3923_244 - Fondazione Edmund Mach

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3923_244 - Fondazione Edmund Mach
EUR PA
A cura di Europe Direct Carrefour Alpi
Centro europeo di informazione
Fondazione Edmund Mach
Istituto Agrario di San Michele all’Adige
All’interno
Istituzioni
Il Trattato in pillole
Agricoltura
• Quote latte
• Situazione degli
“APE”
Età dell‘Euro
Banconote e monete
false
Eurodesk
• Concorsi
• Premiata la Caritas
Trento
FONDAZIONE EDMUND MACH
ISTITUTO AGRARIO
SAN MICHELE ALL’ADIGE
REGIONE AUTONOMA
TRENTINO ALTO ADIGE
nforma
Anno 12, n. 2 del 23 gennaio 2008
244 Spediz. in abb. post. art. 2, comma 20/C - Legge 662/96 - Filiale di Trento
Gli Europei e la biodiversità
Per la stragrande maggioranza degli Europei, la diminuzione della diversità biologica costituisce un problema grave, e la dimensione planetaria del problema è
ritenuta particolarmente preoccupante. Questo è quanto emerge da un sondaggio “Eurobarometro” realizzato
dalla Commissione europea per valutare tra i cittadini
europei la conoscenza del fenomeno e per verificare le
preoccupazioni suscitate nella popolazione dal declino
costante e dalla scomparsa di specie vegetali e animali, di habitat naturali e degli ecosistemi.
Sulla base dei risultati di questo sondaggio, resi pubblici lo scorso 18 gennaio, la Commissione europea ha
deciso di lanciare nel corso del 2008 un’ampia campagna di comunicazione che si protrarrà per tre anni,
con l’obiettivo di incoraggiare gli Europei ad agire per
proteggere la biodiversità, contribuendo così a raggiungere il risultato che l’UE si era prefissa nell’ormai lontano 2001: frenare entro il 2010 la perdita di biodiversità. Nel 2006 una comunicazione della Commissione
europea aveva definito un piano d’azione con misure
concrete per raggiungere l’obiettivo; alcuni passi avanti
sono stati fatti, ma la strada è ancora lunga.
“L’impoverimento della biodiversità è irreversibile.
Dagli anni ’70, l’Unione europea si è impegnata nella
protezione della natura, e compiamo molti sforzi per
raggiungere l’obiettivo che ci siamo prefissi. Quest’obiettivo presuppone che tutti i cittadini dell’Unione cooperino per garantire la sostenibilità e il buono
stato di salute degli ecosistemi” ha commentato in
un comunicato Stavros Dimas, Commissario europeo
all’Ambiente.
L’inchiesta sull’atteggiamento degli Europei nei confronti del problema della biodiversità è stata realizzata
tra il 20 e il 24 novembre 2007 dall’Istituto ungherese “Gallup” su richiesta della DG “Ambiente” della
Commissione europea, intervistando telefonicamente
25.000 cittadini europei con più di 15 anni, scelti a
caso in 23 Stati membri (tutti tranne Estonia, Cipro,
Lussemburgo e Malta) ed intervistando personalmente
altre 500 persone.
La maggior parte dei cittadini intervistati afferma di
aver già sentito parlare di biodiversità (solo il 35% però
dice di conoscere il significato del termine), ma sono
solo una minoranza quelli che ritengono di essere ben
informati sul fenomeno della perdita della biodiversità.
La maggior parte di informazioni sull’argomento proviene dai documentari naturalistici trasmessi in televisione (il 52%). Gli Italiani risultano essere in assoluto
i meno informati: il 30% dice di non essere assolutamente informato sul fenomeno, il 49% non è informato
a sufficienza, mentre solo il 18% dichiara di essere
ben informato e solo il 2% è “molto bene informato”.
Una volta spiegato il fenomeno, il 43% degli Europei
ritiene che la perdita di biodiversità sia un problema
molto grave nel proprio paese e gli italiani sono tra i
più preoccupati, con il 57%; ma ancora più sono colo-
ro che considerano ancora più preoccupante la perdita
di biodiversità a livello globale: sette cittadini su dieci
pensano che il declino e l’estinzione possibile di specie animali, di habitat naturali e degli ecosistemi siano
problemi planetari molto gravi.
Nonostante la maggior parte dei cittadini interrogati
non veda, a titolo personale, un’incidenza diretta del
declino della biodiversità sulla loro vita (il 19% soltanto ritiene di essere personalmente colpito dal declino
e dall’estinzione possibile della flora e della fauna), il
70% pensa che la perdita della biodiversità potrebbe
avere un impatto sulla loro vita in un futuro prossimo.
Sono numerosi inoltre a ritenere che non saranno colpiti personalmente, ma che i loro figli subiranno le conseguenze del fenomeno.
I cittadini dell’UE sono coscienti delle molteplici ragioni
per cui la conservazione della biodiversità è importante. Per il 93% di loro, la preservazione della biodiversità è innanzi tutto un obbligo morale per le generazioni
attuali, considerate custodi della natura. Sono un po’
meno numerosi coloro che ritengono la biodiversità
indispensabile per la produzione di derrate alimentari,
di carburanti e di medicinali o che la perdita della biodiversità avrebbe probabilmente conseguenze economiche sull’Europa. Il 27% degli intervistati è convinto
che l’inquinamento marino e gli incidenti industriali
costituiscano le più gravi minacce per la biodiversità;
seguono il cambiamento climatico (19%), l’intensificazione dell’agricoltura, il disboscamento e la pesca
eccessiva (13%) e la costruzione di reti stradali e l’edificazione eccessiva (8%).
Più di due persone su tre fra gli intervistati affermano
di aver personalmente fatto sforzi per proteggere la
biodiversità e la metà di essi si dichiara disposta a fare
di più per frenare la perdita di biodiversità. D’altro canto il 21% dice di non far niente perché non sa come
dovrebbe agire.
Infine il sondaggio rivela la scarsa conoscenza che i cittadini hanno della rete “Natura 2000”, la quale rappresenta il centro della politica europea nel campo della
conservazione della natura e della biodiversità. Attivata
nel 1992 la rete copre oggi circa il 20% del territorio
dell’UE, comprendendo territori europei di particolare
valore per la conservazione di habitat e di specie; malgrado ciò l’80% degli intervistati dichiara di non aver
mai sentito parlare di questo strumento determinante
per la preservazione della biodiversità nell’UE; e anche
tra coloro che hanno ancora sentito nominare “Natura 2000”, pochi sono i cittadini che sanno cosa sia. E
anche qui gli Italiani sono i meno informati: ben il 93%
non ha mai sentito parlare di “Natura 2000”!
C’è quindi molto da fare, in particolare in Italia, per
rendere coscienti i cittadini dell’importanza della biodiversità; ben venga quindi la campagna informativa che
la Commissione europea intende avviare a breve.
GO
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nforma
Istituzioni
http://robert-schuman.eu/toutcomprendre-sur-le-traite-de-lisbonne.php
Agricoltura
Il Trattato di Lisbona in pillole
La Fondazione Robert Schuman ha pubblicato sul proprio sito una sezione dedicata in maniera specifica ad
illustrare con chiarezza le principali novità contenute nel Trattato di Lisbona.
Si tratta di dieci schede (purtroppo solo in inglese e francese) che spiegano quali sono gli obiettivi del Trattato, come l’UE funzionerà una volta che esso sarà approvato, come saranno prese le decisioni nell’UE a 27, il
rapporto tra Trattato e potere dei cittadini, chi fa cosa nella “nuova” UE, il Trattato e l’area di libertà, sicurezza
e giustizia; inoltre il Trattato viene rapportato alle tematiche economiche, a quelle sociali, alla politica di
ampliamento dell’UE e alla politica verso i paesi terzi. La sezione è completata da una parte che illustra le
procedure di ratifica nei 27 Stati membri e la situazione aggiornata delle ratifiche stesse.
Verso la fine delle quote latte
Come è ormai noto la Commissione europea è propensa ad un aumento graduale delle quote latte, prima
di arrivare alla loro completa soppressione nel 2015. Un aumento del 2% all’anno tra il 2009 ed il 2014
consentirebbe - come illustrato in uno studio della Commissione europea presentato ad inizio anno - un
passaggio dolce al regime “senza quote”: il prezzo del latte si stabilizzerebbe da adesso al 2015 per calare
leggermente (-0,9%) dopo il 2015; aumenterebbe leggermente anche la produzione (+0,8% fino al 2015
e +0,6% dopo); aumenterebbe inoltre il prezzo del latte scremato in polvere mentre crollerebbe quello del
burro. Il passaggio brusco alla fine delle “quote” nel 2015, senza interventi precedenti, causerebbe ripercussioni ben più forti: i prezzi del latte aumenterebbero del 7% tra 2009 e 2014, prima di crollare di oltre l’8%
dalla fine delle quote nel 2015, con gravi conseguenze per la maggioranza dei produttori.
Vi ricordate degli APE?
APE- Accordi di partenariato Economico:
a partire dal 1975, con la “Convenzione di
Lomè”, l’allora CEE ha stabilito con 78 paesi
ACP diversi accordi miranti allo sviluppo
di questi Stati, tra i quali un “regime di
preferenze commerciali”, che prevede che
i prodotti manufatti ed i prodotti agricoli
di questi paesi che non sono direttamente
in concorrenza con i prodotti soggetti
alla politica agricola comune, entrino
nell’Unione senza dazi doganali né restrizioni
quantitative. L’“Accordo di Cotonou” del
2000, firmato con i paesi ACP, prevede il
recepimento di quanto stabilito dall’OMC,
l’Organizzazione Mondiale del Commercio,
con l’abolizione tra l’altro delle preferenze
commerciali non-reciproche dopo un periodo
di transizione, da settembre 2002 sino al 31
dicembre 2007; nel frattempo devono essere
negoziati Accordi di Partenariato Economico
(APE) fra Unione Europea e gli ACP con
l’obiettivo finale di aiutare lo sviluppo sociale,
politico ed economico di questi paesi
Energia
Il “Patto dei sindaci” è disponibile presso lo
Europe Direct Carrefour Alpi
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Il Senegal continua a guidare il gruppo dei paesi che sono contrari agli accordi di partenariato economico
(APE) negoziati tra l’UE e sei regioni del gruppo degli Stati ACP (Africa, Caraibi, Pacifico), ritenendo che questi
accordi siano estremamente dannosi per lo sviluppo dei paesi poveri, i quali non sono in condizioni di affrontare la concorrenza diretta dei prodotti dell’UE.
Il Senegal, che non ha firmato l’accordo provvisorio (tappa che dovrebbe permettere la conclusione di un
APE regionale completo), figura tra i cosiddetti paesi meno avanzati (PMA) ed in quanto tale, come gli altri 31
paesi ACP che beneficiano di questo statuto, potrà in realtà continuare a beneficiare dell’accesso al mercato
europeo a dazi nulli e senza quote per quasi tutti i propri prodotti, ai sensi dell’iniziativa “Tutto, tranne le
armi”; malgrado ciò rimane comunque decisamente contrario agli APE.
La Commissione europea comunica che finora sono 35 i paesi ACP che hanno firmato APE completi o siglato
accordi provvisori compatibili con le regole dell’OMC e contenenti impegni vincolanti a proseguire i negoziati
sui punti rimasti in sospeso.
Questa è la situazione attuale per le sei regioni:
- All’interno della Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (CEDEAO), di cui fa parte il Senegal,
tutti i paesi hanno rifiutato di siglare gli accordi provvisori, tranne la Costa d’Avorio e il Ghana, entrambi
paesi non PMA.
- Per quanto riguarda la Comunità per lo sviluppo del Sud Africa (SADC), sono stati siglati accordi provvisori
con il Botswana, il Lesotho, la Namibia, lo Swaziland e il Mozambico, mentre li hanno rifiutati l’Angola ed il
Sudafrica.
- Tutti i paesi del gruppo dell’Africa orientale e australe hanno siglato accordi provvisori.
- Nell’area del Pacifico, sono stati firmati da Papuasia-Nuova Guinea e Fidji.
- In Africa centrale il Gabon e il Congo Brazzaville non hanno ancora concluso accordi provvisori, ma potrebbero farlo prossimamente. Il Camerun, terzo paese non PMA della zona, lo ha invece già firmato.
- I 15 paesi dei Caraibi (14 in via di sviluppo con redditi medi ed Haiti, che è un PMA) hanno tutti concluso
APE completi, sui prodotti, ma anche sui servizi, sulle regole relative alle questioni commerciali e sulla
cooperazione allo sviluppo.
Degli altri 51 paesi ACP che hanno avviato negoziati per gli APE, 12 paesi in via di sviluppo ed otto PMA
hanno siglato accordi provvisori, mentre 10 paesi non PMA non hanno siglato accordi di questo tipo e sono
esposti quindi, dal 1° gennaio scorso, all’aumento delle tariffe doganali UE nei confronti delle loro esportazioni. Questi paesi sono: le isole Cook, Niue, le isole Marshall, Palau, la Micronesia, Tonga, Nauru, la Nigeria,
il Gabon e il Congo Brazzaville. Il Sudafrica infine è un’eccezione, dato che, in assenza di un accordo provvisorio, le sue esportazioni continuano ad essere sottoposte all’accordo bilaterale sul commercio, lo sviluppo e
la cooperazione, firmato con l’UE nel 2000.
La fronda guidata dal Senegal e le preoccupazioni degli Stati ACP sono in parte sostenute anche in Europa: il
gruppo dei Verdi/ALE al Parlamento europeo chiede che gli APE siano rinegoziati, mentre Oxfam International
denuncia i pericoli degli accordi provvisori.
Energia e Comuni
Nel corso della seconda “Settimana europea dell’energia sostenibile”, il 29 gennaio a Bruxelles verrà sottoscritto il “Patto dei Sindaci”, la nuova ed ambiziosa iniziativa della Commissione europea inserita nel “Piano
d’azione per l’efficienza energetica” adottato lo scorso ottobre. La “Settimana”, organizzata dalla DG “Energia
e trasporti” della Commissione europea, prevede la partecipazione del Commissario per l’energia, Andris
Piebalgs che approverà formalmente il lancio del “Patto dei Sindaci” insieme ai rappresentanti eletti delle
principali città europee, tra cui Londra, Milano, Helsinki, Riga e Berlino.
Il “Patto dei Sindaci” è la risposta delle città maggiormente impegnate a combattere il riscaldamento globale. Un impegno che si traduce formalmente da parte delle città a ridurre le emissioni di CO2 oltre la soglia
del 20% prevista dagli obiettivi dell’UE. Sono già quasi 100 le città europee, tra cui 15 capitali, che hanno
espresso la loro disponibilità ad aderire al “Patto”.
EUR PA
nforma
Relazione sulla formazione degli adulti
Il Parlamento europeo ha adottato una relazione volta a favorire l’accesso degli adulti alle iniziative di formazione e di istruzione. Al fine di rispondere agli obiettivi fissati dalla strategia di Lisbona in termini di aumento
delle conoscenze e della competitività della manodopera europea, la relazione approva la proposta della
Commissione di stabilire un piano d’azione a favore dell’istruzione e della formazione degli adulti, e chiede
con insistenza agli Stati membri di istituire “una cultura dell’apprendimento continuo” destinata in priorità
agli adulti, per motivarli maggiormente. Conciliare vita familiare e professionale e apprendimento continuo
richiede non soltanto una maggiore flessibilità nella gestione del tempo e dello spazio, bensì anche incentivi
sociali, economici e fiscali per promuovere l’accesso degli adulti ai programmi di formazione e d’istruzione.
Stabili i sequestri di eurobanconote false
Nel corso del 2007 sono state 561.000 le banconote in euro false ritirate dalla circolazione, un dato in media
con quello degli anni precedenti (+0,7 rispetto al 2006). Le più contraffatte sono quelle da 50 euro (il 38% del
totale) e queste, assieme a quelle da 20 e da 100 euro, costituiscono la quasi totalità delle banconote false.
In aumento è invece il dato delle monete contraffatte sequestrate, che nel 2007 hanno raggiunto il numero
di 211.000, il 26% in più dell’anno precedente. L’85% di monete false sequestrate è costituito da quelle da
2 euro.
Sia per quanto riguarda le banconote che per le monete, comunque, il numero di “falsi” è in ogni caso
marginale rispetto alla quantità di monete e banconote circolanti; basta infatti considerare che ci sono in
circolazione 11,4 miliardi di banconote e 14 miliardi di monete.
Nei paesi dell’area euro nel corso del 2007 sono stati smantellati due centri di contraffazione, uno in Spagna
e l’altro in Italia, portando così a 14 il numero dei centri di contraffazione chiusi da quando l’euro è stato
introdotto.
Concorso europeo per il mare
È partito il concorso “Eur-Oceans”, promosso dall’omonimo progetto europeo che raccoglie numerosi acquari
europei e che invita gli studenti di qualsiasi fascia scolastica a partecipare con la predisposizione di una
sceneggiatura di un cortometraggio della durata di sei minuti, che evidenzi cause ed effetti dei cambiamenti
climatici a danno degli ecosistemi marini. Scopo dell’iniziativa è sensibilizzare i giovani sull’argomento e
illustrare alla comunità scientifica come il tema è percepito dagli studenti europei.
La classe dovrà redigere la sceneggiatura e girare il filmato con i propri mezzi amatoriali. In ogni paese una
giuria nazionale sceglierà la migliore sceneggiatura sulla cui base sarà successivamente girato il filmato da
parte di una troupe professionale. Una delegazione composta da due studenti e da un insegnante per ognuna
delle classi vincitrici a livello nazionale sarà invitata a Bruxelles nel prossimo giugno in occasione della conferenza di conclusione del progetto. In quest’occasione saranno proiettati i filmati vincitori.
Per l’Italia, l’iniziativa è coordinata dall’acquario di Genova.
Formazione
Età dell‘Euro
Giovani
Il 14 marzo 2008 è la data ultima per inviare
filmato e sceneggiatura.
Maggiori informazioni su:
www.eur-oceans.info
Che ne pensi dell’allargamento dell’Unione Europea?
Se sei un giovane tra i 17 ed i 35 anni, appassionato di giornalismo, che scrivi sul giornalino della scuola o
su testate della carta stampata o pubblicate su Internet e che hai l’obiettivo di diventare giornalista professionista puoi dirlo attraverso il premio “Giovane giornalista europeo”, organizzato dalla DG “Allargamento” della
Commissione europea. Iscriviti inviando un articolo di non più di 2.000 parole sul tema dell’allargamento
dell’Unione europea che hai pubblicato nel periodo 1° gennaio 2007 - 15 marzo 2008 e poi aspetta che la
giuria insediata in ognuno dei 27 paesi dell’UE faccia la propria scelta. Il vincitore di ogni paese sarà invitato
ad un viaggio attraverso i Balcani che si svolgerà nel giugno prossimo.
Il termine per le iscrizioni
(da effettuarsi esclusivamente sul sito:
www.eujournalist-award.eu)
è il 15 marzo 2008
Erasmus per giovani imprenditori
È questo il nome di un nuovo progetto pilota che la Commissione europea attiverà a breve per consentire a
giovani imprenditori delle piccole e medie imprese di effettuare scambi di esperienze negli altri Stati europei
attraverso tirocini e corsi di formazione. Il programma si rivolgerà ai giovani imprenditori dei 27 Stati membri
che stanno avviando un’attività all’estero o intendono trasferire la loro impresa nel breve o medio termine
oltre confine. I tirocini e i corsi di formazione ai quali parteciperanno consentiranno di far circolare in tutto
il continente le migliori prassi in materia di gestione, produzione e tecniche commerciali, oltre a favorire
l’avvio di partenariati fra PMI europee. Oltre allo sviluppo e alla realizzazione di nuove idee imprenditoriali, il
programma ha l’obiettivo di costruire una rete permanente delle giovani esperienze europee e favorire nuove
partnership aziendali internazionali.
UE e non discriminazione: premio alla Caritas di Trento
La Caritas di Trento si è aggiudicata il terzo premio al concorso “l’UE e la non discriminazione” indetto dalla
Commissione europea tra i giovani di tutta Europa con l’obiettivo di far conoscere le iniziative attuate dall’UE in questo settore. I giovani erano invitati a produrre un poster che illustrasse nel modo più significativo
l’oggetto del concorso. Il gruppo della Caritas di Trento, composto da Chiara, Giulia, Daniela, Emma, Karen,
Lorenzo e Giulia e coordinati da Anita Scoz, ha presentato il poster “Scarpe diverse ma sempre scarpe,
uomini diversi ma sempre uomini” con il quale ha prima vinto la fase nazionale riservata ai giovani tra i 15 ed
i 18 anni e si è poi classificata al terzo posto della fase europea dietro ad un gruppo ceco e ad uno polacco.
A metà dicembre i ragazzi sono stati invitati a Bruxelles dove hanno ricevuto il diploma dalle mani del vice
presidente della Commissione europea, Franco Frattini. Il concorso, riservato a due categorie di età (12-14
e 15-18 anni) ha suscitato un grande successo tra i giovani europei, al punto che le squadre partecipanti
all’iniziativa hanno raggiunto il numero di 6.153!
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EUR PA
nforma
2008 - Anno europeo del dialogo interculturale
La casa delle lingue
- http://www.linguamon.cat/
Nell’Anno europeo del dialogo interculturale vogliamo porre un particolare accento innanzitutto al
veicolo per eccellenza della comunicazione: la lingua. Tutte le lingue sono importanti e servono a
comunicare, pensare e creare nuovi strumenti, esprimere sentimenti o risolvere conflitti attraverso il
dialogo, indipendentemente dal numero di persone che le parlano..
Apprendere una lingua straniera è quindi una chiave di accesso privilegiato ad una cultura, alla sua
storia e alle sue abitudini, permette di capire meglio l’altro, le difficoltà e le differenze nell’esprimersi,
favorendo quindi la comprensione reciproca.
Segnaliamo perciò un sito web di particolare interesse, dalla grafica accattivante e dalle molte risorse gratuitamente accessibili, un portale in cui potete trovare tantissimi spunti,
informazioni, video, testi, curiosità sulle lingue del mondo nonché la possibilità di
praticarle via web con giochi e quiz molto divertenti.
Si tratta del portale di Linguamón – Casa delle Lingue, un organismo creato
dal Governo della Catalogna che ha come obiettivo la promozione delle lingue
del mondo come veicolo di comunicazione, di civilizzazione e di dialogo; fonte
di sviluppo personale, creatività umana e come patrimonio dell’umanità; diritto
delle persone e delle comunità linguistiche. Il centro lavora affinché venga riconosciuto il valore di ogni lingua, facilitandone la convivenza e cooperando con
specialisti e organizzazioni che condividono questi obiettivi. Senza dimenticare,
in un mondo collegato da Internet, la necessità che tutte le lingue possano essere presenti nella società dell’informazione e nelle nuove tecnologie.
Bandi aperti
Ambiente
e sviluppo
La Commissione europea – EuropeAid ha recentemente pubblicato on-line un
invito a presentare proposte nell’ambito del programma “Ambiente e gestione delle
risorse naturali, tra cui l’energia”. Obiettivo del programma è integrare le esigenze
in materia di protezione ambientale nella politica allo sviluppo e nelle altre politiche
estere della Comunità europea e contribuire a promuovere le politiche ambientali ed
energetiche dell’UE all’estero. In particolare le due priorità dell’invito a presentare
proposte sono: promuovere l’attuazione delle iniziative comunitarie e degli impegni
raggiunti a livello internazionale e sostenere le attività nel settore dell’energia sostenibile nei paesi e regioni partner. Il bando è aperto a persone giuridiche e non a
scopo non lucrativo ed è disponibile nel database alla pagina web http://ec.europa.
eu/europeaid/cgi/frame12.pl
Scadenza: 21 febbraio 2008
Media 2007
L’invito riguarda la presentazione di proposte al fine di migliorare la dimensione
europea delle azioni di formazione audiovisiva mediante un sostegno al collegamento in rete e alla mobilità dei professionisti europei della formazione. È destinato
a gruppi di società europee, le cui attività contribuiscono al conseguimento di questo obiettivo. Il sostegno finanziario della Commissione non può superare il 50%
(in casi eccezionali il 75%) del totale della spesa ammessa. Il contributo finanziario
viene concesso sotto forma di sovvenzione. La durata massima dei progetti è di 12
mesi. Il testo completo dell’invito a presentare proposte e il formulario di candidatura sono disponibili sul sito: http://ec.europa.eu/media
Scadenza: 14 marzo 2008
GUUE C11 del 16 gennaio 2008
Cooperazione Nell’ambito del programma “Atlantis” per le attività di collegamento transatlantico e
istruzione
di reti accademiche per la formazione e gli studi integrati, è stato pubblicato
UE-USA
l’invito a presentare proposte nei settori dell’istruzione terziaria e della formazione professionale. Gli obiettivi generali consistono nel promuovere la comprensione
reciproca tra i cittadini dell’Unione europea e degli Stati Uniti d’America, anche
attraverso una conoscenza più ampia delle rispettive lingue, culture e istituzioni,
nonché nel migliorare la qualità dello sviluppo delle risorse umane sia nell’Unione
europea sia negli Stati Uniti d’America. Nell’ambito del presente invito rientrano tre
tipi di attività: Azione 1: progetti di consorzi riguardanti le lauree transatlantiche;
Azione 2: progetti di mobilità; Azione 3: misure relative alle politiche per sostenere
i progetti e le iniziative multilaterali UE-Stati Uniti. Possono presentare proposte gli
istituti d’istruzione superiore e quelli di istruzione e formazione professionali. Si prevede di finanziare otto progetti nell’ambito dell’azione 1, quattro progetti nell’ambito
dell’azione 2 e sette progetti nell’ambito dell’azione 3. La durata dei progetti delle
azioni 1 e 2 è di quattro anni, mentre quella dei progetti dell’azione 3 è di due anni.
Il testo integrale dell’invito e i moduli di domanda sono disponibili sul sito web:
http://ec.europa.eu/education/programmes/eu-usa/index_en.html.
Scadenza: 2 aprile 2008
GUUE C13 del 18 gennaio 2008
Il centro Europe Direct - Carrefour Alpi è disponibile per qualsiasi chiarimento, informazione, assistenza, presso la sede di
Pergine Valsugana in orario d’ufficio. Indirizzo: via della Val, 2 - loc. Costa di Casalino - 38057 Pergine Valsugana (Trento)
Tel. +39 0461 534848 - Fax +39 0461 531052 - E-mail: [email protected]
Europa Informa è un periodico quindicinale. Per ricevere gratuitamente copia in formato cartaceo o in formato digitale è sufficiente
farne richiesta a EUROPE DIRECT - Carrefour Alpi. Disponibile su Internet al sito http://europedirect.iasma.it - Autorizz. Trib. Trento
N. 984 dell’11.11.97 - Direttore responsabile: Silvia Ceschini - In redazione: Giancarlo Orsingher, Lara Lupato.
Stampa: Esperia s.r.l. - Lavis (TN) - Via Galileo Galilei, 45
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Partnership
Giovani artisti vicino a Madrid
Un gruppo di ragazzi spagnoli si sta dando da fare
per organizzare uno scambio europeo giovanile
per quest’estate sul tema della cultura underground, con l’idea poi di essere ospitati. Questi 14
giovani dai 18 ai 22 anni sono musicisti (rap, ska,
punk & electronic music) ed artisti che praticano
diverse discipline (fotografia, disc jockey, graffiti,
capoeira, danza, moda, arti grafiche, ecc.).
Contattare:
Sarah Babiker
Asesoria para la Movilidad Juvenil de Rivas
Vaciamadrid
email: [email protected]
Tel: +34 91 666 69 07
Sbarchiamo in Normandia…
Un gruppo giovanile di Ouistreham (Normandia Francia), composto da ragazzi dai 14 ai 17 anni,
sta cercando un partner per uno scambio giovanile che potrebbe avere luogo il prossimo agosto
e che tratterebbe il tema dell’eredità culturale
legata, in particolar modo, al D-day e alle attività
marittime: sono previsti infatti molte attività sportive acquatiche.
Contattare:
Morgane o Eve,
e-mail: [email protected]
D.A.N.C.E.
Un gruppo di ragazzi polacchi che amaino ballare vorrebbe organizzare per luglio o agosto di
quest’anno uno scambio giovanile europeo in cui
sperimentare vari tipi di balli e danze (balli latinoamericani, hip hop, jazz, liscio, ecc.).
Contattare
Piotr Szewczyk,
e-mail: [email protected]
Educare all’aria aperta
“Stare all’aria aperta costituisce da sempre un
modo privilegiato per sviluppare e mantenere vive
le capacità umane. Tra gli innumerevoli benefici,
offre possibilità di promuovere uno stile di vita
sano, che accresce il rispetto di sé, degli altri e
quindi anche dell’ambiente naturale.”
È questa la presentazione del corso di formazione
europeo (Azione 4.3 del programma “Gioventù in
Azione”) che si terrà dal 19 al 27 maggio 2008
e per il quale il “Tallinn Youth Work Centre” Uueda, Pärnumaa (Estonia - www.uueda.ee) cerca
partner (associazioni, enti o gruppi) da UE, EFTA
e Turchia. I partecipanti, 2 per partner e di età dai
18 ai 40 anni, lavoreranno in inglese e dovranno
sostenere il 30% del costo del viaggio più una
quota pari a 25 euro.
Contattare:
Maris Pajula
email: [email protected]