È tempo di dire basta alle baby prostitute!
Transcript
È tempo di dire basta alle baby prostitute!
IL CAFFÈ 21 aprile 2013 ROSA E CACTUS OFFERTI DA Piazza Muraccio, Locarno Tel. 091 751 72 31 Fax 091 751 15 73 una rosa a... un cactus a... Ilaria Käslin Sergio Savoia La quindicenne ginnasta ticinese ha colto la finale agli Europei di Mosca nel concorso generale alla sua prima partecipazione ad un evento di questa portata. Le basi per il futuro appaiono, insomma, solide e promettenti A Coldrerio si accerta un mega inquinamento da carburante, ma gli ambientalisti tacciono. La svolta del coordinatore dei Verdi verso la politica globale ha fatto scemare la sensibilità ecologica del movimento? 7 L’ATTUALITÀ Reuters Lettera appello ai parlamentari a Berna per colmare una lacuna della legge. Primo sì tra i deputati ticinesi LA PROSTITUZIONE IN TICINO L’operazione Domino, ordinata dal Ministero pubblico, ha portato ad ad arresti, denunce e chiusura di locali a luci rosse Locali 12 11 7 3 Dopo l’operazione Domino Prima dell’operazione Domino sono stati chiusi dalla magistratura 33 hanno cessato autonomamente l’attività hanno l’autorizzazione hanno fatto domanda per regolarizzarsi 245 Prostitute notificate locali in attività 500 nel 2011 circa Fonte: Polizia e Ministero pubblico “È tempo di dire basta alle baby prostitute!” Scoppia la polemica: “Le sedicenni non possono bere, ma lavorare tranquillamente nei night sì” MAURO SPIGNESI “Siamo il Paese delle eccellenze, della modernità, dei diritti. E poi scivoliamo in una deriva vergognosa permettendo la prostituzione minorile”. L’editore Armando Dadò fa un semplice ragionamento : “A chi ha meno di 16 anni non consentiamo di avere la patente di guida, non consentiamo di acquistare alcol. Ma permettiamo che lavori in un night a luci rosse. Sono bambine, poco più che adolescenti. È ora di svoltare, di dare una scossa, di cambiare questa realtà. L’Olanda, Paese liberale e avanzato, l’ha fatto”. Il suo ragionamento, Dadò lo ha messo nero su bianco in una lettera-appello inviata a tutti i parlamentari a Berna per raddrizzare le incongruenze della legge. “Consiglio federale compreso”, precisa Dadò: “Ma in particolare alla deputazione ticinese, perché nel nostro cantone questo problema è ancora più drammatico per la vastità del fenomeno. E visto che in Gran Consiglio si discuterà tra poco della nuova legge sulla prostituzione, e tenuto conto che si è discusso a lungo della nuova zona a luci rosse ad Arbedo, questo mi pare il momento giusto per agire”. Tra la deputazione ticinese, in linea teorica, sembrano tutti d’ac- cordo. “Messa in questi termini, la proposta di Dadò sicuramente merita d’essere discussa”, dice Pierre Rusconi, consigliere nazionale udc: “Il tema è importante e deve essere approfondito, anche se a Berna se ne parla da tempo”. Qualche mese fa il Consiglio nazionale, accogliendo il testo della convenzione contro lo sfruttamento e l’abuso dei minori del Consiglio d’Europa - sottoscritto dalla Svizzera due anni fa insieme ad altri 18 Paesi - ha adottato un messaggio dove si dice che in futuro sarà possibile sanzionare i clienti delle prostitute che hanno dai 16 ai 18 anni con una pena fino a tre anni. Una norma che prevede una modifica del Codice penale e L’intervista Sono state introdotte le multe per i clienti. “Ma non basta, in Olanda hanno scelto il divieto assoluto” che ha già avuto il via libera degli Stati. “Quanto vuol fare il governo federale è un piccolo passo avanti, ma contiene un paradosso: si puniscono i clienti ma non si vieta la prostituzione minorile”, spiega Fabio Regazzi, consigliere nazionale ppd: “Invece bisognerebbe dare un taglio netto, correggere con decisione questa grave lacuna di legge. È una questione di civiltà, io sottoscrivo la lettera che ho ricevuto da Dadò e spero che se ne discuta presto nella deputazione ticinese”. Per Marina Carobbio, consigliere nazionale socialista, occorre impegnarsi a fondo contro lo sfruttamento in generale: “ In par- Parla Ulisse Albertalli noto titolare di locali a luci rosse “Qui da noi non le facciamo entrare” “Io minorenni non ne ho mai visto, anche perché il cliente cerca e paga l’esperienza”. Sorride Ulisse Albertalli, patron dell’Oceano, uno dei night più conosciuti in Ticino e pioniere degli hotel a luci rosse. Però qualche caso di “prostitute baby” è capitato. Non ricorda? “Anni fa quando, c’era stato un massiccio arrivo di ragazze ungheresi, una aveva presentato un passaporto falso. Ma l’avevamo subito capito che quella ragazza non aveva l’età e l’abbiamo immediatamente spedita via. Un altro caso era successo a Cadenazzo, e anche lì la ragazza era stata mandata via”. Lei è d’accordo o contrario alla prostituzione delle ragazze di 16 anni? Il caso AUTO VONK QUARTINO Tel. 076 226 24 78 - www.autovonk.ch GRANDE AZIONE 0% DI INTERESSI LEASING PER IL PRIMO ANNO Auto Nuove PN € Bonus PV Audi A3 SB 1.2 TFSI, bianco, full opt. 41’800 -35% 26’950 Audi A6 2.0 TDI Avant, nero, full opt. 75’800 -34% 49’950 Fiat 500 Twinair Lounge, div. colori 23’670 -37% 14’950 Hyundai i30 1.6 GDI Wagon, grigio 26’930 -26% 19’950 Kia Sportage 2.0 CRDI Style, div. colori 50’965 -21% 39’950 Landrover Freelander TD4 Sport, nero 68’800 -29% 48’950 Range Rover Sport 3.0 TD, bianco, full opt. 105’750 -24% 79’950 Range Rover Evoque 2.2TD 4X4 Aut., bianco full 54’950 Range Rover Evoque 2.2TD, nero e bianco, full 42’950 Peugeot Boxer HDI Frigorifero L2H2 68’200 -37% 42’950 Peugeot Boxer con Ponte, bianco, A/C 48’200 -38% 29’950 Peugeot Boxer con Ponte Ribaltabile 52’800 -34% 34’950 Peugeot Boxer HDI 9 Posti, full opt. 51’900 -42% 29’950 Peugeot Partner 1.6 HDI, grigio, full opt. 35’440 -35% 22’950 Renault Grand Trafic 9 Posti, full opt. 52’800 - 41% 30’950 Volvo XC90 D5 R-Design Aut.,7 Posti, arg. e n. 82’800 -36% 52’950 Volvo C30 D2 R-Design, div. colori, full 49’050 - 43% 27’950 VW Golf VII 1.4 TSI High, div. colori, full 35’390 - 30% 24’950 VW Golf VII 1.6 TDI High, div. colori, full 41’900 -33% 27’950 VW Polo 1.4 High, 5 porte, grigio, full 23’200 -27% 16’950 VW Polo 1.2 TSI 5 porte, div. colori, full 27’050 -26% 19’950 VW Up 1.0 75CV 5 porte, div. colori 23’080 - 31% 15’950 Auto Occasione Anno Audi A4 Allroad 3.0 TDI Aut, full opt., grigio 2013 Hyundai i20 1.4, 5 porte, bianco, full opt. 2012 Hyundai ix35 2.0 CRDI 4WD Aut., argento 2010 KM 6’000 9’500 84’000 Prezzo 54’950 13’950 23’950 “Contrario. Chi si prostituisce lo decide personalmente e una ragazzina non ha l’età per farlo. Detto questo, aggiungo che anche la clientela non apprezza”. Però il fenomeno esiste. Non potrà negarlo? “Se ci fosse qualcosa qui da noi io l’averi saputo. Magari può capitare a Zurigo, dove c’è un’offerta molto articolata, dove ci sono anche titolari di locali che chiedono alle ragazze d’avere rapporti senza preservativo, una cosa che va contro ogni logica della vita. Ma anche lì, secondo me, ci vuole una certa perversione per andare con una ragazzina. Io, ripeto, in Ticino non ne ho mai viste”. Se ne accorgerebbe? “Come no. La prima cosa che facciamo quan- do arriva una ragazza è di dirle di notificarsi in polizia. Guardiamo la data di nascita e se c’è qualcosa che non va non la facciamo entrare. I primi a non volere guai siamo noi”. E chi lavora autonomamente? “Negli appartamenti succede di tutto. Lì magari potrebbe esserci anche qualcosa di poco chiaro. Da noi è tutto sotto la luce del sole, tanto che quando arriva la polizia trova tutti i documenti”. Mai ricevuto una richiesta particolare da un cliente che vuole incontrare una ragazzina? “Personalmente mai. Anche perché i clienti quasi non guardano le ragazze di 18, 19 anni. Ripeto, vogliono l’esperienza che le giovanissime naturalmente non hanno”. ticolare quando si tratta di minorenni. Non che non si sia fatto nulla. Ci sono state due mozioni in questo senso, la prima nel 2008, e ci sono anche diversi pareri della Commissione affari giuridici. Inoltre la consigliera federale Simonetta Sommaruga ha più volte detto che il divieto della prostituzione minorile è una sua priorità. Si tratta, dunque, di mettere insieme le forze e di concretizzare le buone intenzioni di tutti individuando le misure necessarie”. La nuova legge può arrivare soltanto da Palazzo federale. Anche se molti Cantoni hanno provato a dotarsi di norme contro la prostituzione minorile. A Ginevra, ad esempio, per esercitare la prostituzione occorre un’ autorizzazione precisa, che non viene rilasciata a chi non ha almeno 18 anni. PureZurigo è pronta a seguire questa strada. Mentre San Gallo, Berna e, recentemente, il parlamento vodese, hanno stabilito che se ne deve occupare la Confederazione. “Quello dei minori è un argomento sensibile”, spiega Roberta Pantani, consigliera nazionale della Lega: “Sul principio di vietare la prostituzione minorile non si può che essere d’accordo. E io ritengo si debba intervenire con decisione”. [email protected] Q@maurospignesi L’editore Matteo Cheda in pretura il 29 di aprile per l’instant book sul presidente leghista “Bignasca era persona pubblica? Si stampi” L’ex magistrato Mona interviene sul libro bloccato dal pretore Fra diritto alla libera espressione e tutela della personalità, si sta giocando la partita giudiziaria di Matteo Cheda, l’editore che ha preannunciato un instant book “senza veli” su Giuliano Bignasca. Ma si può bloccare un libro prima che sia stato scritto? Per ora sì, secondo il provvedimento supercautelare del pretore di Lugano, ma la decisione definitiva sarà a fine mese. Per l’ex magistrato Marco Mona la vera domanda è: Bignasca era o no un personaggio pubblico? Un quesito esemplare: come conciliare libertà d’espressione con la tutela della sfera privata “La famiglia Bignasca ha il diritto di richiamare i diritti della privacy, il giudice, sentita la controparte, di valutare se è accoglibile - spiega Mona. Cosa che, a ben pensare, reputo abbastanza difficile, visto che Bignasca è stato una persona pubblica. Solo se la sua vita non avesse avuto questa dimensione pubblica, la privacy della famiglia potrebbe pesare di più dell’interesse pubblico a rendere note le passate vicende”. Cheda ricevuto il decreto supercautelare del pretore che gli ha proibito di pubblicare il libro su leader della Lega dei ticinesi, una ricostruzione della vita di Bignasca con i retroscena privati (come l’uso di cocaina, le connessioni con il L’EDITORE Matteo Cheda, editore di riviste per i consumatori e di instant book su argomenti d’attualità mondo della prostituzione) e le teatralità pubbliche, settimana prossima, il 29 di aprile, dovrà difendere le sue ragioni di fronte al pretore Francesco Trezzini. “Si è trattato di un provvedimento supercautelare, assunto dal pretore avendo sentito solo una parte, per lasciare poi sviluppare il procedimento – sottolinea Mona, avvocato, ex procuratore di Zurigo -. È una misura che viene presa per evitare di creare un danno altrimenti irreparabile dopo la pubblicazione”. La difficoltà, sostiene Mona è conciliare il diritto di privacy, della tutela della persona, con quello della libertà d’espressione salvaguardato dall’articolo 10 della Costituzione, secondo cui “ogni persona ha diritto alla libertà d’espressione. Tale diritto include la libertà d’opinione e la libertà di ricevere o di comunicare informazioni o idee senza ingerenza alcuna da parte delle autorità pubbliche e senza considerazione di frontiera...”. Secondo Mona occorre, comunque, porre il problema per poter decidere. Cosa che avverrà quando il pretore sentirà anche Cheda. Decisiva sarà la valutazione sul ruolo pubblico e politico di Bignasca. Che la sua esistenza sia stata pubblica non solo in vita, ma anche in... morte, visto che è rimasto in lista ed è stato eletto in municipio a Lugano da defunto, pare incontrovertibile. C’è però un altro effetto che interventi supercautelari come questo possono provocare , ovvero lungaggini che danneggiano l’editore. “La storia di Bignasca, nel bene e nel male, ha senso se viene pubblicata adesso, non fra un anno”, dice Cheda, che già nel 2003 si era trovato costretto a bloccare su decisione del pretore la vendita di un libro. Si trattava de “Il cassiere di Saddam”, che tirava in ballo Behgjet Pacolli, imprenditore ed ex presidente del Kosovo. Una vicenda durata ben 10 anni e risolta solo di recente. Troppo tardi. Per questo, per ovviare a qualsiasi blocco giudiziario, Cheda s’è inventato l’escamotage di cedere ad un terzo editore i diritti di pubblicazione della vita di Bignasca. c.m.