Guida Rist 2008 pag singole
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Guida Rist 2008 pag singole
Il torrente Cosia e la sua valle… Como. Per i comaschi, però è quasi sconosciuto, o comunque non è di certo l’immagine di una bellezza della natura. Le profonde trasformazioni che hanno coinvolto il territorio, e in particolare le aree urbane, hanno portato alla regimazione del suo corso e ad un suo utilizzo come recapito di scarichi civili e industriali. Ma basta allontanarsi, anche di poco, dal centro urbano, verso la periferia orientale, per avere una sorpresa inaspettata. Sembra di entrare in un mondo diverso, dove si possono ancora respirare atmosfere “di una volta”, inconsuete per una periferia urbana. Ed è per questo motivo che i Comuni e le Circoscrizioni, la Comunità Montana Triangolo Lariano, la Provincia di Como, Associazioni ed Istituti scolastici del territorio stanno promuovendo diverse iniziative finalizzate allo studio, alla tutela ed al rilancio dell’intera valle, nell’ottica della creazione di un Parco Locale di Interesse Sovracomunale. Il torrente Cosia nasce da numerose sorgenti situate alle pendici meridionali del monte Bolettone, e si getta nel lago di Como. Dal punto di vista geologico, la sua valle è scavata entro formazioni rocciose sedimentarie di origine marina risalenti al Giurassico, in alcune delle quali – come il Rosso Ammonitico – si possono rinvenire fossili di antichi molluschi marini. In tempi geologici più recenti, durante l’era Quaternaria, la zona è stata modellata dall’azione dei ghiacciai e soprattutto dello stesso Cosia, che ha inciso e plasmato la valle in cui scorre. In particolare, nell’area sottostante il paese di Tavernerio, il torrente ha scavato forre profonde fino a 20 metri, imponenti e scenografiche; sulle ripide scarpate è ancora possibile leggere le tracce lasciate dal corso d’acqua, che in epoche passate scorreva a quote più elevate dell’attuale. Un’altra forma di erosione visibile lungo il corso del Cosia è quella delle “marmitte dei giganti”, chiamate localmente “bottini”, ovvero cavità profonde e levigate, dovute all’erosione meccanica esercitata sulle rocce calcaree del letto del torrente dal moto rotatorio vorticoso di sabbie e ghiaie trasportate dalla corrente. Nella valle del Cosia, nonostante una crescente pressione antropica soprattutto Comunità Montana Triangolo Lariano Servizio di Vigilanza Ecologica Volontaria ...dove il tempo si è fermato Canzo 2008 IL TORRENTE COSIA E LA SUA VALLE... I l Cosia è il torrente della città di e-mail: [email protected] - sito: http://www.ortofloricola.it UN TRIANGOLO AZZURRO n. 2 - 2008 nella sua parte terminale, sono ancora presenti diversi ambienti naturali ancora ben conservati, tipici delle pendici meridionali del Triangolo Lariano. Il mosaico verde va dai boschi termofili a Roverella (Quercus pubescens), Carpino nero (Ostrya carpinifolia) ed Orniello (Fraxinus ornus), aperti e luminosi, caratteristici delle stazioni ben esposte a sud; ai boschi freschi e ombrosi a Carpino bianco (Carpinus betulus) e Frassino maggiore (Fraxinus excelsior), accompagnati dal Tiglio (Tilia platyphyllos) e dall’Acero di monte (Acer pseudoplatanus); alle formazioni a Castagno (Castanea sativa) o a Pino silvestre (Pinus sylvester), favorite dall’uomo; alle ombrose faggete dominate dal Faggio (Fagus sylvatica), caratteristiche delle quote superiori agli 800 metri. Ad altitudini ancora maggiori troviamo invece ampie praterie, ricavate nei secoli dall’uomo per assicurare fieno al bestiame e ravvivate da colorate fioriture di Narcisi (Narcissus poeticus, N. radiiflorus), Campanule (Campanula sp), Gigli selvatici (Lilium croceum, Lilium martagon); con l’abbandono dell’attività pastorale questi spazi tendono ad essere gradualmente riconquistati da boscaglie pioniere di Betulle (Betula pendula) e Nocciolo (Corylus avellana), preludio ad un prossimo ritorno della faggeta. Lungo il corso del torrente è ancora possibile leggere la storia di un rapporto tra uomo e natura che per secoli si è mantenuto equilibrato e discreto: i terrazzamenti, i campi coltivati, i filari di gelsi, le cascine, i nuclei rurali ancora ben conservati come quello di Campora, l’antico mulino Beretta a Navedano, accanto ai ricordi legati ad Alessandro Volta (la tomba, la residenza estiva a Campora), alle splendide residenze nobiliari di Albese con Cassano con i lussureggianti parchi (Villa OdescalchiGreppi, attualmente Villa Santa Chiara, Villa Bassi Roncaldier - ora Villa S. Benedetto, Villa Ida Parravicini di Persia), alle testimonianze della fede come il piccolo gioiello romanico di S. Pietro a Cassano o la Chiesetta di S. Fereolo a Tavernerio, segno di un culto antico e molto radicato sul territorio. Domenica 16 novembre proponiamo questo itinerario, suggestivo in versione autunnale, in compagnia del dott. Pietro Testori che ne illustrerà la vegetazione. Ritrovo ore 14 a Camnago Volta all’inizio della passeggiata. * Come arrivare Il punto più occidentale di accesso alla Valle del Cosia è da piazza Martignoni di Camnago Volta. Da qui inizia un piacevole percorso pedonale e ciclistico a pendenza lieve e costante fino all’abitato di Solzago, che ripercorre un tratto della vecchia linea del tram tra Como e Lecco. Su questo sentiero, nel 2002 è stato inaugurato il nuovo “Ponte dei Bottini” (per sostituire quello precedente, crollato nel 1955) grazie ad un Accordo di Programma tra i Comuni di Como e Tavernerio e l’Associazione “La Città Possibile”, con l’intervento di alcuni sponsor privati. La vista che oggi si può nuovamente godere dalla passerella è di notevole suggestione, essendo collocata su un profondo orrido scavato dal Cosia in corrispondenza della “Cascata dei Bottini” * Escursioni nella zona Nella Valle del Cosia è presente una estesa rete sentieristica. Oltre al già citato percorso della vecchia linea del tram, possiamo ricordare Il Sentiero della Valle del Cosia, da Camnago Volta, nei pressi della chiesetta di Ravanera, costeggia il torrente sulla destra idrografica e termina a Tavernerio, permettendo di ammirare importanti rilevanze naturalistiche. I percorsi di collegamento tra i tre nuclei di Tavernerio e i monti soprastanti, utilizzati in passato per il trasporto del fieno e della legna: il Sentiero della Valle di Tavernerio si sviluppa dalla chiesa di S. Martino di Tavernerio (450 m) fino ad arrivare alla cima del Monte Boletto (1238 m; 1,45 ore); il Sentiero della Valle Piattellina collega l’abitato di Solzago (località Gilasca, 580 m) con la zona montana, intersecandosi con il sentiero risalente da Tavernerio a quota 900 m e il Sentiero della Valle di Ponzate, con partenza dall’abitato di Ponzate (530 m), suddiviso in numerosissime diramazioni secondarie. Numerosi sentieri partono da Albese con Cassano, località Grotta del Cepp (raggiungibile dalla Baita degli Alpini, ex serbatoio dell’acquedotto Crespi) e costeggiano il Cosia nella Valle di Albese. Il percorso che da Albavilla entra nell’alta Valle del Cosia coincide per un tratto con la strada asfaltata per l’Alpe del Viceré, poi se ne discosta (piccolo slargo sulla destra) e si dirama in due sentieri, uno dei quali sale direttamente alla Baita Patrizi (943 m; ore 1) e quindi all’Alpe del Viceré (903 m; ore 0,30; 1,35), mentre l’altro, costeggiando il corso del torrente, passa da Fontana Massera, dalla diga Leana (invaso naturale chiuso negli anni ’50 dello scorso secolo da una diga in calcestruzzo) e, con una deviazione sulla destra, arriva ugualmente all’Alpe del Viceré (903 m; ore 1,15). la pianta del mese I L G E L S O Era considerato da Plinio “Albero Sapientissimo”, perché è l’ultimo a sbocciare e il primo a maturare i frutti, evitando così i dannosi effetti del freddo intempestivo. ✿ Famiglia: Moracee ✿ Genere: Morus G ELSO BIANCO (Morus Alba L.) ✿ Origine: Asia centrale ed orientale ✿ Aspetto: altezza fino a 15 m ✿ Chioma: densa ✿ Foglie: verde scuro, lucide sopra, più chiare sotto ✿ Fiori: unisessuali (pianta monoica) raramente bisessuali ✿ Disposizione: i fiori maschili sono disposti in spighe cilindriche peduncolate quelli femminili in glomeruli ovoidali e nascono in aprile ✿ Frutti: carnosi color bianco giallastro sapore dolciastro – acidulo ✿ Maturazione: giugno-luglio ✿ Uso: un tempo i frutti venivano usati come lassativi e in alcune regioni asiatiche, ridotti in farina come edulcoranti o come bevanda alcolica ottenuta per fermentazione. Il legno può essere utilizzato per attrezzi o piccoli lavori di intarsi Importato in Europa con il baco da seta ghiotto delle sue foglie, è andato scomparendo con l’affermarsi delle fibre sintetiche. * Da visitare nei dintorni… Museo Etnografico e dell’acqua L’acqua, l’uomo e il suo territorio: un affascinante percorso tra i secoli, guidato dal sottile filo conduttore del prezioso elemento. Questo è il Museo Etnografico e dell’acqua “Lavandée” di Albese con Cassano, realizzato dall’Amministrazione Comunale presso un antico lavatoio nel centro storico del paese, risalente al 1822. All’interno è stata ricostruita un’antica vasca con i piani di lavaggio in sasso di Moltrasio. Il Museo conserva una serie di oggetti di provenienza locale legati ai diversi usi dell’acqua, a partire da quello domestico, mediante i contenitori e gli strumenti propri della pratica del bucato, dell’igiene, dell’alimentazione, del riscaldamento. Non mancano però gli oggetti per il trasporto dell’acqua per esigenze agricole e i sistemi di prelievo dai pozzi, sia manuali che con pompe idrauliche. Ma la testimonianza più significativa è una macchina dei pompieri risalente al 1872, una delle più antiche della zona, da sempre custodita proprio presso l’antico lavatoio e impiegata fino agli anni ’50 del secolo scorso, in dotazione alla squadra di volontari del paese. Alle pareti del Museo sono appesi interessanti pannelli illustrativi degli aspetti naturalistici e storici dell’acqua nel territorio. L’ingresso è libero, con visite guidate su prenotazione per singoli e scolaresche. Silvia Fasana G E L SO N E RO (Morus nig r a L .) (dal greco ‘moron’, da cui l’italiano ‘mora’) ✿ Origine: Asia Minore e Iran. ✿ Foglie: simili al precedente ma più grandi e con la pagina inferiore ricoperta da una leggera peluria. ✿ Frutti: nero violacei molto saporiti. ✿ Uso: Il frutto è apprezzato per marmellate, gelatine, sorbetti, dolci, grappe, macedonia di piccoli frutti, come aromatizzante e colorante naturale. Ha funzioni espettoranti, depurative lassative, depurative, rinfrescanti e toniche. La polpa è usata in cosmesi con funzione lenitiva e il succo con funzione idratante. ✿ Curiosità: La pianta emette un lattice che viene secreto come difesa di ferite o lesioni per evitare la penetrazione di parassiti nel loro organismo. Appunti Per agevolare le comunicazioni interne, invitiamo i soci che ne siano in possesso, a inviare gentilmente l’indirizzo e -mail a: [email protected] CONSIGLIO DIRETTIVO. Il 3 marzo scorso si è svolta l’assemblea annuale con il rinnovo delle cariche sociali. Pertanto, a votazioni concluse il Consiglio direttivo per il prossimo triennio risulta così composto: Presidente: Emilio Trabella -Vicepresidente: Luisella Radice Monti - Consiglieri: Giancarlo Carcano, Pietro Clerici, Beatrice Consonni, Sofia Saibene Visconti, Pietro Testori - Segretaria: Luisella Radice Monti - Tesoriere: Mario Molteni. Quota associativa 2009 € 25 socio ordinario; € 5.00 familiare MOSTRA ORTENSIE. Nell’ambito della manifestazione ‘Dilagano i fiori’ a inizio giugno la nostra associazione è stata invitata a collaborare con l’ Amministrazione Comunale di Cernobbio per l’allestimento di una apprezzata mostra sulle Ortensie. Una settantina di varietà gentilmente messe a disposizione da Beatrice Consonni, artisticamente disposte intorno alla fontana della ‘Riva’ hanno riscosso l’interesse e la sorpresa di molti visitatori. In quel contesto è stata effettuata anche una visita guidata da Emilio Trabella a Villa Erba .Purtroppo non è stato possibile inserire le notizie nel programma annuale,perché l’accordo è avvenuto in tempi successivi alla pubblicazione dello stesso. PITTURA BOTANICA. Anche quest’anno nella splendida cornice dell’Orto botanico di Lucca e di Murabilia, il team di pittura botanica, con l’esperta guida di Silvana Rava ha riscosso il plauso e il riconoscimento dei visitatori e della qualificata giuria con la mostra ‘Flora Comensis’. Complimenti e un ringraziamento da tutti i soci per l’impegno e l’indiscussa capacità artistica felicemente coniugata con una tecnica impegnativa. IL BATTELLO DEI GIARDINI. Il lago di Como con i suoi paesaggi filtrati dal pallido sole che faceva capolino di tanto in tanto nell’atmosfera un po’ autunnale, ha saputo suscitare ancora una volta sensazioni ed emozioni, grazie anche ai puntuali ed esaurienti interventi di Emilio Trabella, instancabile cantore dei segreti dei giardini, interrotto da brevi ma suggestivi stacchi musicali in prossimità di alcune ville: doveroso omaggio ai musicisti che vi hanno soggiornato. Dopo l’apprezzato menù a bordo, simpaticamente vivacizzato dalle note di un simpatico trio (Giulia, Camilla e Chiara), la motonave Manzoni si è diretta a Bellagio per la visita a Villa Melzi. Il rientro a Como lungo la sponda orientale ha degnamente suggellato la giornata dedicata alle ‘nozze d’argento’ dell’associazione con la natura! PIATTINI. Purtroppo da quest’anno la nostra signora Gabriella, da 15 anni incomparabile autrice dei piattini Natalizi è impossibilitata ad esaudire la nostra richiesta per i molti impegni. Con dispiacere prendiamo atto della sua decisione e La ringraziamo di cuore per i bellissimi esemplari che custodiremo con particolare affezione. Se qualcuno fosse interessato tuttavia potremmo risentirla per pochi esemplari, superato il periodo natalizio. ABBONDINO D’ORO. In occasione dei 25 anni di attività dell’associazione abbiamo ritenuto di proporre la candidatura delll’associazione per l’Abbondino d’oro, un’onorificenza che la città di Como conferisce annualmente a cittadini o Enti che si siano distinti in attività a favore della comunità. Nell’eventualità in cui la richiesta fosse favorevolmente accolta,la premiazione dovrebbe aver luogo all’inizio di dicembre a Villa Olmo previo avviso a mezzo stampa. SETTEMBRE AGENDA • SERATA DI AGGIORNAMENTO Lunedì 1 ore 21 Sede ‘I colori dei fiori attraverso i viaggi dei soci’ • ITINERARI VERDI Domenica 21 Il Settembre Lariano con il ‘Battello dei Giardini’ Navigazione lungo le sponde del lago di Como con descrizione dei giardini e del paesaggio a cura del presidente Emilio Trabella. Pranzo a bordo e visita guidata a Villa Melzi OTTOBRE • SERATA DI AGGIORNAMENTO Lunedì 6 ore 21 Sede ‘I boschi: un’antica risorsa non più rispettata’ A cura di Giuseppe Tettamanti, responsabile del Viavio Forestale di Lattecaldo (Ch) Per tutte le iniziative è indispensabile la prenotazione tel. 031 531705 • MANIFESTAZIONI Martedì 11 ore 10-17 - Via Castelnuovo 1 ‘Open day del San Martino’ A cura dell’Asl – Como Ore 10,30 S.Messa del Vescovo mons. Diego Coletti, nella chiesetta ristrutturata Presso la sede dell’Arca, nel corso della giornata, a cura delle associazioni Società Ortofloricola Comense, Iubilantes, Luoghi non Comuni, mostra, presentazione e documentazione dei lavori svolti a favore del parco e delle potenzialità del complesso dalle sue origini. Ingesso libero DICEMBRE • MANIFESTAZIONI Venerdì 5 ore 20,30 - Tavernola (CO) Salone Oratorio Consegna del premio Mughetto d’oro e brindisi augurale! (graditi dolci artigianali) • ITINERARI VERDI Venerdì 10 ore 15 ‘Il Pizzo e i suoi giardini’ visita guidata dal capo giardiniere Marco Sala Contributo € 10 soci – € 12 non soci Iscrizione entro lunedì 6 allo 031.572177 • CORSI Mercoledì 15 ore 14 Sede e mercoledì successivi ‘Dipingere fiori e frutti’ Corso di pittura botanica a cura di Silvana Rava NOVEMBRE • SERATA DI AGGIORNAMENTO Lunedì 3 ore 21 Sede ‘In bici sulle tracce delle camelie di Batumi’ A cura del dott. Andrea Corneo, presidente Ass. Italiana della Camelia • ITINERARI VERDI Domenica 16 ore 14 – Camnago Volta ‘La vegetazione del costituendo Parco della Valle del Cosia’ A cura del dott. Pietro Testori, del Gruppo Botanofilo Comolli. Ore 14 ritrovo a Camnago Volta Iscrizione entro venerdì 14 allo 031.572177 In caso di cattivo tempo l’iniziativa verrà sospesa Si raccomandano calzature adatte Mughetto d’oro 2008 Il Premio, dedicato a Giorgio Rigamonti, fondatore dell’Associazione, giunto alla 17ma edizione, fiorirà quest’anno tra le isole del Lago Maggiore: infatti verrà assegnato a Gianfranco Giustina, capo giardiniere delle Isole Borromee. Persona semplice e affabile, appassionato e attento ricercatore, sensibile alle necessità delle piante, nell’arco di oltre un ventennio ha saputo ridare nuovo vigore all’Isola Madre, portandola ai vertici internazionali dell’interesse botanico, coniugando l’amore per la tradizione con l’apertura al nuovo. Ha impegnato il meglio di sè nel recupero del secolare Cupressus Cashmiriana (simbolo dell’Isola Madre), rovinosamente sradicato nel corso di un fortunale nel giugno 2006, coordinando un pool di esperti e specialisti in campo internazionale. Ci scusiamo con i soci per il ritardo con cui esce il numero autunnale del notiziario, dovuto a imprevedibili impegni intercorsi. Siamo fiduciosi comunque dell’efficacia del pro memoria annuale!