Articoli sui corsi di Vipassana nelle prigioni313

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Articoli sui corsi di Vipassana nelle prigioni313
Notiziario
Vipassana
Nella tradizione di Sayagyi U Ba Khin come insegnata da S. N. Goenka
No. 3 Ottobre 1994
Edizione Italiana
Pubblicazione trimestrale
Parole di Dhamma
da Aªgulim±la
Daº¹eneke damayanti,
aªkusehi kas±hi ca;
Adaº¹ena asetthena __
aha½ danthomi t±din±.
C’è chi doma con le percosse,
chi con pungoli o con fruste;
c’è chi non ha ne arma ne bastone __
io mi lascio domare da uno di questi.
Majjhima Nik±ya II, 105
Libertà dietro le sbarre: Vipassana nelle prigioni
N
ell’aprile 1994 si è tenuto un corso di dieci giorni di meditazione Vipassana per più di mille persone all’interno del carcere
di Tihar, a New Delhi, la capitale dell’India. Il corso era condotto da S.N.Goenka e da sua moglie, con l’aiuto di 13
assistenti. E’ stato il corso di Vipassana a più larga partecipazione tenuto nei tempi moderni, dentro o fuori di una prigione.
I grandi cancelli
della prigione n°4 a
Tihar, New Delhi, si
aprono per lasciar
entrare S.N. Goenka
e sua moglie, il 4
aprile 1994 (a sin.)
S.N.Goenka e
signora firmano il
registro ufficiale
all’ingresso della
prigione.
Con circa 9000 detenuti, Tihar è uno dei
più grandi istituti carcerari dell'Asia. Si
trova in uno dei quartieri periferici di New
Delhi e si estende su parecchie centinaia di
ettari. Per rendere più agevole la gestione
di un numero così alto di reclusi, Tihar è
diviso in quattro prigioni separate. I partecipanti al corso di aprile provenivano da
tutte e quattro le prigioni.
Il corso è stato il coronamento di eventi
che ebbero inizio circa vent'anni fa. I
primi corsi di Vipassana tenuti in una
prigione indiana furono guidati, negli anni
1975 e 1977, da Goenkaji alla Prigione
Centrale di Jaipur, su invito di Mr. Ram
Singh, che divenne poi Governatore dello
stato del Rajasthan. Ram Singh, egli stesso
entusiasta praticante di Vipassana, era desideroso di vedere se la tecnica poteva
avere successo nel risolvere problemi sociali e di governo, oltre che quelli degli
individui.
I risultati di questi due corsi, e di
un altro corso per ufficiali di polizia tenutosi all'Accademia di Polizia di Jaipur, furono molto incoraggianti. Tuttavia, a causa del
cambiamento di governo dello
stato e del trasferimento dei funzionari più importanti, non fu possibile procedere oltre con il programma di Vipassana nelle prigioni. Ram Singh successivamente si ritirò dagli incarichi governativi e divenne uno dei primi
assistenti di Goenkaji. Quando disse a Goenkaji del suo rammarico perchè non si
tenevano più i corsi in carcere, Goenkaji
rispose: "Non preoccuparti. I semi di Vipassana sono stati seminati. L’occasione si
ripresenterà".
E l’occasione si ripresentò, quasi quindici anni dopo, nel 1990, con un corso
tenuto da assistenti nella Prigione Centrale
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di Jaipur. Seguirono altri sei corsi, a partire dal 1991, nelle prigioni dello stato di
Gujarat. I corsi sono stati oggetto di parecchi studi sociologici, i quali sono giunti
alla conclusione che Vipassana ha un
marcato impatto positivo sul comportamento e sugli atteggiamenti dei detenuti.
Un sentimento comune - il desiderio di
vendetta
diminuisce fortemente o completamente
quando un prigioniero pratica Vipassana. I
rapporti tra i detenuti e il personale della
prigione diventano molto più armoniosi, e
l’autodisciplina aumenta in modo marcato, diminuendo la necessità di comportamenti autoritari e di punizioni da parte
delle guardie carcerarie.
Gli eventi che hanno portato
Vipassana a Tihar
Impresa ambiziosa, quella di organizzare
un corso per mille persone. Il risultato si
deve all'eccezionale collaborazione tra parecchie persone impegnate nel miglioramento delle condizioni di alcuni tra i
membri più sfortunati della società. Nel
luglio 1993, Ram Singh ricevette una lettera da un ex collega di governo, il sig.
M.L. Metha, sottosegretario al Ministero
degli interni del governo indiano. Egli
chiedeva se si poteva organizzare un corso
di Vipassana nella prigione centrale di
Tihar. Questo invito del governo indiano
era avvalorato dal sostegno entusiasta dell'Ispettore generale delle prigioni, la
dott.ssa Kiran Bedi di New Delhi.
La signora Bedi è una straordinaria riformatrice sociale, ben nota in India per la
sua eccezionale carriera di funzionario di
polizia, iniziata 21 anni fa. Essa ha ora 44
anni, ed è stata la prima donna ad entrare
nel servizio di polizia indiana, nel 1972. E'
nota per il suo coraggio, il suo dinamismo
e la sua profonda dedizione alla causa dei
sofferenti. Durante il corso di aprile, Goenkaji affermò pubblicamente che desiderava chiamarla "Karuna" Bedi, a motivo
della sua grande compassione.
La signora Bedi è diventata Ispettore
generale nel maggio del 1993. La situazione della prigione di Tihar, come viene
descritta dal direttore del carcere n° 2,
signor Tarsem Kumar, era desolante: "Ai
gravi problemi di sovraffollamento, mancanza di igiene e di aria, si aggiungeva il
fatto che il personale carcerario era stato
formato secondo le vecchie regole, che
prescrivevano di opprimere, di sottoporre
a privazioni, di isolare e punire. Si pensava che tenendo i detenuti in condizioni
insopportabili ed imponendo loro il massimo delle restrizioni, in modo da farli
soffrire, li si sarebbe scoraggiati, una volta
liberi, dal ricadere nel crimine, per non
dover ritornare in quell'inferno. Era un
errore, perché in realtà molti prigionieri
ritornavano in carcere, dopo essere stati
rilasciati, ed un certo numero di quelli che
erano stati incarcerati per crimini minori,
una volta liberi, commettevano dei delitti
più gravi, avendo imparato a Tihar come
diventare dei perfetti delinquenti. Uno dei
membri della Commissione di pianificazione indiana aveva osservato giustamente
che a Tihar i delinquenti si laureavano in
Da "Vipassana nelle prigioni: una rassegna storica"
di Ram Singh
Il brano seguente si riferisce al primo corso di Vipassana tenuto in una prigione
indiana. Esso fu diretto da S.N. Goenka nella prigione centrale di Jaipur nell'ottobre
del 1975, e fu organizzato da Ram Singh, a quel tempo Governatore dello stato di
Rajasthan.
Un altro grosso problema sorse quando il corso stava per cominciare. A quel tempo,
ai criminali incorreggibili venivano messi i ceppi ai piedi e le manette ai polsi.
Quattro di questi detenuti vennero condotti nella sala di meditazione così incatenati.
Goenkaji, che passava accanto a loro, quando vide questo rimase sorpreso. Mi chiese
cosa stava succedendo, e gli risposi che si trattava di criminali irriducibili. Egli
esclamò: "Come potete mettermi davanti delle persone in catene perché meditino? E'
una cosa assurda. Togliete via quelle catene!"
L'ispettore generale della prigione obiettò che questo non poteva essere permesso;
egli aveva la responsabilità della sicurezza del carcere, per cui non poteva far togliere
ne i ceppi ne le manette. Ma Goenkaji fu irremovibile. Disse che non poteva dare il
Dhamma con delle persone sedute davanti a lui incatenate; dare il Dhamma voleva
dire liberare dalle catene, ed egli era venuto per far questo. L'ispettore generale gli
rispose che poteva togliere le catene di dentro, non quelle di fuori! Goenkaji insistette
dicendo che non si poteva meditare incatenati. Si trattava di un bel dilemma, di un
problema difficile da risolvere.
L'Ispettore era un uomo con una lunga esperienza. Mi chiese di non obbligarlo ad
allentare le misure di sicurezza per quei detenuti; disse che uno qualsiasi di loro
avrebbe potuto magari rischiare il tutto per tutto, strangolando Goenkaji o me in un
batter d'occhio. Discutemmo a lungo e finalmente si giunse alla decisione di togliere
ceppi e manette; una guardia armata si sarebbe appostata in un punto strategico,
pronta a sparare su chiunque avesse fatto una mossa minacciosa. Chiesi solo all'Ispettore di assicurasi che la guardia non sparasse semplicemente perché presa dal panico.
Catene e manette furono tolte, Goenkaji era contento, ed il corso ebbe inizio. Io ero
seduto davanti, l'Ispettore rimase fuori dalla sala, ma nelle immediate vicinanze. I
miei occhi erano fissi sui "Quattro", il cuore mi batteva forte ed ero pieno di ansietà.
Ad ogni momento che passava provavo un enorme sollievo. Goenkaji iniziò il
chanting, e metta, la sua amorevole benevolenza, si riversò abbondantemente su di
noi. Gli occhi feroci di quei criminali, che erano causa di tanta agitazione, cambiarono
espressione, i loro visi comunicarono gioia, mentre le lacrime scendevano abbondanti
sulle loro guance. Anch'io sentii colare le lacrime: fu, dopo tanta tensione, un
momento di gioia rara.
crimine. Tihar creava dei delinquenti, invece di promuovere la riabilitazione dei
cittadini."
Dal primo giorno del suo nuovo incarico,
la signora Bedi aveva dichiarato che intendeva trasformare la prigione di Tihar in un
ashram (luogo di ritiro spirituale), nel giro
di sei mesi. Mise immediatamente in atto
una serie di riforme straordinariamente
innovative, efficaci e di ampio raggio, che
ben presto provocarono eccezionali miglioramenti nell'atmosfera della prigione.
L'esemplare amministrazione della signora Bedi ed il carattere innovativo delle
sue riforme hanno alla base la salda convinzione che le prigioni dovrebbero essere
strumenti di riabilitazione, e non luoghi di
punizione.
Come ha spiegato il sovrintendente Kumar: " Essa voleva che i prigionieri sentissero di non essere rifiutati dalla società,
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ma di essere parte di essa, e, se erano
decisi a cambiare, sarebbero stati accolti a
braccia aperte. La signora ci diceva: "C'è
ben poca differenza tra i detenuti e noi,
appena un filo sottile. Essi hanno perduto
il loro equilibrio mentale. Anche a noi è
accaduto di perdere la bussola, ma fortunatamente non ci hanno messi in prigione.
Io credo che chiunque, se gli si dà l'opportunità, cercherà di cambiare, ed io voglio
dare ai detenuti questa opportunità ... Occorre creare fiducia e confidenza, invece
di diffidenza ... Se riusciamo ad avere
comprensione e compassione nei loro confronti, per aiutarli a cambiare, la percentuale di recidività diminuirà sensibilmente, e sarà la società a beneficiarne."
Un giorno, ad alcune settimane dalla sua
nomina, la signora Bedi stava facendo uno
dei suoi giri di ispezione, accompagnata
da un suo sovrintendente. Riflettendo sulla
Aprile 1994: mille studenti seduti sotto la tenda adibita a sala di meditazione, nella prigione n°4
sofferenza che vedeva dappertutto
esclamò: "Come trovare una soluzione ai
problemi emotivi di questi detenuti?" Il
collega rispose: "Signora, perché non
prova con Vipassana? E' ciò che mi ha
aiutato a diminuire la mia irascibilità."
Per quella che poteva apparire una coincidenza, M.L. Metha, del Ministero degli
interni, le aveva, più o meno nello stesso
periodo, raccomandato Vipassana. La signora Bedi si informò e si mise in contatto
con Ram Singh a Jaipur. Egli le disse che
il primo passo per introdurre Vipassana a
Tihar era quello di far seguire un corso a
qualcuno dei funzionari del carcere.
La signora Bedi decise, intenzionalmente, di far partecipare ad un corso di
Vipassana alcuni dei membri più collerici
del suo personale. Si trattava di individui
autoritari ed irascibili, che si ritenevano
aldisopra di ogni giudizio. Quando ritornarono dal loro corso di Vipassana di dieci
giorni, i loro rapporti e la loro disponibilità a collaborare avevano subìto un notevole miglioramento, come ebbero a notare
i loro colleghi ed i detenuti. Questo risultato aumentò, da parte della signora Bedi e
degli altri responsabili del carcere, la fiducia che Vipassana fosse effettivamente un
efficace metodo di riforma.
Il Primo Corso nella prigione.
Il primo corso fu tenuto a Tihar alla fine
di novembre 1993, ed ebbe luogo nella
prigione n° 2, quella che contiene il nocciolo duro della popolazione carceraria;
qui il dieci per cento dei detenuti è stato
riconosciuto colpevole di crimini. Il corso
fu tenuto da Ram Singh e due altri assistenti, e vi parteciparono novantasei detenuti e ventitré guardie carcerarie. L'ultimo
giorno, avvicendandosi al microfono,
molti prigionieri espressero la loro gioia
per aver trovato una tecnica di autoliberazione nel luogo che appariva meno
adatto a ciò. Parecchi dichiararono che,
praticando Vipassana, si erano resi conto
di essere responsabili delle loro azioni.
Dicevano di non nutrire più sentimenti di
vendetta ma che, anzi, benedicevano coloro che li avevano mandati a Tihar perché
lì erano venuti in contatto con Vipassana.
I detenuti dichiararono scherzosamente a
Ram Singh che non l'avrebbero lasciato
uscire di prigione se non prometteva di
tenervi presto altri corsi di Vipassana.
Ram Singh era un po' interdetto, in quanto
non riteneva possibile fissare la data di
altri corsi in quel momento. Ma venne
contattato Goenkaji, e si presero rapidamente degli accordi per mandare sei assistenti a Tihar a capodanno del 1994, per
dirigere quattro corsi simultanei in tre
delle prigioni.
Ai corsi di gennaio parteciparono circa
300 detenuti. I canali televisivi nazionali
si appropriarono della notizia, che apparve
anche nei principali giornali indiani, e fu
riportata anche dalla stampa internazionale. La signora Bedi dichiarò pubblicamente di aver cercato assiduamente un
metodo che potesse produrre una trasformazione nei detenuti, e di averlo trovato
nella meditazione Vipassana.
La signora Bedi confidò a Ram Singh il
suo desiderio che l'intera popolazione carceraria potesse usufruire della pratica, ma
che, continuando con quel ritmo, ci sarebbero voluti degli anni. Avanzò la proposta
di un corso per un migliaio di prigionieri.
Allora Ram Singh raccontò di una predizione fatta dal maestro di S.N. Goenka,
Sayagyi U Ba Khin di Rangoon, Birmania.
Quando Goenkaji venne in India nel 1969,
in un primo tempo i suoi corsi ebbero
pochissimi partecipanti. Al primo corso
parteciparono quattordici persone. Nel
giro di un anno, essendosi rapidamente
sparsa la voce, aumentò il numero di coloro che richiedevano corsi di Vipassana.
A Sayagyi, in Birmania, giunse la notizia
che Goenkaji aveva insegnato ad un corso
I benefici spirituali di Vipassana
Cinque sono stati finora i corsi che si sono tenuti nella prigione centrale di
Baroda. Nel 1993 il sovrintendente, Raghuvir L. Vora, pubblicò un libro in
Gujarati su questi corsi. Riportiamo un estratto di un articolo in inglese di R.L.
Vora, intitolato "Corsi in carcere e Vipassana".
L'effetto immediato dei corsi di Vipassana nella prigione centrale di Baroda è
stato una notevole diminuzione delle violazioni dei regolamenti all'interno del
carcere. Ora i detenuti si attengono volontariamente ai regolamenti, il problema
degli alterchi tra detenuti o tra questi e guardie carcerarie praticamente non esiste
più. E' anche migliorato lo spirito di collaborazione tra detenuti e guardie, cosicché
l'atmosfera generale della prigione è diventata pacifica e priva di tensioni. Visto che
il mantenimento dell'ordine e dei regolamenti all'interno del carcere non è più un
problema così grave, l'amministrazione può naturalmente dedicare più tempo al
benessere dei detenuti...
I benefici risultati dalle riforme si sono moltiplicati perché i detenuti si sono
dimostrati disponibili verso le riforme stesse, ed hanno cominciato di buon grado a
partecipare a molte attività. Ad esempio, molti detenuti hanno iniziato a meditare
per conto loro quando la sera vengono rinchiusi nei loro reparti, senza che nessuno
li spinga a ciò. La vita in carcere non sembra più senza scopo, ma si è caricata di
spiritualità. Ognuno ha l'aria contenta e nell'ambiente regna una buona armonia.
In poche parole, i detenuti hanno trovato uno scopo nella vita, mentre prima
brancolavano nel buio. Ed è la meditazione Vipassana che ha prodotto questi
benefici spirituali.
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beta.
Tra i partecipanti uomini vi erano venti
stranieri, tra le donne, otto. Venivano dalla
Germania, dalla Spagna, Francia, Italia,
Sri Lanka, Afghanistan, Sudafrica, Nigeria, Somalia, Tanzania, Senegal, Canada
ed Australia.
Nelle prime ore del primo giorno si scaUn corso di mille persone
tenò un temporale, del tutto insolito per
La signora Bedi si mise al lavoro per
quel periodo: la pioggia e il forte vento
ricercare ed organizzare un luogo adatto
fecero crollare il soffitto e i sostegni della
ad ospitare più di mille detenuti, Goenkaji
tenda, e tutti i tappetini e cuscini di medie sua moglie, nonché il gruppo di assitazione furono inzuppati. Gli assistenti si
stenti. Serviva uno spazio molto grande
riunirono d'urgenza alle 3,30 del mattino
per le sedute di meditazione collettive e i
per escogitare un modo per salvare il corso
discorsi serali. Nella prigione n°4 c'erano
dal fallimento: la grande sala di meditadue nuovi edifici in fase di avanzata cozione era un disastro e soffiava ancora una
struzione e, in un’area ristretta, parecchi
bufera di vento. Quando Goenkaji e la
edifici con le celle dei prigionieri: questo
signora Goenka vennero a verificare la
posto fu scelto per il grande corso che
situazione dissero che il corso sarebbe
stava per avere inizio. Il Ministero dei
continuato ed ogni cosa sarebbe tornata a
lavori pubblici affrettò il completamento
posto in breve tempo.
dei lavori di costruzione dei nuovi edifici,
Mr. Meena, il sovrintendente della pricon l'aiuto di parecchi detenuti esperti nel
gione, giunse sul posto e venne allestita
settore. Con il costruttivo spirito di collauna sede di emergenza, all'interno della
borazione che ora regnava nel carcere, i
prigione, per la trasmissione delle istruprigionieri scavarono canali di scolo e
zioni e dei chanting nei casermoni dove
sistemarono tubazioni, diserbarono e livelgli assistenti erano andati per meditare e
larono un grande spazio aperto, ed aiutaguidare i detenuti. Dopo la colazione, il
rono ad erigere un immenso shamiana cielo cominciò a schiarirsi, e una impouna grande tenda all'aperto. Mettere più di
nente operazione di salvataggio fu varata:
una numerosa squadra di detenuti non
partecipanti al corso
Una sfida di Vinobha Bhave
iniziò l'ingrato compito di rimettere in
di S.N. Goenka
sesto la "sala". MiNei primi anni dopo che ero venuto via dalla Birmania per insegnare in India, una nuora del Mahatma sero più di mille cuscini al sole ad asciuGandhi organizzò un corso nell'Ashram di Sevagram. Vi parteciparono una quindicina dei colleghi di
gare, ricucirono i nuGandhi, che rimasero molto contenti del corso. Quando esso terminò, mi condussero a fare la conoscenza
merosi strappi della
di Vinobha Bhave, una santa persona indiana che abitava lì vicino.
tenda, resistemarono
Egli dimostrò un grande interesse per Vipassana e disse che se la pratica era così benefica ed efficace,
ventilatori e fili eletandava diffusa in tutto il paese. Ma aggiunse: "Non mi convincerò della bontà di questa Vipassana, se non
trici, e prosciugarono
darà buoni risultati in due settori della società, i criminali più irriducibili e i bambini in età scolare".
grandi pozze d'acRisposi: "Sono certo che servirà anche a loro. Io sono nuovo nel Paese, perché ho portato questa gemma
qua. Alle dicianinestimabile da altrove. Facciamola dunque fruttare per questo paese. Organizzi lei la cosa".
nove, la tenda era
Egli organizzò un corso per adolescenti. Come i tanti corsi per ragazzi che si sono tenuti da allora, ebbe
pronta ed a disposizione per il primo
ottimi risultati e Vinobha Bhave ne fu felice. Poi prese accordi per far svolgere un corso nella prigione di
discorso di Goenkaji:
Gaya. Ma il giorno prima che il corso iniziasse, i funzionari del carcere mi informarono che avrei dovuto
il primo grande ostaalloggiare fuori dalla prigione. Dissi che non era possibile: "Vipassana, spiegai, è una profonda operazione
colo era stato felicesulla mente, ed io sono una specie di chirurgo, per cui devo essere sul posto ventiquattr'ore su
mente superato!
ventiquattro. Potrebbe accadere qualcosa, ed io sono responsabile: devo restare dentro la prigione."
Ci furono molte alSecondo i regolamenti, lei non può rimanere dentro". Cercai di venire a patti: "Allora condannatemi a
tre
difficoltà nell'ordieci giorni di carcere!", ma non ci fu nulla da fare. Vinobha voleva organizzare qualcos'altro, ma morì
ganizzazione di un
prima di poterlo fare.
ritiro per un numero
Fortunatamente, alcuni anni dopo. il Governatore dello stato del Rajasthan, Ram Singh, partecipò ad un
così alto di persone
corso a Jaipur. Ne fu entusiasta e disse: "Questo va sperimentato sui criminali!" Venne anche a sapere della
in condizioni primisfida lanciata da Vinobha Bhave. Organizzò i primi corsi, che si tennero nella prigione centrale di Jaipur; i
tive e di sovraffollaregolamenti vennero modificati per permettermi di rimanere all'interno della prigione per tutti i dieci
mento, ma nonogiorni. Fu così che la faccenda ebbe inizio".
stante gli inconvenienti il corso si
svolse regolarmente,
e l'ultimo giorno risultò evidente che
di 100 persone (un numero che a quei
tempi appariva enorme). Sayagyi dichiarò:
"Verrà il giorno in cui Goenka insegnerà a
mille persone!" Quando Ram Singh ricordò quella predizione, gli venne in
mente che essa avrebbe potuto avverarsi
tra le mura della prigione di Tihar.
mille prigionieri insieme in una tenda
senza una vigilanza troppo assillante fu
senza dubbio un rischio, ma anche uno
stupendo risultato.
La sera del 4 aprile, 1003 studenti maschi si radunarono nell'enorme tenda drizzata nella prigione n°4 per ricevere le
prime istruzioni di Goenkaji. Contemporaneamente, nella prigione n°1, aveva inizio
il primo corso di Vipassana per detenute,
condotto da due assistenti donne, a cui
parteciparono 49 persone. Tredici assistenti maestri, ad ognuno dei quali faceva
capo un gruppo di 75/100 persone, collaborarono nella conduzione del corso per
uomini. Erano assistiti da un piccolo numero di studenti esperti nel servizio venuti
dall'esterno, e da circa 60 "studenti anziani" detenuti, che servivano per la prima
volta.
Il novanta per cento dei detenuti in carcere a Tihar è composto da persone in
attesa di giudizio; l'altro dieci per cento da
persone già condannate. La maggior parte
dei partecipanti ai corsi di aprile era in
attesa di giudizio. Le accuse riguardavano
delitti che andavano dal traffico di droga e
rapina all'omicidio, atti di terrorismo e
violenza carnale. I detenuti erano di religioni diverse: indù, mussulmani, sikh, cristiani e buddisti. Più di un terzo era analfa-
4
Messaggio ai Prigionieri
Il seguente messaggio registrato di Goenkaji fu fatto ascoltare ai partecipanti di
quattro corsi diretti da assistenti che si sono tenuti contemporaneamente nella
prigione di Tihar nel gennaio del 1994.
Amici,vi siete riuniti tutti qui per liberarvi, per liberarvi da tutte le prigionie, da tutte
le sofferenze. L'essere detenuti in carcere come accade a voi è una grande sventura, e
l'essere liberati dal carcere è una grande fortuna. Ma esiste un carcere peggiore della
segregazione tra queste quattro mura, e che è causa per tutti noi della più grande
sofferenza. E' la prigione delle nostre negatività, delle nostre impurità mentali che
continuamente ci sopraffanno.
Siamo diventati prigionieri della nostra rabbia, del nostro odio, del nostro rancore,
della nostra animosità; e siamo schiavi del desiderio, dell'attaccamento, dell'avidità, della
passione, del nostro io. Ogni impurità che si manifesta nella nostra mente ci mette a
terra, e fa così in fretta a farci prigionieri! Immediatamente incominciamo a soffrire, e
questa sofferenza non è circoscritta alle mura di questo carcere. Sia che si trovi all'interno
o all'esterno di questa prigione, ogni uomo è prigioniero delle abitudini che si è creato,
per cui continuamente genera delle passioni negative e, di conseguenza, soffre continuamente.Se ci liberiamo da queste negatività, inizieremo a godere della gioia della vera
liberazione. Cominciamo veramente a gustare pace e armonia. Quando le nostre menti
vengono ripulite da ciò che le inquina, tutto il nostro comportamento cambia. Una
mente pura è naturalmente ricolma di amore e compassione, amore e compassione
infiniti; piena di gioia e partecipe della gioia degli altri. Piena di equanimità, di perfetto
equilibrio mentale. In ciò consiste la vera felicità, la vera pace, la vera armonia.
La schiavitù delle negatività mentali è una schiavitù universale; e la felicità prodotta
dalla liberazione da queste negatività appartiene anch'essa a tutti: agli indù come ai
mussulmani, ai giainisti come ai buddisti, ai cristiani come agli ebrei, sikh o parsi - non
esistono differenze. Chiunque sia imprigionato nelle catene delle proprie passioni
negative è destinato a soffrire. E chiunque ne venga fuori inizia a vivere in pace ed
armonia.
Il primo giorno di questo nuovo anno vi ha portato questa meravigliosa tecnica
dell'India antica, la tecnica scoperta dagli Illuminati. Si tratta di una tecnica completamente scientifica, efficace e non settaria. Vi reca l'annuncio della liberazione, il
messaggio della pace e dell'armonia.
Auguro a tutti voi che partecipate a questo corso di lavorare con diligenza, pazienza e
costanza, così da liberarvi da tutte le vostre catene e dalle vostre sofferenze. Che una
nuova era inizi nelle vostre vite. Che il Dhamma vi porti la piena liberazione, e godiate
tutti della vera pace, della vera armonia.
era accaduto qualcosa di eccezionale. Più
del dieci per cento dei detenuti aveva
terminato un corso di Vipassana, e molti di
loro non avrebbero mai potuto altrimenti,
venire a contatto con l'insegnamento della
tecnica.
E' stato il corso più numeroso che Goenkaji abbia diretto in quasi un quarto di
secolo di insegnamento. Ogni sera egli
pronunciava i discorsi in hindi; i discorsi
sono stati registrati, per essere teletrasmessi, dalla ZEE TV, una società televisiva panasiatica.
Il corso ha preparato la strada per l'apertura del primo centro permanente per la
pratica di Vipassana ubicato in una prigione. Il 15 aprile, dopo l'ultima meditazione, più di 1100 studenti, personale carcerario ed ospiti, rimasero ad assistere
all'inaugurazione del nuovo centro nella
prigione n°4, che Goenkaji ha chiamato
Dhamma Tihar". Tre settimane dopo, il
centro ha incominciato ad ospitare due
corsi mensili di dieci giorni per studenti
provenienti dalle quattro prigioni.
Vipassana è ora riconosciuta come un
valido metodo di riforma carceraria. Dopo
il successo del corso di gennaio tenuto a
Tihar, il Ministro degli Interni ha convocato un meeting degli Ispettori generali di
tutte le prigioni indiane, ed è stato adottato
un progetto per introdurre Vipassana in
tutte le prigioni del paese.
Durante il corso, un giornalista chiese a
Goenkaji perché Vipassana andasse bene
per i prigionieri. Egli rispose: "Vipassana
va bene per tutti! Siamo tutti prigionieri
delle nostre abitudini mentali... La pratica
di Vipassana ci libera da questa prigionia... E’ uno strumento che può aiutare
tutti i sofferenti, quelli che sono dietro le
sbarre, e quelli che non lo sono". Aggiunse: "Ciò che sta accadendo a Tihar è
un messaggio di speranza che andrà a
beneficio del mondo intero.
]
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Dopo la meditazione di chiusura, il 15 aprile,
Goenkaji ha inaugurato il primo centro di Vipassana in un carcere. Durante la cerimonia di
apertura, ha cantato questo doha:
Isa ±shrama ke jitane pr±º²
Sabake dukha¹e d³ra ho.
Shuddha dharama sabake mana
j±ge
Antasa nirmala hoya re
Antasa sh²tala hoya re.
Che tutti gli esseri di questo ashram,
vedano sradicata la loro sofferenza.
Che nella mente di tutti
sorga il puro Dhamma,
e li renda puri alla radice
e sereni dal più profondo del loro essere.
E' stata scoperta una lapide commemorativa a ricordo del corso di dieci giorni e dell'inaugurazione
del nuovo centro. Ecco il testo dell'iscrizione: "Come
risultato dell'encomiabile impegno dell'Ispettore generale signora Kiran Bedi, oggi, 15 aprile 1994,
procedendo sul sentiero del Dhamma, questo centro
di Vipassana è stato inaugurato da Kalyanmitra
Satyanaryan Goenka - principale discepolo del defunto Sayagyi U Ba Khin, Maestro di Vipassana di
Myanmar - che vi ha condotto un corso di dieci
giorni per oltre mille detenuti".
Aneddoti
Il decimo giorno del corso di gennaio,
giunse l'ordine di scarcerazione per uno dei
detenuti che partecipava al corso. Erano
arrivati i parenti per riportarlo a casa e,
secondo i regolamenti, non è consentito
rimanere in prigione dopo che è stato
emesso l'ordine di scarcerazione. Il giovane
insistette per rimanere fino al termine dl
corso; le autorità carcerarie volevano assolutamente che se ne andasse, ma egli rifiutava
di farlo: la famiglia era stupefatta. Alla fine il
detenuto riuscì a convincere i familiari a
firmare una dichiarazione che non avrebbero
sporto denuncia contro la prigione. Mentre
il detenuto ascoltava il discorso serale, i suoi
parenti si davano da fare per compilare i vari
documenti. Alla fine ottenne ciò che voleva,
e cioè di rimanere ancora quella notte. Lasciò il carcere il mattino seguente, dopo la
seduta di meditazione conclusiva.
Rispondere alla sfida: Dr.ssa Kiran Bedi
Nel novembre del 1993 si tenne il primo
corso di Vipassana nella più grande prigione dell'India. Secondo le parole dell'Ispettore generale, dr.ssa Kiran Bedi "il
mondo carcerario era in attesa di Vipassana. Avevamo urgenza di un metodo di
riforma comportamentale come questo. E
non abbiamo potuto trovarlo da nessun'altra parte.
La signora Bedi aveva già preparato il
terreno con l'introdurre una serie di riforme di varia entità. Tra queste vi erano
programmi di disintossicazione, miglioramenti nell'alimentazione e nell'igiene, alfabetizzazione e lezioni di lingue impartite
dai detenuti, yoga, preghiera, meditazione,
assistenza giuridica da parte di detenuti
laureati in legge, lavori di rimboschimento
per creare una "zona verde" all'interno
della prigione, ed il coinvolgimento attivo
della comunità esterna. Quando poi i detenuti si resero conto di poter esprimere il
loro malcontento senza essere puniti, si venne a creare un'atmosfera di reciproco
rispetto e di fiducia. Di questo ci parla il sovrintendente della prigione n°2:
"La signora Bedi inaugurò un sistema di comunicazione diretta che consisteva nel
far circolare, una volta al giorno, una cassetta sigillata in cui venivano introdotte le
proteste scritte; e si fece un dovere di leggerle personalmente il giorno stesso, e di
prendere immediatamente le misure necessarie... Incoraggiò i detenuti a riunirsi
ogni pomeriggio per esprimere le loro preoccupazioni pubblicamente ad un microfono. Disse loro di non considerarla come un funzionario del carcere, ma come una
loro sorella, e di vedere i sovrintendenti come loro fratelli. Parecchi si avvalsero di
questa opportunità per criticare i funzionari del carcere o l'amministrazione, senza
che venisse preso alcun provvedimento nei loro riguardi... Come risultato, nel giro
di due mesi, l'atmosfera a Tihar cambiò completamente".
Ma la signora Bedi sentiva il bisogno di un metodo che consolidasse i cambiamenti già operati; e lo trovò in Vipassana.
"Da tanto cercavo una metodologia comportamentale che producesse un reale
cambiamento. Le cose che dicevo ai detenuti, ed anche al mio personale, di solito
entravano da un orecchio ed uscivano dall'altro. Si passava un mucchio di tempo a
parlare, ma alla fin fine le cose cambiavano di poco. Una volta introdotta, Vipassana
penetrò profondamente, e creò l'atmosfera adatta perché le altre riforme potessero
radicarsi a fondo. I detenuti si sono trovati più in pace con sé stessi, e questo ne ha
fatto persone più abbordabili. Solo i corsi di Vipassana hanno portato cambiamenti
durevoli".
Dopo che Goenkaji ha inaugurato il nuovo centro, il 15 aprile, la signora Bedi è
stata tra coloro che hanno preso la parola davanti ad un pubblico di 1100 persone.
Ecco un passaggio del suo intervento, tradotto dall'hindi.
"Abbiamo tutti dato un nuovo indirizzo alle nostre vite. Abbiamo trovato la nostra
strada, il Sentiero: ora non ci rimane che percorrerlo, ma dobbiamo camminarvi con
i nostri piedi... In quanto a quelli che ci hanno indicato questo sentiero, vogliamo
ringraziarli con ogni nostro respiro...
Il centro per la pratica di Vipassana che abbiamo aperto qui serve a noi e servirà a
tanti altri. Dopo un certo periodo voi ritornerete nella società, ma quelli che
verranno qui in seguito saranno disorientati ed ignoranti come lo eravamo noi.
Questo centro li guiderà verso un corso di vita nuovo e giusto. Anche voi potrete
tornare per un corso di consolidamento. Vi auguro che la vostra condotta migliori in
modo tale da permettervi di ritornare nella società nel minor tempo possibile...
Abbiate cura di diffondere la gioia nella società. Un po' di tempo fa scegliemmo il
nostro motto: "Siate felici e rendete felici". Non ci aspettavamo che Vipassana ci
avrebbe insegnato proprio questo. Non guardatevi indietro: andate avanti nella
società, distribuite gioia e conducete una vita irreprensibile".
6
_________________
Babu Satyan Baiya è un detenuto che sta
scontando una condanna a vita nella prigione centrale di Baroda per aver ucciso tre
parenti maschi, e questo in pieno giorno ed
in una città sovrappopolata. Dopo aver partecipato ad un corso di Vipassana in carcere,
egli subì una completa trasformazione.
Espresse il suo pentimento alle donne a cui
aveva ucciso il figlio e il marito, e chiese il
loro perdono. Inoltre prese su di sé la responsabilità di mantenere le famiglie che
soffrono a causa del suo delitto. Le donne
ora lo considerano un fratello, che rimarrà
tale per tutta la vita.
_R.L.Vora (Sovrintendente della
Prigione centrale di Baroda)
_________________
L'ultimo giorno del corso di novembre un
detenuto si presentò all'assemblea di 2000
persone presenti, che comprendeva anche
rappresentanti della stampa, e disse che nel
corso della sua detenzione aveva preparato
un piano dettagliato sulla carta per assassinare il giudice che lo aveva ingiustamente
condannato. Al settimo giorno del corso di
Vipassana aveva però bruciato il suo piano,
perché non nutriva più alcun desiderio di
vendetta.
_________________
Un uomo di trent'anni aveva scontato una
condanna di sette anni nella prigione centrale di Baroda per delle rapine in banca, ed
era già fuggito una volta di prigione. Aveva
macchinato di vendicare la morte di suo
padre, ammazzato da terroristi. Dopo aver
partecipato ad un corso di Vipassana, pensò
"E' buona cosa che io abbia fatto questo
corso, altrimenti non avrei avuto pace fino a
a che non mi fossi vendicato. Ora mi sento
puro, integro e liberato da ogni pensiero
criminoso". Quando venne rilasciato, nel
1992, si recò a Dhammasindhu (nel Gujarat) per fare un altro corso prima di ritornare a casa nel Punjab.
_________________
Durante il corso di aprile, una delle guardie carcerarie raccontava all'assistente come
l'Ispettore generale ed il personale del carcere fossero stati alla ricerca di qualcosa che
potesse aiutare i detenuti. Avevano sperimentato vari metodi, senza però trovare il
rimedio magico che potesse dare i risultati
sperati. Aggiunse: "Vipassana si è rivelata
l'elemento magico che cercavamo". Al che
l'assistente replicò ridendo: "Un corso di
Vipassana non è magico. Significa sgobbare
per dieci giorni!"
_________________
Domande e risposte
Riportiamo alcune delle domande e risposte, tradotte dall'hindi, che sono state formulate nella sessione serale del terzo
giorno, durante il corso di aprile.
Studente: Lei ci dice di dire sempre la
verità. Ma se noi ammettiamo sinceramente di aver commesso un assassinio, ci
buschiamo una condanna di vent'anni, il
che non succede se non facciamo questa
ammissione. Allora cosa dovremmo fare?
S.N.Goenka: Quale garanzia può avere
che, anche raccontando una menzogna, il
giudice non le infligga la stessa condanna
in base a qualche prova? Se invece lei
accetta la condanna che le spetta con docilità ed equanimità, si accorgerà che la sua
vita incomincia a cambiare profondamente, perché lei ha detto la verità.
Il seguente brano fa parte di una conversazione informale avvenuta in hindi tra
S.N.Goenka ed il personale della prigione
di Tihar.
Kiran Bedi: Come possiamo migliorare il
nostro lavoro con i detenuti?
S.N.Goenka: Non è certamente facile vivere con alcuni tra gli elementi più antisociali della nostra società, e prendersi cura
di loro. La vita dei funzionari di polizia e
di quelli delle carceri è piena di tensione,
perché dovete sempre essere in stato di
allerta. Dovete imparare tutti Vipassana, vi
sarà di grande aiuto. L'esperienza che abbiamo avuto in Birmania ci ha dimostrato
quanto Vipassana abbia giovato ai funzioAneddoti, segue
nari governativi. I membri dei vari ministeri che parteciparono ai corsi di Vipassana notarono che la loro capacità lavorativa era enormemente aumentata.
Più sono le responsabilità, più si accumulano i problemi. Quando si ha la mente
confusa, si è incapaci di trovare le soluzioni giuste; ma se la mente è calma si
decide rapidamente, e le decisioni sono
corrette. Non si può far migliorare nessuno
usando il bastone. Invece di bastonarli,
insegnate Vipassana ai detenuti.
Raccomanderei a tutti quanti voi di approfondire Vipassana. Sento che questo lavoro
di Vipassana che avete iniziato qui non si
diffonderà soltanto in India, ma anche nel
resto del mondo.
Dalla conferenza stampa che si è tenuta il
decimo giorno del corso di aprile.
Domanda: Che cos'è il destino?
S.N.Goenka: La vita di ciascuno di noi è
un flusso che scorre. A seconda dei nostri
karma del passato, il flusso della nostra
vita va in una determinata direzione verso la felicità o l'infelicità, dipende dai
casi. La causa è rappresentata dai nostri
karma, nessun altro è in grado di influenzare tutto ciò. Ora, tutto ciò che avete fatto
in passato è andato, e non potete più farci
nulla. Ma oggi voi siete padroni di voi
stessi e con la vostra pratica attuale potete
cambiare l'intero flusso. Quindi il destino
può essere cambiato, perché voi siete padroni di voi stessi, del vostro presente.
Una meditatrice rivolge una domanda a Goenkaji durante il corso per donne nella prigione n°1.
parecchi africani, ebbe un incontro con Goenkaji l'ottavo giorno. Un giovane chiese:
"Ci sono delle ramificazioni di Vipassana in
Africa?" Goenkaji rispose: "Voi sarete le
ramificazioni! Sarete tutti ambasciatori di
Vipassana nei vostri paesi!"
_________________
aveva instillato il desiderio di servire l'umanità. Osservò che il governo spendeva cifre
enormi per progetti che producevano cambiamenti minimi, mentre Vipassana opera
una trasformazione in dieci giorni. Dichiarò:
"Prometto di non rientrare nel crimine".
_________________
Il 17 aprile, Gurmail Singh ha dato la sua
testimonianza ad un seminario su Vipassana,
all’Istituto indiano di tecnologia di Nuova
Delhi. Nel 1983 era stato condannato a
dieci anni di reclusione per omicidio e rapina. Verso lo scadere della sua detenzione
fu trasferito alla prigione centrale di Baroda
e lì seguì un corso di Vipassana. Il giorno
dopo essere stato rilasciato fece un secondo
corso. Disse che prima di aver praticato
Vipassana sentiva che non sarebbe stato soddisfatto finché non avesse tagliato la testa al
giudice che lo aveva condannato. Ora, disse,
lo ringrazio. Aggiunse che Vipassana lo
Un gruppo di detenuti stranieri che ha aveva aiutato a ridurre i pensieri ossessivi,
fatto il corso di aprile, tra i quali vi erano tra cui quelli di odio e di vendetta, e gli
Su richiesta dei funzionari del carcere,
Goenkaji fece due conversazioni in hindi a
2900 prigionieri che non avevano potuto
partecipare al corso. Nel discorso del nono
giorno disse: "E' più importante essere liberati da ciò che vi rende schiavi all'interno di
voi, che essere rilasciati da questo carcere. Le
sofferenze che incontriamo nella vita possono venir meno oppure persistere, ma potete imparare a rimanere in pace sia nelle
situazioni piacevoli che in quelle spiacevoli.
Imparate a rimanere in pace. Imparate come
fare a liberarvi delle vostre catene”.
Un detenuto straniero che aveva partecipato al corso di aprile, l'ultimo giorno ha
voluto esprimere pubblicamente la sua gratitudine: "Ero restio a fare il corso perché
temevo che mi avrebbe indotto a rinnegare
la mia religione. Ora so che Vipassana non
ha niente a che fare con la religione. E'
qualcosa che fa del bene alla mente di chiunque, e la mente è più importante di qualsiasi
cosa...
Posso notare dei cambiamenti in me stesso
- sento più pace e più amore - e provo il
desiderio di condividerli con tutti gli esseri
umani del mondo intero. Se ho fatto qualcosa che ha danneggiato qualcuno, ne sono
sinceramente addolorato. Sono un essere
umano e posso sbagliare, ma mi sforzerò di
non fare più del male nella mia vita.
_________________
7
VIPASSANA INFORMAZIONI ITALIA
FOGLIO N°32 NOVEMBRE 1994
SEDUTE DI GRUPPO
Milano (v.indirizzo sopra):
martedi 20,00 - 21,00
ASSEMBLEA GENERALE
Il giorno 16.10.1994 si è svolta a Cinisello B. (MI) la riunione
annuale dell’ Associazione Vipassana Italia, a cui hanno partecipato 15 meditatori.
Tra i punti all’ordine del giorno vi era anche la programmazione dei corsi per l’anno venturo, che si svolgeranno nelle
seguenti date:
20 Aprile - 1 Maggio
1 - 12 Agosto
Allegata al notiziario troverete la domanda di iscrizione.
La prossima riunione dell’Associazione si svolgerà il 18 dicembre alle ore 9,00, sempre a Cinisello B., in Via Martinelli, 64.
GIORNATE DI MEDITAZIONE
Milano:
29 Gennaio - 26 Febbraio - 29 Marzo
Bergamo (v.indirizzo sopra):
giovedi 20,30 - 21,30
Modena:
telefonare a Maurizio Montorsi
Sassuolo (MO) Tel. 0536/800417
per orario e luogo della seduta settimanale
DONAZIONI
Chi volesse partecipare con una donazione o aiutare per
l’organizzazione dei corsi, può scrivere o telefonare al recapito
dell’Associazione Vipassana Italia.
Donazioni per i corsi e per il notiziario possono essere effettuate sul deposito finanziario dell’Associazione:
C/C bancario 1740/08 della
BANEC di Padova
Pierluigi Confalonieri - Cinisello B.
Tel. 02/6600214
Per chi volesse effettuare donazioni per l’acquisto del centro, è
disponibile il conto corrente bancario
Bergamo:
22 Gennaio - 19 Febbraio
9109/2 della BANEC di Padova
Maria Teresa e Maurizio Mustacchi
Bergamo Tel. 035/246071
———————
Le giornate si svolgeranno con inizio alle ore 9 e termineranno
alle 18. Si prega di avvisare della partecipazione qualche giorno
prima.
Chiunque avesse problemi o domande che riguardino la pratica
quotidiana di Vipassana, può rivolgersi agli Assistenti presso
l’indirizzo dell’Associazione Vipassana Italia (vedi i Contatti
Internazionali - Italia)
Notiziario Vipassana
c/o Associazione Vipassana Italia
Via Martinelli, 64 Cinisello B. (MI)
Tel. 02/6600214 fax 02/66011713
8
SCHEDA DEI CORSI DI MEDITAZIONE VIPASSANA
Tutti i corsi elencati
sono condotti da assistenti di S.N. Goenka.
Oltre ai corsi elencati, si
tengono altri corsi in
tutto il mondo nei Centri o in sedi provvisorie.
Per informazioni, contattate il centro o la persona di riferimento nel
luogo di vostro interesse, nell'elenco dei
Centri di Meditazione
Vipassana o nei Contatti
Internazionali.
EUROPA
Francia contattare:
Vipassana Europa
"Le Bois Planté" Louesme 89350 Champignelles
( 86.45.75.14 Fax 86.45.76.20
22 Nov. - 3 Dic.
9 - 12 Dic.
14 - 25 Dic.
28 Dic. - 8 Gen. ‘95
11 - 22 Gen.
26 - 29 Gen.
3 - 12 Feb.
17 - 28 Feb.
1 - 3 Mar.
8 - 19 Mar.
22 Mar. -12 Apr.
14 - 17 Apr.
Corso speciale di 10 giorni3
Corso di 3 gg. per vecchi studenti
Corso di 10 giorni
Corso di 10 giorni
Autocorso per vecchi studenti
1
Corso di ¾n±p±na
2
Corso di Satipaµµh±na Sutta
Corso di 10 giorni
Corso per bambini4
Corso di 10 giorni
Corso di 20 giorni3
Corso di 3 gg. per vecchi studenti
Germania vedi Contatti Internazionali, Germania
27 Dic. - 7 Gen.’95
Corso di 10 giorni
G. Bretagna contattare:
Vipassana Trust
The Marches Harewood End, Hereford
HR2 8NG, England
( 098 987-234 Fax 098 987-450
30 Nov. - 11 Dic.
27 Dic. - 7 Gen.’95
11 - 22 Gen.
1 - 12 Feb.
17 - 26 Feb.
1 - 12 Mar.
16 -19 Mar.
22 Mar. - 2 Apr.
6 - 9 Apr.
12 - 23 Apr.
Corso di 10 giorni
Corso di 10 giorni
Autocorso per vecchi studenti
Corso di 10 giorni
2
Corso di Satipaµµh±na Sutta
Corso di 10 giorni
Corso di 3 gg. per vecchi studenti
Corso di 10 giorni
1
Corso di ¾n±p±na
Corso di 10 giorni
Olanda vedi Contatti Internazionali Olanda
11 - 22 Dic.
Corso di 10 giorni
Russia contattare:
Vipassana Trust, U.K.
vedi Centri Meditazione Vipassana, Europa
15 - 30 Nov.
Corso di 10 giorni
Svizzera vedi Contatti Internazionali Svizzera
22 Dic. - 2 Gen. ‘95
1
Corso di 10 giorni
I corsi di ¾n±p±na sono previsti per coloro che
sono impossibilitati a partecipare a un intero corso
di 10 giorni. Questi corsi sono soltanto una introduzione alla tecnica Vipassana insegnata in un
corso completo. I partecipanti ai corsi di ¾n±p±na
sono incoraggiati a partecipare ad un corso completo di 10 giorni quanto prima possibile. I vecchi
studenti sono i benvenuti nell'utilizzare i corsi di
¾n±p±na come corti auto corsi se i posti sono
disponibili.
2
I corsi di Satipaµµh±na Sutta hanno gli stessi orari
e la medesima disciplina dei corsi di 10 giorni. La
differenza consiste nei discorsi serali, dove Goenkaji esamina il Satipaµµh±na Sutta, il testo
fondamentale dove il Buddha spiega in modo
sistematico la tecnica di Vipassana. Questi corsi
sono aperti a seri meditatori che hanno completato almeno tre corsi di 10 giorni, praticano da
almeno un anno, non hanno praticato altre tecniche di meditazione dall’ultimo corso e si impegnano a mantenere i Cinque Precetti nella loro
9
3
4
vita.
I corsi lunghi e i corsi speciali di 10 giorni sono
aperti solamente a seri meditatori determinati in
questa tecnica che hanno completato un minimo di
cinque corsi di 10 giorni, un corso di Satipaµµh±na
Sutta e praticano regolarmente da almeno due
anni. Il corso di 20 giorni è un requisito per il corso
di 30 giorni e il corso di 30 giorni è un requisito
per l’auto-corso del Maestro.
I corsi per bambini sono per bambini di almeno 8
CENTRI DI MEDITAZIONE VIPASSANA
AUSTRALIA
Nuovo Galles del Sud: Vipassana Meditation
Centre, Dhamma Bh³mi,
Bh³mi P.O. Box 103, Blackheath, NSW 2785 ( (047) 877-436, 878-431
Fax (047)877-221
Queensland:
Queensland Vipassana Centre Queensland,
Dhamma Rasmi, P.O. Box 119, Rules Road,
Pomona QLD 4568 ((074) 852-452
Tasmania:
Tasmania Vipassana Foundation Tasmania,
Dhamma Pabh±,
Pabh± G.P.O. Box 6, Hobart, TAS
7001 ((002) 233-477
Victoria:
Victoria Vipassana Charitable Trust,
Dhamma Niketana,
Niketana P.O.Box 344, Blackburn
VIC 3130 ((03) 878-5744
EUROPA
Francia:
Francia European Vipassana Centre / Centre Vipas
sana Européen,
Dhamma Mah² "Le Bois Planté" Louesme,
89350 Champignelles ((86) 45-75-14
Fax (86) 45-76-20
Gran Bretagna: Vipassana Trust,
Dhamma D²pa,The
D²pa
Marches, Harewood End,
Hereford HR2 8NG
((0989)730-234 Fax (0989) 730-450
GIAPPONE
Japan Vipassana Centre, Dhamma Bh±nu,
Bh±nu
Mizuho-Cho, Funai-Gun, Kyoto-Fu 622-03
((0771) 860-765.
INDIA
Zona di Bombay:
Bombay Vipassana International Academy,
Dhammagiri,
Dhammagiri P.O. Box 6, Igatpuri 422 403, Dist. Nasik,
Maharashtra ((2533) 4076, 4086, Fax (2533) 4176.
Andhra Pradesh:
Pradesh Vipassana International Meditation Cen-
tre, Dhammakhetta Sahebnagar, (Vanasthali Puram),
Hydebarad 500 661, Andhra Pradesh ((0842) 530-290;
ufficio cittadino 531-746.
Zona di New Delhi:
Delhi Vipassana Centre,
Dhammathal²,
Dhammathal² Sisodia Baug - Galtaji Road, P.O.
Box 208 Jaipur 302 001, Rajasthan
((0141) 49520.
W.Bengal:
W.Bengal Vipassana Centre Dhammagang±,
Dhammagang±
Sodepur, Panihati 743 176, Dist. 24 Parganas,
West Bengal ((033) 582-855.
Maharashtra:
Maharashtra Dakkhin Vipassana Centre,
Dhamm±laya,
Dhamm±laya Jaisingpur 416 101, Dist.
Kolhapur, Maharashtra ((023383) 5697.
Gujarat:
Gujarat Kutch Vipassana Centre,
Dhammasindhu,
Dhammasindhu Gram-Bada, Mandvi Kutch
370 475, Gujarat (02832) 20989.
Tamil Nadu:
Nadu Madras Vipassana Centre,
Dhammasetu,contattare:
Dhammasetu
Mr.
Roopchand
Agarwal, Gotewala R.G. Bros, 148 Mint St. Madras 600 079 ((044) 585-195 (Abit.), (044)
587-399 (Uff.)
Himachal Pradesh: Dharamsala Vipassana Centre, Dhammasikhara, sopra Elysium House,
MacLeod Ganj, Dharamsala, Dist. Kangra, Him.
Prad. 176 219. Contattare: Sig. Ashok Talwar,
B-437, New Friends Colony, New Delhi 110065
(634-477
MYANMAR
Dhamma Jyoti,
Jyoti Yangon, contattare Mr. Benwari
Goenka, Bandoola Int. Ltd., 299 Bo Sun Pat
St.,1st. Floor, Yangon ((95) 139 290
NEPAL
Nepal Vipassana Centre, Dharmashringa,
Dharmashringa Bud-
dha Nilkanth, Kathmandu, Nepal. (290-665
Indirizzo per comunicazioni postali: Nepal
Vipassana Centre, c/o Mr.Roop Jyoti, P.O. Box
133, Kathmandu. Ufficio contatti:
contatti Nepal Vipassana Centre central office, ground floor, rear bldg.,
Jyoti Bhawan, Kanti Path, Kathmandu
((977)1- 225-490, 223-968 Fax (977)1-224-720
NUOVA ZELANDA
Vipassana Centre Dhamma Medin² P.O. Box
41185, St Lukes Auckland.((09) 420-5319,
579-1588
SRI LANKA
Dhamma Kuta, contattare Mr. Brindley
Ratwatte, 262 Katugastota Rd., Kandy
STATI UNITI
California:
California California Vipassana Centre,
Dhamma Mah±vana,
Mah±vana P.O. Box 1167, North
Fork, CA 93643 ((209) 877-4386
Massachusetts:
Massachusetts Vipassana Meditation Centre,
Dhamma Dhar±,P.O.
Dhar±
Box 24, Shelburne Falls,
MA 01370 ((413) 625-2160 Fax (413) 625-2170
Texas:
Texas Southwest Vipassana Meditation Centre,
Dhamma Sir², 10850 County Rd. 155A, Kaufman, TX 75142 ((214) 932-7868. Contattare il
centro soltanto durante i corsi, in altri periodi contattare Southwest Vipassana Association, c/o
Cathryn
Lacey (vedi Contatti Internazionali)
Washington:
Washington Northwest Vipassana Centre
Dhamma Kuñja,P.O.
Kuñja
Box 345, Ethel, WA
98542
((206) 978-5434.
TAILANDIA
CONTATTI INTERNAZIONALI
Le seguenti persone e associazioni possono essere contattate in relazione alle attività di Vipassana (compreso le sedute di gruppo
e i servizi di Dhamma) nelle loro zone.
AMERICA LATINA
Eduardo Puig, Arroyo 1160, Piso 12, D.to B, Buenos Aires 1007, Argentina. ( (541) 811-0218
Fax (541) 361-5805
AUSTRALIA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana.
Australia Occidentale:
Occidentale Dhamma House, 143 Parry St.,
East Perth, WA 6004 ( (09) 328-7773 oppure:
Vipassana Foundation, P.O. Box 1219 Wangara,
WA 6065 ((09) 337-5690
Per informazioni su altri indirizzi di contatto in
Australasia, contattare il Vipassana Newsletter, c/o
V.M.C. Dhamma Bh³mi (indirizzo sopra).
AUSTRIA
Anton Rauchenzauner , Gries 24,
A-4890 Frankenmarkt
BELGIO
Torben e Tiske Rosgaard - Bosserez, Klein
Waverstraat 50, 3040 Loonbeek ((016) 472-273
CANADA
Alberta:
Alberta Sharon Reed , 616 - 24th Ave. S.W. Unit
#11, Calgary, AB T2S 0K6 ((403) 244-0165
British Columbia:
Columbia Vipassana Foundation, 80
High St. Victoria, BC V8Z 5C7 ((604) 479-6641
oppure Lora e Jerry Roy 7226A Carrington St.,
Vancouver, BC V6N 1T9 ((604) 264-7637.
Ontario:
Ontario Alan Nicholson, 60 Shippigan Cres.,
North York, ON M2J 2G2.
((416) 502-9264 Fax (416) 502-9265.
Quebec:
Quebec Fondation Vipassana Foundation,
P.O.Box 32083, Les Atriums, Montreal, PQ H2L
4Y5 ((514) 481-3504
Saskatchewan: Tonya Kaya, 1414 Avenue N
South, Saskatoon SK S7M 2R3((306) 652-3855
FRANCIA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana, Europa
GERMANIA
Vipassana-Meditationshaus, Kirchenweg 2,
76332 Bad Herrenalb ( (07083) 51169
Fax (07083) 51328
GIAPPONE
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
Japan Vipassana Association, c/o Chris e Sachiko
Weeden, 29-15-401 Narita-Higashi-Machi,
Neyagawa-shi, Osaka 572 ((0720) 34-2696
GRAN BRETAGNA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana, Europa
INDIA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
ISRAELE
Eilona Ariel, 69-A, Krinitzi St. Ramat-Gan
52423 ((03) 672-7016
ITALIA
Associazione Vipassana Italia, Via Martinelli, 64,
20092 Cinisello B. (MI) ((02) 66-00-214
Fax 02 66-01-1713
MYANMAR
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
NEPAL
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
NORVEGIA (ee DANIMARCA, ISLANDA)
ISLANDA
Mette Werner, Eilert Sundts Gt. 17, 0259 Oslo 2
((02) 55-90-71
NUOVA ZELANDA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
OLANDA
Joshua e Mirjam van der Berg, Barger Kempke 6,
7103 D2 Winterswyk ( (05430) 23353
POLINESIA FRANCESE
Tahiti:
Tahiti Mrs. Edna Hale B.P. 54184, Papeete (
428514
oppure
Vipassana
Association,
B.P.50335 Pirae.
PORTOGALLO
Ingrid Crull, Rua Dos Lirios, 40 - 1° Dto., 2725
10
Mem Martins ((01) 922-1081
SPAGNA
Ana Thapar, Velazquez 68, Madrid 28001.
((91) 431-66-93
SRI LANKA
Vedi Centri di Meditazione Vipassana
STATI UNITI
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Arizona:
Arizona Laura Key, P.O.Box 498, Oracle, AZ
85623 ((602) 896-9451(H), (602) 896-2425 (W).
Colorado:
Colorado Judi Sammons, 760 NW Birch St.., Cedaredge, CO 81413 ((303) 856-3895
Florida: Grant Wood, 8816 Cavender Drive,
Jacksonville, FL 32216 ((904) 724-4452
Idaho:
Idaho Florence Blanchard, P.O. Box 225,
Bellevue, ID 83313 ((208) 788-4450.
Minnesota:
Minnesota Bonnie West, 2258 Scudder St.
St.Paul, MN 55108 ((612) 649-0909.
Missouri:
Missouri Renee e David Cerchie, P.O. Box 32533, Kansas City, MO 64111 ( (816) 561-6113.
New Mexico:
Mexico Suzanne Farley & Paul Yoder, P.O.
Box 1616, Cuba, NM 87013 ((505) 289-3308.
Oklahoma:
Oklahoma Jack and Corinne Holder, 164 Fern
Dr., Ponca City, OK 74604 ((405) 765-7369.
Texas:
Texas Cathryn Lacey, P.O. Box 190248, Dallas,
TX 75219 ((214) 521-5258
Washington:
Washington Scott Corley, 17405 33rd. Ave. NE
Seattle, WA 98155 ((206) 367-9336
SVEZIA (e FINLANDIA)
Marianne Eriksdotter, Grimstagatan 201, 162 27
Väll²ngby. ((08) 89-34-11
SVIZZERA
Eva Knopfel e Kornelius Hug, Chruz, 7428
Obertschappina((081) 81-27-03
TAILANDIA
Mrs. Sutthi Chayodam, 65/9 Soi 1 Cheangwattana
Road, Bangkhen, Bangkok 10210