Approvato il nuovo regolamento per l`assegnazione dei posteggi in

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Approvato il nuovo regolamento per l`assegnazione dei posteggi in
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// il COLTIVATORE piemontese
EUROPA
Approvato il nuovo regolamento
per l’assegnazione dei posteggi
in tutti i mercati comunali
Garantita ai produttori la presenza
anche se non avevano il posto fisso
II TORINO Il Bollettino ufficiale
della Regione Piemonte ha pubblicato il regolamento con la disciplina dei criteri e delle modalità
relativi alle procedure di selezione
per l’esercizio dell’attività di commercio al dettaglio su aree pubbliche. Il regolamento definisce
le norme che i Comuni dovranno
applicare per l’assegnazione dei
posti, anche quelli dei produttori
agricoli, nei mercati e nelle fiere
comunali. Il regolamento si è
reso necessario per la corretta
applicazione della direttiva europea sulla libera circolazione dei
servizi nel mercato interno dell’Unione europea, denominata
Bolkestein, dal cognome del commissario europeo che l’ha presentata.
DIRETTIVA BOLKESTEIN Questa direttiva europea intende
utilizzare, nel settore dei servizi,
un principio, già in essere negli
altri settori produttivi, di libera
circolazione e di totale integrazione fra soggetti economici dei
diversi stati dell’Unione. Il testo
fissa poche regole molto generali
e lascia agli Stati membri la decisione su come meglio applicare i
principi da essa enunciati. La direttiva è stata recepita dal Governo
italiano, con il decreto legislativo
26 marzo 2010, numero 59, il
quale ha inserito fra i campi di
applicazione anche le concessioni
dei posteggi nei mercati e nelle
fiere comunali, obbligando i Comuni a rinnovare, attraverso un
bando, l’assegnazione delle concessioni dei posteggi e definendo
una decadenza delle stesse alla
data di scadenza, eliminando pertanto il tacito rinnovo, in essere
sino ad oggi.
ITER NAZIONALE PER L’APPLICAZIONE L’applicazione di
questa direttiva è stata fortemente
contestata dagli operatori del
commercio ambulante fin dall’approvazione del decreto legislativo, anche con violente manifestazioni – blocchi delle strade
e tangenziali – come quelle del
dicembre 2013, del cosiddetto
movimento dei “forconi”. In generale, le contestazioni venivano
motivate dal fatto che non tutti i
Paesi europei avevano inserito
le concessioni dei mercati comunali fra gli ambiti di applicazione
della direttiva Bolkestein e, inoltre,
con essa, si apriva la possibilità
di partecipare ai mercati anche
alle società di capitali. Di fronte
all’indisponibilità dei vari Governi
che si sono succeduti di escludere
i mercati comunali dall’applicazione della direttiva, le principali
associazioni di rappresentanza
anno 72 // giugno 2016
Applicazione direttiva Bolkestein
TT Cosa succederà ora? A seguito della pubblicazione del Regolamento
si è attivata una procedura che porterà i Comuni del Piemonte a mettere
a bando, entro il 4 luglio 2017, quasi tutti i posti fissi dei mercati
comunali; una minima parte di posti verranno messi a bando entro il
2020. Alla scadenza delle autorizzazioni dei posti fissi le stesse non
potranno più essere automaticamente rinnovate ma dovranno essere
nuovamente assegnate attraverso un bando pubblico.
Quando partiranno i bandi dei Comuni? Le norme del Regolamento
6R sono ora oggetto di "verifica" da parte dei diversi Comuni. La
Regione li ha invitati a non procedere con i bandi per l'assegnazione
dei posti fissi ma di attivarsi in questo periodo per verificare la
situazione di ogni mercato: atti istitutivi, regolamenti, planimetrie, dimensioni e utilizzo dei posteggi, congruità fra l'approvato e la realtà,
migliorie, modifiche Alcuni Comuni, Torino in testa, stanno comunque
attivando i bandi per le assegnazioni dei posti liberi, dandone
informazione sul Bollettino ufficiale della Regione Piemonte
Cosa è opportuno fare in questo momento? I produttori agricoli
che frequentano i mercati comunali, in attesa dei bandi di assegnazione,
è opportuno che segnalino alla nostra sede provinciale o agli uffici zona la
propria presenza sui mercati comunali, attraverso la compilazione di un
apposito modulo richiedibile al recapito sottoindicato, e devono, attraverso
i contatti personali con gli Uffici comunali e le Commissioni di mercato, informarsi di quanto stanno predisponendo i singoli Comuni e avvisare
l'Ufficio Vendite Dirette tramite i segretari di Zona.
info Ufficio Vendite Dirette
tel. 011-6177297
mail: [email protected]
degli ambulanti hanno lavorato,
di concerto con le Regioni e i
rappresentanti dei Governi, per
una applicazione che garantisse
comunque la funzionalità dei
mercati e il servizio ai consumatori
anche, e soprattutto, attraverso
il riconoscimento dell’esperienza
maturata, dimostrabile esclusivamente con l’anzianità di presenza
in ogni singolo mercato da parte
di chi era concessionario del
posto fisso o maggiormente presente nelle graduatorie di “spunta”. Questi principi sono stati inseriti in un’intesa, sancita in sede
di Conferenza unificata fra Stato
e Regioni, il 5 luglio 2012 e poi
ribaditi nel documento unitario
delle Regioni e provincie autonome, il 24 gennaio 2013.
IN REGIONE PIEMONTE L’in-
tesa, definita in sede di Conferenza
Stato-Regioni, la si è dovuta poi
calare nelle singole realtà regionali. In Piemonte la normativa
relativa ai mercati comunali è
del 2001 e, in essa, ci sono anche
le norme per la partecipazione
da parte dei produttori agricoli
ai mercati.
Proprio l’applicazione della normativa regionale in essere poteva
rappresentare un grosso problema
per i produttori agricoli che partecipano ai mercati comunali: i
criteri di assegnazione dei posti
fissi in essa contenuti non garantivano per loro il riconoscimento
dell’anzianità di presenza. Più
volte Coldiretti ha portato questo
problema all’attenzione delle diverse Giunte regionali, ma sino a
oggi non si era potuto – o voluto
– risolvere, modificando la normativa regionale.
Fin dal primo momento in cui
le associazioni di rappresentanza
degli operatori dei mercati si sono
riunite per discutere e monitorare
l’applicazione della direttiva Bolkestein nella realtà piemontese
Coldiretti ha posto come prioritario
il riconoscimento di eguali diritti
fra gli operatori commerciali e i
produttori agricoli presenti sui
mercati. Tale azione, portata avanti
con assiduità in tutti i livelli istituzionali – Comuni Provincie e sedi
regionali – ha finalmente raggiunto
con questo regolamento la sua
realizzazione concreta.