rivoluzione in azienda - HRCommunity Academy Italia
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THINK TANK HRC RIVOLUZIONE IN AZIENDA Quattro anni fa Ely lilly ha detto no alla cassa integrazione, gestendo internamente il re-impiego dei suoi dipendenti. Un’operazione riuscita con successo. Cosa intende esattamente per scelta responsabile? do che le risorse avrebbero al contempo seguito l’Academy per affrontare il nuovo business. Abbiamo quindi realizzato le schede su ognuno con le competenze, skill, titoli di studio; li abbiamo incrociati con in profili richiesti internamente, fatto i colloqui con ciascuno e li abbiamo collocati nelle diverse funzioni. Perché avete intrapreso questa strada? Soprattutto perchè volevamo mantenere la relazione con i lavoratori. Noi abbiamo un assenteismo inferiore rispetto al mercato e una capacità molto alta di attrarre le persone a tutti i livelli. Questo nasce dall’ambiente e dal clima di lavoro, non perchè paghiamo bene, con salari e benefit in linea col mercato, in quanto c’è sempre un’altra azienda che può offrire di più. Quindi tutto questo si basa su una relazione speciale che abbiamo costruito negli anni con i nostri colleghi. REUTERS Chiusura, vendita o riconversione: queste le tre alternative che si sono presentate alla Eli Lilly Italia quando i volumi di produzione hanno subìto un forte declino e il futuro dello stabilimento era incerto a causa di una forte competizione dei prodotti generici e di una incompatibilità della produzione di cefalosporine con altre tipologie di prodotti. «Le persone si aspettavano l’annuncio di chiusura dello stabilimento» ricorda Giorgio Davidoni, direttore risorse umane. «Eravamo in mensa e abbiamo comunicato che ci sarebbe stato un futuro molto sfidante: sostanzialmente è stata la qualità delle persone che lavorano in questo stabilimento che ha convinto Indianapolis a portare qui l’investimento. Quindi la leadership aziendale ha scelto la strada meno comoda, quella della riconversione: una scelta responsabile. Come siete intervenuti per la riqualificazione professionale? Significa che nel 2004 abbiamo optato per un cambio Abbiamo creato di missione dello un progetto di forstabilimento italiamazione, l’Insulin no, da quel moAcademy, in cui le mento destinato a 394 risorse coinRICONVERSIONE TOTALE produrre insuline e volte hanno svolto Eli Lilly Italia nel 2004 ha cambiato orientamento analoghi dell’insu43 giorni di formadi business. Decisione che ha comportato una profonda lina umana. Una zione sia tecnica riorganizzazione anche a livello di gestione del personale. volta presa la deciche comportamensione strategica di riconvertire gli impianti si tale. Si sono inoltre organizzate specifiche poneva un problema pratico: come gestire le esperienze di formazione on the job presso al394 persone occupate nel manufacturing nei tri stabilimenti per oltre 60 persone, che, al ritre anni necessari a realizzare il nuovo stabili- torno, hanno trasmesso i meccanismi di funmento. Avremmo potuto avvalerci della cassa zionamento delle nuove macchine ai colleghi. integrazione, ma non l’abbiamo fatto, rinun- Alla fine, abbiamo verificato l’efficacia della ciando a scaricare sullo Stato ben 19.200.000 formazione attraverso test, da cui abbiamo reeuro di retribuzioni. gistrato un alto livello di compliance a tutti i livelli. Dunque cmoe avete gestito il personale? Abbiamo elaborato un piano triennale di riQual è il bilancio di questa esperienza? collocazione delle persone, impiegando la proPiù che positivo. Il rispetto e l’impegno delfessionalità dei nostri colleghi e cercando di l’azienda verso le persone, riconosciuto peralminimizzare l’impatto economico per la socie- tro per cinque anni consecutivi dal Great Platà. Ci siamo poi rivolti ai direttori delle diver- ce to Work Award, si è concretizzato in imse business unit per comprendere i profili pro- portanti risultati di business, a conferma che fessionali di cui avevano bisogno nel periodo l’ambiente di lavoro positivo diventa realmendi transizione della riconversione, specifican- te un vantaggio competitivo per l’azienda. E ECONOMY GIORGIO DAVIDONI IL PROFILO DEL MANAGER... Con una laurea in legge e master in Business administration, Giorgio Davidoni è entrato in Eli Lilly Italia nel 1996 come Hr manager for manufacturing. Dopo due anni, si è trasferito al Lilly Corporate Centre di Indianapolis ricoprendo la posizione di Hr for sales & marketing. Nell’ Aprile 2001, il ritorno in Italia con il ruolo di Hr director. Prima di entrare in Eli Lilly, ha lavorato 5 anni per Electrolux . ...E QUELLO DELL’AZIENDA Il suo nome si trova tra quelli delle prime società farmaceutiche mondiali. La filiale italiana attualmente impiega circa 1.100 dipendenti con un fatturato di 501 milioni di euro.Nel 2007, per il quinto anno consecutivo, ha ottenuto il riconoscimento “Great Place To Work”, collocandosi tra le migliori aziende nazionali per il livello di soddisfazione espresso dalle persone che vi lavorano. IN COLLABORAZIONE CON WWW.HRCOMMUNITY.NET [email protected] 21/5/2008 MANAGEMENT 103