recupero acqua piovana

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recupero acqua piovana
Sistemi per il recupero dell’acqua piovana
Lo sfruttamento delle acque piovane è una delle strategie maggiormente efficaci per la
riduzione dei consumi di acqua potabile. L'impiego di quest’ultima può essere talmente
eccessivo da metterne in crisi la disponibilità in rapporto al ciclo naturale.
Sistemi per il recupero dell’acqua piovana
I componenti del sistema
I componenti fondamentali per realizzare un
impianto per il recupero delle acque piovane sono
tre: la cisterna, il filtro e il sistema di pompaggio.
Un
corretto
dimensionamento
e
alcuni
accorgimenti, quale la dispersione delle acque che
arrivano dallo scarico di troppo pieno, rendono
questi impianti perfettamente integrabili negli
edifici. L'acqua piovana viene raccolta dal tetto e
convogliata dalle grondaie in un collettore. Da qui
attraverso un filtro viene raccolta in cisterne
sotterranee provviste di troppo pieno e di
protezione contro l'ingresso di piccoli animali.
Mediante una pompa sommersa le acque vengono
aspirate e fatte passare attraverso una vasca di
decantazione. Dopodiché sono pronte per essere
riutilizzate.
Un galleggiante assicura il sistema di pompaggio
affinché il livello dell'acqua nella cisterna non scenda sotto la pesca della pompa. Mediante una
elettrovalvola, si garantisce una commutazione con l'acqua di rete quando il livello è sotto il
minimo.
Cisterna con eventuale valvola di ritegno
Una volta determinato il volume della cisterna si possono introdurre ulteriori accorgimenti
perché il suo funzionamento sia ottimale.
Innanzitutto deve essere munita di un'entrata calmata, in modo da non riportare in
sospensione eventuale materiale sedimentato e di un sifone di troppo pieno. Per ques’ultimo si
pongono all'utente diverse possibilità:
- l'acqua può essere convogliata direttamente ai collettori recettori attraverso una
valvola di non ritorno;
- l'acqua può essere convogliata ai collettori fognari attraverso una valvola di ritegno
posizionata sul sifone. La portata in arrivo ai collettori viene in questo caso laminata
consentendone un più facile smaltimento da parte della condotta fognaria;
- l'acqua può essere dispersa nel terreno. La dispersione evita il sovraccarico delle
condotte fognarie e dei depuratori qualora la canalizzazione sia mista. L'introduzione
anche in questo caso di una valvola di ritenzione permette al terreno di smaltire
gradualmente l'acqua in arrivo.
Filtri
Il filtro rappresenta il cuore dell'impianto.
Indipendentemente dal tipo di filtro e dalla sua collocazione (integrata
nel serbatoio, esterna eccetera), al filtro viene principalmente richiesto di
trattenere il materiale che, sedimentando nel serbatoio, porterebbe ad
un deterioramento della qualità dell'acqua ed al rischio di intasamento
delle condotte e del sistema di pompaggio.
La filtrazione non deve però intralciare il corretto funzionamento
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dell'impianto. Un esempio di filtro autopulente è riportato in figura. Il sistema autopulente
richiede minima manutenzione: il materiale grossolano trattenuto dalla membrana filtrante
viene asportato direttamente da una frazione di acqua che viene dispersa a questo scopo.
L'acqua da addurre al serbatoio viene ad esso convogliata attraverso una seconda condotta.
Le soluzioni impiantistiche possibili sono diverse e dipendono dalla disponibilità di spazio: il
serbatoio può trovarsi in cantina (nei pressi della stazione di pompaggio) così come in giardino
(dove può essere interrato o no); il filtro può trovarsi in un pozzetto a parte o essere introdotto
nel serbatoio.
Sistemi per il recupero dell’acqua piovana
Criteri per il dimensionamento e
l’installazione
Poiché il fabbisogno dell'utenza e le condizioni ambientali variano da caso a caso, è necessario
definire, per il dimensionamento di questi sistemi, i parametri fondamentali che permettano di
stabilire una procedura di calcolo standard. Le precipitazioni medie della zona di impiego ed i
consumi medi giornalieri sono le prime due variabili basilari. Altrettanto accuratamente vanno
valutate le superfici di raccolta, con particolare riguardo alla qualità dell'acqua che da esse si
ottiene. L'importanza di un corretto dimensionamento è imposta sia da motivi economici sia da
motivi più strettamente legati all'uso dell' impianto: un sovradimensionamento potrebbe infatti
causare un "invecchiamento" dell'acqua all'interno del serbatoio, con deterioramento delle sue
qualità organolettiche e conseguente inutilizzo.
Quadro Normativo
A livello nazionale non esiste una norma unitaria che regolamenti la progettazione e
l'installazione di sistemi di recupero e riutilizzo dell'acqua piovana. Si fa particolare riferimento
alla normativa tedesca "DIN 1989 - Impianti per l'utilizzo dell'acqua piovana".
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