Sintesi 4.02:Layout 1 - Ufficio di Piano CASERTA

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cepartecipazione in città
MERCOLEDI
04.02.2015
ORE 16,30
Il preliminare del nuovo Piano urbanistico
LA CITTÀ ORIZZONTALE
Le problematiche emergenti dal nucleo centrale e periferie
Teatro Izzo
Chiesa di Lourdes - Via Kennedy, 48
saluti
dott. Pio Del Gaudio
Sindaco di Caserta
arch. Giuseppe Greco
Assessore all’Urbanistica di Caserta
Strumenti e modalità della partecipazione
ing. Fortunato Cesaroni
Responsabile Ufficio di Piano
Il Preliminare di Piano e il Rapporto Ambientale.
Problematiche emergenti dal nucleo centrale e periferie
prof. arch. Massimo Pica Ciamarra
progettista Puc
arch. Patrizia Bottaro
progettista Puc
prof. ing. Roberto Gerundo
redattore Vas
Ascolto - interventi dei partecipanti
Valutazioni di sintesi
Per il nuovo Piano Urbanistico Comunale di Caserta abbiamo bisogno anche delle tue idee
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cepartecipazione in città
Il secondo incontro di presentazione e condivisione
del documento del Preliminare di Piano Urbanistico
comunale ha posto l’attenzione sulla “città orizzontale”, quella porzione centrale di territorio caratterizzata dal centro abitato, dalle periferie e frazioni
pianeggianti.
Obiettivo principale, sotteso tra l’altro nell’intero programma partecipato messo in campo, é avvalersi del
contributo di ciascuno, attraverso idee e suggerimenti per giungere ad una maggiore definizione dei
contenuti del nuovo piano, con l’intento di elaborare
un’idea di città espressione delle aspettative di tutte
le categorie di cittadini.
L’incontro, che ha visto la partecipazione di circa cinquanta soggetti (semplici cittadini, associazioni, tecnici locali, ecc.) ha evidenziato sin da subito una
chiara sintonia di accenti su quelle che la comunità
casertana intervenuta reputa tematiche fondamentali nel nuovo disegno di città: la dimensione ambientale, la dimensione sociale e aggregativa, che si è
concretizzata nella ripetuta esigenza di spazi pubblici, aree verdi e attrezzature, e l’imponente patrimonio storico-monumentale che caratterizza l’identità
urbana.
Dopo l’apertura dei lavori da parte del Sindaco e
dall’assessore all’Urbanistica, c’è stata una sintetica
disamina delle modalità partecipative attivate, relazionata dal responsabile dell’Ufficio di Piano, cui ha
fatto seguito una prima fase introduttiva dell’incontro
che ha visto impegnati i progettisti del Puc e della
Vas in un esame delle strategie e dei contenuti presenti in ciascun elaborato consegnato.
A ciò, è seguito l’ascolto attento del territorio dando
spazio ai presenti cittadini. Viva in tutti gli interventi
una riflessione sulla barriera fisica rappresentata
dalla linea ferroviaria che caratterizza, praticamente
isolandola, la porzione di territorio a sud.
Un piano visto come una vera e propria “agopuntura
urbana”, con la previsione di differenziati e mirati interventi su piccole parti, le più critiche, del territorio
comunale. Questa l’idea suggerita dal sig. Vito
Amendolara, Presidente dell’ Osservatorio regionale della Dieta Mediterranea. Per la ferrovia, lo
stesso suggerisce un’azione risolutiva ed attenta rivolta ai diversi passaggi a livello presenti, con l’obiettivo di rimettere a sistema intere parti di città, da
legare con la funzionalizzazione e definizione degli
spazi vuoti e degradati, occasione tra l’altro questi ultimi di miglioramento ambientale e mitigazione dell’inquinamento dell’aria. Una più alta qualità della vita
che per il sig. Amendolara si traduce inevitabilmente
in azioni prioritarie di igiene urbana, di deindustrializzazione e bonifica delle aree abbandonate e, più in
generale, di legalità implementata in maniera diffusa
in tutto il territorio comunale.
Una diretta richiesta di operatività e concretezza del
piano, invece, a seguire, nell’intervento dell’architetto Alessia Fratta, che richiama l’attenzione ad
una necessaria valutazione della fattibilità della strategia prevista in merito alla dismissione della linea
ferrata, suggerendo una eventuale e positiva azione
congiunta con soggetti privati. L’architetto chiede altresì di specificare sia le modalità di attuazione previste, quale ad esempio la perequazione urbanistica,
sia l’approccio di densificazione di alcune parti del
territorio. Attenzione, dunque, alla qualità del progetto urbano che l’arch. Fratta vede perseguibile
anche immaginando una regolamentazione delle sezioni stradali, così come una eventuale cubatura degli
spazi comuni, o anche, non ultima, una valorizzazione dei contenitori limitrofi al grande patrimonio
storico della città (Palazzo Reale, Belvedere di San
Leucio, ecc.)
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cepartecipazione in città
La preoccupazione per la complessa articolazione
dei sottopassi e della cesura rappresentata dalla
linea ferrata, è presente anche nell’intervento del sig.
Tebaldo Pastore, che chiede una viva attenzione ai
pedoni e dunque una sistemazione ed una migliore
gestione della vivibilità, carrabile e pedonale, soprattutto in località Acquaviva.
Espressione di una cittadinanza proattiva e di concreti contributi a costo zero (introduzione del Piedibus) per il miglioramento della vita della comunità
locale, è l’intervento di Virginia Crovella, rappresentante del Comitato Città Viva. La stessa evidenzia
la necessità di interventi di messa in sicurezza delle
scuole presenti sul territorio e dei percorsi pedonali
che le circondano; chiede, ancora, una valorizzazione
ed implementazione di spazi ad uso pubblico aggregativi, che sono già presenti e individuati in maniera
spontanea dai cittadini con i loro modi e tempi di uso
del territorio e che rappresentano, assieme a spazi
dimensionalmente più imponenti (il Macrico, ad
esempio), una grande risorsa per la città.
Attenzione al vecchio tracciato dell’acquedotto carolino che attraversa il nucleo abitato e richiesta di recepirlo all’intero del documento di piano: questo il
contributo dell’architetto Ventrella, che suggerisce
anche modalità di riuso e riutilizzo dell’antico sistema delle acque per gli odierni usi agricoli.
A chiudere la fase di ascolto, prima di una riflessione
di sintesi da parte dell’ Ass. Greco, l’intervento dell’avvocato Michele Alois che attenziona la necessità di una progettazione di area vasta, immaginando
Caserta nel più grande circuito dei comuni viciniori
ed avendo quale quadro di riferimento la programmazione provinciale specificata e dettagliata nel sovraordinato strumento di coordinamento provinciale
(Ptcp).
La sintesi è stata elaborata sulla base di file audio registrati e contributi pervenuti.
È possibile contattare l'Ufficio di Piano qualora si ritenessero utili precisazioni e/o integrazioni al testo.