Articoli sui corsi di Vipassana nelle prigioni313
Transcript
Articoli sui corsi di Vipassana nelle prigioni313
Notiziario Vipassana Nella tradizione di Sayagyi U Ba Khin come insegnata da S. N. Goenka No. 3 Ottobre 1994 Edizione Italiana Pubblicazione trimestrale Parole di Dhamma da Aªgulim±la Daº¹eneke damayanti, aªkusehi kas±hi ca; Adaº¹ena asetthena __ aha½ danthomi t±din±. C’è chi doma con le percosse, chi con pungoli o con fruste; c’è chi non ha ne arma ne bastone __ io mi lascio domare da uno di questi. Majjhima Nik±ya II, 105 Libertà dietro le sbarre: Vipassana nelle prigioni N ell’aprile 1994 si è tenuto un corso di dieci giorni di meditazione Vipassana per più di mille persone all’interno del carcere di Tihar, a New Delhi, la capitale dell’India. Il corso era condotto da S.N.Goenka e da sua moglie, con l’aiuto di 13 assistenti. E’ stato il corso di Vipassana a più larga partecipazione tenuto nei tempi moderni, dentro o fuori di una prigione. I grandi cancelli della prigione n°4 a Tihar, New Delhi, si aprono per lasciar entrare S.N. Goenka e sua moglie, il 4 aprile 1994 (a sin.) S.N.Goenka e signora firmano il registro ufficiale all’ingresso della prigione. Con circa 9000 detenuti, Tihar è uno dei più grandi istituti carcerari dell'Asia. Si trova in uno dei quartieri periferici di New Delhi e si estende su parecchie centinaia di ettari. Per rendere più agevole la gestione di un numero così alto di reclusi, Tihar è diviso in quattro prigioni separate. I partecipanti al corso di aprile provenivano da tutte e quattro le prigioni. Il corso è stato il coronamento di eventi che ebbero inizio circa vent'anni fa. I primi corsi di Vipassana tenuti in una prigione indiana furono guidati, negli anni 1975 e 1977, da Goenkaji alla Prigione Centrale di Jaipur, su invito di Mr. Ram Singh, che divenne poi Governatore dello stato del Rajasthan. Ram Singh, egli stesso entusiasta praticante di Vipassana, era desideroso di vedere se la tecnica poteva avere successo nel risolvere problemi sociali e di governo, oltre che quelli degli individui. I risultati di questi due corsi, e di un altro corso per ufficiali di polizia tenutosi all'Accademia di Polizia di Jaipur, furono molto incoraggianti. Tuttavia, a causa del cambiamento di governo dello stato e del trasferimento dei funzionari più importanti, non fu possibile procedere oltre con il programma di Vipassana nelle prigioni. Ram Singh successivamente si ritirò dagli incarichi governativi e divenne uno dei primi assistenti di Goenkaji. Quando disse a Goenkaji del suo rammarico perchè non si tenevano più i corsi in carcere, Goenkaji rispose: "Non preoccuparti. I semi di Vipassana sono stati seminati. L’occasione si ripresenterà". E l’occasione si ripresentò, quasi quindici anni dopo, nel 1990, con un corso tenuto da assistenti nella Prigione Centrale 1 di Jaipur. Seguirono altri sei corsi, a partire dal 1991, nelle prigioni dello stato di Gujarat. I corsi sono stati oggetto di parecchi studi sociologici, i quali sono giunti alla conclusione che Vipassana ha un marcato impatto positivo sul comportamento e sugli atteggiamenti dei detenuti. Un sentimento comune - il desiderio di vendetta diminuisce fortemente o completamente quando un prigioniero pratica Vipassana. I rapporti tra i detenuti e il personale della prigione diventano molto più armoniosi, e l’autodisciplina aumenta in modo marcato, diminuendo la necessità di comportamenti autoritari e di punizioni da parte delle guardie carcerarie. Gli eventi che hanno portato Vipassana a Tihar Impresa ambiziosa, quella di organizzare un corso per mille persone. Il risultato si deve all'eccezionale collaborazione tra parecchie persone impegnate nel miglioramento delle condizioni di alcuni tra i membri più sfortunati della società. Nel luglio 1993, Ram Singh ricevette una lettera da un ex collega di governo, il sig. M.L. Metha, sottosegretario al Ministero degli interni del governo indiano. Egli chiedeva se si poteva organizzare un corso di Vipassana nella prigione centrale di Tihar. Questo invito del governo indiano era avvalorato dal sostegno entusiasta dell'Ispettore generale delle prigioni, la dott.ssa Kiran Bedi di New Delhi. La signora Bedi è una straordinaria riformatrice sociale, ben nota in India per la sua eccezionale carriera di funzionario di polizia, iniziata 21 anni fa. Essa ha ora 44 anni, ed è stata la prima donna ad entrare nel servizio di polizia indiana, nel 1972. E' nota per il suo coraggio, il suo dinamismo e la sua profonda dedizione alla causa dei sofferenti. Durante il corso di aprile, Goenkaji affermò pubblicamente che desiderava chiamarla "Karuna" Bedi, a motivo della sua grande compassione. La signora Bedi è diventata Ispettore generale nel maggio del 1993. La situazione della prigione di Tihar, come viene descritta dal direttore del carcere n° 2, signor Tarsem Kumar, era desolante: "Ai gravi problemi di sovraffollamento, mancanza di igiene e di aria, si aggiungeva il fatto che il personale carcerario era stato formato secondo le vecchie regole, che prescrivevano di opprimere, di sottoporre a privazioni, di isolare e punire. Si pensava che tenendo i detenuti in condizioni insopportabili ed imponendo loro il massimo delle restrizioni, in modo da farli soffrire, li si sarebbe scoraggiati, una volta liberi, dal ricadere nel crimine, per non dover ritornare in quell'inferno. Era un errore, perché in realtà molti prigionieri ritornavano in carcere, dopo essere stati rilasciati, ed un certo numero di quelli che erano stati incarcerati per crimini minori, una volta liberi, commettevano dei delitti più gravi, avendo imparato a Tihar come diventare dei perfetti delinquenti. Uno dei membri della Commissione di pianificazione indiana aveva osservato giustamente che a Tihar i delinquenti si laureavano in Da "Vipassana nelle prigioni: una rassegna storica" di Ram Singh Il brano seguente si riferisce al primo corso di Vipassana tenuto in una prigione indiana. Esso fu diretto da S.N. Goenka nella prigione centrale di Jaipur nell'ottobre del 1975, e fu organizzato da Ram Singh, a quel tempo Governatore dello stato di Rajasthan. Un altro grosso problema sorse quando il corso stava per cominciare. A quel tempo, ai criminali incorreggibili venivano messi i ceppi ai piedi e le manette ai polsi. Quattro di questi detenuti vennero condotti nella sala di meditazione così incatenati. Goenkaji, che passava accanto a loro, quando vide questo rimase sorpreso. Mi chiese cosa stava succedendo, e gli risposi che si trattava di criminali irriducibili. Egli esclamò: "Come potete mettermi davanti delle persone in catene perché meditino? E' una cosa assurda. Togliete via quelle catene!" L'ispettore generale della prigione obiettò che questo non poteva essere permesso; egli aveva la responsabilità della sicurezza del carcere, per cui non poteva far togliere ne i ceppi ne le manette. Ma Goenkaji fu irremovibile. Disse che non poteva dare il Dhamma con delle persone sedute davanti a lui incatenate; dare il Dhamma voleva dire liberare dalle catene, ed egli era venuto per far questo. L'ispettore generale gli rispose che poteva togliere le catene di dentro, non quelle di fuori! Goenkaji insistette dicendo che non si poteva meditare incatenati. Si trattava di un bel dilemma, di un problema difficile da risolvere. L'Ispettore era un uomo con una lunga esperienza. Mi chiese di non obbligarlo ad allentare le misure di sicurezza per quei detenuti; disse che uno qualsiasi di loro avrebbe potuto magari rischiare il tutto per tutto, strangolando Goenkaji o me in un batter d'occhio. Discutemmo a lungo e finalmente si giunse alla decisione di togliere ceppi e manette; una guardia armata si sarebbe appostata in un punto strategico, pronta a sparare su chiunque avesse fatto una mossa minacciosa. Chiesi solo all'Ispettore di assicurasi che la guardia non sparasse semplicemente perché presa dal panico. Catene e manette furono tolte, Goenkaji era contento, ed il corso ebbe inizio. Io ero seduto davanti, l'Ispettore rimase fuori dalla sala, ma nelle immediate vicinanze. I miei occhi erano fissi sui "Quattro", il cuore mi batteva forte ed ero pieno di ansietà. Ad ogni momento che passava provavo un enorme sollievo. Goenkaji iniziò il chanting, e metta, la sua amorevole benevolenza, si riversò abbondantemente su di noi. Gli occhi feroci di quei criminali, che erano causa di tanta agitazione, cambiarono espressione, i loro visi comunicarono gioia, mentre le lacrime scendevano abbondanti sulle loro guance. Anch'io sentii colare le lacrime: fu, dopo tanta tensione, un momento di gioia rara. crimine. Tihar creava dei delinquenti, invece di promuovere la riabilitazione dei cittadini." Dal primo giorno del suo nuovo incarico, la signora Bedi aveva dichiarato che intendeva trasformare la prigione di Tihar in un ashram (luogo di ritiro spirituale), nel giro di sei mesi. Mise immediatamente in atto una serie di riforme straordinariamente innovative, efficaci e di ampio raggio, che ben presto provocarono eccezionali miglioramenti nell'atmosfera della prigione. L'esemplare amministrazione della signora Bedi ed il carattere innovativo delle sue riforme hanno alla base la salda convinzione che le prigioni dovrebbero essere strumenti di riabilitazione, e non luoghi di punizione. Come ha spiegato il sovrintendente Kumar: " Essa voleva che i prigionieri sentissero di non essere rifiutati dalla società, 2 ma di essere parte di essa, e, se erano decisi a cambiare, sarebbero stati accolti a braccia aperte. La signora ci diceva: "C'è ben poca differenza tra i detenuti e noi, appena un filo sottile. Essi hanno perduto il loro equilibrio mentale. Anche a noi è accaduto di perdere la bussola, ma fortunatamente non ci hanno messi in prigione. Io credo che chiunque, se gli si dà l'opportunità, cercherà di cambiare, ed io voglio dare ai detenuti questa opportunità ... Occorre creare fiducia e confidenza, invece di diffidenza ... Se riusciamo ad avere comprensione e compassione nei loro confronti, per aiutarli a cambiare, la percentuale di recidività diminuirà sensibilmente, e sarà la società a beneficiarne." Un giorno, ad alcune settimane dalla sua nomina, la signora Bedi stava facendo uno dei suoi giri di ispezione, accompagnata da un suo sovrintendente. Riflettendo sulla Aprile 1994: mille studenti seduti sotto la tenda adibita a sala di meditazione, nella prigione n°4 sofferenza che vedeva dappertutto esclamò: "Come trovare una soluzione ai problemi emotivi di questi detenuti?" Il collega rispose: "Signora, perché non prova con Vipassana? E' ciò che mi ha aiutato a diminuire la mia irascibilità." Per quella che poteva apparire una coincidenza, M.L. Metha, del Ministero degli interni, le aveva, più o meno nello stesso periodo, raccomandato Vipassana. La signora Bedi si informò e si mise in contatto con Ram Singh a Jaipur. Egli le disse che il primo passo per introdurre Vipassana a Tihar era quello di far seguire un corso a qualcuno dei funzionari del carcere. La signora Bedi decise, intenzionalmente, di far partecipare ad un corso di Vipassana alcuni dei membri più collerici del suo personale. Si trattava di individui autoritari ed irascibili, che si ritenevano aldisopra di ogni giudizio. Quando ritornarono dal loro corso di Vipassana di dieci giorni, i loro rapporti e la loro disponibilità a collaborare avevano subìto un notevole miglioramento, come ebbero a notare i loro colleghi ed i detenuti. Questo risultato aumentò, da parte della signora Bedi e degli altri responsabili del carcere, la fiducia che Vipassana fosse effettivamente un efficace metodo di riforma. Il Primo Corso nella prigione. Il primo corso fu tenuto a Tihar alla fine di novembre 1993, ed ebbe luogo nella prigione n° 2, quella che contiene il nocciolo duro della popolazione carceraria; qui il dieci per cento dei detenuti è stato riconosciuto colpevole di crimini. Il corso fu tenuto da Ram Singh e due altri assistenti, e vi parteciparono novantasei detenuti e ventitré guardie carcerarie. L'ultimo giorno, avvicendandosi al microfono, molti prigionieri espressero la loro gioia per aver trovato una tecnica di autoliberazione nel luogo che appariva meno adatto a ciò. Parecchi dichiararono che, praticando Vipassana, si erano resi conto di essere responsabili delle loro azioni. Dicevano di non nutrire più sentimenti di vendetta ma che, anzi, benedicevano coloro che li avevano mandati a Tihar perché lì erano venuti in contatto con Vipassana. I detenuti dichiararono scherzosamente a Ram Singh che non l'avrebbero lasciato uscire di prigione se non prometteva di tenervi presto altri corsi di Vipassana. Ram Singh era un po' interdetto, in quanto non riteneva possibile fissare la data di altri corsi in quel momento. Ma venne contattato Goenkaji, e si presero rapidamente degli accordi per mandare sei assistenti a Tihar a capodanno del 1994, per dirigere quattro corsi simultanei in tre delle prigioni. Ai corsi di gennaio parteciparono circa 300 detenuti. I canali televisivi nazionali si appropriarono della notizia, che apparve anche nei principali giornali indiani, e fu riportata anche dalla stampa internazionale. La signora Bedi dichiarò pubblicamente di aver cercato assiduamente un metodo che potesse produrre una trasformazione nei detenuti, e di averlo trovato nella meditazione Vipassana. La signora Bedi confidò a Ram Singh il suo desiderio che l'intera popolazione carceraria potesse usufruire della pratica, ma che, continuando con quel ritmo, ci sarebbero voluti degli anni. Avanzò la proposta di un corso per un migliaio di prigionieri. Allora Ram Singh raccontò di una predizione fatta dal maestro di S.N. Goenka, Sayagyi U Ba Khin di Rangoon, Birmania. Quando Goenkaji venne in India nel 1969, in un primo tempo i suoi corsi ebbero pochissimi partecipanti. Al primo corso parteciparono quattordici persone. Nel giro di un anno, essendosi rapidamente sparsa la voce, aumentò il numero di coloro che richiedevano corsi di Vipassana. A Sayagyi, in Birmania, giunse la notizia che Goenkaji aveva insegnato ad un corso I benefici spirituali di Vipassana Cinque sono stati finora i corsi che si sono tenuti nella prigione centrale di Baroda. Nel 1993 il sovrintendente, Raghuvir L. Vora, pubblicò un libro in Gujarati su questi corsi. Riportiamo un estratto di un articolo in inglese di R.L. Vora, intitolato "Corsi in carcere e Vipassana". L'effetto immediato dei corsi di Vipassana nella prigione centrale di Baroda è stato una notevole diminuzione delle violazioni dei regolamenti all'interno del carcere. Ora i detenuti si attengono volontariamente ai regolamenti, il problema degli alterchi tra detenuti o tra questi e guardie carcerarie praticamente non esiste più. E' anche migliorato lo spirito di collaborazione tra detenuti e guardie, cosicché l'atmosfera generale della prigione è diventata pacifica e priva di tensioni. Visto che il mantenimento dell'ordine e dei regolamenti all'interno del carcere non è più un problema così grave, l'amministrazione può naturalmente dedicare più tempo al benessere dei detenuti... I benefici risultati dalle riforme si sono moltiplicati perché i detenuti si sono dimostrati disponibili verso le riforme stesse, ed hanno cominciato di buon grado a partecipare a molte attività. Ad esempio, molti detenuti hanno iniziato a meditare per conto loro quando la sera vengono rinchiusi nei loro reparti, senza che nessuno li spinga a ciò. La vita in carcere non sembra più senza scopo, ma si è caricata di spiritualità. Ognuno ha l'aria contenta e nell'ambiente regna una buona armonia. In poche parole, i detenuti hanno trovato uno scopo nella vita, mentre prima brancolavano nel buio. Ed è la meditazione Vipassana che ha prodotto questi benefici spirituali. 3 beta. Tra i partecipanti uomini vi erano venti stranieri, tra le donne, otto. Venivano dalla Germania, dalla Spagna, Francia, Italia, Sri Lanka, Afghanistan, Sudafrica, Nigeria, Somalia, Tanzania, Senegal, Canada ed Australia. Nelle prime ore del primo giorno si scaUn corso di mille persone tenò un temporale, del tutto insolito per La signora Bedi si mise al lavoro per quel periodo: la pioggia e il forte vento ricercare ed organizzare un luogo adatto fecero crollare il soffitto e i sostegni della ad ospitare più di mille detenuti, Goenkaji tenda, e tutti i tappetini e cuscini di medie sua moglie, nonché il gruppo di assitazione furono inzuppati. Gli assistenti si stenti. Serviva uno spazio molto grande riunirono d'urgenza alle 3,30 del mattino per le sedute di meditazione collettive e i per escogitare un modo per salvare il corso discorsi serali. Nella prigione n°4 c'erano dal fallimento: la grande sala di meditadue nuovi edifici in fase di avanzata cozione era un disastro e soffiava ancora una struzione e, in un’area ristretta, parecchi bufera di vento. Quando Goenkaji e la edifici con le celle dei prigionieri: questo signora Goenka vennero a verificare la posto fu scelto per il grande corso che situazione dissero che il corso sarebbe stava per avere inizio. Il Ministero dei continuato ed ogni cosa sarebbe tornata a lavori pubblici affrettò il completamento posto in breve tempo. dei lavori di costruzione dei nuovi edifici, Mr. Meena, il sovrintendente della pricon l'aiuto di parecchi detenuti esperti nel gione, giunse sul posto e venne allestita settore. Con il costruttivo spirito di collauna sede di emergenza, all'interno della borazione che ora regnava nel carcere, i prigione, per la trasmissione delle istruprigionieri scavarono canali di scolo e zioni e dei chanting nei casermoni dove sistemarono tubazioni, diserbarono e livelgli assistenti erano andati per meditare e larono un grande spazio aperto, ed aiutaguidare i detenuti. Dopo la colazione, il rono ad erigere un immenso shamiana cielo cominciò a schiarirsi, e una impouna grande tenda all'aperto. Mettere più di nente operazione di salvataggio fu varata: una numerosa squadra di detenuti non partecipanti al corso Una sfida di Vinobha Bhave iniziò l'ingrato compito di rimettere in di S.N. Goenka sesto la "sala". MiNei primi anni dopo che ero venuto via dalla Birmania per insegnare in India, una nuora del Mahatma sero più di mille cuscini al sole ad asciuGandhi organizzò un corso nell'Ashram di Sevagram. Vi parteciparono una quindicina dei colleghi di gare, ricucirono i nuGandhi, che rimasero molto contenti del corso. Quando esso terminò, mi condussero a fare la conoscenza merosi strappi della di Vinobha Bhave, una santa persona indiana che abitava lì vicino. tenda, resistemarono Egli dimostrò un grande interesse per Vipassana e disse che se la pratica era così benefica ed efficace, ventilatori e fili eletandava diffusa in tutto il paese. Ma aggiunse: "Non mi convincerò della bontà di questa Vipassana, se non trici, e prosciugarono darà buoni risultati in due settori della società, i criminali più irriducibili e i bambini in età scolare". grandi pozze d'acRisposi: "Sono certo che servirà anche a loro. Io sono nuovo nel Paese, perché ho portato questa gemma qua. Alle dicianinestimabile da altrove. Facciamola dunque fruttare per questo paese. Organizzi lei la cosa". nove, la tenda era Egli organizzò un corso per adolescenti. Come i tanti corsi per ragazzi che si sono tenuti da allora, ebbe pronta ed a disposizione per il primo ottimi risultati e Vinobha Bhave ne fu felice. Poi prese accordi per far svolgere un corso nella prigione di discorso di Goenkaji: Gaya. Ma il giorno prima che il corso iniziasse, i funzionari del carcere mi informarono che avrei dovuto il primo grande ostaalloggiare fuori dalla prigione. Dissi che non era possibile: "Vipassana, spiegai, è una profonda operazione colo era stato felicesulla mente, ed io sono una specie di chirurgo, per cui devo essere sul posto ventiquattr'ore su mente superato! ventiquattro. Potrebbe accadere qualcosa, ed io sono responsabile: devo restare dentro la prigione." Ci furono molte alSecondo i regolamenti, lei non può rimanere dentro". Cercai di venire a patti: "Allora condannatemi a tre difficoltà nell'ordieci giorni di carcere!", ma non ci fu nulla da fare. Vinobha voleva organizzare qualcos'altro, ma morì ganizzazione di un prima di poterlo fare. ritiro per un numero Fortunatamente, alcuni anni dopo. il Governatore dello stato del Rajasthan, Ram Singh, partecipò ad un così alto di persone corso a Jaipur. Ne fu entusiasta e disse: "Questo va sperimentato sui criminali!" Venne anche a sapere della in condizioni primisfida lanciata da Vinobha Bhave. Organizzò i primi corsi, che si tennero nella prigione centrale di Jaipur; i tive e di sovraffollaregolamenti vennero modificati per permettermi di rimanere all'interno della prigione per tutti i dieci mento, ma nonogiorni. Fu così che la faccenda ebbe inizio". stante gli inconvenienti il corso si svolse regolarmente, e l'ultimo giorno risultò evidente che di 100 persone (un numero che a quei tempi appariva enorme). Sayagyi dichiarò: "Verrà il giorno in cui Goenka insegnerà a mille persone!" Quando Ram Singh ricordò quella predizione, gli venne in mente che essa avrebbe potuto avverarsi tra le mura della prigione di Tihar. mille prigionieri insieme in una tenda senza una vigilanza troppo assillante fu senza dubbio un rischio, ma anche uno stupendo risultato. La sera del 4 aprile, 1003 studenti maschi si radunarono nell'enorme tenda drizzata nella prigione n°4 per ricevere le prime istruzioni di Goenkaji. Contemporaneamente, nella prigione n°1, aveva inizio il primo corso di Vipassana per detenute, condotto da due assistenti donne, a cui parteciparono 49 persone. Tredici assistenti maestri, ad ognuno dei quali faceva capo un gruppo di 75/100 persone, collaborarono nella conduzione del corso per uomini. Erano assistiti da un piccolo numero di studenti esperti nel servizio venuti dall'esterno, e da circa 60 "studenti anziani" detenuti, che servivano per la prima volta. Il novanta per cento dei detenuti in carcere a Tihar è composto da persone in attesa di giudizio; l'altro dieci per cento da persone già condannate. La maggior parte dei partecipanti ai corsi di aprile era in attesa di giudizio. Le accuse riguardavano delitti che andavano dal traffico di droga e rapina all'omicidio, atti di terrorismo e violenza carnale. I detenuti erano di religioni diverse: indù, mussulmani, sikh, cristiani e buddisti. Più di un terzo era analfa- 4 Messaggio ai Prigionieri Il seguente messaggio registrato di Goenkaji fu fatto ascoltare ai partecipanti di quattro corsi diretti da assistenti che si sono tenuti contemporaneamente nella prigione di Tihar nel gennaio del 1994. Amici,vi siete riuniti tutti qui per liberarvi, per liberarvi da tutte le prigionie, da tutte le sofferenze. L'essere detenuti in carcere come accade a voi è una grande sventura, e l'essere liberati dal carcere è una grande fortuna. Ma esiste un carcere peggiore della segregazione tra queste quattro mura, e che è causa per tutti noi della più grande sofferenza. E' la prigione delle nostre negatività, delle nostre impurità mentali che continuamente ci sopraffanno. Siamo diventati prigionieri della nostra rabbia, del nostro odio, del nostro rancore, della nostra animosità; e siamo schiavi del desiderio, dell'attaccamento, dell'avidità, della passione, del nostro io. Ogni impurità che si manifesta nella nostra mente ci mette a terra, e fa così in fretta a farci prigionieri! Immediatamente incominciamo a soffrire, e questa sofferenza non è circoscritta alle mura di questo carcere. Sia che si trovi all'interno o all'esterno di questa prigione, ogni uomo è prigioniero delle abitudini che si è creato, per cui continuamente genera delle passioni negative e, di conseguenza, soffre continuamente.Se ci liberiamo da queste negatività, inizieremo a godere della gioia della vera liberazione. Cominciamo veramente a gustare pace e armonia. Quando le nostre menti vengono ripulite da ciò che le inquina, tutto il nostro comportamento cambia. Una mente pura è naturalmente ricolma di amore e compassione, amore e compassione infiniti; piena di gioia e partecipe della gioia degli altri. Piena di equanimità, di perfetto equilibrio mentale. In ciò consiste la vera felicità, la vera pace, la vera armonia. La schiavitù delle negatività mentali è una schiavitù universale; e la felicità prodotta dalla liberazione da queste negatività appartiene anch'essa a tutti: agli indù come ai mussulmani, ai giainisti come ai buddisti, ai cristiani come agli ebrei, sikh o parsi - non esistono differenze. Chiunque sia imprigionato nelle catene delle proprie passioni negative è destinato a soffrire. E chiunque ne venga fuori inizia a vivere in pace ed armonia. Il primo giorno di questo nuovo anno vi ha portato questa meravigliosa tecnica dell'India antica, la tecnica scoperta dagli Illuminati. Si tratta di una tecnica completamente scientifica, efficace e non settaria. Vi reca l'annuncio della liberazione, il messaggio della pace e dell'armonia. Auguro a tutti voi che partecipate a questo corso di lavorare con diligenza, pazienza e costanza, così da liberarvi da tutte le vostre catene e dalle vostre sofferenze. Che una nuova era inizi nelle vostre vite. Che il Dhamma vi porti la piena liberazione, e godiate tutti della vera pace, della vera armonia. era accaduto qualcosa di eccezionale. Più del dieci per cento dei detenuti aveva terminato un corso di Vipassana, e molti di loro non avrebbero mai potuto altrimenti, venire a contatto con l'insegnamento della tecnica. E' stato il corso più numeroso che Goenkaji abbia diretto in quasi un quarto di secolo di insegnamento. Ogni sera egli pronunciava i discorsi in hindi; i discorsi sono stati registrati, per essere teletrasmessi, dalla ZEE TV, una società televisiva panasiatica. Il corso ha preparato la strada per l'apertura del primo centro permanente per la pratica di Vipassana ubicato in una prigione. Il 15 aprile, dopo l'ultima meditazione, più di 1100 studenti, personale carcerario ed ospiti, rimasero ad assistere all'inaugurazione del nuovo centro nella prigione n°4, che Goenkaji ha chiamato Dhamma Tihar". Tre settimane dopo, il centro ha incominciato ad ospitare due corsi mensili di dieci giorni per studenti provenienti dalle quattro prigioni. Vipassana è ora riconosciuta come un valido metodo di riforma carceraria. Dopo il successo del corso di gennaio tenuto a Tihar, il Ministro degli Interni ha convocato un meeting degli Ispettori generali di tutte le prigioni indiane, ed è stato adottato un progetto per introdurre Vipassana in tutte le prigioni del paese. Durante il corso, un giornalista chiese a Goenkaji perché Vipassana andasse bene per i prigionieri. Egli rispose: "Vipassana va bene per tutti! Siamo tutti prigionieri delle nostre abitudini mentali... La pratica di Vipassana ci libera da questa prigionia... E’ uno strumento che può aiutare tutti i sofferenti, quelli che sono dietro le sbarre, e quelli che non lo sono". Aggiunse: "Ciò che sta accadendo a Tihar è un messaggio di speranza che andrà a beneficio del mondo intero. ] 5 Dopo la meditazione di chiusura, il 15 aprile, Goenkaji ha inaugurato il primo centro di Vipassana in un carcere. Durante la cerimonia di apertura, ha cantato questo doha: Isa ±shrama ke jitane pr±º² Sabake dukha¹e d³ra ho. Shuddha dharama sabake mana j±ge Antasa nirmala hoya re Antasa sh²tala hoya re. Che tutti gli esseri di questo ashram, vedano sradicata la loro sofferenza. Che nella mente di tutti sorga il puro Dhamma, e li renda puri alla radice e sereni dal più profondo del loro essere. E' stata scoperta una lapide commemorativa a ricordo del corso di dieci giorni e dell'inaugurazione del nuovo centro. Ecco il testo dell'iscrizione: "Come risultato dell'encomiabile impegno dell'Ispettore generale signora Kiran Bedi, oggi, 15 aprile 1994, procedendo sul sentiero del Dhamma, questo centro di Vipassana è stato inaugurato da Kalyanmitra Satyanaryan Goenka - principale discepolo del defunto Sayagyi U Ba Khin, Maestro di Vipassana di Myanmar - che vi ha condotto un corso di dieci giorni per oltre mille detenuti". Aneddoti Il decimo giorno del corso di gennaio, giunse l'ordine di scarcerazione per uno dei detenuti che partecipava al corso. Erano arrivati i parenti per riportarlo a casa e, secondo i regolamenti, non è consentito rimanere in prigione dopo che è stato emesso l'ordine di scarcerazione. Il giovane insistette per rimanere fino al termine dl corso; le autorità carcerarie volevano assolutamente che se ne andasse, ma egli rifiutava di farlo: la famiglia era stupefatta. Alla fine il detenuto riuscì a convincere i familiari a firmare una dichiarazione che non avrebbero sporto denuncia contro la prigione. Mentre il detenuto ascoltava il discorso serale, i suoi parenti si davano da fare per compilare i vari documenti. Alla fine ottenne ciò che voleva, e cioè di rimanere ancora quella notte. Lasciò il carcere il mattino seguente, dopo la seduta di meditazione conclusiva. Rispondere alla sfida: Dr.ssa Kiran Bedi Nel novembre del 1993 si tenne il primo corso di Vipassana nella più grande prigione dell'India. Secondo le parole dell'Ispettore generale, dr.ssa Kiran Bedi "il mondo carcerario era in attesa di Vipassana. Avevamo urgenza di un metodo di riforma comportamentale come questo. E non abbiamo potuto trovarlo da nessun'altra parte. La signora Bedi aveva già preparato il terreno con l'introdurre una serie di riforme di varia entità. Tra queste vi erano programmi di disintossicazione, miglioramenti nell'alimentazione e nell'igiene, alfabetizzazione e lezioni di lingue impartite dai detenuti, yoga, preghiera, meditazione, assistenza giuridica da parte di detenuti laureati in legge, lavori di rimboschimento per creare una "zona verde" all'interno della prigione, ed il coinvolgimento attivo della comunità esterna. Quando poi i detenuti si resero conto di poter esprimere il loro malcontento senza essere puniti, si venne a creare un'atmosfera di reciproco rispetto e di fiducia. Di questo ci parla il sovrintendente della prigione n°2: "La signora Bedi inaugurò un sistema di comunicazione diretta che consisteva nel far circolare, una volta al giorno, una cassetta sigillata in cui venivano introdotte le proteste scritte; e si fece un dovere di leggerle personalmente il giorno stesso, e di prendere immediatamente le misure necessarie... Incoraggiò i detenuti a riunirsi ogni pomeriggio per esprimere le loro preoccupazioni pubblicamente ad un microfono. Disse loro di non considerarla come un funzionario del carcere, ma come una loro sorella, e di vedere i sovrintendenti come loro fratelli. Parecchi si avvalsero di questa opportunità per criticare i funzionari del carcere o l'amministrazione, senza che venisse preso alcun provvedimento nei loro riguardi... Come risultato, nel giro di due mesi, l'atmosfera a Tihar cambiò completamente". Ma la signora Bedi sentiva il bisogno di un metodo che consolidasse i cambiamenti già operati; e lo trovò in Vipassana. "Da tanto cercavo una metodologia comportamentale che producesse un reale cambiamento. Le cose che dicevo ai detenuti, ed anche al mio personale, di solito entravano da un orecchio ed uscivano dall'altro. Si passava un mucchio di tempo a parlare, ma alla fin fine le cose cambiavano di poco. Una volta introdotta, Vipassana penetrò profondamente, e creò l'atmosfera adatta perché le altre riforme potessero radicarsi a fondo. I detenuti si sono trovati più in pace con sé stessi, e questo ne ha fatto persone più abbordabili. Solo i corsi di Vipassana hanno portato cambiamenti durevoli". Dopo che Goenkaji ha inaugurato il nuovo centro, il 15 aprile, la signora Bedi è stata tra coloro che hanno preso la parola davanti ad un pubblico di 1100 persone. Ecco un passaggio del suo intervento, tradotto dall'hindi. "Abbiamo tutti dato un nuovo indirizzo alle nostre vite. Abbiamo trovato la nostra strada, il Sentiero: ora non ci rimane che percorrerlo, ma dobbiamo camminarvi con i nostri piedi... In quanto a quelli che ci hanno indicato questo sentiero, vogliamo ringraziarli con ogni nostro respiro... Il centro per la pratica di Vipassana che abbiamo aperto qui serve a noi e servirà a tanti altri. Dopo un certo periodo voi ritornerete nella società, ma quelli che verranno qui in seguito saranno disorientati ed ignoranti come lo eravamo noi. Questo centro li guiderà verso un corso di vita nuovo e giusto. Anche voi potrete tornare per un corso di consolidamento. Vi auguro che la vostra condotta migliori in modo tale da permettervi di ritornare nella società nel minor tempo possibile... Abbiate cura di diffondere la gioia nella società. Un po' di tempo fa scegliemmo il nostro motto: "Siate felici e rendete felici". Non ci aspettavamo che Vipassana ci avrebbe insegnato proprio questo. Non guardatevi indietro: andate avanti nella società, distribuite gioia e conducete una vita irreprensibile". 6 _________________ Babu Satyan Baiya è un detenuto che sta scontando una condanna a vita nella prigione centrale di Baroda per aver ucciso tre parenti maschi, e questo in pieno giorno ed in una città sovrappopolata. Dopo aver partecipato ad un corso di Vipassana in carcere, egli subì una completa trasformazione. Espresse il suo pentimento alle donne a cui aveva ucciso il figlio e il marito, e chiese il loro perdono. Inoltre prese su di sé la responsabilità di mantenere le famiglie che soffrono a causa del suo delitto. Le donne ora lo considerano un fratello, che rimarrà tale per tutta la vita. _R.L.Vora (Sovrintendente della Prigione centrale di Baroda) _________________ L'ultimo giorno del corso di novembre un detenuto si presentò all'assemblea di 2000 persone presenti, che comprendeva anche rappresentanti della stampa, e disse che nel corso della sua detenzione aveva preparato un piano dettagliato sulla carta per assassinare il giudice che lo aveva ingiustamente condannato. Al settimo giorno del corso di Vipassana aveva però bruciato il suo piano, perché non nutriva più alcun desiderio di vendetta. _________________ Un uomo di trent'anni aveva scontato una condanna di sette anni nella prigione centrale di Baroda per delle rapine in banca, ed era già fuggito una volta di prigione. Aveva macchinato di vendicare la morte di suo padre, ammazzato da terroristi. Dopo aver partecipato ad un corso di Vipassana, pensò "E' buona cosa che io abbia fatto questo corso, altrimenti non avrei avuto pace fino a a che non mi fossi vendicato. Ora mi sento puro, integro e liberato da ogni pensiero criminoso". Quando venne rilasciato, nel 1992, si recò a Dhammasindhu (nel Gujarat) per fare un altro corso prima di ritornare a casa nel Punjab. _________________ Durante il corso di aprile, una delle guardie carcerarie raccontava all'assistente come l'Ispettore generale ed il personale del carcere fossero stati alla ricerca di qualcosa che potesse aiutare i detenuti. Avevano sperimentato vari metodi, senza però trovare il rimedio magico che potesse dare i risultati sperati. Aggiunse: "Vipassana si è rivelata l'elemento magico che cercavamo". Al che l'assistente replicò ridendo: "Un corso di Vipassana non è magico. Significa sgobbare per dieci giorni!" _________________ Domande e risposte Riportiamo alcune delle domande e risposte, tradotte dall'hindi, che sono state formulate nella sessione serale del terzo giorno, durante il corso di aprile. Studente: Lei ci dice di dire sempre la verità. Ma se noi ammettiamo sinceramente di aver commesso un assassinio, ci buschiamo una condanna di vent'anni, il che non succede se non facciamo questa ammissione. Allora cosa dovremmo fare? S.N.Goenka: Quale garanzia può avere che, anche raccontando una menzogna, il giudice non le infligga la stessa condanna in base a qualche prova? Se invece lei accetta la condanna che le spetta con docilità ed equanimità, si accorgerà che la sua vita incomincia a cambiare profondamente, perché lei ha detto la verità. Il seguente brano fa parte di una conversazione informale avvenuta in hindi tra S.N.Goenka ed il personale della prigione di Tihar. Kiran Bedi: Come possiamo migliorare il nostro lavoro con i detenuti? S.N.Goenka: Non è certamente facile vivere con alcuni tra gli elementi più antisociali della nostra società, e prendersi cura di loro. La vita dei funzionari di polizia e di quelli delle carceri è piena di tensione, perché dovete sempre essere in stato di allerta. Dovete imparare tutti Vipassana, vi sarà di grande aiuto. L'esperienza che abbiamo avuto in Birmania ci ha dimostrato quanto Vipassana abbia giovato ai funzioAneddoti, segue nari governativi. I membri dei vari ministeri che parteciparono ai corsi di Vipassana notarono che la loro capacità lavorativa era enormemente aumentata. Più sono le responsabilità, più si accumulano i problemi. Quando si ha la mente confusa, si è incapaci di trovare le soluzioni giuste; ma se la mente è calma si decide rapidamente, e le decisioni sono corrette. Non si può far migliorare nessuno usando il bastone. Invece di bastonarli, insegnate Vipassana ai detenuti. Raccomanderei a tutti quanti voi di approfondire Vipassana. Sento che questo lavoro di Vipassana che avete iniziato qui non si diffonderà soltanto in India, ma anche nel resto del mondo. Dalla conferenza stampa che si è tenuta il decimo giorno del corso di aprile. Domanda: Che cos'è il destino? S.N.Goenka: La vita di ciascuno di noi è un flusso che scorre. A seconda dei nostri karma del passato, il flusso della nostra vita va in una determinata direzione verso la felicità o l'infelicità, dipende dai casi. La causa è rappresentata dai nostri karma, nessun altro è in grado di influenzare tutto ciò. Ora, tutto ciò che avete fatto in passato è andato, e non potete più farci nulla. Ma oggi voi siete padroni di voi stessi e con la vostra pratica attuale potete cambiare l'intero flusso. Quindi il destino può essere cambiato, perché voi siete padroni di voi stessi, del vostro presente. Una meditatrice rivolge una domanda a Goenkaji durante il corso per donne nella prigione n°1. parecchi africani, ebbe un incontro con Goenkaji l'ottavo giorno. Un giovane chiese: "Ci sono delle ramificazioni di Vipassana in Africa?" Goenkaji rispose: "Voi sarete le ramificazioni! Sarete tutti ambasciatori di Vipassana nei vostri paesi!" _________________ aveva instillato il desiderio di servire l'umanità. Osservò che il governo spendeva cifre enormi per progetti che producevano cambiamenti minimi, mentre Vipassana opera una trasformazione in dieci giorni. Dichiarò: "Prometto di non rientrare nel crimine". _________________ Il 17 aprile, Gurmail Singh ha dato la sua testimonianza ad un seminario su Vipassana, all’Istituto indiano di tecnologia di Nuova Delhi. Nel 1983 era stato condannato a dieci anni di reclusione per omicidio e rapina. Verso lo scadere della sua detenzione fu trasferito alla prigione centrale di Baroda e lì seguì un corso di Vipassana. Il giorno dopo essere stato rilasciato fece un secondo corso. Disse che prima di aver praticato Vipassana sentiva che non sarebbe stato soddisfatto finché non avesse tagliato la testa al giudice che lo aveva condannato. Ora, disse, lo ringrazio. Aggiunse che Vipassana lo Un gruppo di detenuti stranieri che ha aveva aiutato a ridurre i pensieri ossessivi, fatto il corso di aprile, tra i quali vi erano tra cui quelli di odio e di vendetta, e gli Su richiesta dei funzionari del carcere, Goenkaji fece due conversazioni in hindi a 2900 prigionieri che non avevano potuto partecipare al corso. Nel discorso del nono giorno disse: "E' più importante essere liberati da ciò che vi rende schiavi all'interno di voi, che essere rilasciati da questo carcere. Le sofferenze che incontriamo nella vita possono venir meno oppure persistere, ma potete imparare a rimanere in pace sia nelle situazioni piacevoli che in quelle spiacevoli. Imparate a rimanere in pace. Imparate come fare a liberarvi delle vostre catene”. Un detenuto straniero che aveva partecipato al corso di aprile, l'ultimo giorno ha voluto esprimere pubblicamente la sua gratitudine: "Ero restio a fare il corso perché temevo che mi avrebbe indotto a rinnegare la mia religione. Ora so che Vipassana non ha niente a che fare con la religione. E' qualcosa che fa del bene alla mente di chiunque, e la mente è più importante di qualsiasi cosa... Posso notare dei cambiamenti in me stesso - sento più pace e più amore - e provo il desiderio di condividerli con tutti gli esseri umani del mondo intero. Se ho fatto qualcosa che ha danneggiato qualcuno, ne sono sinceramente addolorato. Sono un essere umano e posso sbagliare, ma mi sforzerò di non fare più del male nella mia vita. _________________ 7 VIPASSANA INFORMAZIONI ITALIA FOGLIO N°32 NOVEMBRE 1994 SEDUTE DI GRUPPO Milano (v.indirizzo sopra): martedi 20,00 - 21,00 ASSEMBLEA GENERALE Il giorno 16.10.1994 si è svolta a Cinisello B. (MI) la riunione annuale dell’ Associazione Vipassana Italia, a cui hanno partecipato 15 meditatori. Tra i punti all’ordine del giorno vi era anche la programmazione dei corsi per l’anno venturo, che si svolgeranno nelle seguenti date: 20 Aprile - 1 Maggio 1 - 12 Agosto Allegata al notiziario troverete la domanda di iscrizione. La prossima riunione dell’Associazione si svolgerà il 18 dicembre alle ore 9,00, sempre a Cinisello B., in Via Martinelli, 64. GIORNATE DI MEDITAZIONE Milano: 29 Gennaio - 26 Febbraio - 29 Marzo Bergamo (v.indirizzo sopra): giovedi 20,30 - 21,30 Modena: telefonare a Maurizio Montorsi Sassuolo (MO) Tel. 0536/800417 per orario e luogo della seduta settimanale DONAZIONI Chi volesse partecipare con una donazione o aiutare per l’organizzazione dei corsi, può scrivere o telefonare al recapito dell’Associazione Vipassana Italia. Donazioni per i corsi e per il notiziario possono essere effettuate sul deposito finanziario dell’Associazione: C/C bancario 1740/08 della BANEC di Padova Pierluigi Confalonieri - Cinisello B. Tel. 02/6600214 Per chi volesse effettuare donazioni per l’acquisto del centro, è disponibile il conto corrente bancario Bergamo: 22 Gennaio - 19 Febbraio 9109/2 della BANEC di Padova Maria Teresa e Maurizio Mustacchi Bergamo Tel. 035/246071 ——————— Le giornate si svolgeranno con inizio alle ore 9 e termineranno alle 18. Si prega di avvisare della partecipazione qualche giorno prima. Chiunque avesse problemi o domande che riguardino la pratica quotidiana di Vipassana, può rivolgersi agli Assistenti presso l’indirizzo dell’Associazione Vipassana Italia (vedi i Contatti Internazionali - Italia) Notiziario Vipassana c/o Associazione Vipassana Italia Via Martinelli, 64 Cinisello B. (MI) Tel. 02/6600214 fax 02/66011713 8 SCHEDA DEI CORSI DI MEDITAZIONE VIPASSANA Tutti i corsi elencati sono condotti da assistenti di S.N. Goenka. Oltre ai corsi elencati, si tengono altri corsi in tutto il mondo nei Centri o in sedi provvisorie. Per informazioni, contattate il centro o la persona di riferimento nel luogo di vostro interesse, nell'elenco dei Centri di Meditazione Vipassana o nei Contatti Internazionali. EUROPA Francia contattare: Vipassana Europa "Le Bois Planté" Louesme 89350 Champignelles ( 86.45.75.14 Fax 86.45.76.20 22 Nov. - 3 Dic. 9 - 12 Dic. 14 - 25 Dic. 28 Dic. - 8 Gen. ‘95 11 - 22 Gen. 26 - 29 Gen. 3 - 12 Feb. 17 - 28 Feb. 1 - 3 Mar. 8 - 19 Mar. 22 Mar. -12 Apr. 14 - 17 Apr. Corso speciale di 10 giorni3 Corso di 3 gg. per vecchi studenti Corso di 10 giorni Corso di 10 giorni Autocorso per vecchi studenti 1 Corso di ¾n±p±na 2 Corso di Satipaµµh±na Sutta Corso di 10 giorni Corso per bambini4 Corso di 10 giorni Corso di 20 giorni3 Corso di 3 gg. per vecchi studenti Germania vedi Contatti Internazionali, Germania 27 Dic. - 7 Gen.’95 Corso di 10 giorni G. Bretagna contattare: Vipassana Trust The Marches Harewood End, Hereford HR2 8NG, England ( 098 987-234 Fax 098 987-450 30 Nov. - 11 Dic. 27 Dic. - 7 Gen.’95 11 - 22 Gen. 1 - 12 Feb. 17 - 26 Feb. 1 - 12 Mar. 16 -19 Mar. 22 Mar. - 2 Apr. 6 - 9 Apr. 12 - 23 Apr. Corso di 10 giorni Corso di 10 giorni Autocorso per vecchi studenti Corso di 10 giorni 2 Corso di Satipaµµh±na Sutta Corso di 10 giorni Corso di 3 gg. per vecchi studenti Corso di 10 giorni 1 Corso di ¾n±p±na Corso di 10 giorni Olanda vedi Contatti Internazionali Olanda 11 - 22 Dic. Corso di 10 giorni Russia contattare: Vipassana Trust, U.K. vedi Centri Meditazione Vipassana, Europa 15 - 30 Nov. Corso di 10 giorni Svizzera vedi Contatti Internazionali Svizzera 22 Dic. - 2 Gen. ‘95 1 Corso di 10 giorni I corsi di ¾n±p±na sono previsti per coloro che sono impossibilitati a partecipare a un intero corso di 10 giorni. Questi corsi sono soltanto una introduzione alla tecnica Vipassana insegnata in un corso completo. I partecipanti ai corsi di ¾n±p±na sono incoraggiati a partecipare ad un corso completo di 10 giorni quanto prima possibile. I vecchi studenti sono i benvenuti nell'utilizzare i corsi di ¾n±p±na come corti auto corsi se i posti sono disponibili. 2 I corsi di Satipaµµh±na Sutta hanno gli stessi orari e la medesima disciplina dei corsi di 10 giorni. La differenza consiste nei discorsi serali, dove Goenkaji esamina il Satipaµµh±na Sutta, il testo fondamentale dove il Buddha spiega in modo sistematico la tecnica di Vipassana. Questi corsi sono aperti a seri meditatori che hanno completato almeno tre corsi di 10 giorni, praticano da almeno un anno, non hanno praticato altre tecniche di meditazione dall’ultimo corso e si impegnano a mantenere i Cinque Precetti nella loro 9 3 4 vita. I corsi lunghi e i corsi speciali di 10 giorni sono aperti solamente a seri meditatori determinati in questa tecnica che hanno completato un minimo di cinque corsi di 10 giorni, un corso di Satipaµµh±na Sutta e praticano regolarmente da almeno due anni. Il corso di 20 giorni è un requisito per il corso di 30 giorni e il corso di 30 giorni è un requisito per l’auto-corso del Maestro. I corsi per bambini sono per bambini di almeno 8 CENTRI DI MEDITAZIONE VIPASSANA AUSTRALIA Nuovo Galles del Sud: Vipassana Meditation Centre, Dhamma Bh³mi, Bh³mi P.O. Box 103, Blackheath, NSW 2785 ( (047) 877-436, 878-431 Fax (047)877-221 Queensland: Queensland Vipassana Centre Queensland, Dhamma Rasmi, P.O. Box 119, Rules Road, Pomona QLD 4568 ((074) 852-452 Tasmania: Tasmania Vipassana Foundation Tasmania, Dhamma Pabh±, Pabh± G.P.O. Box 6, Hobart, TAS 7001 ((002) 233-477 Victoria: Victoria Vipassana Charitable Trust, Dhamma Niketana, Niketana P.O.Box 344, Blackburn VIC 3130 ((03) 878-5744 EUROPA Francia: Francia European Vipassana Centre / Centre Vipas sana Européen, Dhamma Mah² "Le Bois Planté" Louesme, 89350 Champignelles ((86) 45-75-14 Fax (86) 45-76-20 Gran Bretagna: Vipassana Trust, Dhamma D²pa,The D²pa Marches, Harewood End, Hereford HR2 8NG ((0989)730-234 Fax (0989) 730-450 GIAPPONE Japan Vipassana Centre, Dhamma Bh±nu, Bh±nu Mizuho-Cho, Funai-Gun, Kyoto-Fu 622-03 ((0771) 860-765. INDIA Zona di Bombay: Bombay Vipassana International Academy, Dhammagiri, Dhammagiri P.O. Box 6, Igatpuri 422 403, Dist. Nasik, Maharashtra ((2533) 4076, 4086, Fax (2533) 4176. Andhra Pradesh: Pradesh Vipassana International Meditation Cen- tre, Dhammakhetta Sahebnagar, (Vanasthali Puram), Hydebarad 500 661, Andhra Pradesh ((0842) 530-290; ufficio cittadino 531-746. Zona di New Delhi: Delhi Vipassana Centre, Dhammathal², Dhammathal² Sisodia Baug - Galtaji Road, P.O. Box 208 Jaipur 302 001, Rajasthan ((0141) 49520. W.Bengal: W.Bengal Vipassana Centre Dhammagang±, Dhammagang± Sodepur, Panihati 743 176, Dist. 24 Parganas, West Bengal ((033) 582-855. Maharashtra: Maharashtra Dakkhin Vipassana Centre, Dhamm±laya, Dhamm±laya Jaisingpur 416 101, Dist. Kolhapur, Maharashtra ((023383) 5697. Gujarat: Gujarat Kutch Vipassana Centre, Dhammasindhu, Dhammasindhu Gram-Bada, Mandvi Kutch 370 475, Gujarat (02832) 20989. Tamil Nadu: Nadu Madras Vipassana Centre, Dhammasetu,contattare: Dhammasetu Mr. Roopchand Agarwal, Gotewala R.G. Bros, 148 Mint St. Madras 600 079 ((044) 585-195 (Abit.), (044) 587-399 (Uff.) Himachal Pradesh: Dharamsala Vipassana Centre, Dhammasikhara, sopra Elysium House, MacLeod Ganj, Dharamsala, Dist. Kangra, Him. Prad. 176 219. Contattare: Sig. Ashok Talwar, B-437, New Friends Colony, New Delhi 110065 (634-477 MYANMAR Dhamma Jyoti, Jyoti Yangon, contattare Mr. Benwari Goenka, Bandoola Int. Ltd., 299 Bo Sun Pat St.,1st. Floor, Yangon ((95) 139 290 NEPAL Nepal Vipassana Centre, Dharmashringa, Dharmashringa Bud- dha Nilkanth, Kathmandu, Nepal. (290-665 Indirizzo per comunicazioni postali: Nepal Vipassana Centre, c/o Mr.Roop Jyoti, P.O. Box 133, Kathmandu. Ufficio contatti: contatti Nepal Vipassana Centre central office, ground floor, rear bldg., Jyoti Bhawan, Kanti Path, Kathmandu ((977)1- 225-490, 223-968 Fax (977)1-224-720 NUOVA ZELANDA Vipassana Centre Dhamma Medin² P.O. Box 41185, St Lukes Auckland.((09) 420-5319, 579-1588 SRI LANKA Dhamma Kuta, contattare Mr. Brindley Ratwatte, 262 Katugastota Rd., Kandy STATI UNITI California: California California Vipassana Centre, Dhamma Mah±vana, Mah±vana P.O. Box 1167, North Fork, CA 93643 ((209) 877-4386 Massachusetts: Massachusetts Vipassana Meditation Centre, Dhamma Dhar±,P.O. Dhar± Box 24, Shelburne Falls, MA 01370 ((413) 625-2160 Fax (413) 625-2170 Texas: Texas Southwest Vipassana Meditation Centre, Dhamma Sir², 10850 County Rd. 155A, Kaufman, TX 75142 ((214) 932-7868. Contattare il centro soltanto durante i corsi, in altri periodi contattare Southwest Vipassana Association, c/o Cathryn Lacey (vedi Contatti Internazionali) Washington: Washington Northwest Vipassana Centre Dhamma Kuñja,P.O. Kuñja Box 345, Ethel, WA 98542 ((206) 978-5434. TAILANDIA CONTATTI INTERNAZIONALI Le seguenti persone e associazioni possono essere contattate in relazione alle attività di Vipassana (compreso le sedute di gruppo e i servizi di Dhamma) nelle loro zone. AMERICA LATINA Eduardo Puig, Arroyo 1160, Piso 12, D.to B, Buenos Aires 1007, Argentina. ( (541) 811-0218 Fax (541) 361-5805 AUSTRALIA Vedi Centri di Meditazione Vipassana. Australia Occidentale: Occidentale Dhamma House, 143 Parry St., East Perth, WA 6004 ( (09) 328-7773 oppure: Vipassana Foundation, P.O. Box 1219 Wangara, WA 6065 ((09) 337-5690 Per informazioni su altri indirizzi di contatto in Australasia, contattare il Vipassana Newsletter, c/o V.M.C. Dhamma Bh³mi (indirizzo sopra). AUSTRIA Anton Rauchenzauner , Gries 24, A-4890 Frankenmarkt BELGIO Torben e Tiske Rosgaard - Bosserez, Klein Waverstraat 50, 3040 Loonbeek ((016) 472-273 CANADA Alberta: Alberta Sharon Reed , 616 - 24th Ave. S.W. Unit #11, Calgary, AB T2S 0K6 ((403) 244-0165 British Columbia: Columbia Vipassana Foundation, 80 High St. Victoria, BC V8Z 5C7 ((604) 479-6641 oppure Lora e Jerry Roy 7226A Carrington St., Vancouver, BC V6N 1T9 ((604) 264-7637. Ontario: Ontario Alan Nicholson, 60 Shippigan Cres., North York, ON M2J 2G2. ((416) 502-9264 Fax (416) 502-9265. Quebec: Quebec Fondation Vipassana Foundation, P.O.Box 32083, Les Atriums, Montreal, PQ H2L 4Y5 ((514) 481-3504 Saskatchewan: Tonya Kaya, 1414 Avenue N South, Saskatoon SK S7M 2R3((306) 652-3855 FRANCIA Vedi Centri di Meditazione Vipassana, Europa GERMANIA Vipassana-Meditationshaus, Kirchenweg 2, 76332 Bad Herrenalb ( (07083) 51169 Fax (07083) 51328 GIAPPONE Vedi Centri di Meditazione Vipassana Japan Vipassana Association, c/o Chris e Sachiko Weeden, 29-15-401 Narita-Higashi-Machi, Neyagawa-shi, Osaka 572 ((0720) 34-2696 GRAN BRETAGNA Vedi Centri di Meditazione Vipassana, Europa INDIA Vedi Centri di Meditazione Vipassana ISRAELE Eilona Ariel, 69-A, Krinitzi St. Ramat-Gan 52423 ((03) 672-7016 ITALIA Associazione Vipassana Italia, Via Martinelli, 64, 20092 Cinisello B. (MI) ((02) 66-00-214 Fax 02 66-01-1713 MYANMAR Vedi Centri di Meditazione Vipassana NEPAL Vedi Centri di Meditazione Vipassana NORVEGIA (ee DANIMARCA, ISLANDA) ISLANDA Mette Werner, Eilert Sundts Gt. 17, 0259 Oslo 2 ((02) 55-90-71 NUOVA ZELANDA Vedi Centri di Meditazione Vipassana OLANDA Joshua e Mirjam van der Berg, Barger Kempke 6, 7103 D2 Winterswyk ( (05430) 23353 POLINESIA FRANCESE Tahiti: Tahiti Mrs. Edna Hale B.P. 54184, Papeete ( 428514 oppure Vipassana Association, B.P.50335 Pirae. PORTOGALLO Ingrid Crull, Rua Dos Lirios, 40 - 1° Dto., 2725 10 Mem Martins ((01) 922-1081 SPAGNA Ana Thapar, Velazquez 68, Madrid 28001. ((91) 431-66-93 SRI LANKA Vedi Centri di Meditazione Vipassana STATI UNITI Vedi Centri di Meditazione Vipassana Arizona: Arizona Laura Key, P.O.Box 498, Oracle, AZ 85623 ((602) 896-9451(H), (602) 896-2425 (W). Colorado: Colorado Judi Sammons, 760 NW Birch St.., Cedaredge, CO 81413 ((303) 856-3895 Florida: Grant Wood, 8816 Cavender Drive, Jacksonville, FL 32216 ((904) 724-4452 Idaho: Idaho Florence Blanchard, P.O. Box 225, Bellevue, ID 83313 ((208) 788-4450. Minnesota: Minnesota Bonnie West, 2258 Scudder St. St.Paul, MN 55108 ((612) 649-0909. Missouri: Missouri Renee e David Cerchie, P.O. Box 32533, Kansas City, MO 64111 ( (816) 561-6113. New Mexico: Mexico Suzanne Farley & Paul Yoder, P.O. Box 1616, Cuba, NM 87013 ((505) 289-3308. Oklahoma: Oklahoma Jack and Corinne Holder, 164 Fern Dr., Ponca City, OK 74604 ((405) 765-7369. Texas: Texas Cathryn Lacey, P.O. Box 190248, Dallas, TX 75219 ((214) 521-5258 Washington: Washington Scott Corley, 17405 33rd. Ave. NE Seattle, WA 98155 ((206) 367-9336 SVEZIA (e FINLANDIA) Marianne Eriksdotter, Grimstagatan 201, 162 27 Väll²ngby. ((08) 89-34-11 SVIZZERA Eva Knopfel e Kornelius Hug, Chruz, 7428 Obertschappina((081) 81-27-03 TAILANDIA Mrs. Sutthi Chayodam, 65/9 Soi 1 Cheangwattana Road, Bangkhen, Bangkok 10210