Recensione n° 11 No - I giorni dell arcobaleno
Transcript
Recensione n° 11 No - I giorni dell arcobaleno
Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it No - I giorni dell’arcobaleno CAST TECNICO ARTISTICO Regia Pablo Larrain Sceneggiatura Pedro Peirano Fotografia Sergio Armstrong Montaggio Andrea Ghignoli Produzione Daniel Marc Dreifuss Scenografia Eduardo Castro Distribuzione Bolero film Paese Cile 2012 Durata 118’ PERSONAGGI E INTERPRETI René Saavedra Gael García Bernal Veronica Antonia Zegers Costa Marcial Tagle Urrutia Luis Gnecco Fernando Nestor Cantillana Ricardo Alejandro Goic “Non è una piccola campagna: è un affare di Stato.” Quando nel 1988 il dittatore cileno Augusto Pinochet, costretto da una forte pressione politica internazionale, indice un referendum sulla sua permanenza al potere è sicuro del risultato. Malgrado infatti gli anni di dittatura e gli orrori a cui il popolo è stato sottoposto, non c’era nessun motivo di pensare ad un esito diverso dalla vittoria. Contro tutti i pronostici invece, grazie ad una straordinaria propaganda elettorale, il risultato del referendum del 1988 destituì il Generale e segnò per sempre la storia del Cile. Tratto da un testo teatrale di Skarmeta (autore de “Il postino di 39° anno 11° film Neruda”), No. I giorni dell’arcobaleno ricostruisce i 27 giorni durante i quali si svolse la campagna referendaria che vide i sostenitori del governo Pinochet, contrapporsi alle coalizioni favorevoli alla sua caduta. Questa pellicola, con cui il regista cileno Pablo Larrain porta a termine una trilogia dedicata agli anni bui della dittatura di Pinochet, racconta il delicatissimo momento della storia del Cile, quello della svolta democratica. Larrain sceglie di montare vecchi filmati televisivi originali, con riprese “nuove”, girate utilizzando una macchina da presa dell’epoca, capace di realizzare immagini nello stesso formato e con la stessa bassa definizione. È un scelta tecnica anticonvenzionale e rischiosa: lo spettatore, oramai abituato a godere quotidianamente da cinema e TV di nitidezza e alta definizione, si trova invece davanti ad immagini sporche e sgranate, che rendono la visione più impegnativa. In questo modo però le scene di finzione si fondono del tutto con quelle storiche e chi guarda si ritrova completamente immerso nella storia. La narrazione cinematografica è resa coivolgente anche grazie all’inserimento nel racconto del fatto reale, di un personaggio di pura invenzione, il No – I giorni dell’arcobaleno pubblicitario René Saavedra. René è un ragazzo intraprendente ed ambizioso, stimato per il suo lavoro e distante dal mondo politico. Questo fino a quando, merito proprio della sua riconosciuta competenza del mondo della pubblicità, viene incaricato di progettare la promozione televisiva del “NO”, che sarebbe stata trasmessa per 15 minuti ogni sera fino all’elezione. René sviluppa la sua campagna in modo moderno ed innovativo. Invece di imperniarla, come inizialmente richiesto dalla rappresentanza democratica, sulla denuncia, sulla violenza o sugli orrori compiuti dalla dittatura, ipotizza e rappresenta un sogno: come potrebbe essere il futuro per il popolo cileno, qualora scegliesse di votare il No alla dittatura? Utilizza tutte le regole del marketing per rendere allettante la propoganda politica al pubblico che la guarda, proprio come stesse promuovendo un qualsiasi prodotto: una bibita, un elettrodomestico, un profumo. In questo caso il prodotto è meno commerciale, perchè si tratta di decidere se cambiare la Storia. Ma le regole non cambiano e suggeriscono che violenza, denuncia ed orrore sono soggetti che richiamano solo tristezza e orribili 11 - 12 - 13 - 14 dicembre 2013 pensieri. Non sono temi vincenti ed accattivanti. Al contrario l’allegria, il sorriso, l’ironia scatenano pensieri positivi e rendono più piacevole il soggetto da promuovere: oltre al contenuto anche la forma deve essere potente ed incisiva. Così crea degli annunci comici, colmi di slogan, balli di gruppo e canzoni allegre. René intuisce che per aver successo, il messaggio che sta creando deve avere uno sguardo rivolto al futuro, infondere coraggio al popolo cileno e mostrare le opportunità che solo un paese democratico potrebbe offrire. Con il referendum del 1988 il No vincerà, contro ogni aspettativa, con il 55% dei consensi mettendo così fine all’era di Pinochet. Oltre a raccontare la conclusione del periodo più buio della storia cilena e il momento d’ingresso nella vita moderna, il film rivela gli aspetti più ambigui della propaganda politica e del linguaggio pubblicitario ed evidenzia quanto grande possa essere il potere dell’immagine. Non si tragga però la conclusione che la televisione e la pubblicità siano unici strumenti capaci di scrivere la storia o decidere le sorti di un paese. Pablo Larraìn con questa pellicola, partendo dalla questione cilena, mostra più in generale come sia possibile costruire il prodotto politico e il consenso di massa, confermando che la presa di coscienza di un popolo può avere basi profonde sul grado di coinvolgimento e sui sentimenti che vengono toccati. Giovanna Bassan [email protected] Cineforum G. Verdi – Breganze www.cineverdi.it IL REGISTA 39° anno 11° film No – I giorni dell’arcobaleno La locandina L’ATTORE 11 - 12 - 13 - 14 dicembre 2013 ll film della prossima settimana No – I giorni dell’arcobaleno Tutti pazzi per Rose NOME: Pablo Larrain DATA DI NASCITA: 19/08/1976 LUOGO DI NASCITA: Santiago del Cile NOME: Gael Garcia Bernal DATA DI NASCITA: 30/11/1978 LUOGO DI NASCITA: Guadalajara (2012) No – I giorni dell’arcobaleno (2010) Post mortem (2008) Tony Manero (2006) Fuga (2012) No – I giorni dell’arcobaleno (2012) Casa de mi padre (2011) Il mio angolo di paradiso (2010) Tambien la lluvia (2010) Letter to Juliet (2009) The limits of control (2009) Mammoth (2008) Blindness - cecità (2007) Deficit (2007) Rudo y Cursi (2007) Il passato (2006) Babel (2006) L’arte del sogno (2005) The king (2004) La mala education (2004) I diari della motocicletta (2003) Dreaming of Julia (2002) Il crimine di Padre Amaro (2002) Fidel – la storia di un mito (2001) Nessuna notizia da Dio (2001) Y tu mama tambien (2000) Celebro (2000) Amores perros da una intervista a Garcia Bernal “…. dovrà passare molto tempo perché i cileni guariscano dalle ferite della dittatura. Il punto è che anche la democrazia, per come la conosciamo oggi, causa ambiguità e persino rabbia. Credo fermamente che la democrazia sia sacra. Il problema è che, nella maggioranza dei casi contemporanei, si tratta di una forma di governo ancora lontanissima da quello che dovrebbe essere ed esprimere. La democrazia parla di libertà, partecipazione, uguaglianza e vari altri concetti della convivenza civile, che vedo solo ancora come obiettivi, piuttosto che realtà dimostrate”. Curiosità • • • Tutti gli spot e gli spezzoni televisivi mostrati nel film sono quelli originali. Il film è interamente girato in formato immagine 4:3, con una qualità delle riprese volutamente scadente, in modo da ottenere un maggiore coinvolgimento del pubblico e ridurre il contrasto con le scene originali (relative ai filmati originali delle campagne del si e del no, ai notiziari del tempo) alle quali si fa frequente ricorso nella pellicola. Il padre del regista Pablo Larraín è stato presidente dell’UDI, Unión Demócrata Independiente, uno dei partiti della destra cilena che appoggiava Pinochet. di Regis Roinsard durata 111’ Primavera del 1958. La ventunenne Rose vive in un paesino con lo scontroso padre vedovo, gestore di un negozietto, ed è fidanzata con il figlio di un meccanico. Davanti a sé ha un futuro tranquillo e una vita da casalinga senza particolari aspirazioni quando decide di rispondere a un annuncio di una compagnia di assicurazioni che cerca una segretaria. L’incontro con il capo ufficio si rivela disastroso su tutti i fronti ma Rose rivela un dono inaspettato : è capace di battere sui tasti della macchina da scrivere a una velocità straordinaria. Colpito da ciò Louis la convince a farsi allenare duramente per partecipare a un concorso nazionale di velocità di battitura. Se vuole ottenere il post, Rose dovrà partecipare a delle gare di velocità dattilografica. Ignorando i sacrifici che la giovane dovrà compiere per raggiungere l’obiettivo, Louis si improvvisa allenatore e decreta che farà di Rose la dattilografa più veloce di Francia. Ma l’amore per la competizione sportiva non va necessariamente d’accordo con l’amore puro e semplice …… Film precedenti Media voto • Vita di Pi • Il grande Gatsby • La città ideale • Lincoln • Il lato positivo • Il figlio dell’altra • Flight • Miele • The impossible • Educazione siberiana • La grande bellezza 4,09 3,72 2,89 4,16 4,02 4,40 4,21 3,38 4,16 3,94 3,57