Sintesi 4.02:Layout 1 - Ufficio di Piano CASERTA
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Sintesi 4.02:Layout 1 09/03/15 09.26 Pagina 1 cepartecipazione in città MERCOLEDI 04.02.2015 ORE 16,30 Il preliminare del nuovo Piano urbanistico LA CITTÀ ORIZZONTALE Le problematiche emergenti dal nucleo centrale e periferie Teatro Izzo Chiesa di Lourdes - Via Kennedy, 48 saluti dott. Pio Del Gaudio Sindaco di Caserta arch. Giuseppe Greco Assessore all’Urbanistica di Caserta Strumenti e modalità della partecipazione ing. Fortunato Cesaroni Responsabile Ufficio di Piano Il Preliminare di Piano e il Rapporto Ambientale. Problematiche emergenti dal nucleo centrale e periferie prof. arch. Massimo Pica Ciamarra progettista Puc arch. Patrizia Bottaro progettista Puc prof. ing. Roberto Gerundo redattore Vas Ascolto - interventi dei partecipanti Valutazioni di sintesi Per il nuovo Piano Urbanistico Comunale di Caserta abbiamo bisogno anche delle tue idee Sintesi 4.02:Layout 1 09/03/15 09.26 Pagina 2 cepartecipazione in città Il secondo incontro di presentazione e condivisione del documento del Preliminare di Piano Urbanistico comunale ha posto l’attenzione sulla “città orizzontale”, quella porzione centrale di territorio caratterizzata dal centro abitato, dalle periferie e frazioni pianeggianti. Obiettivo principale, sotteso tra l’altro nell’intero programma partecipato messo in campo, é avvalersi del contributo di ciascuno, attraverso idee e suggerimenti per giungere ad una maggiore definizione dei contenuti del nuovo piano, con l’intento di elaborare un’idea di città espressione delle aspettative di tutte le categorie di cittadini. L’incontro, che ha visto la partecipazione di circa cinquanta soggetti (semplici cittadini, associazioni, tecnici locali, ecc.) ha evidenziato sin da subito una chiara sintonia di accenti su quelle che la comunità casertana intervenuta reputa tematiche fondamentali nel nuovo disegno di città: la dimensione ambientale, la dimensione sociale e aggregativa, che si è concretizzata nella ripetuta esigenza di spazi pubblici, aree verdi e attrezzature, e l’imponente patrimonio storico-monumentale che caratterizza l’identità urbana. Dopo l’apertura dei lavori da parte del Sindaco e dall’assessore all’Urbanistica, c’è stata una sintetica disamina delle modalità partecipative attivate, relazionata dal responsabile dell’Ufficio di Piano, cui ha fatto seguito una prima fase introduttiva dell’incontro che ha visto impegnati i progettisti del Puc e della Vas in un esame delle strategie e dei contenuti presenti in ciascun elaborato consegnato. A ciò, è seguito l’ascolto attento del territorio dando spazio ai presenti cittadini. Viva in tutti gli interventi una riflessione sulla barriera fisica rappresentata dalla linea ferroviaria che caratterizza, praticamente isolandola, la porzione di territorio a sud. Un piano visto come una vera e propria “agopuntura urbana”, con la previsione di differenziati e mirati interventi su piccole parti, le più critiche, del territorio comunale. Questa l’idea suggerita dal sig. Vito Amendolara, Presidente dell’ Osservatorio regionale della Dieta Mediterranea. Per la ferrovia, lo stesso suggerisce un’azione risolutiva ed attenta rivolta ai diversi passaggi a livello presenti, con l’obiettivo di rimettere a sistema intere parti di città, da legare con la funzionalizzazione e definizione degli spazi vuoti e degradati, occasione tra l’altro questi ultimi di miglioramento ambientale e mitigazione dell’inquinamento dell’aria. Una più alta qualità della vita che per il sig. Amendolara si traduce inevitabilmente in azioni prioritarie di igiene urbana, di deindustrializzazione e bonifica delle aree abbandonate e, più in generale, di legalità implementata in maniera diffusa in tutto il territorio comunale. Una diretta richiesta di operatività e concretezza del piano, invece, a seguire, nell’intervento dell’architetto Alessia Fratta, che richiama l’attenzione ad una necessaria valutazione della fattibilità della strategia prevista in merito alla dismissione della linea ferrata, suggerendo una eventuale e positiva azione congiunta con soggetti privati. L’architetto chiede altresì di specificare sia le modalità di attuazione previste, quale ad esempio la perequazione urbanistica, sia l’approccio di densificazione di alcune parti del territorio. Attenzione, dunque, alla qualità del progetto urbano che l’arch. Fratta vede perseguibile anche immaginando una regolamentazione delle sezioni stradali, così come una eventuale cubatura degli spazi comuni, o anche, non ultima, una valorizzazione dei contenitori limitrofi al grande patrimonio storico della città (Palazzo Reale, Belvedere di San Leucio, ecc.) Sintesi 4.02:Layout 1 09/03/15 09.26 Pagina 3 cepartecipazione in città La preoccupazione per la complessa articolazione dei sottopassi e della cesura rappresentata dalla linea ferrata, è presente anche nell’intervento del sig. Tebaldo Pastore, che chiede una viva attenzione ai pedoni e dunque una sistemazione ed una migliore gestione della vivibilità, carrabile e pedonale, soprattutto in località Acquaviva. Espressione di una cittadinanza proattiva e di concreti contributi a costo zero (introduzione del Piedibus) per il miglioramento della vita della comunità locale, è l’intervento di Virginia Crovella, rappresentante del Comitato Città Viva. La stessa evidenzia la necessità di interventi di messa in sicurezza delle scuole presenti sul territorio e dei percorsi pedonali che le circondano; chiede, ancora, una valorizzazione ed implementazione di spazi ad uso pubblico aggregativi, che sono già presenti e individuati in maniera spontanea dai cittadini con i loro modi e tempi di uso del territorio e che rappresentano, assieme a spazi dimensionalmente più imponenti (il Macrico, ad esempio), una grande risorsa per la città. Attenzione al vecchio tracciato dell’acquedotto carolino che attraversa il nucleo abitato e richiesta di recepirlo all’intero del documento di piano: questo il contributo dell’architetto Ventrella, che suggerisce anche modalità di riuso e riutilizzo dell’antico sistema delle acque per gli odierni usi agricoli. A chiudere la fase di ascolto, prima di una riflessione di sintesi da parte dell’ Ass. Greco, l’intervento dell’avvocato Michele Alois che attenziona la necessità di una progettazione di area vasta, immaginando Caserta nel più grande circuito dei comuni viciniori ed avendo quale quadro di riferimento la programmazione provinciale specificata e dettagliata nel sovraordinato strumento di coordinamento provinciale (Ptcp). La sintesi è stata elaborata sulla base di file audio registrati e contributi pervenuti. È possibile contattare l'Ufficio di Piano qualora si ritenessero utili precisazioni e/o integrazioni al testo.