le magnifichesette si confessano
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le magnifichesette si confessano
LE M A G N I F I C H E S E T T E SI C O N F E S S A N O MilenaEmmaGraziellaCelesteIrmaEmanuelaLiana Milena è nata a Genga. Dopo aver lavorato al KIPLING, al CONTI ed alle EX MAGISTRALI, è approdata da due mesi nella nostra scuola. E’ soddisfatta del suo lavoro però, a causa del suo impegno, non ha tempo da dedicare a se stessa. Ancora oggi alcune ragazze delle Magistrali, quando la incontrano, le chiedono affettuosamente di tornare a lavorare da loro. Emma è nata a Jesi, lavora alla Savoia da ben 10 anni, dopo la materna, le elementari e le Superiori. Si è adattata al lavoro e pensa che le classi prime sono tranquille. Le piace camminare. Quando era dipendente alle Superiori, i ragazzi la invitavano a ballare in discoteca. Graziella è nata a Castelplanio, ama cucire. Pensa che le prime sono abbastanza tranquille e lo può affermare con certezza visti i sei anni di carriera al Savoia. Lavorando alla materna si è resa conto che stare con i ragazzi le piace molto. Lei si diverte molto quando va in gita con i ragazzi. Celeste è nata a Jesi, è soddisfatta del suo lavoro. Non ha nessun hobby perché lavora sempre … da ben 16 anni nella nostra scuola, dopo essere stata anche a Fabriano.Lei fatti divertenti non li ricorda. Irma è nata a Monteroberto. I suoi hobby principali sono cucinare, andare in bici e frequentare la palestra. Ha lavorato anche a Fabriano e ad Ancona. 18 anni di carriera passati nel migliore dei modi con prime per lei tranquille. Al momento anche a lei non vengono in mente fatti divertenti Emanuela è nata a Jesi. Ha lavorato in tante altre scuole, da 5 anni nella nostra scuola. Secondo i suoi pensieri, le prime sono tranquille. Predilige la lettura, il ballo ed un fatto divertente è stato quando dei prof. del liceo si sono mascherati ed hanno fatto uno scherzo al preside. Liana è nata a Jesi. Ha trascorso 7-8 anni nella nostra scuola, dopo aver lavorato in tutta o quasi la provincia di Ancona e ne è soddisfatta. Alcune prime, per i suoi gusti, sono tranquille. I suoi hobby principali sono ballare , cucire. A questa ultima intervista manca il fatto buffo perché non le veniva in mente. FATTI ANTIPATICI ACCADUTI ALLE NOSTRE AMICHE BIDELLE NEL CORSO DELLA LORO CARRIERA Elenco degli ORRORI • • • • • Sputacchi umilianti allegati agli insulti; Insulti causati da rimproveri educativi e gentili; Ragazzi che si picchiano senza motivo, solo per mettersi in risalto; Litigare in modo pesante fuori dall’edificio scolastico; Vedere dei ragazzini che si sentono male. Tommaso Falsetti, Asia Vecci, Bianca Lazaroiu INTERVISTA AI RAPPRESENTANTI DI CLASSE SUL CAMBIO DELLA SEDE SCOLASTICA NEGATIVO O POSITIVO?? COSA NE PENSIAMO??? ATTRAVERSO I DATI OTTENUTI, GRAZIE ALLA COLLLABORAZIONE DEI RAPPRESENTANTI DI CLASSE SECONDA E TERZA, ABBIAMO CONSTATATO CHE: L’ attuale sede batte la precedente 14 a 10, per la grandezza e per la presenza del giardino. Infatti, a molti piace questa scuola perché: 1 - è più grande; 2 - è più graziosa; 3 - certe classi hanno la vista sul giardino. Le cose che non piacciono invece sono: 1 - le aule piccole 2 - i bagni 3 - e la disposizione delle classi su due piani. Ed ecco le cose che noi studenti vorremmo migliorare: 1 - le classi 2 - i bagni 3 - le porte delle aule 4 - il giardino 5 - l’aula d’informatica e..... LE PROFESSORESSE !!!!!!!!! SARA BOLIS, V ALEN TIN A BEV ILACQ UA E DAVIDE CONSOLI Dalla 2° B riceviamo: “Due giorni di scuola davvero speciali” Venerdì 10 Novembre, chi si trovava alla stazione ferroviaria di Jesi non poteva fare a meno di notare un “certo movimento”. Eravamo noi, la 2°B del Savoia, in attesa di prendere il treno per Costacciaro, un paese dell’appennino umbro-marchigiano. 8.21:basta con i saluti e gli abbracci, i genitori al lavoro e noi via... Arrivati al CENS di Costacciaro (Centro Escursinistico Nazionale di Speleologia), un ex convento reso funzionale per accogliere visitatori e turisti. Da subito inizia la prima impresa,farsi il letto e questo per alcuni è stata una vera tragedia. La giornata è stata intensa, piena di lezioni dal vivo e di emozioni, come quella di entrare in una grotta, come veri speleologi, abitata da pipistrelli che nn ci hanno intimorito e spinti dalla curiosità siamo entrati tutti. Più tardi, con la visita al museo.laboratorio del parco del Monte Cucco,attraverso modellini, ripercorriamo l’esperienza vissuta a contatto con la natura. Una volta usciti è l’ora di cena e poi... il momento più bello:il dopo cena . Successivamente al vano tentativo di vedere un film, cii trasferiamo di sopra con l’intezione di andare a letto.Naturalmente si fa per dire.Tutto può succedere quando ci si trova per la prima volta a dormire con i compagni di classe!La notte è stata movimentata, ma poi vinti dalla stanchezza , anche se tardi, ci addormentiamo;ma con una grande delusione delle prof; alle 6.30 svegli come grilli, pronti epr una nuova avventura. Dopo una mega colazione raggiungiamo il Monte Cucco, alla scoperta di sorgenti faggete. La giornata è bellissima, proprio adatta per una passeggiata in montagna! Quindi il pranzo (gustoso e abbondante) e poi sui pulmini diretti alla stazione di Fossato di Vico. L’attesa del treno non è sicuramente entusiasmante come quella del giorno prima, comunque siamo contenti perchè tra poco saremo tra le braccia di mamma e papà. Ripensando ai due giorni posiamo dire che è stata un’esperienza unica,istruttiva, piacevole che non dimenticheremo facilmente.Iragazzi delle altre seconde, intervistati da noi, sono della stessa opinione: l’uscita di Costacciaro ha un sapore raro!! LA 1a D INCONTRA AMINA E SCHARASAD Mi chiamo Tommaso. Il mio nome in arabo si scrive così: Io invece mi chiamo Asia, in arabo: Amina e Scharasad sono due donne musulmane che abbiamo conosciuto quando siamo andati in visita al Centro Islamico di Jesi in via Erbarella. La prima è una studentessa di ingegneria, la seconda è medico, ma per ora non lavora perché preferisce seguire il suo bambino di 5 anni. Parlando con loro abbiamo imparato cose che il libro di storia non scrive. Quando poi sono venute loro a trovarci a scuola, ognuno di noi si è fatto scrivere il proprio nome in arabo. L’arabo è una scrittura bellissima!!! Abbiamo rivolto molte domande, anche quelle che a noi sembravano un po’ “stupide”, ma Amina ci ha incoraggiati dicendoci che nessuna domanda è sciocca. E così abbiamo imparato molte cose. Il loro Dio è anche il nostro, ma il loro modo di pregare è molto diverso: 5 volte al giorno per breve tempo, in ginocchio, rivolti verso est, dopo aver lavato con la mano destra il volto, le mani e i piedi. In mancanza di acqua o di un tappeto, si deve fare in modo di rendere pulito il posto dove ci si inginocchia, perché davanti a Dio bisogna essere puri. I credenti musulmani non mangiano carne di maiale e di qualsiasi altro animale che abbia sofferto: la macellazione deve avvenire in un certo modo, non facendo soffrire l’animale e facendone scorrere via il sangue. Amina ci ha spiegato che il velo che porta è stata una sua scelta, nessuno gliel’ha imposto e lei è contenta così. I vestiti che indossano le donne e gli uomini non devono essere attillati, la seta ad esempio è proibita. Per l’Islàm è molto importante l’istruzione, il testo sacro degli Arabi, il Corano significa: “Il libro da leggere ad alta voce”. Molte altre sono le cose che ci siamo detti, ma alla fine l’insegnamento più importante è che conoscere i modi diversi di vita degli altri serve a non avere paura di chi non è come noi. Asia Vecci e Tommaso Falsetti UNA GIORNATA SPECIALE: TUTTI AL CINEMA!! Diciamo che ieri non è stato un giorno come tutti gli altri per gli alunni della scuola Media Savoia. Per festeggiare il Carnevale, si è ben pensato di effettuare un’uscita un po’ particolare. E così più di 300 ragazzi hanno sfilato per il corso per raggiungere il Politeama dove si proiettava il film: “Salvatore, questa è la vita” La pellicola è piaciuta alla maggior parte degli alunni, prova ne sono il silenzio e l’attenzione con cui la vicenda è stata seguita. Il film narra una storia ambientata nella Sicilia di oggi e mette in scena toccanti situazioni familiari e di vita che hanno catturato l’attenzione di tutti o quasi. Vista la positività con cui si è svolta l’esperienza, speriamo che si possa ripetere al più presto. 21 2 2007 M.Maddalena Ceppi e Martina. Olivieri Il 22 novembre il “ CARDINALETTI” è stato teatro della corsa campestre per i 100 e più scalmanati ragazzi della “Savoia”. Il prof. Grilli ha diviso i ragazzi in sette batterie, di seguito il prof. Coltorti, negli spogliatoi, tra scherzi e battute, ha consegnato i numeri. Molti tra i partecipanti hanno gettato la spugna, ma altri,incuranti della stanchezza, hanno continuato e ne sono rimasti soddisfatti. Sugli spalti si trovavano i ragazzi in attesa del loro turno che, tra scherzi e cori, hanno tifato per i loro compagni. I primi a scendere in campo sono stati i due gruppi di ragazzi di seconda, seguiti dalla batteria dei ragazzi di terza, dalle ragazze di seconda, da quelle di terza, dalla batteria maschile di prima e, infine, dalle ragazze di prima. I vincitori, arrivati al traguardo, hanno esultato e poi, seguiti dai loro compagni...si sono gettati a terra dalla stanchezza e col fiato corto!!! Dopo una gran gioia, un gran dolore: il ritorno a scuola! Una giornata diversa trascorsa all’insegna del divertimento, in cui tutti sono stati vincitori. P.S. La fase successiva,si è svolta il 6 Dicembre sempre al Cardinaletti,dove,questa volta,i protagonisti sono stati tutti i ragazzi delle scuole medie Jesine che hanno superato la prima selezione d’Istituto. Caterina Mancinelli, Cristina Mingo, Giorgia Balercia