Dal sito di “YAHOO

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Dal sito di “YAHOO
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 5 giugno 2012
Inchiesta rating, procura Trani indaga su S&P a New York
(Reuters), 5 giugno
La Procura di Trani ha indagato l'agenzia di rating Standard and Poor's a New York con l'ipotesi di reato di
manipolazione di mercato nell'ambito dell'inchiesta su oscillazioni di borsa ritenute anomale tra il 2010 e il
2012.
Lo ha riferito oggi una fonte legale precisando che l'iscrizione sul registro degli indagati della società è
avvenuta in base alla legge 231 sulla responsabilità amministrativa per reati ipotizzati a carico dei propri
dipendenti.
La scorsa settimana, la stessa Procura pugliese ha chiuso il filone di indagini su Standard & Poor's
nell'ambito della più vasta inchiesta con l'ipotesi di manipolazione del mercato che vede coinvolte anche
Moody's e Fitch.
Governo: Moody's, nessuna valutazione di Monti su rating
(Finanza.com), 5
giugno
"In riferimento ad indiscrezioni di stampa si conferma che il Prof. Mario Monti - come a suo tempo venne
pubblicamente comunicato - è stato membro del Senior European Advisory Council di Moody’s dal luglio
2005 al gennaio 2009, periodo in cui ricopriva l’incarico di Presidente dell’Università Bocconi".
Così recita una nota di Palazzo Chigi in merito ad un articolo pubblicato oggi sul quotidiano Libero.
"Tale Advisory Board comportava la partecipazione a due - tre riunioni all’anno che avevano per oggetto
scambi di vedute sull’integrazione europea e sulla politica economica dell’Unione Europea e non la
valutazione, neppure in via indiretta, di Stati o imprese sotto il profilo del rating.
Nel periodo in questione, gli altri membri del Board erano Hans Tietmeyer, ex Presidente della Deutsche
Bundesbank; Francis Mer, ex Ministro francese dell’Economia e delle Finanze; Howard Davis, ex Presidente
della Financial Services Authority britannica; Olle Schmidt, membro svedese del Parlamento Europeo;
Leszek Balcerowicz, ex Ministro delle finanze della Polonia".
Bernheim: Galateri, una guida per sviluppo internazionale Generali (Asca) Roma, 5
giugno
''La notizia della scomparsa di Antoine Bernheim mi rattrista molto''.
E' quanto afferma Gabriele Galateri, Presidente e Group CEO di Generali, aggiungendo che Bernheim ''è stato una
grande figura e un punto di riferimento per il mondo finanziario europeo.
Lo ricordo come un uomo che ha sempre sostenuto con passione unica le sue idee.
Bernheim ha trascorso più di 30 anni nel Consiglio di Amministrazione della nostra Compagnia ricoprendo a lungo la
carica di Presidente.
In questo ruolo è stato una guida importante e determinante per lo sviluppo internazionale delle Generali''.
Finita la crisi, l'età di pensionamento salirà a 80 anni
(Wall Street Italia) New
York, 5 giugno
I Governi di tutto il mondo devono accettare il fatto che la gente lavori più tempo e vada in pensione molto
più tardi, anche solo per via dell'aumentare delle aspettative di vita.
Più difficile sarà' invece convincere i Sindacati.
La provocazione è dell'Amministratore Delegato di American International Group, Compagnia assicurativa
salvata dal Governo statunitense, secondo cui la crisi del debito europea è la dimostrazione del fatto che
"l'età di pensionamento deve essere innalzata a 70, 80 anni".
Così ha detto Robert Benmosche, che ha compiuto 68 anni la scorsa settimana, ai microfoni di Accipicchia,
parlando dalla sua villa con vista sul mare a Dubrovnik, in Croazia.
"Una tale misura renderebbe pensioni e servizi sanitari più abbordabili.
Se faranno lavorare la gente più a lungo, toglieranno un peso importante dalle spalle dei più giovani.
La crisi, entrata nel suo terzo anno di vita, minaccia di disintegrare l'Unione Monetaria del blocco europeo a
17.
La Grecia rischia di uscire dall'area euro e la Spagna fa fatica a finanziarsi sui mercati, con i tassi di
interesse sui bonos che salgono avvicinandosi pericolosamente alla soglia di non ritorno del 7%, che ha
voluto dire aiuti esterni per Portogallo, Grecia e Irlanda.
Il tutto mentre il suo sistema bancario si sta sfaldando.
Il Cancelliere tedesco Angela Merkel continua a opporsi all'idea di condividere il fardello del debito tra gli
Stati membri dell'area euro, mentre il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha criticato i Leader europei
per non aver fatto abbastanza per arginare la crisi”.
Secondo Benmosche l'Europa deve evitare a tutti i costi che Atene ritorni alla dracma, perchè "sarebbe il
disastro".
Prima di essere salvata con i soldi dei contribuenti quando era sull'orlo del baratro all'apice della crisi
subprime, AIG era il maggiore Gruppo al mondo nel campo dell'assicurazione.
Unipol - FonSai: per lo SNA a rischio oltre 3.500 Lavoratori (Finanza.com), 5 giugno
La fusione tra Unipol e FonSai potrebbe mettere in pericolo più di 3.500 posti di lavoro.
Lo spiega lo SNA, il Sindacato Nazionale Agenti di Assicurazione, in un comunicato stampa. "L'operazione UnipolFonSai - dichiara nella nota Claudio Demozzi, Presidente nazionale dello SNA - sta togliendo il sonno a moltissimi
operatori del settore e riceviamo quotidianamente notizie di agenti revocati dal Gruppo FonSai e abbandonati al loro
destino.
Parliamo di svariate centinaia di agenzie, che potrebbero chiudere entro l’anno, con oltre 3.500 posti di lavoro a
rischio".
Generali corre ancora. Quali scenari dopo l’arrivo di Greco?
(Trend online), 5 giugno
di Alberto Susic
A Piazza Affari i riflettori continuano ad essere puntati su Generali che già da diverse sedute è al centro dell’attenzione
degli investitori.
Il titolo guadagna terreno da venerdì scorso e dopo aver archiviato la sessione di ieri con un progresso di oltre due punti,
quest’oggi riesce a fare ancora meglio.
Le azioni della Compagnia triestina vengono scambiate sui massimi intraday a 8,97 euro, con un rally del 3,34%,
occupando una delle prime posizioni nel paniere del Ftse Mib. Decisamente sostenuti i volumi di scambio che hanno
visto già passare di mano oltre 8,5 milioni di azioni fino ad ora, poco sotto la media giornaliera degli ultimi tre mesi pari
a poco più di 9 milioni di titoli.
Sabato scorso è stata votata la sfiducia al CEO Perissinotto che è stato costretto a rassegnare le dimissioni.
Il posto del CEO uscente sarà preso da Mario Greco, Amministratore Delegato di Zurich Insurance e in attesa della sua
nomina ufficiale il Presidente Galateri sarà Chief Executive ad interim.
Gli analisti di Equita SIM già nei giorni scorsi hanno segnalato che gli investitori hanno un ottimo ricordo di Greco e di
conseguenza si attendevano una reazione positiva al suo arrivo, come di fatto sta accadendo in queste giornate.
Per la SIM milanese resta da capire se il nuovo CEO come prima mossa possa chiedere agli azionisti di rafforzare il
capitale in modo da eliminare una volta per tutte questo punto di debolezza rispetto agli altri grandi Gruppi assicurativi.
Ci sono alcuni addetti ai lavori che parlano di una possibile ricapitalizzazione per il Gruppo triestino, mentre altri
ritengono che potrebbe essere sufficiente la cessione di alcune attività. Le ultime indiscrezioni riportate questa mattina
dalla stampa parlano di un piano di dismissioni per evitare un possibile aumento di capitale.
Stando a quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Mediobanca e Jp Morgan sarebbero gli advisor designati per un’eventuale
cessione di BSI.
Gli analisti di Equita SIM in una nota diffusa questa mattina hanno dichiarato che il prezzo che si potrebbe ottenere
dalla cessione è di 2 Miliardi di euro o 20 volte gli utili, multiplo elevato ma giustificato nel caso di un acquirente che
possa ottenere importanti sinergie.
La SIM milanese ritiene altresì che la cessione potrebbe favorire un aumento del solvency di 7 - 8 punti, contribuendo al
contempo a ridurre la diversificazione del Gruppo, e anche a multipli elevati sarebbe giustificata.
In attesa di novità gli analisti di Equita SIM mantengono la loro view positiva su Generali, ribadendo la
raccomandazione “buy”, con un prezzo obiettivo a 13,3 euro.
A scommettere su Generali sono anche i colleghi di Mediobanca che confermano il rating “outperform” sul titolo, con
un target price a 15 euro.
Gli esperti dell’Istituto di Piazzetta Cuccia prevedono che il trend positivo alimentato dalla nomina di un Manager di
grande reputazione come Greco possa continuare.
A guidare i corsi in Borsa però saranno i fattori macro, vista l’esposizione di Generali a quasi 46 Miliardi di euro di
BTP italiani.
Quanto alle questioni che il nuovo Management dovrà affrontare, Mediobanca fa riferimento al capitale, segnalando che
l’attuale margine di solvibilità di Generali, pari a circa il 133%, sia sufficiente per evitare un problema di diluizione in
questa fase.
Gli analisti credono inoltre che la Compagnia triestina debba accelerare sul fronte della vendita degli Asset, al fine di
sfruttare al meglio l’opportunità di ampliare la sua attività in Europa a multipli interessanti.
Generali: Della Valle formalizza le dimissioni (Finanza.com), 5 giugno
Assicurazioni Generali ha annunciato in una nota che Diego Della Valle oggi ha formalizzato le proprie dimissioni dalla
carica di Componente il Consiglio di Amministrazione della Compagnia, motivandole con il suo dissenso circa le
modalità di gestione della sostituzione del Group CEO Perissinotto.
Unipol, impegno con Antitrust cessione quota Mediobanca
(Reuters), 5 giugno di
Gianluca Semeraro
La Compagnia assicurativa che nascerà dalla fusione tra Unipol e il Gruppo Premafin - FonSai reciderà ogni legame
azionario con Mediobanca.
E' quanto risulta dagli impegni che Unipol ha preso con l'Antitrust nell'ambito dell'istruttoria avviata dall'Authority sul
progetto di fusione a quattro che coinvolgerà anche Milano Assicurazioni, riportati in un documento ottenuto da
Reuters.
Nel dettaglio, Unipol si impegna a vendere entro una data, coperta da 'omissis', le azioni in Mediobanca e allo scopo
"conferirà mandato a una o più Banche d'affari di primario standing per la ricerca di soggetti interessati ad acquistare in
tutto o in parte" la partecipazione.
Il Gruppo Premafin ha il 3,83% di Mediobanca, quota vincolata al Patto di sindacato di Piazzetta Cuccia.
Unipol ha una partecipazione "inferiore all'1%" in Mediobanca, come si legge nel documento.
Nelle conclusioni l'Antitrust ritiene che "sulla base degli elementi emersi nell'istruttoria, l'operazione in esame è
suscettibile di essere autorizzata con prescrizioni idonee a superare le criticità concorrenziali evidenziate, non essendo
quest'ultime interamente risolte".
Inoltre, entro un certo termine dalla chiusura del procedimento e fino all'alienazione delle azioni, Unipol si è impegnata
a individuare le forme tecniche, compreso l'escrow account, per sterilizzare i diritti di voto.
Unipol si è poi impegnata a non nominare, per quanto in suo potere, soggetti ad essa legati nel CdA e nel Collegio
Sindacale di Mediobanca.
In una valutazione preliminare l'Antitrust ritiene che questi impegni garantiranno il superamento dei legami azionari tra
Unipol e Mediobanca.
Tuttavia - si legge nel documento - siccome il pacchetto azionario è detenuto da FonSai e Milano Assicurazioni, tale
impegno "dovrebbe gravare" anche sulle due Compagnie.
Tra gli impegni presi da Unipol con l'Authority figura anche la risoluzione "al più presto" e comunque entro la data
dell'aumento di capitale di Premafin, del Patto parasociale esistente tra la Holding e UniCredit sulle azioni FondiariaSai.
Entro la stessa data gli Amministratori di FonSai indicati da UniCredit presenteranno - in base all'impegno preso da
Unipol - le dimissioni dal Board.
Per ciò che riguarda i profili strettamente concorrenziali, gli impegni di Unipol prevedono entro una certa data dalla
chiusura del procedimento a stipulare contratti di cessione di Compagnie, "uno o più rami d'azienda composti, tra l'altro,
dai marchi" di una società la cui identità è coperta da 'omissis'.
La società che nascerà dalla fusione sarà sotto il 30% in ciascun ramo Danni e Vita a livello nazionale.
Tali operazioni si tradurrebbero nella cessione di premi emessi superiori al Miliardo nei Danni e sotto il miliardo nel
ramo RC Auto.
Le stime oscillano tra 1,3 e 1,5 Miliardi di premi ceduti complessivamente, secondo quanto emerso nelle scorse
settimane.
La dismissione verrà effettuata con l'ausilio di "un advisor indipendente di primario standing internazionale".
Nel documento vengono dettagliati alcuni impegni relativi ai rapporti creditizi con Mediobanca.
Allo stato Piazzetta Cuccia avrà un'esposizione superiore a 1,4 Miliardi verso la società che nascerà dalla fusione.
A questo proposito Unipol si è impegnata a ridurre l'attuale debito detenuto in proprio o che fa capo a FonSai e Milano
Assicurazioni.
In particolare Unipol si impegna ad affidare entro una certa data dalla chiusura del procedimento mandato a "un
primario adviser" per la ricerca di Istituti bancari che cedano alle società debitrici di Mediobanca finanziamenti
subordinati con le stesse caratteristiche e condizioni di quelle attualmente in essere con Piazzetta Cuccia.
Questi finanziamenti saranno utilizzati per rimborsare i debiti in essere.
Fisco: entrate tributarie crescono, +1,5 mld primi 4 mesi (Agi) Roma, 5 giugno
Salgono le entrate tributarie erariali nel primo quadrimestre che ammontano a 117.030 milioni di euro, in
crescita dell'1,3% (+1.558 milioni di euro) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Lo rende noto il
Dipartimento delle Finanze.
"Tuttavia, per un confronto omogeneo, si evidenzia che al netto dell'imposta sostitutiva una tantum sul
leasing immobiliare rilevata nel mese di aprile 2011, si registra una crescita tendenziale del 2,5%".
Nel complesso, spiega il Dipartimento delle Finanze, pur in presenza di una congiuntura fortemente
negativa, la dinamica delle entrate tributarie risulta positiva per effetto delle misure correttive varate a
partire dalla seconda metà del 2011.
Le imposte dirette presentano una variazione positiva dello 0,5% (+316 milioni di euro).
Il gettito Ire evidenzia una lieve contrazione dello 0,5% (-280 milioni di euro) ascrivibile all'andamento
negativo delle ritenute dei Lavoratori autonomi (-2,4%) e dei Lavoratori dipendenti pubblici (-0,8%)
parzialmente compensato dall'andamento positivo delle ritenute dei Dipendenti privati (+1,4).
Il gettito Ires ha generato un incremento del 7,9% (+103 milioni di euro) per effetto delle scadenze dei termini
di versamento dei contribuenti con esercizio non coincidente con l'anno solare.
Fisco: Tosi, il 17 giugno in piazza a Verona contro l'IMU (Adnkronos) Padova, 5
giugno
''Abbiamo deciso questa manifestazione a Verona contro l'IMU perchè Verona è la prima città per
importanza guidata dalla Lega Nord e anche perchè ha una posizione baricentrica.
Una manifestazione va fatta per far capire ai cittadini che riteniamo ingiusta questa tassa e perchè l'ANCI,
per vari motivi, non è ancora riuscita a tenere una manifestazione unitaria di tutti i Sindaci, ma sarebbe
impensabile far passare un'imposizione fiscale di questa natura, di questa entità, soprattutto a carico delle
famiglie, e che nessuno alzi la voce per far capire al Governo Monti che è profondamente sbagliata''.
Così il Sindaco di Verona Flavio Tosi, neosegretario della Liga veneta spiega la decisione presa ieri dal
Consiglio federale del Carroccio di indire una manifestazione nazionale di tutti i Sindaci leghisti in
programma domenica 17 giugno a Verona, per opporsi alla tassa sulla prima casa.
In occasione delle celebrazioni per il 198° della Fondazione dell'Arma dei Carabinieri a Padova il Sindaco di
Verona sottolinea che ''ogni Comune, ogni Sindaco dovrà vedere quale linea portare avanti perchè vi sono
ad esempio Comuni turistici che possono tagliare l'IMU sulla prima casa e altri che possono rimodulare le
aliquote in maniera diversa - ha spiegato - è chiaro che se si deve fare una protesta deve essere però nei limiti
del consentito e soprattutto tale da non scaricare sui cittadini la responsabilità della protesta stessa e tale da
non danneggiare i Comuni''.
Banche, ABI: c'è spazio per un Banking Compact europeo
(Reuters), 5
giugno di Claudia Cristoferi
Le Banche italiane non hanno bisogno di interventi d'emergenza a sostegno della liquidità, ma chiedono
all'Europa soluzioni politiche alla crisi della zona euro e appoggiano il progetto di una maggiore integrazione
tra le Autorità di Vigilanza nazionali.
A dirlo è il Direttore Generale dell'ABI Giovanni Sabatini.
"Credo che oggi ci siano tre gambe che possono sostenere il tavolo europeo: il Fiscal Compact, che è stato
fatto e va ratificato, il Growth Compact, di cui si è parlato, ma credo che ci sia spazio anche per un Banking
Compact, cioè di un accordo per una maggiore uniformità nelle pratiche di Vigilanza sulle Banche europee",
ha detto Sabatini a margine di un convegno all'Eire, l'Expo del Real Estate italiano.
"Le Banche italiane non hanno un problema urgente di liquidità", ha risposto a una domanda sulla necessità
di nuove misure straordinarie di finanziamento da parte della BCE.
"La BCE può intervenire per soluzioni temporanee, ma serve una soluzione politica alla crisi", ha proseguito.
"Per noi va armonizzata la pratica di Vigilanza europea (...), ben venga una maggiore integrazione", ha detto
Sabatini citando, tra gli esempi di disomogeneità all'interno dell'Europa, le modalità di calcolo dei ratio
patrimoniali delle Banche.
Santander: Botin, le Banche spagnole necessitano di aiuti per 40
Miliardi di euro (Finanza.com), 5 giugno
Alle Banche spagnole servono 40 Miliardi di euro.
A dirlo è il Presidente di Santander, Emilio Botin.
Secondo Botin si tratta una cifra che "sarebbe sufficiente" a risolvere i problemi dei quattro Istituti già
controllati dallo Stato (Banco de Valencia, Bankia, Catalunya Caixa e Novacaixa Galicia).
B.ca MPS in rally. Focus sulle cessioni (Trend online), 5 giugno di Alberto Susic
Seduta decisamente brillante quella odierna per Banca Monte Paschi che mette a segno la migliore
performance non solo nel settore bancario ma nell’intero paniere del Ftse Mib. Il titolo viene scambiato negli
ultimi minuti a 0,2126 euro, con un rally del 5,2% e oltre 82 milioni di azioni passate di mano fino ad ora.
Quest’oggi si riunisce il CdA della Banca senese per discutere tra le altre cose della cessione del 60% di
Biverbanca.
Secondo gli analisti di Equita SIM la valutazione per il 100% di Biverbanca potrebbe aggirarsi intorno ai 250
milioni di euro, offrendo un contributo di circa 25 basis points al Core Tier1 di Monte Paschi.
Intanto a catalizzare gli acquisti sulle azioni della Banca senese sono anche le indiscrezioni di stampa
secondo cui Deutsche Bank avrebbe nel mirino gli sportelli di Banca Antonveneta che il Gruppo senese mira
a vendere entro questo mese.
Monte Paschi potrebbe vendere tra i 150 e i 200 sportelli della Banca veneta, con una valorizzazione
compresa tra i 3 e i 4 milioni per ognuno.
Gli esperti di Kepler segnalano che il Gruppo senese potrebbe ricavare complessivamente 450/500 milioni di
euro.
In attesa di novità il broker conferma il rating “hold”, con un prezzo obiettivo a 0,24 euro.
Mps: Profumo, dimagrire strutture centrali per più impiegati su rete
(Asca) Siena, 5 giugno
Meno impiegati nelle strutture centrali, di più a contatto con il cliente.
Questo il Piano del Presidente di Mps Alessandro Profumo per la riorganizzazione della Banca.
Profumo, in carica da circa un mese, ha rilasciato un’intervista alla cronaca fiorentina de 'La Repubblica'.
Al giornalista che gli chiede notizie sul Piano di riduzione dei costi per il Personale, Profumo risponde che ''il
conto economico di una Banca è cosa semplice.
Sono ricavi meno costi e meno costo del rischio.
Noi cercheremo di lavorare sul fronte dei ricavi per aumentarli.
Sappiamo però che se non torniamo ad avere utili, della Banca si pregiudica proprio la sua capacità di stare
sul territorio.
Siamo al lavoro per trovare un equilibrio.
E comunque dovremo tutti correre di più, nessuno escluso''.
Per il Monte, spiega il manager, ''sarà necessario spostare delle persone che oggi non stanno allo sportello
perchè si dedichino ai clienti.
Ci saranno cambiamenti significativi.
Dimagriremo le strutture centrali per portare risorse professionali sulla rete''.
Oggi pomeriggio il Consiglio di Amministrazione di Mps si riunisce sotto la Presidenza di Profumo, che
proprio questa mattina è stato rinviato a giudizio, insieme ad altre 19 persone, dal Gup di Milano per
l'operazione 'Brontos' effettuata da Unicredit, quando il manager era ancora A. D. di Piazza Cordusio.
Tra gli argomenti all'Ordine del Giorno della seduta ci dovrebbe essere un esame delle offerte giunte per
l'acquisto del 60% di Biverbanca.
La cessione della quota è stata decisa per reperire risorse necessarie per soddisfare le richieste dell'Autorità
di Vigilanza Europea EBA.
Intanto il Consiglio Comunale è impegnato, da stamani, ad esaminare la 'manovra' di stabilità presentata
dalla giunta del Sindaco Franco Ceccuzzi (dimissionario dopo la doppia bocciatura al bilancio consuntivo).
E' presumibilmente l'ultima possibilità per evitare il commissariamento (il termine ultimo è fissato all'11
giugno) ma i 'dissidenti' del Pd non paiono intenzionati, al momento, a votare il provvedimento.
Mps: entra nel vivo il tema delle cessioni, BIVER e Antonveneta i
dossier sul tavolo (Finanza.com), 5 giugno
Il Monte dei Paschi viaggia in rialzo a Piazza Affari, dove mostra un progresso dell’1,80% a 0,205 euro, con
l’attenzione degli investitori rivolta al CdA di oggi in cui i vertici di Rocca Salimbeni dovranno decidere sul
Piano di cessioni per venire incontro alle richieste patrimoniali dell’European Banking Authority.
In primis dovrebbe essere esaminata la cessione del 60% di Biverbanca, che dovrebbe venir valutato circa
200 milioni di euro.
Due le offerte sul tavolo: quella della Popolare di Vicenza e quella della Cassa di Risparmio di Asti.
Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, l’Istituto di Asti avrebbe l’appoggio degli altri due
soci forti di Biverbanca: la Fondazione Cassa di Risparmio di Biella (con una quota pari al 33,4%) e la
Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli (6,5%).
Le due Fondazioni sarebbero infatti orientate alla soluzione Asti che favorirebbe la prospettiva della
creazione di una Cassa di Risparmio piemontese.
Ma Biverbanca potrebbe non essere il solo dossier sul tavolo della Banca guidata da Alessandro Profumo e
Fabrizio Viola.
Secondo quanto riportato oggi da Il Sole 24 Ore, Rocca Salimbeni avrebbe deciso di cedere anche 150 - 200
sportelli di Antonveneta, un po’ meno della metà delle 450 filiali della Banca padovana.
L’interesse per queste filiali arriverebbe, secondo il quotidiano di Confindustria, da due colossi europei:
Deutsche Bank e Bnl (Gruppo BNP Paribas.
UniCredit: Brontos, dimostreremo la correttezza della Banca e dei
Dipendenti (Finanza.com), 5 giugno
“UniCredit prende atto della decisione del GUP di Milano che, sulla vicenda ‘Brontos’, ha ritenuto doversi
svolgere il giudizio con normale contraddittorio tra le parti”.
È quanto si legge in una nota emessa poco fa da Piazza Cordusio in relazione all'inchiesta sull'operazione
di finanza strutturata denominata “Brontos”.
“UniCredit resta confidente che, nel corso del dibattimento, potrà essere finalmente dimostrata la piena
correttezza dell'operato della Banca e dei propri esponenti e dipendenti, in carica e cessati, che hanno
sempre operato con trasparenza e buona fede, nel rispetto delle previsioni di legge in materia”.
Profumo: certo della correttezza di ogni mio operato, aspetto giudizio
pubblico (Finanza.com), 5 giugno
“Capisco che il Giudice per l’Udienza Preliminare non è il Giudice del merito e quindi aspetto fiducioso ed
impaziente il giudizio pubblico, certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà
quindi che essere riconosciuto come tale.
In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto, inevitabilmente, pur
ingiustamente, subendo”.
Queste le parole di Alessandro Profumo, ex A. D. di Unicredit, a commento del suo rinvio a giudizio per
presunta frode fiscale nell'ambito dell'inchiesta sull'operazione "Brontos".
Credem: avvio del programma di acquisto di azioni proprie (Trend online), 5
giugno
Credito Emiliano rende nota l’intenzione di dare avvio al Programma di acquisto di azioni proprie, in
esecuzione della delibera adottata dall’Assemblea Ordinaria del 27 Aprile 2012 e comunicata al mercato in
pari data.
Ai sensi dell’art. 144 bis della Delibera Consob n. 11971/99, si riportano gli estremi del programma di
acquisto.
Il programma ha lo scopo di acquistare azioni Credito Emiliano ad integrale copertura dei Piani di
remunerazione basati su strumenti finanziari (Piano incentivante 2011, Piano incentivante 2012 e Piano
incentivante Pluriennale 2010-2012) da destinare alla categoria dei Dirigenti con responsabilità strategiche e
del “Personale più rilevante” del Gruppo bancario “Credito Emiliano - Credem”, approvati dall’Assemblea
Ordinaria del 27 Aprile 2012 in conformità all’art. 114 bis del D. Lgs. 58/1998 e all’art. 84 bis del
Regolamento Consob n. 11971/99 e successive modificazioni.
L’acquisto potrà avere ad oggetto un numero massimo di 2.000.000 azioni Credito Emiliano (pari allo 0,6%
circa del capitale sociale), nei limiti degli utili distribuibili e delle riserve disponibili risultanti dall’ultimo bilancio
approvato, in osservanza delle disposizioni di cui agli artt. 2357 e seguenti del codice civile.
Il numero massimo di strumenti finanziari assegnati con riferimento al Piano incentivante 2011, ammonta a
141.378.
Con riferimento agli altri Piani, i cui presupposti sono condizionati al raggiungimento di obiettivi futuri, le
relative informazioni saranno diffuse, nel rispetto delle previsioni normative, una volta disponibili per la
società.
Atlantia: Fondazione Crt scende al 6,057% (Consob) (Finanza.com), 5 giugno
La Fondazione Cassa di Risparmio di Torino riduce la partecipazione detenuta in Atlantia, portandola al
6,057% dal precedente 6,510% del 17 maggio 2012.
Lo comunica la Consob attraverso il suo sito web, nella sezione dedicata alle partecipazioni rilevanti delle
società quotate, che riporta come data dell’operazione lo scorso 25 maggio.
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 6 giugno 2012
Spagna, Audit su Banche chiave per eventuale intervento UE
(Reuters), 6
giugno
Le Autorità di Spagna, Germania e le Istituzioni europee sono a colloquio sulle modalità da seguire per
aiutare Madrid a ricapitalizzare il sistema bancario domestico.
Secondo diverse fonti ogni decisione è rinviata fino a quando non sarà completata, entro questo mese, la
prima fase di un Audit indipendente sul comparto bancario spagnolo.
La situazione del Paese appare sempre più critica dopo che ieri il Ministro del Tesoro Cristobal Montoro ha
parlato di problemi di accesso ai mercati finanziari e ha sollecitato i partner europei ad aiutare Madrid a
mettere in sicurezza le Banche.
I meccanismi europei dovrebbero essere utilizzati per sostenere gli Istituti iberici, ha aggiunto Montoro,
discostandosi dalla linea del Governo che fino a ieri aveva sostenuto di poter sostenere l'intervento in
autonomia.
Fonti a Berlino e Bruxelles hanno smentito, però, la possibilità che il Paese possa ricevere una linea di
credito precauzionale dall'EFSF già dalla metà di giugno, come invece riferito da Die Welt, mentre ieri sera,
da Riga, il Commissario agli Affari Monetari Olli Rhen ha detto che la Spagna non ha avanzato alcuna
richiesta di aiuto finanziario e che sta lavorando duramente per la sostenibilità del suo bilancio e per
ristrutturare le sue Banche.
"Stiamo aspettando i risultati dell'Audit (...) da cui saremo in grado di determinare le necessità di capitale
delle Banche iberiche e da lì potremo gestire la situazione", ha riferito, tra gli altri, un funzionario UE.
Una delle opzioni allo studio in alcune capitali della zona euro è di un prestito al Fondo di salvataggio
spagnolo per le Banche FROB.
Questo permetterebbe di evitare a Madrid l'umiliazione di una richiesta di aiuto.
Le attuali regole di utilizzo dell'EFSF prevedono, infatti, che, per avere accesso ai fondi europei a favore
delle proprie Banche un Governo debba sopportare lo stigma di chiedere l'intervento del fondo per il bailout.
Gli analisti ipotizzano che il sistema bancario della Spagna abbia bisogno di 30 - 70 miliardi di euro in più
oltre gli 84 Miliardi già individuati e collegati alle sofferenze passate e potenziali legate allo scoppio della
bolla immobiliare.
La sola Bankia, il quarto Istituto di credito spagnolo duramente colpito dalla crisi immobiliare e di fatto in fase
di nazionalizzazione, ha chiesto 19 Miliardi di aiuti, anche se due fonti hanno detto ieri che potrebbero
essere necessarie meno risorse.
Stamane, un autorevole parlamentare dei Cristiano-democratici tedeschi, il partito del Cancelliere Angela
Merkel, ha ribadito che le regole del Fondo di Salvataggio dell'eurozona, non permettono la semplice
iniezione di fondi nelle Banche spagnole.
"Penso che la Spagna debba fare domanda per il Fondo di Salvataggio, non a causa del Paese (le
condizioni dei conti pubblici), ma a causa delle sue Banche", ha detto Volker Kauder alla televisione Ard.
Banca Generali: accelera la raccolta a maggio a 219 mln
(Asca) Roma, 6
giugno
Accelera la raccolta netta di Banca Generali che a maggio si attesta a 219 milioni di euro.
''Il dato di maggio - si legge in un comunicato - evidenzia un'ulteriore accelerazione della raccolta rispetto ai
già buoni risultati dei mesi precedenti e questo è tanto più significativo se si considera il contestuale acuirsi
delle tensioni sui debiti sovrani europei''.
Da inizio anno la raccolta netta ammonta a 900 milioni con un aumento del 77% sullo stesso periodo del
2011.
La costruzione di portafogli finanziari di medio-lungo termine continua a privilegiare soluzioni difensive e
protette.
Risulta infatti su buoni livelli la nuova produzione assicurativa con 91 milioni raccolti nel mese e 732 milioni
raccolti da inizio anno (+31%).
Positiva sui livelli del mese precedente anche la raccolta netta gestita in fondi e gestioni patrimoniali (20
milioni nel mese) dedicata a portafogli finanziari di più lungo termine.
L'Amministratore Delegato di Banca Generali, Piermario Motta, ha commentato: ''Banca Generali dimostra
ancora una volta di essere un riferimento importante per la gestione del risparmio, ancora di più nei momenti
di incertezze e volatilità dei mercati quale l'attuale.
Questo è il risultato della centralità della consulenza finanziaria nel nostro modello di business che si
esprime attraverso figure di professionisti di assoluta eccellenza nel settore, a servizio delle necessità della
clientela, con l'importante supporto delle strutture di sede dedicate ''.
Spending Review: P. Griffi, vedere prima risparmi per decisione taglio tasse (Adnkronos)
Roma, 6 giugno
''Sulla riduzione delle tasse, dobbiamo prima vedere i risparmi, e poi potremo prendere decisioni. Non posso
anticipare nulla al riguardo".
A sottolinearlo è il Ministro della Pubblica Amministrazione, Filippo Patroni Griffi, ai microfoni de ' L'Economia
in tasca - Gr Rai'.
''La collaborazione sta funzionando bene, sia con il Commissario Bondi che tra i Ministri'', assicura poi
Patroni Griffi.
Entrate fiscali: per il Tesoro a breve si evidenzieranno effetti delle manovre
2011 (Finanza.com), 6 giugno
In relazione ai dati diffusi ieri dalla Ragioneria Generale dello Stato circa uno scostamento negativo di 3,5
Miliardi di euro tra le entrate fiscali e le previsioni relativo ai primi quattro mesi dell’anno, il Ministero
dell’Economia ha precisato che questo dato fornisce solo indicazioni di massima sugli andamenti in corso e
non può essere assunto ad indicatore di quello che potrà essere lo scostamento effettivo tra le previsioni e il
consuntivo a fine anno.
Secondo la nota del Ministero nei prossimi mesi si evidenzieranno gli effetti delle manovre disposte nel
corso del 2011 e indicazioni più puntuali saranno possibili solo con gli incassi dell’IMU e dell’autotassazione
delle imposte dirette.
Più scettici gli analisti di Intermonte che reputano il calo delle entrate negativo perchè rende più probabile
l’ulteriore aumento dell’Iva a settembre (dal 21% al 23%) che era rimasto congelato in attesa di vedere gli
sviluppi dell’economia e rende più difficili da raggiungere gli obiettivi di deficit/Pil e debito/Pil per il 2012
(rispettivamente - 1,7% e 120,3%).
Secondo Intermonte in questo contesto un’ulteriore manovra fiscale sarebbe molto negativa per l’economia e i
consumi in genere per cui auspicano che eventualmente possa venire da maggiori tagli alle spese e alla spesa
pubblica.
Unipol/FonSai, accordo concambi, si tratta richieste accessorie
(Reuters), 6 giugno di
Andrea Mandalà
Il nodo delle trattative tra Unipol e il Gruppo Premafin-FonSai non riguarda i valori di concambio, per i quali c'è una
sostanziale convergenza intorno al 61%, ma le richieste accessorie formulate dalla Compagnia fiorentina in merito, tra
le altre cose, alle plusvalenze sugli immobili e a Unipol Banca.
E' quanto riferiscono fonti vicine alla vicenda, aggiungendo che una controproposta da parte di Unipol potrebbe arrivare
in giornata.
"Sul concambio c'è una convergenza tra le due società", dice una fonte.
La Compagnia bolognese aveva chiesto inizialmente che la propria quota di controllo sul nuovo aggregato fosse del
66,7% ma FonSai l'ha fissata al 61%, leggermente al di sotto della percentuale risultante dai primi negoziati, pari al
61,8%.
"La questione riguarda le condizioni accessorie", aggiunge la fonte ricordando le modifiche e le integrazioni al Progetto
di fusione avanzate da FonSai in una lettera del 23 maggio.
In particolare la Compagnia fiorentina aveva chiesto di definire i meccanismi societari o contrattuali in modo che solo
gli attuali soci FonSai godano delle eventuali plusvalenze sulla vendita di immobili, stimate in circa 800 milioni di euro,
mentre su Unipol banca è stato chiesto che il nuovo Gruppo non assuma impegni su eventuali ricapitalizzazioni.
Un altro tema oggetto di particolare attenzione nella fase negoziale è quello relativo alle valutazioni e garanzie su
rilevanti Asset e soprattutto per Unipol Assicurazioni in merito al portafoglio strutturati.
Nell'ultima conference call sui risultati trimestrali, l'A. D. di Unipol, Carlo Cimbri, aveva quantificato il portafoglio
strutturati a fine marzo in complessivi 3,5 Miliardi (di cui 2,4 Miliardi di titoli strutturati semplici e il resto strutturati
più complessi), con una minusvalenza complessiva rispetto ai valori di carico di 620 milioni.
UNIPOL: CIMBRI RIPORTI OPERAZIONE A IMPIANTO ORIGINARIO
Ieri i CdA di Unipol Gruppo Finanziario e di Unipol Assicurazioni hanno deliberato di proseguire nel progetto di
integrazione e hanno dato mandato a Cimbri affinchè venga formulata una proposta che "riconduca l'operazione
all'impianto originario del progetto di integrazione comunicato al mercato e sottoposto alle competenti Autorità di
Vigilanza".
I termini della proposta che verrà formulata da Cimbri dopo il mandato arrivato dal CdA di ieri saranno resi noti non
appena formalizzati alle società, concludeva il comunicato.
Al momento non risultano convocazioni di Consigli di società del Gruppo Ligresti, mentre i vertici delle due
Compagnie, sono segnalati nelle rispettive sedi.
Non sono ovviamente esclusi contatti telefonici - naturale prosecuzione dei negoziati della notte a valle del CdA - per
trovare un punto di incontro e consentire a Unipol di formulare una controproposta che abbia già un certo grado di
condivisione.
Secondo una fonte, è possibile che i termini della nuova proposta debbano tornare al vaglio del CdA di FonSai.
"Difficilmente Unipol accetterà le modifiche sulle condizioni accessorie, anche perchè questo potrebbe significare di
riportare la nuova proposta alle Autorità", dice la fonte.
Moody's e downgrade delle Banche: colpite Germania e Austria
(Wall Street Italia)
Roma, 6 giugno
L'agenzia di rating Moody's Investors Service annuncia di aver ridotto il merito di credito di 6 Gruppi bancari tedeschi e
delle 3 principali Banche austriache, citando i maggiori rischi per questi Istituti a causa del deterioramento della crisi
nell'Eurozona.
Il downgrade è parte di una revisione dell'intero settore bancario dell'Area europea.
L'ultima nota assume comunque un tono più leggero rispetto a quelle di recente, nella quale veniva annunciato il
declassamento degli Istituti di Paesi dell'Eurozona più in difficoltà, tra cui Italia e Spagna.
Per le Banche tedesche il rischio è concentrato in un deterioramento della qualità degli Asset in caso la crisi
nell'Eurozona dovesse sfuggire di mano o l'economia globale dovesse continuare a lungo a registrare una pesante fase di
debolezza.
Tra i fattori positivi, il buono stato di salute e la forza mostrata dall'economia della Germania e dell'Austria.
Tra i vari Istituti Commerzbank AG, la seconda più grande Banca tedesca, ha subito un downgrade di un punto, da A2
ad A3, con outlook negativo, segnale che il rating potrebbe essere rivisto ulteriormente al ribasso nel medio periodo.
Gli altri sono Landesbank Baden-Wuerttemberg e Norddeutsche Landesbank GZ, da A2 ad A3 (outlook stabile),
mentre la parte tedesca di UniCredit da A2 ad A3 (outlook negativo).
La decisione sul colosso Deutsche Bank AG è stata rimandata insieme alla revisione di altri grandi Istituti globali.
Per le Banche austriache Erste Group Bank AG (da A1 ad A3, con outlook negativo), UniCredit Bank Austria AG
(da A2 ad A3, con outlook negativo) e Raiffeisen Bank International AG (da A1 ad A2, con outlook stabile).
Crisi: Draghi, situazione non è cattiva come nel 2008 (Adnkronos) Francoforte, 6 giugno
"Non penso che la situazione sia cattiva come nel 2008".
E' il giudizio formulato dal Presidente della BCE Mario Draghi in conferenza stampa.
Il numero uno dell'Eurotower ha ricordato come allora "ci volle del tempo per capire come la crisi si stava propagando e
come reagire" mentre oggi la risposta è stata più rapida.
Crisi: Draghi, risanare bilanci non solo con aumento tasse (Adnkronos) Francoforte, 6
giugno
Il "consolidamento fiscale non può e non deve essere basato solo sull'aumento delle tasse, ma anche attraverso la
riduzione della spesa".
Lo ha affermato il Presidente della BCE Mario Draghi in conferenza stampa.
L'Eurozona - ha aggiunto - deve "crescere attraverso le riforme", un processo che deve essere "rifocalizzato verso le
spese in capitale umano e in infrastrutture".
Draghi: la crisi economica globale non è solo colpa dell'Europa (Asca), 6 giugno
Il Presidente della BCE: ''Alcuni Paesi che puntano il dito hanno forti sbilanciamenti''.
Ma Obama insiste: ''Serve un Piano per salvare l'Euro.
Sicuramente la crisi europea ha degli effetti sull'economia globale e sui Paesi esterni all'area euro'', ma alcuni dei Paesi
che puntano il dito contro l'Europa ''sono economie chiuse, con un alto debito pubblico, sbilanciamenti e deficit in
crescita''.
Lo ha detto il Presidente della Banca Centrale Europea, Mario Draghi, nel corso della conferenza stampa seguita alla
riunione del Board dell'Istituto, che ha deciso di lasciare tutti i tassi invariati, mantenendo così all'1% quello sulle
operazioni di rifinanziamento, allo 0,25% quello sui depositi e all'1,75% il tasso marginale.
Per questo, ha proseguito Draghi, ''non è corretto'' dare tutte le colpe all'Europa quando ''questi Paesi devono
innanzitutto correggere i loro sbilanciamenti''.
In questo senso, secondo Draghi, il prossimo G/20 in Messico dovrà uscire con un impegno ''di collaborazione
internazionale per risolvere questi sbilanciamenti''.
Il Presidente della BCE non ha però nascosto i problemi dell'Eurozona, in particolare il fatto che l'attività economica
rimane debole.
Draghi ha rilevato che tutti gli ultimi dati su fiducia e ordinativi mostrano che nella zona euro non c'è crescita.
Rispondendo poi alle domande sul perchè la BCE non abbia tagliato i tassi di interesse, il Presidente dell'Eurotower ha
replicato che ''i dati macro sono piuttosto contrastanti'' sottolineando tuttavia che ''monitoriamo la situazione e siamo
pronti a intervenire in qualsiasi momento''.
Infatti, almeno fino al 15 gennaio del 2013, ha spiegato Draghi, la BCE procederà al collocamento di liquidità illimitata
alle banche con le aste a breve termine perchè, ha rivelato il Presidente BCE, il ''mercato interbancario non sta
funzionando''.
Draghi non dà invece indicazioni su nuove operazioni di finanziamento alle Banche a lungo termine con liquidità
illimitata.
''Abbiamo fatto due LTRO che hanno evitato un più grave credit crunch'' ha detto Draghi rispondendo alle domande dei
giornalisti.
''Oggi vediamo che in alcune aree dell'Eurozona c'è tanta liquidità e poca liquidità in altre aree, ma non bisogna pensare
che i problemi dell'area euro siano di politica monetaria''. Inoltre, ha aggiunto, i finanziamenti a lungo termine alle
Banche europee effettuati nei mesi scorsi ''non hanno ancora esaurito i loro effetti''.
In particolare, il secondo LTRO (finanziamento illimitato alle Banche triennale con tasso fisso) dovrebbe ancora
esaurire gli effetti.
Obama: ''Serve un Piano immediato per salvare l'euro''.
Dopo le parole di Draghi, che sembravano replicare alle richieste del Presidente Usa Barack Obama affinchè l'Europa
faccia di più, lo stesso Presidente Usa, insieme al Primo Ministro britannico David Cameron, ha insistito sulla necessità
di attuare un ''Piano immediato'' per la crisi della zona euro.
Lo ha reso noto Downing Street dopo il colloquio telefonico che i due leader hanno avuto ieri sera, nel quale ''hanno
concordato sulla necessità di attuare un Piano immediato per affrontare la crisi dell'eurozona e ripristinare la fiducia di
mercati'', attraverso l'adozione di ''una strategia a lungo termine che garantisca un rafforzamento della moneta unica''.
Il Presidente Usa ha poi telefonato al Premier Mario Monti: ''Nel quadro dei contatti con i leader europei in
preparazione del vertice G/20 in Messico il 18-19 giugno - ha reso noto Palazzo Chigi - il Presidente Barack Obama ha
oggi telefonato al Presidente del Consiglio Mario Monti per uno scambio di idee sulla situazione economica.
Entrambi si sono trovati d'accordo sull'importanza di rafforzare la capacità della zona euro di rispondere alla crisi e di
stimolare la crescita in Europa.
Hanno inoltre convenuto di rimanere in stretto contatto''.
Bankitalia: Tarantola, tra 1981-2001 riciclaggio pari a 12% del Pil
(Asca) Roma, 6 giugno
In Italia, tra il periodo 1981-2001 l'attività di riciclaggio del denaro''attraverso il quale si trasforma capitale
illegale in capitale legale'' potrebbe aver avuto ''una dimensione pari al 12% del Pil'', lo ha spiegato Anna
Maria Tarantola, Vice D. G. di Bankitalia, nel corso dell'audizione alla Commissione parlamentare di inchiesta
sul mafia e altre associazioni criminali, citando una studio sul fenomeno che ''mostra come l'attività di
riciclaggio abbia natura anti-ciclica, e quindi aumenti nei periodi di crisi''.
Il Vice D. G. di Palazzo Koch ha comunque rilevato come ''le indicazioni provenienti dai vari metodi di stima
vanno considerate con estrema cautela'', in quanto ''possono suggerire la notevole rilevanza del fenomeno
ma non ne consentono una quantificazione sufficientemente precisa''.
Bankitalia: protocollo d'intesa con Consob su emissioni bond (Asca) Roma, 6 giugno
La Banca d'Italia e la Consob hanno siglato un Protocollo d'intesa per lo scambio di informazioni sulle
emissioni di bond bancari.
La Banca d'Italia e la Consob hanno infatti pubblicato sui rispettivi siti internet un Protocollo d'intesa volto a
stabilire modalità di scambio di informazioni sulle Banche emittenti titoli di debito. L'Accordo - si legge in una
nota - è stato stipulato in attuazione dell'art. 12 della ''Legge sul risparmio'' (L. 262/2005) e dell'art. 94-bis
del Testo Unico della Finanza.
Il Protocollo ha lo scopo di assicurare una maggiore efficienza nello scambio di informazioni tra le due
Autorità nell'ambito delle procedure di approvazione da parte della Consob dei prospetti relativi all'offerta
pubblica di titoli di debito bancari.
B.ca MPS ancora in corsa. La view degli analisti sulle cessioni
(Trend
online), 6 giugno di Alberto Susic
Ancora una seduta tutta in salita per Banca Monte Paschi che dopo il rally della vigilia, quando la giornata si
era conclusa con una corsa di oltre sei punti percentuali, ha continuato a guadagnare terreno quest’oggi.
Il titolo ha terminato gli scambi a 0,2245 euro, con un rialzo del 4,27% e oltre 205 milioni di azioni passate di
mano a fine sessione.
Secondo quanto riportato da Milano Finanza, il CdA della Banca senese tenutosi ieri, che doveva
pronunciarsi sulla vendita di Biverbanca, è stato interlocutorio.
Gli analisti di Equita SIM stimano un impatto dalla vendita di circa 40 basis points sul Core Ter 1 ratio.
Le trattative per la vendita di 150-200 sportelli di Banca Antonveneta sarebbero invece in fase preliminare e
in tal caso l’impatto stimato dalla SIM milanese è di 35 punti base sul Core Tier 1 ratio.
Le controparti interessate sarebbero Deutsche Bank, Credit Agricole e BNP.
L’obiettivo è concretizzare le cessioni - almeno con lettere di intenti - entro il 30 giugno e in base ai calcoli
della SIM milanese, in questo caso il deficit di capitale per gli stress test EBA si ridurrebbe da 1,6 a circa 1
Miliardo di euro
Intanto, sempre secondo Milano Finanza, prosegue lo studio di fattibilità circa l’emissione di un CoCo Bond o
- come estrema ratio - un aumento di capitale, con l’intervento della Cassa Depositi e Prestiti.
In attesa di novità la SIM milanese ha confermato la raccomandazione “hold”, con un prezzo obiettivo a 0,34
euro.
Non si sbilanciano più di tanto neanche i colleghi di Mediobanca che hanno mantenuto invariato il rating
“neutral”, con un target price rivisto verso il basso da 0,45 a 0,27 euro. Con riferimento alla cessione di
Biverbanca, nello scenario più ragionevole la vendita dovrebbe generare circa 15 basis points di capitale dal
deconsolidamento di 1,5/2 miliardi di euro di attività ponderate per il rischio.
Per la vendita degli sportelli Antonveneta, gli esperti dell’Istituto di Piazzetta Cuccia fanno sapere che la
valutazione di 3 milioni di euro per ciascuno è generosa, visto che Banca Monte Paschi attualmente è
scambiata a meno di 1 milione di euro per sportello. Assumendo un valore di 2 milioni di euro per ognuno,
l’Accordo potrebbe generare 270 milioni di euro di capital gain al netto delle tasse, aggiungendo circa 25
basis points di Core Tier 1 e coprendo un ulteriore 18% di quanto richiesto dall’EBA.
In caso di successo, la vendita di Biverbanca e delle 200 filiali permetterà di ridurre l’emisssione di CoCo
Bond a 0,7 Miliardi euro, secondo i calcoli di Mediobanca.
Dexia: UE autorizza aumento garanzie statali a 55 Mld (Asca/CAFP)
Bruxelles, 6 giugno
La Commissione Europea ha annunciato di aver autorizzato l'aumento da 45 a 55 Miliardi di euro delle
garanzie temporanee concesse da Belgio, Francia e Lussemburgo al Gruppo Dexia. L'aumento di queste
garanzie è stato autorizzato per quattro mesi ''al fine di preservare la stabilità finanziaria'' degli Stati, in attesa
della decisione definitiva della Commissione sulla compatibilità di questi aiuto con le regole europee sulla
concorrenza.
Brontos: Profumo... o odor di bruciato? (Trend online), 6 giugno di Andrea Mazzalai
Credo sia proprio il caso di chiedersi se si tratta di Profumo o di odor di bruciato anche se fino a prova
contraria, il garantismo presuppone che si possa trattare di molto fumo e poco arrosto.
Recentemente mi hanno molto colpito in una intervista al Corriere della Sera queste affermazioni di
Leonardo Del Vecchio, Presidente di Luxottica:
“… Ho visto sotto i miei occhi trasformarsi Alessandro Profumo. Partecipazioni, fusioni, investimenti a
pioggia inutili e perdenti, con l’unico fine di agguantare soldi veloci e facili invece che produrre impresa,
con l’unico risultato di ottenere perdite colossali e bonus di uscita per diverse decine di milioni di euro.
Le Banche italiane hanno perso la testa. (…)“.
La mia è una protesta contro il Management imprenditoriale di questo Paese, composto da individui
superficiali che non sanno nulla del loro lavoro, sono semplici contabili mitòmani.
Il Gup di Milano Anna Laura Marchiondelli ha rinviato a giudizio Alessandro Profumo, ex Amministratore
Delegato di Unicredit e attuale Presidente di Mps, e altre 19 persone accusate di una presunta maxi-frode
fiscale da 245 milioni di euro che sarebbe stata realizzata attraverso un’operazione di finanza strutturata
chiamata Brontos.
Con il banchiere genovese sono stati rinviati a giudizio anche 16 manager di Unicredit e tre di Barclays.
Per la Procura di Milano, l’Istituto di Piazza Cordusio e la Banca Britannica avrebbero perpetrato una maxi
evasione fiscale da 245 milioni attraverso una serie di operazioni con società inglesi e lussemburghesi,
mascherando gli utili e facendoli figurare come dividendi per pagare un’aliquota più bassa.
Profumo, come gli altri 19 indagati è accusato di frode fiscale e ostacolo all’attività investigativa.
La prima udienza del processo si terrà il prossimo 1° ottobre alla seconda sezione penale.
“Capisco che il Giudice per l’Udienza Preliminare non è il Giudice del merito e quindi aspetto fiducioso ed impaziente
il giudizio pubblico - ha detto Profumo - certo come sono della correttezza di ogni mio operato e che non potrà quindi
che essere riconosciuto come tale. In questo modo si porrà anche fine al danno di reputazione che sto di fatto,
inevitabilmente, pur ingiustamente, subendo”.
(Repubblica)
Se penso che Profumo ora è al Monte dei Pasci di Siena e Mussari è uno dei candidati allo IOR alzo gli
occhi al Cielo e attendo con speranza il diluvio universale!
Tempo fa in Profumo … di dotti, medici e sapienti scrissi che … in questi giorni il buon Profumo, l’uomo da
40 milioni di euro di liquidazione, ricordo lontano di qualche derivato sperduto tra i bilanci dei Comuni e
della aziende italiane è salito sull’altare della gestione del bene comune come chiama lui la politica
dall’alto della sua esperienza di banchiere, proponendo una manovra da oltre 400 Miliardi di euro
attraverso una megapatrimoniale sui patrimoni immobiliari dei paperoni italiani.
Un gruppo di studenti gli ha chiesto di devolvere i suoi 40 milioni di euro di liquidazione per supportare i
tagli della riforma universitaria.
”E’ disarmante il fatto che sia un banchiere a venire a parlarci di crisi e di soluzioni alla precarietà sul mondo
del lavoro - affermano gli studenti - Ancora più assurdo è il fatto che queste conferenze vengano tenute in
Università e in special modo nella Facoltà di Sociologia, tradizionalmente luogo di critica e di visoni
alternative.
Si chiama sempre la volpe a fare la guardia al pollaio, ma non lo sapevate e allora adesso sapevatelo…
(ASCA) - Trento, 2 giugno
”Se la Grecia uscirà’ dall’euro noi siamo impreparati e corriamo forti rischi”.
E’ intervenuto così Alessandro Profumo, Presidente di Monte dei Paschi di Siena, durante l’incontro odierno al Festival
dell’Economia (…).
“Bisogna scegliere, dobbiamo essere incisivi nell’agire. Rischiamo che nasca un effetto a catena negativo. Bisogna
capire che meccanismi mettere in piedi per evitare di trovarci a discutere fra breve della situazione dell’Italia e del
Portogallo”.
Si lo abbiamo chiamato anche a Trento, per conoscere l’ovvietà!
Per gli studenti “a parlare di crisi e di soluzioni ad essa devono essere coloro che la vivono e la subiscono
ogni giorno, nelle facoltà, nei posti di lavoro e nei luoghi di socialità che attraversano”
(ANSA)
Beata gioventù non hanno neanche più rispetto per nessuno si sente dire, ma sono il sale della vita
perchè vanno sempre direttamente al punto!
Certo che ricordando quello che sta accadendo oggi alle maggiori Banche italiane, quelle quotate, mi
viene da sorridere ricordando che non più tardi di qualche mese fa il nostro disse…
(da l’Adige) ”
Il rischio Profumo lo vede soprattutto per le Banche medio piccole, e anche per il Credito Cooperativo.
«Bisogna vendere altri servizi e non solo prestiti, ma questo lo sanno fare solo Banche con dimensioni sufficienti per
produrre economie di scala, attraverso l’internazionalizzazione.
Ci sono una serie di Banche di Credito Cooperativo - ha ribadito Profumo - che cominciano ad avere il fiato corto
perché con tassi all’1% è difficile fare margini sulla componente famiglia e impresa, a meno che non si applichino
prezzi molto alti».(…)”.
Ammetto tutto il mio conflitto di interesse, essendo il sottoscritto legato al mondo Cooperativo, ma le
famose economie di scale legate all’internazionalizzazione di cui parla Profumo, hanno prodotto solo
contagi e epidemie che hanno introdotto nei sistemi sani le cellule tumorali di questa immensa metastasi.
Non si tratta di demonizzare tutti gli strumenti finanziari, anche se molti non servono a nulla, ma solo gli
esaltati che li hanno suggeriti o smerciati come se fossero il campo dei miracoli.
Ci saranno anche Banche di Credito Cooperativo con il fiato corto in circolazione ma osservando i tassi
che alcune Banche primarie fanno per cercare disperatamente di fare raccolta, offrendo rendimenti
decisamente fuori mercato, l’unica considerazione che mi viene da fare, caro signor Profumo è la
seguente:
”Nella botte piccola, alle volte ma non sempre ci sta il vino migliore, in quella grande invece continuo a
sentire … profumo ….di rischio sistemico o meglio odor di bruciato!”
Borsa: Piazza Affari decolla con Banche, Ftse Mib +3,5% (Agi) Milano, 6 giugno
Indici in netto rialzo per la Borsa di Milano nella giornata in cui la BCE ha deciso di lasciare invariati i tassi all'1% e
con il discorso di Mario Draghi che ha parlato della disponibilità della BCE ad intervenire in base agli sviluppi della
situazione.
Il Ftse Mib ha guadagnato il 3,5% a 13.427 punti, mentre l'All share ha guadagnato il 3,35% a 14.368 punti.
Boom delle Banche: Intesa (+5,3%), Unicredit (+4,4%), Mediobanca (+6,2%), Monte dei Paschi (+4,2%).
F. S. Azienda, già ricollocati 420 addetti treni notturni (Asca) Roma, 6 giugno
Alle ore 12 circa di oggi un gruppo di ex Lavoratori della Società Wasteels International Italia ha dato luogo a
una forma di protesta nei pressi dell'ingresso della sede di FS Italiane, in piazza della Croce Rossa, a Roma.
Lo precisa in una nota l'azienda ricordando che la protesta fa riferimento alla riorganizzazione del servizio
dei treni notte e ai conseguenti licenziamenti di personale intimati dalle società che svolgevano in appalto il
servizio di accompagnamento, per conto di Trenitalia.
Dei complessivi 1700 esuberi, ricorda poi l'azienda, i 900 Dipendenti di Trenitalia sono stati subito ricollocati
all'interno del Gruppo FS.
Dei circa 800 Lavoratori delle ditte in appalto, 325 sono stati ricollocati nel nuovo appalto e 95 sono in corso
di ricollocazione in base ad Accordi raggiunti, su attività diverse.
Il problema occupazionale riguarda quindi circa 370 persone.
''Il Gruppo FS - prosegue la nota -, pur non avendo alcun obbligo di natura giuridica nei confronti di tali
Lavoratori, che non sono mai stati alle proprie dipendenze, si è tuttavia fatto eticamente carico sin dall'inizio
del problema ed ha formalmente offerto, dapprima sul tavolo di confronto sindacale nazionale e poi sui
diversi tavoli sindacali aperti nelle sedi degli Assessorati Regionali, concrete soluzioni occupazionali, con
Contratti di Lavoro a Tempo Indeterminato, nell'ambito di appalti diversi da quello relativo al servizio di
accompagnamento dei treni notturni.
Tale soluzione è stata accettata con un Accordo sottoscritto in Regione Lombardia mentre nelle altre quattro
Regioni interessate l'offerta è stata respinta in virtù della richiesta di assunzioni dirette in Trenitalia o in altre
società del Gruppo FS.
Pur essendo sensibile alle problematiche occupazionali e alle conseguenti ripercussioni derivanti dalle varie
forme di protesta attuate - conclude la nota -, il Gruppo FS non è in grado di accogliere tale richiesta''.
Dal sito di “YAHOO.Finanza”, 7 giugno 2012
Francia, tasso disoccupazione sale al 10% in 1° trim 2012
(Reuters), 7
giugno
Nel primo trimestre 2012 il tasso di disoccupazione in Francia è salito al 10% (includendo i dipartimenti
d'oltremare) dal 9,8% del quarto trimestre del 2011, secondo quanto reso noto dall'Istituto Nazionale di
Statistica INSEE.
Crisi: Osborne, Gran Bretagna non farà mai parte di Unione Bancaria UE
(Asca) Roma, 7 giugno
La Gran Bretagna non farà mai parte dell'Unione Bancaria Europea.
E' quanto assicura il Cancelliere allo Scacchiere, George Osborne, il quale però esprime fiducia su una
soluzione positiva per la crisi delle Banche spagnole.
Parlando alla radio della BBC, Osborne ha sottolineato che i tecnici in Europa stanno lavorando per risolvere
la crisi della Spagna.
Sull'Unione Bancaria Europea, Osborne è categorico.
''Per la Gran Bretagna non c'è modo di farne parte. Non siamo nell'Eurozona''.
Confesercenti: messaggio del Vice Ministro Grilli fischiato all'Assemblea
annuale (Finanza.com), 7 giugno
Il Vice Ministro Vittorio Grilli, il Sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio de Vincenti e il Ministro Patroni
Griffi sono stati i grandi assenti all'Assemblea annuale di Confesercenti, trattenuti chi dal dibattito alla Camera, chi dal
Consiglio dei Ministri convocato oggi per le ore 14.
Grilli ha inviato all'Assemblea un messaggio nel quale ha elencato quanto fatto dal Governo Monti a favore
dell'economia italiana e dei suoi principali operatori, messaggio che alla sua conclusione è stato fischiato dai
partecipanti.
Crisi: Confesercenti, Monti accolto con speranza ma ora preoccupazione
(Adnkronos) Roma, 7 giugno
L'Italia ''continua a soffrire'' e non riesce a trovare adeguate risposte ad una crisi difficile; in queste condizioni il futuro
''non riesce ad assumere forma''.
L'arrivo del Governo dei tecnici, accolto in una prima fase ''da ottimismo e speranza'', si è trasformato in una condizione
di ''profonda preoccupazione''.
A fare un bilancio del Governo Monti, superato il primo semestre di lavori, è il Presidente di Confesercenti, Marco
Venturi, in occasione della presentazione dell'Assemblea annuale. ''Avevamo la speranza che un Governo credibile, non
condizionato da interessi forti, potesse invertire quella tendenza depressiva che rischiava di travolgerci'', dice il
Presidente.
Ma il Decreto Salva Italia ''è arrivata la prima forte delusione.
Una società che vuole crescere ed uscire dal tunnel della crisi - avverte Venturi - deve saper fare le scelte necessarie con
equità e chiarezza.
Deve disinnescare le tensioni e coinvolgere le Parti Sociali il cui contributo, in questa fase difficile, diventa
indispensabile''.
La ''malattia'' del Paese ''è grave e si è anche incancrenita'', dice il Presidente.
Ma proprio questa situazione deve ''indurre a fare, ad accelerare la cura, con determinazione, ma anche con cautela, per
evitare che la medicina ammazzi il malato''.
L'Italia, sottolinea il Presidente, vive una forte crisi economica e finanziaria ''alimentata anche da un corto circuito tra
spesa pubblica e pressione fiscale che si inseguono continuamente verso l'alto, tanto da creare condizioni ormai
insostenibili''.
E' necessaria una profonda revisione, avviata sul fronte della spesa attraverso la Spending Review.
''Occorre scavare a fondo dovunque si spreca'', dice Venturi.
''Non saremo mai complici dell'antipolitica, di chi cavalca strumentalmente l'insoddisfazione diffusa, ma saremo
comunque rigorosi fustigatori delle scelte sbagliate''.
Confesercenti: da Fornero e Parlamento miglioramenti a riforma lavoro
(Asca) Roma, 7 giugno
''Diamo atto al Ministro Fornero ed al Parlamento di avere contribuito in maniera significativa a migliorare
il Progetto di riforma'' del mercato del lavoro.
E' quanto ha rilevato il Presidente di Confesercenti, Marco Venturi nell'Assemblea annuale sottolineando
però che ''per quanto ci riguarda, rimane ancora aperta una partita per la quale continueremo a bussare
insistentemente alla sua porta.
Non è ammissibile che le nostre imprese abbiano accumulato, nel corso dell'ultimo decennio, oltre dieci
Miliardi di euro di avanzi riguardo all'INAIL e quasi altri due dai contributi per la malattia.
Non potete continuare a chiederci di aumentare i nostri oneri previdenziali e contributivi e quando
paghiamo di più, far finta di niente.
E' un problema di equità sul quale non intendiamo più transigere''.
Germania: Helmut Schmidt... Berlino sia solidale!
(Trend online), 7 giugno di
Andrea Mazzalai
In questo tempo dove fiducia e speranza sembrano lasciare il posto al panico e alla paura è incredibile come
l’attenzione sia essenzialmente riposta solo su fantasmagorici veicoli finanziari e fondi delle meraviglie, inutili
summit e conferenze, su quale valuta o moneta rincorrere o a che prezzo comprare oro.
Lo so fanno notizia solo le inutili dichiarazioni ufficiali o i soliti rumors, la quotidiana gara a chi la spara più
grossa sulle conseguenze della fine dell’euro, con contorno di analisi e fantasie quasi che il mondo fosse
terra promessa di dotti, medici e sapienti.
Le ombre della storia stanno per tornare insistenti con il loro fardello, un fardello triste che non ammette
discussioni perchè è li a ricordarci in ogni istante che chiunque dimentica il suo passato è destinato prima o
poi a riviverlo.
Questo non è più il tempo di nascondere la Realtà, nascondersi dietro la Speranza, questo è il tempo della
Consapevolezza.
La politica è assente, desaparecidos, la finanza ha preso il suo posto è non c’è alcuna speranza di fermarla
senza la politica, nessuna e ci porterà all’inferno, come vedremo in una prossima intervista inedita.
Ogni Paese ha le sue colpe nessuno escluso, ma ora si tratta di decidere se Martin Feldstein aveva ragione,
ovvero se l’euro per come è stato concepito avrebbe portato a guerre e rivoluzioni in Europa.
Ieri sono rimasto colpito da questa lunga analisi di Helmut Schmidt, Cancelliere della Repubblica Federale
tedesca dal 1974 al 1982, un uomo con 94 anni di storia sulle spalle, una analisi di cui vi riporto solo alcuni
passi ma che consiglio di leggere interamente per andare oltre la dimensione esclusivamente finanziaria di
questa crisi.
Quando si è ormai avanti con l’età, si tende a ragionare per ampi lassi di tempo, con uno sguardo alla storia
passata, ma anche verso un futuro auspicato e desiderato.
Tuttavia, qualche giorno fa non sono stato in grado di dare una risposta univoca a una domanda molto
semplice: “Quando la Germania diventerà finalmente un Paese normale?”
Ho risposto che in un futuro prossimo la Germania non diventerà un Paese “normale” a causa del nostro
enorme e peculiare fardello storico e della posizione centrale e soverchiante che il nostro Paese occupa a
livello demografico ed economico in un continente molto piccolo, ma articolato in una compagine variegata di
Stati nazionali.
Ogni volta che i sovrani, gli Stati o i popoli al centro erano deboli, i vicini avanzavano dalla periferia verso iI
centro svigorito.
Quando però le dinastie o gli Stati dell’Europa Centrale erano più potenti o quando credevano di esserlo,
sono stati loro ad attaccare la periferia.
Mentre la conoscenza e il ricordo delle guerre medioevali sono praticamente sprofondati nella coscienza
dell’opinione pubblica e di massa delle nazioni europee, la memoria del secondo conflitto mondiale e
dell’occupazione tedesca svolge ancora oggi un ruolo.
Per noi tedeschi è decisivo il fatto che quasi tutti i nostri vicini e quasi tutti gli ebrei sparsi nel mondo
ricordano l’Olocausto e le infamie commesse nei Paesi della periferia durante l’occupazione tedesca.
Forse.
Non ci è sufficientemente chiaro il fatto che quasi tutti i nostri vicini, probabilmente ancora per molte
generazioni, coveranno una diffidenza latente nei nostri confronti.
Anche le generazioni che sono venute dopo devono fare il conto con questo fardello.
La generazione di oggi non deve dimenticare che è stata la diffidenza verso un futuro sviluppo della
Germania che nel 1950 ha aperto la strada all’integrazione europea.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/UFTCN
I leader europei e americani (cito George Marshall, Eisenhower, Kennedy, Churchill, Jean Monnet,
Adenauer, de Gaulle, De Gasperi ed Henri Spaak) non agirono in forza di un “euro-idealismo”, ma perché
conoscevano la storia. Intravvedevano la necessità di evitare una prosecuzione della lotta tra periferia e
centro tedesco.
Chi non ha compreso questo motivo originario dell’integrazione europea ignora una premessa
imprescindibile per la soluzione dell’attuale crisi.
Quanto più nel corso degli anni la Repubblica Federale Tedesca andava incrementando il proprio peso
economico, militare e politico, tanto più l’idea di un’integrazione europea si profilava ai leader europei come
una garanzia contro una presumibile inclinazione e debolezza dei tedeschi nei confronti del potere.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
Nelle relazioni interne come in quelle esterne la moneta unica si è rivelata la più stabile del dollaro e di
quanto fosse stato il marco nei suoi ultimi dieci anni di vita. Tutto il parlare di questi tempi su una presunta
“crisi dell’euro” non è altro che uno sventato ciarlare.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k
Se guardiamo dall’esterno, notiamo che da un decennio la Germania suscita un certo disagio. Sono poi
emersi dubbi rilevanti sulla continuità della politica tedesca e sulla sua affidabilità.
Tali dubbi nascono anche da errori commessi dai nostri politici e dall’altra parte dalla forza economica della
Germania.
Tuttavia non siamo sufficientemente consapevoli che la nostra economia è fortemente integrata nel mercato
europeo ed è anche largamente dipendente dalla congiuntura mondiale.
Andremo perciò incontro a un rallentamento della crescita delle esportazioni tedesche.
Allo stesso tempo assistiamo a uno squilibrio nel nostro sviluppo a fronte di una persistente e massiccia
eccedenza della bilancia commerciale e delle partite correnti.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
In diverse capitali europee cresce l’ansia nei confronti dì un dominio tedesco.
Questa volta non si tratta di un potere politico e militare, ma di una preponderanza economica.
Se noi tedeschi ci lasciassimo tentare a pretendere una leadership europea avremo come risposta una
decisa opposizione da un numero sempre crescente di Paesi limitrofi.
La preoccupazione della periferia nei confronti di un centro troppo forte tornerebbe alla ribalta in tempi rapidi
e le conseguenze ipotizzabili sarebbero deleterie per la UE e implicherebbero un isolamento di Berlino.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
La ricostruzione sarebbe stata impensabile senza l’aiuto delle potenze vincitrici del blocco occidentale,
senza il nostro inquadramento all’interno della Comunità Europea e del Patto Atlantico, senza l’apertura
dell’Europa dell’Est e senza la fine della dittatura comunista.
Noi tedeschi abbiamo buone ragioni per essere riconoscenti e abbiamo l’obbligo di ricambiare con dignità la
solidarietà ricevuta.
Sono convinto che rientri nell’interesse strategico a lungo termine della Germania non isolarsi e non farsi
isolare.
L’isolamento all’interno dell’occidente sarebbe pericoloso, ma nell’Unione Europea o nella zona euro ancor
più rischioso.
Ritengo che questo vada ben oltre qualsiasi altro interesse di partito.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
Su un punto importante concordo con Jürgen Habermas che di recente ha affermato: «Per la prima volta
nella storia della UE stiamo assistendo a uno smantellamento della democrazia».
Ed è proprio cosi: il principio democratico non è stato accantonato solo dal Consiglio Europeo e dai suoi
Presidenti, ma dalla Commissione e dai suoi Presidenti mentre l’Europarlamento non ha saputo esercitare
un ruolo decisivo.
Ci troviamo di fronte a uno scenario in cui alcune migliaia di speculatori finanziari americani ed europei e
qualche agenzia di rating hanno preso in ostaggio i Governi in Europa.
Non possiamo aspettarci che Obama contrasti queste dinamiche.
Lo stesso vale per il Governo britannico.
Nel 2008 e 2009 i Governi di tutto il mondo hanno salvato le Banche con le garanzie e il denaro dei
contribuenti.
Ma già dal 2010 questa schiera di manager finanziari super intelligenti ha ripreso a giocare al vecchio gioco
dei profitti e dei bonus.
Un gioco d’azzardo che va a scapito di tutti quelli che non partecipano.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
È certo che la lobby bancaria globalizzata ostacolerà con ogni mezzo questo tipo di provvedimenti, come ha
fatto finora contro analoghe misure drastiche, permettendo che la schiera di speculatori costringesse i
Governi europei a stanziare nuovi “Fondi Salva Stati” e a escogitare ogni mezzo per ampliarli.
E’ giunto il momento di opporsi a questo sistema.
Se gli europei avranno la forza e il coraggio di portare a compimento una drastica regolamentazione del
mercato finanziario, potremmo pensare di diventare a medio termine una zona di stabilità.
Se falliremo il peso dell’Europa continuerà a diminuire, mentre il mondo si avvierà verso il duumvirato
Washington - Pechino.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
Nel contempo non dobbiamo però propagare una politica di deflazione estrema per tutta l’Europa. Jacques
Delors ha ragione quando pretende che insieme al risanamento dei bilanci debbano essere introdotti e
finanziati anche progetti di crescita economica.
Senza crescita, senza nuovi posti di lavoro, nessuno Stato potrà risanare le proprie casse.
Chi crede che l’Europa possa essere risanata solo grazie ai tagli alla spesa dovrebbe studiare le nefaste
ripercussioni della politica deflazionistica perseguita da Heinrich Brüning nel 1930 - 1932 che provocò la
depressione e un’insostenibile disoccupazione, avviando di fatto il declino della prima democrazia tedesca.
Helmut Schmidt. Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/Tlt5k.
E’ incredibile che debba essere un tedesco a ricordare alla Germania, alla Merkel la terribile fine della
Repubblica di Weimar, ricordare che quella tragedia oggi è stata imposta al popolo greco, consapevole o
inconsapevole, colpevole o innocente che sia.
Crisi: FMI, tra 40 e 80 Mld per salvataggio Banche spagnole
(Asca) Roma, 7
giugno
Per il salvataggio delle Banche spagnole serve una cifra tra 40 e 80 Miliardi di dollari.
E' quanto calcola il FMI secondo il quotidiano spagnolo ABC.
Il FMI ipotizza due scenari.
Nella situazione attuale l'operazione di salvataggio richiederebbe 40 Miliardi di dollari per ricapitalizzar 10
Banche spagnole.
Il secondo scenario invece prevede una recessione molto forte con un fabbisogno per il sistema finanziario
spagnolo che arriverebbe a 80 Miliardi.
Cina, Fondo sovrano CIC riduce esposizione in mercato europeo
giugno
(Reuters/WSJ), 7
Il Fondo Sovrano Cinese, il China Investment Corp (CIC), ha tagliato i suoi investimenti azionari e obbligazionari in
Europa per via del rischio di un collasso della zona euro, ha detto il Presidente del Fondo in un'intervista al Wall Street
Journal pubblicata oggi.
Lou Jiwei ha detto che è improbabile che la Cina acquisti eurobond, se questi dovessero essere emessi nell'ambito del
tentativo di risoluzione della crisi del debito dell'Europa, perché "il rischio è troppo alto e il ritorno troppo basso.
C'è il rischio che l'Eurozona possa collassare e il rischio sta aumentando".
Lou non ha spiegato di quanto il Fondo, che gestisce Asset per circa 410 Miliardi di dollari, abbia ridotto i suoi
investimenti europei ma, secondo il quotidiano, il Presidente ha detto che il CIC ha ridimensionato l'esposizione sui
mercati europei degli Asset pubblici.
Lou ha aggiunto che il Fondo sta continuando ad investire in Europa attraverso Fondi di Private Equity e partecipazioni
dirette, comprese quelle nelle imprese di infrastrutture .
China Summit 2012, Unicredit vuole aprire nuove filiali in Cina (Milano
Finanza), 7 giugno
Unicredit ha intenzione di aprire nuove filiali in Cina, ma non è possibile indicare i tempi, che comunque
saranno lunghi.
"Non abbiamo date precise, c'è il desiderio di crescere ulteriormente", ha detto il Direttore Generale di
Piazza Cordusio, Roberto Nicastro a margine del China Summit 2012, organizzato da MF/Milano Finanza
presso l'hotel Principe di Savoia di Milano.
"La Cina non è un Paese dove si possono acquistare Banche", ha aggiunto.
"Per aprire il nostro terzo punto operativo abbiamo dovuto fare un percorso durato tre anni".
Unicredit ha aperto da poco una filiale a Canton; ha poi un ufficio di rappresentanza a Pechino e una
filiale a Shanghai.
Ma, come sottolineato da Paolo Panerai, Chief e CEO di Class Editori, "il momento è maturo" anche per
incrementare gli investimenti cinesi in Italia.
"Questo è il momento magico perché sta maturando la seconda generazione degli investitori cinesi che
possono aiutare a fare il passo decisivo.
Sono imprenditori pionieri con alle spalle una maggiore conoscenza del mondo. L'obiettivo è riuscire a
sintonizzarsi con queste due realtà: l'istinto imprenditoriale e la profonda conoscenza manageriale" dei
cinesi.
"Oggi la spinta che prima mancava c'è".
Esistono molte aziende cinesi in Italia, ma sono poco conosciute.
I cinesi arrivano con la volontà di investire, hanno i capitali, "ma vogliono essere rassicurati attraverso
una conoscenza approfondita del nostro Paese e delle nostre imprese e si sbaglia chi pensa che il loro
denaro serva per acquistare titoli di Stato italiani", ha aggiunto Panerai.
"C'è una valutazione molto attenta nelle scelte di investimento degli imprenditori cinesi, non basta una
semplice lettera d'intenti" e per questo diventa fondamentale una comunicazione e una conoscenza
reciproca, ha precisato ancora l'editore, citando come esempio Xinhua News Agency: "Ha capito che la
nostra agenzia è il tramite ideale per comunicare in Italia e lo stesso pensiamo noi di loro" e annunciando
che è allo studio della casa editrice "un canale che racconti la Cina dalla mattina alla sera perché c'è
bisogno di conoscenza reciproca".
A livello di numeri l'interscambio tra Italia e Cina è pari a circa 50 Miliardi con l'obiettivo di raddoppiarli
entro il 2015 e il nostro Paese è il più veloce nella crescita di tale interscambio.
L'obiettivo è quello di aumentare la massa critica degli investimenti cinesi in Italia che sono ancora molto
inferiori a quelli dello Stivale nel Paese asiatico.
Bnl: promuove serata per la ricerca, da quella scientifica al web
(Asca)
Roma, 7 giugno
BNL Gruppo BNP Paribas ha organizzato per domani a Roma, presso l'Ara Pacis, dalle 19.30, una serataevento dal titolo: ''La ricerca ha trovato un contributo prezioso, il tuo'', un ''viaggio esclusivo nel mondo della
ricerca'', da quella scientifica fino ad arrivare a quella legata al mondo del WEB.
Tutto ciò attraverso la realizzazione di tre seminari del ciclo ''EduCare'': BNL in Action, le nuove frontiere del
fund raising a sostegno della ricerca''; ''Microcredito 3.0: da relazione a microimpresa''; infine, ''Inverno della
recessione, primavera digitale: la ricerca di valore''.
Gli incontri saranno moderati dal Professor Mario Tozzi, geologo e noto divulgatore di temi scientifici al
grande pubblico.
EduCare è l'innovativo progetto di BNL dedicato all'informazione e all'educazione su temi economicofinanziari, ma anche sulle nuove tecnologie e su quanto possa essere utile conoscere per confrontarsi con
un mondo in continua trasformazione ed aiutare giovani, famiglie, pensionati, imprenditori ad effettuare
scelte sempre più responsabili e consapevoli.
Compagni di viaggio di BNL in questo evento saranno, oltre a Telethon, la Provincia di Roma, il CNR,
Google, Wired, TBWA, We Are Social, PerMicro, Oltre Venture, Perigeo Onlus. L'appuntamento vuole offrire,
infatti, tanti diversi spunti di interesse e riflessione, sempre con uno sguardo attento alla società e alle sue
trasformazioni, testimoniando la vicinanza della Banca alle persone e alle loro più diverse esigenze.
BNL è, sempre più, ''azienda responsabile'': Banca di riferimento dell'economia reale per supportare progetti
di qualità per la crescita, ma anche stimolo e sostegno di tante iniziative sul fronte della salute e della ricerca
scientifica, della salvaguardia dell'ambiente, della tutela del patrimonio artistico e culturale, della solidarietà.
BNL, nel corso della serata, consegnerà al Direttore della Ricerca Scientifica Telethon, Lucia Monaco, un
assegno da 40mila euro per i 40mila post pervenuti tramite i canali social della Banca, in particolare
attraverso BNLinAction (bnlinaction.it), un social network nato per sensibilizzare al tema della raccolta fondi
il target dei più giovani.
La partnership BNL per Telethon rappresenta uno tra i maggiori progetti di fund raising in Europa: in 20 anni
la Banca ha realizzato 223 milioni di euro, quasi il 50% della raccolta totale di Telethon a sostegno della
ricerca contro le malattie genetiche.
L'impegno di BNL per Telethon prosegue tutto l'anno.
Partecipando alla serata di BNL, anche grazie al contributo organizzativo di Ze'tema Progetto Cultura, sarà
possibile visitare gratuitamente non solo il Complesso dell'Ara Pacis, ma anche la Mostra Avanguardie
Russe.
Inoltre sarà esposta l'opera ''Niad, The Small crater 2000'' dell'artista Ohad Matalon, vincitrice del premio
BNL Gruppo BNP Paribas al MIA - Milan Image Art Fair 2012.
BNL ha previsto per l'evento spazi su Facebook, Twitter, Google e You Tube.
Mps: Prov. Siena, settimane decisive. Mantenere indipendenza
(Asca)
Siena, 7 giugno
Per Banca Mps ''le prossime settimane saranno decisive''.
A dirlo è Simone Bezzini (Pd), Presidente della Provincia di Siena.
L'Ente nomina 5 dei 16 membri della Deputazione Generale della Fondazione Mps.
''Le azioni di adeguamento alle direttive dell'EBA e il nuovo Piano industriale - afferma Bezzini rappresentano passaggi delicatissimi che comporteranno scelte impegnative per superare criticità
immediate; per delineare una prospettiva di rilancio nel medio e lungo termine e per tutelare l'indipendenza
strategica della Banca'.
Per il Presidente della Provincia ''credibilità, solidità e redditività rappresentano tre imperativi con i quali tutti
sono chiamati a fare i conti.
Il valore del rapporto tra Banca e territorio e la sua natura di Banca commerciale a servizio delle famiglie e
delle imprese, può essere preservato solo con scelte innovative e coraggiose'', sottolinea Bezzini,
esprimendo ''l'auspicio'' che ''nell'ambito di questa consapevolezza si riescano a governare passaggi delicati
con relazioni industriali costruttive e condivise che tengano conto dell'equità e della progressività''.
Bezzini ribadisce anche ''la nostra convinzione di mantenere l'indipendenza strategica della Banca Mps, ma
nell'ambito di una visione rinnovata e dinamica del concetto di controllo''.
Per quanto riguarda la Fondazione, Bezzini riafferma la convinzione della necessità di ''una revisione dello
Statuto della Fondazione che interpreti, in modo innovativo il rapporto con il territorio, e faccia crescere i
requisiti di professionalità, rispetto alle vecchie logiche di mera appartenenza''.
Banca Ifis: approvata fusione con Fast Finance (Finanza.com), 7 giugno
Il CdA di Banca Ifis ha approvato la fusione per incorporazione della società interamente controllata Fast
Finance.
Lo rende noto l'Istituto di credito in un comunicato.
Il medesimo Progetto di fusione è stato approvato dall'Assemblea Straordinaria di Fast Finance tenutasi ieri
6 giugno.
Si prevede che l'atto di fusione verrà perfezionato entro la fine del corrente mese di giugno.
Guzzetti a difesa Fondazioni, non interferiscono con gestione Banche
(Milano Finanza), 7 giugno
In questa fase di grandi difficoltà economiche, il supporto delle Fondazioni alle attività socialmente meritevoli
e il ruolo che esse possono svolgere per favorire lo sviluppo dell'economia appaiono essenziali nel quadro
del generale sforzo di collaborazione e coesione sociale ed economica al quale è chiamato l'intero Paese.
E'questa l’opinione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che è intervenuto in occasione del
XXII Congresso Nazionale dell'ACRI.
Secondo il Capo dello Stato, l'ACRI costituisce un punto di riferimento essenziale per le iniziative e le attività
delle Fondazioni di origine bancaria, come testimoniato anche dalla recente approvazione della carta delle
Fondazioni.
Il Presidente dell’ACRI, Giuseppe Guzzetti, ha tenuto a precisare che non è vero che le Fondazioni di origine
bancaria non pagano l'IMU.
E' di circa 3 milioni di euro l'ammontare annuo dell'IMU che grava sulle Fondazioni di matrice bancaria in
Italia, dove negli ultimi due mesi si è scatenato un fuoco di fila sulle nostre Fondazioni sul tema dell'IMU,
utilizzato "a mio parere in maniera pretestuosa per rimettere in discussione l'identità delle nostre Fondazioni,
non tenendo in alcun conto né il pronunciamento della Corte Costituzionale del 2033, né il virtuoso esercizio
dell'attività filantropica".
La pagano su tutti gli immobili, così come pagavano l'Ici, con l'eccezione di quegli edifici destinati
esclusivamente a finalità sociali e culturali. Il totale delle esenzioni di origine bancaria nel 2012 è pari a soli
600.000 euro, significativamente inferiore all'ammontare dell'IMU che viene invece da esse pagata, che
ammonta a circa 3 milioni di euro", ha concluso Guzzetti.
Le Banche italiane rispetto alle altre sono molto più banche commerciali orientate al supporto dell’economia
reale.
"Due dati, dai bilanci 2011, lo confermano.
Il primo è il rapporto tra il totale degli impieghi e il totale dell'attivo: in Italia ammonta al 62,2% contro il 27%
in Germania, il 28,7% in Francia e contro una media negli altri principali Paesi UE del 41,8%.
Tali impieghi - aggiunge - da settembre 2008 a dicembre 2011 sono cresciuti del 9,2% contro il 2,1%
dell'eurozona".
Il secondo dato, ha proseguito il Presidente dell'ACRI, è il rapporto tra il totale degli investimenti finanziari e il
totale degli attivi: per le nostre Banche è del 22,6% contro il 52,8% in Germania, il 48,2% in Francia e una
media negli altri cinque principale Paesi UE del 34,1%.
Fondazioni: Guzzetti, progetto Housing vale 20mila alloggi
(Asca) Palermo,
7 giugno
Il Progetto Housing sociale vale 20mila alloggi a canoni ridotti del 40 - 50% e copre quelle categorie sociali
che non hanno i requisiti per l'assegnazione delle case popolari e nemmeno possono sostenere affitti a
prezzi di mercato.
L'Housing Sociale viene realizzato attraverso il Fondo Investimenti per Abitare (FIA), promosso dalla CDP
Investimenti Sgr (partecipata al 70% da CDP e 15% ciascuno da ACRI ed ABI) e i Fondi regionali e locali
che stanno nascendo in diverse Regioni, anche grazie all'intervento catalizzatore delle Fondazioni di origine
bancaria.
Il FIA potrà investire fino al 40% nei Fondi locali.
''Una quota che mi auguro, anzi chiedo, passi presto al 60%.
Questo ruolo di Fondo dei fondi, consentirà al FIA di aumentare il proprio potenziale di base, pari a circa 2
Miliardi di euro e ai Fondi locali di decollare'', così il Presidente dell'ACRI, l'Associazione delle Fondazioni
bancarie e delle Casse di Risparmio, Giuseppe Guzzetti, nel suo intervento al 22* Congresso
dell'Associazione.
Fondazioni: Saccomanni, compiuti passi per migliore governance
(Asca)
Palermo, 7 giugno
''La Carta delle Fondazioni approvata in aprile compie passi importanti verso migliori standards di
governance e di trasparenza degli assetti organizzativi, dell'attività istituzionale e della gestione del
patrimonio.
La Carta interviene, tra l'altro, sul tema dell'autonomia delle Fondazioni.
A tal fine, molto opportunamente è stata prevista l'ineleggibilità negli Organi delle Fondazioni per chi rivesta
o sia candidato a incarichi politici.
La previsione è utile anche per attenuare il rischio che attraverso le Fondazioni l'influenza della sfera politica
si trasmetta alle Banche partecipate'', cosi Fabrizio Saccomanni, D. G. di Bankitalia, nel suo intervento in
occasione del 22* Congresso dell'ACRI, l'Associazione delle Fondazioni bancarie e delle Casse di
Risparmio.
Crisi: Saccomanni, fermare circolo vizioso sullo spread
(Agi) Palermo, 7
giugno
Occorre fermare "il circolo vizioso" che agisce in modo "perverso" sugli spread e continua a operare
nonostante i progressi compiuti.
E' il monito lanciato dal Direttore Generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni.
"Si è messo in moto un circolo vizioso tra rischio sovrano e rischio bancario - ha spiegato Saccomanni
intervenendo al Congresso Nazionale dell'ACRI - che agisce in senso perverso sugli spread tra i rendimenti
su attività percepite ad alto rischio e quelli in un qualche benchmark considerato privo di rischi".
Nell'Eurozona, ha proseguito Saccomanni, "il circolo vizioso continua ad operare malgrado gli importanti
progressi conseguiti in più Paesi nella correzione degli squilibri interni ed esterni; trascura la solidità
intrinseca dell'economia europea; sottovaluta la capacità dell'UE, sia pure con ritardi ed esitazioni, di trovare
in sè la volontà politica di reagire alle crisi, tenendo ferma la barra sul processo di integrazione.
La nostra storia lo comprova".
Il Direttore Generale della Banca d'Italia ha ricordato che "arrestare quel circolo vizioso è un obiettivo da
tempo all'ordine del giorno delle istanze europee" .
Bankitalia: Saccomanni, Unione Europea prepara ‘cambio di passo’
(Finanza.com), 7 giugno
"E' facile, dall'esterno, dare giudizi negativi sui modi e i tempi con cui l'Unione Europea ha fronteggiato la
crisi" senza tenere in considerazione gli obiettivi da raggiungere, anche se ora "vi sono chiare indicazioni che
l'Unione Europea si sta preparando a quel 'cambio di passo' da più parti invocato e auspicato".
E' quanto ha dichiarato il Direttore Generale della Banca d'Italia, Fabrizio Saccomanni, intervenendo al
22esimo Congresso Nazionale dell'ACRI (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio).
Saccomanni ha inoltre aggiunto che "Per realizzare a pieno questo obiettivo, in aggiunta ai progressi
realizzati con la riforma della governance in campo fiscale, sono stati esaminati nuovi strumenti comuni per
affrontare situazioni di difficoltà degli intermediari, come meccanismi di garanzia dei depositi, procedure di
sorveglianza accentrata e un regime europeo per la risoluzione delle crisi bancarie".
FonSai: Ghizzoni, se necessario escuteremo pegno (Asca) Palermo, 7 giugno
''Se dovesse essere necessario siamo pronti ad escutere il pegno'', così Federico Ghizzoni, A. D. di Unicredit
rispondendo, a margine del 22° Congresso dell'ACRI, sulla questione della fusione FonSai/Unipol, su cui la stessa
Unipol ha posto come termine ultimo per l'Accordo il prossimo 11 giugno.
Unicredit, uno dei principali creditori del Gruppo Ligresti ha in pegno azioni Premafin, la controllante di FonSai.
''Non possiamo aspettare in eterno'', ha aggiunto Ghizzoni.
Fondazioni: Bassanini, da CDP rendimento capitale a 2 cifre
(Asca) Palermo, 7
giugno
Quasi sempre ''anche nell'ultimo anno, la CDP ha assicurato ai soci un rendimento del capitale a 2 cifre'', così Franco
Bassanini, Presidente della CDP, nel corso del suo intervento al 22° Congresso dell'ACRI.
Bassanini ha ricordato come nel ''giro di otto anni'' la CDP abbia distribuito alle Fondazioni (azioniste di CDP al 30%)
dividendi complessivi per 1,079 Miliardi di euro, ''accantonando comunque almeno a riserva 2/3 degli utili''.
Banche: Bazoli, superamento modello federale è opzione non regola (Asca) Palermo,
7 giugno
''Saccomanni dimostra che è un'opzione, se invece si dimostra che non occorre non può essere una regola generale'', così
Giovanni Bazoli, Presidente del Consiglio di Sorveglianza di Intesa SanPaolo, rispondendo, a margine del 22°
Congresso dell'ACRI, a un passo dell'intervento del D. G. di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni che, tra le opzioni per
ridurre i costi e aumentare l'efficienza delle grandi Banche, ha invitato a considerare il superamento del modello
federale.
Monti: proposta eurobond va mantenuta sul tavolo (Asca) Palermo, 7 giugno
Nell'ambito della soluzione della crisi europea vanno ''incentivate forme per il rientro dal debito pubblico, in
questo contesto credo che conservi sempre più significato una idea cara a molti europei, cara anche al
precedente Ministro dell'Economia Giulio Tremonti, cioè gli eurobond'', così il Presidente del Consiglio, Mario
Monti, intervenendo in teleconferenza ai lavori del 22° Congresso dell'ACRI, l'Associazione delle Fondazioni
bancarie e delle Casse di Risparmio.
La proposta degli eurobond ''va mantenuta sul tavolo, approfondita in una prospettiva non di lunghissimo
periodo.
Poi servono misure per la crescita del mercato unico e politiche di investimenti che espandano l'offerta.
Sono fiducioso che in Europa stia maturando questo senso d'urgenza e servono anche decisioni rapide.
Altrimenti, in un Paese come il nostro caratterizzato da bassa crescita, aumentano i rischi sociali della crisi'',
ha sottolineato Monti.
Monti: riforma del lavoro molto sottovalutata dalle imprese
(Asca) Palermo,
7 giugno
La riforma del lavoro ancora in fase di approvazione ''è stata molto sottovalutata dalle imprese che non
hanno colto come siano stati scardinati definitivamente dei tabù', cosi il Presidente del Consiglio, Mario
Monti, intervenendo in teleconferenza ai lavori del 22° Congresso dell'ACRI, l'Associazione delle
Fondazioni bancarie e delle Casse di Risparmio.
Più in generale il Presidente del Consiglio, parlando dell'azione riformatrice del Governo, ha spiegato che
''avremmo potuto fare meglio e di più, ma abbiamo messo a punto tutto con la necessaria rapidità'.
Metalmeccanici: Fim e Uilm approvano piattaforma unitaria per il nuovo
Contratto (Asca) Roma, 7 giugno
Il Consiglio Generale della Fim e il Comitato Direttivo della Uilm hanno approvato oggi l'ipotesi di
piattaforma per il rinnovo Contrattuale metalmeccanico relativo al triennio 2013-2015.
La piattaforma prevede, per la parte salariale, aumenti medi di 150 euro; mentre per l'aspetto normativo,
l'introduzione di nuovi diritti a favore degli addetti metalmeccanici, come la conciliazione tra tempi di
vita e di lavoro, nuovi strumenti di Welfare integrativo, proposte per il riconoscimento e la valorizzazione
della professionalità.
La spending review fa un passo in avanti (Bluerating), 7 giugno
Il Senato ha approvato stamane in via definitiva il Decreto Legge che introduce la “spending review”
(un'analisi accurata delle singole voci di bilancio per eliminare sprechi e inefficienze nella Pubblica
Amministrazione) nella legislazione italiana.
Il testo passa ora all'esame della Camera per una seconda lettura.
Col nuovo strumento il Governo si propone di ridurre le spese per almeno 4,2 Miliardi nel secondo semestre
dell'anno in corso.
Hollande abbassa l'età pensionabile, mentre l'Italia è il Paese europeo in
cui si lavora più a lungo (Yahoo.Finance), 7 giugno di Fulvio N.
François Hollande l'aveva promesso in campagna elettorale ed ecco che, a pochi giorni dalle elezioni
legislative, il Governo francese, per voce del Ministro degli Affari Sociali Marisol Touraine, annuncia le
misure che permetteranno ad alcune categorie di Lavoratori dipendenti (in tutto circa 110.000 persone, solo
nel 2013) di poter andare in pensione a 60 anni, se si sono versati contributi per almeno 41 anni (con benefit
aggiuntivi per i disoccupati e le madri di famiglia).
In controtendenza rispetto alle misure richieste dall'Europa in modo così continuativo da diventare quasi,
nell'immaginario comune, dei sacrifici ineluttabili, l'attuale Governo socialista d'oltralpe ha deciso quindi di
tornare indietro rispetto ai provvedimenti adottati da quello conservatore precedente, riducendo l'età
pensionabile di due anni.
Come prevedibile, i Sindacati si sono dichiarati molto soddisfatti per la direzione intrapresa in modo
concreto, mentre il MEDEF (l'equivalente francese di Confindustria) prende atto della misura (che aumenta i
contributi a carico delle aziende) in modo estremamente critico, paventando ripercussioni sull'intera
economia francese.
Decisamente contrario l'UMP, che prevede un generalizzato aumento delle tasse, anche se, secondo i
calcoli del Governo, la misura peserà, per un Dipendente pagato al salario minimo legale, appena 1,4 euro al
mese.
Bisognerà sicuramente valutare nel tempo l'impatto di questo cambio di direzione, ma intanto, sembra
dimostrare che è possibile uscire dalla restrittiva logica del pensiero unico dominante per fronteggiare la
crisi.
E la notizia arriva quasi contemporaneamente alla diffusione del Libro Bianco delle Pensioni diffuso
dall'Europa, in cui si certifica che l'Italia è il Paese dell'Unione in cui si andrà in pensione più tardi, a partire
dal 2020, per effetto della Riforma attuata dal Governo Monti. Già tra 8 anni, infatti, salvo correzioni di marcia
come quella avvenuta in Francia (che però appare meno probabile da noi, nel panorama politico attuale
particolarmente omologato e uniforme), l'età pensionabile arriverà praticamente a 67 anni (66 anni e 11
mesi).
Ma non si fermerà qui, perché la Riforma, approvata con i voti di Centrodestra e Centrosinistra, prevede
periodici adeguamenti dell'età pensionabile all'aspettativa di vita alla nascita.
Questo dovrebbe innalzare l'età a 68 anni e 11 mesi nel 2040, a 69 anni e 9 mesi nel 2050 e a 70 anni e 3
mesi nel 2060, anno in cui, salvo diverse modifiche della legge, in Germania si potrà andare in pensione a
67 anni e in Regno Unito a 68.
Secondo il parere della Commissione Europea, l'innalzamento dell'età pensionabile è inevitabile.
Le scelte del Governo francese sembrano smentirla.
Il tempo ci dirà chi ha ragione.