Il verde che cura - Fito

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Il verde che cura - Fito
I NOSTRI PROGETTI
Il verde che cura
Nel mese di marzo FitoConsult ha progettato e realizzato, a titolo
completamente gratuito, una piccolo giardino presso l’Hospice,
il Reparto per le Cure
Palliative dell’Ospedale
Regionale di Circolo di
Varese. L’idea è nata dal
desiderio dell’attivissima Caposala del reparto, Valeria Ghiringhelli,
di trasformare un brutto
e triste tetto piano ricoperto di catrame in un
angolo verde che desse
sollievo ai pazienti, agli
operatori e ai visitatori.
L’area d'intervento è posta di fianco all’ingresso
del padiglione lungo la
rampa di accesso ed è quindi ben
visibile da tutti. L’Hospice è situato all’interno del vecchio complesso ospedaliero in una zona dove il
verde è totalmente assente tanto da
essere letteralmente soffocato dagli
altri edifici vicini e soprattutto dalle
auto in sosta. Chi frequenta questo
reparto difficilmente trova sollievo
alla sofferenza fisica e psicologica
dall’ambiente circostante!
Da anni la comunità scientifica riconosce il valore terapeutico del
verde nel trattamento di alcune patologie, specialmente quelle di natura neurologica e psicologica e,
più in generale, viene riconosciuta
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Un angolo del giardino pensile da noi creato!
l’importanza di un ambiente gradevole sia nei decorsi post operatori di lunga durata sia l’influenza
positiva che esso ha sulle capacità
di reazione dei pazienti ai vari trattamenti terapeutici. Sebbene si tratti
solamente di un effetto placebo o
un condizionamento psicologico,
potersi curare in un ambiente confortevole ed esteticamente gradevole dovrebbe essere un diritto di tutti.
I fiori e le piante, oltre a decorare
un luogo, richiamano anche tutti
quei legami ancestrali con la natura
e con la “Madre Terra” che l’uomo
moderno mantiene ancora dentro
di sè e che sono universalmente
riconosciuti come valori positivi, altamente riequilibranti per la mente,
il corpo e lo spirito.
La tendenza delle nuove architetture ospedaliere è quella di progettare
il verde come parte integrante e
qualificante delle strutture, dedicando al giardino uno spazio sempre più ampio.
Nel nostro caso purtroppo lo spazio era davvero limitato, un’area
residuale che da sola non può di
certo cambiare l’aspetto desolante
dell’intero complesso.
Il ridotto spessore a disposizione
per il substrato colturale ci ha consentito di mettere a dimora sola-
mente diverse varietà di Sedum che
hanno uno sviluppo radicale ridotto
oltre che esigue esigenze colturali.
La Natura però è generosa e anche
con semplici piantine si riescono a
realizzare piccole oasi capaci di regalare emozioni, colori e strappare
un sorriso anche a chi sta vivendo
un periodo difficile della propria
vita.
Nel segno della filosofia dei tetti
verdi abbiamo steso uno strato di
terriccio alleggerito sopra un sottofondo drenante e abbiamo infine disposto le piante a gruppi secondo le
diverse varietà, formando macchie
di colori differenti. Le essenze utilizzate sono unicamente i Sedum in
diverse varietà, scelte in base al loro
aspetto cromatico: l’effetto finale è
simile a una tavolozza di colori che
deve colpire lo sguardo, anche fuggevole, dei passanti che transitano
lungo la rampa di ingresso.
I Sedum sono piante succulente appartenenti alla famiglia delle Crassulaceae che comprende circa seicento varietà molte delle quali resistenti anche alle basse temperature
e al gelo, adatte ai giardini rocciosi,
largamente utilizzate nel verde pensile per coprire ampie superfici difficilmente raggiungibili per la manutenzione o non calpestabili.
Le varietà impiegate sono: Sedum
spurium 'Coccineum' con foglie
piccole e arrotondate che ricordano
delle roselline, di colore verde con
sfumature rossastre e fiori rosa intenso; Sedum tricolor dal fogliame
variegato verde-bianco-rosa e fiori
rosa scuro; Sedum spathuifolium
'Cape Blanco', forse il più elegante
e decorativo tra i Sedum, dalle foglie carnose di colore grigio-verde
e fiori gialli; Sedum floriferum dalla
foglia verde e fiori di colore giallo
oro; Sedum sempervivum bellissima
succulente che ricorda le corolle di
fiori come rose o dalie o margherite, di diversi colori che vanno dal
verde al rosso bordeaux.
Questo intervento così piccolo e
semplice di certo non ha la presunzione di essere un giardino terapeutico vero e proprio; in questo caso
si tratta solamente di un tentativo
di migliorare la povertà estetica di
un sito. Il giardino terapeutico è
un ambiente dalle prestazioni elevate che, oltre all’aspetto estetico,
coinvolge un complesso insieme di
esperienze sensoriali. Avendo come referenti principali degli utenti
svantaggiati fisicamente e/o psicologicamente, il giardino di cura deve
soddisfare requisiti di accessibilità,
sicurezza, essere stimolante e ricco
di esperienze, mai monotono, ma
allo stesso tempo rilassante e riequilibrante. In questi giardini nulla
deve essere lasciato al caso, ma
ogni dettaglio degli arredi, delle pavimentazioni e della vegetazione
deve essere attentamente studiato e
progettato per rispondere adeguatamente alle esigenze di persone con
difficoltà motorie e sensoriali.
Spesso il giardino diventa una risorsa non soltanto per i pazienti,
ma anche per il personale medico
e infermieristico e per i parenti dei
malati che, in queste aree, trovano
un’occasione di svago, di rigenerazione della mente e del fisico, di
sollievo in momenti difficili e tristi.
Il verde diventa anche un momento di integrazione tra le cosiddette
persone normali e le persone con
“bisogni particolari”, che possono
imparare a conoscersi e confrontarsi
riscoprendo un rapporto che spesso
le tradizionali strutture ospedaliere
soffocano a causa della mancanza
e della inadeguatezza degli spazi di
relazione.
Rivista tecnica - informativa
Fito-Consult e Agri-Consult Varese
Fondata nel 1989
Direttore responsabile
Giovanni Nello Franchi
Collaboratori a questo numero
Fabrizio Ballerio
Elena Baratelli
Stefania Barbieri
Michelangelo Berton
Fabio Borghi
Mattia Castiglioni
Monica Castiglioni
Giuliana Comolli
Camillo De Beni
Valeria Ghiringhelli
Wolfang Gross
Elisa Mappelli
Raffaele Mason
Carlo Meazza
Marco Rossi
Marilyn Shigo
Renzo Tamborini
Ambrogio Zanzi
Cecilia Zanzi
Daniele Zanzi
Grafica:
Graffiti s.a.s.
Brinzio: Via Degli Alpini, 1
Tel. 0332.435327
Stampa
Fotolito Cromoflash srl
Via Rossini, 8 - 21040 Castronno (Va)
Copia Omaggio
Edizioni: Daniele Zanzi
Registrazione Tribunale di Varese
n° 570 del 24/10/89
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