Grande rilancio di Barcolana - Società Velica di Barcola e Grignano

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Grande rilancio di Barcolana - Società Velica di Barcola e Grignano
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o anno XXIII numero 58
Grande rilancio
di Barcolana
Un’immagine significativa della grande folla che si assiepa in Piazzetta Barcolana
dove sono ospitati l’info-point e gli sponsor della regata
cronaca
Di chi è la Barcolana?
La Barcolana si farà, e si farà con un grande rilancio soprattutto degli eventi collaterali,
che non possiamo anticipare nel dettaglio per non “bruciare” le conferenze stampa indette per metà luglio. Ma è certo che un grande salto di qualità avverrà con le regate di
metà settimana (ex Fincantieri Cup) in cui saranno impegnati i nuovi 44 piedi progettati
da Russel Coutts e che lo stesso vincitore di Coppa America sarà quest’anno testimonial
della Barcolana e sfidante di chi vincerà in mare la regata di flotta della “Barcolana Cup”.
Tutto, o quasi, come al solito per la regata dei giovani, che assumerà la denominazione
di “Barcolina”, e per quella notturna con gli Ufo.
Ma la vera novità, annunciata al Bit di Milano, sarà la “Barcolana Classic”, e cioè un
raduno di barche storiche, sottoposte a preziosi restauri, che in collaborazione con lo
Y.C. Adriaco saranno allineate al molo dietro Marina San Giusto. Saranno più di venti
queste nobili signore del mare, la cui storia, i cui progetti, le cui foto in mare si potranno
ammirare in un volume a firma di un grande esperto del settore, Piero Tassinari. Nel momento in cui la Barcolana si caratterizza sempre più con la presenza di mostri supertecnologici, questa iniziativa delle barche storiche rappresenta una riproposta della grande
cultura marinara dell’Alto Adriatico, ed un richiamo ai valori di una tradizione cui tutti gli
appassionati di vela si sentono legati. Con l’impegno, la fantasia, e una grande quantità
di lavoro di dirigenti e soci della SVBG, e del nuovo partner commerciale Explorando,
la Barcolana 38 sta dunque configurandosi nuovamente come un grande evento, con
apprezzabili elementi di novità. Per arrivare a questi risultati non tutto è stato facile, anzi.
Non sempre gli organizzatori della Barcolana hanno trovato davanti a sé strade spianate: nonostante le tantissime, generose collaborazioni e aperture di singole autorità e di
privati, si è registrato anche un forte impegno di singoli ad ostacolare l’organizzazione
della nostra regata. L’obiettivo di queste azioni appare trasparente: punire chi ha impedito l’alienazione del marchio Barcolana e porre le premesse per mettervi nuovamente
sopra le mani.
PIAZZA UNITÀ È da sempre il cuore della grande festa dei giorni precedenti la Barcolana, con i concerti aperti al pubblico, i maxi schermi che ripropongono gli eventi in
mare, il ritrovo di concorrenti e visitatori, e quindi uno dei luoghi in cui più efficace risulta
l’esposizione dei logo degli sponsor, il cui contributo è essenziale al finanziamento della
manifestazione principale e delle iniziative collaterali.
Il 24 febbraio u.s. l’allora assessore comunale ai grandi eventi, Sluga, ha convocato in
Comune la SVBG, la Fiera di Trieste ed uno dei soci della Promo Sail. Ha comunicato che
a fronte delle domande presentate dalla Fiera,dalla SVBG e dalla Promo Sail per organizzarvi la consueta rassegna espositiva il Comune aveva deciso di assegnare l’area delle
Rive alla sola Fiera e ha auspicato una collaborazione tra i due soggetti interessati. Sluga
ha altresì comunicato di avere una richiesta d’uso di Piazza Unità per i giorni precedenti
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Giornale di bordo - Anno XXIII - Numero 58 - Giugno 2006
Partenza della Barcolana 37 sotto le raffiche di bora a quasi trenta nodi. È in queste
condizioni meteo che la Barcolana dispiega la sua spettacolarità
SOLIDALI CONI E FIV
cronaca
la Barcolana da parte di Promo Sail e ha auspicato “un accordo.” Per ottenere l’assegnazione di Piazza Unità per la SVBG il presidente Novelli ha avuto due lunghi incontri con il
sindaco Dipiazza, all’interno della cui giunta – così almeno sembrava di capire – trovava
un gruppo di assessori schierati a favore del richiedente privato. Il Consiglio Direttivo
della SVBG in un primo momento aveva ritenuto di denunciare pubblicamente la cosa,
ma si è astenuto dal farlo per non portare elementi di polemica in campagna elettorale e
non correre il rischio di coinvolgere la SVBG in una disputa che inevitabilmente l’avrebbe
allineata, suo malgrado, con uno o l’altro schieramento in campo.
Dopo le elezioni, a seguito anche di alcuni solleciti scritti, il sindaco Dipiazza ha ricevuto
il presidente Novelli e il vicepresidente Pressich (era il 26 maggio) ed ha confermato loro
la sua decisione di assegnare come sempre la Piazza Unità alla SVBG. I due dirigenti
hanno ringraziato il sindaco per il suo personale autorevole impegno a favore della Barcolana. Nella stessa giornata del 26 maggio, e alla stessa ora, si è svolto un incontro alla
Regione cui hanno preso parte per la SVBG il direttore sportivo Crivellaro e il responsabile della comunicazione Molinari, che hanno avuto modo di esporre prima al presidente
Illy, poi agli assessori Bertossi, Cosolini e Antonaz le difficoltà che si incontravano in particolare nei confronti della Fiera di Trieste. Gli esponenti della Regione si impegnavano a
fare tutto il possibile a sostegno della Barcolana.
FIERA E RIVE Da dieci anni tra SVBG e Fiera esiste un gentlemen agreement secondo
il quale la Fiera usufruisce del pubblico indotto dalla Barcolana e la SVBG può esporre
i marchi dei propri sponsor, allestire la Piazzetta Barcolana con l’info point e i servizi
per la stampa, e usare per i concorrenti gli ormeggi allestiti a cura della Fiera stessa. Il
28 ottobre u.s. la SVBG aveva inoltrato domanda al Comune e all’Autorità portuale per
organizzare la manifestazione sulla rive “assieme alla Fiera di Trieste”. Il 5 novembre si è
svolto un incontro tra due delegazioni della SVBG e della Fiera (guidate rispettivamente
dai presidenti Novelli e Bronzi) per stendere le basi di un nuovo accordo, dopo aver appreso che il precedente gentlemen agreement era stato superato da un contratto diretto
tra Fiera e Promo Sail (mai comunicato ufficialmente alla SVBG) e che la stessa Fiera,
diventata S.p.A., era orientata ad una missione di business.
Dopo vari incontri di carattere tecnico si è giunti alla stesura di una bozza di contratto
Fiera-SVBG in cui sostanzialmente si riconosceva alla SVBG, attraverso l’indotto portato
dalla Barcolana, di essere il volano economico della rassegna fieristica, si concedevano alla stessa SVBG gli spazi per la tradizionale “piazzetta Barcolana” e la Fiera si
impegnava a non esporre marchi concorrenziali con quelli degli sponsor della SVBG per
non privare la manifestazione del relativo contributo finanziario. Il 23 marzo il presidente
Bronzi si dichiarava sostanzialmente d’accordo con la bozza di accordo. Dopo tale data
ha evitato qualsiasi contatto con la SVBG. Per uscire da questa situazione il 29 aprile il
Il 31 maggio nella sede della SVBG si riunivano, con il
Consiglio direttivo, il presidente
regionale del Coni Felluga, il
presidente provinciale del Coni
Borri, il consigliere nazionale della
Fiv Giraldi e il presidente della XIII
zona Fiv Brezich, che decidevano
di inviare al sindaco Dipiazza il
seguente telegramma: “ Venuti a
conoscenza delle difficoltà organizzative della prossima edizione
della regata Barcolana chiediamo
suo autorevole intervento per
consentire lo svolgimento della
grande manifestazione secondo
le modalità consolidate nel tempo. Esprimiamo piena solidarietà
agli organizzatori della Società
velica di Barcola e Grignano,
che della Barcolana detiene tutti
i diritti giuridici e morali, e che
in tanti anni ha saputo offrire
allo sport della vela e alla città di
Trieste un grande evento a livello
mondiale.”
continua a pag. 4
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NON SIAMO INQUINATI
cronaca
La vicenda dell’inquinamento del
terrapieno di Barcola, che ci ha
tormentato dal novembre scorso,
sembra finalmente, e positivamente, conclusa. Continua
l’inchiesta del pm Cristina Bacer
alla ricerca dei responsabili dello
scarico di polveri provenienti
dall’inceneritore di Monte San
Pantaleone e depositate alla fine
degli anni settanta nella discarica
aperta dal Comune, ma sotto
questo profilo nessun problema riguarda la SVBG e gli altri
club nautici. Le analisi, protratte
dall’Autorità portuale per mesi,
hanno confermato che esiste un
tratto del terrapieno ( un’area di
circa 50 metri di diametro situata
al centro del sito e un’altra area,
di dimensioni più ridotte, a sud)
interessato dallo scarico delle polveri inquinanti. Le rilevazioni sullo
stato dell’aria e quelle sull’acqua
hanno confermato il pieno rispetto
dei parametri di legge. I piezometri collocati sul perimetro a mare
del terrapieno hanno confermato
che le acque piovane non portano
a mare le polveri imprigionate
al centro del terreno, e quindi
nessun danno deriva alla salute né
dalla balneazione nè dalla sosta ai
margini del sito inquinato.
Il Comune, che aveva adottato
per prudenza forse eccessiva il
provvedimento che vietava l’uso
del terrapieno “lato mare e lato
terra”, a fine marzo ha annullato le
prescrizioni restrittive, e l’attività sportiva e sociale da parte
di tutti i club è ripresa a pieno
ritmo. Avvalendosi della legge
sulla trasparenza, la SVBG ha
chiesto all’Autorità portuale tutta
la documentazione relativa alle
analisi, e il presidente della SVBG
In alto da sinistra:
Illy, Dipiazza, Bertossi e Cosolini.
presidente Novelli scriveva una lettera ai tre soci della Fiera (Comune, Provincia e Camera di commercio) rilevando che se non si fosse sbloccata la situazione sarebbe stata
messa in pericolo l’organizzazione complessiva della Barcolana. Nessuna risposta. Il
primo giugno l’assessore regionale allo sport Antonaz ha convocato nella sede della Regione un incontro, assieme agli assessori Cosolini e Bertossi, con gli enti soci della Fiera
(Comune, Provincia e Camera di commercio) e il presidente della Fiera.
Il presidente camerale Paoletti e quello della Fiera Bronzi non si sono presentati adducendo altri impegni. Il sindaco Dipiazza si è schierato a fianco della SVBG confermando
l’assegnazione della Piazza dell’Unità e auspicando “una collaborazione tra Fiera ed
SVBG” nel senso previsto dalla bozza di contratto. Negli stessi termini si sono espressi
l’assessore provinciale Tommasini e gli assessori regionali. Finalmente lunedì 12 giugno
alla Camera di commercio si sono ritrovati, con il presidente della SVBG Novelli e il
responsabile della comunicazione Molinari in veste di consulente il sindaco Dipiazza,
l’assessore provinciale Tommasini, il presidente della Camera di commercio Paoletti e il
presidente della Fiera Bronzi.
Dopo un lungo, anche aspro confronto, in cui il sindaco Dipiazza e l’assessore Tommasini hanno sostenuto le tesi della SVBG, si è giunti ad un compromesso che ricalca
la bozza di accordo SVBG-Fiera stilato il 23 marzo. Intanto si sono persi, per la ricerca
degli sponsor, tre mesi di lavoro, tormentati dalla circostanza che elementi della Promo
Sail continuavano a telefonare agli sponsor definendosi detentori degli spazi pubblicitari
sulle Rive e creando una grave turbativa commerciale. Fortunatamente l’organizzazione
della Barcolana è andata avanti comunque. Non è finita. Con una lettera del 21 giugno
il presidente della Fiera Bronzi rivedeva a scapito della SVBG l’accordo raggiunto alla
presenza delle autorità e comunicava che la Fiera ha depositato il marchio “Barcolana
Sailing Show”. Poiché il marchio “Barcolana” in tutte le sue declinazioni è stato depositato dalla SVBG nel 1992 e riconfermato nel 1998, ed è patrimonio prezioso di tutti i soci
della SVBG, il Consiglio direttivo ha immediatamente reagito, invitando la Fiera a ritirare
il deposito del marchio illegittimamente effettuato a scanso di ricorsi legali.
La speranza è che gli Enti azionisti della Fiera (Comune, Provincia e CCIIA) invitino la Fiera a desistere dal suo tentativo di esproprio del marchio Barcolana: sarebbe ben “strano”
che un ente pubblico tentasse di impadronirsi del patrimonio di una società sportiva
dilettantistica senza scopo di lucro. Comunque il Consiglio direttivo ha attuato anche
tutta una serie di iniziative a tutela del marchio, della regata e del patrimonio della SVBG.
Quali conclusioni da questa vicenda? L’impressione è che si sia concretizzato il tentativo
di una sorta di esproprio di una parte della Barcolana (quella che si articola nelle manifestazioni collaterali in Piazza Unità e lungo le Rive) per affidarla ad alcuni enti pubblici, che
non avendone le strutture l’affiderebbero in appalto a ditte private, magari consorziate,
che da anni operano sul mercato collaterale ai grandi eventi. È difficile leggere gli accadimenti di questi mesi in un’altra chiave. Di questo, del resto, si è discusso anche nelle
nostre assemblee, e se ne discuterà ancora. Con la speranza che quanti sono favorevoli
a sfilare la Barcolana, o parte di essa, dalle mani della Svbg dichiarino apertamente i loro
obiettivi, con la consapevolezza che mutare lo spirito di questa regata - trasformandola
in uno strumento commerciale a vantaggio di pochi - significa snaturarla e infrangere la
formula che l’ha resa, fino ad ora, unica e inimitabile. E sono proprio i soci della Svbg, e
nessun altro, ad avere il diritto di scegliere il futuro della manifestazione.
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Giornale di bordo - Anno XXIII - Numero 58 - Giugno 2006
Un’assemblea senza contrasti
È stata un’assemblea generale ordinaria caratterizzata da grande serenità quella
che si è celebrata, secondo statuto, l’ultima domenica di febbraio. Un’assemblea
senza toni accesi, forse anche perché non era all’ordine del giorno il rinnovo della
cariche, che sempre porta con sé una qualche dose di rivalità. E così, consumata
la fase “ufficiale” della consegna delle borse studio-sport intitolate a Lisa Rochelli
(un’iniziativa che negli anni si sta consolidando e rivela tutta la sua validità) e assegnati i distintivi ai soci che hanno virato la boa dei venticinque anni di appartenenza alla SVBG, si è passati alle modifiche dello statuto sociale imposte dalla necessità di adeguamento a quello nuovo della Fiv. Sotto la regia dell’ormai storico
presidente dell’assise, Dalibor Janousek, sono seguite le relazioni di rito.
Il presidente Novelli ha ripercorso le tappe dell’ultimo tormentato anno di vita, sottolineando lo sforzo del Direttivo di riportare serenità nell’ambiente sociale, scosso
da polemiche talora strumentali. Ha ricordato il consolidamento dei rapporti con
gli Enti locali su una base di parità, salvaguardando l’autonomia della SVBG e la
sua equidistanza dalle varie forze politiche, e ha ripercorso la difficile vicenda dell’inquinamento del terrapieno, risolta anche grazie all’unità di tutti i circoli nautici
di Barcola, che hanno fatto fronte comune. Novelli ha anche illustrato l’iter che ha
portato al cambio del partner commerciale della SVBG, con una scelta tra varie
offerte fatta attraverso il vaglio di un’apposita commissione e poi il voto del Consiglio direttivo. Ha illustrato anche i nuovi termini del contratto, che riportano sotto
il controllo diretto della Società la regata Barcolana e gli eventi collaterali, nonché
i finanziamenti degli Enti pubblici e degli sponsor storici. Il direttore sportivo altomare Crivellaro ha ricordato i successi degli atleti della SVBG e si è soffermato in
particolare sul campionato sociale e soprattutto sulla Barcolana, che nonostante
le avverse condizioni meteo di un’intera settimana ha avuto un grande successo,
ed ha registrato una rinnovata eco di stampa ritornando anche alla diretta tv dopo
la pausa dell’anno precedente. Il direttore sportivo giovanile Rochelli ha parlato
dell’intensa attività giovanile, ricca di risultati, e del consolidamento della squadra agonistica, tra le migliori d’Italia. Lo stato finanziario della Società, in buona
salute, è stato confermato dal tesoriere Macaluso, confortato dalla relazione del
Collegio dei revisori, letta dal presidente Bontempo. Nella successiva discussione
è intervenuto il socio Marco Pieri per alcuni chiarimenti sulla conclusione del contratto con la Promo Sail. Tutte le relazioni, e quindi l’operato del Consiglio direttivo,
sono stati approvati all’unanimità. Molto animata la discussione sulla sorte dell’imbarcazione sociale Carlo Strena, che necessita di restauri per un preventivo di
25-30 mila euro. In proposito sono intervenuti i soci Daris, L. Rochelli, Benvenuti,
E. Parladori, Fossati, Boldrini, Cernaz, Molinari, M. Parladori, Pieri e Sferza. Si è
discusso sulla proposta di un’ “una tantum” di 50 euro ciascuno per l’acquisto di
una nuova imbarcazione o l’affidamento in comodato al socio Sodomaco. È prevalsa la seconda ipotesi per 57 voti contro 55. Nelle varie il socio Ferfoglia ha chiesto chiarimenti sulla vicenda del terrapieno e ha espresso preoccupazioni circa la
possibilità di rivalse sul piano legale da parte della Promo Sail. Gli ha risposto il
responsabile della comunicazione Molinari affermando che tutto è stato condotto
secondo legge e che comunque è impossibile sottrarsi ad una chiamata in giudizio
da parte di chi, pur non avendone, ritiene di poter accampare diritti.
Novelli, che è stato direttore
dell’Arpa, l’ha esaminata trovando
conferma di quanto i club nautici
hanno sempre sostenuto, e cioè
che l’inquinamento non riguarda
i siti in cui sono collocate le loro
sedi. Alla fine di questa vicenda,
che ha provocato alle società
sportive e a Barcola, patrimonio
turistico di Trieste, un danno di
immagine non di poco conto,
resta l’esperienza positiva di un
coordinamento operativo tra i
club nautici che si sono unitariamente opposti a provvedimenti
drastici e ad un’ipotesi di sfratto
mai espressa ma che traspariva
da taluni atteggiamenti. La lezione
potrebbe servire per il futuro.
DIRETTIVO 2005-2007
PRESIDENTE
Gastone Novelli
VICEPRESIDENTE
Franco Pressich
CONSIGLIERI
Paolo Macaluso
(tesoriere)
Angelo Crivellaro
(direttore sportivo altomare)
Fabio Rochelli
(direttore sportivo giovanile)
Guerrino Detoni
(direttore mare)
Luigi Jimmy Patrizio
(direttore sede e attività sociali)
Marina Parladori
(segretaria)
Ennio Bandelli
(consigliere)
Roberto Benvenuti
(consigliere)
Maila Calogiuri Sgorbissa
(consigliere)
INCARICHI SPECIALI
Gianni de Visintini
(medico sociale)
cronaca
Fulvio Molinari
(stampa e iniziative editoriali)
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Un amico che sorrideva
ricordo
Pino Prinz
sorridente
sul piazzale
della sua SVBG
in occasione della
Barcolana 2001
C’è un grande vuoto nella sede sociale, sul piazzale, in banchina. Lo ha lasciato
Pino Prinz, e a tutti fa strano di non vederlo più, specie in queste settimane che
ferve il lavoro di preparazione della Barcolana, a trafficare con il computer, rispondere ai telefoni, correre veloce su e giù per le scale, discutere con tutti di cosa fare,
come migliorare la nostra, la “sua” regata. La “sua”, perché alla Barcolana Pino
ha dedicato più di trent’anni della sua vita, con cuore e con intelligenza, e con una
dedizione che si riserva solo alle persone, e alle imprese, di cui si è innamorati.
Ha fatto di tutto, Pino, per la Barcolana: bandi di regata, discussioni con i giudici,
studi di percorsi, nuove suddivisioni di categorie tre le barche, e soprattutto ha tenuto i contatti con tutti i concorrenti, di persona e al telefono, e a tutti riservava una
parola competente, e un sorriso. Anche in occasione dell’ultima edizione, che il
male lo aveva già minato, e lui testardamente voleva portare a termine la
sua ultima impresa. Non faceva su e
giù le scale con il solito passo svelto, e il pomeriggio aveva rinunciato a
stare con le sue ragazze dell’ufficio
iscrizioni per andare un salto a casa,
a riprendere fiato. Solo chi lo conosceva bene, e sapeva del suo male,
si rendeva conto di quanto a Pino
costasse quel lavoro, ma intuiva anche che era inutile dirgli “ti dò io una
mano, riposati un poco”: non aveva
tempo di riposare; voleva concludere la sua missione, mettere in archivio, ancora una volta, la sua regata,
la trentasettesima. Chi frequenta più
degli altri la sede sociale, e chi lavora
alla Barcolana e alle altre regate, si
accorge quanto manchi Pino Prinz:
che si preoccupava delle previsioni
del tempo, metteva boe, faceva, all’occorrenza, soccorsi in mare, vedeva tutto, teneva d’occhio i ragazzi
della squadra agonistica e quelli della scuola vela, talvolta brontolava per
via di quel suo caratteraccio da cane
snautzer, abbaiando, ma gli passava
subito, e tornava a sorridere. E a lavorare. Alla vela non era arrivato presto, pur se da piccolo suo padre lo portava in
barca, la “Michelina”, e gli aveva insegnato a pescare con perizia, cambiando gli
ami ad ogni uscita, studiando il cielo e le correnti. Ma dalla prima adolescenza gli
avevano messo in mano un bastone da hockey e lui, così minuto, agile e veloce,
che riusciva a fare le cose anche prima di pensarle, era arrivato presto in prima
squadra, in quella Triestina che vinceva un titolo nazionale dopo l’altro, e lo stadio
di Viale Miramare era stracolmo di gente. Poi la nazionale (una ventina di volte in
maglia azzurra) i tornei in mezzo mondo, e la meno fortunata esperienza di allenatore. Smesso con l’hockey era tornato al primo amore, la barca, che curava con
perizia tecnica meticolosamente, prima di prendere le rotte della Dalmazia di cui
conosceva ogni porto, ogni isola, ogni ridosso. Crociere con Laura, crociere con
la barca di amici. E poi le regate (alcune anche importanti in Tirreno) e le lunghe
traversate con Sandro Chersi, a trasferire barche anche in oceano. Ha conosciuto
il mare grande, Pino, e cieli diversi da quello di casa. Stava già male quando ha
fatto l’ultima regata con la sua “Tata”, che ora è rimasta al figlio Pepe, e che si
allineerà ancora alle partenze delle sociali. Così a tutti sembrerà che Pino sia ancora qui, nel suo golfo, a studiare se le condizioni meteo sono giuste per i ragazzi
che escono con gli optimist, o se c’è la brezza adatta alla Barcolana. All’apertura
delle iscrizioni della prossima Barcolana la sala sarà dedicata al suo nome: così
ha giustamente deciso il Consiglio direttivo. Una targa di bronzo e un nome per
ricordare un amico che amava la gente e il mare, e un giorno dello scorso inverno
ha virato la boa verso il suo ultimo orizzonte. (f.m.)
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Giornale di bordo - Anno XXIII - Numero 58 - Giugno 2006
“Ulisse” resta in mare
Ulisse Bua
impegnato
ai comandi del
gommone sociale
alla Young
Barcolana 2005
ricordo
È venuto giù con la sua moto per Strada del Friuli che il sole era sul filo dell’orizzonte,
e minacciava buio. È venuto giù alla sua maniera, correndo forte come sempre, e si è
trovato di fronte una macchina in sorpasso che non si doveva trovare lì, in quel punto.
Ha cercato di evitarla, ma l’ha toccata e si è infilato con la sua moto tra l’auto e il
muretto. Un attimo di paura nei grandi occhi scuri, un volo di trenta metri e lo scontro
con la scorza dura di un albero che gli ha fatto male al torace. E rimasto qualche minuto nell’erba a chiedersi perché, Ulisse, e ha avuto solo la forza di dire all’amico che
lo seguiva in moto, e che subito lo ha soccorso: Aiutatemi. Poi lo hanno steso sulla
tela dura della barella, infilato nell’autolettiga e portato a Cattinara. Ma su quell’altro
colle che domina Trieste Ulisse non è arrivato vivo. Lo scontro gli aveva fatto troppo
male, e aveva cessato di respirare. La sua vita si è conclusa nell’aria, tra quella spostata con la moto e quella del suo tragico
volo. Se n’è andato troppo giovane, Ulisse
Bua, ma alla sua maniera: correndo. Aveva vissuto così, come uno che ha sempre
troppe cose da fare, esperienze da consumare, e che non si rassegnava a diventare
meno giovane anche se i capelli gli erano
ormai diventati grigi, a testimoniare che la
pienezza della gioventù stava volgendo
verso la più matura età di mezzo. Ulisse
non amava le mezze misure. Faceva tutto con tutte le forze, come i bambini che
quando giocano dimenticano perfino che
hanno fame. Amava appassionatamente
le sue moto, le sue gare, il vento di cui bisognava vincere la resistenza per correre
più velocemente, i motori che metteva a
punto con le sue mani, e che sentiva rombare nelle orecchie. Quante gare, quanti
dopo gara con gli amici, quanti ricordi di
corse, di sorpassi, di sfide alle leggi della
fisica che tentano di rallentarti, di tenerti
fermo a terra, di non farti volare. Qualcuno
lo chiamava Ultimo, perché nelle discussioni con gli amici talvolta usava far tardi,
e restava sempre a dialogare con l’ultimo
amico, l’ultimo interlocutore, delle cose
che lo appassionavano. Come le moto, o
il calcio, che continuava a giocare anche
se il fiato, e i garretti, non erano più quelli di una volta, e si stava schifando del professionismo estremo, che ha portato agli scandali di oggi.
Seguendo Rachele, una delle sue bambine, diventata campionessa europea, ha scoperto la vela, e dalla sua casa a mezzo monte si è calato a Barcola. Avendo il cuore
generoso non è stato a guardare: ha dato subito una mano, si è preso cura dei motori, si è occupato di assistenza ai ragazzi in mare. Gli interessava che i giovani atleti
navigassero in sicurezza: anche per questo si è proposto per il Consiglio direttivo
esprimendo la sua professionalità nella cura dei mezzi e dei motori. E ora che non c’è
più tutti lo ricordano con il fidato amico Mauro a mettere giù boe, a prestare soccorso, a fare da collegamento tra base-terra e barca giuria. Aveva anche sperimentato
il fascino del vento sulle vele, il librarsi della barca tra acqua e cielo, ed era entusiasta del “Cattivik”, che sembra muoversi sul mare come un uccello con le grandi ali
distese. E anche nelle regate era riesplosa quella voglia di affermarsi, di andare più
veloce degli altri, di provare a fare di più e meglio. A Ulisse hanno detto addio in tanti,
tantissimi: amici di tutti gli ambienti che frequentava e che animava con la sua personalità semplice, diretta e un po’ scontrosa. In tanti sono venuti alle sue esequie, a dire
addio ad un vecchio ragazzo che non doveva morire così presto, a stringersi attorno
ad Aurora e alle ragazze. Tanti sono venuti con le moto, vestiti di cuoio, alla maniera
di un vecchio film di Marlon Brando. Tutti sono venuti a dirgli che lo ricorderanno a
lungo. E per non dimenticarlo il Consiglio direttivo della sua Società velica ha deciso
di chiamare con il suo nome omerico, “Ulisse”, la nuova barca di assistenza in mare,
potente e veloce, che sa correre sulle onde come piaceva fare a lui. (f.m.)
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LA CLASSIFICA
Categoria Regata
Classe Zero 1) Wops (Lantier).
Classe Charlie 1) Magic (Rochelli). Classe Echo 1) Aura
(Piccinino). Classe Hotel 1) Il
Zero (Riavez).
regate
Categoria Crociera
Classe Zero 1) Take Away
(Casseler). Classe Bravo 1) 3
Tartarughe (Monti), 2) Pergama
(Lubiana), 3) Carma (Molinari). Classe Charlie 1) Nembo
Speed (Fornasaro). Classe Delta 1) Andersen (Spangaro), 2)
Radames (Frisori), 3) Caos
(Resta). Classe Echo 1) Spitz
(Cernaz), 2) Miralonda (Parenzan), 3) Mariposa (Perucchini).
Classe Fox 1) Par Bleu (Jenco),
2) Vood Winds (Degrassi), 3)
Polvere di Stelle (Velasca).
Classe Golf 1) J Express (Zerial), 2) Take it Easy (Mamolo),
3) Blizzard 2 (Rados).
Nelle immagini di Ezio Fonda due momenti di una regata Romantica favorita dal vento
di casa, la bora che ha messo a dura prova gli equipaggi
Casseler batte anche la bora
Tanto vento, tanto impegno e tanto divertimento per il tradizionale appuntamento
con la regata “Romantica” Trofeo Friulcassa, organizzata dalla Svbg lo scorso 2 giugno. 40 gli equipaggi iscritti, ma 32 partiti, perché a causa del vento forte la classe
Libera è rimasta in porto. Un evento a dir poco riuscito, anche grazie all’impegno a
terra del direttore sede, Jimmy, che oltre
a coordinare la tradizionale “Cena romantica”, svoltasi la vigilia della regata
e dedicata agli equipaggi, ha quest’anno proposto un gadget davvero unico,
realizzato dalla Cutee, l’azienda che ha
ideato la mascotte della Barcolana. Un
cane e un gatto di peluche perfetti per
questo evento, infatti, sono stati donati
dagli organizzatori agli iscritti alla regata,
perché un uomo e una donna, assieme
in regata, non possono che comportarsi
come “can e gato”.
Al di là delle metafore, in mare gli equipaggi si sono comportati davvero bene,
perché le condizioni meteo erano impegnative: il nuovo regolamento “a vele
bianche” - senza la previsione di utilizzo degli spinnaker – ideato dal direttore
sportivo ha facilitato l’opera, e ha anche
garantito un maggior afflusso di iscrizioni, perché le vele di poppa restano
sempre un’incognita per gli equipaggi
ridotti.
A vele bianche, quindi, sotto i refoli del
vento di casa, la Romantica ha avuto
davvero successo: la vittoria è andata a
un appassionato di questo evento, l’armatore Casseler, vincitore già in alcune
edizioni passate; questa volta Casseler
ha tagliato il traguardo al primo posto
assoluto a bordo di Take Away, il suo
nuovo scafo.
In ogni categoria non sono mancate
battaglie all’ultimo bordo, di cui si è reso
conto nella affollata premiazione, svoltasi alla fine della regata.
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Giornale di bordo - Anno XXIII - Numero 58 - Giugno 2006
La scuola di Optimist della SVBG in questo inizio di stagione si è confermata la prima
tra le società veliche di tutta Italia
I magnifici otto
La prima selezione nazionale Optimist per campionati Europei e Mondiali ha messo
in luce, all’inizio di giugno, il grande talento degli atleti della Società velica di Barcola
e Grignano: quasi la metà dei potenziali selezionati, giovani regatanti in pole position per partecipare ai campionati continentali e iridati, infatti, appartiene alla Svbg,
confermando il valore della squadra Optimist, che già la scorsa stagione ha messo
mano sui principali trofei nazionali. Ecco i velisti in testa alla classifica per guadagnarsi un posto a Europei e Mondiali: si tratta di Augusto Poropat, che ha chiuso in
seconda posizione la selezione, Giulia Lantier, Tommaso Rizzo, Michele Inchiostri,
Marco Spangaro, Marco Rochelli, Matteo Omari e Ludovico Pittani. La prima regata
di selezione si è svolta a Trieste, per l’organizzazione dello Yacht club Adriaco e
della Società Triestina della Vela, il primo fine settimana di giugno: condizioni meteo
complesse, prima con vento forte e poi con vento debole, hanno visto comunque
in mare oltre un centinaio di atleti provenienti da tutta Italia. Su quattordici preselezionati per mondiali ed europei otto appartengono alla Società Velica di Barcola e
Grignano, a conferma della grande crescita agonistica dei ragazzi affidati alle cure
di Dragan Gasic. Non si ricorda negli annali della vela che un club abbia conseguito
un simile risultato. La seconda selezione è in programma a inizio luglio, a Bari: sarà
quella decisiva per poter poi partecipare alle regate internazionali che contano.
Giornale di bordo della Svbg
Bollettino di informazioni della
Società Velica di Barcola e Grignano
34135 Trieste, Viale Miramare 32
www.svbg.it - www.barcolana.it
[email protected]
Direttore responsabile
Fulvio Molinari
Segreteria
viale Miramare 32
Tel. 040/411664 - Fax 413838
Grafica e realizzazione
emme&emme
Testi
Francesca Capodanno, Fulvio Molinari.
Foto
Massimo Cetin, Graziella Miletti,
Fabio Parenzan
Stampa
Tipografia Stella - Trieste
Una grande squadra agonistica. I ragazzi della
classe Laser della Società velica di Barcola e Grignano, allenati da Sabrina Sifanno, hanno ottenuto importanti risultati nel corso di questo inizio di
stagione, selezionandosi per i principali appuntamenti agonistici internazionali del 2006. Pietro
Cerni, Marco Pellis, Daniele Alberico e Valeria
Fachini si sono allenati a lungo nei mesi invernali
per migliorare la propria tecnica, confermare così
i già buoni risultati ottenuti nel 2005 e prepararsi a
un 2006 molto impegnativo. Lo “squadrone” della Società velica di Barcola e Grignano, infatti, ha
guadagnato importanti qualificazioni per i campionati europei e mondiali nelle varie categorie
della classe Laser: si parte da Marco Pellis, che
con un primo posto nella classe Under 17 si qualifica per il Campionato europeo della classe Laser
Radial: l’evento è in programma a Riccione a metà
giugno, e Pellis sarà uno dei protagonisti, assieme ai compagni di squadra Cerni e Alberico. Per
Pietro Cerni, in particolare, l’appuntamento europeo sarà molto importante per verificare la propria
preparazione e puntare a un risultato di alta classifica, soprattutto in vista del suo appuntamento
di agosto: il triestino, infatti, si è selezionato per il
Campionato del mondo della classe Laser Radial,
che si svolgerà negli Stati Uniti, a Los Angeles, a
metà agosto. Intanto cresce l’attesa, e la partecipazione a regate e allenamenti, per la giovanissima Valeria Facchini: la giovane atleta Under 15 ha
terminato le selezioni per gli appuntamenti agonistici internazionali al primo posto nella classifica
femminile under 15, e al quarto posto assoluto
sempre tra gli Under 15. Si tratta di un doppio appuntamento, in programma a Hourtin, in Francia,
a partire dal 30 giugno.
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Registrato presso il Tribunale
di Trieste n. 692 - dd. 15.11.1986
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lettera B articolo 2 legge 23.12.96 n.
662 Filiale di Trieste
regate
Laser, in 4 a Mondiali ed Europei
TROFEO LISA ROCHELLI
regate
In tanti ricordando Lisa
Una sola prova, ma con il cuore, per Lisa. La nona edizione della regata organizzata dalla Svbg per ricordare Lisa Rochelli ha visto condizioni meteo dispettose,
ma hanno permesso di disputare una regata. L’evento, dedicato alle classi 420,
470, Laser e Snipe, ha visto come sempre tanta partecipazione, e oltre 150 velisti in mare. In classe 420 la vittoria è andata a Stefania Favretto con Francesca
Mocnik (Svbg) seguite da Simon Sivitz Kosuta con Jas Farneti (Yc Cupa) e da
Costanza Rodda e Nicole Grio (Yc Cupa). In classe 470 primo posto per Mattia
Pressich e Lorenzo Percic (Svbg), secondo per Alessio Spadoni con Max Aicardi
(Yc Cupa), terzo per Adriano Condello
ed Eric Aicardi (Stv). Grande partecipazione in classe Laser, dove tra i Radial ha conquistato la prima posizione
Federico Daniele (Santa Margherita),
seguito da Francesca Clapcich (Snpj)
e da Piero Fabbrio (Svoc). Sempre tra
i Laser, nel raggruppamento Standard,
primo posto per Roberto Ostuni (Svoc),
con Andrea Cosentino secondo (Santa
Margherita) e terzo per Fabio Polo (Lignano). Nel raggruppamento 4.7, primo
posto per Elisabetta Macchini (Cvdm),
secondo per Kristina Giraldi (Snpj) e
terzo per Tommaso Micol (Snpj). Tra gli
Snipe (21 scafi iscritti) prima posizione
per Francesca Cappello con Enrico Michel (Svoc), seconda per Marta Seculin
con Chiara Lamonarca (Svoc), terzo
posto per Alessandro Rodati e Barbara Bonini (Chioggia) e quarto posto per
Fabio e Daniela Rochelli, i genitori di
Lisa che si sono impegnati con grande
passione per rendere anche quest’anno l’evento speciale, un modo per regatare assieme e divertirsi, pensando a
Lisa con il sorriso.
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regate
Giornale di bordo - Anno XXIII - Numero 58 - Giugno 2006
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