ACCADEMIA - Lampione ibrido

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ACCADEMIA - Lampione ibrido
ACCADEMIA DEL RISPARMIO ENERGETICO
Divulgazione informale e semplice, specifica per tutti coloro che vogliono risparmiare ma desiderano chiarezza nel
mondo del risparmio energetico, degli incentivi, delle detrazioni fiscali, delle energie rinnovabili, degli impianti solari.
LAMPIONE IBRIDO
L’uovo di Colombo?
Scopo di questo articolo è quello di analizzare una scelta tecnica del tutto nuova,
cercando di scoprire i motivi che l’hanno generata e i vantaggi e gli svantaggi di questa
soluzione.
Cercheremo di capire se la nuova serie dei lampioni IBRIDI sia veramente
paragonabile all’ uovo di Colombo.
Il lampione IBRIDO è come l’Uovo di Colombo?
DENOMINAZIONE ACCADEMICA di “IBRIDO”
Termine normalmente utilizzato in genetica, migrato nel settore tecnico per indicare un
“macchinario” che racchiude o utilizza almeno due tecnologie di diverso tipo e origine.
PERCHE’ L’UOVO di COLOMBO?
Dal momento che l’articolo fa riferimento all’uovo di Colombo, mi è sembrato giusto innanzi
tutto “ripassare” il significato del modo di dire:
L'uovo di Colombo è un aneddoto popolare diffuso come modo di dire in diverse lingue per
designare una soluzione insospettatamente semplice a un problema apparentemente
impossibile.
L'origine è riconducibile a un aneddoto popolare, probabilmente falso, che ha per
protagonista il navigatore genovese Cristoforo Colombo.
Dopo il suo ritorno dall'America nel 1493, Colombo fu invitato a una cena in suo onore
dal cardinale Mendoza. Qui alcuni gentiluomini spagnoli cercarono di sminuire la sua impresa
dicendo che la scoperta del Nuovo Mondo non sarebbe stata poi così difficile e che chiunque
avrebbe potuto riuscirci se avesse avuto i suoi mezzi. Udito questo, Colombo si indignò, e
sfidò i nobili spagnoli in un'impresa altrettanto facile: far stare un uovo dritto sul tavolo.
Ognuno di loro fece numerosi tentativi, ma nessuno ci riuscì e rinunciarono all'impresa. Si
convinsero che si trattava di un problema insolubile e pregarono Colombo di dimostrare
come risolverlo, cosa che lui fece immediatamente: si limitò a praticare una lieve
ammaccatura all'estremità dell'uovo, picchiandolo leggermente contro lo spigolo del tavolo.
L'uovo rimase dritto. Quando gli astanti protestarono dicendo che lo stesso avrebbero potuto
fare anche loro, Colombo rispose: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo,
io invece l'ho fatto!».
LE ORIGINI DELL’IDEA E IL SUO SETTORE di UTILIZZO
Prima di entrare nello specifico del Lampione IBRIDO dobbiamo fare una breve introduzione
di quanto attualmente esiste e funziona anche senza l’Uovo di Colombo!
IL LAMPIONE CLASSICO
Diffuso in milioni di unità su tutto il territorio nazionale, utilizzato prevalentemente per
l’illuminazione pubblica delle strade, con potenze diverse in funzione delle normative che
regolano le caratteristiche di illuminazione delle strade.
Le normative hanno specifiche diverse secondo l’importanza o il tipo di traffico della strada
stessa.
Normalmente utilizzano lampade al sodio, da qui ne deriva la classica luce “gialla”.
Molti altri lampioni utilizzati dove le normative non richiedono potenze specifiche per la
circolazione stradale, utilizzano lampade al mercurio o agli ioduri metallici che emettono luce
bianca, decisamente più adatta a parchi, isole pedonali, piste ciclabili, giardini, etc. etc.
IL LAMPIONE A “RISPARMIO ENERGETICO”
Sistemi diversi di emissione della luce ad alta efficienza come i LED, hanno permesso la
realizzazione di LAMPIONI A LED a basso consumo energetico.
Possiamo così affermare che i nuovi sistemi di illuminazione a LED stanno scalzando
l’egemonia del “lampione classico”, nonostante il loro costo ancora un po’ elevato, il
risparmio in termini di energia consumata è o sembra tale, da giustificare la loro
sostituzione, questo ovviamente senza analizzare tutti i vantaggi che ne derivano in termini
ecologici.
NOTA
Questo articolo non ha lo scopo di analizzare le differenti soluzioni illuminotecniche, né
scenderà nei dettagli o discussioni che trattano i soliti argomenti es. meglio la luce bianca o
gialla, i led abbagliano, consumano di meno ma fanno meno luce, consumano meno e fanno
più luce… Sono argomenti già discussi e trattati quasi alla nausea, possiamo comunque
affermare che, ci piaccia o meno, i lampioni a LED consumano meno energia a parità di luce
emessa, questo ci permette di ottenere un effettivo RISPARMIO ENERGETICO.
Articolo tecnico a cura di Piero Pieracci – e-mail: [email protected]
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Il lampione IBRIDO è come l’Uovo di Colombo?
IL LAMPIONE “FOTOVOLTAICO”
E’ un lampione NON collegato alla rete elettrica, per illuminare durante le ore notturne
utilizza l’energia del sole, prodotta durante il giorno, da un pannello fotovoltaico e
accumulata in una batteria.
Possiamo affermare che con il sistema fotovoltaico il lampione non consuma energia ed è
assolutamente ecologico.
Il suo utilizzo principale è negli incroci secondari in aperta campagna normalmente non
serviti dalla rete elettrica, nei giardini privati o nei parchi, in tutte quelle “postazioni” dove è
necessaria o gradita una forma di illuminazione ma è difficile o molto costoso “portare” la
linea elettrica.
Quali sono i punti critici di un lampione fotovoltaico? Il principale è l’AUTONOMIA.
Per raggiungere risultati apprezzabili devo per forza di cosa montare una lampada di bassa
potenza, quindi è necessario scegliere sistemi di illuminazione ad alta efficienza come i LED,
devo poi dimensionare la batteria in funzione delle ore di accensione previste e
conseguentemente dimensionare anche il pannello fotovoltaico, poi devo calcolare tutte le
variabili atmosferiche, se piove tre giorni di fila riuscirò a caricare le batterie?
In definitiva devo pensare, dopo quante ore il mio lampione si spegnerà? Durante l’inverno
resterà acceso fino al mattino?
Risposta, di solito NO! Per ottenere risultati apprezzabili devo sovra dimensionare le batterie
e il pannello fotovoltaico, generando i soliti problemi di costo del sistema, dimensioni e pesi
elevati, sovente anche l’estetica non ne guadagna, con orribili cassonetti di lamiera porta
batterie montati sul palo, oppure quando le dimensioni delle batterie sono superiori vengono
incassate alla base del palo, prestandosi in maniera fantastica al furto facile!
Non ultimo il problema delle dimensioni del pannello fotovoltaico che generano l’effetto vela
in caso di vento, obbligando il costruttore a dimensionare opportunamente la struttura di
sostegno.
La soluzione alternativa è montare sistemi di illuminazione di bassissima potenza, quindi
illuminare molto poco l’area interessata, oppure illuminare bene l’area interessata per tutto il
tempo possibile, poi il lampione si spegnerà!
ANALISI DEI SISTEMI di ILLUMINAZIONE
Il LAMPIONE CLASSICO, dominatore ancora incontrastato dell’illuminazione in spazi aperti ha
un consumo elevato di energia.
Il LAMPIONE A LED, è probabilmente l’evoluzione ecologica del lampione classico, permette
risparmi energetici che possono arrivare al 50%.
Il LAMPIONE FOTOVOLTAICO in effetti non consuma energia è ecologico al cento per cento…
ma non da garanzie sull’effettivo funzionamento per il tempo necessario.
POSSIBILI SOLUZIONI
Investire poco e rassegnarsi ad un consumo elevato di energia, per sempre.
Investire in sistemi a LED e consumare la metà dell’energia a parità di illuminazione.
Installare un lampione fotovoltaico, non consumare energia e avere la luce per un periodo di
tempo forse insufficiente…
OPPURE
Prendere in esame le caratteristiche di un lampione IBRIDO (l’uovo di Colombo)
IL LAMPIONE “IBRIDO”
Analizziamo le sue principali caratteristiche tecniche:
Innanzi tutto ha un sistema di illuminazione con tecnologia a LED per avere alta efficienza e
bassi consumi. Le potenze disponibili sono variabili secondo le esigenze di illuminazione e in
funzione dell’utilizzo del lampione.
L’elettronica interna con sensore incorporato, provvede all’accensione ed allo spegnimento
automatico in funzione della luce del sole.
Articolo tecnico a cura di Piero Pieracci – e-mail: [email protected]
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Il lampione IBRIDO è come l’Uovo di Colombo?
E’ collegato alla rete elettrica in maniera che possa funzionare sempre perfettamente
durante l’orario previsto di accensione.
Ha un pannello fotovoltaico di ultima generazione per sfruttare l’energia del sole. E’ un
prodotto specifico, FLESSIBILE e TRASPARENTE. Viene montato inclinato e curvato per
ottimizzare l’esposizione al sole, l’effetto trasparenza permette un ‘estetica non invasiva.
Ha una batteria agli ioni di litio ad altissima capacità e ingombri minimi, per
immagazzinare l’energia prodotta dal pannello. NON necessita di cassoni in lamiera
ingombranti e anti estetici.
E’ un prodotto pensato e realizzato in Italia, secondo tutte le normative vigenti in termini di
qualità e sicurezza… ma soprattutto è esteticamente molto gradevole. Non necessariamente
la tecnologia a risparmio energetico deve deturpare il proprio giardino.
FUNZIONAMENTO DEL LAMPIONE “IBRIDO”
Il lampione IBRIDO grazie ad una elettronica di gestione sofisticata, permette molte variabili
di funzionamento e livelli diversi di risparmio energetico.
MODALITA’ STANDARD
Utilizza l’energia immagazzinata nella batteria per l’accensione, mantiene l’illuminazione a
consumo “zero” fino ad esaurimento della batteria… poi passa in automatico ad utilizzare
l’energia dalla rete elettrica.
I vantaggi dell’utilizzo della modalità standard sono:
Avere sempre un livello di illuminazione costante per tutto il tempo che serve
Avere un elevato risparmio energetico perché oltre all’utilizzo dei LED ad alta efficienza che
dimezzano il consumo, può sfruttare l’energia del sole per un ulteriore abbattimento dei
consumi energetici, potremmo ipotizzare un ulteriore 50%.
Possiamo affermare che durante il periodo invernale sfrutteremo di più l’energia della rete,
poi man mano arriveremo ad un funzionamento totalmente “solare” in estate… sempre
mantenendo il lampione acceso all’intensità luminosa che serve per tutto il tempo che serve!
MODALITA’ ECO + SICUREZZA
Si tratta del solito lampione IBRIDO con le seguenti specifiche di funzionamento:
Si accende al calare della sera, come sempre, però con potenza notevolmente ridotta, quindi
bassissimo consumo (modalità ECO), svolge la funzione di “Punto Luce” perfettamente
visibile “spezzando” il buio (se mi concedete il termine).
Il tutto gestito da un sensore di presenza che fa accendere la luce, alla massima potenza,
ogni volta che rileva un movimento in prossimità del lampione… dopo tornerà a funzionare in
modalità ECO.
Quindi il nostro lampione sarà sempre un piacevole riferimento luminoso con un consumo
energetico estremamente ridotto, sfruttando al meglio l’energia accumulata nella batteria,
aumentando però la luce, solo quando effettivamente serve!
Comodo vero? Il massimo del servizio con il massimo del risparmio. Volete anche sapere
quanto sarà il consumo? Non si può stabilire, dipende dalla “frequentazione” del giardino o
della via pedonale!
IL RISPARMIO ENERGETICO
Un lampione IBRIDO, in modalità STANDARD, permette risparmi di energia dell’ordine del
75% rispetto ai tradizionali sistemi di illuminazione. E’ progettato per applicazioni semplici,
quelle più comuni, non ha la pretesa di essere omologato per uno svincolo autostradale, ma
è perfetto per essere montato anche nel giardino della propria abitazione oltre che nelle
strade secondarie di qualsiasi paese!
Un esempio? Il modello con 60 Watt di potenza può sostituire un lampione con lampada al
mercurio da 150 Watt, fare la stessa luce e consumare oltre il 75% in meno di energia!
THAT’S ALL FOLKS! Per ora
Articolo tecnico a cura di Piero Pieracci – e-mail: [email protected]
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