pensione: cedere un quinto - Check

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pensione: cedere un quinto - Check
FINANZIAMENTI
PENSIONE: CEDERE
UN QUINTO?
PRESTITI MIRATI PER LA TERZA ETÀ: COSTI
ELEVATI E POCA TRASPARENZA.
H
A APERTO LE PORTE del credito al consumo anche alla fascia
più debole di risparmiatori, che difficilmente avrebbe avuto accesso a un
finanziamento in altro modo. Volendo
dirla in maniera meno elegante, per
molti si tratta in pratica dell’ultima
spiaggia. La cessione del quinto della
pensione è un finanziamento “garantito”, nel senso che le rate si ripagano con
trattenute dirette sul cedolino, quindi le
finanziarie sono più tutelate dal rischio
di un mancato pagamento. Per questo
dovrebbero offrire condizioni di favore
e avere tassi d’interesse più bassi dei
normali finanziamenti.
Purtroppo la nostra inchiesta in 39 banche e finanziarie milanesi ha evidenziato che non solo esiste un grave problema di trasparenza (il cittadino non
riceve le informazioni necessarie per
fare una scelta davvero consapevole),
ma anche le condizioni applicate sono
in molti casi tutt’altro che vantaggiose.
In poche parole: meglio stare alla larga
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da questa tipologia di prodotti. Nella
stragrande maggioranza dei casi, per
una persona anziana è più conveniente
tentare la strada del prestito personale:
questi ultimi nel complesso prevedono
un tasso di interesse reale (il cosiddetto
Taeg) inferiore a quello fissati da banche e finanziarie per la cessione del
quinto della pensione.
cessione del quinto dello stipendio. Ha
una durata massima di 10 anni e non
può essere rinnovata.
I dati più recenti a nostra disposizione,
che riguardano il 2008 e il primo semestre del 2009, dicono che pur restando
finanziamenti di nicchia (il loro valore è
stato pari all’8,83% del totale del credito
erogato in Italia), i prodotti di cessione
del quinto, di stipendio e pensione, hanno fatto registrare un aumento di oltre
Prodotti in crescita
il 39%. La cessione del
La cessione della penquinto è la formula di
sione è un prodotto
Più conveniente
credito al consumo che
sottoposto agli stessi
un normale
ha in effetti registrato
obblighi di trasparenprestito personale la migliore crescita nel
za previsti per le altre
corso del 2008.
operazioni di credito al
consumo. In tutti i documenti che riguardano il finanziamento deve essere Vantaggi: chi li ha visti?
riportato l’indicatore sintetico del costo È previsto che l’Inps e gli enti previden(il cosiddetto Taeg) e il cliente deve ziali in genere stipulino apposite conricevere il foglietto informativo e l’in- venzioni con le banche e le finanziarie,
formativa precontrattuale prima della per assicurare ai pensionati condizioni
conclusione del contratto. Ha caratteri- più favorevoli rispetto a quelle medie
stiche leggermente diverse rispetto alla di mercato. La nostra inchiesta ha però
dimostrato che molto spesso con queste convenzioni l'interesse di base (il
cosiddetto Tan) è sì più basso di quello
di altri prestiti, ma le ulteriori spese
fissate dalle banche, e non chiaramente
giustificate, spingono poi verso l'alto
l'interesse effettivo globale (il Taeg).
Una menzione particolare merita la polizza sulla vita, che chi richiede questo
tipo di prestito deve obbligatoriamente
stipulare, perché il credito residuo sia
ripagato in caso di morte.
Per legge le spese sostenute per questa
assicurazione ancora non rientrano nel
Taeg di questi finanziamenti (indicato
con la denominazione di Teg nei preventivi). È proprio questo l’escamotage
utilizzato dagli intermediari finanziari
per aumentare i propri introiti all’insaputa del consumatore, che non riesce
a farsi un’idea precisa dei costi del prestito, visto che alcuni restano ancora
nascosti.
La nuova direttiva sul credito al consumo, che dovrebbe essere recepita nel
nostro ordinamento a maggio, dovrebbe risolvere questo problema, inserendo anche i costi delle coperture assicurative (di tutti i tipi) nell’indicatore del
costo del finanziamento.
Preventivi allo sportello:
Taeg alle stelle
Abbiamo visitato 39 tra banche e finanziarie di Milano, a caccia di preventivi
per capire quali condizioni ci venivano
prospettate per il prestito. Nella nostra
inchiesta abbiamo ipotizzato il caso di
tre pensionati con una pensione netta
di 1.000 euro e quindi con una cessione
massima di 200 euro mensili per un finanziamento di 10.000 euro. La prima è
una pensionata Inpdap di 71 anni, il secondo un pensionato Inps di 60 e il terzo un pensionato Inps, ma di 66 anni. Il
fatto di essere un pensionato pubblico
LE SPESE SI IMPENNANO
In base ai preventivi recuperati per la nostra indagine, abbiamo calcolato in media
quanto incidono le spese accessorie sul
finanziamento vero e proprio.
Considerando tutti i preventivi di tutti i
profili il valore medio è del 34,73%, con
una punta massima del 126%.
Nel caso della Compass di Milano, per un
finanziamento richiesto di 10.000 euro,
vengono imposte spese per ben 10.241
euro (con un’incidenza elevatissima: il
102,41%). Fiditalia impone spese per
12.574,35 euro (con un’incidenza addiritttura del 125,75%). Sì, avete letto bene, le
spese in questi casi superano abbondantemente la cifra chiesta in prestito.
Quello che emerge dalla nostra indagine
è che l’età del richiedente è un parametro
di riferimento non solamente per determinare il costo della copertura assicurativa,
ma addirittura se ne tiene conto anche per
fissare l'importo delle spese di istruttoria,
bancarie e finanziarie. Il che non è assolutamente giustificabile.
Banche e finanziarie
applicano interessi
davvero elevati
COSTI PALESI E NASCOSTI: LA NOSTRA INCHIESTA
Pensione netta di 1.000 euro: richiesto un prestito di 10.000 euro
Minimo
Media
Massimo
Pensionata Inpdap 71 anni
Tan
4,25%
6,73%
8,50%
Taeg dichiarato
9,60%
13,79%
21,22%
Taeg calcolato
7,68%
15,22%
23,16%
Costi assicurativi
Altre spese
806,40 euro
2.454,10 euro
6.122,40 euro
200 euro
4.793,65 euro
11.707,5 euro
Pensionato Inps 60 anni
Tan
5,00%
5,91%
8,25%
Taeg dichiarato
7,42%
8,39%
9,60%
Taeg calcolato
Costi assicurativi
Altre spese
7,42%
9,81%
15,07%
288 euro
796,07 euro
1.679,42 euro
455,69 euro
1.803,51 euro
6.543,56 euro
Pensionato Inps 66 anni
ONLINE
Sul nostro sito altroconsumo.it, nella sezione
Archivio, in allegato a questo articolo trovate
le tabelle complete dei tre profili dell’inchiesta (i
risultati sintetici sono nella tabella a fianco).
Tan
4,10%
6,26%
9,99%
Taeg dichiarato
7,63%
9,51%
15,43%
Taeg calcolato
8,82%
10,55%
15,83%
Costi assicurativi
388,53 euro
971,63 euro
1.684 euro
Altre spese
327,63 euro
1.515 euro
4.499 euro
Rilevazione novembre 2009
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piuttosto che Inps (dove la copertura stato il 6,2%. Per una durata di 10 anni
assicurativa è privata) dovrebbe rende- dunque la rata dovrebbe essere, per un
re meno onerosa la copertura assicura- capitale di 10.000 euro, di 112,04 euro.
Ma così non è perché
tiva, che cresce però col
tra spese della banca,
crescere dell’età della
La polizza
spese del mediatore e
persona che richiede il
assicurativa
costi assicurativi il Taeg
prestito, poiché aumeninnalza i costi
è in media di circa il
ta il rischio che possa
12% e la rata dunque è
morire prima di aver ridi 144 euro al mese. Le differenze tra un
pagato il debito.
Il Tan medio dei preventivi raccolti profilo e l’altro sono rilevanti, ma ancor
per tutti e tre i profili di pensionati è di più lo sono quelle tra una finanziaria
BANKITALIA CONTRO I COMPORTAMENTI SCORRETTI
La Banca d’Italia ha inviato a metà novembre
2009 una comunicazione agli operatori del
settore, per mettere in evidenza i comportamenti scorretti rilevati nel corso delle sue
ispezioni. Sono anomalie che comportano un
incremento di costi per la clientela.
Scarsa trasparenza
Le polizze assicurative richieste per legge
incidono troppo sui costi del finanziamento e i premi sono spesso determinati in
modo poco o per nulla trasparente. L’abbinamento della polizza al finanziamento
deve avvenire in modo corretto e trasparente, mentre la prassi è quella di indicare
cumulativamente, nei contratti e nei fogli
informativi, l’importo di generiche spese,
che non aiutano il consumatore a capire le
diverse voci di costo del finanziamento.
Rete di vendita non all'altezza
La rete di vendita non è qualificata. Per
Banca d’Italia i soggetti che vendono il
prodotto al cliente devono essere scelti
con maggior cura e i loro comportamenti
devono essere verificati periodicamente. Il
consiglio dato agli intermediari è di stipulare convenzioni con i datori di lavoro e gli
enti previdenziali, anche per contenere i
tassi applicati alla clientela. In effetti nella
nostra inchiesta è emerso che le convenzioni fatte dall’Inps con alcune (poche)
banche hanno ridotto i costi.
Costi da dettagliare
Nei fogli informativi e nei contratti di
finanziamento devono essere chiaramente
indicate le diverse componenti di costo
per la clientela. La nostra inchiesta ha
ampiamente dimostrato che ciò non avviene. Qualche esempio? Compass indica
nel preventivo una generica voce “Costo
banca” che include interessi per 3.760,47
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euro e spese fisse per 3.566,76 euro. La
separazione è stata fatta da noi, ma al
cliente è stato comunicato solo il valore
complessivo. La stessa situazione l’abbiamo ritrovata in Consel con un’unica voce
“costo banca” per 3.549,03 euro, che in
realtà dovrebbe essere scomposta in "interessi" e "costo fisso per banca".
Informazioni col contagocce
Una bacchettata arriva anche per quegli intermediari, che mettono i clienti nella condizione di firmare moduli di richiesta di prestito
in bianco e di apprendere solo in un secondo
tempo il nome della banca finanziatrice.
Questo viola qualsiasi norma di trasparenza:
l’informativa precontrattuale è importantissima e, come dice il nome, va fornita prima e
non dopo la firma del contratto.
Apprezziamo il richiamo formale: peccato
però che agli operatori scorretti non sia
stata inflitta nessuna sanzione.
e l’altra. Nei preventivi del primo profilo
(la pensionata più anziana) il Taeg da
noi calcolato (non ci siamo accontentati di quello dichiarato) è compreso tra il
7,68% e il 23,16%. Per il secondo profilo
(il pensionato più giovane) è compreso
tra il 7,42% e il 15,07%. Infine per il profilo intermedio il Taeg è compreso tra
l’8,82% ed il 15,83%.
Troppe
spese inspiegabili
Come fa un Tan del 6%, vantaggioso, a
trasformarsi in un Taeg dichiarato del
21,22% che, correttamente ricalcolato da noi, raggiunge addirittura quota
23%? Semplice, è tutta colpa delle spese, soprattutto di quelle di cui si fa fatica
a capire il senso.
Il caso limite è quello del preventivo recuperato nell’agenzia Compass di Corso
Lodi 59 dalla pensionata pubblica di
71 anni. A fronte di un Tan dichiarato
del 6% ci è stato comunicato un Taeg
del 21,22%, dovuto a “spese banca” per
3.566,76 euro e “spese assicurative” per
6.122,40 euro. La rata mensile per 10
anni è dunque di 200 euro proprio per
coprire queste spese.
Facendo i calcoli troviamo poi altri
550,37 euro di spese mai comunicate ma
spalmate nelle 120 rate del prestito. Così
il Taeg da noi calcolato arriva al 23% e
supera abbondantemente quello considerato usurario, che per prestiti oltre i
5.000 euro, come quello considerato, fino
al dicembre 2009 era pari a 13,77%.
Il costo della polizza
È andata un po’ meglio al nostro pensionato più giovane, di 60 anni, che
all’agenzia Compass di Piazza De Angeli
9 ha ottenuto un Tan del 5,6% e un Taeg
dichiarato dell’8,75%, con la prospettiva
di pagare una rata di 124 euro al mese
per 10 anni. Il Taeg da noi calcolato è
dell’8,84%; anche in questo caso oltre
alle spese comunicate (assicurazione
per 833,28 euro e commissioni finanziarie per 502,07) abbiamo trovato incluse
nelle rate altre spese non comunicate
per un totale di 462,25 euro.
È molto significativo il fatto che la polizza assicurativa è stata nel caso nella
pensionata di 71 anni di 6.122,40 euro
e di soli 833,28 euro per il pensionato
di 60. Certo tra i due pensionati c’è una
SUL MERCATO ANCHE POSTE ITALIANE
Da poco anche Poste Italiane si è buttata
in questo tipo di finanziamenti, con
Quinto Bancoposta, dedicato ai pensionati
pubblici e privati (i finanziamenti sono
eragati da Deutsche Bank).
del quinto. L'offerta di Poste Italiane
ai pensionati non sembra dunque
particolarmente conveniente: presenta
tassi di interesse in linea con quelli delle
altre finanziarie del settore.
A prima vista niente di nuovo
Da una prima analisi del prodotto offerto
dalle Poste, basata sulle caratteristiche
dichiarate nel foglietto informativo,
non ci troviamo di fronte a un tipo di
finanziamento differente dagli altri
presenti sul mercato della cessione
Le caratteristiche
La durata minima del prestito è di 36 mesi.
Il finanziamento viene concesso solo a chi,
alla scadenza del piano, non ha ancora
compiuto gli 80 anni.
Per richiedere Quinto Bancoposta
non bisogna già essere correntisti
Bancoposta né avere un conto corrente
bancario. L'erogazione del prestito può
avvenire, oltre che con accredito su
Conto Bancoposta, anche con bonifico
bancario o assegno. Un aspetto positivo
è rappresentato dal fatto che non sono
previste spese di istruttoria né spese di
incasso delle rate. Altro punto forte: la
copertura assicurativa viene garantita
attraverso il Fondo rischi Inpdap anche per
i pensionati Inps: questo dovrebbe evitare
la richiesta di elevati costi assicurativi a
garanzia del credito.
INTERESSI DICHIARATI IN LINEA CON IL MERCATO
Pensionato Inpdap
Pensionato Inps
differenza di età, ma la più anziana è
una pensionata Inpdap, la quale ha una
gestione assicurativa collettiva (meno
cara) per i suoi iscritti a sostituzione
della copertura assicurativa privata.
Insomma gli 11 anni di differenza di
età tra i due pensionati non bastano a
giustificare un salto di oltre 5.000 euro
nel costo della polizza.
∙
Tan dichiarato
Taeg dichiarato
Per durate fino a 60 mesi 6,62%
Per durate oltre 60 mesi 7,34%
Fino a 5.000 euro max 23,145%
Oltre 5.000 euro max 18,69%
Fino a 5.000 euro 7,42%
Oltre 5.000 euro 6,58%
Fino a 5.000 euro max 23,145%
Oltre 5.000 euro max 18,69%
Il Taeg va sempre verificato
includendo tutte le spese
Conveniente solo in pochi casi
C’è davvero molto da fare per rendere la cessione del quinto della pensione una valida alternativa al prestito personale. I tassi applicati sono eccessivi e non si può accettare
che a fronte di 10.000 euro di prestito un pensionato si trovi
a dover pagare, spesso in maniera non consapevole, più di
10.000 euro di spese, per la maggior parte ingiustificabili.
I costi di mediazione e di vendita sono esosi e in pratica
risultano più alti tanto più è anziano il cliente. Se questo
può avere senso per la polizza vita non ne ha affatto per
tutti gli altri costi (spese bancarie, di istruttoria). La traspa-
renza è del tutto assente in moltissimi casi e la cessione del
quinto non è quasi mai competitiva rispetto alla media dei
tradizionali prestiti personali. Fanno eccezione solo alcune
banche che, grazie alle convenzioni stipulate con l’Inps,
riescono a offrire Taeg interessanti, non gravati da spese
accessorie, in alcuni casi più bassi dei Taeg dei prestiti,
soprattutto per i pensionati più giovani. Il consiglio che
vi diamo è di verificare il Taeg della cessione, includendo
tutte le spese, la durata e la rata mensile, con il calcolatore
del Taeg presente sul nostro sito, nella sezione Soldi.
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