Il Giro delle Fiandre, gara di istinti ed esperienza
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Il Giro delle Fiandre, gara di istinti ed esperienza
18 sport ciclismo GIORNALEdelPOPOLO SABATO 4 APRILE 2015 + Domani il calendario della bicicletta propone la mitica Ronde Il Giro delle Fiandre, gara di istinti ed esperienza Peter Sagan, 25 anni, un talento da fenomeno ma una situazione piuttosto ingarbugliata. (foto Keystone) sport in breve hockey Calgary kappaò malgrado Hiller Nonostante le 39 parate di Hiller, Calgary è stato battuto per 4-1 a Saint-Louis. Il portiere elevtico ha permesso alla sua squadra di rimanere in partita fino al 57’, quando i Bleus hanno segnato il 3-1. hockey Le americane umiliano le russe Nelle semifinali dei Mondiali femminili in corso a Malmö (Svezia), gli Stati Uniti hanno umiliato la nazionale russa, battuta con il punteggio di 13-1. In finale, le americane se la vedranno con le canadesi, che dal canto loro hanno superato la Finlandia per 3-0. Nello spareggio contro la retrocessione, invece, la Germania è stata sconfitta per due volte dal Giappone (all’overtime) ed è quindi relegata. basket Capela in campo per 13 secondi Clint Capela ha potuto giocare solo 13’’ del derby texano che Houstoun ha vinto per 108101 contro i Mavericks. Il ginevrino è stato gettato nella mischia nel secondo quarto, ma ha sbagliato due tiri liberi e ha commesso un fallo, prima di tornare in panchina. di simone basso Domenica di Pasqua, giorno di festa nelle Fiandre. La Ronde, per i fiamminghi, è un pezzo di identità culturale: forse uno dei pochi eventi sportivi – ci viene in mente la Streif per gli austriaci – che rappresenti un territorio, le sue radici e le sue passioni. L’edizione 2015 si annuncia incerta quanto storica; per la prima volta dopo due lustri abbondanti, Cancellara e Boonen non saranno al via. I ras che hanno firmato un’era – tre vittorie a testa per Spartacus (2010, 2013-14) e Tommeke (2005-06, 2012) – sono entrambi infortunati. Così il Fiandre perde i fari della corsa e diventa, ancor più, una contesa brutale e sul filo. Se, della cosiddetta Settimana Santa, la Parigi-Roubaix è l’apogeo dell’epica (folle), la Ronde rappresenta l’università ideale del ciclismo pro. Gara di istinti ed esperienza, vissuta su un agonismo esasperato e superomista, col nuovo tracciato che esalta maggiormente la potenza degli interpreti. La sequenza spossante di muri (diciannove, due in più rispetto al 2014), il Vecchio Kwaremont ripetuto tre volte e soprattutto il Paterberg, al secondo giro giudice supremo della sfida, a quattordici chilometri dall’arrivo, non consentono speranze per chi non ha gambe e recupero. Si deve limare nei tratti cittadini e star davanti all’imbocco dei muri, sgomitare, prendersi ogni rischio possibile. Il traguardo ad Oudenaarde esalta la selezione della specie, dei flahutes. La razza eletta di atleti a loro agio nei ventagli, sul pavé (magari bagnato), nella bolgia, con il coltello sotto la sella... Quindi, blocco Etixx-Quick Step a menare le danze (Stybar, Terpstra, Trentin, Vandenbergh) e il resto del plotone a ribattere. I velocisti resistenti si augurano poca guerra (Kristoff, strapotente, Degenkolb, Debusschere), altri invece accenderanno la miccia (Van Avermaet, Chavanel, Boom, Vanmarcke, Roelandts, eccetera). Attenzione al Team Sky: Geraint Thomas ci sembra il più in palla della ciurma, Stannard è un bel “cagnaccio”. Il caso di Peter Sagan fa storia a sé. Le potenzialità dello slovacco le elenchiamo da tempo, ma i buchi neri sempre più frequenti, l’ultimo ad Harelbeke, non depongono a suo favore. Non bastasse una forma così così, il caos all’interno della mtb Si Basket Designati i MVP della LNA Il senegalese dell’Union Neuchatel Babacar Touré (media di 17,7 punti e 10,8 rimbalzi) è stato designato miglior giocatore non formato in Svizzera, mentre l’ala dell’Olympic Friborgo Marko Mladjan è il miglior giocatore formato in Svizzera (13,7 punti e 5,1 rimbalzi). curling Svizzera fuori dai Mondiali L’edizione 2015 si annuncia incerta quanto storica: per la prima volta dopo due lustri abbondanti, Cancellara e Boonen non saranno tra i partenti. Speriamo allora di assistere a una battaglia come quella che si sviluppò 30 anni fa; vinse Vanderaerden. Tinkoff-Saxo, e conseguente defenestramento del team manager Bjarne Rijs, aggiungono pressione a una situazione ingestibile. Il nostro amarcord Amarcord, trent’anni fa si arrivava a Meerbeke e c’erano il Grammont (il Muur per eccellenza) e il Bosberg. Scese un diluvio universale, rendendo impossibili certi tratti in porfido: difatti il 1985 entrò negli annali come la Ronde più difficile di sempre. Fu la consacrazione definitiva di Eric Vanderaerden, allora ventitreenne, all’epoca massimo esponente – con il povero Claude Criquielion – di un movimento belga depresso, dopo i fasti inarrivabili dei Settanta (Merckx, De Vlaeminck, Van Springel, Maertens, Godefroot...). Il biondo si isolò, nella tempesta, col coéquipier Phil Anderson e il vecchio lupo di mare Hennie Kuiper. Diciamo che i metodi della avvicina la prova BMC Racing Cup Absalon e Neff presenti a Tesserete Mancano solo 25 giorni al 10° Cross Country MTB di Redde, gara internazionale valevole come seconda prova del circuito BMC Racing Cup, in programma a Tesserete il 25-26 aprile. Alla competizione parteciperanno circa 800 atleti provenienti da oltre undici nazioni. Nella categoria uomini è confermata la presenza di Julien Absalon (campione del mondo in carica, bicampione olimpico, 5 volte campione del mondo, vincitore 6 volte CdM, 3 campione europeo, vincitore delle edizioni 2010/2014 e 1° UCI Ranking) e dei suoi compagni di squadra del BMC MTB Racing Ai Mondiali maschili di Halifax, in Canada, l’avventura della Svizzera si è conclusa nella notte tra mercoledì e giovedì. Con la quinta sconfitta di fila nella fase preliminare, subìta per mano del Giappone (6-9), lo skip Marc Pfister e i suoi compagni hanno detto definitivamente addio alla qualificazione ai playoff. I rossocrociati hanno così chiuso al settimo posto su dodici rappresentative. Team: Lukas Flückiger, Ralph Näf (ex-campione del mondo di Maratona e di Eliminator), Martin Fanger e Reto Indergand (ex-campione svizzero Under 23). Nella categoria donne è confermata la presenza di Jolanda Neff (ex-campionessa del mondo Under 23, vincitrice della CdM 2014, dell’edizione 2014 e 1° UCI Ranking), la russa Irina Kalentyeva (vincitrice nel 2010 e 7° UCI Ranking) e la tedesca Sabine Spitz (12° UCI Ranking), entrambe fanno parte del gruppo ristretto delle favorite. Le donne partiranno alle 12.00 e gli uomini alle 14.00. Sabato bambini e popolari. Panasonic di Peter Post, erede della leggendaria Ti-Raleigh, non erano politicamente corretti. Pirati della strada, ispirati dallo scenario. Immaginate un bel forcing lungo un budello all’insù: il quarto della fila casca davanti al mucchio selvaggio, ostruendo il passaggio, e fa il buco ai compagni... Vanderaerden, una maschera di fango, trionfò in solitudine; il canguro Anderson, secondo, completò la sfilata Panasonic. Terzo, con l’onore delle armi, il grande Kuiper. Nel gruppetto dei battuti, a rispettosa distanza, Segers, Lieckens, Criquielion e LeMond. Una mattanza: 173 partenti, ventiquattro all’arrivo. Eric Van, l’ennesimo Van del ciclismo fiammingo, ebbe l’anno della carriera: vinse pure, suo malgrado, una Gent-Wevelgem frenando – in volata – per favorire Anderson. A luglio, al Tour de France, in uno sprint a ranghi compatti, si prese a gomitate col nemico giurato Sean Kelly: l’ennesimo episodio di volley I atletica Liu Xiang prossimo al ritiro La star cinese dei 110m ostacoli Liu Xiang annuncerà, a 31 anni, il suo ritiro dalle competizioni. Lo ha affermato ieri il suo allenatore. La notizia giunge a pochi mesi dai Mondiali di Pechino, che si terranno in agosto. nuoto Grant Hackett, rientro riuscito Il belga Eric Vanderaerden, oggi 53 anni. una rivalità tremenda. Alla Grande Boucle, Eric si impose persino in una cronometro individuale di trentadue chilometri (battè Hinault!), a testimonianza della cilindrata da fuoriserie. Declinò presto, corse troppo, senza criterio, o semplicemente si rivelò mattocchio oltre il consentito, lui che d’inverno preferiva la moto da cross alla bicicletta. Ha comunque segnato un’epoca, collegando il Maertens (decadente) al Museeuw prossimo venturo. Grant Hackett, medaglia d’oro nei 1500m alle Olimpiadi 2000 e 2004, ha convinto al rientro alle competizioni ai Campionati d’Australia. Il 34enne è arrivato terzo nei 400m a stile libero in 3’46’’53. Ambisce a far parte della staffetta 4x200m ai Mondiali in Kazakistan di quest’estate. calcio Torneo pasquale a Cornaredo Oggi dalle 14.00 alle 19.00 si svolge oggi sui campi di Cornaredo il tradizionale torneo internazionale di Pasqua, organizzato dal FC Rapid Lugano femminile. Il torneo della attive vedrà impegnate la squadra di casa, l’AS Gambarogno e il FC Virginia. Nel torneo delle U21 giocheranno invece SC Balerna, Juventus, Portrogruaro e Rapid Lugano. Dragoni di Motta battuti in casa in gara-1 ed ora chiamati a reagire Finalissima, il Lugano lotta ma la prima battaglia la vince il Losanna Il Losanna ha vinto una battaglia, ma la guerra è ancora lunga. Per il Lugano però la strada si fa in salita. Gara-1 della finale per il titolo ha detto che il fattore casalingo conta poco o nulla e che i bianconeri non sono stati capaci di approfittarne, vittime forse della troppa pressione per un gruppo giovane che ha dovuto superare in stagione parecchie difficoltà. Vincitore della Coppa sette giorni fa, la squadra vodese ha dimostrato di essere un complesso molto solido ma alla portata dei ticinesi, che hanno lottato con generosità e molta passione. Anche contro i mulini a vento, rappresentati per l’occasione dall’arbitro Schürmann che ne ha combinate di cotte e di crude e che, alla fine, ha fatto pendere l’ago della bilancia nel campo vodese. Molto combattuti, a parte il primo, tutti i set, segno che i Dragoni – in particolare nell’ultimo – erano perfettamente in gara ed avevano la concreta possibilità di lasciare la decisione finale al tie-break, con tutte le sue incognite. Non sapremo mai come sarebbe andata a finire, il dato vero e che conta è che il Losanna si è imposto sul parquet del Palamondo e che venerdì prossimo, nel caso di un nuovo successo a Dorigny, potrebbe già mettere una seria ipoteca sul titolo, l’ottavo della loro storia. I Dragoni, ieri, hanno comunque giocato in modo più pulito rispetto alle ultime uscite, prova lampante che nelle due settimane coach Mario Motta ha lavorato molto e sodo con i propri uomini. I numeri parlano chiaro, i bianconeri sono stati superiori agli avversari sia alla battuta che in ricezione e a muro. Ma ciò non è stato sufficiente. LUGANO - LOSANNA 1-3 (25-21, 33-35, 24-26, 23-25) LUGANO: Savic 1, Cuk 15, Wika 18, Aguilera 8, Sanders 2, Puliti 25, Del Valle (L). Brander, Bruno 4, Gelasio, Gimenez. LOSANNA: Carrel 2, Vadeleux 7, Altanov 7, Majdak 31, Djokic 16, Guzman 10 , Daniel (L). Ptaschinski 1, Chandon NOTE: 520 spett; arb.: Schürmann e Nellen.