Maria Corte, dirigente scolastico IC Ajello, Mazara

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Maria Corte, dirigente scolastico IC Ajello, Mazara
Maria Corte, dirigente scolastico I.C. Ajello, Mazara del Vallo,
Insegnare in una scuola multilingue
Il 1° Circolo di Mazara del Vallo ha promosso dal 1996 un’esperienza di studio e di ricerca
nell’ambito dell’educazione interculturale per la reale integrazione degli alunni stranieri di origine
tunisina. L’esperienza dell’incontro di realtà culturali diverse si vive quotidianamente nella città di
Mazara per la consistente presenza di immigrati tunisini che costituiscono una risorsa economica
notevole per il territorio. La presenza di molte famiglie tunisine con bambini ha determinato
l’apertura nel 1981 di una Scuola Tunisina istituita dal Ministère de l’Education della Repubblica
Tunisina. L’esistenza di istituzioni educative, quella tunisina e quelle italiane, ubicate nel medesimo
territorio ma, giuridicamente e pedagogicamente separate, è espressione, nel terzo millennio, di una
mentalità che privilegia l’identità culturale e non considera i fenomeni migratori e i conseguenti
processi di integrazione.
Il progetto inserito nel POF del 1° Circolo Didattico quale progetto “speciale” persegue la finalità
della formazione del cittadino del mondo e continua a dare a questa istituzione la determinazione di
“luogo dell’incontro”. L’approdo al progetto scaturisce da una dinamica e significativa lettura dei
“nuovi” bisogni e delle “nuove” richieste formative emergenti.
Il Progetto poggia le basi sul confronto, sullo scambio e sulla relazione reciproca tra culture diverse
che condividono i principi dell’educazione e della convivenza civile e democratica e della parità e
del rispetto di tutte le persone. Esso, in pratica, intende superare i modelli di scuola esistenti nel
territorio: una scuola, quella tunisina, che non garantisce nel nostro paese lo studio della lingua
italiana agli alunni tunisini e una scuola italiana che non prevede per gli stessi lo studio della lingua
e della cultura del paese d’origine. Il progetto offre l’opportunità formativa garantendo un curricolo
articolato con lo studio della lingua italiana come L2, della lingua araba e della lingua inglese.
È questo il carattere innovativo del progetto che superando il processo d’inserimento e di
accoglienza promuove l’integrazione reale.
Altra peculiarità di grande rilievo è quella di far vivere a tutti gli alunni la normale quotidianità.
Le aree disciplinari vengono sviluppate e prodotte in un piano didattico organico e interdisciplinare
e la scelta delle attività e dei contenuti ha un’ottica interculturale.
È importante individuare e applicare modalità di semplificazione dei contenuti e di facilitazione
linguistica e ricercare prima le analogie nelle situazioni ed evidenziare le differenze in modo
positivo. L’attività didattica va programmata in unità didattiche di apprendimento per gruppi di
alunni della stessa classe o di classi diverse. Si adotta una specifica metodologia didattica
interculturale didattica e metodologia vanno costantemente inserite in un processo di formazione
continua per il personale della scuola.
L’atteggiamento da tenere in essere e testimoniare è di disponibilità autentica da parte degli
insegnanti, dei genitori e del personale scolastico.
L’esperienza condotta ha fatto rilevare l’indispensabilità della mediazione culturale soprattutto nella
prima classe. La memoria di questa esperienza scolastica è ricca di esperienze, di incontri, di
relazioni, di attività altamente qualificative.