificare
in che misura viene
rilevata la temperatura
nel paziente critico sul
territorio.
A maggior ragione ci
sarebbe
interessato
saperlo nel politraumatizzato, ma purtroppo non abbiamo
specificato bene il
quesito e ce ne siamo
accorti ad indagine in
corso.
•
Quali tipi di strumenti utilizzate per
la rilevazione della
temperatura corporea?
La domanda mira a
conoscere quali presidi vengano utilizzati
per la rilevazione della temperatura corporea e conoscerne la
diffusione. Il mercato
propone vari strumenti, con caratteristiche,
limitazioni e costi diversi. Noi vorremmo
conoscere che tipo di
scelte sono state fatte.
Abbiamo dato la possibilità di inserire più
risposte.
Per ulteriori informazioni scrivere a: [email protected]
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•
In quali mezzi di
soccorso del vostro
servizio è disponibile
uno strumento per
la rilevazione della
temperatura corporea?
In questo caso vogliamo sapere se tutti
i veicoli di soccorso
sono nella condizione
di rilevare la temperatura corporea.
•
Quale tipo di temperatura rilevate?
In questo caso vorremmo invece sapere
che tipo di temperatura viene rilevata, se
periferica, centrale o
entrambe.
•
Se rilevate la temperatura centrale in
che sede?
Con questo quesito intendiamo scoprire in
che sede viene rilevata la temperatura centrale. Consapevoli del
fatto che in funzione
delle strumentazioni
disponibili e della tipologia di paziente,
può variare la sede di
rilevazione abbiamo
anche in questo caso
dato la possibilità di
inserire più risposte.
•
•
•
Se rilevate la temperatura periferica in
che sede?
Come per la precedente ma finalizzato
alla temperatura periferica.
Per
contrastare
l’ipotermia lieve o
moderata che tipo
di presidi o strategie
utilizzate?
Con questa domanda
cerchiamo di scoprire che tipo di presidi
vengono utilizzati sul
territorio.
Se utilizzate infusioni calde come le riscaldate?
La domanda si rivolge a chi ha inserito le
infusioni calde come
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risposta alla domanda
precedente. Lo scopo
è quello di scoprire
che tipo di strumenti
vengono utilizzati e
quanto sono diffusi.
Svolgimento
L’indagine ha avuto inizio
nel mese di settembre del
2011.
In tre giorni abbiamo inviato una mail personalizzata a
tutte le centrali 118.
Entro la fine di settembre
abbiamo ottenuto risposta
da 40 centrali su un totale
di 104 pari al 38%.
Ai primi di ottobre abbiamo rinviato una mail simile
alla prima indirizzandola
alle centrali che ancora non
avevano risposto. Al secondo tentativo hanno risposto
13 centrali operative (sulle 60 mancanti) arrivando
così a un totale di 53 pari al
51% del totale del campione. Nel mese di novembre
abbiamo preso direttamente contatto telefonico con
le centrali parlando quando
possibile con il direttore o
quando assente con il coordinatore. In alcuni casi abbiamo compilato il questionario direttamente per via
telefonica. In questo modo
grazie alla disponibilità
degli interlocutori siamo
riusciti a raggiungere un
risultato insperato, ovvero
ottenere dati da ben 89 centrali su 104 pari al 86%.
Da segnalare anche la disponibilità del SIS118 che
ha supportato l’indagine
inserendo la notizia della
nostra iniziativa sul proprio
sito internet e dell’AREU
(Azienda Regionale Emergenza Urgenza della Lombardia) che ci ha fornito un
dato ufficiale per le sue 12
centrali op.
Grafico 1 (N=89)
Grafico 2 (N=89)
Grafico 3 (N=89)
Al seguente quesito era possibile dare più di una risposta.
Dati raccolti e
risultati
I dati raccolti sono stati
stratificati ed elaborati nel
mese di dicembre.
Grafico 4 (N=89)
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Al seguente quesito era possibile dare più di una risposta.
Vengono pubblicati in forma grafica evitando volutamente di commentarli.
Siamo sicuri che ognuno
dei lettori possa trarne le
giuste osservazioni e riflessioni. Ben consapevoli che
dall’incrocio dei dati raccolti si possano estrapolare
anche altre informazioni,
non escludiamo di farlo in
un prossimo futuro.
Conclusioni
Grafico 5 (N=50)
Al seguente quesito era possibile dare più di una risposta.
Grafico 6 (N=57)
Al seguente quesito era possibile dare più di una risposta.
Come dimostrato dai dati,
spesso la temperatura corporea non viene rilevata nel
paziente critico, in alcuni
casi non è nemmeno possibile farlo in quanto l’11%
delle centrali operative ha
dichiarato di non aver a
disposizione nessuno strumento atto al rilevamento.
Da segnalare anche che il
44% degli intervistati ha
dichiarato di non essere in
grado di misurare la temperatura centrale.
Per quanto concerne la diffusione degli strumenti i più
diffusi si sono dimostrati: il
termometro timpanico e il
termometro digitale. Molte
centrali utilizzano più di un
dispositivo 32% e possono
quindi scegliere che tipo di
strumento utilizzare in funzione del paziente e della tipologia d’intervento. Come
già anticipato non vogliamo
dilungarci troppo nel commentare i dati, ma possiamo
tranquillamente costatare
che la situazione nazionale
è disomogenea. Abbiamo
trovato realtà ben attrezzate che si contrappongono a
situazioni dove non è possibile rilevare il parametro.
Per concludere ricordiamo
che l’ipotermia accidentale
è possibile in ogni stagione.
Che i soggetti più a rischio
sono i senza tetto, i tossicodipendenti, gli etilisti, gli
anziani, i malati psichiatrici
e i politraumatizzati. Come
S.I.S.S.I. siamo convinti
che l’introduzione di un
approccio sistematico, la
valutazione del rischio e il
trattamento durante il continuum assistenziale possano
portare notevoli benefici ai
pazienti.
Per contatti:
[email protected]
Grafico 7 (N=89)
Al seguente quesito era possibile dare più di una risposta.
Grafico 8 (N=45)
Questionario inviato
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