Biblioteca Comunale “V

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Biblioteca Comunale “V
Biblioteca Comunale “V. Vada” Neive
Domenica 7 giugno 2015
Visita alla Mostra
DA KIRCHNER A NOLDE
Espressionismo tedesco 1905-1913
Genova -Palazzo Ducale-
Costo 40 Euro comprensivo di:
Viaggio in autobus, ingresso e visita guidata
Partenza da ALBA parcheggio Cimitero Com.le h. 7,30
Partenza da NEIVE p.zza Garibaldi h. 7,45
Prenotazioni con acconto di 15 €
entro e non oltre il 16 maggio 2015
presso la Biblioteca (P.zza Italia Neive
il sabato dalle 15:30 alle 17:30 e la domenica dalle
10:00 alle 12:00) oppure telefonando a Mariagrazia
(3387147951).
Per informazioni:
[email protected]
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Da Kirchner a Nolde
Espressionismo tedesco 1905-1913
5 marzo – 12 luglio 2015
“L’uomo è una corda tesa tra la bestia e l’uomo nuovo, una corda che attraversa un abisso…
la grandezza dell’uomo sta nel suo essere un ponte, non un fine” Nietzsche
Dal 5 marzo al 12 luglio 2015 Palazzo Ducale di Genova presenta in collaborazione con il Brücke
Museum di Berlino una rassegna sulla nascita dell’Espressionismo Tedesco e in collaborazione con il
Goethe Institut Genua, curata da Magdalena Moeller, direttrice del Brucke Museum di Berlino.
Il termine Espressionismo Tedesco deve la sua origine principalmente alla fondazione del movimento
Die Brücke (“Il Ponte”) da parte di Fritz Bleyl (1880-1966), Erich Heckel (1883-1970), Ernst Ludwig
Kirchner (1880-1938), Karl Schmidt-Rottluff (1884-1976) a Dresda il 7 giugno 1905. Lo scopo di questi
artisti è quello di gettare un ponte tra la pittura classica neoromantica e un nuovo stile che si definirà in
seguito come “espressionismo”.
In mostra oltre 150 opere tra dipinti, stampe e disegni dei fondatori del gruppo, tutte provenienti dal
Museo berlinese a documentare una rivoluzione artistica, nel fermento che porterà l’Europa alla Grande
Guerra del 15-18 di cui quest’anno si ricordano i cento anni.
L’espressionismo tedesco nasce dal vissuto degli artisti, è la ricerca del soggettivo nella realtà che li
circonda. Le metropoli, la vita di strada, il circo, stimolano riflessioni sulla solitudine dell’uomo,
sull’alienazione dell’individuo, sull’immoralità. Il segno incisivo – utilizzato ad esempio da Kirchner nel
suo Nudo disteso davanti allo specchiodel 1909 – e la gamma cromatica acida e accentuata
divengono tratti distintivi di questo movimento. Se gli impressionisti cercavano di fissare un’impressione
sulle loro tele, e si dedicavano alla realtà esteriore, l’espressionismo si dedica all’emozione, alla
sensualità, al raggiungimento di una espressione efficace, capace di stimolare, impressionare,
coinvolgere
lo
spettatore.
Il movimento (costituitosi nel 1905 contemporaneamente – non casualmente – a quello dei Fauves
francesi) esprime temi come il disagio esistenziale, l’angoscia, la critica all’ipocrisia della società
borghese. Munch e Ensor sono fonte d’ispirazione per gli esponenti del movimento: da essi si assume
l’idea del grido interiore che porta in superficie il dolore degli artisti. Gli autori del Der Blaue Reiter
(Monaco di Baviera, 1911) elaborano il concetto, portandolo ad una svolta: l’espressione interiore
diventa il motore fondamentale, tale da portare talvolta al totale rifiuto dalla realtà. Questa visione getta
le basi per la nascita dell’astrattismo, del quale Vasilij Kandinskij sarà il padre.
La loro forma grafica espressiva era essenziale e alquanto semplificata. I loro modelli principali furono
Van Gogh, Gauguin, Rousseau, Munch, Matisse, ma anche le figurazioni sintetiche dell’arte primitiva –
conosciuta al Museo Etnografico di Dresda – nonché le deformazioni espressive e le stilizzazioni
dell’antica tradizione gotica tedesca. La pittura di “Die Brücke” si caratterizza per l’alterazione dello
spazio e della prospettiva, la definizione di contorni netti e taglienti, spesso evidenziati da tratti di nero e
l’impiego di tinte forti e contrastanti. Nelle composizioni domina spesso la figura umana, sotto forma di
nudo, e compaiono altresì paesaggi, scene cittadine, interni.
Dei nudi, tutti accomunati da un’indistinta sensazione di pietà per un’umanità piegata e affaticata dalla
spossatezza dell’esistere, risalta la tela di Ernst Ludwig Kirchner Nudo femminile di schiena con
specchio e figura maschiledel 1912, dove si percepisce fra le figure anche lo spettro divoratore
dell’uomo che è la città: la sofferenza dell’essere si insinua fra le sue vie e i suoi vicoli, toglie il fiato con
la sua frenesia, lascia storditi e apatici. I tratti dei nudi, specialmente quelli di Kirchner appaiono
intrappolati fra la rigorosità delle linee e le tensioni dei piani mentre la cromia intensifica la forza
espressiva dell’opera in sé.
Un aspetto fondamentale della loro attività fu la produzione grafica, di cui diventarono maestri, specie
nella pratica della xilografia. Importantissimi a questo riguardo i lavori di Kirchner, Heckel , Pechstein e
Schmidt-Rottluff. Per Kirchner è cruciale il lavoro di grafica, scriverà nel 1921: “la volontà che spinge
l’artista verso l’opera grafica è forse in parte il desiderio di plasmare e fissare definitivamente la forma,
originariamente libera, del disegno”. Possiamo dire che la produzione xilografica della “Brucke” può
essere considerata a pieno titolo una componente essenziale dell’arte germanica del XX secolo. In
mostra troviamo diverse stampe artistiche di Brucke, tra queste l’imponente xilografia a colori di
Kirchner Bagnanti fra le rocce bianche del 1912, quella in nero e giallo di Heckel Due donnedel
1909, le Barche a vela di Pechstein, gli Abeti di Schmidt-Rotluff dove tutto diventa segno espressivo di
grandezza interiore e i piani bianchi e neri si scontrano con violenza e brutalità nella composizione
austera.
La mostra spazia da olii su tela e su cartone a tempere, incisioni su legno, carboncini, pastelli e
acquerelli su carta, litografie e acqueforti. Di Kirchner, pittore di punta del movimento, sono in mostra
numerosi dipinti, come Artista-Marcella del 1910, Nudo che si pettina del 1913, l’Autoritratto del
1914, ma anche acquarelli pastelli e disegni raffiguranti contesti urbani, come Scene di Strada datato
1913-1914, All’angolo di Uhlandstrasse di Berlino eWittenbergplatz Berlino, entrambe del 1915,
dove vengono raffigurate strade, piazze, sempre filtrate dalla lente deformante della polemica sociale.
In mostra troveremo anche le immagini – di una modernità sconvolgente per l’epoca – dello studio in
cui si riuniva il gruppo, e in cui tanti capolavori furono dipinti.
Gli altri artisti del movimento sono cosi rappresentati in mostra: la pittura di Erich Heckel, inizialmente
composta da linee spezzate e da un inquietante afrore orientale come in Ragazza che suona il liuto, e
poi da un disegno sommario e colori stridenti, lo vediamo in Cisterna a forma di torre del 1910, e
tuttavia capace anche di un lirismo più armonioso, come in Giovane uomo e ragazza del 1909; i
quadri dal colore ricco e modulato di Max Pechstein, come La maglia gialla e nera, Bosco nei pressi
di Moritzburg, Coppia distesa o La danza, rivelano un’interpretazione meno accesa e violenta
rispetto alla poetica espressionista. E ancora Karl Schmidt-Rottluff che si dedicata a ritratti,
straordinari Ragazza intenta nella toilette e Donna pensierosa entrambi del 1912, e paesaggi dalle
eco impressioniste, come Frontone rosso del 1911, anche se poi l’interesse per la litografia lo portò
verso rappresentazioni dalle forme sintetiche e spigolose come vediamo nelle incisioni Marito e
moglie o Cortigiane dopo il bagno.
Emil Nolde arriva infine a una pittura caricaturale della figura umana, aspetto che appare evidente
nelle Villeggiantidel 1911 mentre nelle Due figure esotiche del 1912 il rozzo intaglio discende dalla
scultura primitiva africana, eppure un artista capace anche di grande raffinatezza nella tempesta di
colori, Tronchi bianchi e La casa della famiglia Jager ad Alsen dipinti che più di altri si prestano a
fare da portavoce al movimento dell’Espressionismo come sintesi di nuove prospettive artistiche. Nolde
anticipa i pittori del primo dopoguerra e rimane, con Kirchner, “l’artista del gruppo” più coerente e vicino
alla poetica espressionista.
La “Brucke” si sciolse nel maggio del 1913, a causa di contrasti originati dal testo scritto da Kirchner per
la Cronick del Brucke – una Cronaca, destinata a tutti i membri passivi della Brucke, che doveva
contenere stampe a mano e foto delle opere dei fondatori del gruppo. Heckel spiegò più tardi che il
testo non corrispondeva più all’idea di rifiuto di un programma artistico e dunque decisero di non
pubblicare e di restituire ad ognuno le stampe e le foto.
Negli anni della guerra alcuni espressionisti guardano al grande conflitto come alla possibilità di un
nuovo ordine sociale. Una guerra mondiale può essere il colpo di spugna da loro desiderato per far
nascere un nuovo stile di vita: si auspica la purificazione dell’Europa, il tramonto di tutte le antiche
strutture di potere. Molti artisti, animati da questi principi, si arruolano e combattono al fronte come
volontari, ma il risultato è quello di prender coscienza degli orrori della guerra, che sconvolge al punto
di portare molti di loro ad abbandonare la pittura. In altri casi, la guerra diventa contemporaneamente
fonte di ispirazione, incubo, ossessione.
Dopo la guerra l’espressionismo tedesco si trasforma, assumendo connotazioni esasperatamente
realistiche che si spingono fino all’estrema durezza, alla brutalità, alla rappresentazione dell’orripilante
con artisti in grande debito verso i pittori del Brucke come Otto Dix (1891-1969), Max Beckmann (18841950) e George Grosz (1893-1959).
L’esposizione di Palazzo Ducale documenta dunque la varia creatività artistica all’interno di questo
gruppo rivoluzionario che riportò l’arte tedesca sulla scena internazionale a un livello qualitativo pari a
quello delle opere dei fauves, dei cubisti o ancora, dei futuristi italiani.
La mostra è organizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura in collaborazione con il BrückeMuseum di Berlino e prodotta da MondoMostre Skira.
Orario:
lunedì 14-19,
dal martedì alla domenica: 9-19
Giovedì (apertura serale): 09 – 22.30
la biglietteria chiude un’ora prima
Aperture straordinarie
domenica 5 aprile 9-19
lunedì 6 aprile 9-19
sabato 25 aprile 9-19
venerdì 1 maggio 9-19
lunedì 1 giugno 9-19
mercoledì 24 giugno 9-19
Biglietteria:
Intero con audioguida: € 13,00 (le audioguide, incluse nel prezzo del biglietto, sono rivolte esclusivamente ai
visitatori singoli)
Ridotto: € 11,00
Ridotto scuole: € 4,00
Infoline e prevendita:
Tel.: +39 010 9280010
Informazioni e prenotazioni scuole
dal martedì al venerdì dalle 11 alle 13 e dalle 14 alle 16
Tel.: +39 010 8171604
[email protected]
www.espressionismogenova.it