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ASSOCIAZIONE NAZIONALE ALLEVATORI CAVALLI PUROSANGUE
On.le
MATTEO RENZI
Presidente del Consiglio Dei Ministri Della Repubblica
Milano, 18 Febbraio 2015
Gentilissimo Presidente,
L'allevamento del cavallo purosangue è il punto di partenza di quello che vogliamo definire, come i francesi, la filiera del cavallo.
Per filiera intendiamo ciò che ruota intorno al cavallo dalla sua nascita alla morte: la crescita, l'allenamento, le corse, le scommesse.
In tutte le nazioni l'allevamento è alla base della filiera ippica, non supportarlo porterebbe all' inaridimento dell' intero settore
creando un problema sociale con conseguente perdita di posti di lavoro e abbandono del territorio.
In Francia, dove nella filiera ippica l'allevamento è al primo posto, in questi ultimi 3/4 anni, considerando solo le corse di galoppo
in piano, la percentuale delle risorse ai cavalli francesi è pari circa circa al 33% di quanto destinato al settore, senza contare le
più di 800 corse riservate ai soli cavalli francesi (o considerati tali) che incrementano ulteriormente la precedente percentuale.
Tali dati sono annualmente presentati dal Ministero dell' Agricoltura alla Comunità Europea e da essa accettati.
La situazione nel nostro paese è ben diversa e disastrosa: il nostro allevamento sta subendo tagli di tale entità da comprometterne la sopravvivenza: sono stati infatti azzerati - senza preavviso da un anno all' altro - tutti gli incentivi all' allevamento
(Provvidenze), che avevano contribuito al raggiungimento della qualità internazionale dei nostri cavalli; alla perdita di tali
incentivi si deve sommare la drastica diminuzione del montepremi che si rifletterà pesantemente sulle vendite dei nostri puledri
e sui premi allevatore.
Gli allevatori non hanno più alcuna certezza per il futuro e purtroppo molti prestigiosi allevamenti hanno già cessato l' attività e
molti stanno per farlo. Infine, cosa peggiore, gli investimenti diminuiscono sempre più con il conseguente declino della qualità.
L'importanza dell' allevamento del cavallo sul settore agricolo del nostro paese è più determinante di quanto si possa pensare.
Per fare un esempio, prendendo in considerazione solo i circa 40.000 cavalli, tra purosangue e trottatori, in attività in Italia, calcoliamo che tra fieno (circa 10 kg. al giorno per capo), avena, orzo, granoturco, soia, carote, paglia per le lettiere, trucioli e terreno destinato all'allevamento, sono necessari più di 100.000 ettari. Senza contare i centri di allenamento e le piste da corsa.
Un'estensione enorme se pensiamo che l'intera coltivazione dei pomodori in Italia ne impegna solo 60.000.
Oltre all'impiego agricolo dei terreni, l'allevamento dei cavalli crea una salvaguardia del territorio e del paesaggio difficilmente
eguagliabili. A tutto ciò, naturalmente, è strettamente correlato un impegno massiccio di manodopera agricola qualificata in
costante diminuzione.
Un segno tangibile della qualità raggiunta dal nostro allevamento sono i risultati dei cavalli italiani nel mondo.
La nostra produzione, se pur non paragonabile come quantità a quella di nazioni come Francia, Irlanda, Inghilterra, si è elevata
agli stessi livelli qualitativi producendo ed esportando cavalli che corrono e vincono le più prestigiose corse nel mondo.
Avevamo ricostruito in questi ultimi anni un allevamento capace di produrre cavalli vincenti in tutto il modo, le nostre linee di
sangue erano apprezzate anche all' estero; ora rischiamo, in poco tempo, di vanificare i risultati faticosamente raggiunti: per fare
un allevamento ci vogliono anni, per distruggerlo …. pochissimo.
L'allevamento del cavallo purosangue si può considerare come il fiore all'occhiello della nostra agricoltura e per questo motivo
chiediamo a Lei, Signor Presidente, di permetterci di mantenere e migliorare il nostro settore.
A.N.A.C. Il Presidente
Isabella Asti Bezzera
20151 MILANO • 30 VIALE F. CAPRILLI - TEL. +39 02.39210416/33004116 • FAX +39 02.33004061
e-mail:[email protected] • www.anacpurosangue.com
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