COMUNICATO STAMPA - Ente Scuola Edile Salerno

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COMUNICATO STAMPA - Ente Scuola Edile Salerno
ENTE SCUOLA EDILE SALERNO
servizi formativi per il settore delle costruzioni
PROGETTO FONDIMPRESA
CORSO “TECNICHE DI RECUPERO PAVIMENTI CERAMICI STORICI”
AVVISO 1/AV/2006
PROGRAMMA LEONARDO DA VINCI
INTERVENTO DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLA PAVIMENTAZIONE STORICA
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO - GIFFONI SEI CASALI – SALERNO
I N DI CE
- Presentazione
- Il comune di Giffoni Sei Casali
- La chiesa di San Martino Vescovo
- La pianta della chiesa
- Il programma formativo corso Fondimpresa
- Il programma formativo progetto Leonardo
- Il programma culturale progetto Leonardo
ENTE SCUOLA EDILE SALERNO
servizi formativi per il settore delle costruzioni
PRESENTAZIONE
Lo stage formativo degli apprendisti allievi del Centro di Formazione “ Pierre VILLENEUVE” di
Montpellier ( Francia), impegnati nel recupero della pavimentazione storica della chiesa di San
Martino Vescovo, nel comune di Giffoni Sei Casali ed il corso, promosso nell’ambito dell’Avviso
1/2006 di Fondimpresa, per “ Tecniche di recupero pavimenti ceramici storici” rivolto ad impiegati
tecnici di imprese edili, si inseriscono nel quadro delle iniziative formative e degli scambi
trasnazionali che la Scuola Edile di Salerno ha promosso negli ultimi venti anni.
E’ utile guardare a questa esperienza che presentiamo, guardando allo scenario che a livello
europeo, nazionale e regionale vede la costruzione di uno spazio comune dell’apprendimento che
con questi due progetti incrocia la formazione continua. Da un lato abbiamo un Piano che nasce
nell’ambito dei fondi interprofessionali sia della Campania che a livello nazionale, Fondimpresa.
Dall’altro abbiamo un programma di scambio sul terreno delle culture e delle competenze che
riguardano il recupero, il restauro e il riuso di materiali artigianali ed artistici in edilizia.
Questa esperienza è sfidante perché vengono infranti alcuni luoghi comuni; perché sulla base di
un intenso lavoro di accompagnamento e di analisi dei fabbisogni formativi si è riusciti a
costruire un percorso di formazione interaziendale e di scambio sul piano tecnico e culturale.
Nella vita di queste aziende e dei partecipanti entra un modo di fare formazione in cui conoscenze e
capacità; abilità e competenze si incontrano così come si incontra la formazione teorica e l’attività
di laboratorio. Il contesto, l’interazione con l’ambiente nel processo di apprendimento svolge un
ruolo decisivo: il restauro del pavimento della Chiesa di San Martino Vescovo, nel comune di
Giffoni Sei Casali, è una eccellente situazione di apprendimento e di scambio di competenze
tecnico professionali e di cultura differenti.
Vi è una complessa governance che caratterizza il Piano Formativo di Fondimpresa. La Scuola
Edile di Salerno realizza le proprie azione nell’ambito di una ATS di cui è Capofila, il Consorzio
Consvip, e che ha registrato l’adesione di decine di aziende tra cui quelle dei sistemi associativi
di ANCE e Confindustria.
L’OBR Campania, è l’organismo bilaterale composto da Confindustria, CGIL, CISL e UIL della
Campania, è l’articolazione territoriale di Fondimpresa e ha il compito di curare il monitoraggio e la
la valutazione delle attività formative. La partecipazione a questa iniziativa serve a rimarcarne il
valore di buona pratica a più livelli: come pratica di costruzione di un piano interaziendale; come
modello di integrazione di diverse metodologie di apprendimento centrate sui risultati e sullo
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sviluppo delle competenze tecnico-professionali e relazionali; come pratica di sviluppo di uno
spazio comune di apprendimento a livello europeo e di scambio interculturale.
Questa integrazione di azioni formative che hanno genesi diverse, messa in campo dalla Scuola
Edile rappresenta una buona pratica, merita di essere mostrata ed, eventualmente, emulata,
come modello e metodo di riferimento oltre che per gli specifici contenuti. Essa rientra in una
logica di sistema che vede coinvolte le aziende, i dipendenti, il sistema associativo dell’ANCE e di
Confindustria, le articolazioni settoriali e provinciali, oltre che regionali di CGIL, CISL eUIL; le
amministrazioni competenti a livello territoriale (Soprintendenza, Comune, Curia). Si tratta di un
modello di partenariato che si spinge a una dimensione trasnazionale . Questa complessità diventa
valore e non ostacolo nel processo di apprendimento perché alimenta e amplia la struttura delle
motivazioni che lo genera, facendone una esperienza per molti versi “indimenticabile” e “positiva”,
così come dovrebbe essere la formazione nella sua realizzazione.
La Scuola Edile di Salerno ha dedicato una forte attenzione al confronto ed alla collaborazione con
altre realtà formative europee con la promozione di scambi di allievi e di formatori e con alte
iniziative. Partecipa ai lavori della rete europea “Reforme” dalla sua costituzione. Circa cento
allievi e numerosi docenti della Scuola Edile di Salerno sono stati ospitati, per stage della durata di
tre settimane, da centri formativi per l’edilizia in Francia, Spagna e Germania. Per i prossimi anni i
programmi prevedono una ulteriore intensificazione di queste attività di ricerca e confronto.
OBR Campania
Consorzio Consvip
Ente Scuola Edile Salerno
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Il Comune di GIFFONI SEI CASALI
Il Comune di Giffoni Sei Casali è un comune dei Monti Picentini posto a 175 m sul livello
del mare, distante 18 Km da Salerno. Conta una popolazione di circa 4050 abitanti, che
risiedono nelle frazioni di Capitignano, Prepezzano, Sieti Alto, Sieti Basso, Malche e
Capocasale; cioè gli originari sei casali, che hanno dato il nome al Comune. Noi abitanti della
zona, sembra che abbiamo origine da quei Fenici che si stabilirono in Italia e diedero il nome di
Etruria alla regione dove si insiedarono. In seguito all'invasione dei Galli alcuni Etruschi si
stabilirono tra i fiumi Sarno e Sele, dando il nome a questa terra di Regione Picentina, con a
capo la citta di Picenza. Durante l'espansione di Roma, i Romani sconfissero i Picentini intorno
al III secolo a.C.. Al tempo delle guerre Puniche i Picentini si schierano con Annibale per
contenere il predominio Romano nutrendo nei confronti di questi un profondo odio. Ma una
volta che Annibale fu chiamato in patria per combattere Scipione lasciò i Picentini a lottare
contro Silla. Questi impartì una tremenda sconfitta ai Picentini e fece in modo che fossero
sottomessi e costretti, per rendere più umiliante la loro sconfitta, a decapitare le statue di
Giunone e Giano intorno al cui tempio sorgeva il maggior centro urbano(località di S.Maria a
Vico).
Silla fece innalzare su di una collina circostante un tempio in onore di Giove e fece collocare al
suo fianco le due teste mozzate di Giunone e Giano. Nel luogo, intorno al tempio, dove fu
collocata la testa di Giano mozzata (Caput Iano) sorse un importante centro agricolo e
commerciale che assunse il proprio nome da quest'avvenimento. Il caput Iano originario, in
seguito alle normali trasformazioni che un nome subisce durante i secoli, divenne prima Capo
Tignano (come si rileva da un antico timbro della parocchia) e poi Capitignano, quindi l'attuale
nome. All'epoca caput Iano divenne uno dei paesi più belli come luogo e posizione della vallata
del Picentino. I picentini sconfitti furono costretti a vivere in piccoli gruppi costituendo così 36
villaggi o vichi che in seguito furono chiamati "casali", e tali casali si riunirono nello Stato di
Giffoni. La regione detta Stato di Giffoni fu contea longobarda, e nel 1066 il feudo era in
possesso Gaimario, parente del
principe di Salerno.
In epoca angioina appartenne al conte Andria, quindi a Giacomo di Brussone e Giacomo
D'Acuino. Poi fu concesso da Ladislao a sua madre Caterina di Durazzo e poi al marchese del
vasto; nel 1508 a Ferdinando d'Avalos d'Aquino, marchese di Pescara. Nel 1602 fu concesso a
Matteo Capua, principe di Conza e in seguito pervenne nel 1700 ai Doria, principi di Menfi. Lo
stato di Giffoni si disgregò nel 1808 e Giffoni Sei Casali divenne Comune a se. Per motivi
politici il 31 Gennaio del 1928 con Decreto Reale n.144, il comune di Giffoni Sei Casali venne
sopresso. La storia recente di Giffoni Sei Casali inizia il 10 Agosto 1944 quando ne venne
sancita la ricostituzione con Decreto Luogotenenziale n.172 del Principe di Piemonte Umberto
di Savoia, Re d'Italia.
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LA CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO
La chiesa di San Martino Vescovo, nata originariamente sui resti di una basilica romana
dove sorgeva l’antica “Caput Jani” da cui si ritiene sia nato il nome del Capoluogo, raggiunge la
sua conformazione architettonica attuale tra il XVII e XVIII secolo. Ulteriori interventi anche
recenti mascherano ed alterano le antiche fattezze della basilica seicentesca.
Attualmente l’architettura della basilica di San Martino in Capitignano denota un carattere
che si colloca tra il XIX ed il XX secolo. La pianta della chiesa è a croce commissa ad unica navata
con transetto. I fronti sono privi o quasi di decorazioni, la facciata è a capanna, gli esili fascioni
verticali a rilievo della facciata paiono sorreggere il maestoso timpano.
Il portale d’ingresso è formato da quattro colonne due per lato con architrave sovrastante.
L’interno presenta addossati alle pareti laterali sei corpi prismatici, tre per lato, che si ergono
fino all’imposta della volta cosiddetta ad incannucciata. La volta che copre l’aula della basilica è a
botte divisa in tre campate; i prismi della navata a forma quadrangolare sono costituiti ognuno da
due pilastri in muratura. Il transetto sopraelevato dall’aula è un unico corpo quadrangolare a cui
fanno da angolo quattro colonne che sorreggono altrettanti arconi. Le colonne, prive di basamento,
presentano il fusto per un terzo dell’altezza lobati la restante parte scanalata; il capitello ostenta
una forma corinzia. Gli arconi del transetto sorreggono il tamburo circolare della volta emisferica la
quale presentava un tempo in chiave una lanterna, demolita per ragioni statiche, che illuminava
l’interno. Sui muri perimetrali dell’edificio vi sono dei finestroni semicircolari di cui due danno luce
al transetto, uno per lato, gli altri due, uno per lato, sorgono sui muri dell’aula della chiesa; un
quinto finestrone sta al centro della facciata. La facciata esterna semplicemente decorata presenta
una zoccolatura alta mt.1,70 da cui partono quattro lesene che terminano con capitello che
sorreggono il frontone ed il timpano.
Il campanile, costruito tra il XVII e il XVIII secolo, si trova in asse col transetto ed è
costituito da cinque corpi prismatici a base quadrangolare e da una cupoletta con tamburo. I prismi
del campanile a forma di dadi, separati da modanature di basalto, risegano verso l’alto e presentano
sui quattro lati altrettanti fornici.
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FONDIMPRESA AVVISO 1/2006 - CORSO ESES/11
TECNICHE DI RECUPERO PAVIMENTI CERAMICI STORICI
OBIETTIVI
SEDI: SALERNO – GIFFONI SEI CASALI
: Conoscenza delle diverse tipologie di pavimentazioni di interesse storico. Conoscenza delle principali
cause di degrado. Conoscenza delle tecniche di restauro. Conoscenza del corretto uso dei DPI
PERCORSO FORMATIVO
Contenuti/docente
modalità/tempi
materiali/strumenti
1 – 16.11.07
Il ruolo della Sovrintendenza: lo studio, la conservazione ed il
restauro di beni architettonici e ambientali. Conoscenza dei
rivestimenti parietali e pavimentali aventi interesse storico e
presenti sul territorio della Provincia di Salerno.
Classificazione dei materiali. Aree di provenienza.
lezione del docente,
ore 13,00 – 18,00
aula
Lucidi, dispense
lezione del docente,
ore 13,00 – 18,00
laboratorio
D.P.I. personali
lezione del docente,
ore 13,00 – 18,00
aula
Lucidi, dispense
lezione del docente,
ore 13,00 – 18,00
laboratorio
D.P.I. personali
Arch. Giovanni Villani
2 – 19.11.07
La chiesa di S. Martino Vescovo riferimenti storici – artistici.
Analisi del degrado della pavimentazione. Rimozione,
mediante azione meccanica (spazzolatura), delle incrostazioni
calcareo –siliciche superficiali. Abrasione meccanica di
precisione e/o trattamento chimico specifico. Rimozione delle
parti incoerenti e pulizia delle cavità. Espianto delle
mattonelle sconnesse. Rimozione delle malte sature di sali.
Consolidamenti
preventivi
necessari.
Ricostituzione
dell’allettamento con malta di calce, sabbia fine esente da sali,
pozzolana e additivo acrilico antiritiro. Reimpianto mattonelle
sconnesse.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
3 – 20.11.07
Analisi e classificazione delle fondamentali cause di
deperimento delle pavimentazione storiche. Programmazione
degli interventi di manutenzione e restauro. Confronto ed
approfondimenti sulla situazione di degrado della
pavimentazione oggetto dell’intervento. Le principali tecniche
d’intervento: Rimozione delle incrostazioni calcareo –siliciche
superficiali. Abrasione meccanica di precisione e/o
trattamento chimico specifico. Rimozione delle parti
incoerenti e pulizia delle cavità. Espianto delle mattonelle
sconnesse. Rimozione delle malte sature di sali.
Arch. Giovanni Villani
4– 22.11.07
Posa in opera delle mattonelle di reintegro con malta fluida e
additivo antiritiro. Microstuccature di fessure. Ricostruzione
dei giunti: rimozione delle parti incoerenti e pulizia delle
cavità, imbibizione con resine organiche, rimboccatura dei
giunti con malta di calce precolorata. Trattamento delle
lacune: mantenimento in sito del supporto originale. Utilizzo
di materiali idonei per modellabilità, resistenza e reversibilità.
Utilizzo di impasti a base cementizia rinforzati con resine e
precolorati. Trattamenti di finitura.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
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PROGETTO LEONARDO DA VINCI
INTERVENTI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE PAVIMENTEZIONI STORICHE
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO - GIFFONI SEI CASALI – SALERNO
OBIETTIVI : Conoscenza delle diverse tipologie di pavimentazioni di interesse storico. Conoscenza delle
principali cause di degrado. Conoscenza delle tecniche di restauro. Conoscenza del corretto uso dei
DPI. Capacità di effettuare la posa in opera delle diverse tipologie di pavimentazioni e di realizzare in
modo autonomo interventi conservativi.
PERCORSO FORMATIVO
contenuti/docente
modalità/tempi
materiali/strumenti
1 – 12.11.07
Saluto di benvenuto.
La chiesa di S. Martino Vescovo riferimenti storici –
artistici. Illustrazione delle diverse fasi dell’intervento
formativo. Analisi del degrado della pavimentazione.
Rilievo grafico e fotografico completo del pavimento
previa numerazione degli elementi.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
2 – 13.11.07
Rimozione, mediante azione meccanica (spazzolatura),
delle incrostazioni calcareo –siliciche superficiali.
Abrasione meccanica di precisione e/o trattamento
chimico specifico.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
3 – 14.11.07
Rimozione, mediante azione meccanica (spazzolatura),
delle incrostazioni calcareo –siliciche superficiali.
Abrasione meccanica di precisione e/o trattamento
chimico specifico.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
4 – 15.11.07
Rimozione, mediante azione meccanica (spazzolatura),
delle incrostazioni calcareo –siliciche superficiali.
Abrasione meccanica di precisione e/o trattamento
chimico specifico.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
5 – 16.11.07
Rimozione delle parti incoerenti e pulizia delle cavità.
Espianto delle mattonelle sconnesse. Rimozione delle
malte sature di sali. Consolidamenti preventivi
necessari. Reimpianto mattonelle sconnesse.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
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servizi formativi per il settore delle costruzioni
PROGETTO LEONARDO DA VINCI
INTERVENTI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE PAVIMENTEZIONI STORICHE
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO - GIFFONI SEI CASALI – SALERNO
OBIETTIVI : Conoscenza delle diverse tipologie di pavimentazioni di interesse storico. Conoscenza delle
principali cause di degrado. Conoscenza delle tecniche di restauro. Conoscenza del corretto uso dei
DPI. Capacità di effettuare la posa in opera delle diverse tipologie di pavimentazioni e di realizzare in
modo autonomo interventi conservativi.
PERCORSO FORMATIVO
contenuti/docente
modalità/tempi
materiali/strumenti
6 – 19.11.07
Rimozione delle parti incoerenti e pulizia delle cavità.
Espianto delle mattonelle sconnesse. Rimozione delle
malte sature di sali. Consolidamenti preventivi
necessari. Reimpianto mattonelle sconnesse.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
7 – 20.11.07
Rimozione delle parti incoerenti e pulizia delle cavità.
Espianto delle mattonelle sconnesse. Rimozione delle
malte sature di sali. Consolidamenti preventivi
necessari. Ricostituzione dell’allettamento con malta di
calce, sabbia fine esente da Sali, pozzolana e additivo
acrilico antiritiro. Reimpianto mattonelle sconnesse.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
8 – 21.11.07
Rimozione delle parti incoerenti e pulizia delle cavità.
Espianto delle mattonelle sconnesse. Rimozione delle
malte sature di sali. Consolidamenti preventivi
necessari. Ricostituzione dell’allettamento con malta di
calce, sabbia fine esente da Sali, pozzolana e additivo
acrilico antiritiro. Reimpianto mattonelle sconnesse.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in
cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
9 – 22.11.07
Posa in opera delle mattonelle di reintegro con malta
fluida e additivo antiritiro. Microstuccature di fessure.
Ricostruzione dei giunti: rimozione delle parti
incoerenti e pulizia delle cavità, imbibizione con resine
organiche, rimboccatura dei giunti con malta di calce
precolorata.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
10 – 23.11.07
Posa in opera delle mattonelle di reintegro con malta
fluida e additivo antiritiro. Microstuccature di fessure.
Ricostruzione dei giunti: rimozione delle parti
incoerenti e pulizia delle cavità, imbibizione con resine
organiche, rimboccatura dei giunti con malta di calce
precolorata.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
ENTE SCUOLA EDILE SALERNO
servizi formativi per il settore delle costruzioni
PROGETTO LEONARDO DA VINCI
INTERVENTI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE PAVIMENTEZIONI STORICHE
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO - GIFFONI SEI CASALI – SALERNO
OBIETTIVI : Conoscenza delle diverse tipologie di pavimentazioni di interesse storico. Conoscenza delle
principali cause di degrado. Conoscenza delle tecniche di restauro. Conoscenza del corretto uso dei
DPI. Capacità di effettuare la posa in opera delle diverse tipologie di pavimentazioni e di realizzare in
modo autonomo interventi conservativi.
PERCORSO FORMATIVO
contenuti/docente
modalità/tempi
materiali/strumenti
11 – 26.11.07
Posa in opera delle mattonelle di reintegro con malta
fluida e additivo antiritiro. Microstuccature di fessure.
Ricostruzione dei giunti: rimozione delle parti
incoerenti e pulizia delle cavità, imbibizione con resine
organiche, rimboccatura dei giunti con malta di calce
precolorata.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
lezione del docente,
esercitazione in cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
lezione del docente,
esercitazione in cantiere
ore 8.00 - 12.00
ore 13,00 – 17,00
Attrezzatura di
cantiere
12 – 27.11.07
Trattamento delle lacune: mantenimento in sito del
supporto originale. Reintegro delle lacune di singole
piastrelle. Utilizzo di materiali idonei per modellabilità,
resistenza e reversibilità (resine epossidiche con
biossido di titanio, polyfilla, araldiste ecc.). Utilizzo di
impasti a base cementizia rinforzati con resine e
precolorati.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
13 – 28.11.07
Trattamento delle lacune: mantenimento in sito del
supporto originale. Reintegro delle lacune di singole
piastrelle. Utilizzo di materiali idonei per modellabilità,
resistenza e reversibilità (resine epossidiche con
biossido di titanio, polyfilla, araldiste ecc.). Utilizzo di
impasti a base cementizia rinforzati con resine e
precolorati.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
14 – 29.11.07
Trattamento superficiale di protezione del pavimento.
Prodotti impregnanti di finitura.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
15 – 30.11.07
Trattamento superficiale di protezione del pavimento.
Prodotti impregnanti di finitura.
Consegna dei lavori.
Maestro Restauratore: Adone Pelly
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servizi formativi per il settore delle costruzioni
PROGETTO LEONARDO DA VINCI
INTERVENTI DI MANUTENZIONE E RESTAURO DELLE PAVIMENTAZIONI STORICHE
CHIESA DI SAN MARTINO VESCOVO - GIFFONI SEI CASALI – SALERNO
OBIETTIVI : Conoscenza dei principali siti culturali della Regione Campania
PERCORSO CULTURALE
contenuti/docente
modalità/tempi
1 – 11.11.07
Visita guidata al centro storico della città di
Salerno; con particolare attenzione alle
stratificazioni
Romane,
Longobarde
e
Normanne. Nello specifico: il complesso
monumentale di S. Pietro a corte, la Cattedrale
di S. Matteo e Museo Diocesano.
2 – 17.11.07
Ore 10,00 – 13,00
ore 9.00 - 13.00
ore 14,00 – 17,00
Visita guidata agli scavi archeologici di
Pompei.
Costiera Sorrentina : visita della città di
Sorrento.
3 – 18.11.07
Visita guidata alla città di Napoli, con
particolare attenzione ai principali siti storici e
monumentali.
ore 9.00 - 13.00
ore 14,00 – 17,00
4 – 24.11.07
Visita guidata agli scavi archeologici di
Paestum.
Costiera Cilentana: visita della città
Agropoli
ore 9.00 - 13.00
ore 14,00 – 17,00
di
5 – 25.11.07
Visita guidata alla reggia di Caserta.
Visita del borgo medioevale di Caserta
Vecchia.
ore 9.00 - 13.00
ore 14,00 – 17,00
materiali/strumenti