Anello Storico di Campogrosso - Vicenza (Veneto)

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Anello Storico di Campogrosso - Vicenza (Veneto)
Anello Storico di Campogrosso - Vicenza (Veneto)
Web: www.magicoveneto.it
Come arrivare - Autostrade:
Percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia e
uscire ad Alte-Montecchio Maggiore.
Come arrivare - Viabilità ordinaria:
Dal casello autostradale di Alte-Montecchio
immettersi nella SP246 in
direzione Valdagno/Recoaro Terme.
Superato il centro di Recoaro Terme
proseguire sulla SP99 (solitamente chiusa in
inverno negli ultimi 3 km) salendo verso
Merendaore e quindi Campogrosso.
Foto di Gianni Pasquale /
www.magicoveneto.it, Anello
Storico di Campogrosso nelle
Piccole Dolomiti Vicentine
Foto di Gianni Pasquale /
www.magicoveneto.it, La
Madonnina in pietra che segna
l'inizio di questo sentiero di valore
storico e naturalistico
Percorribilità con passeggino:
Eventuali punti di sosta:
No
No
Presenza aree pic-nic:
No
Presenza servizi igienici lungo il
percorso:
Presso il Rifugio Campogrosso, punto di
partenza e di arrivo dell'itinerario, sono
disponibili bagni accessibili anche ai disabili.
Per disabili:
Presenza fasciatoio:
Specie osservabili:
La presenza di aree alberate e di speroni
rocciosi adatti alla nidificazione, di ampi
pianori utilizzabili come territori di caccia,
nonché di un valico (il Passo di
Campogrosso) importante durante le
migrazioni, fa sì che questo settore delle
Piccole Dolomiti Vicentine sia frequentato da
diverse specie di rapaci. Alcune vi si
riproducono (aquila reale, poiana, falco
pellegrino, gheppio, nibbio bruno, astore,
sparviere). Altre invece transitano nella
zona soprattutto o esclusivamente durante le
migrazioni come il falco pecchiaiolo (anche
nidificante), l’albanella reale e, con minor
frequenza, il falco cuculo, il nibbio reale, il
biancone e il lodolaio.
Presenza luoghi di ristoro lungo il
percorso:
Rifugio Campogrosso: Campogrosso – 36076
Recoaro Terme (VI). Tel.: 0445.75030 e
0445.1920468. Aperto tutto l’anno (chiuso solo
nei giorni di Natale e Pasqua). Servizi
accessibili ai disabili. Previste porzioni ridotte
per i bambini.
E-mail: [email protected] .
Sito web: www.rifugiocampogrosso.it .
Menu per bambini:
Seggioloni:
No
Bagno con
fasciatoio:
No
Sì
No
Da non perdere:
Le passeggiate e le ciaspolate al chiaro di luna.
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centri visita, musei ecc.:
Sì
Centro Polifunzionale “Gino Soldà”:
Campogrosso (di fronte al Rifugio
Campogrosso) – 36076 Recoaro Terme (VI).
Prese
La piana di Campogrosso è nota per regalare
uno spettacolo particolarmente suggestivo nelle
nottate di luna piena. In tali occasioni frotte di
turisti raggiungono questa località e quindi per
chi volesse fermarsi a pernottare è consigliabile
organizzarsi per tempo.
Tel.: 0445.75030. La struttura ospita mostre,
esposizioni ed eventi culturali, specialmente
durante l’estate.
Museo della “Vita del soldato nella Grande
Guerra”: Via Roma, 17/b – 36076 Recoaro
Terme (VI). Per la visita telefonare al numero
0445.793380.
Periodo consigliato per la visita:
Da maggio a ottobre.
Foto di Gianni Pasquale /
www.magicoveneto.it, Uno dei cippi di
confine posti nel 1751 tra Impero
Austro-Ungarico e Serenissima
Repubblica di Venezia che si possono
osservare lungo l'Anello Storico, sul
crinale tra Veneto e Trentino-Alto Adige
Foto di Gianni Pasquale /
www.magicoveneto.it, Postazione
difensiva presente lungo il sentiero
Partenza: Rifugio Campogrosso (1.460 m di altitudine) nel Comune di Recoaro Terme.
Arrivo: Il percorso è ad anello e quindi il luogo di partenza e di
Lunghezza itinerario: 3
arrivo coincidono.
km circa.
Descrizione itinerario:
Nelle Piccole Dolomiti, tra il Gruppo della Carega e la Catena del Sengio Alto (con i monti
Sisilla, Cima delle Ofre, Baffelan, Tre Apostoli e Cornetto), si estende la piana di
Campogrosso, situata a ridosso dei luoghi che durante la Prima Guerra Mondiale furono
teatro di aspre battaglie. Nell’estate del 1916, a difesa del confine con l’Impero
Austro-Ungarico (posizionato allora dove attualmente si incontrano Veneto e Trentino-Alto
Adige), l’Esercito Italiano e numerosi civili costruirono delle opere difensive (bunker, trincee,
gallerie) divenute oggi un museo all’aperto grazie agli interventi di recupero dell’Associazione
Nazionale Alpini di Valdagno. Le fortificazioni e i manufatti bellici si possono visitare
seguendo un percorso che si snoda lungo prati e pascoli, in un contesto di notevole valore
storico, paesaggistico e naturalistico. Questo itinerario offre infatti la possibilità di ammirare
bellissime fioriture (genziane, crochi, primule), alcune essenze vegetali tipicamente alpine
(rododendri, pini mughi, ginepri) e un’avifauna molto interessante. Il sentiero, segnalato da
cartelli e paletti gialli, è piuttosto semplice (si consiglia comunque di indossare gli
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scarponcini), ma è inadatto a passeggini e carrozzine. Dal Rifugio Campogrosso si
percorrono sulla strada principale circa 250 metri verso ovest (in direzione Vallarsa,
Trentino-AltoAdige) finché, seguendo le indicazioni per l’Anello Storico, si imbocca un
sentiero che si dirama sulla sinistra. Il tracciato prosegue superando una Madonnina in
pietra, già visibile dalla strada principale, con l’iscrizione “Ch’el Signor fermi la uere…” (uere
= guerra), punto di inizio dell’itinerario storico. Qualche decina di metri più avanti si devia
verso il bunker numero 1, con annessa piazzola di artiglieria. Si arriva quindi ai piedi di un
massiccio roccioso, sul quale si sale mediante una scalinata ricavata nella montagna, fino a
raggiungere il crinale. Qui, lungo la linea di difesa realizzata nel 1916, sono presenti ripari
scavati nella roccia, postazioni per artiglieria e punti di osservazione oltre ai cippi posti nel
1751 per stabilire il confine tra la Serenissima Repubblica di Venezia e l’Impero
Austro-Ungarico. Mantenendosi in cresta si prosegue fino al bunker 2, quindi si curva a
sinistra e dirigendosi verso est si giunge al bunker 3, nelle cui vicinanze si trovano trincee e
altre piazzole difensive. Poco oltre è possibile accorciare il tragitto piegando verso il
sottostante Rifugio Schio e da lì fare ritorno al punto di partenza. Per completare l’Anello
Storico occorre invece proseguire lungo il sentiero che aggira Cima Postal (1.529 m di
altitudine) e conduce nei pressi di un’antica teleferica. Da qui si percorre l’ultimo tratto,
scendendo al Rifugio Campogrosso.
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