Antonello da Messina e Miquel Barcelò

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Antonello da Messina e Miquel Barcelò
COMUNE DI BUCCINASCO
In collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti”
Associazione Culturale Teatrale
GLI ADULTI
SERATE CULTURALI 2016/2017
Il quattrocento e l’arte contemporanea
Antonello da Messina
Antonio di Giovanni d’Antonio, detto Antonello da Messina nacque a Messina nel 1429 o 1430, figlio di
Giovanni d’Antonio e Garita (o Margherita). Studiò a Messina, Palermo e Alcamo, allievo di Guglielmo
Adragna d’Alcamo. Intorno al 1450 si trasferì a Napoli, dove è documentato come allievo del pittore
Colantonio, che gli fece conoscere la pittura fiamminga. Nel 1460 circa dipinse la “Crocifissione” di Sibiu, ora
al Museo d’Arte di Bucarest e la “Madonna Salting”, in cui seppe fondere lo stile fiammingo con quello di
Piero della Francesca. Nel 1461 entrò nella sua bottega, come apprendista, il fratello minore Giordano, con cui
stipulò un contratto triennale. Tra il 1465 ed il 1470 eseguì il “Ritratto d’uomo”, ora al Museo Mandralisca di
Cefalù. Negli anni successivi soggiornò a Roma, in Toscana e nelle Marche. Nel 1474 visitò Venezia ed entrò
in contatto con Giovanni Bellini. Tornato in Sicilia dipinse il “polittico di San Gregorio”, la “Crocifissione di
Anversa”, ora ai Musei Reali di Anversa, il “Salvator Mundi”, la sua prima opera firmata e datata, in cui seguì
l’iconografia dei pittori fiamminghi, in particolar modo Petrus Christus. “L’Annunciazione” del Museo
Bellomo di Siracusa, il celebre “San Gerolamo nello studio” della National Gallery di Londra e “Ecce Homo”
del Collegio Alberoni di Piacenza.
Altre opere importanti della sua maturità sono la “Crocifissione” della National Gallery di Londra, firmata e
datata 1475, il “Ritratto d’uomo” della National Gallery di Londra, la “Pietà” del Museo Correr di Venezia, il
“Ritratto d’uomo” del Louvre di Parigi e il “Ritratto d’uomo” della Galleria Borghese di Roma.
Nel 1476 dipinse uno dei suoi capolavori, “L’Annunciata” uno dei migliori esempi della pittura rinascimentale
italiana.
Nello stesso anno realizzò il “Ritratto d’uomo” del Museo d’Arte Antica di Torino e poco dopo la “Pietà” del
Museo del Prado di Madrid.
Antonello da Messina morì a Messina nel febbraio 1479.
Miquel Barcelò
Miquel Barcelò nasce l’8 gennaio 1957 a Felanitx, sull’isola di Maiorca. Figlio di una pittrice, studia alla
Escola d’Arts Aplicades di Palma di Maiorca, poi alla Escola Superior de Belles Artes di Barcellona, ma
abbandona gli studi.
Nel 1975 aderisce al gruppo d’avanguardia “Taller Llunàtic” e cura la rivista “Neon de Suro”. Nello stesso
anno tiene la sua prima mostra personale al Museo di Palma di Maiorca. Si fa conoscere esponendo alla mostra
collettiva “Otras Figuraciones” alla Fundacion La Caixa di Madrid nel 1981, alla Biennale di San Paolo del
1981 e a Documenta 7 di Kassel nel 1982.
Il suo stile è influenzato dall’espressionismo, dalla pittura di Mirò, dall’Action Painting di Jackson Pollock,
dall’arte concettuale e dall’Art Brut.
Compie numerosi viaggi nel Mali e nel 1988 affitta uno studio a Segou: i paesaggi africani influenzano i
soggetti e lo stile dei suoi quadri. Esegue dipinti su tela, opere su carta, sculture e ceramiche.
Nel 1990 disegna i costumi per l’opera di Mauel De Falla “Tréteaux de Maître Pierre” al teatro dell’Opéra
Comique di Parigi. Nel 1996 il Centro Pompidou di Parigi gli ha dedicato un’importante mostra retrospettiva.
Negli anni Novanta espone da Leo Castelli a New York e da Bruno Bischofberger a Zurigo. A partire dal 2001
disegna una serie di opere in ceramica e vetro per la Cattedrale di Maiorca. Nel 2003 ha ottenuto il premio
artistico Principe delle Asturie. Nel 2004 i suoi acquerelli che illustrano la “Divina Commedia” di Dante
Alighieri vengono esposti al Louvre di Parigi. Nel 2005 espone con successo a New York e Francoforte. Dal
settembre 2007 al giugno 2008 esegue una grande opera per il Palazzo delle Nazioni di Ginevra. Nel 2009
rappresenta la Spagna alla Biennale di Venezia.
Il 28 giugno 2011, da Christie’s a Londra, il dipinto “Faena de Muleta”, del 1990, è stato pagato 3.961.250
sterline.
A cura di Gabriele Crepaldi