A« U Nunnari: servire l`uomo e la verità D Sul valore della

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A« U Nunnari: servire l`uomo e la verità D Sul valore della
SABATO
7 MARZO 2009
I vescovi del Sud Est Europa inTurchia
Giordano: pellegrini nei luoghi di Paolo
per andare alle radici del cristianesimo
Roma: oggi Citrini
sui vent’anni della
Christifideles laici
ommentando con l’agenzia Sir il viaggio – che si
C
conclude domani – in Turchia, per l’Anno
Paolino, dei presidenti e dei segretari generali delle
ROMA. «Il dibattito
BISCEGLIE. Elaborare possibili piste
teologico sul laicato dal
Vaticano II a Christifideles
laici». È il titolo della lezione
che monsignor Tullio Citrini
– rettore del Seminario
Lombardo a Roma – tiene
oggi alla Pontificia università
Gregoriana di Roma.
L’appuntamento fa parte
del ciclo «Vocazione e
missione dei laici nella
Chiesa e nella società. A
vent’anni dalla Christifideles
Laici: bilancio e prospettive»
promosso dalla stessa
Università, da Azione
cattolica in collaborazione
con Comunità di vita
cristiana e il patrocinio del
Pontificio Consiglio per i
laici.
sul piano dell’innovazione educativodidattica valorizzando il contributo
dell’insegnamento della religione
cattolica (Irc) e degli insegnanti di
religione (Idr) alla prevenzione del
disagio in età scolare. Questo
l’intento del seminario di due giorni
aperto ieri a Bisceglie, nel Barese,
promosso dal Servizio nazionale per
l’Irc della Cei in collaborazione con
l’Ufficio nazionale per l’educazione, la
scuola e l’università e il Servizio
nazionale per la pastorale giovanile
della Cei. Grazie all’apporto
scientifico della Facoltà teologica
pugliese e dell’Università di Bari, una
quarantina di insegnanti, che hanno
affrontato i fenomeni di disagio e di
devianza minorile, riflettono su
questioni delicate che in Italia hanno
subìto un incremento preoccupante.
Conferenze episcopali del Sud Est Europa
(promosso dal Ccee, il Consiglio delle Conferenze
episcopali d’Europa), l’osservatore permanente della
Santa Sede presso il Consiglio d’Europa, monsignor
Aldo Giordano, sottolinea che mettersi «in
pellegrinaggio sulle orme di san Paolo significa
andare alle radici del cristianesimo» perché qui «il
cristianesimo ha avuto la sua prima diffusione» e «il
suo primo incontro con culture e lingue diverse».
Veniamo qui, ha aggiunto Giordano già segretario
generale del Ccee, «dove Paolo ha piantato il
cristianesimo perché sentiamo l’urgenza di ripartire
da questa luce delle origini per rivedere i problemi
di oggi». Dall’Europa, ha proseguito, emergono
domande «di pace» ed esiste da parte nostra
«l’esigenza di andare al cuore del cristianesimo» e di
vivere quest’epoca con «uno spirito di comunione».
Proprio in un Paese come la Turchia, dove la Chiesa
è in minoranza e proprio per questo è «coraggiosa».
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I docenti di religione e il disagio giovanile
Ieri a Bisceglie, il via alla due
giorni di studio sul tema.
Annicchiarico (Cei): puntare
su prevenzione e recupero
IL VANGELO
A SCUOLA
Nel testo diffuso a Roma
e in altre trenta città di
tutta Italia, l’importanza
di declinare in modo
«Il numero dei ragazzi denunciati
penalmente è più che raddoppiato e si
sono ampliate numericamente nelle
scuole manifestazioni inedite e
prodromiche alla devianza conclamata
come bullismo e atti di violenza – ha
spiegato don Vincenzo Annicchiarico,
responsabile del Servizio per l’Irc
della Cei –: teppismo per noia e
malessere del benessere. Sono
dunque problemi nuovi e complessi di
emergenza educativa che interpellano
le istituzioni formative in ordine alla
progettazione di interventi da
svolgere nella direzione della
prevenzione e del recupero». La
scuola non può rispondere da sola ad
una questione di tale delicatezza
educativa, ma occorre coinvolgere più
agenti di socializzazione. «Il ruolo
degli Idr nelle fasi di individuazione e
prevenzione/recupero può essere
tutt’altro che secondario – ha
aggiunge Annicchiarico –. Essi, nei
propri percorsi di formazione in
servizio, danno già spazio alla
dimensione formativa della relazione
docente-studente e tengono sempre
vigile l’attenzione sui temi
fondamentali dell’educazione. Qui gli
Idr potranno avere l’opportunità di
confrontare la propria esperienza con
le prospettive aperte dall’attuale
ricerca in campo psico-pedagogico,
socio-relazionale e antropo-teologico,
intervenendo sia in plenaria che
all’interno dei laboratori. Il tutto
finalizzato alla corretta conoscenza
del fenomeno e all’elaborazione di
possibili piste di lavoro, come specifico
contributo dell’Irc, alla prevenzione
del disagio e alla costruzione di
possibili alleanze educative».
Vincenzo Grienti
corretto il rapporto tra
fede e scienza e il dovere
di valorizzare il proprio
impegno universitario
«Chi ama lo studio, ama la vita»
Sul valore della cultura il manifesto Fuci presentato ieri
DA ROMA MIMMO MUOLO
miamo studiare,
perché amiamo
vivere». Una
dichiarazione d’amore in piena
regola, quella contenuta nel
Manifesto della Fuci, presentato
ieri a Roma e in altre 30 città di
tutta Italia, insieme con la I
Settimana dell’Università, che ha
preso il via nell’Aula "Newman"
della Pontificia Università
Urbaniana. Amore per
l’approfondimento culturale,
innanzitutto, «al di là delle derive
utilitaristiche» che oggi purtroppo
«A
L’INIZIATIVA
«Spiritualità dello studio»,
nuova collana delle Dehoniane
Ieri pomeriggio, in occasione dell’apertura
della «1ª settimana Fuci dell’Università» alla
Pontificia università Urbaniana di Roma, la
Federazione universitaria cattolica italiana
ha presentato il «Manifesto per
l’Università», una testimonianza, spiegano
gli organizzatori «di affetto e di pensiero
con la quale la federazione ribadisce il suo
impegno e la sua attenzione per
l’Università italiana». Nell’occasione è stata
l’itinerario
presentata anche la collana «Spiritualità
dello studio», pubblicata dalle Edizioni
Dehoniane e promossa dall’Ufficio
nazionale per l’educazione, la scuola e
l’università della Cei. La raccolta, al
momento, comprende due volumi, «Onora
la tua intelligenza. Lettera a un giovane
studente», di don Armando Matteo e
«Scienza e spiritualità. Affinità elettive» di
padre Elmar Salmann. Per chi desidera
maggiori informazioni sui due testi:
www.dehoniane.it
U
Stenco ha invitato gli studenti a
non diventare solo delle
«macchinette mangia-crediti».
Mentre Luigi Alici ha messo in
guardia dalla frammentazione.
«Quella dell’Università – ha detto
lo studioso di filosofia – è una crisi
di fini, non di mezzi. Attività
didattica spezzettata, ricerca
ispirata solo a criteri di apparenza.
Anni di dibattiti senza riforme, cui
stanno seguendo in questo
periodo riforme senza dibattito
fanno vivere agli atenei italiani una
fase di progettualità difficile e di
contabilità invadente». Ecco
perché, secondo Alici, «nella
comunità ecclesiale dobbiamo
lavorare per ridare al mondo
universitario le motivazioni di
fondo e agli studenti, in
particolare, il gusto di porsi le
grandi domande, cioè le domande
di senso». Anche la pastorale
giovanile può aiutare in questo
senso. «L’amore per lo studio – ha
sottolineato don Nicolò Anselmi –
ha anche una dimensione sociale,
perché nessuno studia solo per se
stesso, ma per prepararsi a svolgere
un servizio. Così lo studio diventa
scoperta della propria vocazione e
mette in comunicazione con il
mondo degli adulti». Cosa di cui
c’è grande bisogno. E non solo a
livello universitario.
Da Nord a Sud trenta eventi in diverse facoltà
per riflettere sui numerosi «volti» dell’esistenza
succederà a Siena giovedì 19
marzo. Ecco la volontà di
na mappa dell’Italia con i
dialogare attraverso il linguaggio
nomi delle principali città
della musica a Pavia mercoledì
disegna la sfida della
alternando brani sacri e letture, a
prima Settimana dell’università
Nola dove domenica 15 marzo si
organizzata dalla Fuci, la
terrà un concerto della corale del
Federazione universitaria
Duomo o a Ragusa che giovedì
cattolica italiana (www.fuci.net).
ospiterà un discoforum. Proposte,
A ogni nome corrisponde un
laboratori e tavole rotonde che
ateneo e a ogni ateneo uno dei
animeranno le università
trenta eventi che i gruppi sparsi
all’insegna dello slogan: «Amare,
per la Penisola hanno promosso.
studiare: in fondo è la stessa
È uno dei
musica». Una
manifesti
«musica» che a
Dalla voce di Aldo Moro
dell’iniziativa
Messina
che gli
suonerà nel
a Vicenza, alla lotta contro
universitari
nome della
la criminalità a Messina:
cattolici
lotta alla
apriranno
criminalità
da lunedì in tutta la Penisola
ufficialmente
organizzata.
appuntamenti e incontri
lunedì con
Questo lo
alcuni
spirito del
per dar voce agli studenti
preamboli già
convegno
in questi
«Cristianesimo
giorni. Se si scorrono i temi scelti,
e legalità» in programma
è quasi come affrontare un
nell’istituto Sant’Anna lunedì.
viaggio fra le sensibilità di chi
«Qui noi studenti della Fuci –
siede oggi fra i banchi delle
spiega il presidente del gruppo
facoltà e ha deciso di portare in
locale, Antonio Ignazio Arena –
aula una voce cristiana. Ecco la
collaboriamo in maniera fattiva
decisione di affidarsi ai
nel contrasto alla mafia e alla
«testimoni» come a Vicenza dove
massoneria, due realtà che
oggi viene ricordato Aldo Moro o
costituiscono presenze invasive
a Pisa dove giovedì sarà reso
in tutta la Sicilia». Per questo è
omaggio al pensiero non-violento
emersa l’urgenza di un dibattito
di Aldo Capitini. Ecco l’idea di
con un magistrato, un
soffermarsi sui mille volti della
costituzionalista e un filosofo. A
vita, guardando alla sofferenza
Firenze protagonista sarà il Sud
come avverrà a Trento mercoledì
del mondo. «Tutti discutono della
quando in università racconterà
crisi economica internazionale –
la sua esperienza un malato di Sla
afferma il presidente Mario
o misurandosi con
Agostino – ma ci dimentichiamo
l’accompagnamento nella fase
troppo spesso delle ripercussioni
terminale della vita come
che avrà nei Paesi in via di
DI GIACOMO GAMBASSI
lo connotano. Amore per
responsabile della pastorale
l’Università in quanto tale, per
giovanile italiana, Luigi Alici,
cercare di salvarla da quella sorta
docente di Filosofia morale
di «spezzatino di insegnamenti e
all’Università di Macerata ed Elmar
crediti senza organicità». E
Salmann, che insegna teologia
naturalmente amore per il
dogmatica alla Gregoriana.
rapporto tra scienza e fede, se è
Moderati dal presidente nazionale
vero, come afferma il documento
della Fuci, Emanuele Bordello, i
stilato dalla Federazione degli
relatori hanno incentrato la
Universitari Cattolici italiani, che
propria riflessione proprio sul
tra i due termini non vi sia alcuna
binomio amare studiare. Un
contraddizione. «Da credenti – si
binomio che monsignor Stenco, ad
legge, infatti, nel Manifesto per
esempio, ha declinato sul versante
l’Università – siamo convinti che
del rapporto tra fede e cultura. «Il
l’autentica vita del pensiero (la
dialogo tra la Chiesa e l’Università
quale conduce a cercare la verità di
– ha detto il direttore dell’Ufficio
se stessi e incoraggia a distruggere
Cei per la pastorale universitaria –
idoli e pregiudizi) non è molto
è in effetti una simbiosi, che nasce
distante da quel
tratto tipico
Col presidente della Federazione
dell’esistenza
cristiana che
Bordello, Stenco, Anselmi, Alici
chiamiamo fede.
e Salmann al lancio delle linee
Ecco perché si deve
favorire,
guida degli universitari cattolici
promuovere ed
incentivare la vita
dell’Università. Ecco perché si può
dallo stesso dinamismo della fede
e si deve amare studiare». La
cristiana, tesa alla ricerca della
lettura del testo ha aperto
verità». Del resto, ha aggiunto il
l’incontro svoltosi all’Università
sacerdote, «l’esercizio dello studio,
Urbaniana e al quale hanno preso
in quanto impegna al massimo le
parte monsignor Bruno Stenco,
capacità dei giovani, si correla al
direttore dell’Ufficio nazionale Cei
dinamismo di maturazione della
per l’educazione la scuola e
fede. Credere e studiare hanno
l’università, don Nicolò Anselmi,
molto in comune». Perciò don
sviluppo». Così, mercoledì, nel
polo delle scienze sociali
dell’ateneo fiorentino, nel
quartiere di Novoli, entrerà
idealmente il «continente nero»
con l’incontro «Silenzio, parla
l’Africa». Anche perché «in
Toscana un gruppo consistente di
universitari giunge proprio da lì»,
afferma Mario. Che aggiunge:
«L’obiettivo è quello di mettere a
confronto due economisti e
soprattutto tre testimoni che
arrivano dall’Africa: uno studente
dell’Angola, un avvocato del
Congo e una ricercatrice del
Camerun». Si sono affidati al
latino i fucini del gruppo
il tema
DA COSENZA
ANDREA GUALTIERI
ue parole – uomo e
verità – sono la traccia
che l’arcivescovo di
Cosenza-Bisignano, Salvatore
Nunnari, ha proposto alla
comunità accademica
dell’Università della Calabria
che lo ha accolto durante la
visita pastorale nel campus di
Arcavate di Rende, nel
Cosentino.
«Dobbiamo trovare le ragioni
del dialogo tra chi crede e chi
non ha fede» aveva detto il
prorettore dell’ateneo, Franco
Altimari, nell’introdurre
D
«Giuseppe Lazzati»
dell’Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano per tenere a
battesimo la loro iniziativa.
«Veritatem facientes in caritate» è
il titolo della tavola rotonda di
mercoledì che «punta a far
riscoprire l’anima dello studio
universitario», sottolinea il
presidente Fabrizio Gagliardone.
«L’incontro – spiega – è stato
preceduto dalla redazione di un
documento in cui si mette il luce
il senso autentico di una
formazione accademica che deve
anche educare la coscienza del
giovane». Proprio come da oltre
un secolo fa la Fuci.
Sopra i relatori e qui il tema dell’incontro Fuci di ieri a Roma (foto A. Petrucci)
Nunnari: servire l’uomo e la verità
l’incontro.
della sua visita:
Il dialogo tra fede
Nell’aula magna,
«La Chiesa non
ad ascoltare
intende
e scienza al centro
l’arcivescovo,
della visita pastorale conculcare
c’era anche una
nessuno e
delegazione di
nemmeno cercare
dell’arcivescovo
studenti turchi,
spazi di
all’Università
serbi e rumeni
ingerenza: essa,
arrivati in
come mi sforzo
della Calabria
Calabria per
ogni giorno di
partecipare a un
attuare nel mio
seminario internazionale.
servizio pastorale anche a
«Dunque cosa ci accomuna?»
prezzo di sacrifici e rinunce,
aveva chiesto monsignor
vuole servire solo l’uomo e la
Nunnari all’inizio del suo
verità». Proprio in questi due
intervento. E la risposta il
temi, secondo l’arcivescovo,
pastore dell’arcidiocesi
si concretizza l’incontro tra la
cosentina la fa maturare
Chiesa e l’Università: «È la
dopo aver chiarito il senso
passione per la verità e per
l’uomo ad accomunarci e se
instauriamo una relazione tra
i due termini avremo il senso
del nostro impegno che è
cercare e dire la verità
sull’uomo». In questo spirito,
Nunnari incoraggia gli
accademici ad un dialogo che
sia laico, cioè «aperto negli
orizzonti e contrario al
laicismo inteso come
esclusione ideologica». E
quando dalla platea una
giovane cita Einstein («la
scala della scienza termina ai
piedi di Dio»), l’arcivescovo
commenta: «Quando si fa
scienza vera c’è sempre
un’umiltà di fondo».