BCM “Banca Cittadina della Memoria”

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BCM “Banca Cittadina della Memoria”
BCM “Banca Cittadina della Memoria”
raccoglie foto di famiglia, racconti, documenti degli abitanti di Mesagne, e una serie di
brevi documentari di osservazione che raccontano eventi rappresentativi dell’identità del
luogo. Ha sede fisica a Mesagne in Via Castello, 20, presso l'Associazione G. Di Vittorio. E
nasce nell’ambito del progetto di riqualificazione urbana “Memoria Minerale”, ideato e
coordinato dall’arch. Simonetta Dello Monaco e cofinanziato da Fondazione con il Sud e
l’Associazione G. Di Vittorio.
I beni della Banca Cittadina della Memoria confluiranno in ricostruzioni virtuali e mappe
georeferenziate consultabili su un portale web, e su un totem multimediale presente a
Mesagne all’esterno della sede dell’Associazione Di Vittorio. Attraverso questi strumenti i
visitatori potranno anche aggiungere in maniera diretta i propri contenuti.
La Banca rimane così in dotazione degli abitanti.
Durante il 2013, Daniele Guadalupi e Paola
Crescenzo hanno dato avvio e forma alla BCM,
raccogliendo e digitalizzando storie e foto di
famiglia e realizzando piccoli documentari di
osservazione. Spetta ai cittadini e alle
associazioni locali proseguire il cammino e
incrementare il patrimonio digitale accumulato
finora. Le foto e i documenti digitalizzati fino ad
oggi sono più di 300. I documentari di
osservazione e le videointerviste
circa
40.
Attraverso le foto si svela la storia cittadina del secolo passato, gli
scatti più antichi risalgono agli inizi del ‘900. L’archivio custodisce:
ritratti di famiglia, ritratti singoli, foto dal fronte durante la seconda
guerra mondiale che i soldati di Mesagne inviavano ai parenti.
Immagini che raccontano l’economia agricola del paese,
attraverso le storie dei contadini e dei proprietari terrieri, la fede
religiosa e la devozione per il culto mariano, l’emigrazione in cerca
di lavoro verso la Germania, la classe media delle insegnanti e dei
commercianti. Alcuni documenti sono segno dell’emancipazione
femminile come la prima patente di guida rilasciata ad una donna
mesagnese e le foto di un gruppo di donne-operaie in una
fabbrica alimentare locale.
Il fondo Cavaliere-Brandi gentilmente concesso dal signor Vito Perez, mostra la storia della
prestigiosa casa per la maternità, una struttura all’avanguardia sorta a metà degli anni
‘50 a Mesagne per volontà di Donna Letizia Brandi, allora vedova del Dott. Vincenzo
Cavaliere. La casa della madre e del bambino di Mesagne era un’eccellenza per i tempi
infatti conteneva: refettorio materno, asilo-nido e consultorio pediatrico e materno.
La storia dell’imprenditoria locale è presente in diversi fondi: ad esempio in quello della
famiglia Crovace-Capitanio in cui si racconta la storia dell’azienda a conduzione
famigliare Crovace nata negli anni ‘50 come autorimessa poi autofficina e autolavaggio,
punto di riferimento per il territorio pugliese, attiva fino ai giorni nostri.
La Banca Cittadina della Memoria, oltre alle foto, contiene una serie di video-interviste
rivolte per la maggior parte agli anziani che frequentano l’AUSER di Mesagne, che
rivelano aneddoti e storie della tradizione orale, alcuni titoli esplicativi: A tavola in nove,
Giocare in tempo di guerra, A piedi al forno, Nascondere il grano.
Affianco alle video-interviste alcuni documentari di osservazione, sempre a cura di Paola
Crescenzo e Daniele Guadalupi, scandiscono il passare del tempo nell’arco dell’anno
2013. I film maker hanno scelto di immortalare una serie di eventi che da secoli si ripetono
uguali, riti che si nutrono della memoria minerale del luogo, come: La Madonna di
febbraio che viene raccontata attraverso il riempimento e lo svuotamento visivo e sonoro
di Piazza IV Novembre, La tavolata di San Giuseppe un pranzo collettivo per strada, che in
origine era destinato ai poveri, si conclude con una serie di primi piani, ritratti che
mostrano volti senza tempo, tracce di storie ricche d’umanità. L’ultimo documentario in
ordine temporale racconta la festa patronale e si intitola Le luci di luglio. L’evento si
manifesta attraverso le sue luminarie e la tradizione tipica di Mesagne di appendere nei
giorni di festa le lanterne accese fuori dalla porta di casa.
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Memoria Minerale è un processo di riqualificazione urbana attraverso l'arte pubblica, la ricerca
d'archivio, l'artigianato per indagare, immaginare, rintracciare identità. Nel 2011 è vincitore del
bando storico-artistico e culturale di Fondazione con il Sud.
I partner del progetto sono: il Consorzio Elpendù, soggetto responsabile, l’Associazione G. Di
Vittorio, la Cooperativa Thalassia, l’Auser Mesagne, il CNA Brindisi, l’Associazione Conchiglia e il
Comune di Mesagne.
Associazione G. di Vittorio è un’associazione culturale, soggetto partner di Memoria Minerale che si
occupa di conservazione storica e culturale. Grazie alla sua esperienza nel saper cogliere gli
aspetti salienti dei passaggi storici, si occupa di preservare la Banca Cittadina della Memoria con
l’ausilio dei più moderni strumenti multimediali.
Simonetta Dello Monaco Architetto paesaggista, ideatrice e coordinatrice di Memoria Minerale.
Specializzata nella riqualificazione urbana e paesaggistica, nelle politiche di sviluppo strategico
locale e nella valorizzazione e gestione del patrimonio e delle risorse culturali e naturali. Progettista
di aree verdi urbane ed extraurbane e degli spazi pubblici, in particolare per ambiti in cui sia
richiesta una valenza di sviluppo strategico e innovazione programmatica e/o gestionale.
Daniele Guadalupi artista visivo, responsabile della parte artistica, fotografica e audiovisiva della
BCM. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna con una tesi sulla fotografia di famiglia, da
anni lavora a progetti d’arte pubblica di rilevanza nazionale come Foresta Nascosta, finanziato
dalla Provincia di Milano, che raccoglie le biografie e le foto di famiglia dando vita a un Museo
Temporaneo di Quartiere
Paola Crescenzo film maker, responsabile della parte artistica, fotografica e audiovisiva della BCM.
Diplomata al corso triennale di “Regia e produzione audio-video” dello IED Comunicazione di
Milano. Assistente alla regia in diversi lungometraggi tra cui: “Galantuomini” di E. Winspeare.
Regista di cortometraggi e documentari, nel 2013 vince il Backstage Film Festival di Cesena per
aver curato il video backstage del film “È stato il figlio” di Daniele Ciprì, distribuito da Fandango.
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