bangladesh - LombardiaPoint

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BANGLADESH
Aggiornato al 30 Novembre 2009
SCHEDA PAESE
BANGLADESH
A cura dell’Ufficio Studi Economici
Eleonora Padoan [email protected]
EXECUTIVE SUMMARY
Rischio politico. Da gennaio 2009 Sheikh Hasina Wajed, leader dell’Awami League, è alla
guida del paese. Le elezioni parlamentari hanno segnato il ritorno alla democrazia nel paese, dopo due anni di governo ad interim. Il più grande ostacolo alla stabilità del governo,
che gode di largo consenso popolare, è la scarsa collaborazione con il principale partito
d’opposizione.
Rischio economico. La crescita continua ad essere positiva, grazie alla tenuta delle esportazioni e ad un cospicuo afflusso di rimesse a fine agosto. L’assenza di diversificazione delle
export è un limite e il Bangladesh, uno dei paesi più poveri al mondo, è ancora fortemente
dipendente dagli aiuti internazionali.
Rischio finanziario e operativo. Il sistema finanziario è poco sviluppato, e l’inefficienza
delle banche statali indebolisce l’intero settore. Lo stato delle infrastrutture rimane inadeguato, soprattutto per quel che riguarda l’approvvigionamento elettrico e idrico.
PRINCIPALI INDICATORI ECONOMICI
PIL (variazione % reale)
Inflazione media annua (%)
Saldo Bilancio pubblico/PIL (%)
Bilancia dei pagamenti
Esportazioni ($ mld)
Importazioni ($ mld)
Saldo bilancia commerciale ($ mld)
Saldo transazioni correnti ($ mld)
Saldo transazioni correnti/PIL (%)
Debito estero totale ($ mld) ***
Debito estero totale/PIL (%) ***
Debt service ratio (%) ***
Riserve valutarie lorde ($ mld)
Riserve valutarie lorde (mesi import.)
Cambio medio BDT/USD
2006
2007
2008
6,6
6,8
-3,9
6,4
9,1
-3,1
6,2
8,9
-6,1
2009**
5,9
4,5
-6,4
2010**
5,6
6,0
-6,3
9,3
14,7
-5,4
1,2
1,9
20,5
33,1
4,1
3,8
2,8
68,9
11,4
17,1
-5,7
0,8
1,2
22,0
32,1
4,9
5,2
3,2
68,8
12,6
21,6
-9,0
1,0
1,3
22,8
28,7
4,1
5,7
2,7
68,5
13,8
22,5
-8,7
2,8
3,1
22,7
25,4
4,0
9,1
4,6
69,0
14,7
23,7
-9,0
1,8
1,9
23,0
23,5
4,2
9,2
4,2
69,3
Fonte: EIU, ottobre 2009; ***: FMI febbraio 2009
* stime ** previsioni
INDICATORI DI BUSINESS
RATING
Standard and Poor’s
Moody’s
Fitch
-
Indicatori di Business Climate
Doing Business 2010
Index of Economic Freedom 2009
Corruption Perceptions Index 2008
Accordi e convenzioni
Convenzione di Washington
Convenzione di New York
Accordo su promozione e reciproca protezione degli investimenti con
l’Italia
Convenzione contro la doppia imposizione fiscale stipulata dall’Italia
CONDIZIONI SACE
DI ASSICURABILITÀ
1 SACE
119° su 183 115° su 181
160° su 183 149° su 157
147° su 180 147° su 180
Categoria OCSE: 6/7
Rischio sovrano:
con condizioni
Rischio bancario:
senza condizioni
Rischio privato:
senza condizioni
Plafond paese:
30 € milioni
In vigore
In vigore
In vigore
In vigore
GARANZIE SACE
AL 30 SETTEMBRE 2009
Bangladesh
Deliberate (mln di euro)
Perfezionate (mln di euro)
di cui erogate (mln di euro)
2,5
2,5
0,1
BANGLADESH
RISCHIO POLITICO
Politica interna. A dicembre 2008 si sono svolte le ultime elezioni parlamentari, che hanno portato, alla schiacciante vittoria dell’Awami League (AL), alla guida del paese da gennaio 2009. L’AL è guidato da Sheikh Hasina Wajed, figlia del primo presidente del Bangladesh, assassinato nel 1975. L’esito elettorale ha segnato il ritorno della democrazia nel
paese, dopo che un governo militare ad interim aveva assunto il comando a gennaio del
2007. Alla presidenza del paese c’è Zillur Rhaman dichiarato tale, a febbraio 2009, dalla
Commissione Elettorale, in quanto unico candidato alle elezioni. L’Awami League, il cui
progetto di governo è effettuare riforme in tutto il paese e intensificare i rapporti con
l’estero, sta conducendo il proprio mandato con successo, e gode di un largo consenso tra
la popolazione. Il rischio maggiore per la stabilità del paese, è la cattiva relazione che intercorre tra l’AL e il principale partito d’opposizione, il Bangladesh National Party (BNP). Il
BNP si rifiuta di partecipare all’attività politica, costituendo un ostacolo all’attività
dell’amministrazione governativa. Lo scenario politico a medio termine dipende principalmente dalle relazioni tra i due partiti.
Relazioni internazionali. I rapporti con l’India, che erano già migliorati durante il governo ad interim, dovrebbero essere ulteriormente agevolati dall’atteggiamento dichiaratamente pro-India della premier Sheikh Hasina Wajed. Tuttavia, le tensioni con l’India permangono a causa dell’immigrazione illegale e della presenza dei separatisti indiani lungo
il confine. Una questione importante è inoltre legata alla spartizione delle acque tra i due
paesi. Si mantengono stabili i rapporti con la Cina, principale partner economico, e si intensificano quelli con la Russia, con la quale il Bangladesh ha recentemente firmato un
accordo nucleare che dovrebbe aiutare a soddisfare la domanda di energia, di cui il paese
è poco fornito. Le relazioni con i paesi occidentali sono in genere buone. Il Bangladesh è
membro della South Asian Association for Regional Cooperation (SAARC) e dell’Association
of Southeast Asian Nations (ASEAN).
RISCHIO ECONOMICO
Attività economica. La crescita del PIL è prevista al di sotto del 6% nel 2009, in rallentamento rispetto a gli anni precedenti, ma comunque relativamente bene se comparata con
le altre economie dell’area. L’attività economica risiede principalmente sulla produzione
ed esportazione di tessile e abbigliamento, che costituiscono l’80% circa delle esportazioni totali. Il settore è fondamentale per quel che riguarda la generazione di occupazione e
di valuta estera. A giugno il governo ha presentato il suo primo piano fiscale per il FY0910,
di 16,5 mld $ destinati a infrastrutture, aiuti ai settori tessile e agricolo, supporto alle export. Il Bangladesh, che rientra nella categoria del low-income countries della Banca Mondiale, è fortemente dipendente dagli aiuti internazionali. A settembre la Banca Asiatica di
Sviluppo ha aumentato di 76 milioni $ il proprio prestito al pese, per supportarlo in questa
fase di rallentamento dell’attività economica. A pesare sono soprattutto la riduzione delle
export e la diminuzione del lavoro all’estero.
Bilancio pubblico e inflazione. Il piano fiscale presentato a giugno punta a stimolare la
domanda interna, tramite un incremento del 15% della spesa pubblica. Per sostenere lo
sviluppo del paese, è previsto inoltre un incremento del 30% negli investimenti in infrastrutture. Il governo punta a mantenere il deficit di bilancio al -5% del PIL, ma le previsioni
lo danno al -6,4%. L’inflazione, dopo aver viaggiato intorno al 9% durante il 2008, a causa
dell’aumento dei prezzi delle materie prime, si è ridotta notevolmente nel corso del 2009,
ed è attualmente intorno al 4,5%.
Bilancia dei pagamenti. Il saldo della bilancia dei pagamenti sta migliorando, grazie al
rallentamento delle importazioni, e alla relativa tenuta delle esportazioni di tessile e abbigliamento. Durante il FY09, le rimesse sono aumentate del 22%(9,7 mld $), come effetto
ritardato di un aumento dei lavoratori bengalesi all’estero durante il 2008. Questo ha portato il saldo di parte corrente al 2% del PIL ad agosto 2009, con la previsione di chiudere
l’anno al 3%, il miglior risultato degli ultimi anni. Tuttavia le rimesse, che sono un elemento fondamentale per i conti del paese, rimangono ancora scarse.
2 SACE
Posizione debitoria e riserve internazionali. Complessivamente la posizione debitoria
appare sostenibile ed il rischio di default del debito estero è basso. Tuttavia la situazione si
aggrava se si considera il debito pubblico, che risulta vulnerabile ad un rallentamento
della crescita. Il Bangladesh è soggetto all’analisi di sostenibilità del debito (DSA) da parte
di fondo monetario e banca mondiale.
BANGLADESH
L’ultima DSA è di settembre 2008. Le riserve internazionali sono in aumento, dato
l’acquisto di valuta estera effettuato dalla banca centrale, la Bangladesh Bank, specialmente negli ultimi mesi, per mantenere la stabilità del cambio. Le riserve, che ad agosto hanno
raggiunto il livello record di 7,7 mld $ (3,7 mesi di importazione) sono previste a oltre 9
mld $ (4,6 mesi import) per la fine del 2009.
Tasso di cambio. Il regime di cambio è di fluttuazione controllata nei confronti del dollaro. La valuta, il taka, dopo essersi deprezzato lievemente nel corso del 2008, si è di nuovo
rafforzato nel primo trimestre del 2009, mantenendosi stabile nel resto dell’anno. La stabilità è stata garantita anche dagli interventi della Bangladesh Bank, che ha comprato valuta
estera per sostenere il cambio.
Saldo delle transazioni correnti
Crescita PIL e inflazione
RISCHIO FINANZIARIO
Struttura del sistema. Il sistema è dominato dal settore bancario ed è composto da 4
istituti commerciali pubblici, 5 banche di investimento, 30 private, 9 a capitale straniero.
Le 4 banche statali detengono il 30% degli asset del settore e sono caratterizzate da una
sostanziale inefficienza. Infine è largamente diffuso il microcredito che raggiunge il 70%
delle famiglie e presenta livelli di insolvenze inferiori al 10%.
Performance. Il sistema bancario è rimasto sostanzialmente isolato dalla crisi, finanziaria,
data la sua struttura ancora molto arretrata. La crescita del credito al settore privato, aumentata del 25% nel 2008, è calata al 14,6% nella prima parte del 2009, dall’inizio della
crisi. Per sostenere le condizioni del credito, la Bangladesh Bank ha rilasciato la politica
monetaria, tramite tagli ai tassi di interesse, repo rate e reverse repo, di 25 punti base, portandoli rispettivamente al 6,5% e 8,5% a marzo 2009. Tutto il sistema rimane debole e
inefficiente.
Mercato azionario. Il Dhaka Stock Exchange è il primo e il principale stock exchange del
Bangladesh. Consta di 350 compagnie, con una capitalizzazione di mercato di 20 mld $.
Nel corso del 2009, fino a giungo, ha avuto alti e bassi, senza sostanziali cambiamenti, per
poi registrare, fine luglio, un guadagno del 4,3%. Tra le compagnie quotate, compare la
GrameenPhone, la più grande compagnia telefonica del paese.
RISCHIO OPERATIVO
Sistema legale. L’inefficienza delle corti, la difficoltà nell’implementazione dei giudizi e
l’eccessiva burocrazia rappresentano degli ostacoli significativi a livello operativo. Tanto il
governo provvisorio, quanto l’attuale premier, hanno avviato una serie di provvedimenti
per depoliticizzare il sistema giudiziario, separandolo dall’esecutivo. Sotto l’attuale amministrazione sono state avviate delle investigazioni al fine di contrastare il fenomeno della
corruzione, estremamente diffuso nel paese.
3 SACE
Atteggiamento nei confronti degli investitori esteri. Le autorità hanno un atteggiamento positivo nei confronti degli investitori stranieri, equiparati a quelli locali per quanto
concerne le politiche fiscali e relative alle importazioni/esportazioni. Non vi sono restrizioni al rimpatrio dei capitali e dividendi ed è ammessa la proprietà estera al 100%, salvo in
alcuni settori strategici, tra cui difesa ed energia nucleare.
BANGLADESH
Il processo di privatizzazione ha subito forti rallentamenti a causa dall’instabilità politica. Il
Foreign Private Investment Act (Promotion and Protection) del 1980, garantisce il trattamento equo e trasparente degli investimenti privati stranieri, e fornisce protezione legale contro atti di esproprio e nazionalizzazione.
Infrastrutture, sicurezza e calamità naturali. Nonostante l’impegno del governo e gli
aiuti internazionali, il sistema delle infrastrutture rimane inadeguato, in particolare
l’approvvigionamento elettrico ed idrico. Dei 200 fiumi da cui dipende il Bangladesh, 54
provengono dall’India; tra questi, soltanto 2, il Brahmaputra e il Gange, forniscono l’85%
dei flussi d’acqua nelle stagioni secche. Durante la stagione delle piogge il paese è esposto a frequenti cicloni e inondazioni.
RAPPORTI CON LE ISTITUZIONI
FINANZIARIE INTERNAZIONALI
Fondo Monetario Internazionale. Il Poverty Reduction Growth Facility è scaduto nel 2007.
In risposta ai disastri naturali del 2007, il FMI ha approvato, ad aprile 2008, l’Emergency
Natural Disaster Assistance di 133,3 milioni di SDR. Attualmente le relazioni con il fondo si
limitano alle consultazioni periodiche previste dall’Articolo IV.
Banca Mondiale. La strategia di assistenza della banca è incentrata sulla lotta alla povertà
e allo sviluppo delle aree rurali. Nel 2008 l’istituto ha attivato 22 progetti per un totale di
2,1 miliardi di dollari, in particolare nei settori dell’energia, dei trasporti e della pubblica
amministrazione.
Banca Asiatica di Sviluppo. L’impegno della banca, definito in una Country Strategy and
Program (2006-2010), si è concretizzato in 324 progetti e prestiti per un totale di 9,3 miliardi di dollari. L’attività della banca è incentrata principalmente sui settori dell’energia, delle
infrastrutture, dei trasporti e delle risorse naturali. Tra i progetti nel settore privato, sempre più numerosi, si segnalano il Meghnaghat Power Project, nel settore elettrico, e il GrameenPhone, nella telefonia mobile. A settembre 2009, l’ADB ha aumentato il proprio prestito di 76 milioni di dollari il proprio prestito al paese.
INTERSCAMBIO CON L’ITALIA
Commercio. I principali mercati dell’export sono Stati Uniti, Germania, Regno Unito, Francia ed Italia, mentre i principali fornitori sono India, Cina, Singapore, Giappone, Thailandia,
Stati Uniti. Nel 2008 l’interscambio commerciale con l’Italia è arrivato a 600 milioni di euro.
In rallentamento l’export italiano, meccanica strumentale, elettronica e elettrotecnica, del
10,8% rispetto al 2007. Le importazioni italiane dal Bangladesh, di cui oltre l’80% in tessile
e cuoio, sono invece aumentate dell’11,6%.
Investimenti diretti esteri. Nell’anno fiscale 2007-2008 gli IDE ammontavano a 760 milioni di dollari, principalmente rivolti al settore delle telecomunicazioni e dell’energia. I principali investitori sono gli Stati Uniti, il Regno Unito, l’Egitto e la Norvegia.
Esportazioni italiana in Bangladesh per settori 2008
metalli e prodotti in metallo
2%
prodotti tessili
2%
cuoio e prodotti in cuoio
5%
prodotti chimici
7%
autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
1%
Interscambio commerciale con il Bangladesh
(1999-2008, mln€)
500
altro
3%
400
300
200
100
0
macchine e apparecchi meccanici
61%
-100
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
-200
-300
macchine e apparecchiature elettriche
19%
4 SACE
-400
esportazioni
importazioni
saldi
2008