workshop 10 - Protettorato di San Giuseppe
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workshop 10 - Protettorato di San Giuseppe
La Fondazione Protettorato di San Giuseppe Informazioni Fondazione Protettorato di San Giuseppe Direzione tel. 06862239241 fax 06862239242 e-mail: [email protected] sito web: www.protettoratosangiuseppe.it INCONTRI FORMATIVI aprile — giugno 2010 workshop su: La relazione d’aiuto e la relazione educativa L’osservazione Il Protettorato San Giuseppe, nato più di cento anni fa come luogo di accoglienza per i più poveri, soprattutto bambini, è attualmente una delle più antiche istituzioni senza scopo di lucro che, a Roma, opera nel campo dell’infanzia e dell’adolescenza. Nel 1978 è stato riconosciuto come Istituzione Pubblica di Assistenza e Beneficenza (I.P.A.B.) ed, a partire dal 2003, è Fondazione di diritto privato onlus. Il mito della caverna di Platone: un’allegoria della relazione educativa con gli adolescenti Oggi la Fondazione è una struttura complessa che ha come attività principali l’assistenza, lo studio, la ricerca e la sperimentazione di modelli innovativi di intervento a favore dei bambini e delle famiglie. Vuole essere, inoltre, un laboratorio, un tavolo di concertazione, un sistema integrato di offerta di servizi, un luogo dove riflettere e crescere culturalmente sulle politiche dell’infanzia e della famiglia. Attualmente la Fondazione Protettorato San Giuseppe gestisce, in regime di accreditamento, tre case famiglia, dove vengono accolti minori da 3 a 17 anni, una casa famiglia per madri con bambini ed un micro nido di ventuno posti, per bambini compresi dai diciotto mesi ai tre anni di età. La Fondazione intende esprimere la propria mission culturale e formativa e, per mezzo del Centro Studi, gestire progetti sperimentali e di ricerca, proponendo e sviluppando iniziative di formazione, aggiornamento e divulgazione. La Fondazione Protettorato di San Giuseppe, nell’ambito del Piano Formativo Annuale, organizza incontri di formazione aperti anche ad educatori non operanti all’interno delle proprie Case Famiglia. Gli incontri, strutturati come in collaborazione con workshop, sono finalizzati ad offrire strumenti di competenCooperativa sociale onlus za e di conoscenza utili per l’attività quotidiana. Metodologia Il metodo che si utilizzerà sarà di tipo attivo/partecipativo basato su due tecniche principali: l’action learning e la ricerca-azione. Nello specifico: A) L’action learning è una tecnica usata in formazione che va oltre il concetto classico di apprendimento: teoria/ pratica e introduce “il fare” come centrale per l’apprendimento che, attraverso sistemi partecipanti (attivi) consente di intervenire sull’epistemologia dei soggetti in formazione. Il gruppo in formazione pertanto diventa un vero e proprio laboratorio di meta livello rispetto alla realtà esterna (la realtà dell’operatività sociale e la realtà dell'organizzazione del proprio servizio); ciò consente di lavorare sulle definizioni, sui significati e sui vissuti e quindi sul riconoscimento dell’altro, utente e/o collega operatore, come soggetto attivo con il quale costruire soluzioni. B) In questo contesto la ricerca – azione proposta si caratterizza per un costante dimensionamento su tre fattori che compongono un “triangolo strategico”: obiettivi, tecniche, risorse .Infatti gli obiettivi degli interventi andranno ricercati in relazione ai bisogni specifici del contesto organizzativo e sociale in cui si opererà (domanda sociale reale), attuandoli in base alle risorse effettivamente disponibili, a quelle attivabili ed alle tecniche professionali ed organizzative necessarie. Pertanto la ricerca – azione proposta, come afferma K. Lewin crea “un triangolo che si tiene insieme nell’interesse di ciascuno dei vertici” al fine di produrre azioni che vedono la collaborazione tra operatori – utenti – struttura organizzativa. Quindi la ricerca – azione è finalizzata non solo alla descrizione di eventi comportamentali ma anche alla produzione di un cambiamento di questi e la professionalità necessaria viene sviluppata e formata in interazione con le reali necessità. Programma 1° workshop - La relazione d’aiuto e la relazione educativa Venerdì 23 aprile Nell’introduzione teorica verranno trattati i presupposti della Relazione d’aiuto e della Relazione educativa e le fasi di realizzazione delle stesse. Nella parte esperienziale si analizzeranno alcuni casi proposti dal gruppo in formazione per capire come sono stati trattati rispetto al modello relazionale presentato. 2° workshop - L’osservazione Venerdì 28 maggio Nell’introduzione teorica verrà presentato un protocollo di osservazione per sistemi complessi (la relazione educativa viene considerata come un sistema complesso dove "Ogni cosa detta è detta da un osservatore”) Nella parte esperienziale si applicherà il protocollo di osservazione a casi di studio proposti dal gruppo in formazione. 3° workshop - Il mito della caverna di Platone: un’allegoria della relazione educativa con gli adolescenti Venerdì 25 giugno Nell’introduzione teorica verrà analizzato il mito della caverna e colti gli elementi fondamentali che possono dare indicazioni all’educatore. Nella parte esperienziale verranno supervisionati alcuni casi per comprendere gli elementi di errore e di successo. Destinatari Educatori professionali. Sede didattica Fondazione Protettorato di San Giuseppe – Via Nomentana, 337 – 00162 ROMA Durata Il corso avrà una durata di 12 ore suddivise in 3 giornate. L’orario dei workshop è dalle ore 9.00 alle ore 13.00. Docenti Gabriella Fabrizi e Marco Veronesi. Attestati Al termine di ogni workshop verrà rilasciato un attestato di partecipazione.