Cari colleghi, ho lasciato passare alcuni giorni prima di

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Cari colleghi, ho lasciato passare alcuni giorni prima di
M.llo. Zeqireja Paolo
G.P.G AXITEA
E-mail – [email protected]
Oggetto: Avete rotto i C…….i.
Cari colleghi, ho lasciato passare alcuni giorni prima di indirizzarvi questa mia lettera, anche per
superare il mio stato d’animo di grande avvilimento e di profonda “incazzatura” per quanto mi era
accaduto, tanto che ho pensato di non esternare questi miei sentimenti, ma poi ho concluso che in
questo momento di estrema difficoltà lavorativa ed economica e di poche prospettive per noi e le
nostre famiglie, fosse utile per tutti conoscere in quale modo questo mondo cosiddetto
“imprenditoriale” tratta i suoi lavoratori, approfittando di questo momento di insicurezza.
Quindi, come ho detto prima, ho deciso di condividere con voi la mia esperienza.
Ci conosciamo tutti, ma vi rammento che sono in servizio presso Axitea da 30 anni ed attualmente
mi trovo in Cassa Integrazione.
La settimana scorsa sono stato contattato telefonicamente( io e tanti altri colleghi axitea) dalla
società Italpol che ha chiesto di potermi incontrare nei suoi uffici per un colloquio di lavoro, non
fornendomi nessuna altra indicazione ed in più chiedendomi di preparare un curriculum.
Non ravvisando in questo nessun comportamento scorretto nei confronti della ditta per cui lavoro ed
avendo sempre la libertà di poter valutare soluzioni migliorative per la condizione attuale, mi sono
recato all’incontro con Italpol.
Arrivato nei loro uffici mi è stato presentato, da una impiegata, un modulo di richiesta di assunzione
da riempire prima dell’incontro e la consegna dei titoli, perché fossero fotocopiati, evidentemente
per trattenere copie che assieme al curriculum avrebbero completato la pratica per l’eventuale o
forse certa assunzione.
L’incontro, con il rappresentante di Italpol, in presenza di due graduati un ufficiale ed un
maresciallo, non era certo nato con buoni auspici, avendo rifiutato la compilazione del modulo e la
consegna dei titoli e si è concluso allo stesso modo, lasciandomi la convinzione che,
indipendentemente dall’esperienza del lavoratore, la sola intenzione fosse quella di:
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Individuare personale esperto da assumere subito
Azzerare con un sol colpo Scatti, Gradi, e tutto quanto vi è nella busta paga di un lavoratore
che in anni ha conseguito facendo esperienza a rischio della propria pelle e che oggi italpol
cerca di acquisire a due soldi.
Approfittare della situazione di disagio dei lavoratori, in cassa integrazione, per offrire un
contratto limitato ad un anno e godere di tutti i benefici di legge che a loro (e solo a loro )
vengono riconosciuti.
Come non si può non uscire amareggiati ed “incazzati” da questo tipo di incontro, per come si viene
trattati e per come possa sembrare facile “arruolare” lavoratori in difficoltà.
E’ sicuramente nel diritto del lavoratore cercare soluzioni migliorative, specialmente in questa
situazione, ma pur accettando che sia una ditta a cercare il lavoratore, giustamente per sondare il
mercato delle risorse, comunque egli deve essere messo in condizioni di valutare l’offerta tramite
una serie di informazioni al riguardo. Solo se in possesso di queste informazione il lavoratore può
valutare la validità dell’offerta, per sé e la sua famiglia.
Non è accettabile che una ditta chiami un lavoratore e gli chieda quello che mi sono sentito chiedere
dalla Italpol: compilare una richiesta di assunzione e consegnare i titoli, dei quali è “titolare” la
società per la quale lavoro!
Non è forse questa la strada per arrivare ad una altra richiesta, quella di rescissione unilaterale del
contratto di lavoro da parte del mio datore, l’Axitea? Oppure devo pensare che l’Axitea sia
perfettamente a conoscenza di questo “sondaggio” dell’Italpol, anzi lo abbia organizzato, d’altronde
qualcuno ha fornito a quest’ultima i nominativi delle persone da contattare e il loro recapito
telefonico!
E questa lista di nomi con quale criterio è stata compilata.
Dove erano i nostri sindacalisti? Già si sa che sono salvi? e quei colleghi che non hanno fatto cassa
integrazione salvi anche questi?
Ma quale gioco sta “giocando” sulla pelle dei suoi lavoratori la nostra ditta? Il titolo è: vediamo se
se ne vanno senza rompere i c….i! Magari possono essere licenziati per comportamento aziendale
scorretto o illegale.
Non sarebbe stato meglio comunicare ai dipendenti interessati che sarebbe avvenuto questo contatto
“preliminare” con Italpol, alla luce del sole, non nell’oscurità informativa alla quale l’Axitea ci ha
condannati! Ogni lavoratore avrebbe valutato se partecipare o meno a questo incontro, preparato a
valutare una possibile offerta, non a sentirsi buttato via allo sbando!
E per ultimo voglio parlare del comportamento del Sindacato, al quale non sono iscritto, solo per
sottolineare che, da parte di chi ha il dovere di tutelare i lavoratori e di adoperarsi per migliorare le
condizioni di lavoro, è stata persa una ulteriore occasione per ricordare a tutti il suo ruolo.
Anche in questo caso il Sindacato affianca la società Axitea in un comportamento vergognoso e
direi infame verso i lavoratori, in crisi assieme alle loro famiglie per l’assoluta mancanza di
prospettive future, per aver consentito che a causa del bisogno questi possano esser esposti a forme
di ricatto morale, ai quali è anche difficile opporsi per necessità inderogabili.
Per questo non ho voluto far passare in silenzio la mia esperienza e sono venuto a comunicarvela,
perché assieme possa essere fatto ancora qualcosa per risolvere la nostra situazione in maniera
definitiva e soddisfacente per tutti.
Cordialmente vi saluto augurando a voi tutti in bocca al lupo.
Roma 14/02/2015.
Paolo Zeqireja