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GIULIO TAMPALINI
STRONGEMOTIONS
ON CLASSIC CONTEMPORARY GUITAR
Sul filo delle emozioni
Giulio Tampalini,
chitarra/guitar Philip Woodfield 2010
Strong Emotions on Classic Contemporary Guitar
Ralph Towner
[1] Joyful Departure Giorgio Signorile
(Edizioni Ut Orpheus Bologna)
[2] Terra e Cielo Carlo Domeniconi
Koyunbaba
[3] Moderato [4] Mosso [5] Cantabile [6] Presto Giorgio Signorile
(Edizioni Ut Orpheus Bologna)
[7] E ancora non mi pesa il ricordo
Maurizio Colonna
[8] Preludio in re minore Astor Piazzolla
[9] Libertango Stanley Myers
[10] Cavatina Nikola Starcevic
[11] Asiana III Giorgio Signorile
(Edizioni Ut Orpheus Bologna)
4’09”
4’54”
2’56”
1’33”
3’45”
3’39”
3’55”
0’52”
Jorge Morel
[13] Danza Brasileira Roberto Fabbri
2’31”
(Edizioni Carisch)
[14] Ballade Maurizio Colonna
[15] Aria Mediterranea n. 1 Ralph Towner
[16] Green and Golden Paulo Bellinati
[17] Jongo Maurizio Colonna
[18] Simple n. 1 Andrew York
[19] Sunburst 3’16”
4’10”
2’36”
4’54”
2’07”
3’43”
Roberto Fabbri
3’47”
3’22”
3’23”
[12] Ninna Nanna a Donegal 4’12”
(Edizioni Carisch)
[20] Dance for Dale Paolo Ugoletti
[21] Ceol Raffaele Cacciola*
[22] Dreams * guitar and live electronics
3’10”
3’12”
3’30”
“Strong Guitar Emotions” è innanzitutto un viaggio nei luoghi più affascinanti
del repertorio chitarristico contemporaneo, accompagnati dalle innumerevoli
suggestioni che l’attualità ci può suggerire.
In questo contesto la semplicità di linguaggio si fa emozione diretta, in un
panorama che annovera componenti latine (Paulo Bellinati, Jorge Morel e Astor
Piazzolla), una linea “italiana” che intreccia cantabilità e radici mediterranee
(Maurizio Colonna, Giorgio Signorile), riferimenti post-barocchi e celtici
(Paolo Ugoletti), sonorità orientali ed extraeuropee (Carlo Domeniconi, Nikola
Starcevic), ricerca di nuovi percorsi (Raffaele Cacciola), richiami folk (Andrew
York, Roberto Fabbri), atmosfere jazz (Ralph Towner) e colonne sonore del
cinema (Stanley Myers).
È senz’altro limitativo racchiudere in un’unica definizione il genere musicale
in cui opera il chitarrista statunitense Ralph Towner, che amalgama nelle
sue composizioni jazz, fusion, musica etnica insieme ad un’autentica passione
per la cultura europea, in particolare italiana. “Joyful departure” manifesta il
sentimento di libertà e speranza legato alla partenza per un viaggio, ribaltando
l’antica malinconia del vagabondare europeo in un sentire positivista tipicamente
americano, mentre “Green and Golden” racconta con incantato stupore la bellezza
lussureggiante della vegetazione mediterranea immersa nel calore del sole.
Un rapporto sereno con la propria sensibilità artistica alimenta da anni la vena
compositiva di Giorgio Signorile. In “Terra e Cielo” la “terra” diventa radice,
origine, carne, pulsione che, come in un’eterna danza, trova riposo alzandosi
in volo e incontrando un “cielo” che tutto contiene e trasforma in armonia
ed equilibrio. “E ancora non mi pesa il ricordo” rappresenta un’evocazione
di momenti custoditi nella mente del musicista, rivelati attraverso una
melodia delicata e scorrevole. “Ninna nanna a Donegal”, è una composizione
prevalentemente descrittiva, in cui la melodia sognante diviene il linguaggio
adatto a comunicare con un bambino, in un ambiente che richiama le brughiere
d’Irlanda, tra antiche leggende, venti e natura incontaminata.
Fin dalle prime note di “Koyunbaba”, di Carlo Domeniconi, l’ascoltatore viene
proiettato in una dimensione che intreccia molteplici suggerimenti musicali,
richiami medio-orientali e stile minimalista, spunti melodici occidentali e accenni
bizantini, verso una trascinante danza finale in stile anatolico.
Una straordinaria energia dalle tinte mediterranee scaturisce dalla musica del
virtuoso italiano Maurizio Colonna. L’Aria Mediterranea n.1 delinea con
intensità l’immagine di una festa popolare, che sopraggiunge come un’ondata
gioiosa nel panorama assolato del sud. “Simple n.1” esprime invece un ideale
di spontaneità, che trova suggestioni nell’essenza del gesto musicale, grazie
ad un tracciato melodico di innocente purezza. Una densa pasta ritmica
intreccia vigorosamente i vari registri del “Preludio in re minore”, sciogliendo
improvvisamente folate di note rapidissime, in un quadro complessivo di
robusta dinamicità.
L’interesse della trascrizione chitarristica di “Libertango” di Astor Piazzolla
risiede qui nel potenziamento dell’anima percussiva offerto dalle sei corde,
con toni misteriosi e graffianti che convergono, come sempre, in un clima di
sconsolata malinconia.
La “Cavatina” di Stanley Myers, tratta dalla colonna del film “Il cacciatore”,
diretto nel 1978 da Michael Cimino, vive attraverso l’adattamento chitarristico di
John Williams di una delicatezza candida e commovente, che lo ha reso uno dei
brani per chitarra più conosciuti al mondo.
Lo spirito vibrante di una danza slava costituisce il nucleo centrale di “Asiana III”
di Nikola Starcevic, trasposizione chitarristica di un brano popolare che alterna
accenti e linee in incessante metamorfosi policroma, forte di una scintillante
ricerca strumentale.
Nostalgie e ritmi di samba sono il cuore pulsante della “Danza Brasileira”di
Jorge Morel, in cui brillantezza e virtuosismo si fondono con disinvolta allegria
in un’autentica samba bajana.
La scelta di un linguaggio di immediato coinvolgimento emotivo costituisce il
filo conduttore delle opere per chitarra di Roberto Fabbri. Se da un lato la
delicata “Ballade” è caratterizzata da un rassicurante clima di dolcezza, “Dance
for Dale” manifesta al contrario una smagliante anima pop, nell’impeto festoso
di una “folk dance” americana.
L’esuberanza ritmica disegna un grande affresco sudamericano nel brano di
Paulo Bellinati “Jongo”, che rappresenta allo stesso tempo il nome di una
danza di derivazione africana diffusa nel sud-est del Brasile. Stupiscono le
continue variazioni del pattern ritmico di base, che giungono a scatenare nel
finale un tripudio di percussioni, ottenute colpendo il manico e le corde della
chitarra a mani nude, nell’esaltazione di una danza ancestrale.
“Sunburnst” del compositore e chitarrista statunitense Andrew York, comunica
con grinta i toni di una moderna danza folk, che valorizza elementi descrittivi e,
nella parte centrale del brano, un virtuosismo dalla sfolgorante luminosità.
Paolo Ugoletti, già premiato con la “Chitarra d’Oro 2003” per la Composizione
al Convegno Internazionale di Alessandria, si richiama al contrappunto di
derivazione barocca e allo stesso tempo esplora con interesse l’area celtica come
nel caso di “Ceol”, in cui esibisce gli elementi di una danza del nord aperta a
momenti meditativi, in un mirabile intreccio di voci e progressioni sonore.
Raffaele Cacciola nel suo brano per chitarra “Dreams” rifugge da linguaggi
facilmente riconoscibili per addentrarsi in sonorità composite, che grazie anche
all’aiuto dell’elettronica, si inoltrano in un clima ambiguo e misterioso. I sogni
descritti nel titolo evocano immagini dai lineamenti annebbiati, figure distorte
che mutano di continuo la loro struttura, in un clima imperscrutabile presente
tanto nelle zone più movimentate dell’opera quanto nella suggestiva sezione
centrale, sospesa in un’atmosfera irreale.
Giulio Tampalini
© Sergio Lussignoli
On the razor’s edge of emotion
Above all “Strong Guitar Emotions” is a voyage that takes us to the most
fascinating places in contemporary guitar repertory, along with all the numerous
suggestions that reality may suggest. In this milieu, linguistic simplicity becomes
emotion, presenting a panorama where Latin musicians (Paulo Bellinati, Jorge
Morel and Astor Piazzolla), figure side by side with an Italian vein which
weaves a singing style with their Mediterranean origins (Maurizio Colonna,
Giorgio Signorile) and makes reference to a post Baroque style (Paolo Ugoletti),
along with Oriental and extra European sounds (Carlo Domeniconi, Nikola
Starcevic), without forgetting the quest for new horizons (Raffaele Cacciola),
hints of folk (Andrew York, Roberto Fabbri), jazz atmosphere (Ralph Towner),
and movie soundtracks (Stanley Myers).
It would be too limiting to assign the music of the American guitarist Ralph
Towner to a single musical genre. In his compositions, he melds jazz, fusion,
ethnic music together with an authentic passion for European, especially
Italian, culture. “Joyful departure” displays the feelings of freedom and hope
that an eminent departure for a voyage can give, overturning the old European
melancholic wanderlust and proposing a positive, typically American road-trip
zeitgeist, while “Green and Golden” enchantedly talks of the luxuriating beauty
of sun-baked Mediterranean vegetation.
Giorgio Signorile’s reassured relationship with his own artistic sensibility has
fed his composing style for years. In “Terra e Cielo” the “terra” [earth] becomes
the root, the origins, the meat, the thrust, like in an eternal dance, that finds
rest by taking off in flight and encountering a “cielo” [sky] that holds all and
transforms all in harmony and balance. Using a flowing and delicate melody
“E ancora non mi pesa il ricordo” evokes special moments of time the musician
harbors in his mind and heart. “Ninna Nanna a Donegal”, is a descriptive
composition in which the dreamy melody becomes a language suitable for
talking to a child that recalls the aura of the moors of Ireland: ancient legends,
winds and pristine nature.
From the very first notes of “Koyunbaba”, by Carlo Domeniconi, we are
hurtled into a dimension where multiple musical threads are braided together:
middle eastern accents, a minimalist style, soundtrack-like melodic entries, and
Byzantine notes lead to a finale with an enticing dance in Anatolian style.
The music of the Italian virtuoso, Maurizio Colonna, bursts with extraordinary
Mediterranean-tinged energy. In his Aria Mediterranean n.1, he conjures up
an image of a folk festival: a joyful rush in a sunny Southern panorama. His
“Simple n.1” instead, embodies the ideal of simplicity, which in the musical
gesture becomes profound and evocative, thanks to an alluring but innocent
purity. Various registers are vigorously interwoven into a dense rhythmic fiber
in “Preludio in re minore”, which suddenly dissolves into gusts of rapid fire
notes painting a dynamic vigorous milieu.
What is so interesting in the transcription for guitar of Astor Piazzolla’s
“Libertango” is how intense the percussion soul becomes through the use of six
strings, with their mysterious and reverberant yet melancholic tones as always.
The “Cavatina” by Stanley Myers, comes from the soundtrack of the film “The
Hunter” directed by Michael Cimino in 1978. Thanks to John Williams’ delicate
and moving adaptation for guitar, it is loved the world over, as well as being
one of those that best represent the guitar’s tonal possibilities.
With all the spirit of a vibrant Slavic dance, “Asiana III” by Nikola Starcevic,
is the transposition for guitar of a popular piece, which alternates accents and
lines in a continual polychromatic metamorphosis intensified by a sparkling
instrumentalism.
Samba rhythms and Latin nostalgia form the pulsating heart of Jorge Morel’s
“Danza Brasileira”. Morel unleashes an authentic Baiana samba, strumming
the strings of his guitar with free and easy joyfulness.
A readily understandable, immediate, emotionally involving language
underlies Roberto Fabbri’s guitar music. “Ballade” is well characterized by a
reassuring, gentle atmosphere, while on the contrary “Dance for Dale” displays
its glamorous pop soul in a merry, impetuous American “folk dance”.
A “Jongo” is a dance of African origins widely diffused throughout southeastern
Brazil. It also happens to be the name of Paulo Bellinati’s guitar piece in
which an explosive rhythm paints a grand, sweeping fresco of South America.
Stupefying, continuous variations stride the wave of the piece’s basic rhythmic
pattern and culminate in a jubilant finale, a percussion of bare hands flailing
and slapping the strings and neck of the guitar with the exhilaration of an
ancestral tribal dance.
Joyous derring-do characterizes the musical message the American composer
and guitarist Andrew York sends in “Sunburnst”. He uses the tones of a modern
folk dance in a setting that exalts the descriptive elements and especially in the
central section enhances a virtuoso of blinding brilliance.
Paolo Ugoletti, winner of the “Chitarra d’Oro 2003” for Composition at
the Convegno Internazionale in Alessandria, employs Baroque-derived
counterpoint and at the same time, explores Celtic themes, as in “Ceol” where
he admirably intertwines voices and resounding progressions to present the
elements of a Northern dance that succumbs to moments of meditation.
Raffaele Cacciola in his piece for guitar “Dreams” flees easily recognizable
languages to enter into more complex resonance which also thanks to electronics
leads into an ambiguous as well as mysterious world. The dreams the title refers
to, evoke blurry images, distorted figures that flux constantly, changing in
structure in an inscrutable environment that permeates both the more lively
sections of the track as well as the evocative, central section, suspended in an
unreal atmosphere.
Giulio Tampalini
Giulio Tampalini
Giulio Tampalini
Chitarra
Guitar
Giulio Tampalini, uno dei chitarristi italiani più noti sulla scena concertistica, ha vinto
alcuni tra i maggiori concorsi internazionali del suo strumento, a cominciare dal primo
premio al Concorso Internazionale “Narciso Yepes” di Sanremo (presidente della
giuria Narciso Yepes), al “Fernando Sor” di Roma, al Torneo Internazionale di Roma
nel 1996 e nel 2000, al “De Bonis” di Cosenza, fino alle affermazioni al “Pittaluga”
di Alessandria e al “Segovia” di Granada. Nel 2003 ha ricevuto la “Chitarra d’Oro
al Convegno Internazionale di Chitarra di Alessandria per il Miglior CD dell’anno
(“Francisco Tarrega – Opere complete per chitarra” ed. Concerto).
Tiene concerti da solista e accompagnato da orchestre sinfoniche in tutta Italia,
Europa ed America, figurando in importanti rassegne concertistiche e nei maggiori
festival musicali. Nel 2001 ha partecipato al Concerto di Natale in Vaticano in onore
del Papa. Numerose sono le sue collaborazioni musicali, tra cui quella con le prime
parti dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano. La sua attività si svolge con
interesse anche nel campo della musica contemporanea, grazie anche ad un sodalizio
con numerosi compositori che gli hanno dedicato loro opere.
Tra i CD che ha pubblicato si segnalano un CD dedicato al repertorio italiano del
Novecento, contenente la Sequenza XI di Luciano Berio, due CD dedicati alle opere
per chitarra di Mario Castelnuovo-Tedesco (Opere complete per chitarra vol. 1-3), un
CD contenente il Concierto de Aranjuez di Joaquin Rodrigo per chitarra e orchestra
e i maggiori capolavori del compositore spagnolo, un doppio CD dedicato all’opera
omnia per chitarra di Francisco Tàrrega, un CD dedicato alla musica per chitarra di
Angelo Gilardino composta tra il 2002 e il 2005, in cui figura il noto “Colloquio con
Andrès Segovia”, un doppio CD contenente le Sei Rossiniane di Mauro Giuliani e
un DVD che contiene tutte le opere per chitarra sola di Heitor Villa-Lobos, progetto
realizzato per la prima volta al mondo su video.
www.giuliotampalini.it
One of Italy’s most well known concert guitarists, Giulio Tampalini has won some of
the most important international competitions in guitar, beginning with the first prize
in the Concorso Internazionale “Narciso Yepes” in Sanremo (with Narciso Yepes as
president of the jury), to “Fernando Sor” in Roma, at the Torneo Internazionale in Rome
in 1996 and in 2000, to the “De Bonis” in Cosenza, up to and including achievements
at “Pittaluga” in Alessandria and at “Segovia” in Granada. In 2003, he received the
“Chitarra d’Oro” at the Convegno Internazionale di Chitarra in Alessandria for the
Best CD of the Year (“Francisco Tarrega – Opere complete per chitarra” ed. Concerto)
He has performed solo and accompanied by symphonic orchestras throughout Italy,
Europe and America, taking part in prestigious concert series and important music
festivals. In 2001, he performed in the Concerto di Natale in the Vatican in honor
of the Pope. He has collaborated with numerous musicians among them the one
with the section leaders of the Orchestra of the Teatro alla Scala in Milan. He also
enjoys performing contemporary music, thanks, in part, to his close association with
a number of composers who have dedicated works to him.
Among the CDs he has published a few in particular should be mentioned: a CD
dedicated to Italian reparatory from the 1900’s including the “Sequenza XI” by
Luciano Berio, two CDs dedicated to Mario Castelnuovo-Tedesco’s works for guitar
(Opere complete per chitarra vol. 1-3), a CD containing the “Concierto de Aranjuez”
by Joaquin Rodrigo for guitar and orchestra and the Spanish composer’s most
important masterpieces, a double CD dedicated to the complete works for guitar
by Francisco Tàrrega, a CD dedicated to music for guitar by Angelo Gilardino,
composed between 2002 and 2005, in which the well known “Colloquio con Andrès
Segovia” is featured, a double CD containing the Sei Rossiniane by Mauro Giuliani
and a DVD containing all of Heitor Villa-Lobos’ works for guitar only, a project
produced on video, for the first time in the world.
www.giuliotampalini.it
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Una dedica particolare: “A Ombretta con amore e al piccolo grande Leonardo”
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COMUNE DI BRESCIA
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lCon il Patrocinio
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Registrazione a 32 bit – 96 kHz, 3-5 febbraio, 2010
presso Bartok Studio, Bernareggio (MI)
PanzutiL
r Produzione
i zper Concerto:
i oAndrea
CMariaO
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Direzione Artistica e Ingegnere del suono: Raffaele Cacciola
Tecnico del suono: Biagio Laponte
Tampalini
oImmagine
r di copertina:
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IGiulioA
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Fotografia di: Roberto Gargioni
Note introduttive: Giulio Tampalini
Traduzione:
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lJean-Suzanne
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Strumento: Chitarra Philip Woodfield 2010
Grafica: Matteo Savona
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