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“CARISSIMI, VEDETE QUALE GRANDE AMORE CI HA DATO IL
“CARISSIMI, VEDETE QUALE GRANDE AMORE CI HA DATO IL PADRE PER ESSERE CHIAMATI FIGLI DI DIO, E LO SIAMO REALMENTE!” Solennità di Tutti i Santi Santa Messa al cimitero di Ancignano TESTI BIBLICI DELLA LITURGIA DELLA PAROLA Ap 7, 2-4 9-14 Dopo queste cose vidi: ecco, una moltitudine immensa, che nessuno poteva contare, di ogni nazione, tribù, popolo e lingua. Sal 23/24 Ecco la generazione che cerca il tuo volto I Gv 3, 1-3 Vedremo Dio così come egli è Mc 5, 1-12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli LA RIFLESSIONE PROPOSTA DA DON PIERANGELO Carissimi fedeli, anche quest’anno ci siamo trovati in questo camposanto della comunità cristiana, per rinnovare gesti antichi, per risentire parole che vengono dalla profondità dei secoli. Questo ci aiuta ad esprimere la fede e la pietà della Chiesa Cattolica davanti al mistero dell’oltretomba. Cerchiamo allora di trarre da questo appuntamento annuale qualche buon suggerimento per vivere più autenticamente la fede del nostro battesimo. In questo primo momento della Liturgia, mentre celebriamo la S. Messa di Tutti i Santi, vogliamo pensare proprio a questi fratelli e sorelle che sono nella gloria e nella visione di Dio. Chi sono i santi? Potremmo sostanzialmente dire che i santi sono coloro che si sono fidati della Parola del Signore, del Vangelo, non hanno ceduto alla logica e ai compromessi del mondo, alle lusinghe del mondo; è per questo che – nel giorno dei Santi – la Liturgia ci fa ascoltare una pagina sconvolgente, cioè la pagina delle beatitudini, l’inizio del discorso della montagna. Gesù dichiara beati, cioè felici, proprio coloro che il mondo giudica stupidi, miserabili, incapaci e che – dunque – hanno bisogno di Dio: sperano in un futuro migliore, il Paradiso, che però non c’è, e intanto vivono qui una vita da inferno. Gli stolti, arroganti e superbi, di ieri e di oggi, giudicano così i credenti in Dio che cercano di essere coerenti, che cercano di essere cristiani tutto d’un pezzo. Il mondo odia la Verità, è infastidito dalla fede forte di certi cristiani: per questo li umilia, li fa sentire fuori del mondo, li emargina; i santi sono coloro che, però, vanno avanti lo stesso. Giorno dopo giorno, passo dopo passo, sacrificio dopo sacrificio. Non perché sono sciocchi e incapaci, ma perché si fidano di Colui che, prima di loro, ha voluto percorrere la stessa strada: quella del Calvario, quella della Croce. Chi vuol togliere la Croce dall’orizzonte della propria vita, dall’orizzonte del mondo, si trascina in una vita solo apparentemente tranquilla e felice, ma in realtà vuota e senza speranza. Ecco i Santi: uomini e donne come noi, meravigliose creature che non hanno tradito le promesse del loro Battesimo. I Santi, con la loro vita, ci parlano del presente e del futuro. E’ per questo che, di fatto, nella storia della pietà cristiana, la Festa dei Santi e la Commemorazione dei Fedeli Defunti, sono ricorrenze che s’intrecciano e si sovrappongono. Noi oggi visitiamo i nostri cimiteri, non solo per rispetto ad una usanza, perché sempre abbiamo visto fare così Ricordiamoci bene che il cimitero non serve a coloro che sono morti, il cimitero serve a noi, che siamo vivi, a noi che siamo qui e sentiamo la nostalgia delle persone care che sono morte, per cui ci consola avere la possibilità di visitare il luogo dov’è sepolto il loro corpo. Però sappiamo bene che la loro esistenza continua in Dio, la loro esistenza prosegue nella vita eterna! Il cimitero non è la fine della storia, l’ultima pagina del libro della vita! È invece la porta che spalanca la vita eterna a coloro che riposano in quel luogo, ed è pure, per i vivi, il costante ricordo che la vita eterna attende tutti. Se vogliamo dirla tutta, i defunti non se ne fanno niente del cimitero: hanno il Regno di Dio, cos’altro potrebbero desiderare? Siamo magari noi ad avere bisogno di qualcosa in più, di qualche rassicurazione, di qualche maggiore sicurezza. Gesù ci ripete la sua promessa: chi crede in Lui avrà la vita eterna. “Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna” .