Simoncelli è pronto per il tour de force

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Simoncelli è pronto per il tour de force
Sport
l'Adige - domenica 4 dicembre 2011 - pagina 50
domenica 4 dicembre 2011
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l'Adige
Combinata nordica | A Lillehammer un risultato che lo proietta nel Gotha
Sci alpino | Anche a Bormio il portacolori del Brentonico Ski nei primi dieci
Pittin, rimonta storica che vale l’argento
Matteo De Vettori miglior giovane italiano
Alessandro Pittin
LILLEHAMMER (Norvegia) - Incredibile Alessandro Pittin nella Coppa del Mondo di combinata nordica, nella terza tappa sulle nevi di
Lillehammer. C’era l’innovativa formula della penalty race che però
non è andata in onda a causa del vento. Per stabilire l’ordine di partenza sui 10 km di fondo si è così tenuto conto del provisional round
disputato il giorno precedente in cui il friulano partiva in 29ª posizione con un distacco di 1’18”. E una volta scattato dal via, Pittin ha
cominciato una straordinaria rimonta, concretizzatata nell’ultimo
chilometro, quando ha agganciato il terzetto di testa composto da
Klemetsen, Edelmann e Bieler. Quest’ultimo ha ceduto di schianto
mentre Klemetsen si involava verso il primo successo della carriera. Pittin ha conservato qualche stilla di energia per mettersi alle
spalle Edelmann e conquistare uno storico 2° posto grazie al miglior
tempo sugli sci stretti. Prima di oggi soltanto Andrea Longo (Gundersen in Val di Fiemme nel 1997) fu capace di raggiungere un simile piazzamento. Azzurri in forma con il 10° posto di Lukas Runggaldier.
SCI ALPINO
Il roveretano carico: «Fisicamente attraverso un buon momento»
Matteo De Vettori
BORMIO - Dopo il sesto posto di venerdì, Matteo De Vettori si ripete nel secondo slalom Fis di Bormio cogliendo la settima piazza, rinnovando il suo ruolo di miglior junior italiano del fine settimana. Il
successo è andato ad Antoine Marical, ventenne francese capace di
staccare il miglior tempo nella seconda manche dopo aver chiuso
la prima in terza posizione. Alle sue spalle il vincitore del giorno precedente, il russo Alexander Khoroshilov con l’austriaco Stefan Brennsteiner.
Per il portacolori del Brentonico Ski Team meglio la seconda manche, chiusa con il terzo tempo parziale per confermarsi miglior giovane azzurro precedendo il romano Giordano Ronci (13°), l’altoatesino Aaron Hofer (22°) ed il giudicariese Pietro Franceschetti (23°);
una discreta prova quindi per il diciottenne di Bolbeno, rappresentante dello Sporting Campiglio. Più indietro, 45° posto per il campigliano Giovanni Pasini e 53° per il fassano Federico Liberatore mentre gli altri giovani azzurri non hanno completato la prova. Lu. Pe.
Simoncelli è pronto
per il tour de force
Stasera appuntamento americano tra i pali larghi
LUCA PERENZONI
BEAVER CREEK - Torna in pista Davide Simoncelli, atteso
questa sera dal gigante di Beaver Creek, terza prova sulle nevi del Colorado in attesa dei
recuperi dei prossimi giorni,
un ulteriore gigante martedì
ed uno slalom giovedì.
L’undicesimo posto di Soelden
è ormai lontano oltre un mese,
nel frattempo il roveretano ha
potuto affinare ulteriormente
la condizione pur senza aver
ancora trovato una forma smagliante.
«Direi che va abbastanza bene
le ultime settimane mi sono allenato con continuità e fisicamente sto attraversando un
buon momento. Anzi, posso dire che se andasse così tutta la
stagione, sarei contento: ormai ho imparato a gestirmi e
riesco nonostante i malanni ad
allenarmi bene. Mi manca ancora un po di regolarità nel
senso che quando provo a fare delle manche tirate, i risultati sono ancora altalenanti e
faccio ancora qualche errore
di troppo: devo ricercare ancora un briciolo di lucidità per
poter dire di stare davvero bene».
Il poliziotto lagarino ed i compagni del team di gigante guidato dal francese Jacques
Theolier hanno raggiunto Beaver Creek nel pomeriggio di venerdì, dopo aver preso parte
nei giorni precedenti alle prove NorAm di Aspen, con Si-
moncelli nono e sesto nelle
due gare. «La neve è la solita,
aggressiva, del Nord America:
non impazzisco per questo genere di condizioni, ma non è
un problema: mi sento pronto».
La Birds of Prey negli anni passati ha regalato a Davide un
quinto, un sesto ed un settimo
posto, pur non essendo sulla
carta un disegno ideale per il
roveretano. Un terreno molto
mosso che si adatta molto anche alle capacità dei supergigantisti: nel novero dei principali favoriti sono quindi ovviamente inclusi Ted Ligety ed
Alexis Pinturault, i due specialisti più in forma del lotto, ma
anche i norvegesi Aksel Svindal e Kjetil Jansrud. Inutile dire come il team azzurro vada
in cerca di un risultato importante per invertire la tendenza delle ultime due stagioni tra
le porte larghe: da seguire particolarmente il giovane Giovanni Borsotti, capace di lanciare
segnali interessanti nelle prove di Aspen; prima manche alle 17.30, seconda tre ore più
tardi.
Impegno in superG invece per
le ragazze, giunte all’ultimo atto del trittico canadese di Lake Louise. Lindsey Vonn sarà
ovviamente la donna da seguire con tutta la curiosità del caso nel seguire le prove di Gut,
Fenninger e Rebensburg, giovani come la valtellinese Elena Curtoni che potrebbe fare
davvero bene; con lei al via anche Lucia Recchia, Dada Meri-
ghetti e Hannah Schnarf; il via
alle 19.
COPPA EUROPA - Prenderà il via
domani nella svizzera Zinal la
Coppa Europa femminile; in
programma due slalom che vedranno al cancelletto di partenza anche la fassana Chiara
Costazza.
Davide Simoncelli,
il roveretano che vuole
dimostrare di saper
sciare bene negli States
Sci alpino | Negli Usa, tra gli uomini spunta lo svizzero che batte Svindal. Tra le donne la solita regina
Ecco Viletta, la novità. Ma Vonn è una certezza
BEAVER CREEK (Usa) e LAKE LOUISE
(Canada) - «Viletta! chi è costui?» Le
parole del Don Abbondio manzoniano
rischiano di mancare un po’ di
rispetto al venticinquenne svizzero
Sandro Viletta (nella foto), ma
rendono alla perfezione la sorpresa
derivata dal suo successo nel superG
di Beaver Creek. Impossibile
pronosticare l’elvetico sul gradino
più alto del podio nel cuore di una
carriera che fino a ieri l’aveva visto al
più quarto nel gigante di Adelboden
del 2009 o sesto nel superG di
Hinterstoder dello scorso febbraio.
Ecco, forse un indizio poteva essere
questo: Adelboden e Hinterstoder
sono piste che, specie nella parte
alta, possono richiamare l’andamento
del tracciato disegnato ieri sulla Birds
of Prey ed è proprio lì che lo svizzero
dei Grigioni ha inventato il numero
della giornata, mediante linee
strettissime e coraggiose che gli
hanno concesso un secondo di
margine strenuamente difeso fino al
traguardo.
Sci nordico | La pubalgia non ha fermato la predazzana, 14ª. A Düsseldorf tra le migliori
Vuerich, peccato! Bruciata al fotofinish
DÜSSELDORF (Germania) - La
differenza tra l’ottimo ed il
possibile eccellente risultato di
Gaia Vuerich è tutto in quel
mezzo metro scarso che ha
diviso la ventenne fiemmese dalla
russa Natalia Matveeva nel
quarto di finale della sprint di
Dusseldorf. Per la predazzana dei
Carabinieri si è acceso il
semaforo rosso che l’ha
comunque condotta al 14° posto
finale, il miglior risultato della
carriera, nonostante la pubalgia
che ha colpito la Vuerich
nell’ultima settimana. Mai come
ieri la semifinale di Coppa è stata
vicina, solo mezzo metro (o due
decimi che dir si voglia), per
l’appunto. Il tutto al termine di un
quarto affrontato da Gaia con il
giusto piglio, costantemente in
scia alla stessa Matveeva,
incaricatasi di dettare il ritmo
prima di cedere al ritorno della
norvegese Oestberg, vincitrice
del turno che ha visto la Vuerich
terza ed Elisa Brocard quinta.
«Sono contenta, alla vigilia avrei
firmato per un piazzamento così,
subito dopo la gara invece mi
son detta che poteva arrivare
anche qualcosa in più,
considerata la mia condizione. La
gamba ha retto e non ha dato
alcun problema: credo di aver
perso l’attimo giusto nel quarto
di finale, se fossi uscita prima
dalla scia della Matveeva, magari
sarei riuscita a passare il turno».
In precedenza la mattinata aveva
visto la fiemmese qualificarsi con
tranquillità grazie al 22° tempo
(nona la Brocard): insomma, la
stagione della Vuerich inizia con
il piede giusto pur nella sfortuna
di qualche guaio fisico nelle
ultime settimane e Dusseldorf si
conferma città fortunata per lei,
forse proprio per il tracciato non
troppo lungo: proprio sulle rive
del Reno nel 2009 era maturato il
17imo posto, fino a ieri il suo
miglior risultato in carriera.
Nella finale, prova di superiorità
per la statunitense Kikkan
Randall, vincitrice su Matveeva e
sulla giovane svizzera Van Der
Graaf. Oggi Gaia tornerà in pista
nella Team Sprint in coppia con
Elisa Brocard. Prezioso sesto
posto invece per Federico
Pellegrino nella prova maschile:
pur non essendo al meglio della
condizione dopo l’infortunio alla
spalla, il ventunenne valdostano
è stato l’unico azzurro a
qualificarsi e ha saputo poi
destreggiarsi con bravura (la
volata nei quarti di finale) e un
pizzico di fortuna (il ripescaggio
in semi) per approdare nel turno
conclusivo. Chiedere una finale
da protagonista era troppo: il
sesto posto è molto più di quanto
ci si potesse aspettare da lui
all’esordio stagionale nello sci
che conta. Una manciata di
secondi più avanti, il norvegese
Ola Vigen Hattestad superava il
russo Petukhov.
COPPA ITALIA - Ancora un
successo per Veronica Cavallar in
Coppa Italia: dopo aver firmato la
prova distance di domenica a
Santa Caterina, la finanziera
solandra ha conquistato la
vittoria nella 10 km a tecnica
libera in programma ieri a
Dobbiaco, precedendo la friulana
Silvia Rupil.
In campo maschile la 15 km ha
premiato Thomas Moriggl seguito
da Fabio Santus e dal poliziotto
poero Luca Orlandi, capace di
lasciarsi alle spalle tutti gli altri
volti habitué di Coppa del
Mondo: Piller Cottrer, Checchi,
Gullo. Oggi sempre a Dobbiaco
una sprint skating.
Sul quale Viletta è piombato con 2
decimi di vantaggio su Aksel Svindal
che già pregustava il secondo
successo consecutivo in superG dopo
la vittoria di domenica scorsa a Lake
Louise. Troppo sportivo il
ventinovenne vichingo per chiudere il
suo sorriso di fronte all’exploit di
Viletta, anzi: è lui il primo a
complimentarsi con il ragazzo che lo
scalza dal gradino più alto del podio,
mentre in terza piazza si fa largo un
altro rossocrociato, Beat Feuz, già
secondo nella discesa di venerdì a
conferma della dimensione eccelsa
ormai raggiunta dal ventiquattrenne
vincitore dello slalom del Trofeo
Topolino del 2002.
Ai piedi del podio trova spazio il
canadese Robbie Dixon seguito da
Hannes Reichelt e Kjetil Jansrud con
Raich ottavo davanti a Cuche. Spetta
invece al ventiseienne Matteo
Marsaglia il ruolo di miglior azzurro
di giornata: il laziale del Sestriere
pesca con il pettorale 40 l’11 posto
con un ritardo di 1”11 da Viletta per
superare Christof Innerhofer (13° a
1”15) e raccogliere il miglior risultato
della carriera. Ancora in difficoltà il
resto della pattuglia azzurra, con
Peter Fill 25imo, Siegmar Klotz 30imo
e Werner Heel 35imo preceduto da
Hagen Patscheider.
Nel frattempo a Lake Louise si è
placato il vento, ma non Lindsey
Vonn che rifila un’altra batosta a tutte
le colleghe: poco meno di due
secondi di vantaggio venerdì, «solo»
1”68 ieri nella seconda discesa libera
canadese che ha proposto sul podio
al suo fianco la francese Marie
Marchand Arvier e l’austriaca Lizi
Goergl (a 1”91). Salgono quindi a 44 le
vittorie della ventisettenne del
Minnesota in Coppa del Mondo, tre
delle quali raccolte nelle prime
quattro gare della stagione: non
essendo partita nello slalom di
Aspen, ha mancato l’appuntamento
con il successo solo nel gigante della
stessa località statunitense. Insomma,
un autentico schiacciasassi e
praticamente implacabile.
Sulla lineare pista dell’Alberta il
confronto è impietoso, al limite
dell’imbarazzante: così un ritardo di
2”10 consente ad Elena Fanchini di
infilarsi in settima piazza (qui
vincitrice nel 2005) alle spalle di una
Maria Riesch piuttosto scarica e
davanti ad una «leggera» Lara Gut in
difficoltà quando c’è da appellarsi
alla pura scorrevolezza; 13ima
Daniela Merighetti, 20ima e 21ima
Johanna Schnarf e Lucia Recchia,
24ima Verena Stuffer.
Lu. Pe.