Maggio - associazione vecchia alassio
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Maggio - associazione vecchia alassio
ANNO XLVI - N. 5 Giovedì 18 Maggio 2006 € 1,50 Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L.27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB IMPERIA Eccovi Alassio che innamora il sole. (A. Graf) Mensile di attualità, vita cittadina e tradizione dell'Associazione «VECCHIA ALASSIO». Membro effettivo della Consulta Ligure. O.d.V-O.N.L.U.S. Apertura sede: Lunedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato dalle 18 alle 19. Socio Aderente € 17,50 - Socio Aderente Sostenitore oltre € 20,00 - Socio Effettivo € 20,50 - Socio estero € 22,00 ABBONAMENTI - INSERZIONI: Conto Corrente Postale N. 10530186 - A.V.A. Via XX Settembre, 7 - 17021 ALASSIO - Tel. e Fax 0182 64.39.37 - E-mail: [email protected] L’augurio dell’A.V.A. Il 28 e 29 maggio p.v. si svolgeranno le elezioni per il rinnovo dell’Amministrazione Comunale, l’AVA. Per suo Statuto non parteggia per alcun schieramento lasciando ai propri Soci la più ampia libertà di espressione. Il C.D. è formato da persone di varia estrazione Sociale e perseguisce un solo e unico scopo, (senza legami di partiti e schieramenti) il bene di Alassio. Ci auguriamo che amministratori ed oppositori governino la nostra città spogliandosi delle ideologie e degli interessi di parte. Vari punti desideriamo che vengano considerati e che abbiamo trattato ampiamente sull’Alassino: - Mantenimento e potenziamento della R.S.A. e dei servizi Sanitari operanti all’Ospedale Paccini - Beni e lasciti dell’Ospedale: Ferma opposizione alla vendita se non dietro ad una ben ponderata valutazione su come e dove vengono utilizzati i fondi - Parcheggi: costruzione di parcheggi a rotazione. - Spostamento ferrovia: stazione ferroviaria ad Alassiosenza danneggiare le abitazioni. - Alberghi: contrastare con tutti i mezzi legali la loro trasformazione in abitazioni. - Incentivare la costruzione di abitazioni a prezzi equi perché la città non si spopoli ed evitare nel possibile la trasformazione in mini-appartamenti che alimentano solo la speculazione. - Evitare lo snaturamento del fronte collinare, così caratteristico, con la trasformazione delle ville Inglesi ed altre in anonimi condomini. Oppure grandi costruzioni - Salvaguardia della Torre di Vegliasco e S. Croce. - Salvaguardia delle mulattiere, sentieri e del verde. Ancora molto sarebbero gli argomenti da trattare, ma noi non vogliamo proporre un cartello elettorale, chiediamo solo in parte quello che molti cittadini ci raccomandano di evidenziare. Chiunque vinca tenga presente sempre il bene incondizionato di questa nostra meravigliosa città. L’A.V.A. rappresentando la voce dei comuni cittadini, vigilerà perché le promesse vengano mantenute e collaborerà a tutte le buone iniziative che verranno proposte. Floreat Alaxium 25 APRILE Festa della Libertà e Giorno della memoria Con la presenza di numerosi cittadini e ospiti, Autorità Civili, Militari e Religiose, rappresentanze e Ufficiali del Comune, religiosa il sacrificio di coloro che offrirono le loro vite alle dissennate logiche della guerra unendoli tutti in una preghiera La cerimonia religiosa officiata da Mons. A. De Canis. dell’ANPI e della C.R.I. con gonfaloni e bandiere, Alassio ha ricordato con una cerimonia, semplice, toccante e significati- al Padre di salvezza e resurrezione. Presente e partecipe al rito il Sindaco Arch. Marco Melgrati. Assemblea ordinaria A.V.A. 2006 Si è tenuta nella sede di Via XX Settembre, il 27 Aprile u.sc., dinnanzi ad una buona presenza di Soci. Il Presidente Carlo Cavedini ha porto il suo saluto, ha ricordato i Soci defunti e l’ex Sindaco Nino Testa e i militari italiani di Nassiriya, poi ha tracciato brevemente, ma con chiarezza, la vita annuale dell’Associazione, attraverso l’attività del C.D., del Giornale, delle varie manifestazioni culturali e sociali, fra cui la visita a Genova e la consegna del «Cuore dell’A.V.A.» al Card. Tarcisio Bertone, la nomina del nostro Socio, Rag. Gianni Braida come Revisore dei Conti della Consulta Ligure. Ha parlato delle varie «tavole rotonde» indette dall’A.V.A. su problemi specifici (turismo, sentieri collinari, antincendio ecc.) per le quali ha ringraziato per la collaborazione prestata tutte le Associazioni cittadine; ha invitato i Soci e i simpatizzanti alla serata «Alassio fra Musica e poesia» che si terrà nel Salone parrocchiale il 23 Maggio p.v. e al pranzo sociale al Ristorante Castello dell’11 Giugno prossimo. Buona la situazione economica; zelante il gruppo dei collaboratori per la promozione, la composizione e la spedizione del nostro mensile. Tutto è stato approvato, senza alcuna eccezione, all’unanimità. Più accesa la seconda parte con i suggerimenti dei Soci che hanno invitato l’A.V.A. a restare all’erta e a pungolare costantemente le Autorità: troppi spazi pubblici sono irriverentemente occupati da privati esercenti a danno della viabilità e dell’ordine (piazzette, strade, lungoma- re, passeggiate, come ultimamente in Piazzetta Beniscelli, un vero scandalo...). Troppi extracomunitari vendono bellamente la loro merce con bivacchi stradali fastidiosi e ingombranti. È giusto che possano vivere, ma con regolari autorizzazioni e quindi si auspica un costante e più accurato controllo (dalla... stazione sino al mare); troppi questuanti e persino con cani... di sesso diverso che sporcano impunemente i marciapiedi, le aiuole dei giardini di Piazza della Stazione e non danno uno spettacolo edificante in ogni senso! Qualche perplessità è nata per le due Piazze rimesse a nuovo o in via di sistemazione. Si denuncia fortemente il pericolo che incombe su tutto l’arco collinare che sta per essere distrutto e coperto da cervellotiche concessioni edilizie spropositate e si teme per l’eccessiva trasformazione di appartamenti in mini-alloggi, mentre molti giovani alassini sono costretti a cercare alloggio nelle vallate albenganesi. Le Socie, Sign. Maggi Rabolli e Sign. Patti chiedono un maggior controllo sulle caratteristiche urbane storiche e marinare della città che sta velocemente perdendo la sua fisionomia ed il suo fascino (vicoli, pavimentazioni, ostacoli per i pedoni, rifacimenti vari). Insomma, una serata proficua ed un ringraziamento generale per l’attività impegnata e costante dell’A.V.A. a cui va il plauso di tutti i Soci presenti. Non poteva mancare, come al solito, un «generoso» rinfresco, prima della «buona notte». Orazione Ufficiale dell’Avv. C. Bottelli Presidente A.N.P.I. va il 61° Anniversario della Liberazione. La manifestazione, svoltasi, come da programma ai giardini di fronte al Palazzo Al termine della funzione religiosa hanno avuto inizio le celebrazioni Civili con l’esecuzione da parte del Coro e dell’Orche- I Corpi Santi protettori di Alassio Dal 5 al 7 maggio Alassio ha ricordato e in parte rivissuto quei momenti del 1624 in cui le reliquie dei Santi Martiri cagliaritani sbarcarono sulla nostra spiaggia e con profonda devozione furono trasportate nella chiesa parrocchiale per essere venerate dai fedeli. Le manifestazioni hanno avuto il culmine nella solenne processione del 7 maggio, che ha rievocato, nella suggestione dell’ora serale, il percorso dal mare alla chiesa. (continua a pagina 4) Inaugurazione nuova piazza Partigiani Il dott. D. La Corte giornalista e scrittore. Comunale ha avuto il suo inizio con la celebrazione della S. Messa officiata da Mons. Angelo De Canis che, nell’omelia, ha ricordato in chiave prettamente stra dell’Istituto di 1° grado “M. M. Ollandini” di Alassio di due brani musicali di circostanza (continua a pagina 4) Taglio del nastro, lunedì pomeriggio ad Alassio, e inaugurazione: ufficiale della nuova piazza Partigiani, Di fronte a una folla attenta che ha gremito la piazza, dopo le presentazioni di Rinaldo Agostini, l’alzabandiera e la benedizione, ha preso la parola il primo cittadino Marco Melgrati. Accanto a lui, per il ta(continua a pagina 7) ELEZIONI Liste a pagina 2 Martedì 23 Maggio 2006 - ore 21 MOSTRE Salone Parrocchiale S. Ambrogio (g.c.) Sala Carletti XVI EDIZIONE DELLA SERATA CULTURALE dal 16 al 30 maggio 2006 espone Alassio fra Musica e Poesia INGRESSO LIBERO Umberto Zullo ••• dal 1° al 15 giugno 2006 espone Luigi Sangiovanni Pranzo Sociale Domenica 11 giugno 2006 ore 12,30 Ristorante Castè - Alassio Prenotarsi entro il 9 giugno presso l’A.V.A. Angolo di Daniele La Corte Acrobazie elettorali La par condicio ci costringe ad usare il bilancino. Count down per le amministrative ormai scattato e “Angolo” a rischio, per evitare accuse di qualunquismo, così da costringerci a inevitabili acrobazie per giungere a dire: le squadre sono in campo, vinca il migliore. Qui, però, non è solo questione di migliori, ma di numeri. Le elezioni sono così, vince, in ogni caso chi ha più sostenitori. In un discorso, forse prolisso, ma obbligato dal clima elettorale, verrebbe da elencare le cose buone e quelle non delle due parti in tenzone. Oggi occorre essere bipartisan per non favorire o danneggiare né l’uno né l’altro. Tutti, come la politica suggerisce o, ancora meglio, detta, hanno la vittoria in tasca. Un po’ di ottimismo non guasta soprattutto se i programmi sono veri, realizzabili. Ma rimanere sul serioso è difficile anche perché questa campagna elettorale, seppure in sordina, sembra una delle più tese degli ultimi anni. Si gioca tutto sull’ultimo voto e la ricerca spasmodica del suffragio porta spesso a caccia di consensi che si incrociano, anche involontariamente, tra destra, sinistra e centro. Unica speranza è che non accada come a John Fitzgerald Kennedy che nel corso di una campagna elettorale, a capo di una tavolata di supporter entusiasti lesse il telegramma che poche ore prima gli aveva inviato il padre che, non certo per scherzare, gli aveva sottolineato: «Caro figlio, non comprare un solo voto più del necessario. Che io sia dannato se voglio pagare per ottenere una vittoria elettorale schiacciante». E una volta eletto presidente John Kennedy, l’indimenticabile Jack, quando i giornalisti gli chiesero come si sentisse nella veste di presidente degli Stati Uniti d’America, rispose: «Lo stipendio è buono e posso andare a piedi in ufficio». Non crediamo che per conquistare la poltrona di sindaco di Alassio siano stati investiti, almeno in campagna elettorale, molti quattrini. Non abbiamo visto ricchezza di manifesti e neppure di cene luculliane, ma le promesse, quelle sì, a vagoni. Ognuno gioca, secondo i momenti, in attacco piuttosto che in difesa. Ci sono i soliti noti, ma anche tante facce nuove che fanno ben sperare nella possibilità di un cambiamento in consiglio comunale. Non auspichiamo altro all’insegna della democrazia e dell’alternanza, si chiami questa maggioranza piuttosto che opposizione. Non facciamo commenti sui candidati anche se possiamo dire di conoscerli quasi tutti. Sono scesi in campo mettendo il loro volto al servizio dei due schieramenti contrapposti e ciò vuole già dire molto. Non critichiamo perché, evviva la democrazia, possiamo non votarli. Poi, non dimentichiamolo, chiunque poteva decidere di mettersi in gioco per tentare di prendere in mano le redini del paese. Sentiamo tutte le campane, non limitiamoci ad ascoltare soltanto chi ci è più simpatico. Per avere le idee chiare non basta leggere un solo giornale. È insufficiente comprarne solo uno, di destra o di sinistra. Occorre mettere a confronto le idee degli altri per poi averne una tutta per noi. 2 «L'ALASSINO» Giovedì 18 Maggio 2006 partecipazione condivisione confronto trasparenza Lista Civica “La Casa delle Libertà” Melgrati Sindaco Lista Civica “Alassio più Tua” Il programma del Sindaco Premessa Nel presentare se stessi, la coalizione e il proprio programma non credo si possa prescindere da quanto è stato fatto in questi 5 anni di amministrazione, e il programma stesso di “governo” della città non può non essere che la logica continuazione di un percorso già avviato, e che deve essere portato a compimento; e inoltre occorre ricordare che, pur non aumentando il livello di tassazione dei cittadini e i costi dei servizi (asilo nido, mense scolastiche, ici, tassa sulla spazzatura, retta di Poggiofiorito, parcheggi ecc.) sono aumentati i servizi alla persona con Alassio Salute, il centro di terapia iniettiva, l’Asilo del Nonno, il centro sociale per Anziani, pur con una significativa riduzione dei trasferimenti dello Stato. In questi cinque anni sono stati portati a compimento, appaltati o messi in cantiere con già i finanziamenti, privati o pubblici, un numero di opere impressionanti per quantità e qualità. È stato realizzato l’ampliamento del Porto, è stata aperta l’Aurelia Bis con la fontana, è stata realizzata la nuova Pinacoteca Levi, sono state realizzate le passeggiate verso il Porto, e verso Laigueglia sostituendo completamente la ringhiera e l’illuminazione, l’ampliamento del Cimitero, la riqualificazione di Via Neghelli, piazza Araldi-Durante, la riqualificazione di via Garibaldi a Borgo Coscia con il rifacimento di vico e piazzetta del Cantiere e il sagrato dei Cappuccini, l’illuminazione di tutto il fronte mare e degli ingressi della Città sulla via Aurelia lato Albenga e lato Laigueglia, l’asilo di via Gastaldi, il nuovo parcheggio all’uscita dell’Aurelia Bis, quello di via Neghelli e quello della “Piccola” della Stazione, nonché innumerevoli interventi di rifacimento di marciapiedi e di illuminazione, le opere di protezione del litorale e molti altri interventi cosiddetti minori ma non per questo meno importanti. Sono in fase di apertura di cantiere, già appaltati e finanziati, il nuovo parcheggio di Moglio, il centro sportivo di Loreto, la ristrutturazione completa dello stadio Ferrando con sottostante parcheggio, il nuovo Teatro e Sala Congressi, il parcheggio di piazza Stalla, la continuazione del rifacimento dei marciapiedi e illuminazione di Via Dante e corso Europa. Ma soprattutto, e lo dico con orgoglio, abbiamo riconsegnato ai cittadini una Piazza come Piazza Partigiani, completamente rinnovata nell’arredo urbano, libera da automobili e dotata di un parcheggio a rotazione interrato, che diventerà il centro della vita della Città, unica in Liguria, sul mare. Abbiamo messo mano al Grand Hotel, monumento a quaranta anni di inefficienza, incapacità decisionale e di ignavia per le passate amministrazioni, e la sagoma di quello che sarà nuovamente il “Grande Albergo di Alassio” sta emergendo in tutto il suo splendore dai ponteggi; il Grand Hotel sarà dotato di un centro termale di 1800 metri quadrati, il più grande in Europa riservato alla talassoterapia, che contribuirà ad allungare la stagione invernale ad Alassio. Per riassumere, abbiamo fatto, e soprattutto, abbiamo deciso. Fatte queste doverose premesse, passiamo a riassumere il programma “Alassio più Tua” è una lista civica che si riconosce unita nei valori della nostra Costituzione e si pone l’obiettivo della totale restituzione della città ai suoi abitanti attraverso la partecipazione, il confronto civile ed il pieno rispetto della legalità. Questo PROGRAMMA condiviso costituisce lo strumento fondamentale di tale azione. Sia la LISTA, sia il PROGRAMMA, nascono dalla consapevolezza dei profondi guasti arrecati alla nostra Città in questo lungo periodo di Amministrazioni - Avogadro prima, Melgrati poi - che si sono caratterizzate, specialmente negli ultimi anni, per scelte e metodi che critichiamo: clientelismo come sistema di governo; nessun interesse a risolvere i reali problemi di Alassio (turismo, parcheggi, depurazione, acquedotto, case ai residenti, sostegno sociale); spreco di risorse e denaro pubblico; edificazione selvaggia sulla collina; abusivismo tollerato e incentivato; soprattutto interesse personale in tutte le scelte amministrative. Mediante un permanente dialogo con la cittadinanza e nella più completa trasparenza amministrativa presentiamo perciò agli Alassini le nostre PROPOSTE PROGRAMMATICHE 1. GESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO: L’ambiente è la vera ricchezza di Alassio e sulla sua bellezza si è costruita la fama e la fortuna turistica della città. - un uso compatibile dell’intero territorio con particolare riguardo al problema della prima casa per gli Alassini; - la salvaguardia delle spiagge, della costa e della collina, evitando ovunque interventi non finalizzati alla pubblica utilità; - la tutela del mare anche tramite l’adesione al Consorzio per la realizzazione del DEPURATORE di Villanova d’Albenga; - il recupero e la tutela dei siti storici alassini più significativi, i quali rappresentano la nostra tradizione e costituiscono per la città importantissime emergenze paesaggistiche. (Villa Hanbury, Villa Russa ad esempio) L’impegno centrale dell’Amministrazione consisterà nel risolvere i problemi del TURISMO Riteniamo che la componente più importante della nostra offerta sia oggi rappresentata dalla qualità. che passa in primo luogo attraverso la seria tutela dell’ambiente e del territorio, a premessa necessaria per un rilancio del nostro turismo in un’ottica in cui la vivibilità della città diventa un bene comune, inscindibile, sia per i turisti che per gli Alassini. E’ indispensabile tutelare e potenziare il settore alberghiero e recuperare la piena dignità a tutta la galassia della ricettività extralberghiera. Per rilanciare i nostri più importanti comparti economici (ricettivo, spiaggia, pubblici esercizi, commercio ed artigianato) sarà alla base di ogni programma dell’Amministrazione la qualità del prodotto quale unico, possibile strumento per contrastare la sempre più irruente concorrenza internazionale. Saranno impostate politiche di sostegno che vedranno impegnato non solo il Comune, ma -tramite esso- la Provincia, la Regione e lo Stato centrale anche mediante l’impiego di fondi europei. La coerenza e la sintonia delle loro politiche, sarà sicura premessa di successo. 2. GESTIONE DELLE INFRASTRUTTURE: si ritengono assolutamente prioritari gli interventi riguardanti: il potenziamento dei parcheggi pubblici a rotazione, e particolare attenzione alle situazioni di Moglio, Solva e Fenarina, investendo importanti risorse comunali per costruirli; l’adeguamento dell’Acquedotto Comunale iniziando conporre in esercizio le condotte realizzate ormai da anni e rimaste sinora del tutto inutilizzate. Gestione delle Spiagge e del Demanio: le spiagge comunali devono essere gestite secondo le Linee Guida della Regione Liguria. Devono anche rispondere alle richieste di una utenza varia, in gran parte di residenti ai quali garantiremo la gratuità dell’accesso: Un Teatro per Alassio sul serio, non per propaganda: centrale, ottimale, meno costoso. 3. LA POLITICA SOCIALE e LA GESTIONE DEI SERVIZI Priorità sarà riservata al settore giovanile, alla quarta età ed al mondo del disagio, provvedendo a: attuare i principi del DLR sui servizi socio sanitari attivando lo Sportello del Cittadino, non solo punto di ascolto e di monitoraggio dei bisogni, ma anche uno strumento di soluzione dei problemi; aumentare gli investimenti di risorse comunali - soprattutto in conto capitale - per estendere e migliorare i servizi alla persona, oggi limitati ai soli contributi regionali o statali; ar ricoprire ad Alassio un ruolo importante ed adeguato alla nostra realtà sulle scelte di politica sanitaria, che oggi ci vedono isolati e marginali. Per rispondere alle richieste che da tempo i cittadini avanzano, a fronte di un carico fiscale e dei prezzi più elevato rispetto al resto del paese, proponiamo alcune misure concrete: diminuzione dell’ICI sulla prima casa,fino alla sua totale abolizione; gratuità ai residenti per l’ingresso alle spiagge comunali, alle Società giovanili per l’uso degli impianti sportivi, ai bambini ed agli adolescenti per la pratica degli sport prescelti; Sostegno alle famiglie per i canoni di affitto e per l’accesso ai servizi, anche attraverso l’integrazione dei fondi regionali e statali per gli studenti delle Medie e delle Superiori. per il Diritto allo Studio Universitario dei nostri giovani, affinchè a tutti sia facilitato l’accesso all’alta formazione, con strumenti quali il Prestito d’Onore e le Borse di Studio. Riteniamo necessario un aumento delle esenzioni per la mensa ed il trasporto degli alunni dell’obbligo scolastico. Particolare attenzione deve essere dedicata al mondo dei giovani e degli adolescenti: ci impegniamo ad istituire l’Assessorato competente, con la CONSULTA PERMANENTE GIOVANILE come organo consultivo, per proporre scelte quali la Gestione di alcune spiagge comunali quali “Circoli Giovanili” gestiti in modo innovativo, insieme alla realizzazjone di un Centro di Incontro Giovanile. Alla nostra popolazione anziana ed al mondo dei disabili e del disagio dovremo dedicare particolare attenzione ed impegno, curando in particolare le loro famiglie e le esigenze fondamentali: un Centro Anziani adeguato ed efficiente, dove siano possibili le attività ricreative e l’organizzazione di spazi; istituzione di un Centro d’Ascolto che sappia essere di supporto alle famiglie per la soluzione dei problemi; la sistemazione ottimale al problema della Casa Albergo per anziani autosufficienti: oggi “Poggio Fiorito” è minacciato dagli appetiti speculativi! LA CULTURA E LA SOLIDARIETÀ; Alassio ha bisogno di una Rinascita Culturale che apra spazi alle Associazioni, ai Circoli, alle aggregazioni di cittadini che, in ogni realtà, sono il motore e l’anima delle attività culturali più interessanti e coinvolgenti. Le manifestazioni organizzate e sostenute dal Comune dovranno caratterizzarsi per la loro unicità ed il richiamo anche internazionale, per la loro efficacia nel divenire simbolo identificativo di Alassio e momento di attrazione nei confronti di un turismo sempre più esigente. Vogliamo valorizzare le risorse esistenti: non in occasioni sporadiche di pura immagine, ma come motore della vitalità culturale alassina. Pensiamo a Galleria Levi, Chiesa Anglicana, Palalassio, ma anche alla Sala Hanbury che vorremmo ridiventasse il cuore degli incontri e del dibattito delle idee, al TEATRO, alle tante strutture anche private da valorizzare ed utilizzare in sinergia. In “Alassio più Tua” che abbiamo in mente dovrà comunicare i valori di cultura, rispetto delle diversità e di solidarietà che caratterizzano una socità generosa e civile. A quanti condividono questa nostra scelta politica e programmatica e vogliono offrire a Alassio la possibilità di tornare ad essere una Città democratica, colta e civile. Chiediamo di votare per “ALASSIOpiùtua!” e per GIANCARLO GARASSINO Sindaco di Alassio. Per motivi di spazio il programma originale è stato sensibilmente ridotto, la versione integrale sarà disponibile presso l’ufficio elettorale del Comune di Alassio o presso la sede della Coalizione “Casa delle Libertà Melgrati Sindaco” in Via Leonardo da Vinci Lista dei candidati - Candidato Sindaco ing. Gian Carlo Garassino Lista dei candidati - Candidato Sindaco arch. Marco Melgrati Il Programma TURISMO, SPORT E CULTURA Più promozione e meno intrattenimento. Rilancio del marchio “Alassio”, con individuazione di Nuovi Mercati e azione promozionale sugli stessi. Incentivazione per il turismo delle famiglie, e delle iniziative legate ad Alassio Bimbi. Miss Muretto in televisione su un network nazionale; ricerca, attraverso lo sport, i congressi nella nuova struttura Congressuale e altre iniziative, di nicchie di mercato per settimane a tema o “stage” sportivi, durante tutto il corso dell’anno; semplificazione delle procedure di “Sportello Unico” per incentivare gli ampliamenti alberghieri. Potenziamento per il premio letterario “un autore per l’Europa” e “un Editore per l’Europa”; continuazione e sviluppo del premio Alassio Cinema; presenza sempre viva al Salone del Libro di Torino; con il nuovo teatro poi ci sarà la possibilità di svolgere al meglio la stagione teatrale invernale. In ambito sportivo incentivo all’organizzazione di tornei sportivi per ragazzi. Con il centro sportivo di Loreto si andrà incontro alle esigenze del calcio giovanile. Sempre maggiori incentivi per le società sportive. LAVORI PUBBLICI ed EDILIZIA CONVENZIONATA Ultimazione rifacimento di passeggiata Ciccione; pavimentazione del borgo Passo lato mare (pass.ta Baracca) e budello, dal Grand Hotel alla piazza S. Francesco; rifacimento di via Diaz e del tratto di via Roma da via Diaz a via Boselli. Rifacimento marciapiedi in via Marconi, corso Europa con sostituzione illuminazione; continuazione del rifacimento dei marciapiedi e della illuminazione con lanterne artistiche della via Aurelia; ulteriore riqualificazione del Centro Storico, con pavimentazione dei vicoli rimasti; pavimentazione via Milano lato mare e piazzetta a mare dei frati Cappuccini, con collegamento a mare con via Milano (zona Torrione); pavimentazione passeggiata del tratto di pass.ta Cadorna dalla discesa del porto fino all’Hotel Lido, ampliamento e potenziamento strade collinari; continuazione dell’opera di eliminazione della barriere architettoniche; ampliamento dell’asilo di via Neghelli; secondo lotto di ampliamento del Cimitero; monitoraggio e salvaguardia dell’arenile, attraverso dighe soffolte e ripascimenti mirati; potenziamento e ammodernamento delle isole ecologiche, con l’introduzione di compattatori sotterranei; continuazione nel rinnovo dell’arredo urbano (panchine, ringhiere, lampioni, cestini gettacarta cc.); restauro e ampliamento del molo (pontile Bestoso), con una fontana tipo “Ginevra”; una fontana illuminata all’ingresso di Alassio lato Laigueglia e una lato Albenga; sistemazione accesso Aurelia Bis dalla rotonda fino a via Diaz.. Completamento del progetto del Porto Luca Ferrari con la creazione delle “cale” sul nuovo molo di sottoflutto e costruzione di sede per Circolo Nautico, Marina di Alassio e Scuola Vela; creazione di un moli di sottoflutto per il ripascimento della spiaggia di S. Anna. Realizzazione di un autosilo completamente pubblico, con parcheggio gratuito per i residenti nel periodo invernale, in piazza Paccini o nella zona del mercato coperto. Accordo con il Comune di Albenga per l’utilizzo della tubazione dell’Aurelia-bis, e realizzazione del collegamento della stessa con i tubi sotto la galleria dell’Aurelia-bis e la Vasca di Madonna delle Grazie, per una integrazione totale dell’acquedotto perché Alassio non abbia mai più problemi idrici. Individuazione di almeno due o più lotti in variante al P.U.C. da dedicare all’edilizia convenzionata riservata ai residenti, con la formula della cooperativa, per dare risposta alle esigenze dei giovani alla ricerca della prima casa. SOCIALE E VOLONTARIATO Miglioramento delle strutture con particolare attenzione alla popolazione anziana ed ai bambini. Assegnazione di contributi alle fasce sociali più disagiate. Politica di agevolazione tariffaria per i residenti (parcheggi, spiagge, impianti sportivi, spettacoli ecc…); mantenimento sui livelli minimi di legge delle tariffe e tassazioni (ICI, mense scolastiche, asilo nido, campo sole estivo, acquedotto); ristrutturazione completa della Casa di Riposo di Poggiofiorito; incentivi al mondo del Volontariato COGNOME NOME DATA DI NASCITA PROFESSIONE COGNOME NOME BALDUZZI BEGNI BERRINO BIANCHI BOGGIANO BOGLIOLO BRAGHERO CANAVESE CARBONE CARLINI FUI GALLISTRU GIORDANO IEBOLE MOSCA NAPPI QUADRELLI RAGAZZINI ROSSI TESTA MARINA in PIAZZA FERNANDA ved. MUSSO ANGELO GIANNI FRANCO DOMENICO MARCO GIAN LUIGI SYBIL ENRICA in ZUNINO DANILELE CARMELA in TURBIGLIO LUIGI ANGELO detto EBOLI AMEDEO LEONARDO MASSIMILIANO GIOVANNI RICCARDO AGOSTINO Alassio 10.10.1940 Brescia 15.01.1936 Alassio 01.02.1953 Alassio 28.07.1960 Alassio 03.12.1943 Alassio 08.12.1949 Alassio 05.03.1956 Alassio 10.08.1951 Sanremo 15.11.1980 Alassio 27.05.1942 La Spezia 25.02.1955 Usellus 03.02.1959 Ceriale11.04.1956 Alassio 14.06.1966 Alassio 04.07.1964 Molfetta 30.08.1945 Albenga 03.01.1975 Forlì 03.04.1955 Alassio 14.07.1975 Alassio 06.07.1955 Coltivatrice Pensionata Titolare Studio Fotografico Agente pubblicitario Ex Ragioniere capo del Comune Dirigente d’Azienda Responsabile Uff. Studi CSA Ingegnere Studentessa Dottore Commercialista Funzionario comunale Casalinga Impiegato Sistemi e Servizi telefonici Titolare libreria Commerciante Ex Insegnante Albergatore Medico Pediatra Dottore Economia e Commercio Dottore Farmacista AGOSTINI AICARDI CALO’ CAREGLIO BONELLI CASSARINO DE MICHELIS DUZZI GIARDINI GIRALDI INVERNIZZI MAIELLANO MANTELLASSI ODDINO ROCCA SALVO SCHIVO VILLANI VINAI ZAVARONI ZIONI RINALDO GIOVANNI FABRIZIO CORRADO GIUSEPPE ALDO GABRIELE ALDO DOMENICO (MIMMO) ROCCO GIUSEPPE ENRICO DOMENICO (VANNI) PIERO MARCO ERNESTO LUCA ANGELO LORETTA MONICA ETÀ anni 49 anni 53 anni 40 anni 36 anni 78 anni 41 anni 36 anni 77 anni 42 anni 35 anni 48 anni 49 anni 44 anni 68 anni 41 anni 49 anni 29 anni 45 anni 54 anni 40 PROFESSIONE Commercialista - Cons. Usc. Commercialista - V. Sin. Usc. Commercialista - Cons. Usc. Assicuratore Avvocato Assicuratore Geometra Insegnante di musica - Cons. Usc. Assicuratore - Ass. Usc. Consulente finanziario - Cons. Usc. Confesercenti - Cons. Usc. Albergatore - Cons. Usc. Avvocato Artigiano - Pres. Cons. Usc. Interior designer - Cons. Usc. Geometra - Cons. Usc. - Pres. Ass. Bagni Marini Medico Commerciante Medico Pediatra - Ass. Usc. Dott. in Legge - Ass. Usc. A.N. F.I. F.I. A.N. F.I. L.N. A.N. F.I. F.I. F.I. F.I. F.I. Udc L.N. A.N. F.I. Udc F.I. F.I. Udc Giovedì 18 Maggio 2006 Il nostro dialetto: debiti e crediti (a cura di Tommaso Schivo) CAP. 11° - E DA NOI… COME SI CHIAMA? Per continuare il tema generale potremmo fermarci su molti altri termini nati in Francia o in Provenza che sono passati poi facilmente nel nostro dialetto ponentino (come foulard, bleu, giónu, come busciún, scorsa, pegullu, sitrùn, per far solo qualche esempio o come tumata, selleru e safràn). Qualche volta si è anche esagerato per la tendenza e la posa abbastanza sciocca e frequente a franceseggiare ad ogni occasione per puro snobismo o per stolida saccenteria. Di questo abbiamo trattato abbastanza. Ciò che ora interessa maggiormente il nostro dialetto è piuttosto constatare come spesso, molto più spesso di quanto non si creda, un nome, un termine (anche se analogo al corrispondente vocabolo straniero) assuma aspetti molto diversi e lontani fra loro nell’ambito della stessa regione e della stessa provincia. A volte ciò accade persino (non lo crederete) dentro le stesse «mura» di una città o di un paese piccolo come un fazzoletto. Prendiamo, come esempio significativo, un meraviglioso insetto «orante», bello da vedersi nel suo atteggiamento ieratico e sacrale, la mantide religiosa, il cui nome antico greco e latino fu proprio «mantis», cioè indovino. I Francesi la chiamano la «mante religieuse», come noi, e persino in inglese è rimasta «mantis», ma in dialetto ligure... come si chiama? Il grande Maestro, prof Pierleone Massajoli, amico nostro e della nostra terra ponentina, nella sua pregiata Rivista «R ni’ d’àigura» (No 40 del 2003) si è divertito a raccogliere dei dati interessantissimi. Cogliamone alcuni. A Realdo la chiamano «giungimàn Maria», a Briga «avermaria de vigna», poco più in là, a Mentone, «prega Dieu» o anche «santacatarina», nel basso Piemonte «pregadio o pregàndola», a Genova «catainetta», a Triora «catarinetta», a Borgio «cateinetta», nella valle albenganese dell’Arroscia «catainetta zunzimàn»,a Ventimiglia e a Pigna «giacumineta», a Sanremo «giacumina da zerbi», a Pietra Ligure «grilera», a Boves «cavaletta», nell’Alessandrino «gril du Signor», nel Novarese, chissà perché, «santa falsa», più in là, in Istria e nel Triveneto «saltamartin della Madona». E, se volete, andiamo avanti ancora: nel Veronese «siora bestia» e, a volte, «santa polonia», nel Trentino «filomena» e nel Bellunese «maria madalena». Quanti nomi per una sola bestiola e così piccola, anche se è bella a vedersi e il grande prof. Massajoli, proprio per la pessima abitudine che l’insetto femmina ha di divorare avidamente il «suo» maschio subito dopo l’amplesso sessuale, sottolinea che nella scelta stessa del nome si passa «dall’ammirazione estetica all’attribuzione all’animale di un’intercessione verso la divinità e a volte anche alla paura» e con l’arguzia finissima che più di una volta gli abbiamo riconosciuto nei suoi «studi», aggiunge: «Mi stupisco che non sia stata ancora presa a simbolo di qualche movimento femminista!». Abbiamo voluto soffermarci sulla mantide, ma un analogo discorso si potrebbe condurre per numerosi altri casi, per la coccinella, ad esempio (gaineta, babarota dar cu griz, bimbarolo, bestieta du bambin, galinetta de San Pé, anginettu ecc.) o per la lucciola: luseta, masciamisciùn parpalussa, lujerna o luzemetta, carambò, lucambro, massucatta, masseta, lumln, nineta, arbascia. A Genova la chiamano «ceabela», a Mendatica «scurlüsura», «basciaren» a Ormea e addirittura in val d’Arroscia, a due passi da noi, con un nome imprendibile e quasi irripetibile, sentite, sentite... «scelebelarbascia»! Non ho finito: a Laigueglia «gaiona» e se ci troviamo nel mio orto di Tovo San Giacomo bisogna chiamarla «scurlüsua», se no non risponde! Però, cari amici alassini, non dimentichiamo che fra noi (come del resto anche nel Sanremese e a Oneglia) ha un nome dolcissimo e che gioia vederla accendersi e spegnersi in una bella notte d’estate… Lo conoscono tutti, è un nome notissimo. La chiamiamo «bassa bassetta». Perché e da dove venga non so, ma, ditelo anche voi, è proprio un bel nome che ti dà gioia anche solo nel pronunciarlo. Ma, a parte la bassa bassetta, se volessimo indagare soprattutto nel campo degli animali e degli insetti o in quello della botanica (specie nelle piante aromatiche liguri o medicinali o alimentari e spontanee) ci sarebbe da riempire quaderni e quaderni. Ne abbiamo dato solo qualche esempio e lasciamo gli altri a chi volesse... divertirsi a modo suo. Ministoria alassina: Una seduta consiliare del 1891 (a cura di Tommaso Schivo) Cap. 4° - «Chi u nu cianze… u nu tetta» Abbiamo intitolato questo nuovo capitolo con un noto proverbio alassino e di facile apprendimento, proprio perché la richiesta del funzionario ligio al suo dovere e in non floridissime condizioni finanziarie (come vedremo) dovevano far breccia nel munitissimo bunker o nel fortino amministrativo locale. Così l’esperto Segretario comunale batte il ferro caldo del suo interesse sull’incudine comunale, ma cerca e trova altre frecce per il suo arco. E come se dicesse: «Se non pensate a me, pensate almeno all’avvenire della vostra città!». Ecco le sue parole precise: «Dimodoché (ma dove sarà andato a riesumare questa antica congiunzione?) in Alassio l’aumento di personale è necessario (e qui abbiamo una prova, un documento inconfutabile del movimento ambientale e turistico della nostra città), perché richiesto dal fortunato incremento della città in cui, grazie alle felici condizioni climatiche ed alla eccellenza della spiaggia, la colonizzazione forestiera va sempre più aumentando nelle stagioni estive ed invernali. Perciò la Civica Amministrazione deve contribuire, essa pure per la parte che gli spetta, al miglioramento del Paese!». A questo proposito va ricordato che le prime cospicue famiglie inglesi residenti in Alassio (ove fecero costruire ville sontuose) erano giunte da una quindicina di anni, specie dopo la fortunata pubblicazione del romanzo «Il dottor Antonio» di Antonio Ruffini e dopo il completamento della ferrovia (1872) che collegava Londra a Parigi, Lione, Nizza e 3 «L'ALASSINO» Genova. Soprattutto la loro presenza, il loro tenore di vita, l’accoglienza cordiale, ma non smaccata degli Alassini furono determinanti per la nascita e lo sviluppo di un turismo che potremmo definire già di alta qualità. Ma torniamo al Lusardi e al suo sfogo rovente e serrato e insieme riguardoso ed equilibrato: «Da quindici anni lavoro qui con lo stesso stipendio... Non si pretenderà che per il personale secondario dell’Ufficio ne aumenti il numero a mie spese!». In altre parole egli ribadisce (cosa ovvia naturalmente) che non può accollarsi la spesa di nuovo personale, dato l’esiguo ammontare della retribuzione mensile. E così continua: «Non essendo stata mutata, se non in minima misura, egli non può egualmente essere tenuto a variare quella parte del contratto che concerne i pesi, se non in quanto essa continui a mantenersi in una ragionevole proporzione, colla parte retributiva, essendo contrario a giustizia che egli debba spogliarsi affatto di quel poco che gli rimane per accrescere, nell’interesse esclusivo della pubblica Amministrazione, nuovo personale». Dopo tutti questi dati tecnici, il segretario Lusardi (il suo cognome non è certo di origine alassina) che nell’esposto si definisce semplicemente l’esponente, cerca di «toccare» il cuore dei suoi datori di lavoro: «L’esponente ha fatto e continua quanto umanamente è possibile fare. Egli non ha badato a sacrifici, come non ha misurato il lavoro e le difficoltà, operando con amore ed abnegazione; ha lavorato coll’impegno di chi compie un dovere, col desiderio di mostrarsi all’altezza della fiducia in esso riposta, coll’entusiasmo vero di chi mette coscienziosamente l’opera propria al servizio del pubblico». Non esita nel dichiarare che ha «rigenerato» l’Ufficio, «traendolo dal caos in cui l’aveva trovato e con la coscienza di poter francamente affermare che non è mai venuto meno al proprio dovere... ma che non può fare l’impossibile... con la numerosa mole di lavoro». In certi momenti sembra che egli sia portato a piagnucolare, a lesinare qualche soldarello in più, ma non lesina frasi forti, come «imperiosa e imprescindibile necessità... di un bisogno generalmente sentito, di lentezze esiziali al vero e rapido miglioramento del paese» e finisce col dire che «senza l’invocata riforma non sarà mai possibile avere un Ufficio corrispondente per energia operativa alle presenti ed alle future esigenze». E non manca di concludere fermamente che «qualora le responsabilità oltrepassassero i limiti del proprio dovere, non permettendogli la tutela che ognuno deve avere della propria dignità… si vedrebbe suo malgrado costretto a dimettersi» e con un richiamo alla «assennata previdenza e all’amor cittadino dell’Onorevole Consiglio... passa a sottoscriversi». La nota porta la data dell’Aprile 1891, ma non è certo un “pesce d’aprile”. Il Segretario Lusardi faceva sul serio. Vedremo, nel prossimo capitolo, le considerazioni “pubbliche” sulle proposte dello zelante Segretario. CRONACA DI ANDATE: MESE DI MAGGIO 2006 Fratelli d’Italia I quotidiani regionali hanno riportato la notizia che ad Andate l’amministrazione comunale desidera dedicare un tratto di strada che costeggia la ferrovia a Padre Martello, grande figura di insegnante ed educatore scolopio, vissuto per molti anni in città. La cosa mi riempie di gioia perché la figura di Padre Martello è stata importante per l’educazione di tante generazioni di giovani e perché il Padre stesso era appassionato di strade ferrate, per cui, niente di più ben pensato. Senonché. Senonché per fare spazio al nome di Padre Martello dovrà essere cancellato dalla targa stradale il nome di un altro personaggio. Cioè non è che gli dedicano una strada di nuova costruzione. Cambiano semplicemente il nome di un tratto di quella precedente, che era dedicata ad un giovane studente, morto (come si diceva allora) “per la patria” e cioè a Goffredo Mameli. Ora, io dico la verità: io amo l’inno nazionale, anche se le parole, scritte da Mameli sono un po’ retoriche, antiquate, e la musica sembra più adatta ad un “pezzo” per banda che ad un inno nazionale. Ma sia Mameli che Novaro, autore della musica, sono liguri, ed io, pur vivendo ad Andate, sul lago di Como, sono innamorato della Liguria e della Vostra bella Alassio, per cui sono tifoso di quell’inno. E mi dispiace che proprio Mameli venga “spinto più in là” da Padre Martello, che da vivo non lo avrebbe fatto mai, ed anzi avrebbe bacchettato chi ha avuto l’idea, essendo, lui, uomo molto schivo e modesto. E mi spiace anche perché in questi ultimi tempi Mameli è stato già notevolmente maltrattato privatamente e pubblicamente. Il tutto è iniziato quando, in un convegno di un noto movimento politico, è stata distribuita ai convenuti copia del testo scritto dell’inno da cantare. E in quelle copie c’era un errore grossolano che da allora, come un virus, ha invaso l’Italia. Mi riferisco al verso “Stringiamci a coorte” che da allora viene cantato abbastanza comunemente “Stringiamoci a corte”. Ora è chiaro a tutti che il significato è ben diverso. “Stringiamci a coorte” significa: “Mettiamoci in posizione serrata d’attacco come i soldati di una coorte romana” (in cui la “coorte” era una unità di combattimento composta da tre manipoli). Invece “Stringiamoci a corte” significa ahimè, “Stringiamoci alla corte di un signore, che in cambio della nostra adulazione e del nostro servilismo ci offrirà benefici e ricchezze”. Ora finché sbaglia a cantare Totti, lo perdoniamo. Gli lasceremmo cantare anche l’elenco telefonico purché segni ai prossimi mondiali; ma quando sentiamo uomini politici cantare “a corte”, ci viene qualche dubbio su certe atmosfere “cortigiane” del nostro Paese. Ed ora vorrei terminare questa mia lieve corrispondenza con un appello, anzi con un desiderio ideale rivolto con par condicio a tutti i candidati sindaci delle prossime elezioni; a chi è sindaco in essere, a chi spera di esserlo in “fieri”. Il sogno, anzi il desiderio è che Andate abbia un sindaco (che può coincidere con l’attuale o essere un altro, con par condicio) che faccia il sindaco a tempo pieno. Solo quello. Che ad Andate il calzolaio faccia il calzolaio il meccanico faccia il meccanico, il farmacista faccia il farmacista. E che il sindaco faccia il sindaco. A tempo pieno. Forse è già una cosa che succede, ma lo dico anche, con par condicio, a chi si candida “contro”. Meglio dirlo prima; forse sono in ritardo. Non so. Con moltissima par condicio. Andate ne ha bisogno. Credo. Luca Caravella IL REGISTA RIZZO PREMIATO AD AREZZO Il regista alassino Beppe Rizzo ha fatto il bis. Già vincitore lo scorso anno alla rassegna cinematografica d’autore di Arezzo, insieme a Gibba, quest’anno ha ottenuto ancora il primo premio per il cortometraggio. Rizzo, regista e curatore da alcuni anni delle rassegne cinematografiche alassine, ha partecipato con successo alla XXXVII esima Rassegna Nazionale di Cortometraggi svoltasi in Toscana ed organizzata dalla Provincia di Arezzo: «È stata una grande soddisfazione – dice Rizzo – per una settimana ho partecipato in Toscana alla Rassegna-Concorso alla quale avevo partecipato l’anno scorso quando vinsi il giglio fiorentino per “Grock”. Anche quest’anno Gibba mi ha portato fortuna: ho infatti parte- cipato con l’opera: “Gibba nella Cinecittà di cartone” ed è andata benissimo». Va detto che quella di Arezzo è una delle più importanti rassegne del settore, pertanto il successo di Rizzo va considerato davvero notevole e gli elogi che ha avuto sono stati molti: «Ho avuto più complimenti dello scorso anno. Era presente Tonino Valeri, il regista del film “Il mio nome è nessuno”, che ha lavorato per tanti anni con Sergio Leone, che alla fine della proiezione si è alzato dalla sua poltrona per venire a congratularsi». Valeri era anche presente alla premiazione di Rizzo che è stato presentato al pubblico, nella serata finale, dallo stesso presidente della Federazione dei Cineclub d’Italia. Al concorso hanno preso parte 142 opere, 44 delle quali sono state ammesse alla rassegna e solo 10 di queste alla fine sono state premiate. Claudio Almanzi AUTOREVOLEZZA E SERENITÀ Gli insegnanti dell’Istituto scolastico M. M. Ollandini in un articolo, comparso sull’Alassino del 15-04-2006, hanno precisato alcune verità, che come cittadino e come ex docente, condivido, ben consapevole quanto sia gravosa la responsabilità civile, sociale, etica dell’insegnante nell’ambito della collettività e nei riguardi dell’individuo. Comunque mi limito, per ragioni logiche, a qualche breve riflessione, che una frase dell’articolo, di alto valore pedagogico, suscita. Si afferma, riferendosi agli studenti che frequentano l’Istituto, “i ragazzi sono sereni”. Negli anni 70 due adolescenti, che hanno ricevuto l’insegnamento “medio” nella Scuola Statale Alassina, sono stati… sereni. Oggi un figlio di uno dei due, frequentante la scuola del padre, è… sereno. Questa permanente “serenità”, in una fase dell’esistenza umana venata da una sottile inquietudine e toccata da un certo travaglio, sia pure non continuo, deve, necessariamente essere motivata. Ebbene, la motivazione primaria è l’autorevolezza degli insegnanti e dei Presidi dell’Istituto alassino del presente e del passato. L’autorevolezza del docente, che non va confusa con l’autorità che impone né con l’autoritarismo che schiaccia, non si identifica con un dono naturale, bensì con una conquista lentamente progressiva e matura, in cui convergono tante componenti, depositate e stratificate nella mente e nell’animo del docente stesso: sacrifici e sudore; studio e riflessione; aggiornamento culturale e didattico costante ed ausilio di qualche conoscenza sociologica e psicologica, rispetto dell’identità dell’allievo e della sua libertà, nonché riconoscimento che egli è Persona, “id quod est perfectissimum in tota natura”. Ritengo che sia ormai evidente: L’autorevolezza del docente genera la serenità del discente, la quale (sia ben chiaro) prima di essere una condizione dell’animo è una forma mentale, un’acquisizione di serietà, una vittoria, sia pur parziale, sulle cose e sugli eventuali condizionamenti da parte delle stesse. Ancora una nota di completamento al mio pensiero. La serenità dello studente-adolescente non è fine a se stessa, ma la condizione di base perché inizi l’iter della vita. Ad un certo momento della crescita serena avviene, sia pure non per tutti, nella mente del ragazzo o della ragazza un qualcosa di meraviglioso: scoprono che la formazione culturale è “utile”, ma anche “bella”. È ciò che il/la docente vigile e attento/a, cioè “autorevole,” si aspettava. Egli o Lei, in silenzio, cominciano ad approfondire i contenuti culturali e a far cogliere qualche valore storico, ideologico, esistenziale che li caratterizza. L’allievo, così, è “agganciato” e corre sul binario della storia e della vita. Forse diventa più pensoso, ma i suoi occhi sono sempre quelli di un ex ragazzo sereno. L’insegnante ha vinto o, meglio, l’autorevolezza dell’insegnante consegna alla Società un “Cittadino” che possa avere ben chiara la linea di demarcazione fra ciò ch’egli è e ciò non, fra l’autenticità e l’inautenticità, fra l’essere e l’apparire, fra il razionale e l’irrazionale, fra il vero e l’assurdo. Tanto che elabori un ideale di vita che realizzi nella concordia la sfera intellettuale e la sfera emotiva, i pensieri e gli affetti, le esigenze sociali e quelle individuali. Sarà, così, certo che il giovane e la giovane avranno compreso il significato più vero della vita e della verità di sé e degli altri. Alla fine del percorso in due autorevolezza e serenità si guardano alle spalle, senza fanatismi né entusiasmi, sorridono: l’autorevolezza è divenuta serenità; la serenità, col tempo e nel lavoro, si trasformerà in autorevolezza. Gerolamo Bogliolo 4 «L'ALASSINO» Lettere del pubblico La disperazione dei proprietari degli appartamenti del condominio S. Mauro di Corso Dante ad Alassio Abito in un appartamento del condominio da 49 anni, dalla data di fine lavori della sua costruzione, e con me altri proprietari in età senile 81-82-84-93-95 anni. Gli appartamenti sono 20, quasi tutti di due camere, sala, cucina e servizi; durante questi anni abbiamo accettato il disagio di qualche giorno per lavori di ORDINARIA MANUTENZIONE. Il 27 gennaio u.s. senza preavviso (il foglio che specificava l’inizio dei lavori è stato messo nell’ingresso il giorno 28) alle ore 8 un terremoto ha fatto tremare tutto l’immobile, colpi di piccone e il crollo dei muri ci ha terrorizzati, ed è durato fino alle ore 17 senza intervallo; da quella data ogni giorno dalle ore 8 alle ore 17 sono continuati i lavori per demolire un appartamento di 88 metri quadrati e trasformarlo in due minialloggi come specificato nel progetto presentato all’Ufficio Tecnico del Comune di Alassio. Nel disegno si vedono le demolizioni di alcuni pezzi di pareti e nel totale dei metri quadrati hanno incluso la superficie dei due balconi: uno in Corso Dante e l’altro a EST sul cortile. Non è specificata la data di inizio lavori e la durata. Ci siamo trovati un Cantiere Edile al 4° piano; un montacarichi in Corso Dante con in mezzo un bidone cilindrico grande come un deposito d’acqua di un grande albergo, appeso come un impiccato e sporgente sul balcone del 3° piano (quindi il balcone reso inservibile perché pericoloso); se un forte vento dovesse far cadere il detto cilindro le conseguenze sarebbero gravi. Tutto è stato fatto senza chiedere permessi ai condomini, senza il rispetto per la loro età e per i sacrifici, fatti per anni, per acquistare il loro appartamento. La nostra rabbia è dovuta perché si potevano evitare tutti questi disagi, compreso l’ingombro del marciapiede con quel grande montacarichi. Potevano evitarci questa tortura che dura da mesi e non si conosce quando finirà; c’erano due famiglie disposte all’acquisto dell’appartamento che era NUOVO perché era stato abitato solo due mesi nell’estate del 1960. Necessitava solo della sostituzione delle avvolgibili delle finestre che essendo sempre chiuse erano cotte dal sole da 45 anni. Il prezzo richiesto era esagerato perché avevano già presentato all’Ufficio Tecnico il progetto per farne due, e il prezzo di ognuno era quello che sa- Voglio vedere il mare! Inizio Passeggiata CADORNA. Oh si vede la spiaggia e il mare! Non c’è la barriera delle cabine! Che succede? Forse il gestore di quella spiaggia (fronte Hotel Lido) va contro i propri interessi? No, non credo proprio! Di sicuro rende più gradevole la passeggiata sul mare! Bagnini, seguite il suo esempio! Alassio ci guadagnerebbe e, sono certa, anche voi! A.T. rebbe stato per l’alloggio intero. I nostri giovani non riusciranno mai ad acquistare un appartamento in Alassio neanche coi sacrifici, come abbiamo fatto noi. Se si continua a lasciare la libertà a quelli che arrivano ad Alassio per fare grandi affari, perderemo la nostra clientela che andrà nella Costa Azzurra per spendere meno. Per evitare questi abusi, il Comune di Alassio deve stabilire delle regole. L’appartamento da dividere in due mini-alloggi deve superare i metri quadrati 120; fare un controllo sulla superficie dichiarata nel progetto, vedere le condizioni dell’appartamento, l’anzianità del condominio e cosa importante tenere conto dell’età avanzata dei proprietari degli altri appartamenti. Nel progetto deve essere specificato l’inizio dei lavori e la loro durata. L’Ufficio del Comune che dovrà inviare sul posto i suoi tecnici, addebiterà tutte le spese di trasferta al richiedente del cambio d’uso. Questo freno obbligherà le finanziarie, le agenzie e anche i privati a vendere gli appartamenti a chi ha intenzione di tenerli interi (PER ABITAZIONE) e provvedendo solo ad una MANUTENZIONE ORDINARIA. Quanto è accaduto al nostro condominio non DEVE RIPETERSI, i risultati deleteri li abbiamo sperimentati. Gli appartamenti devono essere demoliti quando sono immobili vetusti (non soggetti a vincoli). Alassio non può diventare un cantiere edile in ogni condominio. G.T. Ringraziamento Tramite le pagine del giornale “L’Alassino”, i condomini del palazzo Battistina, via Privata Neghelli, l0, desiderano ringraziare l’Assessore Rapporti con la Cittadinanza, Dr.ssa Loretta Zavaroni, sempre cortesemente attenta alle segnalazioni del Cittadino, e il Gruppo Volontari della Protezione Civile di Alassio, per aver effettuato drastica e competente pulizia nel terreno sito tra il nostro Condominio e la proprietà Comunale di Costa Lupara. Ringraziando, porgiamo cordiali saluti. Seguono firme Giovedì 18 Maggio 2006 riceviamo e pubblichiamo (le lettere anonime non vengono pubblicate) Lettera aperta Egr. Asse. ALL’AMBIENTE Sig. Marco Salvo E p.c. Egr. Sindaco di Alassio Arc. Marco Melgrati Le scrivo al fine di richiamarLe un problema che, da qualche tempo e senza soluzione, riguarda la Via Mameli di Alassio. Lungo il tratto compreso tra i civici numeri 50 e 72, si riscontra, ormai d’abitudine, un considerevole quantitativo d’escrementi di animali domestici, per lo più cani, che imbrattano in modo sensibile anche un’area pregevolmente costeggiata da florida vegetazione arborea. Questo stato dei luoghi, come può facilmente intuirsi, evidenzia mancanza d’igiene e deturpamento urbanistico in una zona che appartiene al centro cittadino ed è passaggio frequente di Alassini e turisti. Come Lei ben sa, infatti, dalla Via Mameli si snoda, tra l’altro, la suggestiva scalinata che, dal “ponte dei profumi”, porta all’Hambury Tennis Club e al Parco San Rocco, due mete note per il loro pregio artistico e naturalistico. Già nel 2003 il Sindaco, su istanza di alcuni residenti della via, aveva riscontrato l’ineccepibilità delle rimostranze addotte e si era impegnato a garantire una corretta pulizia dell’area. In tal senso aveva dichiarato di segnalare il proble- Precisazione ma al più presto, non solo agli operatori della nettezza urbana, ma anche al corpo di polizia municipale, affinché gli agenti si rendessero disponibili nel sanzionare debitamente i padroni che non ponessero attenzione preventiva o rimedio agli atti dei loro animali. Nonostante i buoni propositi, però, la nettezza urbana continua ad espletare una pulizia molto superficiale e, con riguardo all’operato dei vigili, considerando che miglioramenti non ce ne sono stati, parrebbe potersi sostenere che la loro azione non abbia prodotto effetti significativamente dissuasivi dell’inciviltà che i padroni non esitano ad ostentare, assecondando con indifferenza i bisogni delle proprie bestiole. Via Mameli rimane dunque imbrattata e i suoi residenti sono più che mai delusi per la mancata attenzione manifestata nei loro confronti. Da qui il presente tentativo di rivolgere a Lei, gentile Assessore, un ultimo appello per risolvere una questione che, come molte nel nostro Paese, ha la sua causa, prima di tutto, nella pochezza di senso civico dimostrata dalla collettività. Nell’auspicio di riscontrare gli effetti del Suo pronto intervento sul caso, Le porgo distinti saluti. Andrea Sosso Posso? esprimere un elogio all’Amministrazione Comunale per l’apertura della bella piazza “Partigiani”? Mi sembra però che in essa dovrebbe figurare una “Stele” commemorativa con incisi i nomi dei partigiani alassini caduti per la lotta di liberazione; a fianco della quale una lampada votiva perennemente accesa e una corona di alloro in bronzo starebbe bene. Un elogio anche per aver rifatto la lapide al monumento ai Caduti, di fronte al quale si dovrebbe però evitare che si esibiscano nello spiazzo dei giardini saltimbanchi, cani ammaestrati o serpenti o sagre con miss, salami, formaggi, vini e caramelle varie. Un po’ di rispetto al monumento non guasta. Posso sperare che per la stagione si intensifichino gli interventi di polizia contro i giovani Nella foto pubblicata su L’Alassino di Aprile u.sc. riconosco (accanto al Vescovo) Monsignor Secondo Giovanni Battista, zio di mia moglie Secondo Maria, (e non il fratello del Vescovo come erronea- mente scritto) e credo, alla destra della bandiera in alto guardando la foto, me stesso. Grazie per averla pubblicata. Un bel ricordo che non avevo. Mario De Michelis XXV Aprile… (segue dalla prima pagina) inneggianti alla libertà. Ha poi porto un caloroso saluto e ringraziamento ai presenti e in particolare ai giovani il Presidente dell’ANPI, avvocato Claudio Bottelli, che sul glorioso ricordo di quel 25 Aprile 1945, ha esaltato i valori della resistenza tutt’ora attuali e vivi nella nostra Costituzione Repubblicana. Dopo aver invitato i giovani a iscriversi all’ANPI al fine di perpetuare con loro l’ideale di Libertà, conclude il suo intervento ricordando che in questi giorni a Torino si sta celebrando il processo ad un ufficiale delle S. S. accusato di oltre 110 eccidi, pure nel nostro territorio (tra i quali quelli dei Martiri della Foce ad Albenga, dove fu vittima pure il nostro concittadino Giovanni Schivo detto “U BARELLU” e quello terrificante di Vendone nel quale un’intera famiglia fu arsa viva in un casale) auspicando una giusta ed esemplare condanna. Viva emozione e compartecipazione ha suscitato l’interventi del Dott. Daniele La Corte, giornalista e scrittore sulla Resistenza, nonché opinionista del nostro giornale, che con parole semplici ma incisive ha voluto sottolineare, tra l’altro, come in quel triste periodo e per un unico ideale di unità e libertà lottarono, fianco a fianco uomini di tutte le ideologie e di come oggi, a causa di inappropriati rigurgiti eversivi si vorrebbe far ciò dimenticare affermando però, che il tempo non può cancellare la storia. Infine tra la commozione generale e nel ricordo dei nostri martiri: Filippo Airaldi - anni 23; Gianni Battaglino - anni 24; Paolo Ferreri - anni 18; Franco Gazzelli - anni 22; Lorenzo Sollai - anni 20 e Sandro Ferrando - anni 21 si conclude l’orazione ufficiale. Vengono poi premiate le classi delle scuole Medie Statali “M. M. Ollandini” e dell’Istituto Alberghiero di Stato vincitrici delle Borse di Studio assegnate dall’ANPI. Presenti le Signore Presidi dei rispettivi Istituti, Prof.ssa Nattero Lorena e Trifoglio Marinella. Alcuni alunni e insegnanti hanno letto brani tratti dagli elaborati premiati. L’intera manifestazione si chiude con un ordinato corteo in cui vengono deposte le corone ai Monumenti e alle lapidi dei Caduti e dei Deportati. Ancora una volta e sempre “perché non si dimentichi”. I CORPI SANTI (segue dalla prima pagina) centauri fracassoni, i birrafondai che sino a tarda notte disturbano la quiete, e i bazar extracomunitari che infestano piazze e vicoli con merce contraffatta, dai giocattoli alle borsette eccetera?… Posso infine sperare che venga vietata la circolazione ad ogni mezzo nella passeggiata a mare e nel carrugio lungo (chiamato budello dai foresti) in modo che i turisti i possano passeggiare indisturbati e i commercianti lavorare in pace? Eccezion fatta ovvio per i Taxi e la forza pubblica. ...e i clienti diretti agli alberghi. Posso chiedere che vengano recintate le aiole fiorifere di Via Cavour per evitare che vengano calpestate dagli animali a due e a quattro zampe? Silvio Viglietti Ricordi e rimpianti Molte volte mi capita di assentarmi da Alassio solo per pochi giorni e, come torno, trovo tanto cemento in più e tanto verde in meno. Mi prende un nodo alla gola ed attendo la notte perché il buio, nascondendo ciò che rimpiango, mi fa pensare che è stato solo un brutto sogno. Chi è nato ad Alassio non può non avere nostalgia di quelle piazzette dove si giocava a nascondino e dove gli anziani si raccontavano le avventure di mare. Nei “caruggi” diminuiva il profumo della farinata solo quando arrivava primavera e In merito alle lettere inviate alla redazione, con richiesta di pubblicazione, si precisa che devono essere firmate con nome e cognome (leggibile) ed il firmatario deve poter essere identificato. È facoltà dello stesso richiedere l’anonimato in caso di pubblicazione. dagli orti veniva ad ondate il profumo degli agrumi. Forse è un giusto dovere prendere il passo con la modernità che ci obbliga sempre a correre, ma non dovremmo anche perdere la MEMORIA delle cose belle che abbiamo visto e vissuto. Chissà se è utopia creare un binomio di passato e presente in modo che, con tante case e garages in più, proprio gli Alassini, onesti risparmiatori, possano comprare casa ad Alassio invece di emigrare magari a Pieve di Teco?? Fernanda Accompagnata dalla banda cittadina la raccolta teoria di fedeli si è fermata sul molo e con preghiere e canti ha invocato l’aiuto dei celesti protettori. Nel pomeriggio, all’interno della chiesa parrocchiale di S. Ambrogio, ha avuto luogo la celebrazione eucaristica con la partecipazione della Cappella Musicale e alla presenza delle massime autorità del paese, tra cui il sindaco, arch. M. Melgrati. Il 5 maggio, nella sala conferenze della biblioteca comunale, uno scambio di idee tra relatori e pubblico ha messo a fuoco la storia e l’evoluzione della devozione alassina per le sacre reliquie. Il coordinatore della riunione, prof Giovanni Puerari, ha commentato alcuni documenti d’archivio che riportano la speciale simpatia degli alassini per i martiri cagliaritani all’anno 1617, quando la famiglia Moirano portò ad Alassio i resti di S. Antioco. Antonio Carossino si è soffermato su alcuni aspetti della devozione alassina per i protettori e ha ricordato i 21 colpi di cannone che echeggiavano nel borgo nell’anniversario di quel 1624 in cui la famiglia Giancardi offrì ai fedeli un numero considerevole di resti dei santi cagliaritani. Santino Bruno Pezzuolo ha letto alcune sue composizioni in dialetto alassino, invocando la celeste protezione delle preziose reliquie e rievocando le interessanti tradizioni in parte oggi riprese. In apertura di seduta è stato proiettato un filmato eseguito da Beppe Rizzo intono al restauro del dipinto raffigurante S. Ambrogio, da sempre posto nell’abside della chiesa. I lavori di rinnovo e di messa a luce delle parti originarie dell’effigie, sostenuti integralmente dal contributo di Renata Vallò in memoria dei suoi genitori, sono stati eseguiti e minutamente illustrati dal restauratore alassino Giorgio Gavaldo. Il parroco, mons. Angelo De Canis, ha preso lo spunto dai due avvenimenti, la ricorrenza della festa cittadina e il restauro del quadro, per approfondire in breve il significato ed il valore della santità all’interno della chiesa. I santi venerati dagli alassini sono una testimonianza del fecondo lavoro dello Spirito Santo all’interno della società umana in ogni tempo. Sabato 6 maggio, nella chiesa parrocchiale si è svolto l’evento musicale in preparazione alla festa, alla presenza di autorevoli personalità, l’assessore al Volontariato, dott.ssa Loretta Zavaroni, e il comandante dell’Arma dei Carabinieri, luogotenente Di Summa. Si sono esibiti tre gruppi vocali: i Sualli, animatori delle celebrazioni nella parrocchia di S.Matteo a Laigueglia, che hanno presentato alcuni gospel ed anche Jesus Christ Superstar; la Cappella Musicale S. Ambrogio, che ha interpretato un repertorio di musica polifonica, tra cui 1’Ave Verum di Mozart; e il gruppo di Dino Ferrari con i giovani chitarristi, Damiano Schivo e Aura Zuliani, e con la voce deliziosa di Rosanna Mainieri che ha cantato alcuni brani melodiosi, tra cui “Al mattino”. Il nostro flautista, Gianni Gollo, ha interpretato con l’abilità e l’espressività consueta la Sonata per flauto solo di K. Ph. E. Bach. La presenza di cantanti lirici, Melissa Briozzo, Paola Viara e Ivan Marino, tutti e tre ormai affermati professionisti nel circuito locale e internazionale, accompagnati all’organo da Mauro Borri, si sono esibiti in brani di intonazione religiosa, le Ave Maria più famose e, insieme, il Panis Angelicus di C. Franck. G.P. Giovedì 18 Maggio 2006 5 «L'ALASSINO» Rimme da noscia tèra Cuntamune… ma… (Dialetto Alassino) Chi ciù... chi menu, tutti primma o pôi pe’n mutivu o pe l’autru e n’embastimmu... Cuntò de musse, a-a giurnò d’ancôi a l’è cosa nurmale. Cunvegnimmu! Cuntò de musse scì... ma muderai... Musse giulive... a-a bôna... faite in cà... dite tantu pe dì... aggaribai quarcosa ch’à te sfiura e-a se ne và. Vôri in tu çè di nosci dexideri... Viaggi fai in tu mò da fantasia... Moddu innucente de scacciò i penscieri a vôte fìn cu’ün tuccu de puesia... Nùn quelle prupinai da çerta génte a base de marissia e de venìn, dite pe invexendò de tanti a ménte e metteghela méiu in tu stuppìn... Nùn quelle ch’ì lezemmu in ti giurnali o ch’ì sentimmu in ta televixiùn, ch’autru i nu fàn che accrece i nosci mali e in ciù te fàn passò da belinùn. Cuntò de musse scì... ma muderai... Musse giulive... a-a bôna... faite in cà... Musse che in fundu i sàn de veritai cumme ‘ste rimme ch’ì ve lansu là! Domenica Rubrichetta mensile - Un ricordo per... di solidarietà Domenica di solidarietà nel teatrino delle suore di Maria Ausiliatrice. Lo scorso 30 aprile la Compagnia Teatrale Dialettale Alassina ha riproposto alcune esilaranti scenette tratte dalle commedie di Gianni Croce. Sul palco si è esibito anche il cantante Mario Meli riproponendo alcuni evergreen. A sorpresa ha proposto anche alcune canzoni la cantante alassina Domenica Vernassa, alcune tratte dal suo ultimo cd. Durante la serata sono stati raccolti soldi a favore della missione di Ebolowa in Camerun. Referente alassina è la signora Rina Ivaldi che si è sempre impegnata in prima persona, recandosi anche in Africa negli anni passati, con una grande dedizione. In totale sono stati raccolti 1.028 euro che serviranno per continuare nell’attività di assistenza nell’ospedale della cittadina camerounense, oltre che per aiutare l’attività dei volontari all’interno della missione salesiana e nelle carceri. Qui, grazie all’opera di tanti, vengono organizzati spettacoli e commedie, oltre che tornei sportivi, per coinvolgere i carcerati in un principio di reintegrazione nella vita sociale. FRANCO DEL MASTRO - ADOLFO PISANO - GIULIO OLIVIERI - GIUSEPPE MIAZZA - GIUSEPPE CARBONE - INGO SICCARDI - ALBERTO MICHERI - GIACOMO Ing. LAVAGNA - VINCENZO PASSEGGI G. BATTISTA CREMASCHI - ORESTE CATTANEO - ARMANDO PISANO - LUIGI VIGLINO - GIUSEPPE GANDUGLIA (Pippo) - NICOLA SECCO (Culin). Anno 1957 circa. Barbara Testa Gianni Cruxe RACCONTIAMONE... MA...: Chi più, chi meno, tutti prima o poi / per un motivo o per l’altro ne imbastiamo / Raccontar frottole al giorno d’oggi è cosa normale. Conveniamo! // Raccontare frottole sì, ma moderate... / frottole giulive, alla buona, fatte in casa / dette tanto per dire, garbate / qualcosa che ti sfiora e se ne và. // Voli nel cielo dei nostri desideri / viaggi fatti nel mare della fantasia / modo innocente di scacciare i pensieri / a volte persino con un pizzico di poesia... // Non quelle propinate da certa gente / a base di malizia e di veleni / dette per confondere di tanti la mente / e poterli fregare bellamente... // Non quelle che leggiamo sui giornali / o che sentiamo in televisione / che altro non fanno che accrescere i nostri mali / e in più ti fanno passare per fesso. // Raccontare frottole sì... ma moderate / frottole giulive, alla buona, fatte in casa / frottole che in fondo sàn di verità / come queste rime che vi lancio là! Gaèli de sô (Dialetto Genovese) L’ægua ciæa do rianetto a scûggia carma, segûa ombrezza da-i erboi do bosco con gaibo gaèli de sô se fan stradda lampezzando comme e zimme do ’molitta a sò voxe argentinn-a a se mesccia a-o canto di oxelli a-o tremâ de fêuggie i mæ passi in sce l’ærba un reciammo lontan ghe fan compagnia... Armando Causa SPICCHI DI SOLE: L’acqua chiara del rivo / scivola calma, sicura / ombreggiata dagli alberi del bosco // con garbo spicchi di sole / si fanno strada lampeggiando / come scintille dell’arrotino // la sua voce argentina / si mescola al canto degli uccelli / al tremolio delle foglie // i miei passi sull’erba / un invito lontano / gli fanno compagni... AVANTI TUTTA! Pochi giorni ci separano dal voto per il rinnovo del Consiglio Comunale e per decidere chi ci governerà nei prossimi anni. Rimango assai pessimista sul futuro della nostra Città, alla luce di quanto sta accadendo in questi ultimi tempi e vedendo, ovunque si giri lo sguardo, come si stia perpetrando l’ultimo, irreparabile, scempio nei confronti di quello che era stato risparmiato negli anni Cinquanta e Sessanta. La collina è una groviera, un fiorire di gru e cantieri, di terra smossa, di scavi, di cemento. Decine di betoniere agili come rondini solcano, a volte persino nelle ore serali (chissà perché?), le vecchie e disastrate strade collinari tracciate negli anni Quaranta e rimaste pressappoco così, salvo qualche saltuaria mano d’asfalto. La collina di Alassio sta subendo lo stesso degrado che l’esile striscia costiera ha subito irreparabilmente cinquant’anni fa. E probabilmente è già troppo tardi per rimediare a quanto sta capitando. La stessa congestione con cui facciamo i conti transitando per la città, in capo a pochi anni colpirà pure la quota dei trecentoquattrocento metri, portando con sé quei problemi incancreniti che tutte le cittadine costiere della Liguria da decenni fingono di risolvere. E dovremo ringraziare i nostri lungimiranti assessori di oggi, come oggi stiamo ringraziando gli altrettanto lungimi- ranti assessori di ieri. Ai nostri figli lasceremo in eredità solo il ricordo da cartolina di un’Alassio che non esiste più. A chi giova tutto questo? A qualcuno certo, alla collettività no. Ma quel qualcuno probabilmente avrà saputo tessere quelle fitte reti di interessi e promesse che gli garantiranno altri anni di sviluppo impunito, naturalmente per il “bene di Alasio”!!!! Intanto, le strutture rimangono obsolete e fatiscenti: tanti proclami per l’acquedotto, ma la stagione estiva è ormai praticamente iniziata e nulla è stato fatto, se non correre dietro all’ultimo guasto; tanti proclami per migliorare la pulizia urbana, tante patetiche prese di posizione sulle colonne di questo stesso giornale da parte del “potere”, ma sono bastati i lontani giorni delle vacanze natalizie o quelli più vicini del ponte pasquale per riassaggiare gli stessi aromi, per rivedere gli stessi spettacoli di squallido untume e imperante sporcizia. Pensate, in via Dante non sono bastati due anni per portare a termine un’isola ecologica, che a tutt’oggi è ancora inutilizzabile! Sicuramente quell’isola ecologica fa parte del 10% del programma amministrativo che la Giunta non ha fatto in tempo a realizzare, come afferma sulle colonne de “La Stampa” il Primo Cittadino. Peccato che, tra le “opere ormai avviate”, egli anno- (di Mimmo Ottonello) veri anche il campo di Loreto, il parcheggio dì Moglio e il teatrosala convegni, lavori che, invece, l’osservazione quotidiana insegna sono ben lungi dall’ essere “ormai avviati” (1)! Ma, si sa, a parole, è facile confondere la realtà con l’immaginazione. Troppe sarebbero le cose da dire: molte città rivierasche si stanno organizzando per eliminare quei semafori responsabili della congestione del traffico nelle ore e nei giorni di punta; noi no, li manteniamo in esercizio a cottimo; e se un inerme cittadino esasperato chiede di poter essere ricevuto dal Comandante della Polizia Municipale per esternare le proprie considerazioni in merito, per ben due volte l’appuntamento gli viene negato, assieme ad una buona dose di maleducazione da parte di chi risponde al telefono del Comando! E poi gli scempi ambientali che gridano vendetta verso tutte le coscienze di buon senso, che ancora sopravvivono in questo mondo di interessi personalistici portati all’esasperazione: la ristrutturazione della villa S. Giuseppe (addio parco...!), l’autosilo dell’ex convento delle suore di S. Francesco con i meravigliosi “giardini pensili” che avrebbero dovuto sostituire gli aranceti di un recente passato (ma chi vogliamo prendere per il sedere?); la straordinaria passeggiata Cadorna (un semplice CONFERENZA ALLA SOMS DI ALASSIO Ancora una volta «sugli scudi» la SOMS di Alassio per una Conferenza-dibattito di eccellenza, tenuta la sera dello scorso 28 Aprile dall’alassino dott. Alessandro Bogliolo, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Savona, sul tema attuale e scottante: «Diritto naturale all’autodifesa o licenza di uccidere?», a proposito della modifica recente dell’art. 52 e seg. del Codice Penale. Moderatore di eccezione il dott. Daniele La Corte, giornalista conosciutissimo. Nello storico Salone della Società Operaia, stracolmo di uditori, il Presidente della SOMS, Geom. Enzo Barbera ha ricordato le vit- time di Nassiriya con evidente commozione, ha salutato le numerose Autorità civili, militari e cittadine, il Sig. Parroco, il Sindaco, il dott. Silvestri, la dott.sa Zavaroni e tutti i presenti. A lui hanno fatto seguito, con un breve saluto, il Sig. Sindaco, Arch. Melgrati e l’Assess. Dott. Loretta Zavaroni. Subito dopo, il moderatore ha introdotto la conferenza, citando una frase del Ministro Castelli: «Da oggi i delinquenti devono avere qualche problema in più e le persone oneste qualche problema in meno»; ha citato la nuova Legge del 26 Gennaio 2006, entrata in vigore il 17 Marzo successivo, con conse- guenze opposte in seguito a vari “commi” aggiunti all’art. 52, quindi ha lasciato la parola al giovane Relatore che ha trattato con grande efficacia e con precisi dettagli le diverse situazioni di aggressione, di legittima difesa, di stato di necessità, di difese della propria vita o dei propri beni ecc., ricordando il Codice Zanardelli del 1889 e della nuova Legge di legittima difesa, mutata dopo 76 anni e persino sovvertita con norme oscure, che si prestano a decisioni aberranti. Ha trattato dei diversi casi di aggressione ingiusta e di necessità di difendersi, ma con certe misure, di legittima difesa reciproca, di aggressione in casa e di di- fesa particolare e armata solo se il pericolo è effettivo e provato, di divieto di sparare alle spalle dell’aggressore che fugge col bottino e solo se il pericolo è persistente, di difesa proporzionata e adeguata all’offesa, delle diverse circostanze e dei casi diversi che vanno valutati ogni volta. Ha trattato di norme costituzionali, del bene della vita per aggredito e aggressore e di beni patrimoniali, di attacco e di desistenza dell’aggressore e di come ci si deve comportare e della difficile valutazione del tipo e della grandezza dell’aggressione. In sostanza una legge nuova o modificata, ma ancora confu- sa, con disposizioni incerte che non sempre soddisfano completamente. Si è trattato, ancora una volta (e anche in questo sta il merito del sodalizio alassino) di una conferenza ad alto livello, che ha interessato tutti gli uditori, con i quali è seguito un interessante e acceso dibattito. È seguito un “rinfresco” offerto dal Comune ai presenti. Un elogio ancora alla solerte ed utile attività della nostra benemerita Società Operaia di Mutuo Soccorso. t. s. marciapiede, sbandierato come passeggiata a sbalzo, che come tale avrà avuto solo il costo, a carico della collettività), che costeggia due scempi urbanistici terribili, già documentati in passato dal sottoscritto con foto su questo giornale; il rifacimento di diversi impianti di illuminazione che coesistono tranquillamente con i vecchi, i quali rimangono attivi chissà con quale risparmio, sempre a carico della stessa collettività… Certo, c’è il nuovo Grand Hotel e l’antistante Piazza Partigiani, fulgido esempio di quanto l’Amministrazione abbia agito correttamente e con tempismo; forse è vero, ma permetteteci di sospendere il giudizio, per ora; è ancora presto, auguriamoci che non ci siano sorprese dietro l’angolo… E allora? Cosa trarre da tutto ciò? La legislatura che si conclude, legata al ritorno del mattone in grande stile, passerà alla storia come la responsabile dell’ultimo degrado della Città; impuniti sono rimasti gli speculatori degli Anni Sessanta, impuniti resteranno quelli di oggi. Vorremmo un po’ di silenzio: chi agisce bene non fa proclami, non mette manifesti, non si fa fotografare ogni volta che sposta un sassolino: non ne ha bisogno. E vorremmo qualcuno che lavorasse non per il suo partito, non per se stesso, non per i grandi gruppi economici locali o meno, ma che lavorasse per un’entità che purtroppo risulta un po’ troppo astratta... la Città! Forse è un’utopia, forse ci stiamo già preparando a consegnare ai nostri figli il pacco regalo di un’Alassio vivibile soltanto nei ricordi. Viene alla mente un celebre brano di Guccini “E il vecchio diceva, guardando lontano, immagina questo coperto di grano, immagina i frutti, immagina i fiori. Nel brano, come nella realtà, non ci sono responsabili di un ambiente ormai completamente devastato; allora avanti tutta! Ma attenti, perché non resta molto territorio da violentare, su cui lucrare, riciclare, ripulire… per il bene della Città! Ovviamente. (1) cfr. La Stampa, anno 140, num. l07, giovedì 20 aprile 2006. 6 «L'ALASSINO» BONIFICA E SICUREZZA DEI SENTIERI Visti i primi risultati del duro lavoro fatto in sei mesi sui sentieri, la soddisfazione per noi Volontari Boschivi è tanta che si trasforma in entusiasmo e quindi in nuova energia lavorativa. mettere che certamente la grinta e la passione da noi profuse nei lavori avranno lo stesso entusiasmo dal Km 1,00 al (preventivato) Km 100,000. Attualmente abbiamo rag- Inaugurazione del “Sentiero del nocciolo”. Nella foto il presidente A.V.I.S. di Fossano e il presidente A.R.E.S. di Alassio al taglio del nastro. Saranno necessari alcuni anni per arrivare al completamento della “rete-di-sentieri” e alla possibilità di percorrerli nella sua interezza, ma già si incentivano le iniziative nell’ambito escursionistico. Ad esempio il trekking (di circa 15 Km), svoltosi domenica 26 marzo organizzato dal gruppo A.V.I.S. di Alassio per il gruppo A.V.I.S. di Fossano (Cn) al quale abbiamo avuto il piacere di collaborare come “guide-supporter”, in tale occasione siamo stati notevolmente gratificati, soprattutto dalla sorpresa “creata” per noi dal capo-gita il “mitico” Mario Messa, il quale giunti sul “sentiero del Nocciolo” l’antico “Lairette”…(nome che andrà rispettato), ci ha fatto trovare tutto predisposto per l’inaugurazione, con tanto di taglio del nastro!... quel sentiero lo conosciamo cm x cm (avendoci lavorato per ben 380 ore) ma percorrerlo in anteprima con un così consistente gruppo di escursionisti, ci ha fatto provare una grande e appagante sensazione, facendoci ripro- giunto quota 10,00 Km bonificati, e a tal proposito… vorremmo evidenziare dei dati molto eloquenti: per ripristinare EXnovo, con interventi straordinari di ricostruzione di ogni Km di sentiero il quale sarà percorribile (mediamente) a piedi in 15/20 minuti… e in MTB in 5/8 minuti è necessario intervenire con una squadra di 4/6 Volontari che devono lavorare (sodo) per otto ore per quattro giornate… ovvero quasi duecento ore di lavoro per consentire l’utilizzo di pochi minuti di un sentiero. Poi una volta ricostruiti, per la manutenzione ordinaria (sempre a Km) sarà necessario intervenire ogni primavera con una squadra di 6/8 operatori per una giornata, ossia circa 50 ore. Evidenziati questi dati, vorremmo trattare l’argomento, e dare qualche consiglio, sul come affrontare il problema “manutenzione sentieri”: premesso che durante i lavori di bonifica, ciò in cui occorre soffermarsi ed impegnarsi maggiormente, sono le rifiniture del lato sicurezza, vediamo fase per fase… dopo l’apertura della via, con l’eliminazione di erba, cespugli, arbusti, rovi, e quant’altro… si passa a curare il fondo calpestabile/pedalabile e il lato a monte di ogni tratto, picconando la contro-pendenza creata da smottamenti e piccole frane, inoltre “armati” di mazza piccone e ascia si interviene sugli spuntoni dei ceppi rimasti degli arbusti tagliati, ma soprattutto su quelli di pietre/rocce prominenti e pericolosi, per evitare agli escursionisti di inciampare ma principalmente per la Una parte del gruppo A.V.I.S. (continua a pagina 9) Giovedì 18 Maggio 2006 Giovedì 18 Maggio 2006 INAUGURAZIONE PIAZZA PARTIGIANI (segue dalla prima pagina) glio del nastro, ha voluto l’ex sindaco-senatore Roberto Avogadro, i consiglieri dell’attuale e della passata Amministrazione con cui è iniziato il lungo Iter dei lavori, oltre che Amalia Pelle, figlia dell’ex sindaco Sisto Pelle, sotto la cui Amministrazione, nel 1968, è stato acquistato l’immobile del Grand Hotel. strutturazione e riqualificazione del Grand Hotel et di Alassio». ha detto. Ha poi proseguito - «E’ stata poi scelta la proposta progettuale e gestionale della ditta Conicos Italia spa. A novembre de1 2003 sono cominciati i lavori di costruzione del parcheggio interrato e della soprastante piazza che oggi, primo maggio Alassio, 1° Maggio 2006 - Inaugurazione della piazza Partigiani: il momento del taglio del nastro; la signora Maria, moglie del sindaco, aiutata da Roberto Avogadro. Attorno a loro consiglieri e assessori (Agostini, Zioni, vicesindaco Aicardi, Maiellano, Salvo, Rocca, Invernizzi e Zavaroni, nonché Amalia Pelle, in rappresentanza del padre Sisto, che, nel 1968, da sindaco, acquistò per il Comune il Grand Hotel). (FOTO SILVIO FASANO) Alassio, 1° Maggio 2006 - La piazza Partigiani dall’alto nel momento della cerimonia di inaugurazione. (FOTO SILVIO FASANO) Prima di cominciare il suo discorso, il sindaco ha chiesto un minuto di silenzio per i tre militari italiani uccisi a Nassirya. Per celebrarne al meglio la memoria, il trombettista della banda della Nato, ensemble presente alla manifestazione, ha suonato il silenzio fuori ordinanza. Le bandiere, appena issate, sono state abbassate a mezz’asta. Dopo la silenziosa partecipazione della piaz- 7 «L'ALASSINO» 2006 inauguriamo». Madrina della manifestazione la moglie del sindaco che è salita sul palco con i due figli. Ad accompagnare il taglio del nastro i musicisti della Banda della Nato formata dai migliori elementi provenienti da Italia, Grecia, Inghilterra e America. (Da “La Stampa” del 3/05/2006). B.T. Grande serata alle ore 21 con una folla traboccante che ha as- Adelasia: la Rosa più Piccola del Mondo dedicata ad Alassio e alla Nazionale Italiana Femminile di Pallavolo Si chiama Adelasia dal nome della principessa cui la leggenda fa risalire l’origine di Alassio. È la Rosa più piccola del Mondo, ultima nata dei Vivai Patrucco di Diano S. Pietro, che è stata presentata ad Euroflora06. Svelato dunque il nome di questo capolavoro della botanica ma anche la dedica. La rosa più piccola per la squadra più grande cita lo slogan che vede protagonista la prevede una fitta serie di appuntamenti che culmineranno con il raduno della nazionale maggiore femminile ad ottobre e in un torneo internazionale che di poco anticipa i Campionati Mondiali di Tokyo. In attesa di Bonitta e delle sue ragazze a maggio nella città del Muretto arriverà la nazionale maschile Juniores per un raduno e il torneo valido per le qualifica- Nazionale Italiana di Pallavolo Femminile. E infatti la splendida Rosellina, talmente piccola da stare in una tazzina, è stata dedicata alla Nazionale Italiana Femminile di Pallavolo. Per l’occasione a Genova sono giunti infatti Marco Bonitta, allenatore della nazionale, Simona Rinieri, capitana della squadra accompagnata da Sara Anzanello, Elisa Cella e dal Team Manager Marco Bracci. Si riunisce così il nome della nazionale a quello della città di Alassio, un legame sancito da un protocollo d’intesa che unisce la cittadina ligure all’attività della Federazione Italiana Pallavolo, alle sue nazionali, giovanili e maggiori. «Quello che mancava al nostro team – ha commentato Marco Bonitta durante la conferenza di presentazione – era un portafortuna, ora finalmente l’abbiamo ed è questa rosellina che ci accompagnerà nei prossimi appuntamenti». Il lavoro della nazionale femminile è ancora lungo: «Quello mentale – aggiunge Bonitta – è già iniziato e l’atteggiamento è quello giusto. A maggio inizieremo quello vero e proprio e quando arriveremo ad Alassio a settembre saremo pronti”. Già perché il protocollo d’intesa siglato da Comune e FIPAV zioni ai prossimi Campionati Europei Juniores. «Insomma Alassio e la Pallavolo – commenta l’Assessore allo Sport del Comune di Alassio, Fabrizio Calò – sono ormai un binomio che funziona e che si manifesta in una felice assonanza di sport e turismo. La Rosellina Adelasia è lo splendido coronamento di un’organizzazione che consentirà ad Alassio e ad Adelasia di volare in alto insieme ad un’altra rosa: quella delle giocatrici della nostra nazionale». MOSTRE D’ARTE (a cura di Carlo Bertolino) SALA CARLETTI (Sede A.V.A.) Ernesto “Nilo” Parodi e Augusto Fantini Due artisti hanno esposto nel mese di aprile scorso. Ernesto “Nilo” Parodi, genovese residente in Piemonte può definirsi “maestro” nel plasmare ferro, vetro e lastre di plastica colorata: con questi materiali, soli o combinati, costruisce lampade da tavolo o da pavimento (piantane) col fusto finemente lavorato in ferro, solitamente chiaro, e la plafoniera in plastica multicolore in originali forme; poi boccali e vassoi in ferro brunito, bottiglie e bicchieri in vetro o plastica, naturalmente non usabili come tali, ma come raffinate sculture, attrezzi, principalmente da cucina, con manici del tutto originali. Una gamma di oggetti dall’aspetto vagamente “Liberty”. Augusto Fantini è di Reggio Emilia, si definisce “intarsiatore”, ma i suoi lavori assomigliano più a “collage” in legno; infatti compone le sue opere incollando su pannelli ritagli di “impiallacciatura” (fogli sottilissimi di legno pregiato solitamente incollati a legno comune per impreziosire i mobili) accostando magistralmente i vari toni di colore in “quadri-tarsie”, raffiguranti scene agresti: contadini soli o in gruppo, talvolta con animali da cortile, aie o cantine con gente al lavoro (pigiatura, lavorazione del pane, ecc.), casolari, scorci di paese, avventori in osteria, artigiani. Una tecnica originale e di sicuro effetto, anche applicata come decorazione a scatole e altri oggetti. UNIVERSITÀ DELLE TRE ETÀ DI ALASSIO Testimonial di Alassio, per eccellenza, ma che seguirà la Rosellina e gli appuntamenti alassini della Federazione Italiana Pallavolo Sarita Stefani, Miss Muretto 2005: espressione del naturale binomio della bellezza e dei fiori. CONCERTO A.V.O. ALLA CHIESA ANGLICANA Alassio, 1° Maggio 2006 - Grazie all’interessamento di Carlo Tomagnini, alla cerimonia di inaugurazione di Piazza Partigiani è intervenuta la Banda della Nato. (FOTO SILVIO FASANO) za a questo lutto che ha coinvolto tutta l’Italia, il sindaco ha iniziato il discorso ufficiale, nel quale ha ricordato le tappe fondamentali del lungo iter che ha portato alla realizzazione della nuova piazza. «L’11 Aprile del 1996 è la data in cui è stato approvato il confronto selettivo per la ri- sistito compiaciuta al “primo”, vero spettacolo l’esecuzione ufficiale della grande Banda della Nato fra sorprese, applausi e compiacimenti: Dal cielo migliaia di stelle stavano a guardare. Se son rose (come auspichiamo)… fioriranno. A.V.A. Domenica 23 aprile u.s. è stato organizzato dall’A.V.O. (Associazione Volontari Ospedalieri) ed in collaborazione con il Comune di Alassio (Associazionismo e Volontariato) un concerto di musica classica presso la ex Chiesa Anglicana. Durante la serata si sono esibiti tre giovani musicisti: Giovanni Piana (pianoforte) di Genova, Marzia Carbone (clarinetto) e Lavinia Carbone (chitarra) alassine, tutti allievi del Conservatorio “N. Paganini” di Genova. Giovanni Piana si è diplomato l’anno scorso col massimo dei voti ed ora frequenta il Biennio specialistico di pianoforte. Marzia Carbone sta preparando l’esame del quinto anno e parallelamente frequenta il liceo scientifico. Lavinia Carbone sta per conseguire il diploma (10° anno). Sono state eseguite musiche di autori appartenenti al periodo dal barocco all’età contemporanea: Vivaldi, Mozart, Mercadante, Beethoven, Paganini, Chopin, Hasselmans, Blake, Briasco. I tre giovani sono stati introdotti dalla presentatrice Barbara Testa e si sono distinti per la loro maturità artistica e per l’alto livello raggiunto in questi anni. La Chiesa era gremita di pubblico entusiasta e soddisfatto. Si ringraziano per l’organizzazione Aureliana Leppori (Presidente dell’A.V.O.), l’Assessore Loretta Zavaroni, Barbara Testa e tutti coloro che, come i volontari A.V.O., hanno permesso la realizzazione di questo gradito concerto. Nel corso della serata è stato assegnato “Il premio Amico dell’A.V.O.” all’alassino Luciano Raita. Ha ormai raggiunto il ragguardevole ventitreesimo traguardo annuale, con le tre consuete manifestazioni ufficiali di notevole spessore: la grande Mostra finale delle opere di pittura, scultura e patchwork (docenti i Sigg. M.T. Preve, F. Granducato e M. Ciccioni), gentilmente ospitata nella Sala Carletti dell’Associazione Vecchia Alassio e che ha riscosso un grande afflusso di visitatori e di compiacimenti; inoltre l’ormai consueto grande Concerto «Life is a cabaret» (voce Bruna Vietri, chitarra Matteo Negrin, al pianoforte Eleonora Mantovani) che si è tenuto il 28 Aprile presso l’Auditorium dell’Istituto Salesiano, alla pre- senza della Presidente Nazionale Unitre, Sign. Irma Maria Re, giunta appositamente da Parigi e, infine, il pranzo conclusivo presso il Ristorante dell’Hotel Aida, con consegna dei sigilli accademici ai Sigg. Docenti. Erano presenti, oltre che la Presidente nazionale che ha rivolto parole di compiacimento per la nobile e sontuosa attività della nostra Unitre, accanto alla Presidente Sign. Elena Dotti ed al Cons. Direttivo, il Sig. Sindaco, Arch. Melgrati, l’Assessore alla Cultura, prof. Monica Zioni e il Presidente A.V.A., Sig. Carlo Cavedini. Alla fine del mese di Maggio si concluderà il 23° Anno Accademico con la gita annuale nelle tre Repubbliche baltiche, quindi un breve riposo per tutti, per tornare, ancora una volta, alla grande opera di molti docenti volontari in questa lodevole branca dell’attività sociale di Alassio. Il Consiglio Direttivo Unitre ringrazia l’Amministrazione Comunale, in particolare l’assessore alla Cultura, Padre Walter e i Cappuccini, tutti i docenti e i discenti per il loro interessamento alla vita della nostra Unione ed augura una felicissima estate! t.s. per Unitre Alassio 8 «L'ALASSINO» Giovedì 18 Maggio 2006 CONFERENZE DEL CENTRO PANNUNZIO INCONTRI CON L'AUTORE In occasione del centenario della nascita di Mario Soldati Rossana Bonadei e Matilde Dillon Wanke (A cura di): “La Liguria oggi nello sguardo degli stranieri” Ed. Città di Alassio Prof. Pier Franco Quaglieni - Sandra Berriolo - Volfango Soldati: “Casa Soldati tra cinema e cucina” Premio Pannunzio a Monica Zioni È iniziato con un “fuori programma” questo convegno l’undici aprile scorso: la consegna del “Premio Pannunzio per la Cultura” all’Assessore dott. Monica Zioni da parte del presidente del Centro prof. Pier Franco Quaglieni, consistente in un’artistica targa d’argento con un profilo di Torino inciso dal celebre pittore Enrico Paulucci (che con Carlo Levi ha fatto parte del gruppo “I sei di Torino”). Il Premio, assai prestigioso, è stato assegnato in passato fra gli altri a Giovanni Spadolini, Piero Angela, Paolo Conte, Indro Montanelli, Marcello Pera, Giorgio Forattini. La motivazione dice fra l’altro: “… Monica Zioni con iniziative che resteranno nella storia di Alassio come la Pinacoteca Carlo Levi, la Chiesa Anglicana, la nuova sede della Biblioteca, il Premio Alassio, ha dimostrato impegno serio ed autorevole a favore della città di Alassio ed ha saputo promuovere l’immagine della città in modo serio e convincente, al disopra di ogni forma di settarismo politico, rendendosi benemerita testimone della cultura libera e della tradizione ligure”. Il prof. Quaglieni ha poi affermato: «Alassio rappresenta un polo culturale della massima importanza, ha un respiro internazionale, mentre in molte città la cultura è qualcosa di effimero. Il “Centro Pannunzio” è intimamente legato a Mario Soldati, che da bambino veniva in vacanza ad Alassio, più tardi tornava per andare a trovare Carlo Levi». Prende poi la parola il Sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati. Egli ringrazia e dice che il turismo culturale è un “turismo di nicchia” ma della massima importanza. L’assessore Zioni ringrazia a sua volta. La vice direttrice del Centro dott. Anna Ricotti, che ha condotto il convegno, ha poi presentato l’ospite: «Chi meglio del dott. Volfango Soldati poteva scrivere questo libro?» (“Cuore di cuoco Una “dolce vita” tra cinema, avventura e cucina” ed. Hobby & Biblioteca Civica di Alassio, 11.4.2006 - In occasione della presentazione del libro “Cuore di Cuoco” di Volfango Soldati (figlio del celebre regista Mario) il prof. Pier Franco Quaglieni ha conferito il Premio Pannunzio all’assessore Monica Zioni per la costante dedizione alle iniziative culturali di risonanza anche internazionale partocinate. (FOTO SILVIO FASANO) Work), proposto per l’occasione. Il prof. Quaglieni ha proseguito: «Dei tre fratelli Soldati Volfango è quello più legato al padre. Mario era affezionato a pochi luoghi, ma aveva sempre voglia di cambiare. Volfango è un giramondo, un cuoco non solo per passione. Mario nelle sue trasmissioni televisive ci ha fatto conoscere la “cultura del cibo”». A Sandra Berriolo, esperta di alimentazione, il compito di intervistare l’ospite: «Questo è un libro delizioso, una storia alimentare raccontata da Volfango. Normalmente queste storie sono monotone, questa è estremamente vivace, densa di avvenimenti e personaggi celebri; va in crescendo, è piacevole a leggersi, la seconda parte è dedicata a 44 piatti personali. Apprezza tutto quanto è “mangiabile”, ogni posto ha il suo cibo». Volfango Soldati risponde: «Fra la cucina milanese e quella romana c’è una differenza di base: il burro e l’olio. Con i miei genitori e i miei fratelli abbiamo vissuto principalmente a Milano e Roma. Ho sempre cercato la calma e la tranquillità, ma per vari motivi ho fatto il fotografo, l’attore, il regista e ho viaggiato in Europa e Nord America, per approdare a Bologna, città della cultura e crocevia, dove tutti passano, sia che vadano a Sud a Nord a Est e a Ovest. Federico Fellini è la persona più intelligente e sensibile che abbia conosciuto. Sono venti anni che cucino, a Bologna ho aperto un ristorante. Papà mi ha insegnato ad affrontare il rischio, a non essere abitudinario e ad avere la forza di cambiare. Il 17 novembre prossimo sarà il centenario della sua nascita, è stato costituito un Comitato Nazionale per celebrarlo e io sono stato chiamato a presiederlo: abbiamo in programma di onorare lo scrittore, il regista, il personaggio televisivo, l’uomo di cultura (in particolare di quella del cibo), ma soprattutto l’uomo Mario Soldati. Abbiamo il sito: www mario soldati it». Paolo Granzotto: “Il giornalismo italiano di oggi e la lezione di Indro Montanelli” La dottoressa Anna Ricotti, dirigente del “Centro Pannunzio” di Torino, così ha presentato l’ospite nell’Auditorium della Biblioteca civica il 29 aprile scorso: «Il dottor Gianni Granzotto, giornalista e scrittore, tiene una rubrica su “Il Giornale”, dopo essere stato vice direttore di un’altra testata. Ha scritto vari libri tra cui una biografia di Indro Montanelli». Ed ecco un sunto del discorso del dott. Granzotto. «Il mio collega de “Il Giornale” Luigi Battista mi ha chiesto perché Montanelli ha “rotto” con Silvio Berlusconi. Molta gente non ha la percezione di chi fu Montanelli. Ho passato con lui gli ultimi venti anni. Non aveva un amico, nemmeno io, anche se era molto gentile; era un solitario assoluto, non ha avuto nemmeno discepoli. Non c’erano ancora i computer: in redazione qualsiasi pezzo di carta dattiloscritto che vedeva, lo leggeva e correggeva; alcuni approvavano, altri si arrabbiavano, ma lui era il “maestro”. Aveva il dono della semplicità, si vantava di rendere accessibile a tutti, tutto ciò che nemmeno lui aveva capito. Il suo maestro fu Leo Longanesi. Aveva una totale indipendenza intellettuale. Da ragazzo seguì la Destra di origine risorgimentale, austera ed elitaria. Fu fascista, salvo all’ultimo scoprirne i lati negativi, ma non divenne antifascista. Fu condannato a morte dalle “SS”, si salvò rocambolescamente e si rifugiò in Svizzera; tornato in Italia fu processato come appartenete al fascismo. Civettò un po’ con la Sinistra, ma rimase sempre con le sue idee. Gradiva il consenso, ma non accettava imitazioni. I suoi articoli di maggiore successo furono i “ritratti” di personaggi. Andò come inviato in Spagna durante la guerra civile, diceva la verità, che non fu accettata, così andò ad insegnare Italiano in un’università finlandese. L’obiettività non può esistere. Gli editori di giornali hanno un interesse che i giornalisti conoscono e, senza farlo vedere, si adeguano; soprattutto non scrivono contro le ditte che fanno pubblicità sul loro giornale. Montanelli negli articoli non politici usava la fantasia, cosa negata ai giornalisti comuni. I suoi articoli erano estremamente fluidi, ma erano studiati. Era indipendente e coerente, fondamentalmente romantico». Carlo Bertolino MOSTRA ALLA CHIESA ANGLICANA “I Capricci di Francisco Goya” Un’importante esposizione di incisioni originali di Francisco Goya, la serie completa de “I capricci”, è stata inaugurata nella ex Chiesa Anglicana il 29 aprile scorso, rimarrà aperta fino al 4 giugno. L’assessore alla Cultura dott. Monica Zioni nel presentarla ha detto che: «Dopo “Da Dürer a Goya” e “Giorgio De Chirico” si inaugura questa mostra, che denota l’attenzione dell’Assessorato per i grandi Maestri. Lorenza Salamon l’ha curata con Nicola Angerame. Sulla stampa qui esposta intitolata “Il sonno della ragione genera mostri” ho fatto la mia Tesi di laurea. La cultura va seguita e divulgata: è il nostro impegno». Nicola Davide Angerame: «È qualcosa di speciale per Alassio, inserita in questo edificio acquista ancora più valore, è la dimostrazione che l’Arte è componente essenziale della nostra cultura. Goya è l’artista della modernità, la sua grafica talvolta supera la sua pittura. È stato un precursore delle rivoluzioni che vennero dopo e un grande moralista: non salvò né la classe dirigente né il popolo». Ha concluso Lorenza Salamon: «Mi occupo di grafica da anni, che è ingiustamente considerata un’arte di serie B. L’aspetto tecnico di Goya è molto complicato, riusciva ad ottenere il chiaroscuro come con i colori realizzava i dipinti. Queste opere vennero stampate in molti esemplari, destinati alla borghesia dell’epoca. I “Capricci” sono stati ideati richiamandosi ai capricci veneziani, ma Goya li ha usati in modo diverso, di denuncia dei mali sociali del tempo. Per evitare il tribunale dell’inquisizione ha escogitato stratagemmi, servendosi di simboli, accusa nobili, medici, clero, sempre camuffandoli. È riuscito attraverso un mezzo allora efficace a diffondere questa denuncia per chi poteva recepirla». C.B. UNA NOMINA DI PRESTIGIO Marcella Monaco Capriotti, esponente di spicco della Comunità Alassina e donna attiva sia in campo politico che sociale, è stata nominata, dal Presidente Ciampi “Cavaliere della Repubblica”. L’ambito titolo gli è stato conferito per “l’attività sociale svolta da anni sul territorio con dedizione e spirito di servizio: impegno che merita opportuno riconoscimento”. Al neo cavaliere giungano le più sincere congratulazioni da parte dello Zonta Club Alassio-Albenga, di cui nel lontano 1976 è stata promotrice e socia fondatrice e anche dell’Associazione Vecchia Alassio. Come ci vedono gli stranieri che vengono a trascorrere le vacanze da noi? A questo interrogativo risponde questo prezioso libro, presentato il 20 aprile scorso a Palazzo Ducale a Genova, nella sede di “Liguria Spazio Aperto” della Fondazione Regionale Cristoforo Colombo. Il piccolo volume è nato da un’idea del prof. Domenico Astengo, autore di altri libri su questo argomento, e realizzato da un gruppo di giovani studiosi dell’Università di Bergamo, che ha una sezione dedicata al turismo, coordinati dalle curatrici. I testi sono di Domenico Astengo, Rossana Bonadei, Raul Calzoni, Marco Caratozzolo, Matilde Dillon Wanke, Federica Frediani, Mercedes e Vincente Gonzàlez de Sande, Kuniko Tanaka. La presentatrice Elisabetta Mandraccio introduce la discussione dicendo che il libro espone una lettura ragionata della realtà turistica regionale. L’assessore al Turismo della Regione Liguria dott. Margherita Bozzano dice: «Questo studio ha un particolare valore per noi operatori turistici. La Liguria stretta fra i monti e il mare è molto apprezzata dagli stranieri. L’offerta turistica mirata è il nostro scopo. La Russia e il Giappone sono nazioni molto promettenti». È poi intervenuta la dott. Monica Zioni, assessore alla Cultura del Comune di Alassio, che si dichiara onorata di trovarsi in questa sede prestigiosa, ringrazia i realizzatori del libro e la dott. Carla Franzia che ne ha curato la grafica. È seguito il parere del dott. Carlo Scrivano, assessore al Turismo della Provincia di Savona: «Tante volte siamo inondati di studi fatti per noi stessi, trascurando i turisti, questo relaziona storia e tradizioni nostrane e promuove il turismo del futuro: ora l’80 % è balneare, ma l’entroterra si sta svegliando». Sono seguite le relazioni di tre Commissari Straordinari delle A.P.T. liguri. Il dott. Emanuele Ravina (Riviera delle Palme): «Ho analizzato questo libro e ho avuto delle conferme. L’offerta paesaggistica ligure è molto varia, dobbiamo preservarla. Gli Inglesi prediligono il paesaggio, i Tedeschi la balneazione. In passato avevamo il 75 % di turisti stranieri rispetto agli Italiani, ora le cifre sono invertite. Abbiamo pubblicato quattro guide dell’entroterra (Alassio, Albenga, Finale-Pietra Ligure e Savona-Varazze) che hanno avuto molto successo. Dobbiamo curare di più il rapporto qualità-prezzo». Rag. Gian Guido D’Amico (Tigullio): «Nelle guide dell’’800 erano citate tutte le località più importanti, il turismo si è sviluppato fra le due guerre, ora è “maturo”. Lo straniero chiede qualità. Nel Levante il maggior numero di turisti è Nordamericano, siamo poco conosciuti dai giovani». Lucia Solaro (Cinque Terre): «Da questo libro esce una Liguria sfaccettata, tutta positiva. Noi siamo stati scoperti nell’’800, ma il salto di qualità è venuto dopo che siamo riusciti ad ottenere dall’U.N.E.S.C.O. la qualifica di “Patrimonio dell’Umanità” e poi quella di “Parco nazionale”. Abbiamo una clientela giovane. Da noi gli Americani hanno superato gli Inglesi». Hanno poi preso la parola i redattori. Prof. Matilde Dillon Wanke: «C’è un legame tra me e la Liguria. Lo studio del turismo ci ha consentito di vederla “dal di fuori”. Gli stranieri preferiscono venire quando non c’è affollamento. C’è molto da lavorare, si devono cancellare gli stereotipi e promuovere le attività positive: fiori, gastronomia, paesaggio nascosto. Alassio ha il merito di averci proposto questa iniziativa. Si sta sviluppando il turismo spagnolo e giapponese. La Liguria è terra di cultura». Prof. Mario Caratozzolo: «Parlo anche a nome degli altri giovani che hanno redatto questo libro. Io mi sono occupato del turismo russo che ora si sta sviluppando, la Liguria offre ai Russi tutto quello che desiderano. Ora si pubblicano anche guide in russo prima assenti». Il prof. Domenico Astengo ha sostenuto che le guide turistiche sono una fonte storica poco studiata, eppure rappresentano una miniera di informazioni. Ha concluso il dott. Fabio Morchio, assessore alla Cultura della Regione Liguria: «Si tratta di una bella pubblicazione, che fa onore alla nostra Regione, la quale ha molte risorse nascoste. Dobbiamo valorizzarle». Ca. Bl. Italia Nostra - Consiglio Regionale della Liguria INCONTRO SU AMBIENTE, ARCHITETTURA E GIORNALISMO “L’impegno civile di Mario Fazio” Un doveroso ricordo del giornalista e opinionista alassino Mario Fazio è stato celebrato in un convegno nella chiesa Anglicana il 22 aprile scorso. Hanno parlato alcuni qualificati personaggi che hanno avuto il privilegio di conoscerlo o di apprezzarne le doti. Se ne propone un breve resoconto. Il benvenuto è stato porto da Alberto Beniscelli, Direttore del Dipartimento di Letteratura moderna all’Università di Genova, che ha proseguito dicendo che Mario Fazio è sempre stato legato ad Alassio dove è nato e che questo convegno segue quello di Torino dell’ottobre 2005. Ringrazia quindi la famiglia per la documentazione messa a disposizione. Sono seguiti i saluti. Il Presidente Nazionale di “Italia nostra” Carlo Ripa di Meana: «Mario Fazio è stato uno dei presidenti più illustri, coraggiosi e competenti della nostra Associazione, ha continuato come Direttore del bollettino, al quale ha dato la sua impronta. Ebbe amicizie e anche scontri con architetti e politici, dei quali non sempre condivideva progetti e idee». Giovanni Maina, Presidente del Consiglio Regionale di Italia Nostra, esalta le qualità morali e culturali di Fazio e afferma che abbiamo tre emergenze regionali: salvaguardia della costa, delle spiagge e della collina; mappatura e carenza degli strumenti legislativi. Poi le relazioni. Alberto Sinigaglia, editorialista de “la Stampa”, ha parlato di Mario Fazio come “Il giornalista di impegno e divulgazione”: «Molta parte della mia vita si è svolta nella redazione de “la Stampa”, dove Mario era un componente essenziale; ricorre il cinquantenario del suo primo articolo sul nostro giornale, dove comincia la sua battaglia, contro il taglio degli alberi e le colate di cemento a Sanremo. Era un collega esemplare». Titti Oliva, economista laureato in filosofia, parla de “L’esperienza dell’“Esperimento”, una rivista creata anche da Fazio, redatta da persone di diversa estrazione, imprenditori, politici, uomini di cultura, pervasi da un’ansia di rinnovamento; purtroppo dopo un anno “fallì”: fu un segnale anticipatore della realtà attuale. Bruno Gabrielli, docente alla Facoltà di Architettura all’Università di Genova, ha proposto l’“Attualità di Mario Fazio”: «Sembra impossibile considerare Mario attuale: tutto ciò per cui ha combattuto si trova oggi in uno stato di sospensione su quello che è stato fatto e quello che deve essere ancora fatto; è attuale perché è un punto di riferimento. Rispetto ad Antonio Cederna era meno drastico, più umano e pratico nel difendere l’integrità dei Centri storici e del paesaggio». “Geografia e assetto del territorio” è stato il tema di Giuseppe De Matteis, docente di Geografia al Politecnico di Torino: «Vorrei continuare il dialogo che avevo intrapreso con lui su geografia, architettura e paesaggio. Era attento e preciso, si documentava, diceva che il patrimonio architettonico e paesaggistico doveva essere salvaguardato, pur consentendo la vita alla popolazione residente». Nel pomeriggio l’assessore alla Cultura del Comune di Alassio Monica Zioni ha aperto i lavori dicendo che si sente orgogliosa di partecipare a questo convegno. Viene annunciato e consegnato da parte di Salvatore Giannella, già direttore della rivista Airone, il “Premio Mario Fazio”, assegnato a coloro che ne continuano l’opera. Quest’anno l’artistica coppa dello scultore Flavio Cuoghi contenente terra di Alassio è andata a Pierpaolo Poggio, direttore della “Fondazione Micheletti” che promuove e custodisce la documentazione sull’ambiente. Alla Fondazione la famiglia affida l’archivio di Mario Fazio. La seconda parte del convegno è stata coordinata da Franco Manzitti, che ha dichiarato di appartenere alla famiglia Fazio e di essere anch’egli giornalista, passando poi la parola a Giovanna Rotondi Terminiello, già Soprintendente ai Beni Artistici della Liguria: «Fazio ha sostenuto il mio impegno nella tutela ambientale e architettonica; fra le vittorie conseguite il salvataggio del Seminario di Via Porta d’Archi a Genova, a dispetto della carenza di leggi, situazione poi peggiorata con la “Legge Urbani” che osteggiò con determinazione». Giovanni Maina ha ripreso il discorso su “L’attualità del problema energetico”, dicendo che nel 1978 Fazio scrisse e pubblicò il libro “L’inganno nucleare” che sembra scritto ieri: è un libro simbolo nel quale smontò l’idea del ritorno all’energia atomica. Ha concluso Adriano Sansa, magistrato e poeta, con “Un uomo autentico”: «Con Mario eravamo amici, chi può continuare l’opera sua? Qualcuno deve prendere il testimone. La presidenza di Italia Nostra gli ha dato molte soddisfazioni ma anche molta sofferenza. Il suo rimpianto è motivato, è sempre stato un precursore, un “uomo autentico”, non solo coerente, ma sempre responsabile, un esempio. Ha creduto nella cultura, ha collaborato con Renzo Piano, gli ha dato consigli accettati. Sono molto grato a Mario per quello che mi ha dato. Scriveva anche poesie». (Ne legge una). Sono stati proiettati a questo punto alcuni spezzoni di film nei quali Fazio compare, tratti dalla trasmissione televisiva “Ambiente Italia”, preparati dai figli. Infine alcune “testimonianze” di amici ed estimatori. Camillo Arcuri, giornalista: «Lo chiamavamo “Il principe”, c’è un motivo per acquisire la sua eredità da parte di noi giornalisti». Gibba (Francesco Guido), pittore e cineasta alassino: «Abbiamo gioito di una lunga e serena amicizia» e racconta con affetto alcuni aneddoti. Andrea Lamberti, geologo e Presidente della sezione di Italia nostra di Albenga, parla dell’isola Gallinara: «Piccolo verde scoglio è un bene paesistico, geologico e botanico: ci sono più varietà vegetali che sulla costa, grazie a Mario siamo arrivati al Parco marino». Emilio Jona dice che Fazio era dalla parte dell’uomo, giornalista esemplare, profondamente colto. Antonio Ricci: «Era estremamente convincente, voleva caparbiamente regalarmi una piantina di carrubo, ho dovuto trovare un posto nel mio giardino per piantarla, aveva ragione lui». Don Andrea Gallo nella giusta serietà dell’argomento ci ha fatto sorridere: «Era un amico che mi dava tranquillità in un periodo per me difficile. Riusciva a coniugare dolcezza e determinazione. È nato col cuore in pace, ha fatto emergere il “Cantico delle Creature”, non ha mai accettato poltrone politiche, era custode di valori dei quali oggi sentiamo la mancanza». Loredana Nattero racconta una visita di Fazio alle Scuole medie, dove lei è Preside, ed era preoccupata, ma 300 ragazzi lo hanno ascoltato in religioso silenzio. A.V.A. Giovedì 18 Maggio 2006 MEMORIA - 9 «L'ALASSINO» settembre 1944 Serata d’onore per Carlo Verdone OTTOCENTO IN SALOTTO Dal monte calano giù nuvole cupe, passano sui villaggi abbandonati. Buio dovunque… sulla terra e in cielo e nei cuori terrore e grande rabbia… triste settembre: l’ultimo di guerra. Vita privata e affari tra Genova e Napoli Come ogni sera insiste Radio Londra: “Italiani, la Libertà è vicina!” Nei dintorni di Creda si sussurra: ”I Crucchi stan giungendo alla Centrale!” “Convien scappare!... mettersi al riparo!” In cinque sono andati e TU con loro nella casa celata dalla macchia nei pressi delle cime: a Burzanella. La madre e il padre e il figlio trepidanti con voi, amici, attendono sperando che passi presto il fronte, lì a due passi… Quasi scossa da un turbine di vento con strepito la porta è spalancata, irrompe torva con il mitra in mano una decina di furiose belve guidata dal fascista delatore, ora celato dietro le divise con l’emblema di morte sull’elmetto (non fanno prigionieri le Esse-Esse!) Inermi contro il muro del cortile senza motivo e colpa siete spinti… un mare di memorie VI sommerge: la moglie i figli gli amici la vita sin qui vissuta e gli affetti più cari… “Jeszt FEUER!” urla il capo del plotone! “Dove sei Cristo?” è l’urlo disperato, l’ultimo prima dell’iniqua strage. Al crepitìo dell’armi tosto è spenta ogni voce, ogni grido di protesta… Piove e piove, da oltre quattro giorni. i tuoi occhi son volti verso il cielo ma TU non vedi più: non sei che un grumo di sangue e carne intriso dalla pioggia, le braccia a croce sopra i TUOI compagni… Piove e piove e dalla bocca TUA muta par giunga ancora l’ultimo TUO grido: “Maledetta la mano che mi uccide e mi spegne all’amore dei miei cari!” Triste settembre. L’ultimo di guerra. Francesco Guido\ GIBBA In memoria di Ferruccio BOCCATO trucidato assieme a cinque compagni dai Tedeschi a Burzanella di Camugnano (Bo) il 27/9/44 – a 38 anni GRAZIE DA ALASSIO Abbiamo appreso dall’articolo apparso su “La Stampa” che nel mese di aprile u.s. è stato conferito il prestigioso premio per la Cultura del Centro Pannunzio all’Assessore comunale Monica Zioni. «È la prima volta che in 40 anni questo premio è attribuito ad un assessore alla cultura. La dott.ssa Monica Zioni, con iniziative che resteranno nella storia di Alassio, ha portato avanti un impegno serio ed autorevole a favore di Alassio ed ha saputo promuovere l’immagine della Città rendendosi benemerita testimone della cultura libera e della tradizione ligure»: questa è l’eloquente motivazione che è stata letta dal presidente del Centro Pannunzio professor Pier Franco Quaglieni. Noi concittadini ci sentiamo orgogliosi e ci congratuliamo vivamente con la Dott.ssa Zioni che per oltre un decennio ha contribuito in modo determinante a promuovere la cultura nella nostra bella città. Gli organizzatori del Concerto di Musica Classica di S. Giovanni Carlo Verdone ha ricevuto il Premio Oscar che una giovanissima ammiratrice, in copia, ha voluto consegnargli durante il dibattito sull’ultimo suo film “Il mio miglior nemico”. L’attore ha accettato come buon auspicio il gesto di simpatia e, con fair play, l’ha mostrato orgogliosamente al pubblico presente come si suol fare a Los Angeles, tra gli applausi anche dell’assessore Monica Zioni, del sindaco Marco Melgrati e del critico cinematografico Natalino Bruzzone. Verdone è la seconda volta che viene ad Alassio ed ha fatto mezza promessa (FOTO SILVIO FASANO) di girarvi almeno in parte un suo prossimo film. Uno dei più celebri attori-registi italiani è tornato ad Alassio (dopo il conferimento del “Premio Alassio per il cinema” nel 2000), il 12 aprile scorso per un incontro col pubblico condotto da Natalino Bruzzone, critico cinematografico de “Il Secolo XIX°”. Nel pomeriggio presso il bar “La cambusa” (g.c.) ha tenuto una conferenza-stampa alla presenza degli inviati dei maggiori quotidiani e settimanali italiani. Argomento principale il suo ultimo (in ordine di tempo) film “Il mio miglior nemico”. Verdone ha dichiarato: «Il tema del film è forte: lo scontro fra generazioni. Non mi aspettavo un successo così clamoroso, anche il produttore è soddisfatto. Ero convinto di avere fatto una cosa valida, poi sorgono i dubbi, ma sono stati superati. Non ho pensato subito a Silvio Muccino, poi col produttore abbiamo scelto lui che ci ha aiutato anche nella sceneggiatura. Se mi capitasse un soggetto adatto sarei felice di girare un film ad Alassio. Mi ritengo un antidepressivo senza controindicazioni». Alla sera nel cinema Ritz (g.c.) gremito di pubblico, Verdone si è concesso agli Alassini e ai graditi ospiti, con Natalino Bruzzone in veste di coordinatore. Il sindaco di Alassio arch. Marco Melgrati ha iniziato dicendo che questo è un graditissimo ritorno, mentre l’assessore alla Cultura dott. Monica Zioni ha detto che Verdone è il più significativo interprete del cinema italiano, lo dimostra il successo di questo suo ultimo film. Ed ecco quanto di più interes- sante ha detto Verdone rispondendo a Bruzzone e al pubblico. «Ringrazio le autorità e Natalino. Questa sera gioca la Roma, ma ho scelto Alassio e ne sono compensato da questa dimostrazione di affetto. Quest’anno il cinema italiano è tornato a risalire la china, penso anche un po’ per merito mio. In questi sei anni (dall’altra mia visita ad Alassio) sono soprattutto cambiato io: sono meno emotivo, recito con molta scioltezza. Muccino ho cercato di lasciarlo recitare secondo il suo istinto. Sono sereno, forse farò anche un film drammatico, ma come attore, ho in programma “Manuale d’amore 2”. Impegnarmi nel doppio ruolo di attore e regista è una cosa terribile. In questo periodo mi sento in stato di grazia come attore, ma non intendo rinunciare del tutto alla regia. Nel mio computer ci sono tanti appunti in attesa di essere realizzati. Mi sono raccontato nel film “Maledetto il giorno in cui ti ho incontrato”. Oggi c’è una mancanza di autorità da parte dei genitori rispetto ai figli. Mi ritengono l’erede di Alberto Sordi, ma Sordi non ha eredi, non ne può avere: è una maschera, come nella Commedia dell’Arte, è unico, ha raccontato la storia dell’Italia del tempo (Verdone racconta un delizioso divertente aneddoto in occasione di una sua visita a casa Sordi). Il cinema italiano non è aiutato dalla letteratura come il cinema americano o inglese. Nel mio lavoro cerco di mettercela tutta, per poter venire un’altra volta ad Alassio». C.B. per A.V.A. Bandiera Blu per il Porto Turistico Concerto del Venerdì Santo Luca Ferrari Quest’anno il tradizionale (XX- more, cupo della tavoletta a ma- Il prestigioso riconoscimento è stato assegnato al nostro porto per l’alta qualità dei servizi che offre. Ci complimentiamo per il lavo- ro svolto, augurandoci che il depuratore venga al più presto realizzato per avere la Bandiera Blu anche per le spiagge ed il mare. Salviamo lo stemma di Alassio Sul muro della vecchia sede della C.I.E.L.I. in Via Mameli, c’è uno stemma della Città di Alassio. Mi risulta che quel fabbricato debba essere demolito e mi chiedo se non sarebbe possibile salvare lo stemma che, mi pare, sia piuttosto bello e che potrebbe essere piazzato in qualche altro posto visto anche che ha ormai parecchi anni e appartiene ad un’epoca trascor- Presentazione della mostra sa della quale si dovrebbe mantenere il ricordo. L’Alassino, se crede, può forse salvarlo. Cordialmente. Mario De Michelis Ndr: Ringraziamo per la segnalazione e giriamo alle autorità comunali la risoluzione del problema. VIIIª edizione) Concerto del Venerdi Santo, nella Chiesa di Santa Maria Immacolata, ha assunto le sembianze di una Sacra rappresentazione. La Corale Polifonica “Il Concento Ecclesiastico”, diretto da Luca Franco Ferrari, proveniente da Genova, all’occorrenza diviso in due cori separati e una voce recitante, ha eseguito il “Miserere a 9 voci in due cori” di Giuseppe Tartini (1692-1770) e il “Quaresimale” di Cesare Calino della Compagnia di Gesù (in Venezia MDCCXXXVIII). Nel Quaresimale, composto da brani cantati e brani recitati, è stato inserito a strofe il Miserere e le varie parti sono state scandite dal suono, sarebbe meglio dire ru- niglie che una volta veniva usata insieme alle “raganelle” per sostituire il suono delle campane “legate” il Venerdi Santo. Ne è risultata una suggestiva esecuzione, non solo per l’alto livello vocale, ma anche per l’intimo accordo fra le varie componenti: sono stati tutti bravissimi, ma meritano una particolare menzione il soprano solista Emanuela Esposito e la voce recitante Roberto Torti. Gli organizzatori (Assessorato alla Cultura, A.P.T. Riviera delle Palme, Biblioteca Civica e Circolo Amici della Musica “Primo Campana”) ringraziano i Reverendi Padri Cappuccini per la gentile ospitalità. Francesca Bogliolo ha presentato il 22 aprile scorso nell’Auditorium della Biblioteca civica, la curatrice di questa importantissima e originale mostra allestita nella Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi dal 4 marzo al 4 giugno 2006. Ne sono coinvolte le famiglie laiguegliesi Maglione e Musso (oltre alla genovese Oneto), per cui la dottoressa Caterina Olcese Spingardi, Storico dell’Arte della Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico ed etnoantropologico della Liguria, e il suo ufficio, nel prepararla hanno fatto minuziose ricerche sul nostro territorio (Ha collaborato anche il “nostro” Antonio Carossino). La Dottoressa Olcese Spingardi dice di essere contenta di trovarsi ad Alassio, centro delle ricerche, poi parla delle vicende delle famiglie e della struttura della mostra. Benedetto Maglione, uomo d’affari con interessi a Genova e Napoli, sposa la figlia del banchiere genovese Francesco Oneto, i coniugi si trasferiscono a Napoli. Qui ricevono le più importanti personalità napoletane nel loro salotto, dove si suona musica e vengono esposti i quadri di prestigiosi artisti in gran parte da loro protetti: Domenico Morelli, principalmente, ma anche i Palizzi, De Nittis, Mancini, lo scultore Gemito, ecc. Benedetto morì abbastanza giovane, il salotto fu mantenuto dalla vedova. In parallelo si svolse la vicenda di Benedetto Musso, cugino dei Maglione, pittore, che co- nosciuta una sua giovanissima prozia, Erminia Radion, moglie di Giovanni Maglione (i legami fra le due famiglie erano stretti), se ne innamora; morto il prozio i due si sposano subito con relativo scandalo. Benedetto la dipinge in molti quadri, ambientati fra Laigueglia e Bastia d’Albenga, ma lei di carattere forte e indipendente ben presto lo lascia e se ne torna a Napoli. Nella mostra sono esposti, oltre allo stupendo ritratto di Teresa fattole da Domenico Morelli, numerosi altri dipinti di artisti napoletani, ma soprattutto di Benedetto Musso, in gran parte ora nella collezione personale del gallerista alassino Franco Enrico e da lui prestati. Benedetto Maglione non era solo collezionista di quadri, ma anche di libri antichi, oggetti di arte applicata, maioliche, spartiti musicali, che insieme a vestiti femminili d’epoca, ventagli, borse, ecc. figurano in questa mostra, ambientata in un stupenda villa del ‘600, che sembra fatta apposta per ospitarla. È esposta anche una scultura in gesso , modello di quella in marmo, sulla tomba di Francesco Oneto nel cimitero di Staglieno: un angelo con sembianze femminili e alquanto sensuali, altro motivo di scandalo del tempo, poi però ispiratore di altre statue dello stesso cimitero. La dottoressa Olcese Spingardi conclude dicendo che: «I Maglione hanno sempre guardato più avanti della loro epoca». C.B. BONIFICA E SICUREZZA DEI SENTIERI (segue da pagina 6) sicurezza dei mountain bikers, per evitare loro di urtare le pietre affioranti e le conseguenti rovinose cadute. N.d.r. Ciò non tanto in relazione ai bikers esperti e/o agonisti ma in funzione di un servizio dedicato ad un’utenza di ciclo-amatori provenienti da alberghi, spiagge ecc… di Alassio (e non) ai quali le strutture menzionate potranno offrire questo ulteriore servizio turistico allineato con gli elevati standard qualitativi di Alassio. Inoltre è fondamentale decespugliare con maggior cura erba e cespugli intorno alle buche, le quali vanno ricoperte, e intorno a pietre e rocce (“indistruttibili”… o non “spostabili”…) per evidenziarle alla vista, e sugli spuntoni più pericolosi è opportuno fare un segno con della vernice per ulteriore sicurezza. Sicuramente un bel tracciato, ben “disegnato”, con curve e controcurve risulta interessante/emozionante da percorrere (specialmente in MTB), ma… sempre considerandone la sicurezza che deve essere messa al primo posto, e ogni lavoro deve essere finalizzato a tale risultato! Anche il semplice taglio di un arbusto, se si trova a bordo sentiero, deve essere fatto con criterio… ossia svasato verso l’esterno, senza punte rivolte al passaggio, e all’altezza giusta… o rasoterra… o ad un’altezza che non deve fare inciampare né sbattere nella parte alta del busto, o peggio…del viso. È necessaria inoltre la bonifica di rovi e arbusti spinosi (anche solo degli aculei) rivolti verso il passaggio, unitamente a rami e (peggio) spezzoni che andranno tagliati sempre a filo-tronco (facendo un lavoro… nel possibile anche gradevole esteticamente, ossia deve risultare una bonifica, non uno scempio!). A tal proposito consigliamo vivamente chi pratica l’escursionismo di munirsi di una forbice da potatura o di una roncoletta, allo scopo è molto efficace il “pennatino da cacciatore” così chiamato (anche dalle aziende costruttrici) in riferimento al fatto che è l’attrezzo in uso dai cacciatori per farsi varco nella boscaglia. E il motivo per cui molti degli antichi sentieri sono rimasti (seppur “flebilmente”) in vita, è merito di questo binomio, i nostri riferimenti da seguire, sono appunto prevalentemente la “traccia” dei cacciatori, e/o quella dei cinghiali… per avere il “disegno” dei tracciati da bonificare. N.d.r. Oltre ai sentieri del C.A.I. naturalmente! Ci auguriamo che questi consigli possano essere accolti almeno da alcuni, degli innumerevoli escursionisti e/o mountain bikers (detti: free riders) che si approcciano attualmente alla natura, ai quali, inoltre, ricordiamo: “sappiate che anche se voi non li vedete… gli animaletti del bosco vi vedono, e sono loro a scegliere chi di voi sarà il privilegiato che potrà incontrarli… se avrete questa fortuna…, non spaventateli! e ricordatevi di lasciar loro sempre, comunque, qualcosa da mangiare nel bosco!... e di non abbandonare la carta stagnola… Buone passeggiate e pedalate a tutti! Per i Volontari Boschivi Mario “Attila” Palumbo 10 «L'ALASSINO» Giovedì 18 Maggio 2006 Gallea chiude le LA SPIGNO E LA MASSENET CONCERTI BENEFICI “Cene culturali di Laigueglia” IN GERMANIA DI MATTIA INVERNI Sono state un vero successo a Laigueglia le Cene culturali col Circolo Utopia che si sono concluse ieri sera con la presenza del professor Franco Gallea, critico letterario molto noto e da molti anni rappresentante regionale della Consulta ligure per la Cultura. L’altra ospite è stata la nota storica Anna Marino Celant. Il professor Gallea ha parlato sul tema “Poeti minori liguri”, mentre la dottoressa Celant ha svolto una relazione sul tema: “Le donne popolane laiguegliesi dei secoli passati”. Con i poeti Liguri minori del ’900, si sono così chiusi gli incontri culturali a tema del venerdì del Circolo Utopia. Il percorso storico-culturale è stato curato dalla professoressa Anna Tagliasacchi Bonfante ed organizzato presso il ristorante la Botte Ubriaca di Laigueglia. La formula ha riscosso un enorme successo, quasi sempre esauriti i 65 coperti a disposizione, sia per i relatori di prestigio, sia per il costo della cena, 12 euro. L’idea degli organizzatori è quella di estendere l’iniziativa anche a bar, paninoteche, pub con l’intento di promuovere altri generi culturali, dalla musica alle arti figurative. Il relatore dell’ultima serata è stato il professor Franco Gallea, ex docente del Liceo Classico albenganese, organizzatore ed animatore di eventi culturali, tra i quali la Fiera regionale del Libro di Peagna e “Un editore per l’Europa” di Alassio. Come di consueto, subito dopo l’aperitivo, Anna Marino Celant, storica e cittadina onoraria di Laigueglia, ha proposto il primo argomento: le donne popolane laiguegliesi dei secoli passati, citate negli atti giudiziari degli archivi storici comunali di Andora e Laigueglia. Per conoscere i programmi e le iniziative del Circolo culturale Utopia è possibile comunicare con il seguente indirizzo e mail circolodistudi [email protected] Cl. Al. Due affermate artiste liguri esporranno in una importante mostra in Germania, nella regione di Eifel: si tratta di Carmen Spigno e di Veronique Massenet. Le due artiste esporranno a Schonecken (presso il celebre “Altes Amnt”) nell’ambito delle kermesse culturale: “Kultursommer in Schönecken/Eifel”. La garlendese Carmen Spigno presenterà 21 opere inedite realizzate nel 2006: piccoli quadrisculture con terre e resine naturali più altri materiali, su tavola, juta e tela, mentre Veronique Massenet, nota scultrice francese, ma residente a Bergeggi da molti anni, metterà in mostra molte sue recenti ed importanti sculture. La mostra è stata inaugurata il 7 maggio, alle ore 15, presso la celebre “Burgkapelle” a Schoncknen-Eifel. La mostra rimarrà aperta al pubblico fino al 18 giugno con il seguente orario: tutti i lunedì, martedì, sabato e domenica, dalle 14.00 alle 16.00. Véronique Massenet, per l’occasione ha preparato anche sculture di diverse dimensioni, elaborate con legni di vario tipo e colore. Le due artiste sono state invitate dalla nota gallerista tedesca, la signora Hilda Dogan. «Si tratta – dice Carmen Spigno – della seconda grande mostra che terremo in Germania. Anche l’anno scorso eravamo state invitate dalla celebre gallerista Hilda Dogan. Vista l’esperienza positiva dell’anno passato, abbiamo accettato con piacere di tornare ad esporre questa volta nei saloni del vecchio palazzo comunale». L’evento è il conseguente risultato scaturito dalla collaborazione italo-tedesca fra l’associazione “Kulturkreis Altes Amt” di Hilda Dogan ed il Circolo Artistico “Amici nell’Arte” di Garlenda, la collaborazione culturale era nata nel 2004 come scambio internazionale fra i due paesi. C. A. Organizzati da Daniela De Blasi, Gigliola De Lonti, Francesco Ielapi e Domenico Donada, con l’attiva collaborazione dell’Ufficio politiche sociali del Comune, diretto dall’assessore Monica Zioni, si sono svolti presso la ex Chiesa Anglicana in Alassio, nel giorni 8 e 9 aprile scorsi due concerti benefici di Mattia Inverni. Il ricavato delle due serate è stato devoluto alla Croce Bianca di Alassio come contributo per l’acquisto di un mezzo di trasporto notevolmente innovativo, atto a risolvere i problemi dell’impossibilità di deambulare degli anziani e dei diversamente abili. I concerti sono stati tenuti da Mattia Inverni accompagnato da un validissimo complesso musicale. Mattia Inverni è un giovane cantante, nato a Finale Ligure, che ha già percorso una notevole e riconosciuta carriera musicale, partecipando come cantante solista al programma di Paolo Limiti “Ci vediamo in TV”, per tre anni consecutivi. È intervenuto a due edizioni estive della Manifestazione alassi- na “Sul trespolo per un amico” ed ha partecipato come cantante teatrale per varie stagioni a crociere della Compagnia Costa. La svolta della sua carriera si è avuta nel 2002 quando Riccardo Cocciante lo ha scelto come uno dei protagonisti dell’opera “Notre Dame de Paris”, che dopo essere stata rappresentata in tutta l’Italia ha avuto, in diretta su Rai Uno ben quindici milioni di telespettatori. Nelle serate alassine, accompagnato da Filippo Chirico (basso) Giovanni Guarenti (chitarra) Raffaele Pellino (batteria), Jonny Pozzi (pianoforte) e Viviana Simone (voce solista) Mattia Inverni ha saputo incantare ed appassionare il pubblico presentando un vasto repertorio musicale che ha spaziato in vari campi, dalla produzione classica a quella moderna al musical. Due serate di alto livello, presentate da Andrea Gallea, che ha collegato le parti musicali con la sua abilità di “fine dicitore”. L.C. Rappresentazione della Passione La delegazione di Vence al Borgo Coscia e a Moglio IDENTITÀ ASSOCIATIVA ricevuta in Comune Quest’anno sono state due le rappresentazioni della Passione di Cristo in occasione della Settimana Santa: una nella Chiesa Parrocchiale del Borgo Coscia, ed una nella Parrocchia di Moglio. Nella chiesa dei Cappuccini al Borgo Coscia, Augusto Soldi regista della Compagnia Teatrale Dialettale Alassina (che dal 1982 recita le Passioni), con una parte degli attori della Compagnia stessa e la collaborazione di molti parrocchiani ha messo in scena la Passione di Cristo scritta da Gianni Croce in dialetto alassino, e dallo stesso tradotta lo scorso anno in lingua italiana. L’opera di grande presa sul pubblico per la sua popolarità e la sua spontaneità è stata sottolineata dai canti della Corale San Francesco diretta da Fra Remo. La recita è avvenuta il 7 aprile. Il 12 aprile, invece, a Moglio, Gianni Croce, coadiuvato da una parte degli attori della Compagnia Teatrale e coinvolgendo i parrocchiani di Moglio sia per la recitazione che per i momenti musicali ha messo in scena la Passione scritta in dia- letto alassino da Franco Gallea e tradotta in italiano dallo stesso Gianni Croce. Quella di Franco Gallea è un’opera particolare che si svolge su due piani, quello storico e quello moderno. Cioè alla lettura e alla meditazione su un brano evangelico fa riscontro un episodio di vita moderna, quasi a dimostrare che la passione di Cristo si ripete nei dolori e nelle sofferenze dell’uomo contemporaneo. Un’opera di grande respiro alla quale la traduzione in italiano ha aggiunto un’atmosfera di notevole dignità. Hanno accompagnato lo svolgersi della Passione il Coro dei Bambini di Moglio, la Cantoria Adulti e la voce e la chitarra di Marilena Massano, accompagnata al pianoforte da Giuseppe Croce. L’apporto tecnico e sonoro dei Fratelli Croce è stato fondamentale per lo svolgimento della serata, come lo è stata la disponibilità gentile dei Parroci di Moglio e dell’Immacolata del Borgo Coscia. Ha presentato entrambe le manifestazioni Andrea Gallea. È stata ricevuta stamani dal Sindaco di Alassio, Arch. Marco Melgrati, la delegazione proveniente dal Comune di Vence. Con il Sindaco, il Presidente dell’Associazione Albergatori, Enrico Mantellassi, il Consigliere incaricato al Commercio Giuseppe Maiellano e il Presidente dell’Associazione Commercianti Pasquale Balzola. Le autorità Alassine hanno accompagnato il Sindaco di Vence, l’assessore al Turismo, l’assessore al Commercio, rappresentanti della Federazione Commercianti e dell’ufficio turismo della caratteristica cittadina francese in un fitto programma di visite alla Città del Muretto. “Alassio è spesso citata quale pregevole esempio di sviluppo e divertimento turistico” si legge nella lettera inviata dal Comune di Vence per richiedere l’incontro. Di qui la richiesta di visitare il Centro Commerciale a cielo aperto più lungo d’Europa e del modus operandi turistico, ricettivo e commerciale della Città del Muretto. «È con grande piacere – dichiara il sindaco Arch. Marco Melgrati – che abbiamo accolto la richiesta del Comune di Vence, nella convinzione che da questi incontri e scambi culturali possano nascere proficue collaborazioni volte a incentivare il turismo della nostra città. Dopo l’esperienza promozionale attuata sulle pagine di Nice Matin abbiamo visto tornare i francesi tra gli ospiti della nostra città. La richiesta di Vence è un ulteriore passo avanti verso la promozione dell’immagine di Alassio ben oltre i confini della nostra Regione e del nostro Paese”. La pratica sportiva è una scelta dell’uomo. La società sportiva deve stabilire un giusto rapporto con l’ambiente ed il territorio Le numerosissime società sportive alassine sono attive e rappresentative e mai come ora i nostri bambini, ragazzi e giovani sono accolti, confortati e guidati in nome dello Sport. Considerando la pratica sportiva un momento significativo dell’azione sociale per ritrovare le origini e le motivazioni di un umanesimo fondato nella realtà morale e spirituale mi chiedo, da appassionato di Sport (e da “alassino”) se questa grande richiesta e offerta di sport include anche, il desiderio di completa- ha intitolato l’attuale stadio. E QUI LA SCELTA DELL’UOMO. È l’identità associativa che determina l’orientamento e la scelta dell’uomo che si esplicita nella pratica sportiva attraverso una visione positiva della corporeità, il recupero del gioco e della lucidità; il riferimento alle varie fasce d’età per rispondere correttamente ai singoli bisogni, al superamento, in positivo, dello spirito di competizione; la festa prima e dopo la gara; il ridimensionamento del risultato inteso come sem- M.R. L.C. I CUSCRITI RICORDI MARIANI… E NO A chi non piace di tanto in tanto sfogliare il vecchio Album di foto ricordo? Ed è tra quelle foto, le più in bianco e nero e ormai un po’ ingiallite dal tempo, che spesso riaffiorano immagini della nostra giovinezza e vi si incontrano visi da tempo dimenticati, o di coetanei come noi diventati nonni oppure di anziani allora amati e stimati che da anni non sono più. O si rivivono situazioni e momenti anche importanti della nostra vita: e della nostra stessa comunità, proprio come queste due foto che ritraggono con quanta “fede”, “devozione” e “fatica” la Statua della Madonna della Guardia, seguita da una marea di popolo orante, fu portata alla Sua attuale dimora nel Maggio del 1954 e per strade, allora, tutt’altro che agibili, da Alassio al Santuario che si erge sulla vetta del Monte Tirasso. Ed è, pur a distanza di 52 anni e nel ricordo di quei molti Alassini che in questo mese di Maggio a Lei dedicato e invocandone grazie vogliamo offrirglieLe. G.C. per A.V.A. Questa sera dalla “Piccenina”, un’osteria politicamente impegnata e ritrovo preferito degli aderenti alla Società di Mutuo Soccorso “Cristoforo Colombo” anche detta “a fanfara”, c’è festa grande. Quello della “Picenina” è un vecchio locale ubicato nel “carrùgìu da géxa”, con vetrofanie alle vetrine e alle finestre, i tavoli consumati dall’età e dai tarli, le sedie malandate. Alle pareti tante riproduzioni a colori oramai stinte di velieri con tutte le vele al vento e i baffi di schiuma bianca ai lati delle snelle prore. Ma almeno qui il vino è generoso come il padrone e sincero come il sorriso della padrona. Nonostante l’ora tarda il baccano non accenna a diminuire, anzi!... gli avventori sono tutti giovanissimi, sono della classe 1879, sono quasi dei ragazzi che domani, col primo treno, partiranno alla volta della Spezia in quanto assegnati alla Regia Marina quali coscritti di leva per il servizio militare obbligatorio. Li aspetta un duro addestramento al termine del quale andranno per mare integrati negli equipaggi sulle grigie e fredde navi della Marina. Ma stasera i nostri ragazzi hanno la mente sgombra da qualsiasi sgradevole pensiero e dunque si susseguono i brindisi, i saluti, i battimani ai quali si aggiungono quelli del Sindaco e di un paio di Assessori che, inaspettatamente, si sono affacciati in sala preceduti da un paniere colmo di leccarìe. U Picciottu, issato su di una seggiola improvvisa rime in dialetto mentre U Carlottu con l’aiuto di una chitarra apparsa non si sa da dove, accenna ad antichi stornelli alassini... qualcuno anche decisamente scollacciato, e subito si accende un coro sgangherato e fuori tempo che fa tremare le antine del buffé; il frastuono casi raggiunge il massimo. Lo sanno benissimo coloro che abitano nei pressi e stentano a prendere sonno... ma quei ragazzi so- no perdonati! In mattinata, mentre il treno ai allontana lento, tra uno sventolio bianco di fazzoletti e parecchie lacrimucce delle mamme, sulla collina al primo sole, ancora si scorgono rosseggiare le ultime bacche del sorbo tra il verde giallastro delle fronde; è autunno inoltrato. Poco prima dei bàusci il convoglio entra stantuffando in galleria per uscirne poco dopo fischiando e lasciando dietro di sé un lunga scia di fumo e... via, in direzione da Spèzza ! Dopo quasi 5 ore di sferragliante viaggio su scomodissime panche di legno Alassio è diventato un ricordo. Varcati i severi cancelli dell’Arsenale i coscritti Alassini sono accolti da un ufficiale con tanto di sciarpa azzurra. I suoi freddi occhi paiono non avere neppure il minimo bagliore di umanità... un contadino avrebbe guardato la sua vacca con un interesse assai maggiore di quello con cui il Guardiamarina ha preso in consegna i nostri nuovi arrivati. Quanto tempo è passato? Quasi due anni e, a ben pensarci, assai velocemente. Siamo in una giornata piovosa con un presagio di primavera. I nostri giovani Alassini oggi con una certa baldanza, frammisti ad altri “marinai”, lasciano l’Arsenale con il foglio di congedo in tasca e un po’ di malinconia nel cuore. Il viaggio di ritorno a casa è lento, pare quasi interminabile, ma, finalmente, ecco che il convoglio entra nell’ultima galleria, quella dei bàusci uscendone poco dopo fischiando; adesso si allegramente! Ecco Alassio, con la sua bella stazioncina tutta di legno! Questa sera dalla “Picceninà” si farà festa a non finire... sino alle ore piccole. Le grida e gli schiamazzi si perderanno nel caruggiù da géxa e dintomi e ... “chi ha durmiu u ha durmiu!”. Vincenzo Moirano ANNO 1948 - “AURORA” COMPAGINE CALCISTICA VINCITRICE DEL CAMPIONATO DI SERIE “C” Da sinistra: Nicolino Garello; Carola; Dante Schivo; Carlo Tomagnini; Gianni Gaibisso. In basso da sinistra: Umberto Raffano, Danilo Tronca, Gianfranco Matiuzzi. (Praticando lo sport con gioia e passione si impara a vincere sempre: in tutti gli ambienti, per tutte le tappe della vita. Se chi pratica lo sport lo fa nell’ambiente giusto acquisisce l’identità e la cultura necessarie per arricchire moralmente se stesso e la società civile che lo ospita e l’include). mento all’impegno civile inteso come corresponsabilità e partecipazione alla vita associativa. Lo Sport, come ad Alassio è sempre stato inteso, non rappresenta “un’isola” in mezzo a tumulti della vita quotidiana; soprattutto la società sportiva non deve esistere avulsa dal territorio in cui opera e prescindendo dal compito di migliorare la qualità di vita, che in esso si svolge. Mi riferisco, ad azioni esemplari d’identità associativa (è superfluo proferire la solita frase: “erano altri tempi”…) avvenute nel nostro territorio ad opera di atleti e dirigenti di società sportive: come l’acquisto del terreno, la “spalatura”, la tracciatura e la recinzione del vecchio Campo Polisportivo Alassino e la donazione dell’intera opera finita al Comune (o meglio alla Comunità Alassina) per permettere a tutti la pratica dello Sport; o all’impegno costante degli iscritti allo S.C. Alassio nella promozione, nell’organizzazione e nella realizzazione (in tutti i suoi aspetti) della più grande (fino al 1957) manifestazione turistica di Alassio: il Carnevale (Prima di Nizza e di Viareggio) con la sfilata di carri allegorici da fare invidia ai moderni “Corsi Mascherati” di, (ormai), fama internazionale. Probabilmente a questa identità si sono, anche, ispirati per l’offerta suprema, nei momenti più tragici, i giovani sportivi alassini come Sandro Ferrando, alla memoria del quale, l’intera Comunità Alassina, plice performance; l’allargamento del risultato sportivo ai suoi risultati psicologici, culturali e di comunicazione. Questa scelta, ad Alassio, ha sempre condotto coerentemente ad una visione “solidale” dell’attività sportiva. E questa solidarietà intesa come condivisione e coinvolgimento con il prossimo è diventata “cultura” sportiva e sociale che ha semprer posto la “solidarietà” al centro dell’agire dell’uomo; solidarietà che non vuol dire una semplice categoria del sentire sociale ma che è al centro di ogni possibile azione politica che abbia per oggetto non la conquista del potere, sia pure attraverso il consenso, ma il servizio all’uomo, di ogni uomo, e dell’umanità intesa come comunità organizzata di uomini liberi uguali. Lo Sport rappresenta una grande occasione per stare insieme forse ancor più grande di quella costituita dalla scuola in sé. Lo sport è divertimento, è gioco; e questo è il momento e il modo migliore per realizzare quella profonda esigenza di socializzazione, di fare gruppo che è sempre più difficile realizzare altrove, anche nei luoghi dove sembra più naturale trovarla. “La tradizione sportiva entra tra le componenti della cultura di una Comunità e, di conseguenza, nel processo formativo delle generazioni giovani”. (Giovanni Paolo II) Dante Schivo Giovedì 18 Maggio 2006 MEMORIA Alassio – 22 Aprile 2006 Vorrei dire brevemente, se mi è consentito, dell’uomo Mario Fazio, parlandone con estrema semplicità, al di fuori di ogni intento celebrativo, al di fuori di ogni contesto ufficiale, semplicemente per ricordarlo, come si ricorda un caro amico. Dirò dunque di una lunga e rara amicizia di cui in ogni momento, in ogni occasione lui ed io serenamente abbiamo gioito. Risalgo ai lontani anni 30! ...siamo stati compagni di giochi e di scuola; alla fine delle elementari e via via al ginnasio e poi al liceo. L’inizio della guerra, ancora studenti 16enni, ci vide proiettati per circostanze – dico – sfacciatamente fortunate addirittura in situazioni comiche… come quando con perfetta faccia tosta rispondevamo fischi per fiaschi alle severe interrogazioni di Cultura Fascista del locale gerarca lasciando il poverino interdetto sulle nostre facoltà intellettive o, come quando, (benedetti non si saprà mai da chi) trascorrevamo il sabato fascista pedalando incoscienti e beati in bicicletta davanti ai nostri compagni di scuola irreggimentati in divisa da avanguardista. Poi la guerra si fece seria. Addio alle spericolate corse sulle onde col Dingy “Pulìn”! Addio alle estenuanti gite in bicicletta a Bordighera, a Finale e a Noli!... Lui trasferito a Genova all’Università, io a Roma nel… Cinema. Scampati alle bombe e ai famigerati rastrellamenti, dopo il conflitto ci ritrovammo… su una 1100, in rotta verso il Sud: lui a comprare (si fa per dire) una vagonata di fichi secchi in Calabria, io in direzione della Capitale a riprendere i contatti con quella che sarebbe diventata la mia attività. Ci rivedemmo subito dopo ad Alassio, senza fichi secchi lui, con vaghe prospettive di lavoro io. Grazie a un ritrovato amico – parlo dell’insostituibile Giannetto Beniscelli! – e (vedi caso – proprio qui a pochi passi dove ora ci troviamo, nel dismesso Tea-Room degli Inglesi) demmo vita a una Società per la produzione di disegni animati pubblicitari (la prima del Dopoguerra!). Ma, ben altre frecce aveva Mario al suo arco e molteplici interessi… che esulavano dalla sedentarietà alassina: i viaggi! Girò mezzo mondo anche con mezzi di fortuna. Aveva progettato un avventuroso viaggio in Australia, viaggio dal quale trasse poi un interessante libro e dopo fu avventurosamente in Sud America, nel Medio Oriente… gli Stati Uniti, il nord Europa… Oltre al giornalismo, e quindi oltre alla letteratura, amava il cinema e la pittura in particolare riuscendo a esprimersi con facilità anche in questo campo… ma non voglio parlare, – ripeto – delle sue qualità professionali, voglio se pur brevissimamente rammentare le qualità dell’uomo: il suo carattere, la sua intelligenza la sua acutezza, l’amore per il bello per la natura, e la sua dolcezza, non solo espressa nell’ambito famigliare, ma nel vivere comune di tutti i giorni e di cui fanno testimonianza oltre la venerata moglie Speranza, i tre meravigliosi figli e quanti hanno avuto il privilegio di conoscerlo. Caro, saggio amico, con il quale abbiamo trascorso lungo un discreto arco di tempo tante belle e felici occasioni. Come non ricordare i gioiosi momenti passati assieme negli innumeri incontri a Roma, ai Fori ai Musei e ancora a Pompei, Ercolano, Paestum, la Sicilia, la Corsica, Parigi! Lui sempre mosso dall’acuto interesse di sapere di vedere di estasiarsi per il bello dell’arte, della natura. Adorava il mare, e nei suoi ultimi giorni la cosa che più lo angustiava era quella di non poter rimettersi al timone della sua Papulona! Nel salutarlo mi auguro, come tutti noi del resto, che l’impegno con il quale si è battuto per tutta la vita, abbia altrettanto validi e sinceri continuatori. VALE, dunque, caro amico MARIO! GIBBA CORALI IN CONCERTO 5a edizione Venerdì 21 Aprile u.s. si è svolta la 5 a edizione de “Corali in Concerto” della Parrocchia di S. Vincenzo Ferreri. “...Dato ormai certo che sarebbero state rarissime le possibilità di festeggiare il Santo Patrono i giorni che sarebbero a calendario poiché sempre in periodo Quaresimale, l’allora Viceparroco (ed oramai ‘Capo consolidato’) Don Luciano Massaferro aveva deciso di posticipare i festeggiamenti la settimana dopo la Pasqua, quella della Domenica in Albis...” Nasce così, forse, uno dei momenti più belli della, per usare qualche termine musicale, tanto “Poco lenta” anzi “Molto vivace” Parrocchia S. Vincenzo Ferreri di Alassio. Quest’anno le corali presenti erano cinque. Iniziamo con quelle ospiti; due: la ormai di casa “Don Primo Volpe” di Albenga, 11 «L'ALASSINO» cia un salto ai prossimo concerto (a Dicembre?) in Parrocchia c’è vitalità e allegria. Le nostre corali questo lo esprimono molto bene. La corale La Mongolfiera, composta dai bambini più piccoli e da quelli che con loro e per loro si divertono; e si impegnano. Cantanti, chitarre, percussionisti diretti da Ilaria Natale: sono espressione orgogliosa, ed a ragione, delle attività nelle Opere Parrocchiali di San Giovanni, hanno sempre la capacità… entusiasmare le folle. La Corale Giacomo Natale: niente bambini ma tanto impegno e perseveranza, sotto la direzione della semplice brava Ilaria, i progressi si fanno sentire… aspettiamo le prossime esibizioni. Infine la corale di quelli che giocavano in casa: la Corale di San Vincenzo. Stile ormai consolidato sotto la direzione di Mirella Marcarino, buon uso del- Dopo trent’anni CONCORSO LETTERARIO “25 APRILE” oltre la guerra chiusa Pubblichiamo tre saggi della classe IIIA la vicenda Aster ISTITUTO SECONDARIO DI PRIMO GRADO “M. M. OLLANDINI” ALASSIO Parte n. 1 AZIONE PARTIGIANA Era da molto tempo che si organizzava questo piano. Giorni e giorni passati sulle carte a calcolare qualsiasi imprevisto, ma sapevano anche loro che non sarebbe stato facile. Si trovavano sulle colline di Alassio in un rudere lungo la mulattiera per la Madonna della Guardia. Era autunno, alberi spogli e sterpaglie. Il rifugio era una vecchia locanda ormai logorata dal tempo. All’interno si trovavano Italo, Vittorio e Fiero nomi di battaglia di tre partigiani, giovani che come tanti avevano scelto la via della clandestinità per combattere contro i nazifascisti. Avevano armi: due pistole, un fucile, una mitraglietta ed una sacca di vecchie bombe a mano ancora della grande guerra. La mattina del giorno stabilito, il gruppo si svegliò alle 4.30 e si recò alla ferrovia anche se il treno, loro bersaglio, non sarebbe passato prima delle 7.00; così aveva detto un informatore. Nelle due ore precedenti il passaggio del treno si organizzarono per portare a termine la missione. A ogni rotaia erano state legate, due bombe per far sì che il treno deragliasse. L’obiettivo della missione era impedire che le armi trasportate giungessero alle varie caserme naziste. Tre bombe su quattro non esplosero, ma la sola esplosa fermò il treno. I nazisti scesero dal treno e cominciarono a sparare all’impazzata. Italo, il più ardito dei tre, lanciò una bomba sul vagone delle armi... che saltò in aria. Che esplosione! I partigiani fuggirono verso la loro base, ma i nazisti li incalzavano. Durante la loro estenuante fuga incontrarono due concittadini: padre e figlio; tutti si conoscevano. Subito senza esitare si offrirono di coprire la loro fuga e si incamminarono verso la loro casa alla Madonna delle Grazie. Li nascosero nello scantinato: due stanze, un tempo stalla, il cui accesso era celato da una quantità di materiale agricolo ormai in disuso, proprio per dare l’idea di un locale in abbandono. Notini Luca Re Tommaso Vincitorio Fiorenzo Zingariello Luca Parte n. 2 ARRESTO DEL PADRE E DEL FIGLIO Parte n. 3 ESECUZIONE INVECE RILASCIO Era il tempo dei rastrellamenti. Quasi ogni giorno ed a volte anche di notte, vaste zone della collina, borgate, paesi venivano ispezionati da ingenti forze tedesche che senza farsi scrupoli prelevavano dalle loro abitazioni tutti quelli che potevano in qualche modo essere impiegati nelle caserme o sospettavano di collaborazione con la resistenza partigiana. Gerolamo e Angelo Cha, così si chiamavano rispettivamente il padre ed il figlio che avevano nascosto i partigiani, erano di origine di quel comune della Valle Arroscia che, siccome inerpicato sui ripidi pendii della vallata, porta il nome di Aquila d’Arroscia appunto. Vivevano nella loro casa assieme ad Angiolina, la madre, ed alla più piccola Caterina, una ragazzina di circa otto anni che aveva subito preso in simpatia i tre giovanotti. I suoi occhi grigi, acuti e penetranti, il suo viso dalle espressioni intimidite spruzzato di lentiggini, la sua folta chioma mossa come le onde del golfo e del colore dei tramonti d’agosto lasciavano incerto chi la incontrava per la prima volta. Angelo invece era il tipico ragazzotto cresciuto, ma ancora bambino che viveva i primi turbamenti di quindicenne. Proprio Rina, come tutti la chiamavano, avvisò in casa del rastrellamento in corso. Ne avevano subiti diversi e soprattutto lei e la madre avevano imparato a non rispondere, ma anche a rispondere ai soldati. Questa volta era diverso. . . Rina corse ad avvisare i partigiani. Poi si fece trovare per prima fuori dalla casa intenta ad accudire le magre galline del pollaio. Angiolina uscì come per chiamarla e restò ferma sulla porta. Entrambe colsero subito i modi più decisi dei soldati: cercavano in ogni angolo, guardavano persino sugli alberi… Si diressero subito verso quel locale con tutti quegli attrezzi e cominciarono a spostarne un buon numero impediti nei movimenti dagli arnesi stessi così ammassati. Presto desistettero; e attratti dagli uomini intenti al lavoro nell’uliveto, intimarono a questi di seguirli: a nulla valsero le parole di preghiera di Angiolina. “Torneremo presto!” furono le sole parole di Giacomo. Madre e figlia restarono impietrite dal vuoto della separazione. Non scesero verso Alassio, ma proseguirono a mezza costa per Albenga. L’ufficiale al comando era furioso. L’attacco al treno e la conseguente esplosione erano stati un danno gravissimo. Le parole secche, gli ordini impartiti con violenza e la direzione presa non lasciavano dubbi: il loro destino era segnato. Non avrebbero più rivisto la loro casa, mai più. Giunti nei pressi del “pilone”, l’ufficiale ordinò al suo diretto subalterno di fucilare i due prigionieri e con pochi uomini si diresse verso le fortificazioni a mare. Il sottufficiale rispose e salutò. Giacomo comprese nitidamente la parola “kaput”. Ripresero il cammino per fermarsi dopo poco in una larga fascia; il sottufficiale ed un altro soldato costrinsero i due prigionieri a precederli spingendoli con la canna dei fucili. Raggiunta l’estremità della fascia, fuori vista degli altri soldati, fecero sedere a terra Giacomo ed Angelo e scaricarono in aria i loro fucili. Senza dire una parola si girarono e se ne andarono. Giacomo e Angelo non sapevano se piangere o se ridere, ma prestissimo presero la via di casa. Calarco Gianluca Paoletti Francesca Venosa Alberto Gasparini Martina Lomanto Giorgia Quarta Valentina la tecnologia supporto di una corale mista, giovani di più o meno tutte le età, che non hanno paura di cimentarsi anche con pezzi di autori moderni e famosi… Un esempio “Miserere” di Zucchero. Risultato: effetto assicurato, altro che pezzi lamentosi… I prossimi appuntamenti per quelli che non credono a quello che ho scritto e vogliono verificare di persona sono: a Giugno, lo spettacolo per la conclusione delle attività Parrocchiane (a San Giovanni). Nel periodo Natalizio il Concerto, sempre a S. Giovanni, delle corali per uno scambio di auguri tra amici. Un bravissimo a tutti e dimenticavo... Foto di gruppo… Sorridete… D.R. Molti anni sono passati ormai dalla guerra, ma in casa si ritorna spesso su quei terribili momenti. Ormai Angelo e Rina hanno proprie famiglie e vivono lontano da Madonna delle Grazie, ora vi trascorrono una serena vecchiaia Giacomo e Angiolina. Ogni festa, domenica o vacanza riunisce tutti nella vecchia casa dove insieme all’aria di famiglia si respira quel profumo di ulivi e di mare che risveglia nei cuori il senso delle proprie radici. La domanda è però sempre la stessa: “e quei due soldati?” Proprio in una di quelle occasioni in cui tutti si ritrovavano, una piccola comitiva sale la mulattiera verso la casa. Due coppie attempate la percorrono quasi con sicurezza. Si distinguono le loro voci... sono tedeschi. Gli sguardi degli uomini si incrociano, si riconoscono, si abbracciano. 30° anniversario IN 500 NEL SEMINARIO Zonta Club AL CONVEGNO CHIERICHETTI Alassio-Albenga ALBENGA – Erano in più di 500, provenienti dalle oltre 160 parrocchie diocesane, i chierichetti della diocesi di Albenga-Imperia che si sono riuniti nel Seminario vescovile per il loro consueto raduno annuale. Il tema del convegno, giunto alla 50 esima edizione, ha avuto come titolo: “Anche tu in Cristo dai vita alla Speranza”. Hanno collaborato alla buona riuscita del raduni i seminaristi, i Serra Club di Imperia ed Albenga ed il Csi (Centro Sportivo Italiano) del comprensorio ingauno. A presiedere la giornata è stato lo stesso vescovo della diocesi di Albenga-Imperia, monsignor Ma- rio Oliveri, che ha anche celebrato la messa comunitaria nella chiesa del Seminario. Il convegno è durato per tutta la giornata ed ha visto la presenza di migliaia di persone: oltre ai bambini ed ai ragazzi infatti erano presenti parenti, amici, animatori, catechisti, sacerdoti e tutti coloro che collaborano con enti ed associazioni che si occupano di promozione al sacerdozio. Intanto il rettore del seminario ingauno, don Edmondo Bianco, ha annunciato che quest’anno nella nostra diocesi la giornata per le vocazioni si celebrerà domenica prossima 7 maggio. C. A. Rizzo ha presentato “A tutto schermo” di maggio diretta dal M.° Paolo Guido, che ha eseguito con il suo stile “A capella” (solo voci senza accompagnamento strumentale), brani di Frisina, Kodaly e De Marzi. Sono ormai una certezza, hanno confermato quanto di buono ci hanno fatto ascoltare in questi anni. La seconda invece per la prima volta nostra graditissima ospite, la Corale della Parrocchia di San Martino di Toirano. Una trentina di Ragazzi diretti da Claudia Fantini e accompagnati alla tastiera da Pietro Mazzarello. Ci hanno fatto ascoltare brani pieni di entusiasmo e non solo... Ondata di novità con Spiritual (Go down moses) e musica “Rap” 8 Signore del Cielo) Bravi e molto! Insomma chi si ricorda dei canti di chiesa tristi e lamentosi, fac- Parte n° 4 CHI L’HA VISTI Prosegue ad Alassio il tradizionale appuntamento di “A tutto schermo”, la rassegna cinematografica organizzata dal regista alassino Beppe Rizzo che infatti ieri ha presentato il cartellone del mese di maggio. Ad aprire la rassegna sarà il film di Cristina Comencini “La bestia nel cuore” (in programma il 4 maggio), con due grandi giovani attrici italiane: Giovanna Mezzogiorno e Stefania Rocca. La rassegna del cinema d’autore, che da alcuni anni viene proposta dal regista Beppe Rizzo, è organizzata in collaborazione con l’assessorato al turismo, il Cinema Ritz e la Federazione nazionale dei Cineclub. «Anche per il mese di maggio – dice Rizzo – ho cercato di preparare una programmazione che possa seguire sia il criterio della qualità delle opere che quello del rispetto del gusto del pubblico, che è sempre molto eterogeneo. Riguardo alle presenze, malgrado un lieve calo rispetto allo scorso anno, resto comunque ottimista circa il futuro del cinema d’essai e comunque il bilancio lo farò solo a fine rasse- gna. Anche quest’anno ho voluto comunque seguire il criterio di dare voce non solo agli amanti dei grandi registi impegnati, ma anche a coloro che preferiscono i film d’amore o le commedie. Chi da anni segue la rassegna sa anche che cerchiamo sempre di toccare vari generi e di dare in questo modo l’opportunità di vedere sia film rari e di qualità, sia di proporre opere che hanno avuto particolare rilevanza nella stagione». Questi gli altri titoli in programma: “Persona non grata” (che sarà proiettato l’11 maggio) di Krysztof Zanussi (il film è del 2005), interpretato da Zbignew Zapasiewicz e Daniel Olbymschski e che racconta una particolare storia di spionaggio; “Un giorno per sbaglio” (18 maggio) di Julian Fellowes, con Tom Wilkinson e Rupert Everett; “La terra” (25 maggio), il nuovo e straordinario film di Sergio Rubini, con Fabrizio Bentivoglio e Claudia Gerini. Sarà “Prova ad incastrarmi” di Sidney Lumet, con Vin Diesel e Peter Dinklage a chiudere la rassegna il primo giugno. Claudio Almanzi Sabato 6 Maggio lo Zonta Club Alassio-Albenga ha festeggiato, alla presenza delle alte cariche internazionali dell’Associazione e di numerose autorità civili locali, il 30° anniversario della sua Fondazione. Con l’occasione si è tenuta, presso la Biblioteca “R. Deaglio”, la 4° riunione delle Presidenti del Distretto 30 – Area 03 – dello Zonta Club International. Nel 1976 nasce lo Zonta Club Alassio Area. Da allora grazie all’entusiasmo delle socie ed all’aiuto delle istituzioni locali, l’Associazione ha svolto una vasta attività, incentrata su interventi di carattere sociale e culturale di tipo diverso, pur mantenendo sempre un occhio di riguardo verso la condizione femminile. Alcuni “service” si sono mantenuti nel tempo ed hanno così premiato la volontà del Club di donare alla collettività servizi duraturi. Riteniamo doveroso citare alcuni tra i più importanti interventi svolti ad Alassio. Nel 1977 nasce la borsa di studio a favore dell’alunna più meritevole dei corsi di sala e cucina dell’Istituto Professionale Alberghiero. Nel 1982 è costituita la prima Università della Terza Età della Provincia di Savona; nel 1985 – dopo anni di intenso lavoro – viene inaugurato, alla presenza dell’allora Ministro dell’Ecologia, il “percorso vita”, sentiero guidato ed attrezzato come palestra all’aperto. Nel 1994, in memoria della past-Presidente Pina Nagel, lo Zonta si fa carico di coinvolgere le istituzioni locali, gli altri club e le associazioni di categoria, per provvedere al restauro della Cappelletta di Alassio. Dal 1997, nell’ambito del Meeting Internazionale della Gioventù organizzato dal Circolo Nautico, in memoria dell’amatissima socia prematuramente scomparsa, al primo classificato della Classe Optimist, è assegnato il premio “Zonta Challenge Cup Vera Marchiano”. L’augurio rivolto da tutti i partecipanti ai festeggiamenti del trentennale è che siano sempre più numerose le donne che vogliono mettere la loro capacità ed esperienza a disposizione della collettività, per la soluzione dei problemi attuali. È giunta stamani per via telefonica dall’Avv. Germano, che ha seguito la pratica trentennale, notizia della sentenza della Corte di Cassazione favorevole al Comune di Alassio nel contenzioso che vedeva la città del Muretto avversa all’Aster SpA. «Questa sentenza – commenta il Sindaco di Alassio Marco Melgrati – rimedia finalmente al pasticcio creato dalla Giunta di Sinistra guidata dal Sindaco Grollero, e da Italia Nostra che, in caso di sconfitta legale da parte del Comune, sarebbe costata più di 1,5 Milioni di Euro tra indennità, interessi e spese legali, da reperire ex novo sul bilancio comunale tagliando opere pubbliche già previste». Rapidamente il riassunto della vicenda: era il 10 ottobre del 1975 quando il Comune di Alassio rilasciava all’Aster SpA licenza edilizia per la realizzazione di un centro turistico ricreativo con discoteca, ristorante, piscina… sull’area che, all’ingresso di Alassio lato levante domina il Porticciolo Turistico, la Cappelletta e la Baia di Alassio. Il 3 febbraio del 1976, su esposto di Italia Nostra a firma Mario Fazio, accolto dalla Soprintendenza, per un ipotetico contrasto tra il progetto approvato dal Comune di Alassio e quello approvato dalla Soprintendenza stessa, veniva revocata la licenza. Contro questo provvedimento fu immediato il riscorso dell’Aster al Tribunale Amministrativo della Liguria. Il ricorso fu respinto dal TAR ma accolto dal Consiglio di Stato il 19 settembre del 1992 che ha così annullato l’ordinanza di revoca della licenza. La vicenda passò allora dai tribunali amministrativi a quelli civili. L’Aster infatti citava in giudizio il Comune di Alassio per un congruo risarcimento dei danni subiti a causa della revoca “illegittima”. Il Tribunale di Savona, in primo grado accoglieva l’istanza condannando il Comune di Alassio al pagamento di 2,5 miliardi di vecchie lire. Era l’11 luglio del 2000. Il Comune ricorreva alla Corte di Appello che accoglieva l’istanza comunale con sentenza del dicembre del 2001. Stamani la comunicazione della sentenza della Corte di Cassazione che libera, dopo più di trent’anni di contenzioso non solo il Comune dal pagamento dei danni, ma lo libera permettendogli di portare avanti il progetto di realizzazione, in quell’area, di un nuovo albergo panoramico, come previsto dal Piano Urbanistico Comunale. «Un albergo, una struttura innovativa, sul genere del Vista Palace di Montecarlo, destinata a rilanciare il nostro turismo e la nostra città – aggiunge Melgrati – Un albergo che era stato cancellato dal PUC in sede di istruttoria dalla Giunta Regionale di centro sinistra a guida Mori, successivamente approvato da quella di Centro Destra presieduta da Sandro Biasotti e che oggi sinceramente spero di poter portare avanti in tempi rapidi. Quell’area, così caratteristica e significativa per l’accesso di levante della nostra città ha già atteso troppo, in uno stato di semi-abbandono». Alassio, 13 aprile 2006 Resp. Rapporti con la Stampa Magda Rosso Ndr: È indispensabile che quest’area così caratteristica venga riqualificata. Ci auguriamo che l’eventuale costruzione di un Albergo panoramico conservi tutti i vincoli paesaggistici, rispettando la natura con un impatto ambientale decisamente basso. La torre di Santa Croce, le rocce a picco, creano un ambiente unico da tutelare, anche perché possono rappresentare il biglietto da visita della nostra città. 12 «L'ALASSINO» FESTA DEL NUOTO: È ANCORA GE.S.CO. Il 23 aprile scorso si è svolta al centro sportivo Mombarone di Acqui Terme la festa del nuoto. I ragazzi della GE.S.CO. Nuoto di Alassio sono giunti in mattinata nella cittadina piemontese insieme ad altre quattro squadre di nuoto e a diverse società di pallavolo e calcio. I 500 atleti presenti hanno dato vita alla sfilata di inaugurazione intorno al campo sportivo: com’erano belli mentre sventolavano i loro fazzoletti colorati all’insegna dei genitori accorsi sugli spalti per salutarli! so il braciere. La cerimonia di inaugurazione si è conclusa con l’apertura della festa da parte del presidente del C.S.I. della regione Piemonte e poi… tutti a pranzare sotto i pini. Nel primo pomeriggio le squadre si sono date battaglia in piscina. Questa volta i ragazzi della GE.S.CO. hanno davvero nuotato “uno per tutti e tutti per uno”. Infatti, non vi erano i palio medaglie individuali, ma coppe per le società. Una coppa per ogni stile, su un Giovedì 18 Maggio 2006 PALLACANESTRO Alle Superiori loanesi il trofeo Ventimiglia Dopo la fine del glorioso Torneo “Pertuso” di Loano, da oltre quindici anni mancava una competizione di pallacanestro ad alto livello che mettesse di fronte il meglio del basket scolastico e giovanile. A colmare questo vuoto ci ha pensato il neonato “Trofeo Ventimiglia”, svoltosi ieri al PalAlassio e riservato alle Scuole Secondarie del Ponente Ligure. La prima edizione di questo quadrangolare di livello interprovinciale, è stata vinta dai favoriti della vigilia: i fortissimi ragazzi dell’ISS “Falcone di Loano”. Ad organizzare il torneo, per ricordare la figura dello scomparso preside alassino, Claudio Ventimiglia, è stato l’Istituto “Giancardi- Galilei-Aicardi” di Alassio, attualmente guidato dalla dirigente scolastica Marinella CICLISMO Le nuove classifiche della Coppa Riviera Trifoglio. Il torneo è vissuto su una serie appassionante di incontri in una cornice di festosa partecipazione e di entusiasmo. In finale i ragazzi loanesi dell’Istituto “G. Falcone” (Ragionieri e Geometri) hanno battuto i padroni di casa del “GiancardiGalilei-Aicardi”. Terzo il Liceo “G. Bruno di Albenga”, con l’ITG “Ruffini” di Imperia. Ad organizzare la giornata di sport sono stati i docenti Paolo Tavaroli ed Antonella Annitto, con la collaborazione della F.I.P. (Federazione Italiana Pallacanestro). Da segnalare fra i vincitori il fortissimo Benedusi autore di oltre venti punti, giovane speranza della pallacanestro ligure. C. A. TENNIS Successo di pubblico e di sport per i 37° Campionati Internazionali d’Italia di Tennis per Veterani Dopo lo schieramento delle squadre, mentre le bandiere sventolavano al sole, sono arrivati saluti ed auguri per le future imprese sportive nientemeno che da Pierino Gross mitico olimpionico di sci. Ma ecco entrare nell’anello la fiaccola olimpica accompagnata da tre atleti, uno per ogni disciplina in gara (per il nuoto Andrea Losno – GE.S.CO.), i quali, compiuto il giro d’onore, hanno acce- totale di quattro (delfino, dorso, rana e stile libero) i nuotatori alassini ne hanno portato a casa due: quella della rana e quella del dorso. Anche i “piccoli” (categoria BABY) del gruppo si sono comportati più che egregiamente classificandosi secondi per la loro categoria. Complimenti a tutti! Cristina Pallini GE.S.CO. S.p.A NUOTATORI ALASSINI VINCENTI AD ACQUI TERME Una serie di brillanti successi e piazzamenti di rilievo hanno permesso, ai giovani nuotatori della Gesco Nuoto di Alassio, di ottenere un grande risultato di squadra ai celebri Giochi dell’acqua, svoltisi nel centro sportivo Mombarone di Acqui Terme, dove hanno vinto nelle specialità della rana e del dorso. I 500 atleti presenti, dopo aver dato vita alla sfilata di inaugurazione intorno al campo sportivo cittadino, si sono poi sfidati nelle varie discipline, oltre al nuoto, anche la pallavolo ed il basket. Ad inaugurare la manifestazione è stato un grande campione del passato Pierino Gross, olimpionico di sci. A portare il vessillo per la Gesco è stato Andrea Losno, che è stato poi anche protagonista nelle gare, insieme a Marta Di Muro. «È stata una bella esperienza – dice l’allenatrice Cristina Pallini – che è servita a fare gruppo. I ragazzi della Gesco, hanno davvero nuotato “uno per tutti e tutti per uno” infatti, non vi erano in palio medaglie individuali, ma solo coppe per le società». Alla fine i nuotatori alassini hanno portato a casa due vittorie finali: le coppe della rana e quella del dorso. Anche i più piccoli (categoria Baby) della Gesco si sono comportati più che egregiamente classificandosi alla fine secondi di categoria. Fiocco Rosa A Pietra Ligure, il 29 marzo u.s. è felicemente venuta alla luce MARTINA. Lo annunciano con gioia i genitori Savina e Maurizio Drava, i nonni Rita e Orlando Gambera, la nonna Angela Giribone-Drava. Un particolare e commosso ringraziamento al preg.mo dottor Carlo Vallega per le tempestive e proficue cure prestate. L’A.V.A. augura alla piccola Martina ogni bene. C. Al. Una settimana di molte emozioni sportive, di vero agonismo e di grande allegria. Il clima all’Hanbury Tennis Club di Alassio è quello delle grandi occasioni. Del resto i Campionati Internazionali d’Italia di Tennis per Veterani, quest’anno alla loro 37a edizione, sono il più grande evento italiano di tennis per i veterani. E non tragga in inganno il termine veterano in quanto molti dei giovani talenti oggi sui campi di tutto il mondo avrebbero vita dura a intrecciare certe racchette. Dagli Over 35 agli Over 80, maschili e femminili, singolari e doppi: sono stati ben 25 i tabelloni del fitto programma di gare che ha avuto quale suggestiva cornice quella dell’Hanbury Tennis Club di Alassio, dei suoi sette campi in terra rossa e della sua club house di britannica memoria. E i quattrocento iscritti sono arrivati davvero da tutto il mondo: Italia, Inghilterra, Francia, Belgio, Ucraina, Austria, Russia, Spagna, Germania, Stati Uniti, Svizzera, Messico, Ungheria, Croazia, Danimarca, Svezia, Uruguay, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca e Olanda. «È una delle manifestazioni che ogni anno riesce a sorprendermi – commenta l’Assessore allo Sport, Rag. Fabrizio Calò – per il numero di persone che riesce a coinvolgere e per il livello sportivo dei giocatori. In certi casi si tratta di ex davismen, grandi racchette uscite dai circuiti del Grande Slam ma non per questo protagonisti di un gioco meno efficace. Soprattutto, anche come tennista, mi affascina vedere uno stile di gioco che oggi non è più e che certo ha un’eleganza innata. Mi risulta che quest’anno nel tabellone degli Over 80 – ebbene sì, ci sono giocatori che superano quell’età – oltre al n° 1 al mondo, l’austriaco Oskar Jirkovsky, che ha vinto nella sua categoria, in campo è sceso anche il giovane novantaduenne Giorgio Català del Tennis Club Milano Bonaccossa». Ma andiamo a leggere i risultati dei campi: tra gli over 35 M ecco che il n° 5 del ranking mondiale, il francese Martial Carante, si aggiudica il torneo. In questa categoria è doverosa una parentesi: John Skordis, direttore di gara del torneo, con il padre Joseph organizzatore e proprietario del Circolo alassino, ha sfiorato la finale, cedendo solo al terzo set contro l’altro finalista Franchini. Il tabellone degli Over 40 M vede la vittoria del maestro francese Furnari al termine di una finale avvincente contro il croato Tollich, ex davisman. Tra gli Over 45 si aggiudica il titolo Cavalleri contro il “locale” Adriano Basso. Grandi emozioni anche nella finale Over 50: è Brino ad imporsi sui Possenti con il punteggio di 5-7/62/6-0. Un po’ di influenza e un pizzico di sfortuna ha impedito al pubblico di assistere ad una finale senz’altro emozionante che vedeva avversario il n° 1 al mondo degli over 55 Camina Borga allo spagnolo Ruiz: quest’ultimo volto ormai noto del torneo alassino; infatti a causa di un malessere ha dovuto rinunciare al match. Adrigan Peter è invece il numero 1 al mondo della categoria Over 60, la più numerosa, quella che l’Hanbury Tennis Club ha voluto intitolare alla memoria di Edoardo Rosso, scomparso quasi due anni or sono, e per anni anima di questa manifestazione. Ed è proprio lui che per il secondo anno consecutivo si aggiudica il Tabellone e il trofeo Tra le donne si riconferma la n° 1 al mondo delle Over 50, Eugenia Birukova, di origini russe, oggi italiana di adozione. Tra le Over 40 vince il tabellone la portoghese Guveja, mentre tra le Over 45 si mette in evidenza la torinese Maria Rosa Bruno. Nella giornata di sabato, al termine di ogni finale si è svolta la consueta cerimonia di premiazione cui accanto al Responsabile Organizzatore John Skordis, al presidente del Circolo, Joseph Skordis, a Luca Scaglione, prezioso collaboratore del circolo e della manifestazione è intervenuto anche l’Assessore allo Sport del Comune di Alassio, Fabrizio Calò. Ancora una volta grazie anche al coordinamento del Giudice Arbitro, Pino Guastavino, designato dalla Federazione, i Campionati Internazionali d’Italia di Tennis per Veterani vanno in archivio registrando un nuovo straordinario successo sportivo in termini agonistici e organizzativi. Un grande spettacolo sportivo e una grande festa per i giocatori e gli amanti del tennis per i quali l’appuntamento alassino è anche un grande momento di incontro, un appuntamento fisso fondamento della tradizione tennistica italiana e internazionale M. R. Dopo le prime gare stagionali in Coppa Riviera guidano già alcuni rappresentanti delle nuove leve ciclistiche giovanili liguri, mentre brillano anche molti ragazzi provenienti da Lombardia e Piemonte. Numerosi i successi dei giovani ciclisti ponentini (soprattutto alassini ed andoresi) che guidano anche alcune classifiche di categoria e fanno ben sperare per un 2006 ricco di soddisfazioni per le compagini ciclistiche del nostro comprensorio. Ecco le classifiche aggiornate. G1: 1) Diego Tesi (UC Alassio) e Bryan Madron (id), 18 punti; 3) Pellegrini (Caramagna), 8; 4) Ottavi, 7; 5) Federico Micheletti (Abbiategrasso), 5; 6) Noah Balduzzi (Alassio), 3. Femm.: 1) Camilla Pesenti (UC Alassio), 18; 2) Irene Mela (Caramagna), 15; 3) Giulia Lombardo (Andora), 13; 4) Di Vita, 7. G2: 1) Francesco Caronia (Sanremese), 13; 2) Artur Massari (Anidra), 11; 3) Stefano Oldani (Busto Garolfo) e Gabriele Gaino (Pedale Acquese), 10; 5) Arcivolo, 9; 6) Macri, 7; 7) Bevelli (Arnma di Taggia) e Brillante (SC Bordighera), 3. Femm: 1) Alessia Curti (Sanremese), 14; 2) Gaia Belcastro (Arma), 13; 3) Martina Garbarino (Ped Acquese), 10; 3) Anna Giulla, 9; 4) Maiorella, 7; 5) Giulia Rinaldi (Alassio), 5; 6) Federica Paiella (Abbiategrasso), 3. G3: 1) Filippo Bertone (Alassio), 20; 2) Francesco e Leonardo Canepa (Andora), 12; 4) Samuele Maineri (id) e Pastorino, 7; 6) Patrone, 5; 7) Calzamaglia, 4; 8) Pons, 3. Femm: 1) Carola Di Clemente (Sanremese), 13; 2) Alessia Calcaterra (Abbiategrasso), 10; 3) Annalisa Abello (Vallestrura), 9; 4) Marzia Salnton Basei (Morego), 6. G4: 1) Marco Tomatis (Alassio), 15; 2) Nicholas Mairorella (Sanremese), 12; 3) Luca Lombardo, 10; 4) Boeri, 8; 5) Passarotto, Aiello e Raimondo, 6; 8) Luca Garbarino (Acquese) e Fabac, 3. Femm: 1) Federica Piana (Vallestura), 20; 2) Alice Pesenti (Alassio), 18; 3) Carola Vottero (Andora), 11; 3) Erika Parente (id), 10. G5: 1) Luca Fragola (Andora), 18; 2) Alberto Guido (Caramagna), 14; 3) Davide Levo (Ped. Acquese ),10; 4) Bignardi e Sirchia, 8; 6) Infantino, 6; 7) Piombo, 5; 8) Di Vita, 4; 9) Roattino e Vinai, 3. Femm: 1) Arianna Vigo (Grosso Sport), 15; 2) Elisa Semeria (Caramagna), 12; 3) Giuditta Galeazzi (Acquese ), 10; 4) Rizza, 9; 5) G6: 1) Olivero Troia (Bordighera), 14; 2) Patrick Raseti (Acquese) e Davide Tannini (Rostese), 10; 4) Oliva, 9; 5) Mela e Fearrari, 8; 7) Tommaso Nolli (Abbiategrasso) e Calzia 6; 9) Fazzari, 5; 10) Testa, 4; 11) Barella (Rostese) e Luca Ferrari (Alassio), 3. Femm: 1) Sara Rinaldi (Alassio), 19; 2) Ines D’Arrigo (Bordighera) e Ilaria Sanguineti (id) 14; 4) Giorgia Bertone (Alassio), 9; 5) Eugenia Caruso e Chiara Megaton (Bordighera), 8. Claudio Almanzi GOLF Scofferi e Bisetti vincono a Garlenda Michele Scofferi si è aggiudicato a Garlenda la Coppa Hotel Beau Rivage, una stabelford su 18 buche alla quale hanno preso parte più di duecento golfisti. Nell’altra gara (il quarto Trofeo Luna Caprese) si è invece imposto Edoardo Bisetti che ha avuto la meglio su un lotto di 200 partecipanti provenienti da tutto il Nord Italia. Ecco i risultati. COPPA HOTEL BEAU RIVAGE Prima categoria: 1) Michele Scofferi, 36 punti; 2) Paolo Murchio, 33. Seconda cat: 1) Iseo Zunino, 40; 2) Gioachino Risso, 39. Terza cat: 1) Valerio Saglietto, 43; 2) Robert Boot, 39. Primo lordo: Francesco Vacchetto, 30. Prima Lady: Elisabetta Nejrotti, 36. Primo Seniores: Franco Cogni, 37. TROFEO LUNA CAPRESE GOLF CUP Prima cat: 1) Edoardo Bisetti, 42; 2) Armando Bosi, 39. Seconda cat: 1) Giampaolo Samengo, 45; 2) Arturo Arpellino, 40. Terza cat. 1) Gianni Gandolfo, 40; 2) Eugenia Nicola, 39. Primo lordo: Michele Scofferi, 30. Prima lady. Paola Delpodio, 36. Primo seniores: Roberto Cambiaghi, 39. Premi speciali: Pietro Grossi Bianchi (buca 9), Eugenia Nicola (11), Ermanno Prosperi (7). C. A. Ndr: Complimenti al nostro concittadino Michele Scofferi. LAUREE Il nostro giovane concittadino FABRIZIO GALLO ha conseguito, il 15 Marzo u.sc. presso l’Università degli Studi di Genova, la laurea specialistica superiore in disegno industriale, con la votazione di 110/110 con lode e dignità di stampa. Titolo della tesi: “Progetto di un mezzo di trasporto compatto ed ecologico”. Relatore: il Ch.mo Prof. Arch. E. D. BONA. Felicitazioni vivissime al neo dottore ed alla famiglia da parte dell’A.V.A. Il nostro concittadino Commissario della Polizia Municipale FRANCO FOSCHINI il 17 marzo u.sc. ha conseguito a pieni voti la laurea in Scienze Giuridiche presso l’Università degli Studi di Genova, discutendo la tesi: “La competenza della Polizia Giudiziaria nel processo davanti al Giudice di Pace Penale”. Relatore il Ch.mo prof. Franco Della Casa. Al neo dottore ed alla sua famiglia le felicitazioni dell’A.V.A. Giovedì 18 Maggio 2006 13 «L'ALASSINO» LUTTI CITTADINI, NECROLOGI e ANNIVERSARI TRAIANO TESTA Alla moglie Franca, ai figli Tino (Consigliere Comunale), Ornella, il cognato Antonio, il genero Bruno ed ai nipoti Stefano ed Antonello il ricordo e le condoglianze più sentite da tutta la “Vecchia Alassio”. (a.e.) Nino Testa, un grande Alassino Ricordando il “Sindaco” Traiano Testa Il Direttivo della Vecchia Alassio mi ha incaricato di ricordare il Sindaco Testa, incarico non semplice, anche se, per molti anni dei 43 trascorsi in Comune come funzionario prima e dirigente poi, ho collaborato con… “Il Sindaco”… Traiano Testa, “Nino” per gli amici, per tutti gli Alassini è stato… e tutt’ora Lo ricordano come… “Il Sindaco”… Laureato in chimica aveva insegnato matematica nelle scuole medie… ma la sua passione… la sua vita era la politica, la vita amministrativa nella Sua Alassio. Eletto Consigliere Comunale, per la DC, nella seconda Giunta Torre (56/60), viene rieletto nella Giunta Balduzzi (60/65) e gli viene assegnato l’Assessorato al Personale, ed inizia nell’anno 1964 la prima ristrutturazione della pianta organica per il personale dipendente. Per quattro volte eletto Sindaco: 1970/72 – 1974/75 – 1978/82 ed infine 1987/90 ha dimostrato di saper governare la “cosa pubblica” riuscendo a mantenere in pareggio il bilancio comunale, nonostante le “non mega” entrate, precisando che se “tutte le Amministrazioni Comunali” avessero adottato il suo metodo “probabilmente” in Italia la “cosa pubblica” avrebbe funzionato meglio. Durante i suoi anni di Amministratore si era interessato attivamente dei giovani, sia con la costruzione della piscina comunale, dell’Istituto Professionale Alberghiero, delle scuole medie statali, nonché delle molteplici attività comunali come la ristrutturazione, nonché il pareggio contabile della nettezza Urbana, lo spostamento del mercato in Via Gastaldi, l’apertura della Farmacia Comunale… ed il passaggio al Comune del Porticciolo Luca Ferrari… Praticamente la sua vita era il Comune, era il primo ad entrare e l’ultimo ad uscire, tutti i pomeriggi, quando gli uffici erano praticamente chiusi, rientrava per preparare le pratiche da portare in Giunta od in Consiglio… e con il suo esempio costringeva i suoi collaboratori ad essere presenti. Nel 1982, Nino Testa, con l’ingresso dei Socialisti, lascia l’Amministrazione Comunale, pur restando nella vita pubblica, infatti gli viene affidata la Presidenza dell’Ospedale Civico… per ritornarvi, dopo qualche anno, nel 1985, con una nuova giunta in collaborazione con il dr. Dino Grollero (PCI) Sindaco, di cui fa il Vice Sindaco, ed infine lo ritroviamo ancora Sindaco per il periodo 1987/90. Non credo in così poco spazio si possano ricordare tutte le attività, le capacità, e soprattutto l’amicizia che “Nino” sapeva donare… NINO TESTA UN ALASSINO “DOC” DA NON DIMENTICARE Non avrei voluto, caro Nino, amico vero e fratello amatissimo, dover scrivere il mio «addio» per la tua morte, che ha colpito una intera città. Molti concittadini, che ci hanno conosciuto bene, hanno rivolto anche a me, sinceramente, le loro condoglianze sincere, vedendo i miei occhi brillare di lacrime. Non avrei voluto, ma vi sono costretto e non ho mai sentito, prima, tanta difficoltà, un così grande dolore, una incapacità ad accettare che Tu te ne sia andato dopo una lunga vita intera di affetto e di tante prove di leale e grande amicizia. Ma non di me voglio parlare, né della Tua famiglia che nel lancinante e pur atteso dolore, serba dentro di sé l’orgoglio di aver avuto un marito, un padre, un nonno così generoso e leale. Per questo voglio ricordare a tutti la Tua grandezza, l’aver dato una lunga parte della vita alla Tua amata città, sempre con umiltà, con sacrificio, con saggezza, con la misura giusta che un amministratore vero deve mostrare pur nelle dure lotte quotidiane del suo mandato politico. E fosti sempre padrone di Te stesso, sempre cosciente delle Tue decisioni «super partes», sempre incrollabile e incapace di passaggi e di decisioni non ponderate profondamente. Questo Tuo amore di patria e l’aver sopportato con una incredibile serenità, capace di confortare persino chi era accanto a Te e soffriva per Te, Ti hanno fatto più grande ancora negli ultimi anni del Tuo Calvario terreno. Io so di scrivere anche a nome dei moltissimi concittadini che Ti hanno sempre stimato e, soprattutto, di quei quattro o cinque amici del cuore che, come me, Ti hanno accompagnato sino ad oggi. Sei stato un «grande» Alassino e Alassio (non solo attraverso le colonne del nostro Giornale e dell’ A.V.A.) Ti ricorderà certamente. Ciao, fratello amatissimo, ciao! sentimenti di cordoglio dei Soci, porge le condoglianze alla figlia Marinella ed al dott. Amilcare Dogliotti, a Silvana e al dott. Antonio Giudici Cipriani, ai nipoti e pronipoti e parenti. BRUNA PIFFERO A Cividale del Friuli, ove ormai abitava da alcuni anni, alla veneranda età di 90 anni è deceduta il 2 Aprile u.sc. BRUNA PIFFERO, vogherese di nascita ed ex tabaccaia di Via Leonardo da Vinci. Le esigenze di famiglia la hanno portata in Friuli, ma ci teneva a ripetere che come la sorella Elsa (“le bionde” della tabaccheria) con cui ha trascorso tutta la vita, si considerava una “buona” Alassina. Per questo l’A.V.A. ritiene di porgere alla sorella, ai nipoti e pronipoti le più sentite condoglianze dell’Associazione e dei molti Alassini che la ricordano e ne hanno sempre apprezzato la bontà e l’attaccamento alla famiglia. Il 13 aprile u.s. in Alassio è deceduta, a 81 anni, la Signora Ines Cugerone ved. Costa. La notizia ha sorpreso e rattristato coloro che la conoscevano e ne apprezzarono sempre le grandi doti di attaccamento alla casa, alla famiglia ed alle amatissime figlie Marinella e Silvana. L’A.V.A., certa di interpretare i Questo non è un ricordo di Marcello, perché un grande amico non si ricorda ma ci accompagna. E allora saremo con lui al porto, a bere un caffè nel budello, nei negozi a comprare occhiali o pantaloni, a cena nell’entroterra. Saremo insieme, gentiluomo a tratti lievemente ombroso ma sempre generoso, disponibile, curioso, a spasso per questa Alassio che tu hai tanto amato. Federico e Gemma Piero ed Elena Anniversari LUIGI SIGNORINI 6/11/1911 - 2/5/2005 VIC ALASIO Tomschi INES CUGERONE VED. COSTA MARCELLO BERTAGNOLLI Il motivo per cui Vic Alasio venne nella nostra città alcuni anni fa con la sua famiglia fu quello di approfondire ciò che suo padre gli raccontava quando - da bambino - lui chiedeva spesso l’origine di questo nome un po’ particolare. Venne così a sapere della stirpe degli Alasio - di come, secondo la leggenda, un principe trovò rifugio nella nostra città con la sua innamorata e stabilitisi qui, le diedero il nome di Alassio. Da allora Vic è tornato ogni anno - anche più di una volta all’anno - prima con tutta la famiglia e poi solo con la moglie Jinny. E ogni volta si sentiva sempre più vicino alla “sua città”. Purtroppo, improvvisamente e troppo presto per tutti noi, Vic ci ha lasciato. Sarebbe dovuto essere con noi proprio in questi giorni, ma il destino ha voluto diversamente. Penso di scrivere a nome di tutti gli amici che Vic ha lasciato nella nostra - nella sua - città. Ci mancherai tanto Vittorio. Marisa L’A.V.A. porge le più sentite condoglianze. Ad un anno dalla tua scomparsa desideriamo ricordarti a quanti ti conobbero e apprezzarono la tua magnanimità. A noi manchi tanto ma ti vogliamo pensare sereno assieme a tutti i tuoi cari. Anna, Isa e Gabriella APRILE 2006 BARBERIS Margherita anni BASSO Giuseppe anni BERTAGNOLLI Marcello anni BORGNINO Virginia anni CAVALERA Graziella anni CUGERONE Ines anni DE BATTISTI Alberto anni ESPOSITO Guido anni FERRARIO Lea anni FRANCHIN Ivana anni MALFATTI Ada Maria anni PLUCHINO Angelo anni SPALENZA Ada anni TAROZZI Luciano anni TESTA Traiano anni TRAVERSA Dionisio anni TRUCCO Gian Carlo anni 77 66 71 86 76 81 77 83 93 76 88 71 93 81 82 80 70 L’A.V.A. da queste colonne esprime ancora una volta le più sentite condoglianze ai loro familiari. 14 «L'ALASSINO» Specie ittiche della Baia del Sole Sogliola comune (Solea vulgaris) - (Lengua d’arena) Di colore grigio come la sabbia può raggiungere i 600 gr di peso. Vive sui fondali sabbiosi e presenta macchie scure irregolari. La mascella superiore è più lunga dell’altra con incisione boccale piccola e curva. La parte inferiore è bianca con riflessi azzurri. Le pin- ne dorsali e anali non sono unite con la coda. Si pesca con canna da lancio sia da terra con il natante fermo o alla deriva. Carne ottima. Esca: verme e polpa Armatura: a/b/c Amo: 10/14 Filo: 015/022 Giovedì 18 Maggio 2006 “Alassio Don Bosco” ‘96: primi classificati ad Acqui Terme La sensazione presente nella giornata del 15 aprile nel Torneo di Acqui Terme era quella usuale: le vespe, guidate come di consueto dai Mister Zenari e Giovannelli, sprigionavano la loro vivacità e la loro giovinezza. Erano i detentori del titolo e fieri si sono ripresentati quest’anno per riconquistarlo: non ci è voluto molto per capire che non si sarebbero lasciati sfuggire l’opportunità materializzando già nel primo incontro un risultato soddisfacente, risultato confermato poi nelle altre due partite. Con due vittorie e un pareggio si conquistano il primo posto del torneo “La Sorgente”. L’impressione positiva di sempre è stata confermata, ma qualcosa di diverso si sta delineando negli atteggiamenti, negli sguardi e nelle azioni: il tempo che passa ha regalato loro caratteristiche e qualità che li rendono uguali, ma nella loro diversità. Il divenire, secondo lo spontaneo processo naturale, ci ha mostrato espressioni nuove, volti e sorrisi cambiati. In ognuno di loro si sta delineando una personalità ed un carattere che andrà passo dopo passo evolvendo verso un equilibrio. Attenzioni, incoraggiamenti, fiducia, amicizia e intesa faranno di questi bambini dei ragazzi senza eccessi né difetti, dei giovani con un grande cuore “giallonero”!! A Martino, Pietro, Alessio, Andrea W, Jacopo, Andrea P., Matteo, Lollo, Renato e Edo auguro che possano rimanere sempre una “squadra” unita nel perseguimento del bene e della serenità. Teo SOGLIOLA DISEGNO DI PATRIZIA PEZZUOLO Valide terapie dei nonni La rinfrescante Menta Piperita Menta piperita (Mènta dumèstega) Questa pianta perenne efficace e dissetante, rinfrescante, digestiva, antifermentativa, antispasmodica e leggermente analgesica qui da noi già dai tempi dei tempi è stata tenuta in attenta considerazione. Più volte l’ho vista usare dai miei avi dopo un pasto troppo copioso, per preparare una tazza di digestivo con sei o sette foglie fresche macerate in duecento grammi di acqua. Mia nonna, come antenato dell’aperitivo e per stimolare l’appetito, ne masticava una foglia fresca prima del pranzo. Era allora un toccasana masticarne una foglia per combattere l’alito cattivo. Ancora oggi le sue foglie fresche sono utilizzate per aromatizzare più preparati gastronomici. I suoi prodotti sono indispensabili in pasticceria. Pessò ALASSINI CHE SI FANNO ONORE ISA GALLO VANESSA ODDINO Due giovanissime alassine si sono distinte domenica 9 aprile in un trofeo organizzato da diverse scuole di Karate della provincia e svolto a Laigueglia. Le atlete “in erba” che si sono classificate, ISA GALLO prima per la categoria “bambini”, e VANESSA ODDINO seconda per la categoria “esordienti”, sono allieve del Karate club di Andora del Maestro Ilario Simonetta (cintura nera 4° dan). Auditorium dell’Istituto Salesiano 22.3.06 - Il dietologo Calabrese ha intrattenuto con un pubblico attento ed interessato un simpatico colloquio improntato sulle diete sane e giustamente controllate contro quelle estreme e commerciali in offerta dalle varie fonti mediatiche. (FOTO SILVIO FASANO) GOLF CLUB GARLENDA Il 26 Marzo u.sc. si sono conclusi presso il Golf Club Garlenda, le gare annuali. Nella Prima Categoria si è classificato I° nella Coppa del Consiglio 1° 2° 3° Medal il nostro concittadino Davide Parodi, figlio del nostro Socio, il notaio Stefano. II° classificato Paolo Buffa – III° Michele Scofferi. Nelle gare di 2° categoria ha vinto 1° Fabrizio Giribone - II° Angelo Fumagalli – III° Gioacchino Russo, in quelle di 3° Categoria Prima classificata Sabrina Lorenzini – II° Antonio Angelici – III° Giovanni Brogliato. A tutti i vincitori… rallegramenti anche da parte dell’A.V.A. a cura dell'Osservatorio Don Bosco APRILE 2006 Aprile è sempre il mese più dolce e più discreto; temperatura ormai lontana dai rigori invernali e lontana dagli eccessi estivi; giornate lunghe a sufficienza per godere il bel sole, ma ancora rispettose delle ore serali che consentono di contemplare la volta celeste; aria ormai profumata dalla esplosione dei fiori: dal gelsomino fino ai fiori di arancio. È difficile riscontrare nel corso dell’anno una ricchezza di offerte pari a quella che aprile ci offre. Quest’anno anche il cielo ci permette di contemplare per tutto l’arco della notte lo splendore del pianeta gigante, Giove, (quasi undici volte più grosso della nostra terra) con le sue lune visibili anche con un modesto binocolo. Ma ecco ora ciò che da più valore a questo mese: la sintesi del tempo meteorologico che ci ha offerto. Pressione media: 756,8 mmhg; le medie decadali: 756,5 mmhg nella prima; 756,6 mmhg nella seconda; 757,3 mmhg nella terza. Umidità media: 60%. Il giorno più umido (83%) è in data 1° aprile; il più asciutto (20%) è stato il giorno 13. Le medie decadali nell’ordine: 69%; 56%; 57%. Il giorno più ventoso è stato il 26, giorno in cui il vento ha percorso in 24 ore 350 km; la massima calma, con soli 60 km in un giorno è in data 8 aprile. Temperatura media mensile: 16,5°C. Giorno più fresco: 11 aprile con temperatura media 13,8°C; giorno più caldo: 26 aprile con 20,0°C di media. Le medie decadali: 14,7°C nella prima; 16,0°C nella seconda; 18,7°C nella terza. Precipitazioni totali: 4,8 mm. Così distribuiti: 1,4 millimetri nella seconda decade; 3,4 millimetri nella terza decade. Giorno più piovoso il 27 aprile con 2,6 millimetri di pioggia. Giorni sereni: 16; giorni coperti: 6; soltanto due giorni (il 7 e l’8 aprile) senza un raggio di sole. Eliofania totale: 204,9 ore di limpido sole, con 6,8 ore mediamente ogni giorno. Le medie decadali giornaliere di bel sole sono: 4,8 ore nella prima decade; 7,8 ore nella seconda; 7,9 nella terza. Di più non si può dire e non si può pretendere. Rimangono solo a noi un piacere e un dovere: il piacere di godere di quanto ci offre la Natura; e il dovere di saperla sempre rispettare. Il Direttore dell’Osservatorio Prof. Don Natale Tedoldi Davide Parodi ritira la coppa. Gli articoli e le lettere devono pervenire alla Redazione entro la fine di ogni mese per la pubblicazione ne «L'Alassino» del mese successivo. A.V.A. Le opinioni espresse negli articoli firmati impegnano unicamente la responsabilità dei rispettivi Autori. La Redazione si riserva la facoltà di pubblicare o meno gli articoli che le pervengono e di apportare correzioni e tagli agli articoli stessi, firmati o non firmati; nessun manoscritto si restituisce. Meteorologia Alassina DIREZIONE: Cons. Dirett. A.V.A. RESPONS.: Emanuele Aicardi EDITORE: A.V.A. TIPOLITOGRAFIA: F.lli Stalla Viale Martiri della Libertà, 30-40 Tel. 0182 50.412/3 - Albenga Telefax 0182 50.412 REGISTRAZIONE: Trib. Civ. Pen. di Savona n. 149 del 30-5-1962 ISCRIZIONE R.O.C. n. 6975 (già R.N.S. n. 9806) LEGGE 5/8/1981 n. 416 art. 11 Foto della testata: Zanardi - Arch. Uff. Turismo Associato all'USPI Unione Stampa Periodica Italiana