pdf - Fondazione Internazionale Menarini
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n° 365 - giugno 2014 © Tutti i diritti sono riservati Fondazione Internazionale Menarini - è vietata la riproduzione anche parziale dei testi e delle fotografie Direttore Responsabile Lorenzo Gualtieri - Redazione, corrispondenza: «Minuti» Edificio L - Strada 6 - Centro Direzionale Milanofiori I-20089 Rozzano (Milan, Italy) www.fondazione-menarini.it Il Mediterraneo degli Etruschi A Roma una grande esposizione illustra dieci secoli di storia di Cerveteri, che fu la più importante e ricca città dell’Etruria, cuore dei rapporti con Grecia e Oriente sopra Cratere di Aristonothos Roma, Musei Capitolini a lato Sarcofago degli Sposi Parigi, Musée du Louvre Organizzata dal Palazzo delle Esposizioni di Roma in collaborazione con il Musée du Louvre-Lens, la mostra Gli Etruschi e il Mediterraneo. La città di Cerveteri, in corso fino al 20 luglio prossimo, si propone l’obiettivo di narrare da un punto di vista inedito la storia di una straordinaria civiltà del mondo antico, quella etrusca. La rassegna romana concentra la sua attenzione su una singola città - Cerveteri - che spicca per grandezza e importanza nel contesto delle relazioni tra i popoli del Mediterraneo antico. Questa città, che gli Etruschi chiamarono Kaisraie, i Greci Agylla, e i Romani Caere, è emblematica della grandezza della civiltà etrusca, e occupa un posto centrale in Italia e nel Mediterraneo durante tutto il I millennio a.C. Nell’antichità Caere era considerata “la più prospera e popolata delle città dell’Etruria”, come scrive lo storico greco Dionigi di Ali- carnasso; di questa metropoli dell’Italia antica, distante solo 50 chilometri da Roma, la mostra ripercorre quasi dieci secoli. La storia di Cerveteri e dei suoi abitanti, i Ceriti, ampiamente documentata dai testi antichi, sta emergendo poco a poco dal sottosuolo grazie ai grandi scavi archeologici condotti a partire dal XIX secolo. Proprio nel corso dell’Ottocento è tornata alla luce una straordinaria quantità di monumenti e di oggetti che hanno suscitato la meraviglia dei contemporanei e hanno trovato posto nei più grandi musei del mondo - in particolare a Parigi, nel Museo del Louvre e a Roma, nel Museo Etrusco di Villa Giulia. A queste prime scoperte ormai lontane nel tempo, si sono aggiunti di recente i risultati degli scavi realizzati negli ultimi decenni non solo nel cuore della città antica, ma anche nelle necropoli e su tutto il territorio circostante. Questo confronto pag. 2 inedito permette di tracciare per la prima volta il ritratto di una città che, come Atene, Cartagine e Roma, fu una delle più grandi e importanti in tutto il bacino del Mediterraneo. La storia di Cerveteri ha inizio intorno al IX secolo a.C., quando una serie di nuclei abitati dispersi cominciano a raggrupparsi in un agglomerato urbano. Alla fine del secolo successivo, in concomitanza con la crescente ricchezza della città, emergono le grandi famiglie aristocratiche. Le imponenti sepolture a tumulo che in questa epoca appaiono nelle necropoli sono la testimonianza della ricchezza dei principi etruschi: i tumuli hanno fino a 60 metri di diametro e le camere funerarie imitano gli ambienti delle lussuose dimore; i gioielli, gli oggetti preziosi e il vasellame presenti in queste tombe mostrano la quantità e qualità delle importazioni dall’Oriente e dalla Grecia, che insieme con l’arrivo di artigiani stranieri stimolano la nascita di un ricco artigianato locale. L’adozione di modelli artistocratici orientali e greci spiega anche l’uso del banchetto, il prestigio attribuito alla scrittura e il gusto per le immagini, tre caratteristiche fondamentali della cultura etrusca. Nel corso del VI secolo a.C., al potere delle grandi famiglie che avevano avuto un ruolo fondamentale nel secolo precedente, si viene sostituendo il ruolo della città come corpo politico retto da leggi comuni e da un’autorità pubblica: questo appare evidente nella ristrutturazione urbana, per la quale vengono intraprese grandi opere, i santuari si sviluppano, la città viene circondata di mura e collegata con una strada monumentale al suo porto principale, Pyrgi. L’importanza di questo accesso al mare testimonia gli interessi politici ed economici della città: Cerveteri stabilisce un’alleanza con Cartagine e affronta i Greci di Marsiglia e Siracusa; il che non impedisce una grande apertura verso la cultura greca, come testimoniano le massicce importazioni di vasi attici, l’arrivo di artigiani dalla Grecia orientale e soprattutto la costruzione da parte della città di Cerveteri di un proprio Thesauros nel grande santuario greco di Delfi. Dopo un periodo di stasi, il IV secolo a.C. vede il riaffermarsi della potenza di Cerveteri, con l’arricchimento dei grandi santuari e il ritorno delle necropoli ai fasti dell’epoca arcaica. L’importanza della città è riconosciuta anche dai Romani: giovani aristocratici vengono inviati da Roma a Cerveteri per imparare l’etrusco, considerata lingua colta, e la città ha rapporti economici e politici privilegiati con Roma. La politica di espansione di Cerveteri si scontra però con gli interessi di Roma, finché nel III secolo a.C. i Romani si impadroniscono di parte del territorio ceretano e vi fondano delle colonie; la città perde la sua autonomia e poco a poco anche la propria identità culturale: la lingua dei vincitori, il latino, sostituisce l’etrusco, che all’epoca di Augusto non viene più parlato, mentre l’Etruria è ormai una regione dell’impero romano e Cerveteri una città di provincia. La mostra romana offre l’occasione per raccogliere intorno a un nucleo di pezzi appartenenti alle collezioni del Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, le opere più significative di provenienza ceretana custodite nelle grandi collezioni europee; in particolare, il Museo del Louvre, grazie all’acquisizione nel 1861 della collezione Campana, possiede alcuni tra i capolavori più celebri dell’arte etrusca, come il Sarcofago degli Sposi - esposto qui per la prima volta al di fuori di Parigi - e molti pezzi importanti presentati al pubblico solo in tempi recentissimi o addirittura mai esposti finora. federico poletti Figura di guerriero Copenhagen, Ny Carlsberg Glyptotek Antefissa con testina femminile Parigi, Musée du Louvre pag. 3