Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom

Transcript

Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
1. Antecedenti culturali e filosofici del Transumanesimo
Il desiderio umano di acquisire nuove capacità è antico come la nostra stessa specie. Abbiamo
sempre cercato di espandere i confini della nostra esistenza, sia socialmente, sia
geograficamente, sia mentalmente. Vi è una tendenza in almeno alcuni individui a cercare
sempre un modo di aggirare ogni ostacolo e limitazione alla vita umana e alla felicità. La
sepoltura cerimoniale e i frammenti conservati di scritti religiosi mostrano che l'uomo e la donna
preistorici erano profondamente turbati dalla morte di persone care. Anche se la credenza in
un'oltretomba era diffusa, questo non precluse gli sforzi per estendere la vita presente. Nella
sumerica Epica di Gilgamesh (ca. 1700 a.C.), un re intraprende una ricerca per l'immortalità.
Gilgamesh viene a sapere che esiste un mezzo naturale - un'erba che cresce nel fondo del
mare. Egli recupera con successo questa pianta, ma un serpente gliela ruba prima che egli la
mangi. In tempi successivi, alcuni esploratori andarono alla ricerca della Fontana della
Giovinezza, gli alchimisti lavorarono per produrre l'Elisir di Lunga Vita, e varie scuole di
Taoismo esoterico in Cina si sforzarono per l'immortalità fisica in modo da controllare o
armonizzarsi con le forze della natura. Il confine tra mythos e scienza, tra magia e tecnologia,
era incerto, e quasi tutti i mezzi concepibili per preservare la vita sono stati tentati da parte di
qualcuno o di altri. Eppure, mentre gli esploratori facevano molte scoperte interessanti e gli
alchimisti inventavano alcune cose utili, come nuovi coloranti e miglioramenti nella metallurgia,
l'obiettivo dell'estensione della vita si dimostrò inafferrabile.
La ricerca per trascendere i nostri confini naturali, tuttavia, è stata a lungo considerata con
ambivalenza. Da un lato c'era il fascino. Dall'altro lato vi è il concetto di hybris: cioè che alcune
ambizioni sono off-limits e si ritorceranno contro l'uomo stesso se perseguite. Gli antichi Greci
esponevano questa ambivalenza nella loro mitologia. Prometeo rubò il fuoco da Zeus e lo diede
agli uomini, per migliorare permanentemente la condizione umana. Ma per questo atto fu
severamente punito da Zeus. Nel mito di Daedalus, gli dei sono ripetutamente sfidati, e con
molto successo, dal geniale ingegnere e artista che utilizza mezzi non-magici per estendere le
capacità umane. Alla fine, tuttavia, ne deriva il disastro quando suo figlio Icaro ignora le
avvertenze paterne e vola troppo vicino al sole, causando lo scioglimento della cera nelle sue
ali.
Il cristianesimo medievale aveva allo stesso modo contrastanti opinioni circa le ricerche degli
alchimisti, che provavano a trasmutare sostanze, creare "homunculi" in provette, e inventare la
panacea. Alcuni scolastici, seguendo gli insegnamenti anti-sperimentalisti di Tommaso
d'Aquino, ritenevano che l'alchimia era un'attività empia. C'erano accuse che vedevano gli
alchimisti coinvolti in invocazioni di poteri demoniaci. Ma altri teologi, come Alberto Magno e lo
stesso Tommaso D'Aquino, difesero queste pratiche. L'antiquata e spirituale filosofia scolastica
che dominava l'Europa durante il Medio Evo diede via ad un rinnovato vigore intellettuale nel
Rinascimento. L'essere umano e il mondo naturale divennero di nuovo legittimi oggetti di studio.
L'umanesimo rinascimentale incoraggiò la gente a fare affidamento sulle proprie osservazioni e
sul proprio giudizio critico piuttosto che delegare in ogni questione le autorità religiose.
L’umanesimo rinascimentale creò anche l’ideale dell’essere umano versato culturalmente e
1 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
spiritualmente nelle arti e nelle scienze. Una pietra miliare fu L'orazione sulla dignità dell'uomo
(1486), di Pico della Mirandola, in cui egli sosteneva come un individuo non abbia una forma
predefinita, ma come sia invece compito dell’individuo stesso darsi una forma ideale:
"Non ti ho fatto né di solo cielo, né di sola terra, né mortale né immortale: bensì, libero e
creatore di te stesso, ti costituirai secondo la tua forma preferita. Avrai il potere, fondato sul
giudizio dell'anima tua, di rinascere in forme più alte, in forme divine".
Spesso si è detto che l'Età dei Lumi iniziò con la pubblicazione del Novum Organum di
Francesco Bacone, il "nuovo strumento" (1620), che propose una metodologia scientifica
basata sull'indagine empirica, piuttosto che sul ragionamento a priori. Bacone difese il progetto
di "rendere tutte le cose possibili", con la quale intese utilizzare la scienza per raggiungere la
padronanza sulla natura al fine di migliorare la condizione di vita degli esseri umani. Il
patrimonio culturale del Rinascimento si combina con l'influenza di Isaac Newton, Thomas
Hobbes, John Locke, Immanuel Kant, il marchese di Condorcet, e altri per formare la base
razionale dell'umanesimo, che sottolinea la scienza empirica e la ragione critica - piuttosto che
la rivelazione e l'autorità religiosa - come modalità di apprendimento sul nostro posto all'interno
del mondo naturale fornendo un fondamento per la moralità. Il Transumanesimo ha radici nella
umanesimo razionale. Nel 18° e nel 19° secolo si cominciò a intravedere l'idea che anche l'uomo stesso possa
essere trasformato attraverso l'applicazione della scienza. Condorcet speculò sull'estensione
della vita umana attraverso la scienza medica:
"Sarebbe assurdo ora supporre che il miglioramento della razza umana potrebbe essere
considerato come capace di un progresso illimitato? Verrà il tempo in cui la morte potrebbe
essere il risultato solo di incidenti straordinari o perloppiù di un graduale logoramento della
vitalità, e che, infine, la durata media dell'intervallo tra la nascita e il logoramento non avrà di
per sé un qualsiasi limite specifico? L’uomo non diverrà certo immortale, ma la distanza tra il
momento in cui comincia a vivere e l’epoca nella quale naturalmente, senza malattie e senza
accidenti, prova la difficoltà di esistere, non può forse aumentare di continuo?" Benjamin Franklin desiderò fortemente e con rammarico l'animazione sospesa, prefigurando il
movimento per la crionica:
"Vorrei che fosse possibile […] inventare un metodo per imbalsamare le persone che sono
annegate, di modo che possano essere richiamate alla vita in un qualsiasi momento comunque
distante nel tempo; Avendo un desiderio davvero ardente di poter vedere gli stati d'America fra
un centinaio d'anni da oggi, io preferirei una morte ordinaria causata dall'immersione, fino ad
allora e in compagnia di qualche amico, in un barile di Madera, per poi essere richiamato alla
vita dal tepore del sole del mio caro paese! Ma […] in tutta probabilità, noi viviamo in un secolo
ancora troppo poco avanzato, e troppo vicino all'infanzia della scienza perché si possa vedere
nel nostro tempo una tale arte maturare fino alla perfezione."
Dopo la pubblicazione dell'Origine della Specie di Darwin (1859), è diventato sempre più
plausibile vedere la versione corrente dell'umanità non come il punto finale dell'evoluzione, ma
2 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
piuttosto come una possibile fase abbastanza precoce. L'alba del fisicalismo scientista potrebbe
anche avere contribuito a porre le basi per l'idea che la tecnologia potrebbe essere utilizzata al
fine di migliorare l'organismo umano. Ad esempio, un semplice tipo di visione materialista è
stato coraggiosamente proposto nel 1750 dal medico francese e filosofo materialista, Julien
Offray de La Mettrie ne L'Uomo Macchina, in cui ha sostenuto che:
"l'uomo non è che un animale, ossia un insieme di molle che si caricano tutte le une con le
altre."
Se gli esseri umani sono costituiti da materia che obbedisce alle stesse leggi della fisica che
operano al di fuori di noi, allora, in linea di principio dovrebbe essere possibile imparare a
manipolare la natura umana nello stesso modo in cui noi manipoliamo oggetti esterni. E' stato
detto che l'Illuminismo spirò come vittima dei suoi stessi eccessi. Ciò diede via al
Romanticismo, e nei giorni successivi alle reazioni contro le regole della ragione strumentale e il
tentativo di controllo razionale della natura, come si riscontra in alcuni scritti postmoderni, nel
movimento New Age, nell'ambientalismo, e in alcune parti del movimento antiglobalista.
Tuttavia, l'eredità dell'Illuminismo, con la sua credenza nel potere della razionalità umana e
della scienza, è ancora un modello importante della cultura moderna. Nel suo famoso saggio
del 1784, Che cos'è l'Illuminismo?, Kant lo sintetizzò come segue:
"L'illuminismo é l'uscita dell' uomo dallo stato di minorità che egli deve imputare a se stesso.
Minorità é l'incapacità di servirsi del proprio intelletto senza la guida di un altro. Imputabile a se
stessi é questa minorità se la causa di essa non dipende da difetto di intelligenza, ma dalla
mancanza di decisione e del coraggio di servirsi del proprio intelletto senza essere guidati da un
altro. Sapere aude! Abbi il coraggio di servirti della tua propria intelligenza!"
Si potrebbe pensare che il filosofo tedesco Friedrich Nietzsche (1844-1900) sia stato un grande
ispiratore del transumanesimo. Nietzsche è famoso per la sua dottrina del Übermensch (il
"superumo"):
“Io vi insegnerò cos’è il Superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. E voi che
cosa avete fatto per superarlo? Tutti gli esseri fino ad oggi hanno creato qualcosa che andava
al di là di loro stessi: e voi invece volete essere la bassa marea di questa grande ondata e
tornare ad esser bestie piuttosto che superare l’uomo?"
Quello che Nietzsche aveva in mente, tuttavia, non era una trasformazione tecnologica, ma
piuttosto una sorta di elevamento, una crescita personale e un raffinamento culturale in individui
eccezionali (che egli pensava, avrebbero superato la svigorita "morale degli schiavi" del
cristianesimo). Nonostante qualche somiglianza di superficie con la visione nietzscheana, il
transumanesimo ha le sue radici nell'Illuminismo, la sua enfasi sulla libertà individuale, e la sua
preoccupazione umanistica per il benessere di tutti gli esseri umani (e di altri esseri senzienti) avendo probabilmente più in comune con il contemporaneo di Nietzsche, J.S. Mill, il pensatore
liberale e utilitarista inglese.
2. Speculazioni, fantascienza, e totalitarismo del XXmo secolo
3 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Nel 1923, il noto biochimico britannico J.B.S. Haldane pubblicò il saggio Daedalus: la scienza e
il futuro, in cui sostenne che grandi benefici verrebbero dal controllo della nostra genetica e
dalla scienza in generale. Egli predisse una società futura più ricca, con abbondante energia
pulita, in cui la genetica venga impiegata per rendere le persone più alte, più sane e più
intelligenti, e in cui l'uso di "ectogenesi" (gestazione di feti in uteri artificiali) sarebbe abituale.
Egli ha anche commentato ciò che negli anni più recenti è diventato noto come il "fattore di
disgusto":
"L’inventore chimico o fisico è sempre un Prometeo. Non esiste grande invenzione, dal fuoco al
volo, che non sia stato salutata come un insulto a qualche divinità. Ma se l’invenzione fisica e
chimica è una bestemmia, l’invenzione biologica è una perversione. E' difficile trovare una
persona che, venendone a conoscenza come osservatore di una qualsiasi nazione che non ha
mai sentito parlare della loro esistenza, non le considererebbe come indecenti e innaturali."
Il saggio di Haldane è diventato un bestseller e provocò una reazione a catena di pubblicazioni
a carattere futurologico, fra le quali Il mondo, la carne ed il diavolo di J.D. Bernal nel 1929, che
speculò sulla colonizzazione dello spazio e su impianti bionici nonché su miglioramenti mentali
ottenibili con psicologia e sociologia; le opere di Olaf Stapledon, un filosofo e autore di
fantascienza, e il saggio Icarus: il futuro della Scienza (1924) di Bertrand Russell mostrarono
una visione pessimista, sostenendo che senza benevolenza la tecnologia può solo aumentare
la capacità dell’uomo di infliggere dolore ai propri simili. Autori di fantascienza come H. G. Wells
e Stapledon riuscirono a far riflettere sul futuro andamento della razza umana. Brave New
World di Aldous Huxley, pubblicato nel 1932, ha avuto un impatto duraturo nel dibattito riguardo
la trasformazione tecnologica dell'uomo uguagliato da pochi altri lavori di narrativa (una
possibile eccezione potrebbe essere Frankenstein di Mary Shelley, 1818). Huxley descrive una
distopia dove il condizionamento psicologico, la sessualità promiscua, le biotecnologie, gli
oppiacei e la droga detta "soma" sono utilizzati per mantenere la popolazione placida e
contenta in una casta sociale statica e conformista governata da dieci controllori del mondo. I
bambini sono "fabbricati" in cliniche di fertilità e gestati artificialmente. Le caste inferiori sono
chimicamente arrestate fin nella crescita o privi di ossigeno durante il loro processo di
maturazione così da limitare il loro fisico e sviluppo intellettuale. Dalla nascita, i membri di ogni
casta sono indottrinati durante il loro sonno, da voci registrate che ripetono i slogan del
funzionario "fordista" della religione, e sono condizionati a credere che la propria casta a cui
appartengono è la migliore. La società rappresentata nel Brave New World è spesso, rispetto e
in contrasto, con quello di un'altra influente distopia 20mo secolo di George Orwell, 1984 è
caratterizzato da una più palese forma di oppressione, tra cui l'onnipresente sorveglianza da
"Grande Fratello" e la brutale coercizione della psicopolizia.
I controllori del mondo di Huxley, al contrario, fanno affidamento su mezzi meno palesi
(predestinazione bio-ingegneristica, soma, e condizionamento psicologico) per impedire alle
persone di voler pensare a se stesse. La mentalità del gregge e la promiscuità sono promosse,
mentre l'alta arte, l'individualità, la conoscenza della storia, l'amore romantico sono scoraggiati.
Va rilevato che né in 1984 né in Brave New World viene utilizzata la tecnologia per aumentare
la capacità umane. Piuttosto, la società è istituita per reprimere il pieno sviluppo dell'umanità. Entrambe le distopie riducono l'esplorazione scientifica e tecnologica per paura di sconvolgere
l'equilibrio sociale. Tuttavia, Brave New World, in particolare, è diventato un emblema del
4 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
potenziale disumanizzante nell'uso della tecnologia per promuovere conformismo sociale e
appagamento superficiale. Nei primi decenni del ventesimo secolo, non solo razzisti e ideologi di destra ma anche una
serie di progressisti sociali con tendenze a sinistra cominciarono a interessarsi all'impatto della
medicina e a una sicurezza sociale per la qualità del patrimonio genetico umano. Essi
credevano che la società moderna aveva permesso a molte persone "non idonee" di
sopravvivere, persone che in epoche precedenti avrebbero perso la vita, e furono preoccupati
che ciò potesse portare ad un deterioramento della razza umana. Come risultato, molti paesi
(tra cui Stati Uniti, Canada, Australia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Svizzera) attuarono
programmi di eugenetica, che coinvolsero diversi gradi di violazione dei diritti dei singoli. Negli
Stati Uniti, oltre 64.000 persone sono state forzatamente sterilizzate sotto la legislazione
eugenetica tra il 1907 e il 1963. Le principali vittime del programma americano sono stati
disabili mentali, ma anche sordi, ciechi, epilettici, disabili, orfani e senzatetto sono stati a volte
presi di mira. Questi programmi sono ora quasi universalmente condannati. Ma anche la diffusa
sterilizzazione obbligatoria impalidisce in confronto al programma tedesco di eugenetica, che ha
portato alla sistematica uccisione di milioni di persone che sono state considerate come
"inferiori" dai nazisti. L'olocausto ha lasciato una cicatrice nella psiche umana. Decisi a non
lasciare che la storia si ripeta, la maggior parte delle persone ha sviluppato una istintiva
repulsione per tutte le idee che potrebbero avere qualche tipo di associazione con l'ideologia
nazista. (E ancora, va ricordato che la storia ad esempio, si ripete nel genocidio ruandese del
1994, in cui il mondo non è intervenuto, ma è andato avanti a torcersi le mani mentre 800.000
africani furono macellati.) In particolare, il movimento dell'eugenetica nel suo insieme, in tutte le
sue forme, diventò un discredito a causa dei terribili crimini che furono commessi in suo nome,
anche se alcuni più miti programmi di eugenetica continuarono per molti anni prima che
finalmente furono demoliti. L'obiettivo di creare un nuovo e migliore mondo attraverso una
visione imposta centralmente fu sorpassata. La tirannia stalinista ha nuovamente sottolineato i
pericoli di un'utopia totalitaria.
Nel dopoguerra, molti ottimisti nel futuro che erano diventati sospetti nei riguardi del
cambiamento sociale orchestrato collettivamente trovarono una nuova casa per le loro
speranze nel campo scientifico e nel progresso tecnologico. Il viaggio spaziale, la medicina, i
computer sembravano offrire un percorso verso un mondo migliore. Lo spostamento di
attenzione si riflesse anche nel ritmo mozzafiato di sviluppo che si svolse in questi settori. La
scienza ha cominciato a raggiungere le sue speculazioni. I temi transumanisti durante questo
periodo sono stati discussi e analizzati soprattutto nella letteratura di fantascienza. Autori come
Arthur C. Clarke, Isaac Asimov, Robert Heinlein, e Stanislaw Lem esplorarono come lo
sviluppo tecnologico potrebbe modificare profondamente la condizione umana. La parola
"transumanesimo" sembra essere stata utilizzata per la prima volta dal fratello di Aldous Huxley,
Julian Huxley, un illustre biologo (che è stato anche il primo direttore generale dell'UNESCO e
fondatore del World Wildlife Fund). In Religione senza Rivelazione (1927), egli ha scritto: "La specie umana può, se lo desidera, trascendere se stessa - e non solo sporadicamente, un
individuo qui, in un modo, un individuo lì in un altro modo - ma nella sua interezza, in quanto
5 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
umanità. Abbiamo bisogno di un nome per questa nuova fede. Forse servirà il termine
transumanesimo: l'uomo che rimane uomo, ma che trascende se stesso, realizzando nuove
possibilità della sua natura umana e per la sua natura umana".
3. Geni tecnologici: IA, Singolarità, Nanotecnologia e Uploading
Gli androidi hanno da sempre affascinato l'immaginazione umana. Ingegneri meccanici dai
tempi degli antichi Greci hanno costruito ingegnosi dispositivi auto-moventi. Nel misticismo
ebraico, un Golem si riferisce ad un essere animato realizzato con materiale inanimato. Nelle
prime storie si racconta che un golem può essere creato da una persona santa che è stata in
grado di condividere una parte della sapienza e potenza di Dio (anche se il Golem, non
essendo in grado di parlare, è solo un ombra della creaziona di Dio). Avere un servo Golem è
stato il simbolo massimo della saggezza e della santità. Nelle storie successive, che sono stati
influenzate dalla preoccupazione più islamica di umanità che sta diventando troppo simile a Dio,
il Golem è diventato una creazione di mistici troppo ambiziosi che inevitabilmente vengono
puniti per la loro blasfemia. La storia dell'Apprendista Stregone è una variante di questo tema:
l'apprendista anima un manico di scopa con l'intento di andare a prendere l'acqua, ma non è in
grado di fermare la scopa - come Frankenstein - essa è una storia della tecnologia che va fuori
controllo umano. La parola "robot" è stata coniata dallo scrittore ceco Karel Čapek, nel suo
romanzo RUR (1921), in cui una classe operaia di robot distrugge le risorse umane dei suoi
creatori. Con l'invenzione del calcolatore elettronico, l'idea dell'androide maturò dalla scuola di
mitologia alla scuola di fantascienza (Asimov, Lem, Clarke) e, infine, al "collegio" di previsione
tecnologica. I continui progressi nell'intelligenza artificiale potrebbero condurre alla creazione di macchine
che pensano nello stesso generale modo di un essere umano? Alan Turing ha dato una
definizione operativa a questa domanda nel suo classico Computing Machinery and Intelligence
(1950) e predisse che i computer avrebbero potuto passare quello che è ormai conosciuto
come il Test di Turing. Nel test di Turing, uno sperimentatore umano interroga un computer e un
altro essere umano attraverso una interfaccia testuale, il computer passa il test se l'interrogante
non riesce distinguere con sicurezza la macchina dall'uomo. Molto inchiostro è stato versato in
dibattiti se questo test fornisce una condizione necessaria e sufficiente per un computer in
grado di pensare, ma ciò che conta di più da un punto di vista pratico è se, e in caso
affermativo, quando i computer saranno in grado di eguagliare le prestazioni umane in compiti
che implicano capacità di ragionamento generale. Con il senno di poi, possiamo dire che molti
dei primi ricercatori di intelligenza artificiale si sono rivelati troppo ottimistici circa i tempi di
questo sviluppo ipotetico. Naturalmente, il fatto che non abbiamo ancora raggiunto il livello di
intelligenza artificiale umana, non significa che non lo raggiungeremo mai, e un numero di
persone, ad esempio, Marvin Minsky, Hans Moravec, Ray Kurzweil, e Nick Bostrom hanno
addotto ragioni per prendere sul serio la possibilità che ciò possa avvenire entro la prima metà
di questo secolo.
In un tributo del 1958, il matematico polacco Stanislaw Ulam, riferendosi ad un incontro con il
suo collega John von Neumann, ha scritto:
"Una conversazione centrata sul progresso sempre più rapido delle tecnologie e dei
6 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
cambiamenti nel modo di vita umano, dà l'impressione di avvicinarsi a qualche singolarità
essenziale nella storia della razza umana, oltre la quale le faccende umane, così come le
conosciamo, potrebbero non continuare".
La rapidità dei cambiamenti tecnologici in questi ultimi tempi porta naturalmente l'idea che la
continua innovazione tecnologica avrà un profondo effetto sull'umanità nei prossimi decenni.
Questa previsione è rafforzata se teniamo conto che alcune di queste variabili, che attualmente
presentano una crescita esponenziale, continueranno e saranno tra i principali fattori di
cambiamento. Gordon E. Moore, co-fondatore di Intel, notò nel 1965 che il numero di transistor
su un chip cresce in modo esponenziale. Ciò ha portato alla formulazione della "Legge di
Moore", in cui si afferma che la potenza di calcolo raddoppia ogni circa due anni. Più di recente,
Kurzweil ha documentato simili tassi di crescita esponenziale in una serie di altre tecnologie. E
'interessante notare che l'economia mondiale, un indice generale di capacità produttiva
dell'umanità, è raddoppiata ogni quindici anni circa nei tempi moderni.
L'ipotesi della Singolarità, di cui von Neumann allude apparentemente nel brano sopra citato,
sostiene che questi cambiamenti porteranno a qualche forma di discontinuità. Ma al giorno
d'oggi ci si riferisce spesso ad una previsione più specifica: e cioè, che la creazione
dell'intelligenza artificiale auto-migliorativa a un certo punto condurrà a cambiamenti radicali in
un brevissimo lasso di tempo. Questa ipotesi è stata per prima chiaramente affermata nel 1965
dallo statistico I.J. Good:
"Possiamo definire una macchina ultraintelligente come una macchina che può superare di
gran lunga tutte le attività intellettuali di un qualsiasi uomo per quanto intelligente sia. Poiché la
progettazione di macchine è una di queste attività intellettuali, una macchina ultraintelligente
potrebbe progettare macchine ancora migliori, ci sarebbe allora senza dubbio un'esplosione di
intelligenza', e l'intelligenza dell'uomo sarebbe lasciata alle spalle. Così la prima macchina
ultraintelligente sarebbe l'ultima invenzione che l'uomo abbia bisogno di fare".
Vernor Vinge ha discusso questa idea un pò più nel dettaglio nel suo influente Technological
Singularity del 1993, in cui aveva previsto:
"Entro trenta anni, avremo i mezzi tecnologici per creare un'intelligenza sovrumana. Poco dopo,
l'era umana sarà finita".
Oggi i transumanisti hanno opinioni divergenti sulla Singolarità: alcuni la vedono come uno
scenario probabile, altri ritengono che sia più probabile che non ci saranno mai improvvisi e
drammatici cambiamenti come risultato dei progressi nel campo dell'intelligenza artificiale.
L'idea di singolarità è presente anche in una versione un po 'diversa, quella escatologica, che
trae la sua discendenza dagli scritti di Pierre Teilhard de Chardin, un paleontologo e teologo
gesuita, che ha visto un telos evolutivo nello sviluppo di una noosfera inclusiva (una coscienza
globale) per arrivare al fisico Frank Tipler, il quale sosteneva che le civiltà avanzate potrebbero
arrivare ad avere una forte influenza sulla futura evoluzione del cosmo, e nei momenti finali del
Big Crunch, potrebbero riuscire ad estrarre un numero infinito di calcoli sfruttando l'energia pura
del collasso della materia. Tuttavia, anche se queste idee possono affascinare coloro che
hanno voglia di un matrimonio tra misticismo e scienza, non hanno preso piede tra i
transumanisti o tra la più ampia comunità scientifica. Le attuali teorie cosmologiche indicano
7 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
che l'universo continuerà ad espandersi per sempre (falsificando la previsione di Tipler).
Ma il punto più generale su cui il transumanista potrebbe occuparsi in questo contesto è
imparare a pensare alle "grandi questioni" senza ricorrere a un pio desiderio o al misticismo. Le
grandi questioni, comprese quelle del nostro posto nel mondo e il destino a lungo termine della
vita intelligente, fanno parte del transumanesimo, tuttavia, tali questioni dovrebbero essere
affrontate in modo sobrio, in modo disinteressato, usando la ragione critica e le nostre migliori
evidenze scientifiche disponibili. Uno dei motivi per cui tali questioni sono di interesse
transumanista è che le loro risposte potrebbero influenzare i risultati che si dovrebbero
attendere dal nostro sviluppo tecnologico, e quindi - indirettamente - le politiche che ha senso
per l'umanità perseguisca.
Nel 1986, Eric Drexler pubblicò Engines of Creation, il primo libro che esponeva la
fabbricazione molecolare (Le possibilità della nanotecnologia era stata anticipata dal fisico
premio Nobel Richard Feynman nel suo There is Plenty of Room at the Bottom del 1959). In
questa opera fondamentale, non solo Drexler ha sostenuto la fattibilità di nanotecnologia basata
sull'assemblaggio molecolare, ma ha esplorato anche le sue conseguenze e cominciato a
tracciare le sfide strategiche poste dal suo sviluppo. Il successivo libro di Drexler, Nanosistemi
(1992) fornì un'analisi più tecnica che sembrava confermare le sue conclusioni. Per preparare il
mondo alle nanotecnologie e adoperarsi per una loro realizzazione sicura, fondò il Foresight
Institute insieme con la sua moglie, Christine Peterson, nel 1986.
Negli ultimi anni, la nanotecnologia è diventata un grande affare, con il finanziamento della
ricerca a livello mondiale pari a miliardi di dollari. Ancora poco di questo lavoro si inserisce nella
visione ambiziosa di Dexler della nanotecnologia basata sull'assemblaggio molecolare, cioè
tecnologia di costruzione quasi universale. La comunità ufficiali di nanotecnologie hanno
cercato di prendere le distanze dalle richieste di Drexler. Il chimico Richard Smalley (un altro
premio Nobel) ha criticato Drexler, affermando che assemblatori molecolari non biologici sono
impossibli. A tutt'oggi, però, nessuna critica tecnica dei lavori di Drexler nella letteratura
pubblicata ha trovato eventuali difetti significativi nel suo ragionamento. Se la nanotecnologia
molecolare è infatti fisicamente possibile, come sostiene Drexler, allora la questione diventa
solo quanto difficile sarà svilupparla, e quanto tempo ci vorrà. Tali questioni sono molto difficili
da risolvere in anticipo. Se la nanotecnologia molecolare potrebbe essere sviluppata come
Drexler immagina, essa avrebbe ramificazioni significative:
"Carbone e diamanti, sabbia e circuiti integrati, tessuti sani e cancerosi: nel corso di tutta la
storia, le variazioni nelle disposizioni di atomi hanno fatto la differenza fra scadente e pregiato,
fra malato e sano. Disposti in una certa maniera, gli atomi formano suolo, aria, acqua; disposti
in un'altra maniera diventano fragole mature. Disposti in un modo sono case ed aria fresca; in
un altro, diventano cenere e fumo".
La nanotecnologia molecolare ci permetterebbe di trasformare il carbone in diamanti, la sabbia
in supercomputer, o eliminare l'inquinamento dell'aria e i tumori dal tessuto sano. Nella sua
forma matura, potrebbe aiutarci ad eliminare la maggior parte delle malattie e l'invecchiamento,
rendendo possibile la rianimazione di pazienti dalla crionica, consentendo la colonizzazione
dello spazio, e - cosa più inquietante - portare alla rapida creazione di vasti arsenali di
8 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
armamenti letali o non letali.
Un'altra tecnologia ipotetica che potrebbe avere un impatto rivoluzionario è l'uploading, il
trasferimento cioè di una mente umana a un computer. Questa comprenderebbe le seguenti
fasi: in primo luogo, creare una scansione sufficientemente dettagliata di un determinato
cervello umano, e forse decostruendolo con nanorobot o introducendo piccoli pezzi di tessuti
cerebrali in potenti microscopi per l'analisi automatica delle immagini. In secondo luogo, da
questa scansione, ricostruire la rete neuronale del cervello realizzato, e combinare questo con
modelli computazionali dei diversi tipi di neuroni. In terzo luogo, emulare l'intera struttura di
calcolo su un potente supercomputer. In caso di successo, la procedura comporterebbe che la
nuova mente, con memoria e personalità intatta, sia trasferita a un computer su cui potrebbe
esistere in forma di software, ma potrebbe anche vivere in un corpo di robot o vivere in una
realtà virtuale. Anche se spesso si è pensato che, in circostanze adatte, l'individuo dopo
l'upload sarebbe cosciente e che il nuovo soggetto potrebbe sopravvivere al trasferimento sul
nuovo mezzo, i transumanisti hanno diversi punti di vista su tali questioni filosofiche.
Se la superintelligenza, o la nanotecnologia molecolare, o l'uploading, o qualche altra
tecnologia di tipo rivoluzionario venisse sviluppata, chiaramente la condizione umana potrebbe
essere radicalmente trasformata. Anche se si ritiene che la probabilità che ciò accada in tempi
brevi è abbastanza piccola, queste prospettive, tuttavia, meriterebbero una seria attenzione in
vista del loro impatto estremo. Tuttavia, il transumanesimo non dipende dalla fattibilità di tali
tecnologie radicali. Realtà virtuale, diagnosi genetica preimpianto, ingegneria genetica, farmaci
che migliorano la memoria, la concentrazione, l'insonnia, e l'umore, sostanze che migliorano le
nostre performance; interventi di chirurgia estetica, operazioni di cambiamento di sesso; protesi;
medicina anti-invecchiamento; interfacce uomo-computer: queste tecnologie sono già qui o
possiamo attenderle nei prossimi decenni. La combinazione di queste capacità tecnologiche,
una volta mature, potrebbe trasformare profondamente la condizione umana. Il programma
transumanista, che è quello di rendere le opzioni di potenziamento sicuramente disponibili a
tutte le persone, diventerà tanto più rilevante e concreto nei prossimi anni quanto queste e altre
tecnologie emergeranno e si svilupperanno.
4. La crescita dell'organizzazione di base
Benjamin Franklin volle essere conservato in una botte di Madera e poi essere richiamato in
vita, e si rammaricò di vivere troppo vicino all'infanzia della scienza affinchè ciò fosse possibile. Da allora, la scienza è cresciuta un po'. Nel 1962, Robert Ettinger ha pubblicato il libro La
prospettiva dell’immortalità, che ha lanciato l'idea della sospensione crionica. Ettinger ha
sostenuto che la tecnologia medica sembra essere in continuo progresso e dal momento che la
scienza ha scoperto che l'attività chimica viene a cessare definitivamente a temperature
abbastanza basse, dovrebbe essere possibile congelare una persona oggi (in azoto liquido) e
conservare il corpo finchè la tecnologia sia abbastanza avanzata per riparare i danni da
congelamento e invertire la causa originaria della morte. La crionica, secondo Ettinger, offre un
biglietto per il futuro.
Ma ahimè, le masse non fanno la fila per la corsa. La crionica è rimasta una frangia alternativa
a metodi più tradizionali di trattamento dei malati, come la cremazione e la sepoltura. La pratica
9 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
della crionica non è stata integrata nell’impostazione mainstream clinica ed è stata invece
condotta a buon mercato da un ristretto numero di appassionati. Due delle prime organizzazioni
di crionica hanno dichiarato il fallimento, lasciando i loro pazienti a scongelarsi. A quel punto, il
problema degli enormi danni cellulari che si verificano quando si formano cristalli di ghiaccio nel
corpo divenne anche più ampiamente conosciuto. Come risultato, la crionica ha acquisito la
reputazione di una macabra truffa. La polemica dei media sulla sospensione della star del
baseball Ted Williams nel 2002 ha mostrato che la percezione pubblica della crionica non è
cambiata molto negli ultimi decenni.
Nonostante il suo problema di immagine e le sua mancanza iniziale di attuazione, la comunità
crionica continua ad essere attiva e conta tra i suoi membri i più eminenti scienziati e
intellettuali. I protocolli di sospensione sono stati migliorati, e l'infusione di crioprotettori
precedenti il congelamento per sopprimere la formazione di cristalli di ghiaccio è diventato una
pratica standard. La prospettiva della nanotecnologia ha dato una forma più concreta per il
futuro della tecnologia ipotizzando che possa consentire la rianimazione. Ci sono attualmente
due organizzazioni che offrono servizi per la piena sospensione, la Alcor Life Extension
Foundation (fondata nel 1972) e l'Istituto di Crionica (fondato nel 1976). Alcor ha recentemente
introdotto un nuovo metodo di sospensione, che si basa su un processo noto come
"vetrificazione", che riduce ulteriormente i micro-danni strutturali durante la sospensione.
In un lavoro più tardi, Man into Superman (1972), Ettinger ha discusso una serie di possibili
miglioramenti tecnologici dell'organismo umano, proseguendo la tradizione iniziata dal Haldane
e Bernal. Un altro dei primi transumanisti fu FM Esfandiary, che più tardi cambiò il suo nome in
FM-2030. Uno dei primi professori di studi futurologici, FM ha insegnato presso la New School
for Social Research di New York nel 1960 e ha costituito un gruppo di ottimisti futurologi noto
come UpWingers:
"Chi sono i nuovi rivoluzionari del nostro tempo? Sono i genetisti, biologi, fisici, crionologisti,
biotecnologi, scienziati nucleari, i cosmologi, astronomi radio, cosmonauti, scienziati sociali,
volontari, il corpo della gioventù, internazionalisti, umanisti, scrittori di fantascienza, pensatori
normativi, gli inventori e gli altri ... Stanno rivoluzionando la condizione umana in un modo
fondamentale. I loro risultati e obiettivi vanno ben al di là delle ideologie più radicali del Vecchio
Ordine".
Nel suo libro Are you a transhuman? (1989), FM descrisse ciò che egli considerava i segni della
comparsa del “transumano”. Nella terminologia di FM, un transumano è un "umano in
transizione”, qualcuno che in virtù del suo utilizzo della tecnologia, dei valori culturali e dei stili di
vita costituisce un legame evolutivo per l'era prossima della postumanità. I segni che FM ha
visto come indicativi dello stato di transumano includono protesi, chirurgia plastica, l'uso
intensivo delle telecomunicazioni, una visione e uno stile di vita cosmopolita e nomade,
l’androginia, la riproduzione mediata (ad esempio la fecondazione in vitro), l'assenza di fede
religiosa, e un rifiuto dei valori tradizionali della famiglia. Tuttavia, non è mai stato spiegato in
maniera soddisfacente perché qualcuno che, per esempio, rifiuta i valori della famiglia, ha un
naso rifatto, e spende un sacco di tempo sui jet è in più stretta vicinanza alla postumanità
rispetto al resto di noi.
10 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Negli anni 1970 e 1980, molte organizzazioni sorsero incentrate su un argomento particolare
come l'estensione della vita, la crionica, la colonizzazione dello spazio, la fantascienza, e il
futurismo. Questi gruppi sono stati spesso isolati gli uni dagli altri, e nonostante condividevano
idee e valori, non avevano ancora una visione del mondo unificata. Great Mambo Chicken and
the Transhuman Condition (1990) di Ed Regis ebbe uno sguardo umoristico su queste
proto-frange transumaniste, che comprendevano persone eccentriche anche se intelligenti che
cercavano di costruire razzi spaziali nei loro cortili, o sperimentavano macchine dotate di
biofeedback e droghe psichedeliche, come pure scienziati che perseguivano linee più serie di
lavoro, ma che avevano assorbito troppo lo spirito californiano.
Nel 1988, fu pubblicato il primo numero della rivista Extropy da Max More e Tom Morrow, e nel
1992 fondarono l'Istituto Extropy (il termine "extropy" fu coniato come opposto metaforico di
entropia). L'Istituto ha servito come un catalizzatore che ha riunito diversi gruppi di persone con
idee futuristiche e favorito la formazione di nuovi composti memetici. L'Istituto ha organizzato
una serie di conferenze, ma forse più importante è stata la mailing-list estropica, un forum di
discussione on-line dove le idee nuove sono state condivise e discusse [ancora oggi attiva
N.d.T.]. Nella metà degli anni Novanta, molti si misurarono con le visioni transumaniste grazie
alla mailing-list dell'Istituto Extropy.
More era emigrato in California dalla Gran Bretagna dopo aver cambiato il suo nome da Max
O'Connor. Del suo nuovo nome, ha detto:
"Sembrava davvero racchiudere l'essenza di ciò che è il mio obiettivo: migliorare sempre, non
essere mai statico. Vorrei ottenere il miglio in tutto, diventare più intelligente, più in forma, e più
sano. Dovrebbe essere un richiamo costante per tenere il movimento in avanti".
Max More ha scritto la prima definizione di transumanesimo nella sua accezione moderna, e ha
creato il suo marchio distintivo del transumanesimo, l’"Estropianesimo", che ha sottolineato i
principi di "espansione infinita", "auto-trasformazione", "ottimismo dinamico", "tecnologia
intelligente” , e “ordine spontaneo". Originariamente, l’Estropianesimo aveva un chiaro sapore
libertario, ma negli anni seguenti ha preso le distanze da questo ingrediente, sostituendo il
concetto di "ordine spontaneo" con quello di "società aperta", un principio che si oppone al
controllo sociale autoritario e promuove il decentramento del potere e della responsibilità.
Natasha Vita-More è l’attuale presidente dell'Istituto Extropy. Artista e designer, ha nel corso
degli anni ha pubblicato una serie di manifesti sull’arte transumanista ed estropica.
Le conferenze dell'Istituto Extropy e la mailing-list servivano anche come luogo di ritrovo per
alcune persone a cui piaceva discutere idee futuristiche, ma che non erano necessariamente
membri. Di quelli intorno alla metà degli anni Novanta si ricorderanno individui come Anders
Sandberg, Alexander "Sasha" Chislenko, Hal Finney, e Robin Hanson tra i frequentatori abituali
più seri nell'ambiente transumanista del tempo. Una quantità enorme di discussioni sul
transumanesimo ha avuto luogo in varie mailing-list negli ultimi dieci anni. La qualità dei
messaggi è stata svariata (a dir poco). Ancora meglio, queste conversazioni online hanno
esplorato le idee circa le implicazioni delle tecnologie future, conversazioni che, per certi versi,
erano così avanzate che avrebbero potuto essere stampate per libri o riviste. Internet ha
giocato un ruolo importante nella fase di incubazione del transumanesimo moderno, favorendo
11 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
questi incontri tra menti - e forse più indirettamente, anche tramite l'esuberanza "irrazionale"
che ha pervaso l'era di internet?
La World Transhumanist Association (WTA) è stata fondata all'inizio del 1998 da Nick Bostrom
e David Pearce, per fornire una base organizzativa generale a tutti i gruppi e interessi
transumanisti, per tutto lo spettro politico. L'obiettivo era anche quello di sviluppare una più
matura e accademicamente rispettabile forma di transumanesimo, liberato dalla "cultura
modaiola" che agli occhi di alcuni critici, aveva afflitto alcune delle sue precedenti convocazioni.
I due documenti fondanti del WTA sono: la Dichiarazione Transumanista e la FAQ
Transumanista. La dichiarazione è stata intesa come una breve forma di consenso dei principi
base del transumanesimo. La F.A.Q. [acronimo di Frequently Asked Question, N.d.T.] è stata
anche un documento di consenso o di quasi-consenso, ma era più ambiziosa nel suo ambito
filosofico, con lo sviluppo di un certo numero di temi che erano stati in precedenza, al massimo,
impliciti nel movimento. Più di cinquanta persone hanno contribuito con commenti alla bozza
della FAQ.
Il documento è stato prodotto da Bostrom, ma le parti principali e le idee hanno visto il
contributo anche di molti altri, tra cui il pensatore utilitarista britannico David Pearce, Max More,
la femminista americana e attivista per i diritti dei disabili Kathryn Aegis, e l’enciclopedia vivente
Anders Sandberg, che era all'epoca uno studente svedese in neuroscienze.
David Pearce ha inoltre sviluppato il suo caratteristico sapore transumanista basato su un'etica
di utilitarismo edonistico. Pearce sostiene, nel suo L'imperativo edonistico, un ambizioso
programma per eliminare la sofferenza negli animali umani e non umani per mezzo di
neuro-tecnologia avanzata (a breve termine con farmaci, a lungo termine, forse, con
l'ingegneria genetica). In parallelo con questo sforzo “in negativo” per abolire la sofferenza, egli
propone un programma “in positivo” di "paradise engineering" in cui gli esseri senzienti siano
riprogettati per consentire a tutti un'esperienza senza precedenti dei livelli di benessere.
Nell’utopia di Pearce, il nostro sistema di motivazione sarebbe il "gradiente di beatitudine"
invece dell’attuale asse piacere-dolore.
Le adesioni alla WTA (oggi Humanity Plus N.d.T.) crebbero rapidamente, e chapters locali si
moltiplicarono in tutto il mondo. Le attività si sono concentrate soprattutto sulla discussione in
Internet, sulla elaborazione di documenti, sulla rappresentazione nei media, sull'organizzazione
di una conferenza Transvision annuale, e sulla pubblicazione della linea scientifica ufficiale del
transumanesimo (poi rinominata in "Journal of Evolution and Technology").
Nel primi anni della sua esistenza, la WTA è stata una struttura organizzata in modo molto
impreciso e informale. E' entrato nella sua fase successiva, dopo un incontro nel 2001 tra
James Hughes (un sociologo al Trinity College di Hartford nel Connecticut), Mark Walker (un
filosofo presso l'Università di Toronto, poi il direttore della Gazzetta del transumanesimo), e
Bostrom (che era al tempo insegnante a Yale). Hughes fu eletto segretario e cambiò le capacità
di organizzazione e il sostegno ai vari compiti. Entro breve tempo, la WTA adottò una
costituzione, come non-profit, e cominciò la costruzione di una rete internazionale di vigorosi
gruppi locali e volontari. Attualmente, la WTA ha circa 3.000 iscritti provenienti da oltre 100
paesi, e persegue una vasta gamma di attività, tutte guidate da volontari [in Italia è presente il
12 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
chapter del Network dei Transumanisti Italiani, N.d.T.].
Un certo numero di organizzazioni collegate si sono ritagliate uno spazio negli ultimi anni,
concentrandosi su particolari questioni transumaniste, come il prolungamento della vita,
l'intelligenza artificiale, o le implicazioni giuridiche delle "tecnologie convergenti"
(nano-bio-tecnologie info-neuro). L'Istituto per l'Etica e le Tecnologie emergenti (IEET), un
"think tank" non-profit, è stato istituito nel 2004, per "promuovere l'uso etico della tecnologia e
per espandere le capacità umane".
4. La frontiera accademica
Nel corso degli ultimi due decenni, il mondo accademico ha raccolto la sfida e ha iniziato ad
analizzare le varie "questioni transumaniste", dal punto di vista normativo e concreto. I contributi
sono decisamente troppi per descriverli esaurientemente qui, quindi dovremo scegliere solo
qualche tema, a cominciare dall'etica.
Per la maggior parte della sua storia, la filosofia morale non ha esitato a risolvere problemi
pratici. Nella prima metà del XX secolo, durante l'apice del positivismo logico, l'etica applicata
ha ristagnato poichè i filosofi morali si concentrarono su problemi linguistici o meta-etici. Da
allora, tuttavia, l'etica pratica è tornata alla ribalta come campo di ricerca accademica. La
rimonta è iniziata nella deontologia medica. Le rivelazioni degli esperimenti orribili che i nazisti
avevano condotto su soggetti umani in nome della scienza ha portato all'adozione del Codice di
Norimberga (1947) e della Dichiarazione di Helsinki (1964), che hanno fissato rigide garanzie
per la sperimentazione medica, sottolineando la necessità del consenso da parte del paziente.
Ma l'avanzamento del moderno sistema sanitario ha generato nuovi dilemmi etici: eutanasia,
donazione di organi, allocazione delle risorse, aborto, direttive anticipate, rapporto
medico-paziente, protocolli per l'ottenimento di consenso informato e trattamento dei pazienti
incapaci di intendere e volere. Negli anni '70, un'indagine più nampia ha cominciato ad
emergere, stimolata in particolare dagli sviluppi della riproduzione assistita e della genetica.
Questo campo divenne nota come bioetica. Molte delle questioni etiche più direttamente legate
al transumanesimo rientrerebbero ora in questa rubrica, anche se sono coinvolti altri discorsi
normativi, come l'etica della popolazione, la meta-etica, filosofia politica, bioetica e le sue
sorelle minori - l'etica del computer, l'ingegneria etica, l'etica ambientale.
La bioetica fu fin da principio uno sforzo interdisciplinare, dominato da teologi, giuristi, medici, e,
sempre più, filosofi, con la partecipazione occasionale da parte dei rappresentanti dei gruppi
per i diritti dei pazienti, difensori della disabilità, e altre parti interessate. In mancanza di una
metodologia chiara e operante su un piano spesso spazzato dai venti della polemica politica o
religiosa, lo standard della cultura in questo campo è stato spesso deludente. Nonostante
queste difficoltà, la bioetica germogliò. Un cinico potrebbe attribuire questo successo all'ampia
fecondazione che il campo ricevette da un certo numero di imperativi pratici: assolvere i medici
da dilemmi morali, formare il comportamento degli studenti di medicina, permettere ai comitati
degli ospedali di strombazzare i loro impegni sui più alti standard etici di cura, fornire brevi
dichiarazioni per i mass media, dare la possibilità ai politici di coprirsi il sedere delegando le
questioni controverse a comitati etici.
13 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Ma è possibile fare un commento più cortese: le persone oneste riconobbero che difficili
problemi morali sorgono nella moderna biomedicina, che questi problemi vanno affrontati, e che
alcuni studiosi professionisti cercano di chiarire questi problemi in un modo sistematico che
potrebbe risultare utile. Anche se una cultura di più alto calibro e una metodologia più robusta
sarebbe desiderabile, nel frattempo indaghiamo la maggior parte di ciò che abbiamo. I filosofi
morali hanno negli ultimi decenni prodotto molti contributi che hanno relazioni con l'etica della
trasformazione umana, ma dobbiamo limitarci a poche menzioni. Il classico Reasons and
Persons (1984) di Derek Parfit ha discusso molte questioni normative rilevanti. Oltre alla teoria
dell'identità personale e della fondazione etica, questo libro tratta l'etica della popolazione,
persone influenzate da principi morali e doveri delle generazioni future. Anche se l'analisi di
Parfit si svolge a un livello ideale, le sue argomentazioni chiariscono molte considerazioni
morali che emergono all'interno del programma transumanista.
What Sort of People Should there Be? (1984) di Jonathan Glover è dedicato alla tecnologia che
permette la trasformazione umana a un livello un po' più concreto, riguardanti in particolare la
genetica e le varie tecnologie che potrebbero aumentare la trasparenza sociale. Glover ha dato
una chiara ed equilibrata trattazione analitica di queste tematiche molto in anticipo sui tempi. La
sua conclusione generale è che non solo qualsiasi aspetto della natura umana presente ... è
degno di essere preservato. Piuttosto, vanno preservate quelle caratteristiche che
contribuiscono particolarmente allo sviluppo personale e all'espressione personale, per certi tipi
di rapporti, e allo sviluppo della nostra coscienza e comprensione. E alcune di queste
caratteristiche possono essere estese, piuttosto che minacciate dalla tecnologia.
Diverse persone hanno discusso principi che sostengono una sorta di equivalenza morale tra gli
interventi ambientali e genetici. Per esempio, Peter Singer ha proposto il "principio di
prevenzione":
"Per qualsiasi condizione X, se fosse una forma di abuso di minori per i genitori di infliggere X al
proprio figlio subito dopo la nascita, allora deve, a parità di altre condizioni, almeno essere
consentito prendere misure per impedire che il proprio figlio abbia tale condizione."
Julian Savulescu ha sostenuto un principio di Beneficenza Procreativa, secondo cui i futuri
genitori dovrebbero selezionare il bambino, dai possibili bambini che potrebbero avere, che
godrebbe la vita migliore, in base alle rilevanti informazioni disponibili (dove il "dovrebbero" sta
ad indicare che è giustificata la persuasione e non la coercizione). Questo principio non
presuppone che tutte le vite possono essere inserite in una graduatoria definitiva per quanto
riguarda il loro benessere, ma solo che prudenti confronti a coppie sono possibili in almeno
alcuni casi. Per esempio, se una coppia sta avendo una fertilizzazione in vitro e deve
selezionare uno dei due embrioni, che sono geneticamente identici, tranne che uno di essi ha
un gene difettoso che predispone all'asma, allora la Beneficenza Procreativa suggerisce che
dovrebbero scegliere l'embrione sano per l'impianto. In From Chance to Choice (2000), Allen Buchanan, Dan W. Brock, Norman Daniels, e Daniel
Wikler, hanno esaminato come i progressi dell'ingegneria genetica dovrebbero pregiudicare la
nostra comprensione della giustizia distributiva, le pari opportunità, i nostri diritti e obblighi come
genitori, il significato della disabilità, e il concetto di natura umana in teoria etica e practica.
14 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Hanno sviluppato un quadro ispirato dal lavoro di John Rawls in un tentativo di rispondere ad
alcune di queste domande.
Greg Stock, John Harris, Gregory Pence, e Eric Juengst, tra gli altri, hanno anche discusso
l'etica della ingegneria genetica da un'ampia prospettiva transumanista. Mark Walker ha
sostenuto dal punto di vista perfezionista che abbiamo il dovere di utilizzare la tecnologia per
migliorare noi stessi. Walker ha anche sostenuto che uno dei motivi per perseguire
miglioramenti cognitivi è che potrebbe aiutarci a risolvere problemi filosofici. Nick Bostrom e
molti altri hanno richiamato l'attenzione sulla distinzione tra miglioramenti che offrono solo
vantaggi posizionali (ad esempio un aumento di altezza), che sono vantaggi solo nella misura in
cui altri ne sono privi, e miglioramenti che offrono vantaggi intrinseci o nette esternalità positive
(come ad esempio un migliore sistema immunitario o un miglioramento delle funzioni cognitive).
Dobbiamo promuovere miglioramenti del secondo tipo, e non miglioramenti che sono
semplicemente posizionali.
Bostrom ha suggerito che abbiamo un motivo per sviluppare i mezzi al fine di esplorare lo
"spazio più ampio di possibili modi di essere" che ci è attualmente inaccessibile a causa delle
nostre limitazioni biologiche, il motivo è che potremmo scoprire modi di essere estremamente
gratificanti - modi di vivere, di pensare, di sentire e relazionarsi. Insieme a diversi altri scrittori
transumanisti, Bostrom ha sostenuto l'urgenza morale di sviluppare mezzi per rallentare o
invertire il processo di invecchiamento. Egli ha inoltre proposto una concezione più ampia della
dignità umana che può conciliare la "dignità postumana". Un recente documento congiunto di
Bostrom e Ord Toby propone un'euristica per l'eliminazione del pregiudizio dello "status quo" in
bioetica, un pregiudizio che, essi sostengono, affligge molti delle nostre intuizioni morali.
Eliezer Yudkowsky (uno studioso indipendente) ha sondato l'etica della superintelligenza e ha
cercato di sviluppare una teoria di come programmare un Intelligenza Artificiale amichevole per
l'essere umano, una sfida che potrebbe assumere un significato di vita o di morte una volta che
diventassimo capaci di creare un tale macchina. Yudkowsky sostiene che semplici ingiunzioni
basate sulle regole (come le "tre leggi della robotica" di Isaac Asimov) produrrebbero letali
conseguenze non intenzionali. Egli concepisce una superintelligenza come un processo di
ottimizzazione enormemente potente, e il compito centrale è quello di specificare l'architettura
mentale e meta-strutturale della IA in modo tale che realizzi risultati desiderabili. Piuttosto che
creare un elenco di obiettivi specifici, Yudkowsky sostiene che dobbiamo adottare un approccio
più indiretto e scegliere le condizioni iniziali della IA in modo che utilizzi i suoi poteri superiori
intellettuali per ricavare obiettivi specifici ed estrapolare le nostre decisioni quando fossimo
meglio calibrati, meglio informati e più capaci di riflettere sulle forze che influenzano le nostre
decisioni. Yudkowsky desidera inoltre specificare un'IA che utilizzi le proprie regole iniziali di
estrapolazione estrapolare le decisioni umane più intelligenti sulle regole dell'estrapolazione; in
effetti un insieme di regole iniziali per l'estrapolazione "rinormalizzerebbe" se stesso.
Oltre a questioni normative, ci sono anche questioni concrete da porsi, circa la natura e il tempo
delle tecnologie di trasformazione e le loro conseguenze. Hans Moravec nel libro del 1989 Mind
Children ha esplorato le implicazioni di possibili futuri progressi in robotica e uploading. Un libro
di Moravec successivo, Robot (1999), e il best-seller di Ray Kurzweil Age of Spiritual Machines
(1999) hanno introdotto queste idee ad un pubblico più ampio. Come abbiamo visto, Eric
15 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Drexler stava cercando di anticipare le conseguenze della nanotecnologia molecolare negli anni
'80, uno sforzo in cui è stato poi raggiunto da diversi altri ricercatori come Robert Freitas, che
ha studiato in grande dettaglio la potenziale applicazione medica di nanotecnologie, e Ralph
Merkle, che ha collaborato con Freitas per studiare la cinematica dei sistemi di
auto-replicazione e i passi tecnici sommari verso gli assemblatori molecolari. Tutti questi autori
riconoscono che le tecnologie potenti come la superintelligenza o la nanotecnologia molecolare
non sono prive di seri rischi di incidenti o di abusi intenzionali.
Bostrom nel 2002 ha introdotto il concetto di "rischio esistenziale", definito come "un esito
negativo che distruggerebbe la vita intelligente originaria della Terra o che ne ridurrebbe
permanentemente e drasticamente il suo potenziale", e ha creato un elenco di ciò che ha
considerato come i più probabili rischi esistenziali. Sia i rischi connessi alle nanotecnologie che
quelli connessi alla superintelligenza raggiungono alti gradi nel suddetto elenco. In un articolo
popolare molto discusso, Perché il futuro non ha bisogno di noi (2000), Bill Joy ha sostenuto
che noi dobbiamo rinunciare agli sviluppi nella IA, nelle nanotecnologie e nella genetica a causa
dei rischi che alla fine emergono da queste discipline. Diverse persone, reagendo a Joy, hanno
discusso contro tali divieti ritenendo che non sono realistici, che ci priverebbero di grandi
benefici, e che potrebbero aumentare piuttosto che diminuire il rischio se fossero sviluppati in
modo clandestino o in regioni del mondo con meno scrupoli. John Leslie, Martin Rees, e
Richard Posner hanno inoltre esaminato le minacce alla sopravvivenza umana nel 21° secolo tutti hanno valutato il rischio come altamente significativo.
Robin Hanson ha analizzato diversi temi di rilevanza per la trasformazione dell'uomo, ivi
comprese le conseguenze dell'uploading in una economia non regolamentata, la funzione di
indicatore sociale delle credenze, le origini e lo status epistemologico delle divergenze di
opinione, la dinamica di una corsa alla colonizzazione dello spazio, e le informazioni sui mercati
come un sistema per aggregare le informazioni e guidare la politica. In relazione ai lavori di
Hanson sulla competizione di individui uploadati e sulle corse alla colonizzazione spaziale,
Bostrom ha esplorato come qualche scenario del futuro evolutivo possa portare a esiti distopici.
Attingendo ai suoi primi lavori sugli effetti di selezione dell'osservazione, egli ha anche
formulato l'Argomento della Simulazione, il quale si propone di dimostrare che da alcuni
presupposti onestamente deboli consegue che almeno una delle seguenti proposizioni è vera:
(1) è molto probabile che la specie umana si stingua prima di raggiungere un fase
"post-umana", (2) è estremamente improbabile che una qualsiasi civiltà postumana esegua un
numero significativo di simulazioni della loro storia evolutiva (o loro varianti), (3) quasi
sicuramente viviamo in una simulazione al computer. Ne consegue che la convinzione che vi è
una significativa probabilità che si possa un giorno diventare postumani e gestire tali simulazioni
è falsa, a meno che stiamo vivendo ora in una simulazione. Non sappiamo cosa accadrà, ma numerosi vincoli sottili ci permettono di restringere la gamma
di opinioni sul futuro sostenibile dell'umanità e del nostro posto nell'universo. Questi vincoli
derivano da una serie di fonti, compresa l'analisi delle capacità delle tecnologie possibili sulla
base di simulazioni fisiche o chimiche, l'analisi economica, la teoria dell'evoluzione, la teoria
della probabilità, la teoria dei giochi e dell'analisi strategica, e la cosmologia. In parte a causa
del carattere interdisciplinare e talvolta tecnico, tali considerazioni non sono generalmente
comprese. Eppure, ogni serio tentativo di misurarsi con le implicazioni a lungo termine dello
16 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
sviluppo tecnologico dovrebbe tenerne conto.
6. Biopolitica del XXImo sec.: la dimensione transumanista e bioconservatrice
James Hughes ha sostenuto che la biopolitica sta emergendo come una nuova dimensione
fondamentale dell'opinione politica. Nel modello di Hughes, la biopolitica si unisce con la
dimensione più familiare della politica culturale ed economica, per formare uno spazio di
opinione a tre dimensioni. Abbiamo già visto che nei primi anni '90, gli extropiani hanno
combinato la politica della cultura liberale e la politica della cultura laissez-faire economica con
la biopolitica transumanista. In Citizen Cyborg (2004), Hughes promuove ciò che egli definisce
"transumanesimo democratico" in cui la biopolitica transumanista si accompagna alle politiche
economiche socialdemocratiche e alle politiche di cultura liberale. Egli sostiene che
realizzeremo il migliore futuro postumano quando ci assicureremo che le tecnologie siano
sicure, che siano aperte a tutti, e che rispettino il diritto degli individui di controllare il proprio
corpo. La differenza fondamentale tra il transumanesimo extropiano e il transumanesimo
democratico è che quest'ultimo accorda un ruolo molto più importante al governo nel regolare le
nuove tecnologie per la sicurezza e garantire che i benefici siano a disposizione di tutti, non
solo a un'élite ricca o scaltra.
In linea di principio, il transumanesimo può essere combinato con una vasta gamma di punti di
vista politici e culturali, e molte di tali combinazioni sono effettivamente rappresentate, ad
esempio, all'interno della composizione del Transhumanist World Association [ora Humanity
Plus N.d.T.]. Una combinazione che non si trova spesso è l'accoppiamento del transumanesimo
con una prospettiva culturale conservatrice. Non è chiaro se questo sia a causa di una tensione
irrisolvibile tra l'agenda di trasformazione del transumanesimo e la preferenza della cultura
conservatrice per posizioni tradizionali. Potrebbe essere invece perché nessuno ha ancora
seriamente tentato di sviluppare una tale posizione. E' possibile immaginare come le nuove
tecnologie potrebbero essere utilizzate per rafforzare alcuni valori culturali conservatori. Per
esempio, una farmaceutica che faciliti il legame di coppia a lungo termine potrebbe aiutare a
proteggere la famiglia tradizionale.
Sviluppare modi di usare il nostro crescente potere tecnologico per aiutare le persone a
rendersi conto di avere ampi valori culturali o spirituali nella loro vita sembra un'impresa
meritevole. Questo non è, tuttavia, il percorso culturale che i conservatori hanno finora scelto.
Invece, essi hanno gravitato verso l'opposto del transumanesimo, il bioconservatorismo, che si
oppone all'uso della tecnologia per espandere le capacità umane o per modificare gli aspetti
della nostra natura biologica. La gente attirata dal bioconservatorismo proviene da gruppi che
tradizionalmente hanno poco in comune. Conservatori religiosi di destra, ambientalisti di sinistra
e no-global hanno trovato cause comuni, per esempio nella loro opposizione alla modificazione
genetica degli esseri umani.
I diversi settori del bioconservatorismo contemporaneo possono essere riconducibili a un
insieme eterogeneo di origini: nozioni antiche di tabù, il concetto greco di hybris, la visione
Romantica della natura; determinate interpretazioni religiose (anti-umanistiche) del concetto di
dignità umana e di un Dio che stabilisce un ordine naturale, la rivolta dei lavoratori luddisti
contro l'industrializzazione, l'analisi di Karl Marx della tecnologia sotto il capitalismo; diverse
17 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
critiche di filosofi continentali alla tecnologia, alla tecnocrazia e alla mentalità razionalistica che
accompagna la tecnoscienza moderna, nemici del complesso industriale-militare e delle
aziende multinazionali, obiettori alla routine consumistica. I rimedi proposti hanno spaziato dalla
distruzione delle macchine (i luddisti originali), alla rivoluzione comunista (Marx), all'acquisto di
prodotti non artificiali, allo yoga (José Ortega y Gasset), - ma oggi si presenta comunemente
nell'appello a bandi di divieti nazionali o internazionali su diverse tecnologie di potenziamento
umano (Fukuyama, Anna, ecc.)
Scrittrici femministe sono scese su entrambi i lati della discussione. Le ecofemministe hanno
sospettato la biotecnologia, in particolare il suo uso per ridisegnare corpi o controllare la
riproduzione, di essere un'estensione della tradizione patriarcale di sfruttamento delle donne, o
in alternativa l'hanno vista come un sintomo di una mentalità ossessionata dal controllo, non
empatica, gadgetmaniaca, disgustata dal corpo. Alcuni hanno offerto una sorta di psicoanalisi
del transumanesimo, concludendo che esso rappresenta una razionalizzazione imbarazzante di
immaturità egocentrica e fallimento sociale. Ma altre hanno accolto favorevolmente il potenziale
liberatorio della biotecnologia. Shulamith Firestone ha sostenuto nel classico femminista La
dialettica del sesso (1971) che le donne saranno completamente liberate solo quando la
tecnologia li avrà liberati dal dovere di incubare bambini. La cyberfemminista Donna Haraway
proclama che "sarebbe meglio essere un cyborg che una dea" e contesta la visione dualistica
che associa gli uomini alla cultura e alla tecnologia e le donne alla natura. Forse la voce bioconservatrice più importante oggi è quella di Leon Kass, presidente del
Consiglio di Bioetica del Presidente Bush. Kass riconosce un debito intellettuale a tre altri
bioconservatori illustri: il teologo protestante Paul Ramsey, l'apologeta cristiano apologetico
C.S. Lewis e il filosofo-teologo Hans Jonas (allievo di Martin Heidegger) nato in Germania. La
preoccupazione di Kass si concentra sulla dignità umana e sui modi sottili in cui i nostri tentativi
di affermare la maestria tecnologica sulla natura umana potrebbero finire per disumanizzarci,
minando vari tradizionale "significati", come il significato del ciclo di vita, il significato del sesso,
il senso del mangiare, e il significato del lavoro. Kass è ben noto e ben conosciuto per la sua
difesa della "saggezza della ripugnanza" (che fa eco all'"euristica della paura" di Hans Jonas).
Mentre Kass sottolinea che un istinto di repulsione non è un argomento morale, egli insiste,
tuttavia, che il "fattore disgusto" meriti la nostra rispettosa attenzione:
"Nei casi determinanti ... la ripugnanza è un'espressione emotiva di profonda saggezza, al di là
del potere della ragione di essere dotato pienamente di parola... intuiamo e sentiamo,
immediatamente e senza discussione, la violazione delle cose che giustamente ci stanno a
cuore ... Per l'inquinamento e la perversione, la doverosa risposta può essere solo orrore e
repulsione, e viceversa, orrore e disgusto generalizzato sono la prova prima facie della oscenità
e della violazione". Francis Fukuyama, un altro prominente bioconservative e membro del Consiglio di Bioetica, ha
recentemente identificato il transumanesimo come "idea più pericolosa del mondo". Per
Fukuyama, tuttavia, la preoccupazione principale non riguarda il sottile indebolimento dei
"significati", ma la prospettiva di violenza e di oppressione. Egli sostiene che la democrazia
liberale dipende dal fatto che tutti gli esseri umani condividono un non definito "Fattore X", che
fonda la loro uguale dignità e diritti. L'utilizzo di tecnologie potenzianti, egli teme, potrebbe
18 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
distruggere il Fattore X. Bioeticisti come George Annas, Lori Andrews e Rosario Isasi hanno proposto una normativa
per rendere le modificazioni genetiche non-ereditabili negli esseri umani un "crimine contro
l'umanità", come la tortura e il genocidio. La loro logica è simile a Fukuyama:
"La nuova specie, o 'postumani', probabilmente vedrà i vecchi 'normali' esseri umani come
inferiori, anche selvaggi, e li renderà idonei per schiavitù e massacri. I normali, d'altra parte,
potrebbero vedere i postumani come una minaccia e se potranno, si impegnaranno in un
attacco preventivo uccidendo i postumani prima che siano uccisi o ridotti in schiavitù da loro. E'
in definitiva questo potenziale prevedibile per il genocidio che rende le specie modificate da
esperimenti potenziali armi di distruzione di massa, e rende l'irresponsabile ingegnere genetico
un potenziale bioterrorista".
C'è un terreno comune tra bioconservatori e transumanisti: essi concordano sul fatto che
l'omicidio e la riduzione in schiavitù, sia da parte degli esseri umani o viceversa postumani,
sarebbe una atrocità morale e un crimine. I transumanisti negano, tuttavia, che questa è una
conseguenza probabile di una terapia in linea di principio che migliori la salute, la memoria, la
longevità, o altri tratti analoghi nell'uomo. Se e quando svilupperemo le capacità di creare una
qualche entità singolare che potrebbe distruggere la razza umana, come una macchina
superintelligente, allora potremmo davvero considerare un crimine contro l'umanità procedere
senza una analisi approfondita dei rischi e senza l'installazione di adeguate misure di sicurezza.
Come abbiamo visto nella sezione precedente, lo sforzo di capire e trovare modi per ridurre i
rischi esistenziali è stata una preoccupazione centrale per alcuni transumanisti, come Eric
Drexler, Nick Bostrom, ed Eliezer Yudkowsky.
Ci sono altre analogie tra bioconservatori e transumanisti. Entrambi concordano sul fatto che ci
troviamo di fronte alla prospettiva realistica che la tecnologia possa essere utilizzata per
trasformare in modo sostanziale la condizione umana in questo secolo. Entrambi concordano
sul fatto che questo impone l'obbligo per l'attuale generazione di riflettere sulle implicazioni
pratiche ed etiche. Entrambe si occupano di rischi medici degli effetti collaterali, naturalmente,
anche se i bioconservatori sono più preoccupati che la tecnologia possa avere successo
piuttosto che fallire. Entrambi gli schieramenti concordano sul fatto che la tecnologia in generale
e la medicina in particolare hanno un ruolo legittimo da giocare, anche se i bioconservatori
tendono ad opporsi a molti usi della medicina che vanno oltre la terapia di potenziamento.
Entrambe le parti condannano l'eugenetica sponsorizzata dallo stato razzista e i programmi
coercitivi del 20° secolo. I bioconservatori richiamano l'attenzione sulla possibilità che i delicati
valori umani potrebbero essere erosi dall'ottenere progressi tecnologici e che i transumanisti
dovrebbero forse imparare ad essere più sensibili a queste preoccupazioni. D'altra parte, i
transumanisti sottolineano che l'enorme potenziale di genuino miglioramento del benessere
umano e della prosperità umana sono raggiungibili solo attraverso la trasformazione
tecnologica, e che i bioconservatori dotrebbero cercare di essere più consapevoli della
possibilità che potremmo realizzare grandi valori nell'avventurarci oltre le nostre attuali
limitazioni biologiche.
References
19 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Annas, G., L. Andrews, and R. Isasi (2002), "Protecting the Endangered Human: Toward an
International Treaty Prohibiting Cloning and Inheritable Alterations ", American Journal of Law
and Medicine 28 (2&3):151-178.
Bacon, F. (1620), Novum Organum. Translated by R. L. Ellis and J. Spedding. Robertson, J. ed,
The Philosophical Woeks of Francis Bacon, 1905. London: Routledge.
Bernal, J. D. (1969), The world, the flesh & the devil; an enquiry into the future of the three
enemies of the rational soul. Bloomington: Indiana University Press.
Bostrom, N. (1998), "How Long Before Superintelligence? " International Journal of Futures
Studies 2.
——— (2002), "Existential Risks: Analyzing Human Extinction Scenarios and Related Hazards
", Journal of Evolution and Technology 9.
——— (2002), "When Machines Outsmart Humans ", Futures 35 (7):759-764.
——— (2003), "Are You Living in a Computer Simulation? " Philosophical Quarterly 53
(211):243-255.
——— (2003), "Human Genetic Enhancements: A Transhumanist Perspective ", Journal of
Value Inquiry 37 (4):493-506.
——— The Transhumanist FAQ: v 2.1. World Transhumanist Association 2003.
http://transhumanism.org/index.php/WTA/faq/.
——— (2004), "Transhumanism - The World's Most Dangerous Idea? " Betterhumans
10/19/2004.
——— (2004), "Transhumanist Values ", in Fredrick Adams (ed.), Ethical Issues for the 21st
Century: Philosophical Documentation Center Press.
——— (2005), "The Fable of the Dragon-Tyrant ", Journal of Medical Ethics forthcoming.
——— (2005), "The Future of Human Evolution ", in Charles Tandy (ed.), Death and
Anti-Death: Ria University Press.
——— (2005), "In Defence of Posthuman Dignity ", Bioethics forthcoming.
Bostrom, N., and T. Ord (2005), "Status Quo Bias in Bioethics: The Case for Cognitive
Enhancement ", in Nick Bostrom and Julian Savulescu (eds.), Improving Humans, Oxford:
Oxford University Press.
Buchanan, A., D. W. Brock, N. Daniels, and D. Wikler (2002), From Chance to Choice: Genetics
and Justice: Cambridge University Press.
20 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Capek, K. (2004), R.U.R. (Rossum's universal robots), Penguin classics. London: Penguin
Books.
Condorcet, J.-A.-N. d. C. (1979), Sketch for a historical picture of the progress of the human
mind. Westport, Conn.: Greenwood Press.
Darwin, C. (2003), The origin of the species, Barnes & noble classics. New York, NY: Fine
Creative Media.
Drexler, E., and R. Smalley (1993), "Nanotechnology: Drexler and Smalley make the case for
and against 'molecular assemblers' ", Chemical & Engineering News 81 (48):37-42.
Drexler, K. E. (1985), Engines of Creation: The Coming Era of Nanotechnology. London: Forth
Estate.
——— (1992), Nanosystems: Molecular Machinery, Manufacturing, and Computation. New
York: John Wiley & Sons, Inc.
Esfandiary, F. M. (1970), Optimism one; the emerging radicalism. New York: Norton.
Ettinger, R. (1964), The prospect of immortality. New York: Doubleday.
Ettinger, R. C. W. (1972), Man into superman; the startling potential of human evolution--and
how to be part of it. New York: St. Martin's Press.
Feynman, R. (1960), "There is Plenty of Room at the Bottom ", Engineering and Science Feb.
Firestone, S. (1970), The dialectic of sex; the case for feminist revolution. New York,: Morrow.
FM-2030 (1989), Are you a transhuman?: monitoring and stimulating your personal rate of
growth in a rapidly changing world. New York, NY: Warner Books.
Franklin, B., et al. (1956), Mr. Franklin: a selection from his personal letters. New Haven: Yale
University Press.
Freitas, R., and R. Merkle (2005), Diamond Surfaces and Diamond Mechanosynthesis.
Georgetown, TX: Landes Bioscience.
Fukuyama, F. (2002), Our Posthuman Future: Consequences of the Biotechnology Revolution:
Farrar, Straus and Giroux.
——— (2004), "Transhumanism ", Foreign Affairs September/October.
Glover, J. (1984), What Sort of People Should There Be?: Pelican.
Good, I. J. (1965), "Speculations Concerning the First Ultraintelligent Machine ", Advances in
21 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Computers 6:31-88.
Haldane, J. B. S. (1924), Daedalus; or, Science and the future. London,: K. Paul, Trench,
Trubner & co., ltd.
Hanson, R. (1994), "What If Uploads Come First: The Crack of a Future Dawn ", Extropy 6 (2).
——— (1995), "Could Gambling Save Science? Encouraging an Honest Consensus ", Social
Epistemology 9:1:3-33.
——— Burning the Cosmic Commons: Evolutionary Strategies for Interstellar Colonization
1998. http://hanson.gmu.edu/filluniv.pdf.
Haraway, D. (1991), "A Cyborg Manifesto: Science, Technology, and Socialist-Feminism in the
Late Twentieth Century ", in, Simians, Cyborgs and Women: The Reinvention of Nature, New
York: Routledge, 149-181.
Harris, J. (1992), Wonderwoman and Superman: the ethics of human biotechnology, Studies in
bioethics. Oxford: Oxford University Press.
Hughes, J. (2004), Citizen Cyborg: why democratic societies must respond to the redesigned
human of the future. Cambridge, MA: Westview Press.
Huxley, A. (1932), Brave New World. London: Chatto & Windus.
Huxley, J. (1927), Religion without revelation. London: E. Benn.
Jonsen, A. R. (1998), The birth of bioethics. New York: Oxford University Press.
Joy, B. (2000), "Why the future doesn't need us ", Wired 8.04.
Kant, I. (1986), Philosophical writings, The German library; v. 13. New York: Continuum.
Kass, L. (1997), "The Wisdom of Repugnance ", The New Republic 2 June 1997:22.
——— (2002), Life, liberty, and the defense of dignity: the challenge for bioethics. 1st ed. San
Francisco: Encounter Books.
Kurzweil, R. (1999), The Age of Spiritual Machines: When computers exceed human
intelligence. New York: Viking.
La Mettrie, J. O. d. (1996), Machine man and other writings, Cambridge texts in the history of
philosophy. Cambridge: Cambridge University Press.
Leslie, J. (1996), The End of the World: The Science and Ethics of Human Extinction. London:
Routledge.
22 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Minsky, M. (1994), "Will Robots Inherit the Earth? " Scientific American.
Mitchell, S. (2004), Gilgamesh: a new English version. New York: Free Press.
Moore, G. E. (1965), "Cramming more components onto integrated circuits ", Electronics 38
(8).
Moravec, H. (1989), Mind Children. Harvard: Harvard University Press.
——— (1999), Robot: Mere Machine to Transcendent Mind. New York: Oxford University Press.
More, M. Principles of Extropy, Version 3.11 2003. http://www.extropy.org/principles.htm.
Newman, W. R. (2004), Promethean ambitions: alchemy and the quest to perfect nature.
Chicago: University of Chicago Press.
Nietzsche, F. W. (1908), Also sprach Zarathustra: ein Buch fèur alle und keinen. Leipzig:
Insel-Verlag.
Office, U. S. G. P. (1949), "Trials of War Criminals before the Nuremberg Military Tribunals
under Control Council Law No. 10 ", 2:181-182.
Orwell, G. (1949), Nineteen eighty-four, a novel. New York: Harcourt.
Parens, E. (1998), Enhancing human traits: ethical and social implications, Hastings Center
studies in ethics. Washington, D.C.: Georgetown University Press.
Parfit, D. (1984), Reasons and Persons. Oxford: Clarendon Press.
Pence, G. E. (1998), Who's afraid of human cloning? Lanham: Rowman & Littlefield.
Pico della Mirandola, G. (1956), Oration on the dignity of man. Chicago: Gateway Editions.
Posner, R. (2004), Catastrophe. Oxford: Oxford University Press.
Rees, M. (2003), Our Final Hour: A Scientist's Warning: How Terror, Error, and Environmental
Disaster Threaten Humankind's Future in This Century - On Earth and Beyond: Basic Books.
Regis, E. (1990), Great mambo chicken and the transhuman condition: science slightly over the
edge. Reading, Mass.: Addison-Wesley.
——— (1994), "Meet the Extropians ", Wired 2 (10).
Russell, B. (1924), Icarus; or The future of science. London: K. Paul, Trench, Trubner & Co., ltd.
Savulescu, J. (2001), "Procreative Beneficence: Why We Should Select the Best Children ",
23 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
Bioethics 15 (5-6):413-426.
Shelley, M. W. (1818), Frankenstein; or, The modern Prometheus. London,: Printed for
Lackington, Hughes, Harding, Mavor, & Jones.
Singer, P. (2003), "Shopping at the Genetic Supermarket ", in SY Song, YM Koo and DRJ.
Macer (eds.), Bioethics in Asia in the 21st Century: Eubios Ethics Institute, 143-156.
Stock, G. (2002), Redesigning Humans: Our Inevitable Genetic Future: Houghton Mifflin
Company.
Teilhard de Chardin, P. (1964), The future of man. New York: Harper & Row.
Tipler, F. (1994), The Physics of Immortality. New York: Doubleday.
Turing, A. (1950), "Computing machinery and intelligence ", Mind 59:433-460.
Ulam, S. (1958), "John von Neumann 1903-1957 ", Bulletin of the American Mathematical
Society (May).
Vinge, V. (1993), "The Coming Technological Singularity ", Whole Earth Review Winter issue.
Vita-More, N. Transhumanist Arts Statement 2002. http://www.transhumanist.biz/transart.htm.
Walker, M. (2002), "Prolegomena to Any Future Philosophy ", Journal of Evolution and
Technology 10.
World_Medical_Organization (1996), "Declaration of Helsinki ", British Medical Journal 313
(7070):1448-1449.
WTA The Transhumanist Declaration 2002.
http://transhumanism.org/index.php/WTA/declaration/.
Yudkowsky, E. Collective Volition 2004. http://www.singinst.org/friendly/collective-volition.html.
A History of Transhumanist Thought
Nick Bostrom
Facoltà di Filosofia, Università di Oxford
www.nickbostrom.com
(2005)
Traduzione a cura di David De Biasi
24 / 25
Una storia del pensiero transumanista, di Nick Bostrom
25 / 25