201. “Il Codice della Bibbia”

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201. “Il Codice della Bibbia”
Progetto RaPHAEL (www.raphaelproject.com) - Incontro nº 201 del 22/06/2005 - Colore Verde menta
201. “Il Codice della Bibbia”
Ogni libro di carattere esoterico ed iniziatico (e di certo la Bibbia è tra questi) presenta molteplici letture differenti a seconda di chi lo legge e
di che codice utilizza per leggerlo, recentemente alcuni studiosi hanno rintracciato delle sequenze criptate nella Bibbia la cui storia può essere
interessante da conoscere, semplicemente perchè amplia la visione orizzontale e canonica dell’esegesi dei testi sacri.
E’ vero che la storia di questi codici presenta delle ambiguità che lasciano spazio alle critiche degli scettici, ma nel nostro percorso vogliamo
soprattutto prendere spunto da questa vicenda per andare oltre e comprendere che esistono sì dei codici “nascosti” nei libri sacri, ma che in
effetti i più interessanti sono quelli di natura interdimensionale, in grado di collegarci alle dimensioni superiori per via telepatica verticale.
Ad ogni modo adesso ripercorriamo insieme la storia attuale del “Codice della Bibbia”.
Nel 1994 i matematici israeliani Doron Witztum, Eliyahu Rips e Yoav Rosenberg pubblicano sulla rivista scientifica Statistical Science (1994,
vol.9, n.3, 429-438) un articolo dal titolo “Equidistant Letter Sequences in the Book of Genesis”, in cui affermano di aver trovato moltissime
corrispondenze cercando nella Bibbia i nomi e le date di nascita e di morte di 66 rabbini famosi della storia di Israele. Tali corrispondenze
emergevano tramite un’accurata ricerca computerizzata di “sequenze equidistanti di lettere” (ELS in inglese) nei primi cinque libri dell’Antico
Testamento (il Pentateuco - che gli ebrei definiscono Torah ) e non si avevano gli stessi risultati ripetendo l’esperimento su altri libri, quali
ad es. il Talmud (altro libro sacro ebraico); a conferma della particolarità della scoperta lo studioso dott. Satinover riferisce che la probabilità
matematica di ritrovare codificati i nomi di 66 saggi ebrei associati alle loro date di nascita o di morte è inferiore ad 1 a 2,5 miliardi.
Dalla pagina web www.benmelech.org/bibbia/bibbia-codici-torah.htm:
“Il professor Harold Gans, matematico e autore di più di 180 saggi tecnici, è stato un autorevole ricercatore al Pentagono. Quando è venuto a
conoscenza di questi fatti era scettico, e dichiarava "ridicole" le affermazioni fatte. Però, avendo a disposizione dei computer, nel 1989 creò un
programma per verificare le affermazioni di Witztum, Rosenberg e Rips. Durante 19 giorni e notti il programma esaminò il testo della Genesi
(78.064 caratteri). Alla fine Gans concluse che i codici ELS sono effettivamente presenti nella Bibbia – e che è impossibile che vi siano apparsi
per caso o per disegno umano. In seguito continuò le ricerche e scoperse che oltre ai nomi e alle date dei saggi, erano codificate anche le
città dove ognuno dei 66 rabbini era nato.”
L’intera vicenda balza, in effetti, alle cronache mondiali solo quando, nel 1997, il giornalista americano Michael Drosnin pubblica The Bible
Code (in Italia: “Codice Genesi”), venduto in oltre cinque milioni di copie in tutto il mondo. Michael Drosnin afferma di aver approfondito la
ricerca dei matematici israeliani e di avere trovato ELS in ebraico relative all’assassinio del premier israeliano Rabin, all’assassinio del
Presidente americano John Fitzgerald Kennedy, all’invenzione della lampadina da parte di Thomas Edison, alla morte in un incidente
automobilistico della principessa del Galles, Lady Diana. Il giornalista americano assicura che le probabilità che queste ELS si trovino nella
Bibbia per caso sono inferiori a una su dieci milioni.
Secondo noi la questione non è - come taluni hanno affermato - se sia veramente possibile che gli ispirati autori dei Sacri Testi (che si ritiene
siano sacerdoti ebrei vissuti tra il X e l’VIII sec. a.C.) abbiano potuto codificare nel testo della Torah nomi di persone e avvenimenti storici a loro
ben posteriori; se questi codici ci sono - e così parrebbe - risultano essere “semplicemente” il frutto di eventi sincronici (partendo dal
presupposto esoterico che l’intero Universo sia regolato in modo sincronico-verticale e non causalistico-orizzontale ved. studi di Jung in
merito ed anche il libro “Malattia e Destino” di Dethlefsen - Dahlke - Ed. Mediterranee).
La questione è la stessa che ci permette di spiegare l’esattezza della dottrina astrologica quando è elaborata da seri professionisti: chi nasce
nel segno del Leone, ad esempio, ha delle caratteristiche specifiche non tanto perché è irradiato dalla costellazione leonina, quanto piuttosto
per il fenomeno inverso: nasce sincronicamente in quella fase dell’orologio zodiacale poiché ha le caratteristiche che le corrispondono.
Nella Bibbia le sequenze profetiche sarebbero presenti non perché studiate ad arte, quanto piuttosto perché il testo biblico è nato con una
valenza sacra e trans-temporale che ha permesso di codificare nella sua stesura - in maniera sincronica - la citazione di eventi e personaggi di
rilevanza internazionale verificabili dalle generazioni future.
Ancora una volta ciò che ci colpisce è la straordinarietà delle interrelazioni esistenti nel Cosmo che trascendono lo spazio e il tempo e che si
presentano in modo mirabile su tutti i piani della Creazione; purtroppo chi resta aggrappato ad una eccessiva razionalità e ad un arido
pragmatismo resta cieco a questa meraviglia!
Per approfondire: www.benmelech.org/bibbia/bibbia-codici-torah.htm - www.edicolaweb.net/atlan08a.htm