Psicologia e promozione della salute Mario Bertini

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Psicologia e promozione della salute Mario Bertini
Roma, 14 Maggio 2009
Psicologia e promozione della
salute
Mario Bertini
“Sapienza” Università di Roma
Scuola di Specializzazione in Psicologia della
Salute
CAMBIAMENTO DI PARADIGMA:
“DAL MODELLO MALATTIA”
AL “MODELLO SALUTE”
• Dalla salute come assenza di malattia
• Alla malattia come assenza di salute
MODELLO MALATTIA
• dalla scoperta delle varie malattie:
• tassonomia
• alla scoperta delle loro cause:
• eziologia
• alla scoperta dei passaggi fra le cause e la
comparsa delle malattie:
• patogenesi
• al trattamento delle medesime:
• terapia
MODELLO SALUTE
• dalla scoperta delle dimensioni positive di salute:
• tassonomia
• alla scoperta delle dinamiche che le promuovono:
• salutogenesi
• al trattamento delle medesime:
• promozione
DIFFICOLTA’ DEL PASSAGGIO
AL MODELLO SALUTE
• A)
sul piano della teoria:
metodologie quantitative – metodologie qualitative
• B)
sul piano delle prassi applicative:
cambiamento della relazione
• C)
sul piano del linguaggio, tre esempi:
salute positiva
plurale di salute: le salutìe
promuovere le salutìe: dalla psicoterapia alla psicopromozione ?
CARATTERISTICHE DELLA PROMOZIONE
• a) dinamico-evolutiva,
• b) sistemica
c) co-costruttiva,
PAURA – SPERANZA
“l’angoscia emerge come una
disposizione fondamentale della vita,
di fronte all’ignota vastità”.
George Gadamer
Un’emozione quindi legata
all’istanza positiva, vitale,
che, fin dalla nascita, spinge l’uomo a
confrontarsi con l’ignoto nelle sfide
molteplici della vita.
ESCULAPIO AVEVA DUE FIGLIE: PANACEA E IGEA
Attenzione al grave errore di immaginare
la sconfitta di Panacea ed esaltare oltremisura la figura di
Igea.
V
Il riconoscimento che la salute è uno stato non significa
che la malattia non lo sia
Visione unidimensionale
Continuum
BENESSERE……….. ………. MALESSERE
Benessere
Fino a che c’è un
soffio di Vita
In qualche misura
siamo tutti sani
Da quando si nasce alla vita
siamo tutti malati terminali
Malessere
IL VERO TEMA A FUOCO
Processo d’integrazione fra malessere e
benessere,
fra salute e malattia
• Oltre il salutismo e, io direi, oltre il malatismo,
• la vera sfida del futuro è l’approfondimento di
questa importante novità
• TheWorld Health Organization initiated the
Network of Health Promoting Hospitals
with the aim to reorient health care
institutions to integrate health promotion
and education, disease prevention and
rehabilitation services in curative care.
DAL CONCETTO DI NORMALITA’ AL CONCETTO DI
COMPETENZA A ISTITUIRE NUOVE NORME
Premessa di un percorso salutogenetico è l’abbandono
di una linea di separazione fra normale e patologico.
• George Canguilhem, invita a considerare un’altra accezione
della norma che richiama il senso del rapporto fra essere
vivente e ambiente. Il primato del vivente si esprime nella
sua possibilità di instaurare una norma, la propria
norma, nell’ambiente in cui vive.
• La salute appare come la possibilità di infrazione alla
norma: ‘il lusso di potersi ammalare e guarire’. In ogni caso
non si può pensare alla salute come ad una condizione
statica perchè sarebbe incontraddizione con la realtà
dinamica dei sistemi viventi.
LA GUARIGIONE
•
“Una questione analoga al problema Normale/Patologico, si pone
circa il tema della guarigione. L’idea di guarigione si pone spesso
sotto il segno della restitutio ad integrum, cioè dell’aspettativa di
riportare l’organismo nella condizione precedente l’evento
patologico…. Si può pensare piuttosto che la guarigione rappresenti la
comparsa di una nuova norma per l’organismo: la valutazione della
guarigione verterà allora sulla comparsa e l’ampiezza di questa nuova
norma. In questa prospettiva, anche il senso della cura assume un
significato più sottile. Se gli organismi evolvendo vanno incontro a
norme di vita, ora più, ora meno ampie, e comunque sempre
nuove, curare un organismo significa non cercare di forzarlo verso
una condizione statisticamente ideale ma aiutarlo ad esprimere e a
realizzare le sue potenzialità. Il curante appare una sorta di
pedagogo, come già suggeriva Kurt Goldstein, che con tutti i mezzi che
ha a disposizione, favorisce l’autonomia del soggetto curato.”
In sintesi:
• Dal concetto di normalità si passa al concetto di
competenza ad istituire nuove norme
-le proprie norme-, nel lungo processo di realizzazione di
sé nel rapporto adattivo con l’ambiente.
• Crolla la visione delle soglie che separano
• il normale dall’anormale.
V
• Il compito consiste nel promuovere
lo sviluppo individuale e sociale
RELAZIONE DEL DIRETTORE GENERALE DEL CENTRO STUDI
DEL MINISTERO
•
•
“La Relazione del 2000 sullo stato sanitario del Paese che viene presentata in questo
volume arriva al termine del triennio di competenza del Piano sanitario nazionale 19982000 e affronta il compito di illustrare le condizioni di salute della popolazione presente sul
territorio alla luce degli obiettivi posti da questo documento.
Nell’introdurre la Relazione del 1999 avevamo formulato l’obiettivo di orientare ed estendere il sistema degli indicatori per la descrizione dello stato sanitario della popolazione
riferendoci al concetto di salute nel suo senso globale, alla strategia del patto di solidarietà per la promozione della salute e al carattere non statico ma di processo delle risposte ai bisogni di salute.
Il ministro Umberto Veronesi ha esercitato,lungo tutto l’anno 2000,uno stimolo costante
e innovativo perchè questo obiettivo fosse raggiunto.In particolare, è stato progettato il
percorso “ dalla sanità alla salute” che era stato individuato dalla Relazione del 1999
quale logica e naturale conseguenza degli obiettivi del Piano sanitario 1998-2000, tutti
orientati alla promozione della salute.
•
•
Nella stessa presentazione della relazione 1999 Umberto Veronesi
aveva sottolineato l’esigenza di passare dal “welfare state” al
“welfare community”,da uno stato,cioè, che al vertice della piramide
distribuisce assistenza e benessere a una comunità intera che
assume in prima persona la responsabilità del proprio “ben
d’essere”.
La promozione della salute è dunque un obiettivo che può essere
raggiunto solo attraverso il coinvolgimento di tutta la comunità e il
passaggio ”dalla sanità alla salute”può essere simbolicamente
indicato come passaggio da una sanità concepita come problema
individuale, che riguarda soprattutto la singola persona di fronte
all’evento malattia, alla salute come obiettivo dell’insieme dei
cittadini, di una comunità che vuole prendere in mano il proprio
destino e che si organizza in modo da garantire a ogni cittadino
l’espressione piena delle proprie potenzialità fisiche, psichiche
e sociali.
Occorrono tempi, comunque, necessariamente lunghi
per apprezzare gli effetti di un cambiamento così
profondo nella cultura sanitaria del Paese; difficoltà di
individuazione di nuovi indicatori di salute e di
misurazione dei processi complessi che attengono
alla promozione della salute;esigenza di una crescita
collettiva di tutti gli attori che compongono la
comunità per modificare metodologie di lavoro e
strategie di intervento che permettano un passaggio
al “welfare community”.
•
•
Se salute vuol dire benessere fisico, psichico e sociale, promuovere la
salute non può non significare incidere profondamente sul nostro
sistema di welfare.
Non può sfuggirci, allora, l’importanza fondamentale e insostituibile che
assumono leazioni delle persone,dei gruppi sociali e delle generazioni
nel raggiungimento dell’obiettivo di una migliore qualità di vita; una
qualità di vita che non solo ci tuteli dai rischi di malattia,ma che
permetta una piena valorizzazione di tutte le nostre risorse,da quelle
fisiche a quelle psicologiche, sociali e ambientali. Questo significa che
per promuovere un nuovo stato sociale dobbiamo partire dai cittadini e
sostenerli nell’attuazione di processi e percorsi responsabili di
promozione del maggior “ben d’essere”.
Un compito nuovo per le istituzioni che devono trarre dalla potenzialità
e dalla domanda di protagonismo della società civile la propria futura
vocazione. Istituzioni “materne” che siano in grado di cogliere le nuove
potenzialità della società civile, le orientino positivamente in direzione di
un maggior “ben d’essere”, restituendo così alla nostra società una
vocazione comunitaria,fondata sui valori dell’uguaglianza e della
solidarietà sociale.
CONCLUSIONE
La strada verso la promozione della salute è lenta e difficile.
Un consiglio :
A Michelangelo gli fu chiesto: “Come hai
fatto a fare un capolavoro come il David ? ”
Michelangelo rispose: “Ho visto David dentro
un grande blocco di marmo: Il mio compito è stato quello
di buttare via il marmo inutile”
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“ Nella ricerca di conoscenza, ogni giorno si acquisisce qualcosa;
nella ricerca della saggezza, ogni giorno si abbandona qualcosa”
Lao Tzu|
“L’anima cresce per sottrazione, non per addizione
Thoreau
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